sabato 01 Novembre 2025
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Centrale del Latte d’Italia: nei primi 6 mesi fatturato a 171,8 milioni, +3,7%, utile netto a 4,6 milioni

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centrale del latte
Il presidente Angelo Mastrolia (immagine concessa)

TORINO – Il consiglio di amministrazione della Centrale del Latte d’Italia S.p.A. (“CLI” o la “Società”), terzo player italiano del mercato del latte fresco e a lunga durata, ha approvato i risultati al 30 giugno 2025.

La società registra un fatturato di 171,8 milioni di euro nel primo semestre 2025, rispetto ai 165,7 milioni di Euro al 30/06/2024, con un incremento del 3,7%.

L’ebitda del primo semestre si attesta a 15,2 milioni di euro, contro i 16 milioni di euro al 30/06/2024 e con un Ebitda margin del 8,8%, in diminuzione rispetto al 9,6% riportato nel primo semestre 2024. Il risultato operativo netto (EBIT) al 30/06/2025 risulta pari a 6,9 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 8,3 milioni di euro al 30/06/2024.

Per effetto di queste rilevanti performance la Società registra nel primo semestre 2025 un utile netto dopo le imposte pari a 4,6 milioni di euro, contro i 4,8 milioni di Euro al 30/06/2024.

La posizione finanziaria netta rimane sostanzialmente in linea, passando da -38,03 milioni di Euro del 31/12/2024 a -38,1 milioni di Euro del 30/06/2025.

Analisi dei ricavi

 Nel primo semestre del 2025, CLI ha realizzato ricavi pari a 171,8 milioni di Euro, come di seguito suddivisi per linee di business:

(dati concessi)

I ricavi relativi al segmento Milk Products risultano essere in incremento per effetto combinato di un incremento dei volumi di vendita nel settore del latte fresco e di un prezzo medio di vendita più elevato rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio.

I ricavi relativi al segmento Dairy Products risultano essere in netto aumento come conseguenza di un incremento dei volumi di vendita, oltre che un incremento nel prezzo medio di vendita. I ricavi relativi al segmento Altri prodotti risultano essere in linea con il precedente periodo.

(dati concessi)

I ricavi relativi al canale Grande Distribuzione Organizzata registrano un incremento per effetto principale di un aumento dei volumi di vendita nel segmento del latte fresco e mascarpone

I ricavi relativi al canale B2B partners risultano essere in linea rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio.

I ricavi relativi al canale Normal trade registrano un incremento come conseguenza di un aumento dei volumi di vendita nel settore milk & dairy.

I ricavi relativi al canale Private label risultano essere in linea rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio.

I ricavi relativi al canale Food services risultano essere sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del precedente esercizio.

(dati concessi)

I ricavi relativi all’Italia registrano un incremento nel segmento Dairy e Latte fresco grazie alle maggiori quantità vendute ed un incremento del prezzo medio di vendita.

I ricavi relativi alla Germania risultano in aumento per effetto di un incremento dei volumi nel comparto Dairy.

I ricavi relativi agli Altri Paesi risultano in aumento per effetto di un incremento dei volumi nel comparto Dairy.

Master Grinder Coffee Championship: al via la terza tappa a Lecce per Spiritosa Festival, 28/09

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master coffee
Il logo della gara (immagine concessa)

CORIGLIANO D’OTRANTO (Lecce) – La terza tappa del Master Grinder Coffee Championship si svolgerà il 28 settembre presso le sale medioevali del favoloso Castello Volante di Corigliano d’Otranto, inserita nel programma della terza edizione di Spiritosa Festival, il più importante evento del sud Italia dedicato al mondo del bere bene e del bere consapevole, che si svolgerà dal 27 al 29 settembre.

Grazie alla collaborazione offerta da Michele Manca, ideatore e direttore generale di Spiritosa Festival, e Santino Panettella, responsabile della sezione del festival dedicata al caffè, porteremo in Puglia il nostro campionato, con una tappa che si preannuncia davvero importante.

