mercoledì 10 Settembre 2025
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Simonelli Group: la sede storica di Via Madonna d’Antegiano a Belforte del Chienti, torna a nuova vita

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ll taglio del nastro della storica sede Simonelli Group (foto concessa)
ll taglio del nastro della storica sede Simonelli Group (foto concessa)

BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – È stata una giornata di festa, memoria e visione quella vissuta giovedì 29 maggio a Belforte del Chienti, in occasione dell’inaugurazione della sede storica di Simonelli Group in Via Madonna d’Antegiano, completamente ricostruita dopo il sisma che ha colpito il territorio nel 2016.

Un edificio rinnovato che conserva l’anima del passato ma guarda al futuro: ospiterà nuove linee produttive dedicate alle macchine da caffè filtro e superautomatiche, confermando l’impegno dell’azienda nell’innovazione e nella valorizzazione del territorio.

Per celebrare questo importante traguardo, Simonelli Group ha voluto organizzare un grande evento aperto all’intera comunità, alla presenza di figure istituzionali, ospiti illustri e protagonisti del mondo imprenditoriale marchigiano.

Il taglio del nastro si è svolto alla presenza del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e del Sindaco di Belforte del Chienti Alessio Vita, in un momento denso di emozione e significato per tutto il territorio.

A seguire, la tavola rotonda moderata dalla giornalista Safiria Leccese ha visto confrontarsi alcuni dei nomi più rappresentativi dell’imprenditoria marchigiana: Nando Ottavi  Presidente Simonelli Group-, Angelo Davide Galeati -Amministratore Delegato Sabelli-, Francesco Casoli -Presidente Elica-, Roberta Fileni -Amministratore Delegato Fileni- e il Senatore Guido Castelli -Commissario straordinario alla ricostruzione post sisma-.

Un dialogo intenso, che ha esplorato le sfide e le opportunità di fare impresa in un contesto locale complesso ma ricco di talento e risorse. Dai racconti è emersa una chiara visione comune: restare nel territorio non è solo un atto di coraggio, ma un valore strategico che arricchisce i progetti industriali e rafforza il legame con le comunità.

“Ex malum, bonum”, ha ricordato il Senatore Castelli citando Sant’Agostino. “Da un territorio difficile, messo a dura prova – come è stato il nostro dopo il terremoto – possono e devono continuare a nascere idee, aziende, professionalità”.

Marco Feliziani (foto concessa)

Con questa inaugurazione, Simonelli Group rinnova il proprio impegno verso il territorio marchigiano e la propria comunità, scegliendo ancora una volta di investire localmente per competere globalmente, e celebrando il valore della propria storia, che – come ha ricordato nel suo intervento l’Amministratore Delegato Marco Feliziani – “è fatta del coraggio e della visione dei suoi fondatori, che hanno creduto in questo luogo quando ancora sembrava periferico rispetto ai grandi centri industriali, e della dedizione dei collaboratori presenti e passati, molti dei quali sono ancora qui. E questo è un onore per me, per l’azienda e per tutto il territorio.”

Al termine della tavola rotonda, l’intervento di Stéphane Garelli, economista di fama mondiale, per 13 anni Direttore del World Economic Forum e Professore Emerito presso l’IMD (International Institute for Management Development), ha offerto al pubblico un’analisi lucida e approfondita dei principali temi macroeconomici che caratterizzano il panorama globale.

L’evento (foto concessa)

Dall’andamento delle economie internazionali alle prospettive geopolitiche, segnate da profondi cambiamenti nelle principali aree del mondo – dagli Stati Uniti alla Cina, passando per l’Europa e i mercati emergenti – Garelli ha tracciato un quadro complesso ma necessario per comprendere le sfide del presente e del futuro.

Con il suo stile diretto e privo di compromessi, Garelli ha scelto di portare alla platea una visione oggettiva, fatta di” verità talvolta scomode piuttosto che di bugie rassicuranti”. Ha sottolineato come la competizione globale richieda oggi una nuova consapevolezza: non basta più essere efficienti, bisogna essere resilienti, adattabili e capaci di innovare costantemente.

“Non possiamo permetterci di affrontare il futuro con gli strumenti del passato,” ha dichiarato. “Le aziende che sapranno leggere correttamente i segnali del cambiamento – tecnologici, ambientali, sociali – saranno quelle che guideranno la prossima fase di crescita.”

L’intervento di Garelli ha rappresentato un momento di grande ispirazione per imprenditori, amministratori e cittadini, chiamati a riflettere sul ruolo attivo che anche i territori come le Marche possono avere in uno scenario globale, grazie a competenze solide, spirito imprenditoriale e radicamento culturale.

L’insegna originale (foto concessa)

Con questo evento, Simonelli Group ha voluto non solo celebrare una rinascita fisica e simbolica, ma anche offrire uno spazio di confronto e visione su come costruire un futuro sostenibile, competitivo e profondamente connesso con le proprie radici. Come ha affermato il Presidente Nando Ottavi: “Abbiamo voluto che questa giornata fosse non solo una festa, ma un messaggio: da qui si può ripartire, con coraggio, innovazione e senso di responsabilità. Il futuro non si costruisce dimenticando il passato, ma portandolo con sé, come guida e come ispirazione.”

illycaffè diventa official coffee partner di Iberia: espresso servito nella vip lounge dell’aereo

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illycaffè
illycaffè partner di Iberia (immagine concessa)

MADRID – illycaffè, leader nel caffè di alta qualità sostenibile nel mondo, e Iberia, compagnia aerea di bandiera spagnola, annunciano una nuova partnership che porta l’eccellenza del caffè italiano a bordo di uno dei nomi più prestigiosi dell’aviazione mondiale. A partire dal mese di giugno 2025, illy diventa il caffè ufficiale di Iberia, servito nelle eleganti VIP lounge della compagnia aerea e a bordo dei suoi voli a lungo raggio.

illycaffè in partnership con Iberia

L’accordo va ben oltre una semplice alleanza commerciale, poiché rappresenta l’incontro di due brand che condividono una visione comune: offrire esperienze autentiche, memorabili e di alta qualità. Iberia, con la sua tradizione nel connettere persone e culture, e illycaffè, con oltre 90 anni di perfezionamento della cultura del caffè, si uniscono per offrire ai viaggiatori un momento di piacere tutto italiano durante i loro viaggi.

