lunedì 01 Dicembre 2025
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Didiesse in Fiera con la linea Frog Revolution di macchine espresso

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Lo stand Didiesse a Host (immagine concessa)

CAIVANO (Napoli) – In un contesto in continua evoluzione, Didiesse è emersa come un punto di riferimento per gli amanti del caffè, un successo in gran parte dovuto alla sua macchina espresso Frog Revolution, che ha giocato un ruolo fondamentale nella diffusione della cultura legata alla cialda, una soluzione apprezzata per i suoi vantaggi, soprattutto per la sua natura ecologica.

Didiesse a Host Milano

È per questo motivo che l’azienda Didiesse non poteva mancare alla fiera Host di Milano, dal 13 al 17 ottobre al padiglione 14P – Stand C22 D21. Cuore pulsante della sua missione: garantire la massima qualità in tazza attraverso un’ottimale erogazione ed estrazione del caffè, con particolare attenzione all’innovazione tecnologica.

Non a caso, le macchine da caffè Didiesse sono conosciute per la loro capacità di erogare caffè con autentici aromi e una pulizia gusto-olfattiva incomparabile. Tutto ciò, grazie a una tecnologia avanzata di estrazione che preserva gli aromi, esaltando la tostatura e creando la crema perfetta, caratteristica essenziale del vero espresso napoletano.

Didiesse presenta ad Host la sua gamma: l’iconica Frog Revolution, con un design elegante e contemporaneo, in 16 diverse colorazioni adattabili a qualsiasi ambiente, la versione “Vapor,” ideale per la preparazione di cappuccini di alta qualità.

Poi c’è la Twin, macchina da caffè professionale, moderna e tecnologicamente avanzata, per il settore horeca.

E infine, la Baby Frog, l’ultima aggiunta alla famiglia Didiesse, gemella della storica Frog Revolution ma più piccola, ideale per spazi ridotti.

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Le macchine Frog Revolution e Baby Frog (immagine concessa)

Con la Baby Frog, Didiesse continua a ridefinire il mondo dell’espresso, in virtù del diffusore brevettato, una tecnologia innovativa che garantisce un’ottima resa in tazza.

Con Didiesse ad Host anche le Frog Collection, che trasformano la preparazione del caffè in un’opera d’arte grazie alle loro texture uniche: Couleur, African Soul, Zodiac, Gold, Silver e Nero Soft.

Fulvio di Santo, proprietario e direttore commerciale di Didiesse, sottolinea: “Innovare significa raccogliere e rispondere rapidamente alle sfide del mercato e alle esigenze dei consumatori, e in questo contesto, la questione della compostabilità emerge come tendenza globale di una svolta ecologica senza precedenti”.

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Fulvio di Santo, proprietario e direttore commerciale di Didiesse (immagine concessa)

Fulvio di Santo aggiunge: “Da anni sosteniamo questa filosofia e nel tempo abbiamo assistito al riconoscimento della nostra visione. Siamo orgogliosi di essere stati precursori in questo ambito. Partecipiamo ad Host per presentare le nostre più recenti innovazioni e soluzioni sostenibili, condividendo con i nostri ospiti il secolare rito del caffè napoletano, segno indiscusso di ospitalità.”

Le macchine Didiesse sono progettate con una particolare sensibilità ambientale. La cialda è ecosostenibile perché smaltibile nell’umido e compostabile, in più le macchine di ultima generazione registrano i consumi energetici più bassi della categoria, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale.

Il team di ricerca e sviluppo continua a studiare nuovi materiali ecosostenibili, promuovendo l’uso di plastiche riciclate.

L’azienda, inoltre, ha ottenuto la certificazione FSC per tutti gli imballaggi e i materiali legati ai prodotti, garantendo così la gestione responsabile delle foreste.

Moka Italia a Host con un calendario ricco di eventi e il contest selfie

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Lo stand Moka Italia (immagine concessa)

SCALEA (Cosenza) – Anche quest’anno la nota torrefazione calabrese Moka Italia sarà presente all’evento Host 2023. L’azienda sarà posizionata all’interno del padiglione 14 stand G13-F14, dove esporrà i prodotti di punta della gamma del brand, con tante novità e promozioni.

Numerosi saranno gli eventi che verranno ospitati all’interno dello stand dell’azienda Moka Italia che saranno accompagnati da anteprime e personaggi di punta del mondo del caffè.

moka italia host milano
Moka Italia a Host Milano (immagine concessa)

Di seguito il programma completo delle attività Moka Italia:

– Venerdì 13 ottobre, ore 14,3: presentazione in anteprima della partnership tra Moka Italia ed SS Lazio con illustrazione dei prodotti oggetto di co-marketing e degustazione degli stessi.