Masterclass per tutti i gusti

Nel contesto delle diverse masterclass che si terranno, rivolte sia ai professionisti del settore che agli appassionati, ve ne saranno alcune dedicate al caffè di qualità, declinato sia in purezza che in mixology, per ampliare sempre di più l’idea ed il concetto di unione trasversale che il caffè ricopre in tutte le aree tematiche del food.

Molto attesa sarà quella di sabato 27/9 di Simone Previati, una sessione speciale di miscelazione con l’utilizzo della Pump my Moka by Bialetti che con Santinocaffè e Jack Daniel’s daranno vita a nuove modalità di consumo, a cui seguirà un focus dedicato alla pulizia del mito italiano.

Il focus sul campionato si terrà domenica

L’appuntamento per i partecipanti ed i curiosi di novità, sarà per le ore 16.00 al castello con la formazione tenuta dai più importanti professionisti del settore:

Andrea Antonelli, titolare della Antonelli Academy, l’unico centro di formazione autorizzato ad effettuare training per questa specifica competizione (anche perché è il solo ad averla seguita fin dalla sua nascita 4 anni or sono) illustrerà le diverse prove e darà dimostrazione pratica di come sia possibile effettuare la pulizia di una postazione per espresso in soli 5 minuti, grazie all’ausilio dei prodotti pulyCAFF.

Nicholas Manfrinato, del team Fiorenzato, main sponsor della gara, spiegherà le differenze tra un grinder F64Sense on demand tradizionale ed una versione “pro” insegnandovi come si cambiano le macine, oltre ad illustrare il funzionamento del macinacaffè manuale Pietro, in utilizzo nella prima fase della competizione.

Andrea Corona e Carmen Stanziola daranno dimostrazione delle potenzialità della piccola grande multiboiler Dalla Corte Studio, la macchina ufficiale del campionato, spiegandone l’utilizzo e come effettuare le regolazioni.

Mario Conti, ceo della DVG De Vecchi, porterà in prova il nuovissimo sistema Tech-up per la misurazione ed il controllo di pressione e temperatura delle macchine espresso.

Enrico Metti, sales director professional filters di Brita, avrà il compito di illustrare come e perché è fondamentale regolare i sistemi di filtrazione dell’acqua per l’espresso in base alle specifiche esigenze.

Amedeo Sala, general manager di IPA Porcellane, illustrerà le differenze sensoriali che si possono ottenere in funzione della tipologia di tazza utilizzata, fornendo informazioni importantissime ai partecipanti sulle tazze realizzate per la competizione.

Eleonora Pirovano, presidente della International Women’s Coffee Alliance, presenterà l’associazione che tutela le donne che lavorano lungo tutta la filiera del caffè illustrando i progetti per il futuro.

Santino Panettella, titolare e roaster di Santinocaffè, sponsor tecnico dell’evento, descriverà il caffè appositamente selezionato e tostato per la gara, il quale sarà poi anche in degustazione per gli avventori durante la giornata.

Fabio Verona, ideatore del campionato insieme al capo giuria Luigi Pillitu, e ai giudici Luca Bernardoni, Simone Previati e Andrea Antonelli, spiegheranno il regolamento ed il funzionamento di questa innovativa competizione.

Il plus offerto dall’organizzazione di Spiritosa Festival

Per premiare i baristi, i tecnici e gli appassionati di caffè che verranno ad assistere alla masterclass di domenica pomeriggio, gli organizzatori di Spiritosa Festival hanno messo a disposizione un ingresso omaggio, comprensivo di una consumazione, per tutti coloro che si presenteranno in cassa con il codice MCGC_2025 tra le 16.00 e le 16.30 e faranno validare il ticket all’area gare.
Ore 18.00 i giochi hanno inizio

Dalle 17.40 i concorrenti avranno 5 minuti a testa per guardare e provare le attrezzature ed alle 18.00 prenderà il via la competizione vera e propria.

