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martedì 06 Maggio 2025
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Moka: boom di ricerche online su idealo per i brand italiani

MILANO – Sarà il forte sentimento di appartenenza, l’ampia offerta disponibile o piuttosto il brand italiano sinonimo di qualità, a spingere i nostri connazionali a tenere in alta considerazione i prodotti italiani quando si tratta di finalizzare un acquisto. Ciò che è certo è che il legame con l’Italia è molto solido, come rivelato da un’indagine di idealo – portale internazionale leader europeo nella comparazione prezzi – che ha analizzato l’andamento delle intenzioni di acquisto online per le eccellenze italiane sulla propria piattaforma.

L’interesse generale è forte, con tutte le macrocategorie che a gennaio 2025 – rispetto allo stesso mese del 2024 – hanno registrato una crescita delle intenzioni d’acquisto per i brand italiani, con un aumento totale pari al +89,5% (1).

Un maggiore interesse per la moka made in Italy

Non solo, se considerate singolarmente, alcune di esse hanno totalizzato percentuali di crescita ancora maggiori, svelando interessanti preferenze d’acquisto: nel dettaglio, boom di ricerche quando si tratta di giocattoli & gaming di marchi italiani, con una crescita di oltre il +200%, mentre, nel comparto moda & accessori il trend si è fermato al +196%.

moka
(dati: Idealo)

Tuttavia, complici la storia, la cultura e le tradizioni dei territori dello Stivale – dall’artigianato all’arte culinaria -, le macrocategorie mangiare & bere e arredamento & giardino sono quelle per cui i nostri connazionali si dimostrano più fieri in fase d’acquisto. A gennaio 2025 infatti, più della metà (51%) delle intenzioni di acquisto registrate su idealo all’interno della macrocategoria mangiare & bere sono state esclusivamente per brand italiani, che hanno inoltre totalizzato una crescita di interesse del +187,5% rispetto a gennaio 2024.

Nel dettaglio idealo rende noto che, a gennaio 2025, nella top 3 delle categorie con più ricerche online per brand italiani si posizionano delle vere e proprio eccellenze, che hanno contribuito a rendere il nostro paese celebre in tutto il mondo: le capsule & cialde – con il 76% delle ricerche sul totale del comparto – seguite da vino e caffè – rispettivamente pari al 75% e al 49,5%.

Non solo l’universo food

La garanzia di un prodotto nazionale è rilevante anche per i consumatori alla ricerca di complementi e accessori per arredare la propria casa – in particolare la cucina – con grande interesse per elettrodomestici e mobili: a gennaio 2025 le intenzioni d’acquisto per brand italiani nella macrocategoria arredamento & giardino sono infatti cresciute del +118% (rispetto al medesimo periodo del 2024) e rappresentano il 10,5% sul totale del comparto.

Tra le categorie per cui si prediligono i marchi tricolore, come la moka, spiccano le cucine componibili – per le quali le intenzioni d’acquisto solo per brand italiani sono pari all’80% sul totale – ma anche mobili di design come sedie e tavolini (con il 79,5% sul totale) e servizi da tavola – dai set per mise en place uniche agli utensili per la cucina – dove il 49,5% delle ricerche sul totale della categoria sono per brand nazionali.

(dati: Idealo)

Tale interesse trova riscontro anche nel settore dell’elettronica, dove a prevalere sono prodotti tech impiegati per cucinare, preparare e conservare alimenti e bevande, in linea con la tradizione culinaria del Bel Paese.

Secondo quanto emerge dai dati di idealo, a gennaio 2025, si è infatti preferito optare per un prodotto italiano per l’acquisto di caffettiere per la moka – con il 72% di ricerche effettuate per brand tricolori sul totale della categoria – affettatrici – con il 64,5% sul totale – ma anche macchine per sottovuoto (54,5%), macchine da caffè a cialde (46%) e per il pane (45,5%).

Le eccellenze italiane oltre i confini nazionali: tra i trend d’acquisto europei spicca l’interesse per la caffettiera moka, simbolo di italianità anche al di fuori del Bel Paese.

Consapevoli che le preferenze d’acquisto variano significativamente in base al paese, influenzate da numerosi fattori quali abitudini culturali, tradizioni e stili di vita caratteristici di ciascun territorio – alcuni beni di consumo, simbolo dell’italianità, come la moka, sono riusciti nel tempo a guadagnare interesse anche oltre i confini nazionali, suggestionando le abitudini di spesa europee.

Dai dati resi noti da idealo, che ha analizzato le intenzioni di acquisto online per i brand tricolori sul proprio portale internazionale a gennaio 2025(2), emerge infatti che l’Italia rivendica un posto di rilievo nelle case delle famiglie europee, soprattutto in cucina, dove a guidare l’interesse è la caffettiera moka, le cui ricerche per soli brand italiani si rivelano essere pari a ben l’80% (sul totale del comparto) in Francia e al 77% in Regno Unito.

Numeri interessanti anche in Austria, Germania e Spagna – dove rispettivamente il 68%, il 64,5% e il 38% delle ricerche effettuate per la categoria sono per marchi di nazionalità italiana.

In linea con queste preferenze, in Austria si posiziona inoltre nella top 3 dei prodotti tricolori con maggior numero di ricerche anche il macinacaffè mentre, mentre in Germania, spiccano il pressa caffè e la lattiera: tutto l’essenziale per preparare il perfetto espresso, cappuccino o latte macchiato, come insegna la tradizione del Bel Paese, che si conferma ancora una volta solida e capace di estendere la propria influenza e leadership ben oltre i confini nazionali.