– Sabato 14 ottobre, ore 14,30: presentazione in esclusiva della nuova app MyMoka per il settore horeca, ricca di funzionalità utili per tutti i rivenditori del mondo Bar

– Domenica 15 ottobre, ore 11,30: “Natale in casa Moka” Presentazione e degustazione del nuovo panettone al caffè Moka italia. Partecipa lo chef pastry Alessandro Fabbri che ne illustrerà caratteristiche organolettiche e particolarità di produzione.

Tutti i giorni dalle 10,30 alle 11,30: Moka cooffee Art con la partecipazione della campionessa Regionale del Lazio.

Tutti i giorni dalle 13,00 alle 14,00: AperiMoka presso lo stand con degustazione di cocktail e piccole chicche da mangiare.

Tutti i giorni dalle 14,30 alle 15,30 RicliAMO: che passione ridare vita agli scarti di produzione. Allo stand dell’azienda sarà possibile vedere come la creatività prende forma.

Sempre disponibile, inoltre, l’aerea selfie con lo sfondo della terza spiaggia più bella al mondo “L’Arcomagno” dove il il selfie con più like vincerà la fornitura di caffe per 1 anno. L’azienda vi aspetta, pertanto, all’interno del suo stand con un omaggio da portare a casa.

Isa presenta a Host le proposte d’arredo per locali pubblici e il frigo-bar Genesis

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L'estetica del progetto Beat (immagine concessa)

BASTIA UMBRA (Perugia) – Una delle tendenze emergenti per quanto riguarda i locali pubblici, dai bar alle caffetterie, dai ristoranti alle pasticcerie, è il format di apertura all day long. Una formula versatile per accogliere i clienti da colazione a cena, passando per pranzo, merenda e aperitivo.

Ed è proprio su questo concept di locale fluido che Isa, realtà industriale tra leader mondiali nella refrigerazione professionale e dell’arredamento di locali pubblici, è impegnata a sperimentare e innovare soluzioni di arredo e refrigerazione per consentire di diversificare l’offerta in ogni momento del giorno.

Isa presenta il concept di locale fluido a Host Milano

Groove e Beat sono le collezioni d’arredo multifood che vanno ad arricchire la proposta Isa.

Si tratta di linee versatili e che possono dialogare tra loro, per dar vita a un layout da contestualizzare alle più diverse ambientazioni stilistiche dei locali pubblici.

Che si tratti di uno stile industriale, di uno stile scandinavo o vintage, il tema della personalizzazione è un valore sia per Groove che per Beat.

Il cuore tecnologico della refrigerazione delle proposte d’arredo è il nuovo modulo Deluxe di Abaco, brand di Isa dedicato alla tecnologia della refrigerazione specifica per le diverse esigenze di freddo.

Il progetto Beat

Il progetto Beat è stata l’occasione per riflettere su un design ispirato alla semplicità, a partire da un’attenta ricerca di forme lineari e pulite. Caratterizzato da linee squadrate, Beat definisce visivamente lo spazio del locale grazie ad una pannellatura frontale lineare e discreta che accompagna lo sguardo in maniera armoniosa.

È una linea d’arredo che va oltre le mode del tempo, frutto di design, studi ergonomici ed estetici, uniti all’esperienza di oltre 60 anni di storia che Isa rappresenta.

La sua estetica, versatile e personalizzabile grazie ad una matrice che propone una ampia gamma di materiali e finiture, esprime un gusto minimal grazie anche a materiali e cromie che riflettono le moderne tendenze del living contemporaneo.

Groove

Groove prende forma da linee semplici ed essenziali, tipiche dello stile minimal e industriale.

Si contraddistingue da un forte impatto estetico e si rivolge ad un mercato esigente e sensibile verso un design di tendenza. La sua presenza, all’interno del contesto, si esprime nella semplicità razionale di linee geometriche e dall’alternanza di volumi monolitici e spezzati.

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L’impatto estetico di Groove (immagine concessa)

Grazie ad una ricca materioteca Groove propone un’ampia gamma di materiali e finiture per rendere l’idea progettuale unica e personalizzabile in linea con il concept dello spazio. Una proposta capace di coniugare una spiccata evidenza espositiva agli aspetti dedicati all’ergonomia del layout e alla ricerca di un design accogliente e di forte appeal per il pubblico.