Nelle VIP lounge Iberia, i passeggeri potranno godere di un’esperienza di caffè di alto livello, grazie all’inconfondibile blend illy 100% Arabica, realizzato tramite la selezione dei migliori chicchi al mondo. Ogni tazza racchiude decenni di ricerca, perfezionamento del gusto e impegno per la sostenibilità, trasformando una pausa caffè in un rituale sofisticato che anticipa un viaggio speciale.

A bordo dei voli a lungo raggio, invece, illy sarà presente in tutte le classi, portando il suo blend unico a migliaia di metri d’altitudine.

“La partnership con Iberia rappresenta per noi un traguardo importante, poiché offre ai milioni di viaggiatori che ogni anno scelgono questa compagnia aerea di gustare un caffè sostenibile e di qualità superiore,” ha dichiarato Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di illycaffè. “Con più di 90 anni di storia, illycaffè è un simbolo della cultura italiana del caffè e, attraverso questa collaborazione, speriamo di condividere la nostra passione con un pubblico sempre più ampio. Essere presenti sui voli a lungo raggio e nelle prestigiose lounge di Iberia rappresenta un’opportunità straordinaria per elevare l’esperienza del caffè a 30.000 piedi e in ambienti di viaggio raffinati”.

 La collaborazione va oltre il servizio, rappresentando l’unione di due realtà iconiche animate dalla passione per l’eccellenza. È una dichiarazione di intenti: i grandi viaggi meritano un grande caffè, perché anche in movimento ogni momento può essere significativo.

La scheda sintetica di illycaffè

illycaffè è un’azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933, che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. Produce un unico blend 100% Arabica composto da 9 ingredienti diversi. L’azienda seleziona solo l’1% dei migliori chicchi di Arabica.

Ogni giorno vengono gustate più di 10 milioni di tazzine di caffè illy nei bar, ristoranti, alberghi, caffè monomarca, case e uffici di oltre 140 paesi, in cui l’azienda è presente attraverso filiali e distributori. Fin dalla nascita illycaffè ha orientato le proprie strategie verso un modello di business sostenibile, impegno che ha rafforzato nel 2019 adottando lo status di Società Benefit e nel 2021 diventando la prima azienda italiana del caffè ad ottenere la certificazione internazionale B Corp. Tutto ciò che è ‘made in illy’ viene arricchito di bellezza e arte, a cominciare dal logo, disegnato da James Rosenquist, le illy Art Collection, le tazzine decorate da più di 135 artisti internazionali o le macchine da caffè disegnate da designer di fama internazionale.

Con l’obiettivo di diffonderne la cultura della qualità ai coltivatori, baristi e amanti del caffè, l’azienda ha sviluppato la sua Università del Caffè che ad oggi svolge corsi in 24 paesi del mondo. Nel 2024 illycaffè ha generato un fatturato consolidato pari a €630 milioni. La rete monomarca illy conta 157 punti vendita in 28 Paesi.

La scheda sintetica di Iberia

Iberia è la compagnia aerea di bandiera della Spagna e fa parte dell’International Airlines Group (IAG), uno dei più grandi gruppi aerei al mondo. Con oltre 95 anni di storia, Iberia mira a fornire collegamenti efficienti, innovativi e sostenibili, posizionandosi come player chiave nelle rotte tra l’Europa e l’America Latina, nonché nei viaggi nazionali e intraeuropei.

L’azienda pone il cliente al centro della sua strategia, offrendo un’esperienza di viaggio di alto livello attraverso innovazione digitale, servizi personalizzati e impegno verso l’eccellenza. Iberia è anche profondamente impegnata nella sostenibilità, come dimostrano la sua flotta moderna ed efficiente dal punto di vista dei consumi, l’uso di carburante sostenibile per l’aviazione (SAF) e le solide politiche in materia di uguaglianza, inclusione e responsabilità aziendale. Iberia è membro dell’alleanza oneworld dal 1999.

Rhea, illycaffè e Arbitrade: la coffee experience all’aeroporto El Prat di Barcellona

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Rhea nell'areoporto ElPrat (foto concessa)
Rhea nell'areoporto ElPrat (foto concessa)

MILANO – Rhea, tra i più importanti produttori al mondo di macchine da caffè, illycaffé, leader globale nel caffè di alta qualità sostenibile e Arbitrade, operatore di riferimento
per il mercato in Spagna, hanno inaugurato nuove aree di ospitalità all’aeroporto di Barcellona, offrendo ai viaggiatori un’esperienza di pausa caffè all’insegna della qualità, della varietà e della sostenibilità.

In seguito a questa collaborazione, sono state posizionate le macchine free standing rhFS2 e rhFS1 a induzione in punti strategici dell’aeroporto di Barcellona, che accoglie ogni anno oltre 55 milioni di passeggeri. Queste soluzioni, pensate per rispondere alle esigenze di un pubblico in transito, si distinguono per la capacità di combinare l’eccellenza del caffè italiano con un’ampia gamma di bevande, per incontrare le preferenze di un consumatore internazionale.

Rhea, in linea con la sua consueta attività di personalizzazione che la caratterizza, insieme ad illy e Arbitrade, ha progettato e organizzato le aree di ospitalità, per garantire un servizio veloce e intuitivo, perfetto per i ritmi frenetici degli spazi aeroportuali, senza rinunciare alla qualità della coffee experience.