Note

1 idealo ha analizzato le intenzioni di acquisto sul proprio portale italiano, in particolare quelle relative ai brand italiani. Periodo: gennaio 2025, messo a confronto con gennaio 2024.

2 idealo ha analizzato le intenzioni di acquisto sul proprio portale internazionale, in particolare quelle relative ai brand italiani. Periodo: gennaio 2025. Paesi: Germania, Francia, Spagna, Regno Unito e Austria.

La scheda sintetica di idealo

idealo è un comparatore prezzi internazionale con un totale di oltre 350 milioni di offerte da circa 50.000 negozi online. L’azienda viene fondata a Berlino nel 2000 e da allora è cresciuta costantemente. Dal 2006 entra a far parte del gruppo editoriale Axel Springer SE (editore anche di Bild Zeitung).

Attualmente è presente in Germania, Austria, Regno Unito, Francia, Italia, Spagna, con sei portali nazionali. Nel corso dei suoi primi 25 anni di attività ha ricevuto eccellenti recensioni e ha vinto numerosi test condotti da enti autorevoli e indipendenti impegnati nella tutela dei consumatori.

Nel 2014 ha ottenuto dall’ente di certificazione tedesco TÜV Saarland il marchio di “comparatore certificato” per la qualità delle informazioni reperibili sul portale e le misure a protezione dei dati degli utenti. idealo mette a disposizione dei propri utenti centinaia di test sui prodotti e opinioni di altri utenti, non limitandosi ad offrire un servizio di comparazione per individuare i prezzi più convenienti, ma ponendosi anche come una guida autorevole e imparziale allo shopping online con schede tecniche, filtri di ricerca avanzati e recensioni di esperti.

Circa 1000 persone provenienti da oltre 60 nazioni lavorano nella sede di Berlino. idealo è una partecipazione di maggioranza di Axel Springer SE.

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Chef Express e Roadhouse, dalla cucina ai motori: il progetto sugli oli vegetali

BOLOGNA – Crescono ancora gli oli vegetali esausti (OVE) che dalle cucine del gruppo Cremonini finiscono nei motori come biocarburante per alimentare la transizione ecologica della mobilità personale. Nel 2024, infatti sono salite a oltre 133 le tonnellate di OVE trasformate in biocarburante grazie alla collaborazione con il Gruppo Hera, con un incremento del 4% rispetto all’anno precedente.

Il progetto riguarda 220 punti ristoro Chef Express, Roadhouse, Calavera e Wagamama distribuiti su tutto il territorio nazionale, con una più forte concentrazione in Lombardia, Lazio, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto.

Un processo certificato

Il processo inizia con separazione e stoccaggio degli oli di scarto nelle cucine di ogni ristorante da parte di personale appositamente formato da Cremonini.

Tali scarti (ad esempio, gli oli di frittura) sono poi prelevati da Hera nei ristoranti e sottoposti a un pretrattamento secondo i rigidi parametri di qualità della Multiutility, che consente poi l’ingresso nelle bioraffinerie, dove avviene la trasformazione in biocarburante.

Hera, inoltre, cura trasparenza e tracciabilità dell’intero percorso, certificato da un istituto indipendente secondo lo standard AFNOR XP X30-901, il principale riferimento internazionale per l’implementazione di un sistema di gestione per progetti in ambito economia circolare.

L’impatto in termini di riduzione delle emissioni

L’utilizzo di biocarburanti prodotti da oli alimentari esausti ha permesso nel 2024 una riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra lungo l’intera filiera di produzione del biocarburante di circa l’83% rispetto al carburante fossile di riferimento per i trasporti, con una mancata emissione di 378 tonnellate equivalenti di CO2 (rispetto alla medesima produzione da fonti fossili).

Renato: “un’attività che migliora autonomia energetica e sostenibilità dei trasporti”

“Il progetto, pienamente coerente con l’impegno sulla decarbonizzazione previsto dal piano industriale del Gruppo Hera, parte da un presupposto rilevante: in Italia il 35% degli oli vegetali esausti, pari a oltre 100 mila tonnellate, viene generato da industria alimentare, ristorazione e artigianato”, spiega Giulio Renato, direttore Centrale Servizi Ambientali e Flotte Hera. “Dunque attività come queste valorizzano un potenziale ancora in buona parte da dispiegare per migliorare autonomia energetica e sostenibilità dei trasporti nel Paese”.

Castellano: “con Hera collaborazione più vasta per migliorare le performances ambientali”

“Per Chef Express l’impegno a migliorare le performances ambientali rientra nell’idea stessa di qualità e sicurezza che vogliamo offrire ai clienti”, afferma Sergio Castellano, chief quality & ESG officer di Chef Express. “E’ per questo che il recupero degli oli vegetali esausti, si inserisce nel quadro di una più ampia collaborazione del Gruppo Cremonini con il Gruppo Hera sull’economia circolare, che prevede, fra le altre cose, anche la produzione, dagli scarti organici, di biometano utilizzato per alimentare reti di trasporti pubblici”.

LMDV Hospitality Group di Leonardo Maria Del Vecchio acquisisce il Gruppo Twiga da Flavio Briatore e apre un nuovo locale a Milano

MILANO – LMDV Hospitality Group, la nuova capogruppo per il business dell’accoglienza a 360° nella holding di Leonardo Maria Del Vecchio, annuncia ufficialmente l’acquisizione del 100% del Gruppo Twiga, rafforzando la propria presenza nel settore della ristorazione e dell’hospitality.