Il termine della gara è previsto per le 20.00 a cui seguirà un aperitivo in compagnia degli organizzatori di Spiritosa!

Per iscriversi al campionato basta registrarsi sul sito MGC | Master Grinder Championship

La scheda sintetica di Spiritosa

Spiritosa è il primo festival del sud Italia interamente dedicato al bere di qualità.

Spiriti, bollicine, birre artigianali, vini, ma anche sodati e bevande naturali saranno al centro di una tre giorni di business ricreativo.

Spiritosa nasce da un’idea di “Sartoria degli Spiriti” e vanta la collaborazione con numerosi stakeholders di settore, nazionali ed internazionali. Spiritosa mette al centro la qualità delle materie prime e dei processi produttivi, ma anche lo stile, il gusto, la ricerca della bellezza e del piacere. Per info basta cliccare qui.

In Croazia il caffè arriva anche ai 10 euro, ecco i motivi dei rincari

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Una classica tazzina di espresso (immagine: Pixabay)

Turisti e residenti in Croazia hanno condiviso online scontrini da 7 euro per un caffè, in certi casi persino 10. La questione non è solo di mercato, bensì di tasse. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione La voce del popolo.

Il prezzo del caffè in Croazia

MILANO – Un espresso più caro che a Milano, un cappuccino che può costare come un pranzo veloce ad Atene: la Croazia sta vivendo il suo caro caffè.

Nell’estate che ci accingiamo a salutare non sono mancate le polemiche: turisti e residenti hanno condiviso online scontrini da 7 euro per un caffè, in certi casi persino 10. Prezzi che hanno fatto storcere il naso a molti visitatori, abituati a pagare molto meno nella vicina Italia, dove pure l’espresso è un culto nazionale. Ma perché in Croazia una semplice tazzina è diventata così cara?

La questione non è solo di mercato, bensì di tasse. Secondo i dati dell’Unione degli imprenditori croati (HUP) esaminati dal canale all news N1, il carico fiscale complessivo sul caffè supera il 30%.

In Italia, per fare un paragone, è appena il 9%, mentre in Slovenia si ferma al 9,5%. Il risultato è che lo stesso espresso costa a Fiume più che a Trieste, pur in un Paese dove i salari medi sono nettamente inferiori.

Il paradosso è evidente: in Croazia il caffè è inserito nella lista dei prodotti con prezzi calmierati, cioè considerato bene di consumo quotidiano. Ma allo stesso tempo viene tassato come fosse un lusso, con un’accisa speciale che pochi altri Paesi europei applicano.

Un’anomalia che non porta neppure grandi benefici alle casse pubbliche: i ricavi per lo Stato si aggirano intorno ai 17 milioni di euro l’anno, lo 0,6% del totale delle entrate da accise.

Una cifra trascurabile a livello di bilancio, ma un macigno per baristi, torrefattori e consumatori.

Il peso delle tasse si è sommato a un contesto già sfavorevole. Nel 2024, secondo Eurostat, la Croazia ha registrato la più alta inflazione del prezzo del caffè in tutta l’Unione europea: +7,4% in un anno. Un dato che stride con la tendenza continentale, dove in dodici Paesi i prezzi sono addirittura calati, con la Finlandia a segnare un -15,5%.

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A Gaza viene inaugurato il Nutella sweet & café tra le truppe israeliane

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nutella cafè gaza
Il primo Nutella cafè in Italia potrebbe aprire a Firenze

Ambienti puliti, aria condizionata e un’atmosfera elegante a due passi dalla tragedia palestinese. Il locale esiste per davvero a Gaza ed è stato inaugurato mentre le truppe israeliane procedono nell’occupazione della città. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato su Today.

Il Nutella sweet & café

GAZA – Mentre le forze armate israeliane (Idf) annunciano di avere sotto il proprio controllo il 40 per cento di Gaza city, tra le strade polverose e gli edifici dilaniati dalle bombe apre un negozio: il Nutella sweet & café. Sui social gli utenti si sono subito divisi sulla reale esistenza del locale. C’è chi dubita e sospetta sia propaganda israeliana e chi invece sfrutta le immagini provenienti dalla Striscia per smentire la carestia tra la popolazione palestinese.