Genesis: l’elemento frigo-bar diventa un vero oggetto d’arredo

Tra le soluzioni di maggior rilievo merita attenzione Genesis, l’innovativo frigo-bar con la personalità di un raffinato mobile contenitore, nato dall’incontro tra il know-how tecnologico dell’azienda e la cultura industriale ispirata al miglior design italiano.

Funzionalità ed estetica. Tecnologia e design sartoriale. Questi i quattro elementi che caratterizzano Genesis e lo rendono una soluzione versatile per il contract, l’hospitality e il residenziale.

Realizzato in collaborazione con il designer Sergio Brioschi, Genesis si presenta lineare e compatto e si inserisce in maniera naturale ai diversi contesti e progetti di interior design, dalle suite d’hotel ai salotti business.

Il frigo-bar Genesis è dotato di due o tre cassetti allineati: uno neutro e uno refrigerato in Genesis 120; l’altro uno con due refrigerati in Genesis 180.

I riferimenti di Isa a Host Milano

  • Pad 10P
  • Stand B52 | B58 | D51 | D57

Per Isa la sostenibilità è un valora essenziale

Ogni progetto di refrigerazione testimonia la sensibilità aziendale su questo tema che nasce a partire dal Protocollo di Montreal, che ha stabilito l’inutilizzabilità di sostanze nocive per l’ambiente e per l’atmosfera e poi gli accordi di Kioto, uno dei più importanti strumenti giuridici internazionali volti a combattere i cambiamenti climatici.

Per ridurre concretamente l’impatto delle emissioni nell’ambiente, anticipando le linee guida in materia della commissione europea, Isa utilizza gas naturale per la refrigerazione: l’R290 e l’R744, che sono best performer secondo il rating del Global Warming Potential Index; impiega solo isolamenti a basso impatto ambientale, grazie ad un processo produttivo a Ciclopentano.

Dal punto di vista industriale, Isa è impegnata a soddisfare tutti e tre i parametri di Scope 1 – 2 – 3, riferiti al Greenhouse Gas Protocol, che esprimono il quadro di riferimento globale per la misurazione e la gestione delle emissioni di gas a effetto serra derivanti dall’attività industriale.

VBM a HostMilano con Bulloneasy: interventi di assistenza tecnica in meno di 20 minuti

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VBM a Host Milano (immagine concessa)

CINISELLO BALSAMO (Milano) – Dal 13 al 17 ottobre VBM parteciperà alla fiera internazionale dedicata al mondo della ristorazione e dell’accoglienza con Black Moon, la sua prima macchina espresso carrozzata che si presenta come una nuova proposta della sua linea professional, nata dall’incontro tra funzionalità e design ricercato.

VBM a Host Milano

Le sue forme morbide e rétro definiscono la silhouette della sua scocca nera illuminata dai led presenti sui fianchi laterali dello scaldatazze. Ogni gruppo erogatore è inoltre dotato di una pulsantiera a 5 tasti soft touch con un display a due segmenti per la visualizzazione del counter, la pulizia del gruppo, il conteggio delle erogazioni e i messaggi d’allarme.

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Black Moon, la nuova macchina espresso carrozzata di VBM (immagine concessa)

Ad affiancare la new entry ci sarà l’intera gamma di macchine espresso VBM e un banco speciale dedicato al Bulloneasy, il nuovo sistema ideato dall’azienda per velocizzare uno degli interventi di assistenza tecnica più frequenti: la rimozione delle ostruzioni da calcare presenti nella caldaia.

Presso lo stand di VBM sarà possibile avere una dimostrazione pratica di come il tecnico potrà intervenire in soli 20 minuti, senza spostare la macchina e senza bisogno di attrezzi.

“Con Tecnique e la nuova linea Domobar abbiamo dimostrato com’è possibile facilitare il lavoro del barista con alcuni accorgimenti di design – afferma Cristiano Osnato, ceo dell’azienda – Dal 2019 ad oggi abbiamo lavorato per trasferire il concetto del “We make it simple” anche in ambito tecnico, pensando a come semplificare il lavoro a chi solitamente deve intervenire sulla macchina in poco tempo per consentire al barista di tornare alla normale attività dietro al banco”.

Questo sistema al momento è installato solo nella Tecnique HX ma in futuro sarà implementato su tutte le macchine espresso professionali di VBM.

“È proprio la Tecnique HX a farsi promotrice delle tre direzioni verso le quali ci stiamo muovendo – continua Cristiano Osnato – la nuova versione del nostro top di gamma nasce proprio dall’esigenza di offrire al mercato un prodotto ad alte prestazioni ma di facile utilizzo, che perdoni al barista i piccoli errori del lavoro quotidiano (grazie a un’estrazione puntuale con temperature comprese tra 90°C e 99°C) e permetta al distributore o torrefattore di dimenticarsi dei costanti interventi di assistenza tecnica”.