Grazie alla collaborazione con illycaffé, sinonimo di eccellenza nel caffè italiano, i viaggiatori
potranno gustare una selezione di bevande premium, preparate con miscele di alta qualità, esaltate dalla tecnologia avanzata delle macchine Rhea.

Rhea, Illy, arbitrade sbarcano a El Prat (foto concessa)

La scelta di macchine Rhea a basso impatto energetico, dotate di una tecnologia a induzione brevettata, consente un notevole risparmio di energia, favorendo la sostenibilità complessiva del progetto. Questo concetto è particolarmente importante per i 3 player coinvolti, tutti fortemente impegnati su temi legati alla sostenibilità.

“Il viaggio è fatto di attese, di pause e di incontri che ci impegniamo a rendere momenti di
benessere e piacevolezza: una tazza di caffè è per noi un rituale che accompagna il viaggiatore nel suo percorso. Con questa installazione portiamo ancora una volta la nostra visione di ospitalità nei luoghi della mobilità, creando spazi in cui design, tecnologia e creatività nelle ricette si fondono per offrire un’esperienza di gusto e piacere, rendendo ogni sosta un momento speciale prima di riprendere il viaggio”. afferma Andrea Pozzolini CEO di Rhea.

“Siamo entusiasti di portare l’esperienza di Rhea, Illy e Arbitrade all’aeroporto di Barcellona. Questa sinergia ci permette di offrire ai viaggiatori un servizio di qualità superiore, con soluzioni che uniscono innovazione, efficienza e attenzione all’ambiente, contribuendo a migliorare l’offerta di caffetteria negli spazi aeroportuali” aggiunge César Ouro, CEO Rheavendors Apliven.

“In illycaffè, siamo da sempre impegnati a portare la nostra esperienza unica del caffè ai
consumatori ovunque si trovino, anche in ambienti ad alta frequentazione e dinamici come gli aeroporti. Questo progetto con Rhea e Arbitrade all’Aeroporto di Barcellona El Prat rappresenta un passo significativo nell’espandere la nostra presenza nel canale travel retail e vending, rimanendo sempre fedeli ai nostri valori di eccellenza e al posizionamento premium del nostro brand” dichiara Francesco Bosso, Chief Commercial Officer di illycaffè.

La presenza all’aeroporto di Barcellona, che segue quello della lounge di Linate a Milano, conferma la vocazione di Rhea a innovare l’esperienza della pausa caffè nei luoghi della mobilità internazionale. Le soluzioni di Rhea offrono un connubio perfetto tra tecnologia avanzata, sostenibilità e personalizzazione, creando valore per i viaggiatori e per gli operatori che desiderano migliorare la propria offerta di ospitalità.

Rhea Vendors Group, fondata da Aldo Doglioni Majer nel 1960

E’ tra i più importanti produttori al mondo di macchine per la pausa caffè. Da oltre sessant’anni, Rhea si contraddistingue per la forte impronta internazionale, design di altissimo livello, tecnologia all’avanguardia ed eccellenza del made in Italy. Con headquarters e produzione in provincia di Varese e filiali in 10 paesi esteri, Rhea ha il vanto di diffondere la cultura della pausa caffè in 100 Paesi di tutto il mondo.

Da player del mondo del vending a precursore nell’utilizzo della distribuzione automatica nei settori del new retail, hotellerie e out of home, Rhea conferma la propria vocazione a interpretare e anticipare un mercato in continua evoluzione. Le nuove proposte di Rhea rivoluzionano il concetto dell’ospitalità, in contesti sia business che residenziali, con una proposta di valore per accrescere l’esperienza della pausa caffè.

REPA alla Convention Burger King 2025: soluzioni per una perfetta gestione dei ricambi per le catene di ristorazione rapida

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repa
REPA fulfillment center (immagine concessa)

CESENA – REPA, il principale distributore europeo di ricambi per attrezzature per la ristorazione e la refrigerazione, caffè e distributori automatici, sarà presente alla Convention internazionale di Burger King 2025, che si terrà a Lisbona il 10-11 giugno.

REPA alla Convention internazionale di Burger King

Il team di esperti REPA presenterà le soluzioni per una perfetta gestione dei ricambi ai franchisee Burger King di tutto il mondo.

Il modello di ristorazione rapida “QSR” di Burger King si basa su apparecchiature in grado di resistere alle esigenze di un ambiente dinamico, in cui ogni secondo conta. REPA e la casa madre Parts Town Unlimited vantano una solida esperienza nella gestione dei ricambi OEM, livelli di stock ineguagliabili e un’assistenza tecnica di prim’ordine, supportati da una rete globale di centri logistici all’avanguardia.

Quando una friggitrice o una piastra smettono di funzionare, le catene di ristorazione veloce QSR possono contare sulla competenza di questi due distributori di portata mondiale, per ricevere i ricambi giusti in tempi rapidi ed effettuare, così, riparazioni tempestive.

La piattaforma eCommerce intuitiva e funzionale di REPA, rende disponibili ai partner OEM e alle catene QSR i brand più richiesti per riparare le apparecchiature, quali 3M, Antunes, Carpigiani, Cornelius, Frymaster, Garland, H&K, Lancer, Manitowoc Ice, Multiplex, Prince Castle, True, Winterhalter, solo per citarne alcuni.

Il barcode scanner (immagine concessa)

Matthias Goettler, Group Director QSR & Global Accounts di REPA, commenta: “Siamo entusiasti di partecipare all’edizione 2025 della Convention internazionale di Burger King, con l’opportunità di presentare la nostra offerta completa di ricambi e le nostre soluzioni. Supportare Burger King e altri QSR con ricambi originali di alta qualità è la nostra priorità e ciò che ci distingue sul mercato. Saremo lieti di incontrare i franchisee Burger King e confrontarci sui numerosi servizi ideati per semplificare la vita dei i “re” della ristorazione rapida!”.