Al di là delle ricostruzioni di parte, l’attività esiste per davvero ed è stata inaugurata da qualche giorno.

“Un posto che unisce dolcezza e salato in una tazza di caffè e gusto Nutella”, è la frase che annuncia la prossima apertura del locale. La pubblicità appare sull’account social del “Nutella sweet & café” ed è datata 22 agosto. Nei giorni seguenti seguono altri video promozionali come se ci trovassimo in un qualsiasi angolo di una città e non in un campo di guerra. Mentre le immagini scorrono si vedono pavimenti puliti, staff agghindato, ambienti eleganti e locali climatizzati. Un pugno nell’occhio rispetto all’emergenza umanitaria che sta colpendo la popolazione palestinese.

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Giuseppe Lavazza dal Brasile: “Ancora puntiamo all’estero, ora è il momento per la Germania”

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giuseppe lavazza
Giuseppe Lavazza è il presidente del Gruppo Lavazza e del Comitato italiano del caffè in Union Food (immagine concessa)

Giuseppe Lavazza, presidente dell’omonimo gruppo, analizza il futuro del brand soffermandosi sulla politica estera che contraddistingua da sempre l’azienda. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Claudia Luise per il quotidiano La Stampa.

Il futuro del Gruppo Lavazza

TRIESTE – “Quando penso alla storia dell’azienda e della mia famiglia sento un senso di orgoglio e appartenenza, ma anche le responsabilità che ne derivano”. Giuseppe Lavazza, presidente del gruppo Lavazza, guarda al futuro sul quotidiano La Stampa e intanto festeggia i 130 anni dell’azienda di famiglia, nata nel 1895 in una piccola drogheria in via San Tommaso, a Torino.

Ne parla mentre è in Brasile, a Guaxupé, nello Stato del Minas Gerais, dove spesso torna per avere un rapporto diretto con i suoi fornitori: “Sono imprenditori con cui già mia nonno aveva stretto legami, ci comprendiamo anche perché condividiamo gli stessi valori di imprenditorialità familiare”, racconta mentre controlla i chicchi messi ad essiccare nel portico della fazenda di Flávia Barbosa, direttrice esecutiva della Exportadora de Café Guaxupé.

“Questa è la loro ricchezza e noi dobbiamo rispettarla”, dice convinto sempre come riportato su La Stampa. E aggiunge: “Se oggi arriviamo a celebrare questi primi 130 anni vuol dire non solo che abbiamo fatto tantissima strada, ma anche quanta ne abbiamo ancora davanti. Siamo alla quarta generazione e il nostro obiettivo è di rendere questo gruppo più solido possibile per tutte le generazioni che arriveranno, affinché possano ritrovarsi a festeggiare nella Torino del 2155 i prossimi 130 anni di Lavazza”.

La storia e gli obiettivi del Gruppo

La storia parte da Luigi Lavazza e dalla bottega che aprì in centro: “Nacque lì la sua passione per il caffè, sperimentando miscele che sono alla base delle ricette di successo di oggi”, ricorda Giuseppe a La Stampa. Oggi, con la quarta generazione – Giuseppe, Marco, Francesca, Antonella e Manuela, oltre al presidente onorario Alberto – e la guida dell’ad Antonio Baravalle, Lavazza è presente in oltre 140 mercati con più di 5.550 dipendenti e nove stabilimenti produttivi.

“L’innovazione e la ricerca e sviluppo avranno sempre maggior ruolo all’interno delle nostre strategie, insieme a tutti i temi legati alla sostenibilità e alla responsabilità sociale di impresa, che già oggi costruiscono una parte rilevante nel nostro modo di intendere il gruppo e il futuro. Le parole d’ordine adesso sono competenza e la visione internazionale: l’azienda ha saputo fare dei passi in avanti grazie proprio all’ingresso di persone con competenze fondamentali come le capacità relazionali e la visione globale”.