Dalla fusione tra Triple Sea Food (che detiene i 3 brand Casa Fiori Chiari, Trattoria del Ciumbia, Vesta) e Twiga (parte del Gruppo Majestas di Flavio Briatore e Francesco Costa), infatti, nasce il nuovo gruppo LMDV Hospitality che gestirà l’intero business dell’ospitalità per LMDV Capital avviando un ambizioso piano di espansione.

Il locale a Forte dei Marmi (immagine concessa)

“L’acquisizione del Gruppo Twiga rappresenta un passo fondamentale per la crescita di LMDV Hospitality. Questo progetto non è solo un investimento, come il Twiga non è solo un brand, ma un impegno a valorizzare e ridefinire l’hospitality in Italia e all’estero” ha dichiarato Leonardo Maria Del Vecchio, presidente di LMDV Capital e di LMDV Hospitality.

“Twiga è stata un’icona dell’intrattenimento di lusso e uno dei brand più prestigiosi del nostro Gruppo. Oggi è arrivato il momento di affidarlo a una realtà capace di valorizzarne il futuro con una visione ambiziosa e strutturata”, dichiara Flavio Briatore. “LMDV Hospitality ha il potenziale per portare Twiga a un nuovo livello, rispettandone il DNA e aprendo la strada a nuove opportunità di crescita. Auguro a Leonardo Maria e al team di Triple Sea Food un futuro ricco di meritati successi”, conclude Briatore.

Il Gruppo ha una visione estetica specifica per la completa trasformazione dei locali Twiga e, per realizzarla, ha ingaggiato l’architetto Stefano Belingardi – per le location di Montecarlo e Porto Cervo – e lo studio Fanti Bozzetti Menegon per Forte dei Marmi.
A Forte dei Marmi, l’attuale ristorante Vesta si trasferirà all’interno del Twiga, mentre il precedente spazio che lo ospitava diventerà il nuovo stabilimento balneare Casa Fiori Chiari.

I tavoli all’esterno a Forte dei Marmi (immagine concessa)

In Sardegna, l’ex Billionaire verrà convertito in un nuovo Twiga, all’interno del quale sorgeranno due ristoranti: Casa Fiori Chiari e Vesta. Anche Montecarlo e Baia Beniamin vedranno l’inserimento del brand Vesta come ristorante all’interno dei Twiga, consolidando la sinergia tra i marchi del gruppo.

Marco Talarico, amministratore delegato di LMDV Capital e amministratore unico di LMDV Hospitality, ha aggiunto: “LMDV Hospitality non è solo un gruppo in espansione, ma una visione ambiziosa che sta ridefinendo gli standard dell’ospitalità in Italia e nel mondo. Dopo aver costruito un’identità solida con Triple Sea Food, fondata su qualità e innovazione, ora acceleriamo il nostro percorso con l’integrazione di Twiga, icona del luxury entertainment”.

Talarico aggiunge: “Questa operazione non è una semplice acquisizione, ma l’inizio di una nuova era: ristorazione, intrattenimento e lifestyle si fondono per creare destinazioni iconiche, in grado di dettare tendenze e attrarre un pubblico internazionale. Presto la Versilia vivrà una trasformazione epocale e nuove aperture rafforzeranno la nostra presenza su scala globale. Stiamo costruendo qualcosa di unico: un gruppo italiano che non si limita a crescere, ma che punta a essere un riferimento nel panorama internazionale dell’hospitality.”

L’acquisizione rappresenta una grande opportunità anche per il personale del gruppo, che conta oltre 600 professionisti, garantendo continuità occupazionale e nuove prospettive di crescita per i dipendenti.

LMDV Hospitality Group punta su una gestione improntata al rafforzamento e alla sinergia tra i brand. Questa strategia di consolidamento trova una concreta manifestazione nell’apertura a settembre di un nuovo Twiga a Milano, una mossa che espande la presenza del gruppo nel capoluogo lombardo.

Bialetti apre due nuovi punti vendita a Milano e Biella

MILANO – Bialetti, storico marchio italiano e punto di riferimento per la cultura del caffè, annuncia l’apertura di due nuovi punti vendita a Milano e Biella. Questa iniziativa si inserisce in una più ampia strategia di sviluppo del brand, finalizzata a consolidare la propria presenza nei centri urbani e a garantire ai consumatori un’esperienza d’acquisto distintiva e qualificata.

I nuovi store di Bialetti

Il nuovo store di Milano sorge in Corso Vittorio Emanuele 15, una delle vie più prestigiose e frequentate della città. Il punto vendita è stato pensato come uno spazio elegante e raffinato, dove la tradizione e l’innovazione si incontrano per celebrare l’autentica esperienza del caffè italiano.

L’allestimento della campagna di lancio del nuovo negozio è stato progettato in collaborazione con Tony Pignatelli Studio, e il concept dello store guida i visitatori in un viaggio sensoriale che esalta il rituale della preparazione del caffè, attraverso la selezione di miscele pregiate e la possibilità di ricevere consulenze personalizzate dagli esperti Bialetti.

Grande attenzione viene dedicata alla collezione di caffettiere della linea Exclusive e alla linea Dolce&Gabbana, a cui è stata riservata una vetrina speciale in occasione dell’inaugurazione.