La scheda sintetica di REPA

REPA è il principale distributore europeo di ricambi per apparecchiature per la ristorazione e la refrigerazione, macchine per il caffè e distributori automatici e partner di fiducia dei costruttori di apparecchiature (OEM), in grado di fornire il pezzo giusto al momento giusto.

Con il più grande stock di ricambi originali e universali al mondo, materiali di consumo e accessori, distribuiti da un network di centri logistici altamente automatizzati in tutta Europa e oltre, REPA garantisce i tempi di consegna più rapidi del settore.

Funzionalità potenziate dall’AI, immagini a 360°, disegni esplosi, manuali tecnici e altre funzioni di ricerca disponibili sulla piattaforma e-commerce e sulla app rendono semplice l’identificazione e l’ordine di ogni articolo. Un team di esperti del settore aiuta i clienti, in oltre 20 lingue, a trovare la soluzione perfetta per ogni riparazione.

Con REPA, la manutenzione quotidiana delle apparecchiature per la ristorazione non è mai stata così semplice. REPA è la divisione europea di Parts Town Unlimited.

Rancilio e My Urby APS nella Casa di Reclusione di Bollate, forma i detenuti sulla caffetteria

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Il progetto di Rancilio a Bollate (foto concessa)
Il progetto di Rancilio a Bollate (foto concessa)

MILANO – Caffè e inclusione: il progetto formativo di My Urby APS e Rancilio nella Casa di Reclusione di Bollate. A partire dal 30 maggio 2025, My Urby APS, in collaborazione con Rancilio Group, ha avviato un progetto di formazione presso la Casa di Reclusione di Bollate. L’iniziativa prevede un corso di caffetteria ai detenuti della durata di tre mesi, con una lezione settimanale tenuta da un docente della Scuola Alberghiera Carlo Porta di Milano.

Rancilio, da sempre attenta al valore della responsabilità sociale, partecipa attivamente fornendo le attrezzature professionali: la macchina per espresso a caldaia singola Classe 5 Eco, soluzione naturale per baristi attenti allo spreco che cercano di migliorare l’efficienza energetica dei propri locali, e il macinacaffè professionale Kryo EVO OD.

“Crediamo fortemente nel potere formativo del lavoro e nel valore delle seconde possibilità. Contribuire a questo progetto significa per noi investire in un futuro più giusto e inclusivo”, ha dichiarato Luca Creti, Direttore Vendite Italia di Rancilio Group.

Il progetto nasce dall’impegno costante di My Urby APS nel promuovere l’inclusione sociale attraverso percorsi culturali e professionali, anche in contesti difficili come quello carcerario. L’obiettivo è offrire ai detenuti opportunità concrete di reinserimento nel mondo del lavoro, riconoscendone il valore umano e le potenzialità.
https://www.ranciliogroup.com/it/

Goglio porta avanti il progetto riGOGLIOso sull’educazione ambientale e la biodiversità con oltre 60 alunni

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Il progetto di Goglio con i bambini (foto concessa)
Il progetto di Goglio con i bambini (foto concessa)

DAVERIO (Varese) – Prosegue il progetto riGOGLIOso, il percorso di educazione ambientale e riqualificazione del verde promosso da Goglio – realtà di riferimento a livello globale nel settore del packaging flessibile – con il coinvolgimento delle scuole primarie del territorio.

L’iniziativa ha visto oggi – in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente – il momento apicale dell’edizione di quest’anno, con il coinvolgimento presso la sede aziendale di Daverio (VA) di oltre 60 alunni provenienti dalle classi quarte delle scuole primarie di Daverio, Casale Litta e Bodio Lomnago, per una mattinata dedicata alla scoperta della biodiversità e alla messa a dimora di nuove piante.

L’attività sul campo è stata preceduta da incontri in aula con agronomi esperti, durante i quali gli alunni hanno avuto modo di approfondire il tema della biodiversità. In particolare, quest’anno il tema centrale degli incontri è stata l’importanza dei volatili nell’ecosistema, con un focus sulle fonti di nutrimento per gli uccelli.

Un momento di formazione e confronto che ha fornito ai partecipanti le conoscenze necessarie per comprendere il valore degli interventi ambientali a cui hanno poi preso parte. Quest’anno, nell’ambito dell’attività pratica, gli alunni hanno piantato alcune piante di melo, scelte per la loro capacità di offrire frutti anche nei mesi più freddi, e quindi nutrimento per gli uccelli.

Il progetto – che, a partire dal suo lancio nel 2022, ha coinvolto circa 140 bambini e bambine – si inserisce in un più ampio percorso di piantumazione avviato da Goglio a partire dal 2021, che ha portato alla realizzazione di importanti interventi di riqualificazione delle aree verdi, i più recenti nell’ultimo anno, sia nella sede di Daverio – con la piantumazione di circa 280 alberi di varie specie, selezionati tra quelli che meglio si adattano al luogo e per la loro capacità di assorbimento di CO 2 – che in quella di Zeccone (PV), con circa 433 pioppi in totale.

La piantumazione stessa rientra nell’impegno dell’azienda finalizzato ad applicare i principi di sostenibilità ambientale in ogni ambito delle proprie attività: in questo contesto è compresa anche la realizzazione, nel 2022, di un ingresso per i dipendenti che provengono da ovest, con importanti riduzioni del traffico locale e un risparmio stimato di 65.000 km e 7 tonnellate di CO 2 l’anno.

Un impegno che caratterizza da sempre l’azienda, come dimostra il fatto che già negli anni Settanta Goglio è stata la prima azienda nel settore a realizzare un impianto di recupero
solventi che consente di riutilizzare circa il 96% del solvente per inchiostri e adesivi, con una netta riduzione delle emissioni.