Nel 2024 il fatturato ha superato 3,35 miliardi di euro (+9,1%), con Ebitda a 312 milioni (+18,6%) e utile netto a 82 milioni (+20,6%).

“L’espansione internazionale con una forte crescita negli Usa (+12%) e mercati chiave europei come Italia e Francia – conferma Lavazza su La Stampa – è il risultato di una strategia chiara che punta a una presenza globale, multicanale e multibrand”.

Adesso si guarda alla Germania. Anche se il presidente di Lavazza non commenta le voci relative a una possibile acquisizione o fusione con la tedesca Dallmayr, per rafforzarsi nel mercato europeo del caffè e creare un colosso da oltre 5 miliardi di euro di fatturato, conferma l’interesse per quel mercato.

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Arianna Mingardi sul prezzo del chicco: “Lascerei per ultimi i dazi, più preoccupanti clima e l’Eudr”

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arianna mingardi
Arianna Mingardi (immagine concessa)

Il 6 agosto è entrata in vigore la tariffa Usa del 50% sui prodotti esportati dal Brasile. La quotazione dell’Arabica è tornata a sfiorare i 400 centesimi di dollaro per libbra. Arianna Mingardi, presidente dell’Associazione Caffè Trieste, espone la sua opinione sul mercato del chicco. Leggiamo di seguito la prima parte dell’analisi dell’esperta grazie ad un estratto dell’articolo di Giorgia Pacino per Il Nord Est.

L’analisi di Arianna Mingardi

TRIESTE – La curva ha invertito la rotta. Dopo il picco di febbraio e la progressiva discesa avviata a partire dal mese di maggio, ad agosto è ripresa la corsa dei prezzi del caffè. Ieri i futures sull’Arabica, negoziati sull’Ice di New York, sono stati quotati a 398 centesimi di dollaro per libbra, contro i 283 del mese precedente.

A fine luglio sulla Borsa di Londra la Robusta era quotata 3.202 dollari per tonnellata, ieri ha raggiunto i 4.908 dollari. Colpa delle preoccupazioni per il calo delle esportazioni brasiliane, che hanno riacceso i fari della speculazione sul mercato del chicco.

“A giugno la situazione sembrava in miglioramento: dopo le salite continue della Robusta e il picco dell’Arabica che a febbraio aveva toccato i 400 dollari per libbra, già dal mese di maggio avevamo cominciato a vedere una leggera discesa su entrambe le qualità”, ricorda Arianna Mingardi, presidente dell’Associazione Caffè Trieste, a Il Nord Est.

La data di inizio della nuova curva ascendente si avvicina molto a quel 6 agosto, giorno dell’entrata in vigore dei dazi del 50% imposti dagli Stati Uniti al Brasile, da cui arriva il 30% del caffè mondiale. Da allora chi acquista il caffè ha iniziato a puntare su un aumento, innescando nuovamente la corsa dei prezzi. “Le opinioni sono diverse, ma lascerei per ultimi i dazi”, è l’analisi di Mingardi a Il Nord Est.

Mingardi aggiunge: “Sicuramente c’è paura che manchi il prodotto brasiliano, anche perché ci sono state delle gelate in alcune zone del Paese nel periodo di raccolta. Queste notizie, unite al timore di un raccolto inferiore alle aspettative, hanno fatto andare su i prezzi dell’Arabica e di conseguenza anche quelli della Robusta”.

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Gianluigi Goi parla della Moka che forse sorride, comparsa nel racconto dell’Osservatore Romano

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moka che sorride
Illustrazione di Giulia Culicchia - OSSERVATORE ROMANO 5 LUGLIO 2025

Gianluigi Goi è un nostro lettore nonché giornalista di fama riconosciuta; è affezionato a queste pagine alle quali, con la sua lunghissima esperienza e il suo punto di vista, ha contribuito diverse volte proponendo contenuti sempre intriganti. In questa occasione, Goi ha parlato della moka che forse sorride, comparsa in un racconto dell’Osservatore Romano.