Parallelamente, Biella accoglie un nuovo store situato in pieno centro storico, in via Italia all’angolo con via XX Settembre. Un’apertura che segna un cambiamento significativo per il brand, che trasferisce il suo punto vendita dal centro commerciale “Gli Orsi” direttamente nel cuore della città, contribuendo alla valorizzazione e al rilancio del tessuto commerciale locale.

L’interno dello store Bialetti a Milano (immagine concessa)

Il nuovo negozio offre ai clienti un’ampia selezione di prodotti iconici, dalla celebre Moka Express alle miscele di caffè più pregiate, creando un punto di riferimento per gli appassionati di caffè.

Enrico Segner, chief commercial officer di Bialetti Retail, sottolinea l’importanza di questo doppio traguardo: “Queste due nuove aperture rappresentano un passo significativo nella nostra strategia di crescita. Milano ci offre una vetrina esclusiva per consolidare la nostra presenza in una delle capitali mondiali dello shopping, mentre Biella ci permette di riaffermare il nostro impegno nel sostenere i centri urbani e la loro vitalità commerciale. In entrambi i casi, vogliamo offrire un’esperienza d’acquisto di alta qualità, celebrando il rito tradizionale italiano del caffè con uno sguardo sempre rivolto al futuro.”

Questa apertura è particolarmente significativa per Milano, in quanto rappresenta il secondo negozio Bialetti nella città, dopo quello di Piazza Duomo 17. Con questa nuova aggiunta, Bialetti continua a rafforzare la propria presenza in un contesto cosmopolita, confermando la città come una location chiave per il brand.

Attraverso questa doppia inaugurazione, Bialetti conferma la propria strategia di espansione e il costante impegno nella promozione dell’autentica esperienza del caffè italiano, coniugando artigianalità, innovazione e legame territoriale.

La scheda sintetica di Bialetti Industrie

Bialetti Industrie S.p.A. è una realtà industriale leader in Italia e tra i principali operatori nei mercati internazionali, cui oggi fa capo il marchio di lunga tradizione e assoluta notorietà come Bialetti.

La società opera nella produzione e commercializzazione di prodotti rivolti all’houseware e, in particolare, con il marchio Bialetti nel mercato di prodotti per la preparazione del caffè come caffettiere tradizionali, caffettiere elettriche e macchine elettriche per il caffè espresso oltre che moltissime referenze di caffè, tutte prodotte nella propria torrefazione di Coccaglio.

Bialetti è un’icona del “gusto italiano” nel mondo, espressione di creatività e design che unisce qualità, sicurezza e innovazione tecnologica. La Società nello svolgimento della propria attività è impegnata in una costante ricerca dell’eccellenza, adottando allo stesso tempo una strategia che consideri le responsabilità sociali e ambientali dell’impresa.

Roma: la storica pasticceria Andreotti riapre dopo due mesi dall’incendio

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La pasticceria Andreotti di Roma, storico punto di ritrovo in zona Ostiense dal 1931, è stata costretta a chiudere a causa di un corto circuito pochi giorni prima di Natale. Ora l’insegna annuncia la riapertura al pubblico. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Roma Today.

La riapertura della pasticcera Andreotti di Roma

ROMA – Andreotti, la nota pasticceria in zona Ostiense della Città Eterna, riapre al pubblico dopo mesi di chiusura a causa di un incendio. Le fiamme erano divampate lo scorso 20 dicembre, a seguito di un corto circuito, danneggiando la storica attività a pochi giorni dal Natale.

“Abbiamo subìto un grave danno nel periodo più importante per chi fa il nostro mestiere, ma ora siamo pronti a ripartire”, ha affermato il titolare Marco Andreotti, come riportato da Roma Today, felice di annunciare la riapertura dell’attività prevista da giovedì 27 febbraio.

Una brutta avventura per la storica insegna di via Ostiense: “Avevamo appena ristrutturato ad agosto 2024 e – ha raccontato il titolare – dopo soli quattro mesi, ci siamo ritrovati in un incubo. Pensavamo di non riuscire a riaprire, perché avevamo già sulle spalle le spese del precedente rinnovo. Abbiamo fatto tutti un grande sforzo, dalla proprietà ai dipendenti che sono rimasti a casa. Tutto per restituire ai cittadini un locale storico, amato dai romani e dagli artisti”.

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Dersut Caffè cede al Comune di Conegliano un’area verde di oltre 8000 mq

CONEGLIANO (Treviso) – Si è perfezionato l’atto di cessione al Comune di Conegliano di una vasta area ubicata nei pressi della nuova sede di Dersut Caffè di proprietà della stessa torrefazione. Dersut Caffè ha ceduto gratuitamente all’amministrazione comunale un’area complessiva di oltre 8000 metri quadri composta da un’area verde per sgambamento cani di piccola e di grande taglia, un parcheggio pubblico, postazioni per la ricarica di veicoli elettrici e una pista ciclopedonale di raccordo con via San Giuseppe.

L’area verde (immagine concessa)

Dersut Caffè ha anche predisposto infrastrutture e reti tecnologiche di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche, infrastrutture di allacciamento alla fognatura e di distribuzione dell’acquedotto, del gas e dell’energia elettrica, oltre alla segnaletica stradale verticale e orizzontale.

Una delle aree cedute (immagine concessa)

È stata così ufficialmente consegnata da Dersut Caffè al Comune un’area a verde pubblico attrezzato, pensata fin dall’inizio come opera a beneficio della collettività.