I bimbi coinvolti (foto concessa)

Nel 2015 l’azienda ha invece realizzato una centrale di cogenerazione del gas per la produzione di energia elettrica ed energia termica, riducendo il carbon footprint di tutto il processo produttivo. Non solo, lo stabilimento è dotato di un impianto di raffreddamento ad aria, che permette di risparmiare in termini di consumi idrici ed elettrici.

Inoltre, all’interno del parco che circonda l’azienda sono stati creati due laghetti per la gestione delle acque, che contribuiscono a prevenire il sovraccarico della rete idrica pubblica. A conferma del proprio impegno verso l’ambiente ma anche verso la comunità, nel 2022 Goglio ha costruito una vasca sotterranea antincendio in cemento armato, facilmente accessibile anche a servizi esterni in caso di incendi nelle aree limitrofe.

Il percorso di sostenibilità di Goglio ha dunque radici lontane e va a integrare sempre di più la responsabilità ambientale con quella sociale, che si fonda sulle solide relazioni con la comunità locale e sul coinvolgimento delle nuove generazioni in iniziative di sensibilizzazione e partecipazione.

IL GRUPPO GOGLIO

Goglio S.p.A è uno dei principali player mondiali nel packaging flessibile. Fondato nel 1850, il Gruppo progetta, sviluppa e realizza sistemi completi per l’imballaggio fornendo laminati flessibili alta barriera, valvole, macchine e servizi avanzati per ogni esigenza di confezionamento, che trovano applicazione in molteplici settori industriali: caffè, alimentare, chimica, cosmetica, detergenza, beverage e pet food. Il gruppo, che ha un raggio d’azione mondiale, è presente con stabilimenti produttivi in Italia, Olanda, Stati Uniti, Cina e Brasile, e uffici commerciali dislocati in vari paesi europei, in Sud America e nel sud-est asiatico. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito.

Museo del caffè di Trieste presenta il nuovo punto di lettura dedicato al chicco

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Il nuovo punto lettura a Trieste (immagine concessa)

TRIESTE – Più di 700 fra volumi, cataloghi, tesi di laurea e periodici: è il patrimonio bibliografico che l’associazione Museo del caffè di Trieste (AMDC) ha messo a disposizione della città e di tutti gli interessati, in base alla Convenzione “Biblioteca Diffusa” stipulata col Comune e in accordo con l’Ateneo giuliano.

L’iniziativa, inaugurata mercoledì scorso, si è concretizzata nell’apertura di un “punto di lettura”, situato in un ambiente al pianterreno della struttura universitaria di via Fabio Severo 40 (l’ex-Ospedale Militare, pregevolmente ristrutturato), che sarà accessibile ogni mercoledì, dalle 9 alle 13.

Il Museo del caffè di Trieste e il punto lettura

Dedicato ovviamente in primis al caffè, ma coinvolgendo indirettamente – come è logico in una Trieste che ha nel caffè uno dei suoi principali traffici – anche la storia, la cultura, la letteratura e la vita tutta della nostra città, il nuovo “punto” è il frutto del lungo e certosino lavoro di ricerca e catalogazione condotto negli ultimi anni dall’AMDC con l’apporto di numerosi appassionati, primi fra tutti lo stesso presidente e fondatore dell’associazione Gianni Pistrini e il “vice” Doriano Simonato, col supporto di qualificati sponsor (Fondazioni Casali, Banca 360 FVG, Fondazione Hausbrandt, soci sostenitori) che hanno contribuito alla dotazione infrastrutturale della biblioteca.

Da rilevare che il repertorio librario sarà consultabile in seguito anche on line, ma, in questa fase di avvio, a chi volesse ricercare dei volumi o materiali su temi specifici (tra l’altro con l’assistenza di un archivista incaricato) si suggerisce di anticipare la richiesta inviando una nota a: amdctrieste@gmail.com.

La raccolta è parte integrante del fondo museale destinato a configurare in seguito il vero e proprio “Museo del caffè di Trieste”, con oggetti e reperti storici che si prevede di collocare in un’area dedicata nel nuovo polo museale plurisettoriale progettato dal Comune in Porto Vecchio.

L’attivazione del nuovo servizio ha preso vita in seno al progetto di Divulgazione Umanistica “Il Caffè, una storia di successo nella cultura regionale ed europea” curato da Franco Rota e finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che comprende una serie di azioni propedeutiche e collaterali al suaccennato futuro insediamento espositivo del Museo del Caffè.

Donut, la ciambella che piace anche all’UE si festeggia il 6 giugno in tutto il mondo

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Donut (foto concessa)
Donut (foto concessa)

MILANO – Il 6 giugno arriva l’appuntamento più dolce dell’anno: è la Giornata Nazionale del Donut, una ricorrenza nata in America ma che ormai ha conquistato anche l’Europa. In questa occasione, i donuts firmati Doony’s™, brand di Vandemoortele, esprimono al meglio tutto il loro potenziale: non solo una dolce tentazione, ma un’autentica esperienza di indulgence visiva e di gusto sorprendente, perfetti per celebrare la giornata con un tocco di creatività e golosità.

La tradizione vuole che in questa giornata se ne mangi almeno uno. L’usanza risale al 1938, quando la Salvation Army istituì la giornata per rendere omaggio alle “Donut Lassies”, le volontarie che, armate di grembiuli, amore e spirito pratico, distribuivano ciambelle calde ai soldati americani al fronte durante la Prima Guerra Mondiale.

Quelle ciambelle erano un conforto, un assaggio di casa in tempi difficili. Oggi, i donuts sono diventati un simbolo universale di piacere e condivisione, capaci di adattarsi ai tempi e
conquistare nuove generazioni.