Grazie alla rivisitazione della tradizionale tecnologia HX (Heat eXchanger), combinata al gruppo erogatore Tecnique, l’azienda ha infatti potuto fissare nuovi standard nel campo del consumo energetico e delle prestazioni sull’estrazione dell’espresso. Le versioni da 3 e 4 gruppi di Tecnique HX hanno una potenza complessiva minore rispetto alle altre macchine espresso presenti sul mercato (da 4kw a 3kw per la due gruppi e da 5kw a 4kw per la tre gruppi).

Da uno stress test condotto dall’azienda, è stata rilevata inoltre una riduzione dei consumi di 0,15kw/h per ogni 2 kg di caffè (= 120 erogazioni doppie di caffè all’ora) e 120 erogazioni vapore all’ora.

L’appuntamento per scoprire più da vicino tutte queste novità è dal 13 al 17 ottobre allo stand A09 B10 Pad. 24P di Host Milano.

Per maggiori informazioni basta cliccare qui

Segafredo Zanetti presenta il bar Centro Storico di Ferrara con la miscela 100% Arabica Natura Bio

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Il bar Centro Storico a Ferrara (immagine concessa)

FERRARA – Segafredo, società del Gruppo Massimo Zanetti Beverage, è pronto a un nuovo inizio: riapre il Centro Storico di Ferrara dopo un‘importante ristrutturazione degli arredamenti interni, che rispetta e valorizza la sua identità di edificio storico, punto di riferimento per viaggiatori sofisticati ma anche per i ferraresi più affezionati.

Il bar Centro Storico di Ferrara riapre sotto l’insegna di Segafredo Zanetti

Il Centro Storico si rinnova rimanendo sinonimo di eccellenza e unicità. La nuova veste è tutta “green”: gli interni richiamano, rivivono e rafforzano il progetto Natura di Segafredo, l’abito che il Centro Storico ha deciso di indossare per ripresentarsi al pubblico di Ferrara, un progetto nato dalla volontà di creare una miscela di caffè che avesse un impatto ambientale, sociale ed economico lieve, non solo una semplice tazzina di caffè.

Il Centro Storico è un luogo elegante e conviviale aperto a tutti coloro che cercano un locale casual ma allo stesso tempo ricercato, per evadere dalla frenesia della quotidianità.

Le scelte di Segafredo Zanetti al Centro storico sono orientate su ambiente e innovazione

L’azienda dimostra il suo impegno concreto a favore della sostenibilità con Segafredo Natura Bio, la nuova miscela 100% arabica proveniente da agricoltura biologica che con le sue note fruttate e di cioccolato al latte, punta a offrire un’esperienza di raffinata complessità tramite un profilo sensoriale unico.

Le novità sono tutte da scoprire in un menù sopra le righe: un’offerta coraggiosa e internazionale con l’inserimento sia di drink sia di colazioni ispirate alle tradizioni culinarie di vari paesi nel mondo: dalla colorata colazione hawaiana, alla speziata colazione israeliana fino agli allegri pancake americani. Il tutto contornato dalle squisite tipicità ferraresi.

Un vero e proprio viaggio nel mondo comodamente seduti tra le mura storiche del magico Centro Storico di Ferrara.

“Siamo orgogliosi di far rivivere nella sua veste più bella il Centro Storico di Ferrara aggiungendo alle sue mura che profumano di storia anche l’inebriante aroma del caffè Segafredo. Abbiamo lavorato a questo progetto con l’obiettivo di suscitare l’emozione della caffetteria di altissimo livello alla portata di tutti, nel territorio ferrarese per noi molto importante e siamo felicissimi di vederlo finalmente realizzato”, commenta Nicolas Peyresblanques, ceo di Segafredo Zanetti Italia.

Goppion Caffè celebra i 75 anni nella riedizione delle prime latte storiche dell’azienda

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Le due confezioni celebrative riprendono le prime lattine prodotte dalla torrefazione negli anni ’40 e ’60 (immagine concessa)

PREGANZIOL (Treviso) – Goppion Caffè compie 75 anni e per festeggiare l’importante traguardo ha creato una riedizione delle due latte storiche dell’azienda, nate rispettivamente nel 1948 e nel 1960. Su entrambe le confezioni si scorge Piazza dei Signori, luogo di incontro e simbolo di Treviso, città da cui ha inizio la storia di Goppion nel 1948.