L’intesa tra la torrefazione e il Comune prova la volontà dell’azienda e della famiglia Caballini di Sassoferrato di supportare e di rimanere nel territorio, già evidenziata dall’apertura nel 2010 del Museo del Caffè adiacente lo stabilimento storico, e oggi dalla scelta di mantenere la nuova sede sempre a Conegliano.

Tirreno C.T. e Balnearia: successo per la Fiera con 56.000 visitatori tra gare e premi

CARRARA (Massa Carrara) – Tanti gli appuntamenti dedicati alla formazione e alle gare quelli che si sono susseguiti nella quattro giorni di Tirreno C.T., appuntamento imperdibile per gli operatori della ristorazione e dell’ospitalità che con il nuovo anno raggiunge la sua 45° edizione. Un evento che nel panorama delle mostre italiane è riconosciuto come uno dei più importanti di incontro e confronto dell’ospitalità.

Premi per pane, colombe, e cioccolato

Per quanto riguarda la gare, la Federazione internazionale di pasticceria, gelateria e cioccolateria (Fipgc) ha eletto i vincitori del Campionato nazionale miglior colomba d’Italia.

Ben 100 migliori maestri pasticceri provenienti da tutte le regioni d’Italia si sono sfidati nella realizzazione del dolce simbolo della Pasqua in due versioni classica e innovativa.

Il primo posto assoluto nella categoria classica è andato a Luigi Barbagallo, pastry chef di San Mango D’Aquino (Catanzaro), quindi medaglia d’argento al maestro pasticciere Raffaele Romano, di Solofra (Avellino), mentre il terzo posto va a Nicola Zanella, pasticcere ventisettenne di Pederobba (Treviso).

Nella categoria innovativa Roberto Moreschi, maestro pasticciere di Chiavenna (Sondrio) ha vinto la medaglia d’oro con una colomba al caffè e cioccolato al limone mentre il secondo posto è stato conquistato da Mattia Buffolo di Palestrina (Roma) e medaglia di bronzo alla colomba innovativa di Giuseppe Salzillo di Montecatini Terme (Pistoia) che ha realizzato una colomba Sangria Rivisitata con impasto rosso e frutti macerati nell’aroma alcolico Alchermes.

Per la panificazione la FIPGC ha premiato gli sfidanti, 30, di quattro categorie: pane tradizionale, pane innovativo, dolce da forno e pane artistico. Nel tradizionale, quella riservata ai prodotti realizzati esclusivamente con lievito madre e farina, ha vinto Antonio Milordo, di Acri (Cosenza). Oro per il miglior Pane innovativo a Rosa Raiola di Torre del Greco (Napoli). Dall’Abruzzo invece, il miglior Dolce da forno è di Massimiliano di Gennaro, di Tortoreto Lido (Teramo) mentre il premio all’originalità Pane Artistico è andato a Maria Grazia Frau, di Siniscola (Nuoro).

Infine, sfide per la Coppa Italia di gelateria organizzata dall’Associazione Italiana Gelatieri.

Gare anche nella ristorazione con il Pentathlon della cucina e il Triathlon del microonde che hanno visto in gara 9 concorrenti per ognuna delle sfide per ciascuno dei quattro giorni di fiera.

Le stelle Michelin a Tirreno C.T. con Metro Italia

Il 25 febbraio, evento di consegna delle targhe Michelin 2025 ai 44 ristoranti toscani che quest’anno hanno ricevuto la stella (in calce al presente comunicato l’elenco per provincia dei ristorante stellati premiati). L’evento è stato organizzato nell’ambito della partecipazione di Metro Italia a Tirreno C.T. La Toscana nel 2025 è al terzo posto per numero di ristoranti stellati Michelin, dopo Lombardia e Campania.

Offerta tutta made in Italy, da dove provengono gli espositori Tirreno C.T.. Presenti in Fiera espositori provenienti da 70 province di 17 Regioni, e 3 dall’estero, dato che conferma la dimensione nazionale dell’evento. La parte del leone ovviamente va alla Toscana, regione dalla quale proviene il 38% delle aziende. Segue la Lombardia, con il 16%. Terzo gradino del podio condiviso da Veneto ed Emilia Romagna, entrambe al 9,5%.

Liguria e Piemonte si attestano al 4,5% ciascuna e a seguire tutte le altre. Per ciò che riguarda le province, Massa Carrara, dalla quale proviene il 10,5% degli espositori, si conferma prima in questa classifica; a seguire Lucca, con l’8% e terze a pari merito Pisa e Firenze con il 6% degli espositori. Fuori dalla Toscana, le prime sono Treviso, al 4%, e La Spezia, con il 3%.

Fiera e turismo a Tirreno C.T., un legame di successo

Il successo della fiera conferma l’importanza del turismo come volano economico dell’Italia. Il turismo italiano ha chiuso il 2024 con segno positivo, registrando un generale aumento in tutti i settori. L’andamento è confermato dai dati Isnart (presentati alla Bit di Milano 2025) e dai dati forniti dal Centro Studi Turistici (CST) di Firenze per Assoturismo Confesercenti. In generale il turismo italiano nel 2024 è cresciuto del 2,5% rispetto al 2023, con oltre 458,5 milioni di presenze stimate. Il turismo è una risorsa cruciale per il Paese e dai dati del 2024 si conferma essere un’industria solida.