In un mondo sempre più connesso e visuale, infatti, i donuts si sono trasformati da
semplice dessert a fenomeno social. Secondo recenti analisi 1 , negli ultimi sei mesi l’hashtag #donuts ha registrato un aumento del 75% di menzioni, mentre
#donutlover è cresciuto del 60% sulle principali piattaforme digitali.

Un segnale forte: i donuts sono diventati oggetto del desiderio, della condivisione e del racconto.

La ciambella instagrammabile (foto concessa)

Con le loro forme perfette, le glasse brillanti, zuccherini, glassature golose e farciture, i
donuts Doony’s™ sembrano nati per essere fotografati, condivisi e naturalmente… gustati. Grandi o piccini, buongustai incalliti o foodies da Instagram: nessuno può resistere al loro fascino pop.

Che si tratti della merenda con i colleghi, di una sorpresa per la colazione in famiglia o di una pausa tra una lezione e l’altra, ogni Doony’s® racconta un gesto di attenzione, un sorriso condiviso, una coccola concessa.

L’expertise Vandemoortele e il successo di Doony’s™

In Europa si consumano ogni anno 3,2 miliardi di donuts: un dato che conferma quanto
questo prodotto sia amato e radicato nelle abitudini di consumo. Con oltre 1 milione di
donuts prodotti ogni giorno, Vandemoortele è tra i leader europei nel frozen bakery. I
donuts Doony’s™ – prima conosciuti come “My Original Doony’s®” – sono realizzati
secondo le autentiche ricette americane e sono distribuiti in oltre 20 Paesi.

Oggi, con una nuova immagine più contemporanea e giocosa, il brand si rivolge a un pubblico sempre più attento alla qualità, all’estetica e alla gratificazione immediata.

“Con Doony’s™ puntiamo a creare un’esperienza che unisce impatto visivo, gusto
autentico e un tocco di magia quotidiana. In un contesto sempre più attento all’estetica e
alla gratificazione immediata, i nostri donuts sono una proposta vincente per chi desidera
distinguersi, sorprendere i clienti e arricchire la propria offerta con creatività.” —
Emanuela Nicora, Sr Category & Brand Manager Sweet Products di VandemoorteleLa gamma Doony’s® è studiata per rispondere a ogni tipo di esigenza, sia per i
consumatori che per gli operatori del foodservice.

The Classics, ciambelle semplici ma deliziose, ideali per arricchire ogni giorno con un tocco di dolcezza; i Wonder Flavors, varianti premium, pensate per chi cerca qualcosa in più e i Magic Moments: sapori e topping sorprendenti, per trasformare un break in un’esperienza memorabile.

Per facilitare la gestione del punto vendita, Doony’s® propone anche cartoni misti con 5 gusti diversi, pratici e salvaspazio. Tra le opzioni disponibili:

Magic Mix: donut farciti e decorati ispirati a torte e dessert internazionali. Lemon Meringue con farcitura e copertura al limone e meringa, Millionaire Dream con farcitura e copertura al caramello, Rocky Road con copertura al cacao, brownie, caramello e marshmallow, Raspberry Dream con farcitura e copertura al lampone e cioccolato, Jaffa Chocolate con farcitura e copertura al cioccolato e arancia.
Wonder Mix: nati dalle ricette più amate dai consumatori. Triple Chocolate con farcitura e copertura al triplo cioccolato, Pink Craftie con copertura al lampone e cioccolato bianco, Nutty Nougat con farcitura e copertura alla nocciola, Kids Craftie con copertura al cioccolato e pezzetti di cioccolato e Pink Cloud con copertura rosa e granella colorata.
Classic Mix, donuts glassati non farciti in cinque gustose varianti: Rosy doony’s gusto fragola con perline di zucchero colorate, doony’s cioccolato ricoperto con cioccolato belga e scagliette di cioccolato, Pinky doony’s gusto fragola con scagliette di cioccolato bianco, Party doony’s gusto vaniglia con codette colorate, vaniglia doony’s gusto vaniglia con scagliette di cioccolato.

Vandemoortele

Fondata a Izegem, in Belgio, nel 1899, Vandemoortele è un gruppo alimentare familiare, leader in Europa nella produzione e vendita di prodotti da forno surgelati e di soluzioni alimentari a base vegetale di alta qualità che si caratterizzano per l’attenzione alla sostenibilità, dall’approvvigionamento degli ingredienti all’imballaggio del prodotto ed alla distribuzione.

In un 2023 impegnativo, caratterizzato da uno scenario economico incerto e da continue tensioni geopolitiche, il Gruppo Vandemoortele ha registrato eccellenti risultati finanziari con una crescita costante dei ricavi in entrambe le business lines ed un significativo miglioramento della redditività.

Il Gruppo è presente in 12 paesi dell’Unione Europea e negli USA: l’Italia, secondo business per importanza nel Gruppo, è leader nei prodotti da forno surgelati con un portafoglio di marchi che comprende Agritech (Pane), Lanterna (Focaccia e Pizza), Banquet D’Or (Croissanteria), Doony’s (Donuts).

Con uffici a Genova e Milano, l’Azienda opera attraverso due stabilimenti produttivi a Genova (Focaccia e Pizza) e Ravenna (Pane, Focaccia e Pizza) e distribuisce i suoi prodotti nei canali Horeca e Retail.

Vandemoortele.com

Nutella Peanut: arriva per la prima volta in 60 anni il nuovo gusto della crema

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nutella day londra
Il barattolo di Nutella Ferrero

Ferrero presenta Nutella Peanut, la nuova crema spalmabile al burro di arachidi disponibile a partire dalla primavera 2026 solo negli Stati Uniti. La novità arriva direttamente da un comunicato di Ferrero North America. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Angela Capozzi per il portale d’informazione Webboh.