La moka che forse sorride

di Gianluigi Goi

MILANO – “Di questo c’è bisogno, di poeti, di poesia”. Papa Francesco – quanto mi manchi!, sospira la tastiera di chi scrive – lo ha ripetuto in molti modi e in diversi momenti: c’è bisogno di bellezza e di qualcuno che la canti.

“Per rimanere umani e (cercare) di custodire questo mondo sempre più chiuso in una morsa autodistruttiva”, l’Osservatore Romano – il quotidiano del Vaticano, autorevole per definizione come pochi altri al mondo, un misto di ritualità informativa che più antica non si può e di non facile assimilazione, ma anche di una proiezione al futuro che spesso stupisce – per tutto il corrente Anno Santo della Speranza, con l’iniziativa il “Racconto del Sabato”, sta settimanalmente pubblicando “un racconto, un testo inedito che scrittrici e scrittori italiani (sono parole del direttore Andrea Monda) offrono all’attenzione dei lettori. All’appello cercasi cantastorie, qualcuno ha risposto, e questo è già un segno evidente che la speranza è possibile”.

Nel piccolo, ma profumato e coinvolgente ambito della tazzina e dintorni, sono già stati pubblicati due inediti che sottolineano non solo il valore comunicativo che tutti siamo soliti riconoscere al caffè “sorbito” e in qualche occasione anche “assorbito” insieme, ma anche e forse soprattutto, di suscitatore di ricordi, di emozioni, di sensazioni.

In una parola di vita: vissuta con tutte le sue contraddizioni, sia con il bello che il cattivo tempo. Lo scorso 5 luglio, la scrittrice vicentina Mariapia Veladiano – (1960), due lauree in filosofia e teologia, molti libri anche di letteratura nei cataloghi fra altri di Einaudi, Rizzoli, Guanda), nel racconto “Solo una zia” tratteggia con molta efficacia la figura di una anziana signora di cui si è appena svolto il funerale.

E’ la “zia” Irma che, già quasi anziana, aveva cresciuto l’innominata protagonista per 17 anni dopo la morte per incidente stradale dei genitori. Finalmente arrivata alla casa che fu anche la sua “Lei”, dopo un viaggio tribolato e faticoso, ad esequie ormai avvenute per volere della zia, si imbatte nell’anziana Aimée e scopre che “dentro casa si muovono persone, c’è gente alzata che prepara caffè e cucina qualcosa di speziato. … Dentro c’è un parlottio tranquillo. Vuole del caffe? Chiede una signora minuta con un abito verde?”. Una voce serena sottolinea il significato profondo e non banale del momento: “Voleva – la defunta zia Irma – che la ricordassimo mangiando, bevendo e ridendo di tutte le stupidaggini che aveva fatto.

Poi aggiunge: aveva sentito dire che si fa così in qualche posto e diceva che siamo tutti troppo seri”. Un uomo afferma sicuro, avendola ben conosciuta: “migliorava il mondo, ridendo”. “Lei “si siede sulla panca più vicina stringendo la tazza con il caffè bollente che qualcuno le ha portato. Si appoggia al muro ed è come avesse dato il segnale. Una alla volta le persone si fanno presenti e si siedono”.

Ed ecco nella mente della pronipote, come fosse uno sbuffo di caffè della moka ancora calda sulla tavola, emerge l’immagine più vera e sincera della zia Irma che le confessa: “Ero una bambina <addolorata> e tu sei arrivata come una grazia. Una grazia laica, l’aveva definita”. Una grazia grande che ha riempito la vita di entrambe. La vera della moka con l’incisione “Una grazia grande” lo attesta come il sigillo del notaio.