In quell’anno infatti i fratelli Angelo e Giovanni Goppion, dopo aver vissuto in Etiopia, tornano nel loro luogo natio e acquistano la piccola Torrefazione Trevigiana Caffè, marchio al quale viene aggiunto il nome Fratelli Goppion.

Goppion Caffè festeggia il 75° anniversario

Negli stessi anni, altri due fratelli Goppion, Ottorino e Olivo, partono per il Venezuela e a Caracas fondano la torrefazione Cafè San Antonio – Hermanos Goppion.

Vent’anni dopo, nell’estate 1968, viene inaugurato a Preganziol, alle porte di Treviso, lo stabilimento che tuttora ospita la sede aziendale.

Da allora la G rossa, il logo aziendale disegnato nel 1965 dall’architetto Umberto Facchini, simboleggia una storia di famiglia e imprenditoriale.

“Da 75 anni – spiega Paola Goppion, responsabile dell’area marketing e comunicazione dell’azienda – l’amore per il caffè e per il suo inconfondibile aroma si trasmette di generazione in generazione”.

Goppion aggiunge: “Una passione che la mia famiglia ha saputo trasformare in lavoro grazie all’impegno, alla tenacia, alla curiosità di chi ha posato il primo mattone e ha saputo costruire questa azienda, giorno dopo giorno. Oggi come allora l’azienda si impegna a promuovere la cultura del caffè fatto a regola d’arte, al bar come a casa: è l’amore per le cose realizzate con cura che ci ha portato lontano e che continuerà a fare da guida negli anni a venire”.

Le latte storiche contengono caffè centroamericani 100% Arabica, una miscela pregiata dal sapore dolce e dall’aroma equilibrato, morbido al palato e dal retrogusto cioccolatato.
Le due riedizioni sono disponibili a partire da ottobre nello shop online e nelle caffetterie del brand al prezzo di 11,90 euro.

La Giornata nazionale dei Locali storici d’Italia: alla scoperta dei caffè artistici

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locali caffè storici italiani
Gli interni dello storico bar Il Camparino di Galleria Vittorio Emanuele II a Milano

Sabato 7 ottobre si è festeggiata la Giornata nazionale dei Locali storici d’Italia e per l’occasione sono state organizzate degustazioni e visite guidate per scoprire le mille storie che raccontano da nord a sud. Oltre duecento locali su tutto il territorio italiano hanno offerto molteplici attività aperte a tutti. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Enrico Netti pubblicato sul quotidiano Il Sole 24 Ore.

La Giornata nazionale dei Locali storici d’Italia

MILANO – Ognuno è unico, inimitabile e in passato nei suoi locali si è fatta la storia o si poteva incontrare chi ha fatto la storia e la cultura. Sono i Locali storici d’Italia sparsi in tutta la Penisola. Rigidi i requisiti per essere inseriti nel gotha.

Devono avere almeno 70 anni di attività, ma l’età media è di 175 anni, conservano ambienti e arredi originali insieme a cimeli, ricordi e documentazione storica sugli avvenimenti e sulle frequentazioni illustri.

Solo così i Locali storici d’Italia si possono fregiare del patrocinio del ministero della Cultura e sono come un secondo circuito museale d’Italia: ricchi di storia, esempi d’arte e architettura permeati di bellezza, vantano pagine di straordinaria memoria italiana, tenuta sempre viva grazie alla cura e alla passione di chi, ogni giorno, spesso anche da oltre sette generazioni, ne preserva la ricchezza e il valore.

Sabato 7 ottobre si è festeggiata la giornata nazionale dei Locali storici d’Italia e per l’occasione sono state organizzate degustazioni e visite guidate per scoprire le mille storie che raccontano da nord a sud. Una full immersion in un patrimonio unico che il mondo ci invidia.

Si è potuti partire dall’Hotel Cavalletto & Doge Orseolo a Venezia che ha aperto i battenti come osteria nel 1200, passando per il ristorante Poldino nella tenuta presidenziale di San Rossore, in provincia di Pisa, il ristorante Antico Francischiello a Massa Lubrense, vicino a Sorrento. Si affaccia sul mare e gli ambienti sono impreziositi da ceramiche.