Nutella Peanut: il nuovo gusto di Ferrero

MILANO – Sembra incredibile ma è tutto vero: per la prima volta in oltre 60 anni di storia, Nutella cambia volto. Ferrero ha annunciato il lancio di un nuovo gusto della sua iconica crema spalmabile, ed è una vera rivoluzione.

Si chiamerà Nutella Peanut ed è una crema al gusto di burro di arachidi e sarà disponibile a partire dalla primavera 2026, almeno per ora, solo negli Stati Uniti.

La novità arriva direttamente da un comunicato di Ferrero North America, che parla di un momento storico per l’azienda. Nutella Peanut unirà la classica base di crema alle nocciole e cacao con un’aggiunta di burro di arachidi, creando un mix pensato appositamente per il gusto americano. Una mossa audace, che segna un netto cambio di rotta rispetto alla filosofia tradizionalista che finora ha sempre caratterizzato il brand.

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Caffè Borbone e ofi continuano a sostenere le donne e i giovani in Uganda con Mwanyi Women and Youth Project, 1.000 produttori

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Il progetto Mwanyi Women and Youth (immagine concessa)

CAIVANO (Napoli) – Il progetto Mwanyi Women and Youth, lanciato da Caffè Borbone in collaborazione con ofi (Olam Food Ingredients), uno dei principali fornitori mondiali di caffè verde, mira a creare una filiera del caffè inclusiva e sostenibile in Uganda, coinvolgendo 1.000 produttori, di cui oltre il 70% sono donne.

Dal suo avvio nel 2022, il progetto quinquennale ha compiuto importanti progressi nella promozione di pratiche sostenibili e dell’educazione finanziaria tra i produttori locali, raggiungendo i seguenti traguardi:

  • Coinvolti 1.000 produttori di caffè, di cui oltre il 70% sono donne
  • Istituiti 20 gruppi di risparmio e microcredito con quasi 600 membri
  • Avviati quattro vivai di caffè, con una capacità di piantagione di oltre 50.000 piantine, equivalenti alla coltivazione di 185 ettari di terreno
  • Aperte due attività di vendita di input agricoli per giovani, che forniscono risorse essenziali e generano reddito per la comunità locale
  • Formati 23 giovani adulti in agronomia che forniscono supporto a oltre 2.800 coltivatori di caffè

Tre anni dopo l’avvio del progetto, tutti i 1.000 produttori di caffè identificati come gruppo target sono stati già coinvolti con successo.

 L’iniziativa quinquennale include attività formative mirate, principalmente rivolte a persone tra i 23 e i 59 anni, nei distretti di Ibanda e Bushenyi, nel sud-ovest dell’Uganda. Il progetto Mwanyi è stato creato per affrontare i problemi di insicurezza lavorativa e l’esodo rurale che colpiscono queste regioni, promuovendo al contempo la crescita dei piccoli produttori locali di caffè.

Tra i principali temi di formazione vi sono le competenze agronomiche di base e l’educazione finanziaria, inclusa l’accessibilità al microcredito, con l’obiettivo di migliorare la qualità del prodotto.

“Uno degli aspetti più entusiasmanti del progetto è vedere i risultati positivi generati dall’apprendimento continuo e su larga scala,” afferma Marco Schiavon, ceo di Caffè Borbone. “Siamo in costante contatto con i nostri partner locali, organizzati in otto team che includono agenti di campo, agronomi, responsabili finanziari e capi unità, tutti impegnati a garantire che la formazione rimanga attuale ed efficace. Guardando al futuro, ci concentreremo in particolare sull’agricoltura rigenerativa, con l’obiettivo di migliorare i processi di coltivazione e raccolta dal punto di vista dell’impatto ambientale, sostenendo un’economia basata sul reddito derivante dalla coltivazione sostenibile del caffè.”

Alessandro Mazzocco, General Manager del settore caffè di ofi, ha aggiunto: “In ofi, ci concentriamo sulla collaborazione con clienti e partner per promuovere un cambiamento positivo e migliorare le condizioni di vita di 60.000 donne e 15.000 giovani nel settore del caffè entro il 2030, nell’ambito della nostra strategia Choices for Change. Sono orgoglioso dei nostri progressi in Uganda con Borbone attraverso il progetto Mwanyi, che ha coinvolto 1.000 produttori – uomini e donne – in programmi di formazione e creato nuove opportunità di lavoro rurale. Continueremo il nostro percorso con un focus ancora maggiore sull’educazione finanziaria e sulle pratiche agricole rigenerative per migliorare la sostenibilità della produzione di caffè per la prossima generazione di agricoltori.”

L’importanza delle competenze agricole per innovare il processo produttivo

Dal 2022, grazie al progetto Mwanyi, 23 giovani hanno acquisito conoscenze agricole specialistiche e ora supportano oltre 2.800 agricoltori, contribuendo ad aumentare la redditività e la produttività nella regione.

I programmi formativi coprono una vasta gamma di argomenti: le migliori pratiche agronomiche, il controllo dell’erosione del suolo, il miglioramento della fertilità, le tecniche di raccolta, la gestione del suolo post-raccolta, l’igiene e la sanità delle piante, oltre ai metodi di essiccazione e stoccaggio. Per sostenere ulteriori investimenti nella produzione agricola, sono stati aperti due negozi per giovani con materiali agricoli (l’obiettivo è raggiungerne quattro entro la fine del progetto), fornendo ai coltivatori forniture stagionali. Questo sistema non solo semplifica l’accesso alle risorse essenziali, ma genera anche valore aggiunto e reddito per la comunità locale.

Nei primi tre anni, sono state istituite anche quattro piattaforme di vivai di caffè (con altre due previste entro la fine del 2025), con una capacità di oltre 50.000 piantine. Attualmente gestiti da 24 giovani formati (che saliranno a 36 a pieno regime), questi vivai operano come vere e proprie imprese agricole. L’obiettivo è sviluppare una filiera locale di piante di caffè di alta qualità per sostenere la produttività agricola e le opportunità occupazionali nelle aree rurali.