Questo momento così intimo e personale è interpretato con sicurezza e maestria da Giulia Culicchia, artista del “figurativo interiore”, illustratrice di punta dell’Osservatore per il quale ha disegnato la bellissima cornice (intreccio di rametti d’olivo) che ha racchiuso lo storico “Habemus Papam Robertum Franciscum Prevost Leonem XIV” dello scorso 8 maggio. Del resto il disegno, di grande formato al centro della pagina , attira l’attenzione e in qualche modo ne esemplifica il significato.

“Per un poco si sente solo il suono di una pentola che bolle sul fuoco, tranquillo suono di cibo che si prepara a essere distribuito”. A un tratto l’anziana signora Aimée chiede a “Lei”: “Resti?”. “Sì, “Lei” risponde”. E la moka, scommettiamo?, sorride”.

                                                                                                                Gianluigi Goi 

Ripartono i mercati del caffè, Rainforest lancia una nuova certificazione specifica per l’agricoltura rigenerativa

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specialty mercati rossi Brasile caffè UE futures specialty Etiopia
Chicchi di caffè tostato (Image by Couleur from Pixabay)

MILANO – Ripartono i mercati del caffè invertendo un trend discendente, sul fronte dei robusta, e una fase di relativa calma, per quanto riguarda gli arabica: nella giornata di ieri, lunedì 8 settembre, le due borse sono tornate a volare. A New York, il contratto per scadenza dicembre dell’Ice Arabica ha guadagnato il 3% risalendo a 384,85 centesimi, massimo del nuovo mese.

Forti rialzi anche a Londra, dove il contratto per scadenza novembre dell’Ice Robusta si è rivalutato del 2,8% chiudendo a 4.430 dollari.

A far suonare la carica spingendo nuovamente i prezzi verso l’alto, le rinnovate preoccupazioni per la situazione meteo in Brasile.

Nuovi dati diffusi da Climatempo descrivono infatti una situazione che è tornata a farsi allarmante nel Minas Gerais, per l’assenza di precipitazioni.

Gli operatori temono, in particolare, che le eventuali fioriture precoci possano abortire, in assenza di piogge adeguate che le sostengano.

La stagione delle piogge primaverili, che fa scattare la fioritura principale, inizia normalmente a cavallo tra settembre e ottobre.

È importante sottolineare che i mercati del caffè sono al momento estremamente volatili e particolarmente vulnerabili, dunque, ai giochi speculativi.

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Trabo, distributore iSi, tra i protagonisti di HostMilano con i nuovi prodotti

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isi trabo
Palomo Twist (immagine concessa)

MIALNO – Trabo è distributore esclusivo dal 1990 di iSi marchio leader mondiale, attivo a Vienna dal 1851 e presente in oltre 80 paesi. Azienda dotata di altissima tecnologia presenta a HostMilano 2025 il nuovo sifone Green Whip e Twist’n Sparkle Virtuoso e la gamma tradizionale apprezzata nell’hotellerie, caffetterie, gelaterie e bar.

La gamma di questi prodotti consente di fare preparati freddi e caldi. iSi Culinary è  impegnata da oltre 60 anni nella continua innovazione con prodotti che velocizzano il servizio, specie per il catering. Tutta la gamma è a norme EU.

Il motto “La fantasia non ha limiti” testimonia la creatività personale nel realizzare
ricette particolari.

Il logo dell’azienda (immagine concessa)

L’azienda è sempre all’avanguardia per nuovi prodotti nel rispetto dell’ambiente, con impianti e macchinari che consentono una produzione 24 ore su 24 di ricariche iSi per la gamma di sifoni (panna, espumas, soda, nitro e azoto).

Completano la gamma accessori che consentono usi specifici per erogare e decorare.

iSi Virtuoso è un sistema di gasatura per bevande di alta qualità: pochi secondi
con un gesto semplice ed ecco una bevanda fresca fatta con succhi di frutta, tè, caffè,
vino o liquori o semplicemente acqua.

Virtuoso carbonizza qualsiasi bevanda, la confezione di una bottiglia singola consente di conservare in frigo i preparati pronti da gustare.

iSi Green Whip, nel rispetto dell’ambiente, offre la possibilità di ottenere il 15% in più
di prodotto, grazie anche alle nuove ricariche green, economico e sostenibile.