Turismo in Toscana 2024: crescono le città d’arte e la campagna

Un incremento generale dei flussi turistici del +2,2%, con risultati migliori per città d’arte e campagna: sono i dati del turismo in Toscana nel 2024 secondo quanto emerso dall’analisi del consuntivo effettuata da CST Firenze per Toscana Promozione Turistica.

Balnearia

Tanti gli appuntamenti organizzati all’interno dell’esposizione dedicata alla spiaggia e al turismo balneare. A chiudere il calendario degli approfondimenti è stato il convegno organizzato nel pomeriggio di mercoledì da Cna Massa Carrara – Toscana dal titolo “La Toscana per una visione del futuro. Nuovo testo Unico del turismo”, dove è stata ampiamente illustrata la Legge Regione Toscana del 31 dicembre2024 n. 61.

I ristoranti premiati da Michelin nel 2025 sono:

Massa Carrara

  • 1 stella: Locanda de Banchieri (Fosdinovo)

Prato

  • 1 stella: Paca (Prato)

Firenze

  • 3 stelle: Enoteca Pinchiorri (Firenze)
  • 2 stelle: Santa Elisabetta (Firenze)
  • 1 stella: Atto di Vito Mollica (Firenze), Borgo San Jacopo (Firenze), Gucci Osteria da Massimo Bottura (Firenze), Il Palagio (Firenze), Saporium Firenze (Firenze), Serrae Villa Fiesole (Fiesole), Osteria di Passignano (Passignano), La Torre (Tavernelle Val di Pesa), Atman (Vinci)

Lucca

  • 2 stelle: Il piccolo principe (Viareggio)
  • 1 stella: Lux Lucis (Forte dei Marmi), La Magnolia (Forte dei Marmi), Bistrot (Forte dei Marmi), Lorenzo (Forte dei Marmi), La Pineta (Marina di Bibbona), Butterfly (Marlia), Lunasia (Viareggio), Romano (Viareggio)

Livorno

  • 1 stella: La Pineta (Marina di Bibbona)

Siena

  • 2 stelle: Arnolfo (Colle Val d’Elsa)
  • 1 stella: Contrada (Castelnuovo Berardenga), Il Poggio Rosso (Castelnuovo Berardenga), L’Asinello (Castelnuovo Berardenga), Il Visibilio (Castelnuovo Berardenga), Osmosi (Montepulciano), La Sala dei Grappoli (Montalcino), Saporium (Chiusdino), Il Pievano (Gaiole in Chianti), Castello di Fighine (San Casciano dei Bagni), Linfa (San Gimignano)

Arezzo

  • 1 stella: Octavin (Arezzo), Terramira (Capolona), Il Falconiere (San Martino)

Pisa

  • 1 stella: Cannavacciuolo Vineyard (Casanova di Terricciola)

Grosseto

  • 2 stelle: Caino (Montemerano)
  • 1 stella: La Trattoria Enrico Bartolini (Castiglione della Pescaia), Bracali (Ghirlanda), Gabbiano 3.0 (Marina di Grosseto), Il Pellicano (Porto Ercole), Silene (Seggiano).

SCA Italy a Tirreno C.T: Asia Zaffaroni vince la 1° edizione Coffee Triathlon

CARRARA (Massa Carrara) – Quattro giorni di competizioni, approfondimenti e networking hanno reso la SCA Arena di Tirreno C.T. un punto di riferimento per il mondo della caffetteria professionale in Italia. Il lancio delle nuove competizioni Coffee Triathlon e Latte art throwdown, insieme a momenti di confronto sulle tendenze del settore specialty coffee, ha segnato un’importante evoluzione nel percorso di SCA Italy, confermando l’interesse crescente per il mondo del caffè di qualità.

Coffee Triathlon: Asia Zaffaroni vince la prima edizione

Lunedì 24 febbraio ha debuttato il Coffee Triathlon, una competizione pensata per avvicinare nuovi talenti al mondo delle gare professionali. I partecipanti si sono sfidati in tre discipline fondamentali della caffetteria: espresso, caffè filtro e signature drink.

La competizione ha visto Asia Zaffaroni conquistare il primo posto, aggiudicandosi viaggio, vitto e alloggio per una selezione ufficiale SCA Italy in vista dei prossimi campionati.

A completare il podio:

Secondo posto, Giovanni Migliavacca; Terzo posto, Daniel Caiaffa; Quarta classificata, Beatrice Lino.

Oltre alla classifica generale, sono stati premiati anche i migliori in ogni disciplina, che hanno guadagnato l’accesso alle prossime selezioni delle rispettive categorie Barista, Brewing e Coffee in Good Spirits:

Best Espresso: Asia Zaffaroni

Best Filtro: Giovanni Migliavacca

Best Signature Drink: Beatrice Lino

Tutti i partecipanti hanno ricevuto premi e gadget messi a disposizione dagli sponsor: XLVI, Remidag, Fiorenzato & Pietro, Caffè Carraro, Centrale del Latte di Torino di Torino, Oatly, Metallurgica Motta, Balugani e PulyCaff.

I partecipanti (immagine concessa)

Latte Art Throwdown: vittoria per Elizabeth Restrepo Garcia

Martedì 25 febbraio si è svolto il Latte Art Throwdown, una gara a eliminazione diretta in cui i partecipanti si sono sfidati con versaggi sempre più complessi. Elizabeth Restrepo Garcia ha trionfato, ottenendo viaggio, vitto e alloggio per una selezione ufficiale Latte Art SCA Italy ai Campionati Italiani Baristi 2026.