Qui sono passati giganti del cinema come King Vidor, John Huston, Akira Kurosawa, Billy Wilder, Anthony Quinn.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Marcello Arcangeli, Lavazza: “Cappuccino Signature, novità del flaghip di Milano è già un vero successo anche a Londra”

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Marcello Arcangeli Gloria Bagdadli
Marcello Arcangeli, dirttore del Training Center di Torino, mostra il Cappuccino Signature al Flagship store di Milano. A destra Gloria Bagdadli, global retailing director dell'azienda

MILANO – Il rinnovato layout del flagship store Lavazza di Milano (ne abbiamo già parlato qui) ha svelato una nuova creazione del Training Center di Torino, il cappuccino Signature. Ne abbiamo discusso con Marcello Arcangeli, Lavazza Training Center Director, il quale ci ha spiegato le origini dietro il Signature e il suo successo oltre la Manica a Londra.

Leggiamo di seguito le sue rivelazioni.

Come è nato il cappuccino Signature?

“Lo scorso inverno abbiamo iniziato un processo di sviluppo all’interno del nostro flagship Store di Londra con l’obiettivo di affinare l’offerta di caffetteria in una direzione sempre più distintiva.

Il cappuccino, lo sappiamo, soprattutto nel mercato anglosassone, rappresenta circa il 80 % delle consumazioni in caffetteria. Se per noi italiani è un must, per gli inglesi è davvero la bevanda per antonomasia dei coffee shop, insieme al Flat white e al latte macchiato.

cappuccino Signature
Il cappuccino Signature, una delle novità più golose proposte dal rinnovato flagship store Lavazza di Piazza San Fedele a Milano

Il cappuccino a Londra è un’icona e per questo proponiamo la classica offerta del cappuccio, con i baristi che sono addestrati e stanno affrontando anche un ulteriore percorso formativo Sca in cui è anche compreso il modulo sul “latte art”.

Dunque, partendo da questi presupposti, non ci restava che ripensare a cosa potesse rivelarsi un prodotto distintivo, in modo che il flagship diventasse per i londinesi un posto in cui andare a bere una ricetta che negli altri coffee shop non c’è. Ecco il processo di innovazione è partito da questa sfida.”

Avete reinterpretato la ricetta?

“Quando si reinterpreta un prodotto classico come il cappuccino, la cosa difficile è che non si devono cambiare gli ingredienti, bensì trovare angolazioni nuove legate al servizio o alle modalità di preparazione.

In questo caso noi abbiamo puntato sulla ratio, il rapporto tra le componenti, e sul contenitore, mantenendolo riconoscibile al pubblico.

cappuccino signature
Il cappuccino Signature messo a punto dal Training center Lavazza di Torino accompagnato da una delle realizzazioni di Marco Pedron (immagine concessa)

Così, la ricerca è cominciata dalla storia stessa del cappuccino: in Italia nasce da una ratio piuttosto consolidata – un quinto di espresso, due quinti di latte caldo sui 65/70 gradi centigradi, e infine due quinti di crema di latte caldo, che non è schiuma, ma una crema con una tessitura vellutata e sottile con micro bolle.”

cappuccino classico
Le proporzioni precise del cappuccino classico

Quando si parla di cappuccino di pensa alla latte art.

“Ci siamo detti: la tendenza del mondo della latte art è quella di disegnare sul cappuccino fantastiche figure che esprimono l’abilità dal barista. Per poterlo fare però, l’emulsione della crema non dev’essere troppo abbondante. Dev’esserci il giusto equilibrio e il latte deve restare piuttosto liquido. Tant’è che gli esperti di latte art insegnano che, quando c’è troppa crema, la si versa in un altro contenitore.

Proporzioni cappuccino latte art
Le proporzioni del cappuccino per la latte art

Quindi il cappuccino in latte art ha diminuito la quantità di crema e la ratio: un quinto di espresso, tre quinti di latte caldo e un quinto di crema.

Per cui, noi, abbiamo provato a tornare al cappuccino classico italiano, lavorando nella direzione della cremosità abbondante e dell’edonismo, dandogli anche il tocco finale, quasi tridimensionale, di una cucchiaiata di crema sulla superficie.

Abbiamo lavorato sulla ricetta, facendo di nuovo sporcare le labbra del consumatore quando lo beve e con il cucchiaio quasi si mangia la crema una volta bevuta la bevanda.

Questa crema si può realizzare anche a mano, non siamo necessariamente legati ad una macchina, ovvero questa nuova monta latte che noi abbiamo installato nei flagship store di Londra e Milano.

Questa nuova macchina, la Latte Art Factory, l’abbiamo installata per rendere costante la preparazione e uniformarla, salvaguardando però, la manualità del barista: questa macchina prende da un suo serbatoio il latte freddo, ed eroga nel bricco la giusta quantità di latte per un cappuccino, alla temperatura corretta (precedentemente settata) e con una cremosità vellutata perfetta per quantità e qualità (over run , percentuale di aria nel latte, precedentemente settata).

