giovedì 11 Settembre 2025
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Louis Vuitton presenta il chiosco di gelati originali a Forte dei Marmi

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Il logo di Louis Vuitton

Un chiosco, il primo targato Louis Vuitton, al centro della cittadina Forte dei Marmi, a pochi passi dal negozio brandizzato. Tra i gusti, due speciali dedicati alla mascotte della maison: Vivienne (latte portoghese) e Gaston (al mandarino). Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Luisa Mosello per La Repubblica.

Il chiosco dei gelati Louis Vuitton

FORTE DEI MARMI – Al via l’estate dei gelati griffati da gustare con il palato a tutto lusso. Accade in Versilia dove Louis Vuitton ha appena inaugurato la sua prima gelateria. A Forte dei Marmi, in un chiosco di piazza del Mercato che prima ospitava un cocomeraio e che si trova proprio di fronte alla boutique del brand in via Carducci.

Nella piccola costruzione color verde prato, decorata con i loghi simbolo che personalizzano ogni dettaglio (dalle coppette alle vaschette, dai tovagliolini alle cialde che sono a forma di fiore), al posto delle fette di cocomero d’ora in poi, per tutta la bella (e golosa) stagione fino a settembre, ci sarà il gelato artigianale brandizzato.

Realizzato in collaborazione con Galliano, storica attività del territorio che ha ricevuto dei Premi Oscar per il Gelato Artigianale nel 1972 con il gelato ai Petali di Rose, e nel 1973 con un gelato a base di zucchine cotte nel latte.

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CioccAut: ecco il laboratorio di cioccolato per ragazzi e adulti all’insegna dell’inclusione a Casalnuovo

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La produzione di cioccolato (Pixabay License)

Al via a Casalnuovo, Napoli, il laboratorio gratuito promosso dal Centro Studi Nappi: dieci posti disponibili per giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico ad alto funzionamento. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Fortress Magazine.

Il laboratorio di CioccAut

CASALNUOVO (Napoli) – Un’idea dolce, concreta e carica di significato: prende il via “CioccAut”, il primo laboratorio di produzione artigianale di cioccolato pensato per ragazzi e adulti con disturbo dello spettro autistico ad alto funzionamento. A promuoverlo è il Centro Studi Nappi APS (CSN), da anni attivo su percorsi educativi e culturali inclusivi.

Il progetto si inserisce all’interno del programma regionale “BLU ART – Le difficoltà comunicative possono creare arte”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministro per le disabilità, nell’ambito dell’Avviso Pubblico promosso dalla Regione Campania.

A renderlo davvero speciale è la sua origine: “CioccAut nasce da una ricerca teorica che abbiamo voluto trasformare in realtà”, racconta Giovanni Nappi, presidente del CSN. “Abbiamo scelto il cioccolato perché è multisensoriale, coinvolgente, e riesce a creare un clima gioioso. L’obiettivo? Passare dalla produzione alla vendita solidale.”

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Espresso italiano champion: proseguono le selezioni per le finali

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Il finalista Luca Cellizza (immagine concessa)

BRESCIA – Luca Cellizza e Johnatan D’Auria si aggiungono ai finalisti dell’Espresso italiano champion, il campionato nazionale che vede sfidarsi i migliori baristi in prove di qualità e abilità. Le due nuove gare di selezione che hanno visto uscire i migliori baristi che si sfideranno nelle finali di giugno, si sono svolte il 29 maggio a Pomezia (Roma) presso Golden Brasil, poi venerdì 30 maggio a Torino presso la sede di Costadoro.

Le selezioni per le finali di Espresso italiano champion

La prima sfida in ordine di data è stata quella ospitata Golden Brasil a Pomezia, lo scorso 29 maggio. Su cinque sfidanti è Luca Cellizza, 45 anni di Aprilia (Latina), il migliore e con la vittoria entra tra i finalisti di giugno.

Johnatan D’Auria (immagine concessa)

“Ogni anno per me è sempre emozionante partecipare a questa selezione dell’Espresso Italiano Champion a cui sono giunto alla quarta partecipazione e ogni volta è un’esperienza ricca di emozioni e condivisione, legata a bevande che rappresentano la tradizione delle nostre caffetterie italiane – ha spiegato Cellizza – partecipare a questo concorso non solo mi aiuta a crescere professionalmente, ma promuove anche la cultura dell’espresso e del cappuccino italiano, due bevande a cui dedico amore e passione”.