Al secondo posto si è classificata Julet Gonzales, che ha guadagnato l’accesso diretto a una selezione ufficiale Latte Art di SCA Italy.

Anche in questa competizione, tutti i partecipanti hanno ricevuto premi e gadget messi a disposizione dagli sponsor.

Arena Talk e Villaggio Roaster: confronto sulle tendenze del settore specialty

Mercoledì 26 febbraio si è conclusa la manifestazione con una tavola rotonda dedicata alle sfide e opportunità del mercato specialty coffee, moderata da Andrea Lattuada (events coordinator SCA Italy).

Il Villaggio Roaster ha permesso ai partecipanti di scoprire nuove tecnologie e confrontarsi con esperti del settore, rendendo questa edizione un appuntamento di grande rilevanza per la caffetteria professionale.

“Siamo molto soddisfatti di questo primo appuntamento” ha commentato Andrea Lattuada, coordinatore eventi SCA Italy, “e ci aspettiamo una partecipazione ancora più numerosa nelle prossime tappe. Inoltre, siamo felici di aver contribuito ad avvicinare nuovi soci e partecipanti alla community della Specialty Coffee Association in Italia. Questo evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto e crescita, e credo che tutti noi torniamo a casa con nuove conoscenze, maggiore consapevolezza e nuovi spunti di riflessione per il futuro del settore.”

Un evento che segna un nuovo percorso per il settore

Durante i quattro giorni, la SCA Italy Arena ha visto la partecipazione di numerosi esperti, che nei talk hanno affrontato temi centrali come il comportamento d’acquisto del consumatore, la corretta comunicazione del valore del caffè e le prospettive future del settore.

Un ringraziamento speciale va ai torrefattori, ai partecipanti e a tutti gli sponsor che hanno creduto in questo progetto e contribuito alla realizzazione e riuscita dell’evento.

Prossimo appuntamento: Horeca Expo Forum Torino

La SCA Italy Arena torna dal 16 al 18 marzo al Horeca Expo Forum – Lingotto Fiere Torino, per un nuovo appuntamento dedicato al mondo del caffè specialty.

Un’occasione imperdibile per approfondire il settore, scoprire nuove realtà e confrontarsi con i professionisti del settore. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti, seguite SCA Italy sui canali ufficiali.

Hausbrandt: una Pasqua dolce e colorata con la colomba Delice

TRIESTE – Non c’è Pasqua senza tradizione. E quando una tradizione, fatta di sapori e profumi inconfondibili, incontra un gusto estetico colorato e accattivante, il risultato non può che essere vincente. Non manca la prestigiosa firma di Hausbrandt in occasione del periodo pasquale 2025 grazie al ritorno nelle tavole della regina tra le dolci prelibatezze primaverili: la colomba Delice.

Dolcezza e morbidezza si fonderanno in un grande classico della pasticceria del Bel Paese: un dolce ricco di storia, reso unico da Hausbrandt grazie alla paziente creazione di un impasto soffice e profumato; lievitato in modo naturale e a lungo, impreziosito da scorzette di arancia candita e da polvere di baccelli di vaniglia del Madagascar.

La colomba Delice di Hausbrandt

Materie prime selezionate e lavorate con attenzione e cura: ogni fetta di colomba Delice è una poesia per il palato, che celebra la tradizione con la sua avvolgente morbidezza. La leggerezza della pasta morbida all’interno in contrasto con la friabile glassa esterna di mandorle e nocciole è un’esperienza sensoriale, un trionfo di sapori ed emozioni.

Piacevole al gusto e all’olfatto, colomba Delice sorprende anche alla vista grazie ad un incarto raffinato, che rappresenta a pieno tutte le bellezze della primavera. Il packaging di colomba Delice si trasforma in un fiorito e romantico dipinto primaverile, dove la carta avvolge il dolce come un delicato abbraccio in un trionfo di colori e sfumature. Il fiocco in doppio raso dona un tocco di colore e moderna raffinatezza.

Il brand Hausbrandt accoglie l’arrivo della bella stagione abbracciando la tradizione, con uno sguardo sempre rivolto all’eleganza. Ingredienti selezionati con attenzione e lavorati da mano esperta rendono colomba Delice il dolce ideale per la Pasqua 2025: ogni fetta è come una gioia per il palato.

Campionati nazionali di pasticceria: Milena Russo vince le selezioni per The world trophy of professional tiramisù

MARINA DI CARARRA (Massa-Carrara) – Si sono conclusi con grande successo i Campionati nazionali di pasticceria che hanno trasformato la fiera Tirreno C.T. di Carrara in un vero e proprio tempio della dolcezza. Organizzati e gestiti dalla Federazione internazionale di pasticceria, gelateria e cioccolateria (Fipgc), i campionati hanno l’obiettivo di celebrare l’eccellenza della pasticceria italiana, promuovere l’innovazione e definire le nuove tendenze del settore.

Oltre 180 maestri pasticcieri provenienti da tutta Italia si sono sfidati in diverse specialità, dando vita a creazioni spettacolari e dimostrando un livello di talento e creatività senza precedenti.

Al termine di una quattro giorni di intense competizioni, i migliori sono stati premiati con l’ambito titolo di Campione d’Italia e la medaglia d’oro.