Accesso al microcredito e ai servizi finanziari: la chiave per promuovere l’imprenditorialità e migliorare la qualità della vita

Il progetto Mwanyi include anche iniziative volte a promuovere l’abitudine al risparmio e la creazione di opportunità di microcredito tra i gruppi di agricoltori che operano in comunità dove i servizi finanziari strutturati sono carenti. A tal fine, è stato creato un programma VSLA (Village Savings and Loan Associations) all’interno della rete di villaggi. Attualmente comprende 20 gruppi di risparmio e prestito che riuniscono 592 agricoltori. Grazie alla formazione in educazione finanziaria fornita da Mwanyi – che tratta argomenti come l’imprenditorialità, la registrazione dei risparmi, i metodi per monitorare la produttività delle piantagioni e l’utilizzo di strumenti per il risparmio – diversi agricoltori sono riusciti a utilizzare i proventi del caffè per avviare attività generatrici di reddito.

Tra queste, l’allevamento di bestiame (maiali, capre, pollame) e l’artigianato, come la produzione di cesti, tappeti e tovaglie, fornendo così una fonte di reddito affidabile durante le stagioni morte della coltivazione del caffè.

“Gli agricoltori coinvolti nel sistema locale di micro-risparmio VSLA hanno sviluppato un senso di responsabilità finanziaria che consente loro di diventare autonomi, ad esempio nel richiedere prestiti o nella gestione dei propri risparmi personali,” prosegue Marco Schiavon. “Alcune evidenze mostrano come le persone coinvolte nel programma stiano migliorando il proprio reddito, con ricadute positive sulla qualità della vita loro e delle loro famiglie. Alcuni sono riusciti a ristrutturare le proprie abitazioni, altri possono ora pagare puntualmente le tasse scolastiche e acquistare materiale didattico per i figli. In quanto attore chiave in un mercato sempre più influenzato dai cambiamenti macro-globali, riconosciamo la nostra responsabilità nei confronti delle persone che lavorano all’inizio della filiera.”

Obiettivi futuri per il 2027

 Uno degli obiettivi principali del progetto Mwanyi nei prossimi due anni è diversificare e assegnare aree per nuove opportunità per i produttori locali, a partire dall’espansione a breve termine dei sei vivai esistenti.

Il maggiore investimento sarà focalizzato sull’implementazione di pratiche agricole rigenerative e sul supporto alla conformità con il regolamento EUDR attraverso l’adozione delle Buone Pratiche Agricole (GAP), insieme a una valutazione costante dell’impatto sul carbonio e della biodiversità. I progressi saranno monitorati tramite i dati primari del sistema informativo OFIS (ofi Farmer Information System), raccolti dai team sul campo di ofi e comprendenti localizzazione GPS delle fattorie, rese e metriche sociali.

Inoltre, per rafforzare l’autonomia e la stabilità finanziaria dei produttori, il progetto prevede il supporto nell’instaurare relazioni con istituti bancari per la gestione dei risparmi. Caffè Borbone sta lavorando alla definizione di un’attività di monitoraggio dell’impatto che fornirà report completi sui progressi ambientali, sociali ed economici lungo la filiera.

Il contesto locale ugandese

L’Uganda è la patria della qualità Robusta e il principale produttore di Robusta in Africa, oltre ad essere il secondo produttore di caffè del continente. La produzione di caffè contribuisce al 2% del PIL dell’Uganda, con 353.000 ettari di terra coltivabile dedicati alla coltivazione. Il settore rappresenta il 14% delle esportazioni totali. La coltivazione del caffè è il principale mezzo di sussistenza per circa 1/3 della popolazione, ovvero 1,7 milioni di famiglie (7 membri per famiglia), con una forza lavoro di 12.000 dipendenti e circa il 40% di donne impiegate nel settore.

In termini di consumo, in Uganda la cultura del consumo di caffè è molto bassa, e la gran parte della produzione è destinata esclusivamente all’esportazione.

Attualmente, in Uganda ci sono 75 esportatori, tra cui 15 cooperative di caffè e 19 torrefattori (piccole e medie imprese), a indicare un mercato in forte crescita ma altamente frammentato a causa della geografia del paese e della carenza di formazione imprenditoriale.

Dal 2011 la produzione di Robusta e Arabica in Uganda è aumentata, seppur a un ritmo incerto a causa delle condizioni climatiche instabili. Questa crescita è stata sostenuta dall’incremento delle risorse e della superficie coltivata. La produzione di Arabica è passata da circa 0,9 milioni di sacchi a circa 1,1 milioni di sacchi, mentre quella di Robusta è cresciuta da 2,2 milioni di sacchi nel 2011 a circa 5,8 milioni di sacchi nel 2021.

La scheda sintetica di Caffè Borbone

 Nata a Napoli nel 1999 come piccola torrefazione legata alla tradizione del caffè napoletano, Caffè Borbone è diventata in pochi anni uno dei principali produttori di caffè monoporzionato in cialde e capsule.

Rappresenta un caso di crescita esemplare, grazie anche al costante investimento in Ricerca & Sviluppo che ha portato alla realizzazione di prodotti innovativi e di qualità che, gradualmente, hanno conquistato i consumatori sempre più attenti all’ambiente. È stata, infatti, la prima azienda in Italia a proporre la cialda compostabile che, smaltita nell’umido, può essere utilizzata per la produzione di compost, con involucro riciclabile nella raccolta della carta. Successivamente, ha lanciato la capsula compostabile in biopolimero con il top in carta filtro. Dal 2018 Caffè Borbone è controllata da Italmobiliare Investment Holding, che ha acquisito il 60% della società, mentre il restante 40% rimane al fondatore Massimo Renda.