Le preparazioni fredde si trasformano in esperienze con gusto leggero e soffice dalla
panna, alle mousse, i topping fino alle creme e salse salate.

Sabato 18 ottobre alle ore 14 Gianni Cocco, coffee trainer premiato alle
più famose competizioni , presenterà dal vivo le infinite creazioni con Green Whip
per caffè eccezionali.

iSi Culinary vi aspetta al padiglione 8P, H07 KO08 a HostMilano.

Costadoro lancia la nuova linea di miscele per il canale vending

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caffè costadoro
Le miscele Chill, Relax e Break (immagine concessa)

TORINO – Costadoro, storica torrefazione torinese fondata nel 1890 e punto di riferimento nella produzione di caffè di alta gamma, amplia la propria offerta lanciando una nuova linea dedicata al canale vending. Una proposta pensata per portare l’eccellenza dell’espresso italiano nei luoghi di lavoro e in tutti quegli spazi in cui prendersi una pausa significa ritagliarsi un momento di qualità, anche lontano dal bar.

Con questa nuova gamma di caffè in grani, l’azienda entra ufficialmente nel segmento dell’Office Coffee Service, rispondendo alle esigenze di un pubblico sempre più consapevole e attento alla qualità della materia prima.

Nuove miscele, stessa qualità

Per garantire un’esperienza di alto livello, la massima qualità e una resa impeccabile, ovunque ci si trovi, Costadoro ha sviluppato tre nuove miscele pensate per offrire un gusto autentico, senza compromessi:

● Break – Una miscela dal carattere deciso, pensata per chi ama i sapori intensi e audaci. Le note di amaretto e cacao danno vita a un caffè corposo, perfetto per una pausa energizzante.

● Relax – Un blend avvolgente e armonioso, ideale per chi cerca un momento di benessere. Unisce la ricchezza del cioccolato alla vivacità delle spezie in un equilibrio perfetto.

● Chill – Profumata e morbida, questa miscela sorprende con note di prodotti da forno e un delicato tocco di cacao. Una pausa rilassante, dove il gusto accompagna il tempo per sé.

Un espresso eccellente, ovunque

Tutte le referenze nascono da una filiera controllata e tracciata, con selezioni accurate dei campioni provenienti dalle migliori piantagioni del mondo. La valutazione finale è affidata a un team di esperti, che ne certifica la qualità e l’uniformità in tazza.

Coerentemente con i propri valori – e con la certificazione B Corp ottenuta nel 2023 – Costadoro continua a investire in ricerca, sostenibilità e innovazione, applicando al vending lo stesso rigore qualitativo che da 135 anni contraddistingue l’azienda.

Con questa linea, Costadoro conferma la propria missione: rendere accessibile un caffè eccellente in ogni momento della giornata, anche attraverso la distribuzione automatica. Un espresso autentico, che unisce qualità, gusto e responsabilità, e che accompagna ogni pausa con la firma di un brand che fa dell’eccellenza italiana il proprio tratto distintivo.

La scheda sintetica di Caffè Costadoro

Caffè Costadoro, Azienda produttrice di caffè di Alta Gamma dal 1890, è presente in oltre 40 Paesi ed è diventata ambasciatrice dell’espresso italiano nel mondo mantenendo sempre saldo il legame con le sue radici torinesi.

Dopo i risultati ottenuti nel tempo in tema di sostenibilità e responsabilità sociale, Costadoro ha ottenuto la Certificazione B Corporation.

Quest’ultima viene assegnata alle società che si impegnano a osservare alti standard di performance sociale e ambientale, di trasparenza e responsabilità e che operano nel rispetto di tutti gli stakeholder coinvolti nel sistema: dai fornitori ai clienti, passando per i collaboratori, con particolare attenzione alle generazioni future. Per maggiori informazioni basta cliccare qui.