Il presidente della federazione Matteo Cutolo ha espresso grande soddisfazione per la riuscita dell’evento, sottolineando la straordinaria partecipazione e l’eccezionale livello delle creazioni presentate: “Questa edizione dei Campionati nazionali di pasticceria ha superato ogni aspettativa. Abbiamo assistito a una vera e propria esplosione di talento e creatività, con opere che hanno lasciato a bocca aperta sia la giuria che il pubblico. La passione e la dedizione dei nostri maestri pasticcieri sono la testimonianza della vitalità e dell’eccellenza della pasticceria italiana”.

Miglior coppa gelato d’Italia: vince il gusto esotico di Raffaele di Benedetto

Il primo classificato del Campionato italiano miglior coppa gelato è Raffaele di Benedetto, maestro pasticciere originario di Avellino ma che vive a Rimini, che ha conquistato la giuria con una creazione raffinata dal nome: “Pesca melba esotica”. Crema alla vaniglia con un delicato profumo di limone, arricchita da un’insalata di pesche, mango, passion fruit e lime, il tutto coronato da meringa croccante e petali di cialde, per un’esplosione di freschezza e sapori esotici.

Al secondo posto si piazza “Come un ricordo” di Fabio Mellace da Catanzaro, Calabria, mentre il terzo posto va a Salvatore Ravese, sempre calabrese, di Gioia Tauro, con “Trilogy Gourmet”, una coppa gelato che celebra la perfezione con tre diverse sfumature di gusto.

La miglior pralina d’Italia è allo zafferano e mirtillo

Il primo classificato per la Miglior Pralina è la “Pralina Goccia d’Oro” di Nicolas Vella, maestro gelataio proveniente Val della Torre, Piemonte. Si è distinta per la sua raffinata composizione, che ha unito una delicata ganache allo zafferano, un croccante e un gel al mirtillo, creando un equilibrio perfetto di sapori avvolgenti.

L’argento va al lombardo Gianpaolo Porrino con la sua “Pralina al Cioccolato e Mandarino”. La composizione, con una ganache al cioccolato Madirofolo al 65%, un gelée al mandarino tardivo di Ciaculli e cioccolato bianco, gli è valso il secondo posto sul podio.

Terzo classificato il catanzarese Fabio Mellace con “Pralina Greenwood”: ganache fondente al 64% arricchita da un croccante al caramello, una ganache al caramello e lampone, e cioccolato bianco. Il tutto completato da una gelatina di lamponi.

Tiramisù: trionfa la versione senza glutine e senza lattosio ai profumi degli agrumi di Sicilia. La concorrente ora affronterà il mondiale a novembre.

I Campionati nazionali di pasticceria sono stati anche teatro delle selezioni per il prossimo campionato mondiale dedicato al dolce più conosciuto al mondo, il The world trophy of professional tiramisù che si terrà a novembre 2025.

A spiccare tra tutti è stata Milena Russo, pastry chef di Capo d’Orlando, Messina, che ha creato un tiramisù innovativo, apprezzato all’unanimità dalla giuria. Milena ha presentato un tiramisù senza glutine e senza lattosio, ispirato ai profumi agrumati della sua splendida terra. La sua creazione includeva gelée di mandarino, gelée di caffè, mousse al mascarpone, savoiardo al cacao, marzapane, sablée al cioccolato e una copertura di cioccolato bianco.

La stratificazione chiara, con sapori ben distinti, e l’esplosione di freschezza del mandarino, che esaltava l’armonia tra il gelée e la mousse al mascarpone, le ha permesso di conquistare il primo posto del podio e la medaglia d’oro.

Ora, a lei spetta l’arduo compito di affrontare il prossimo The World Trophy of Professional Tiramisù, una sfida che la vedrà protagonista nel far valere la sua creatività e abilità, con l’obiettivo di affermarsi come la migliore in tutto il mondo.

Conferito Premio Speciale al maestro pasticciere riminese Simone Fausto Barbuto per la sua eccellente presentazione, la pulizia e l’organizzazione del lavoro.

La scheda sintetica di Federazione internazionale pasticceria, gelateria e cioccolateria

La Federazione internazionale pasticceria, gelateria e cioccolateria (Fipgc) è l’ente che promuove la pasticceria italiana in tutto il mondo. Vanta una presenza radicata e capillare sul territorio italiano, con delegati per ogni regione e dei sotto-delegati per ogni provincia. Ha lo scopo di unire tutte le realtà esistenti sul territorio (scuole, grossisti, associazioni, imprese del settore pasticceria, gelateria, cioccolateria, panificazione), per rafforzarne la collaborazione ed ottenere la crescita di tutto il settore e dei prodotti Made in Italy.

Fipgc organizza in tutta Italia eventi, fiere, corsi di formazione di alto livello, preparazione One-to-One o di squadra per gareggiare nei concorsi a livello nazionale e internazionale. Dal 2015 organizza i Campionati Italiani e i Campionati Mondiali di Pasticceria e Cake Design. Nel 2017 nascono anche i Campionati Nazionali di Pasticceria Alberghieri d’Italia: promossi insieme al MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è il primo campionato Juniores di pasticceria dedicato agli istituti alberghieri, che dà modo ai giovani che vogliono intraprendere la professione di confrontarsi con i grandi maestri d’Italia.

Fipgc è un soggetto che ha acquisito in questi ultimi anni una grande importanza a livello istituzionale. Un ruolo suggellato dai protocolli d’intesa con il Ministero degli Esteri, con lo scopo di sostenere il made in Italy e delle eccellenze italiane nel mondo e con il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) per rafforzare il rapporto tra scuola e mondo del lavoro.

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