Le proporzioni del Signature cappuccino
Le proporzioni del Cappuccino Signature

A questo punto, durante la versata, il bricco viene messo di lato per far scendere il tre quinti di crema.

Per la cucchiaiata finale di sola crema di latte on top, viene emulsionato a parte un bricco che si lascia riposare per qualche minuto. Il barista prende in superficie con un cucchiaio la crema di latte e la pone sul cappuccino. La spolverata di cacao andrà solo sulla porzione di crema in rilievo e non su tutta la superficie del cappuccino.”

Ci sono delle varianti?

“Abbiamo inserito due varianti: una crema al pistacchio e una seconda ricetta più audace che deriva dalla nostra esperienza con gli agrumi e il latte sviluppata nel 1996 con la prima apertura della Coffee House Lavazza, “San Tommaso 10” a Torino, ovvero, il cappuccino all’arancia.

Le tre proposte del cappuccino Signature
Le tre proposte del cappuccino Signature

Forse quest’ultimo stride come binomio, ma a noi è sempre piaciuto molto. Per questo progetto Signature abbiamo trovato un’ottima crema all’arancia che si abbina perfettamente con il latte”.

Quale è la risposta del pubblico?

“A Londra ormai, nel flagship, se si chiede un cappuccino, il Signature è lo standard. Lo abbiamo lanciato a giugno in occasione di Wimbledon e sta avendo una risposta iper positiva da parte della clientela.”

Anche la tazza di servizio è particolare

“Un elemento interessante che abbiamo inserito è proprio la modalità di servizio: abbiamo tolto il cappuccino dalla sua tazza di porcellana e lo abbiamo portato in un bicchiere da 8 once (240ml) in vetro camera trasparente, per enfatizzare la cremosità e rendere visibile i suoi strati.

Soltanto guardandolo, si ha un’anticipazione della golosità che il Signature Cappuccino esprime non solo nella sua bontà ma anche nell’eleganza in cui si presenta, uno stile tutto italiano.

cappuccino Signature
La speciale tazza in vetro con doppia camera messa a punto dal Traning Center di Torino per il cappuccino Signature cappuccino, una delle novità più golose proposte dal rinnovato flagship store Lavazza di Piazza San Fedele a Milano

A Milano invece, dove i 240 ml per molti possono esser troppi, prepariamo il classico cappuccino in porcellana o in latte art, ma come variante si può ordinare al tavolo, il Signature.”

Quanto costa a Londra e a Milano?

A Londra i prezzi variano tra le 5,50 sterline per il Cappuccino Signature Classico e le 6 per il Signature pistacchio /arancia. Al Flagship di Milano il listino è di 5.50 euro per il cappuccino Signature classico e di 6 per il cappuccino Signature pistacchio/arancia.”

Le preparazioni con le bevande vegetali sono possibili?

“Con la bevanda a base di soia, è fattibile, ma è più difficoltoso avere esattamente i tre quinti di crema necessari per il Signature.”

Nei Flagship, tra le proposte, c’è anche quella della moka. Piace sempre?

In entrambi i locali, la Carmencita Pro è il cuore dell’offerta Lavazza, la proposta ha sempre grande successo. La caffettiera da tre tazze viene servita al tavolo perché c’è il concetto della convivialità legata alla Moka. Un gruppo di due, tre persone, ordinano la Moka che viene servita al tavolo in un momento di pura condivisione.

Carmencita pro
La Carmencita pro: nel disegno il dettaglio tecnico dello speciale filtro a rete

Oltre le preparazioni filtro (Chemex, V60) che proponiamo nei nostri flagship store, noi crediamo molto anche nella preparazione Moka perché non ci dimentichiamo mai di essere italiani.

Carmencita Pro, con il suo filtro brevettato da Lavazza, durante l’estrazione elimina le note sovra estratte un po’ amare della classica moka. In questo caso i prezzi sono di 5 sterline per la Moka Carmencita Pro da 3 tazze a Londra; a Milano 9 euro sempre la Moka Carmencita Pro 3 tazze.”

DVG De Vecchi a Host con il percorso di immagine “Qualità e bellezza”

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Il percorso immagine "DVG Qualità e bellezza" (immagine concessa)

CORNATE D’ADDA (Monza) – “È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva”. L’illuminante frase tratta dal film “L’attimo fuggente” è quanto di più vicino all’idea che ha ispirato il nostro percorso di immagine “DVG Qualità e bellezza“, una serie di scatti fotografici che ritraggono le modelle con collane create interamente da componenti prodotti da DVG De Vecchi.

Il percorso di immagine “DVG Qualità e bellezza“

Il progetto nasce dall’idea di osservare gli oggetti ma anche gli eventi da un’altra prospettiva, attraverso una visione di apertura tesa al miglioramento sia dell’osservatore che dell’osservato.

DVG celebrerà la qualità e la bellezza dei propri componenti in un contesto nuovo ed inusuale. Ad Host i visitatori potranno ammirare i monili indossati dalle donne della DVG.

Inoltre, verranno presentate interessanti novità made in DVG frutto del lavoro dell’intero team.

Da quasi 60 anni DVG De Vecchi sviluppa soluzioni e produce componenti per il settore del caffè; l’azienda si evolve continuamente, stando al passo con i tempi, offrendo prodotti e servizi e rispondendo alle sempre più diversificate esigenze della clientela.

La società commercializza anche ricambi originali per macchine da caffè, macinadosatori, lavatazze, addolcitori d’acqua, accessori ed attrezzature per la preparazione e la somministrazione del caffè.

Host rappresenta ormai un appuntamento focale per i professionisti, confermandosi sempre più uno degli appuntamenti più importanti del settore della ristorazione e della caffetteria.

Il personale dell’azienda sarà lieto di accogliere i visitatori con allegria e disponibilità, in uno stand completamente rinnovato, e ad offrire la propria competenza e professionalità.

Sarà un’occasione per incontrare, ascoltare e parlare di qualità e bellezza del meraviglioso mondo del caffè.

DVG De Vecchi | soluzioni e componenti per il caffè

Host Milano 2023

Padiglione 24 – Stand R09/S10

IMF a Host Milano 2023: innovazione e sostenibilità nella torrefazione del caffè

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IMF presente a Host Milano 2023 (immagine concessa)

MILANO – Innovazione e sostenibilità caratterizzano da sempre il profilo di IMF, leader di settore nella progettazione e costruzione di macchine torrefattrici e impianti industriali chiavi in mano per l’industria del caffè, con grande attenzione alle necessità ambientali ed energetiche dei nostri giorni.

Dal 13 al 17 ottobre IMF sarà presente alla 43a Edizione di Host Milano presso lo stand H35 K36, padiglione 22

La specificità della tecnologia della società di Occhiobello risiede nel sistema di tostatura ad aria calda, che garantisce grande controllo, costanza e precisione del processo di torrefazione del caffè, forte del sistema di abbattimento integrato che assicura bassi livelli di emissioni, in linea con i limiti di riferimento a livello mondiale.

Le torrefattrici IMF utilizzano infatti una singola camera di combustione, posizionata separatamente dalla macchina, avente due funzioni: scaldare l’aria di tostatura da inviare al tamburo e allo stesso tempo trattare le emissioni all’atmosfera, assicurando un importante risparmio sui consumi.

Il segreto della costanza di risultato della macchina è dato dalla capacità di gestire e regolare puntualmente il flusso d’aria e la temperatura.

Agilità e flessibilità nel controllo di queste due variabili rendono le macchine IMF capaci di tostare tonnellate di caffè, ciclo dopo ciclo, con assoluta ripetibilità e affidabilità nella riproduzione dei profili di tostatura scelti.

imf rm480
Torrefattrice industriale automatica RM480 (immagine concessa)

IMF propone soluzioni industriali complete e personalizzate, fornendo ai sui clienti impianti di lavorazione e trattamento del caffè chiavi in mano e pronti per la produzione, con una gamma di torrefattrici che spazia dalle piccole capacità alla media e grande produzione passando per impianti di insilamento e movimentazione per caffè crudo e tostato, completi di sistemi di trasporto pneumatici e meccanici, pulitrici di caffè verde, filtri depolveratori, miscelatori, macinacaffè e confezionamento fine linea.

È possibile controllare costantemente ogni fase del processo di lavorazione, dalla ricezione del prodotto grezzo fino alla fase finale del confezionamento, seguendo il tutto attraverso il software di tracciabilità di prodotto, completo di assistenza da remoto.

Continua innovazione al servizio dei torrefattori, tecnologia made in Italy, ecosostenibilità e grande conoscenza del caffè verde caratterizzano l’offerta di IMF, che dà appuntamento ai propri clienti e a tutti i professionisti del settore presso lo Stand H35 K36 del Padiglione 22 a Host Milano.

Un luogo d’incontro per i clienti che desiderano visionare le novità presenti in produzione. Un’ottima occasione per venire in contatto con un’eccellenza italiana e conoscere un’azienda dalla lunga esperienza nel settore caffè.