“Questo evento rappresenta un’opportunità eccezionale per celebrare e promuovere l’arte e la scienza dietro la preparazione di un autentico caffè espresso e cappuccino italiano – ha aggiunto Alessia Alunni, amministratore inico di Golden Brasil – ospitare questa competizione tra baristi non è solo un onore, ma anche un riconoscimento del nostro impegno nella diffusione della cultura del caffè di qualità perché crediamo fermamente che il barista sia una figura chiave, un vero e proprio ambasciatore del gusto, capace di trasformare la nostra miscela di caffè Golden Black, vincitrice di 5 medaglie d’oro a International Coffee Tasting Competition,   in un’esperienza sensoriale indimenticabile”

Alunni aggiunge: “La sua abilità e la sua passione sono elementi fondamentali per valorizzare al meglio l’espresso e il cappuccino, simboli del Made in Italy nel mondo”. Secondo l’azienda laziale l’iniziativa “Espresso Italiano Champion” è cruciale per diversi motivi a partire dalla elevazione della professionalità, passando poi per la promozione della qualità oltre alla valorizzazione della cultura del caffè e a creare networking”.

A Torino il giovanissimo Johnatan D’Auria passa alle fasi finali

Classe 1997, il torinese è risultato il migliore tra i sette sfidanti ospitati da Costadoro. Dopo un percorso dietro al bancone cominciato all’età di 16 anni la passione per il caffè è nata quasi per caso, ma poi diventata qualcosa di molto più profondo.

“Ho capito che il bar non era semplicemente un lavoro: era un luogo dove potevo davvero esprimere me stesso” ha detto D’Auria. Il giovane finalista dal 2023 è in forza al Costadoro Social Coffee di Torino “una realtà dinamica e stimolante che mi ha dato l’opportunità di crescere ancora, ogni giornata è un’occasione per imparare, confrontarmi, migliorarmi in un ambiente che mi spinge a dare sempre il massimo e vedere riconosciuto il mio impegno durante le selezioni Costadoro dell’Espresso Italiano Champion è stato elettrizzante e sono profondamente grato a chi mi ha sempre sostenuto”.

Soddisfazione anche per Carlotta Trombetta, Head of Quality & Impact di Costadoro. “Sono orgogliosa ed entusiasta che Johnatan, barista del nostro flagship store, sia stato selezionato per rappresentare Costadoro nel campionato Espresso Italiano. Un ragazzo appassionato del mondo del caffè e pronto ad arricchire il suo percorso affrontando questa nuova sfida. Per noi di Costadoro è fondamentale la formazione e la crescita dei propri collaboratori, e siamo convinti che Johnatan rappresenti al meglio i valori e la passione della nostra azienda”.

La scheda sintetica dell’Espresso italiano champion

L’Espresso italiano champion da diversi anni è la gara per i baristi che desiderano mettersi alla prova con i simboli della caffetteria italiana: espresso e cappuccino. Negli anni ha coinvolto centinaia di professionisti da una decina di paesi, sia quelli con una lunga tradizione nel caffè sia i cosiddetti nuovi mercati.

La gara è aperta a tutti e si svolge con un meccanismo di selezione locale per arrivare alle semifinali e alle finali nazionali e internazionali. Le ultime selezioni martedì 3 giugno a La San Marco a Gradisca d’Isonzo (Go) e giovedì 5 giugno a Anzola dell’Emilia (Bo) presso Essse Caffè. La fase finale dell’Espresso Italiano Champion è in programma dal 24 al 25 giugno. I primi cinque finalisti sono, oltre a D’Auria e Cellizza, Carla Fozzi, Matteo Colzani e Giulia Ruscelli.

La scheda sintetica dell’Istituto espresso italiano

L’Istituto espresso italiano (Iei), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità.

Oggi conta 36 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. Maggiori info: www.iei.coffee.

Andrej Godina e Mauro Illiano sul grande schermo con il progetto dedicato al caffè a tavola

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Mauro Illiano e Andrej Godina (immagine concessa)

MILANO – Mauro Illiano e Andrej Godina tornano sul grande schermo, e lo fanno con un nuovo progetto innovativo dedicato al caffè dal titolo “Pairing – L’abbinamento perfetto”. I due caffesperti hanno già lavorato nel 2022 sul tema dell’abbinamento delle due filiere del caffè e del vino, con il docu-film “Caffè & Vino”, distribuito in 64 Paesi dalla casa di produzione cinematografica NaNo Film di Napoli; un’opera di enorme successo che ha ottenuto tanti riconoscimenti internazionali, trionfando nel festival di Tirana, e raccogliendo menzioni a Nuova Delhi, Mannheim e San Francisco.

Con questo ultimo lavoro l’argomento si è spostato sulle potenzialità di abbinamento tra caffè e cibo.

Pairing è un “factual entertainment” che ridefinisce il ruolo del caffè nell’enogastronomia, trasformandolo da semplice “pillola energetica” a fine pasto a vero e proprio elemento d’accompagnamento per ogni portata. Mauro Illiano e Andrej Godina si sono lanciati in un esperimento gastrosociale rivoluzionario: dimostrare che questa bevanda può essere protagonista di abbinamenti inaspettati, capaci di esaltare flavori e ridefinire tradizioni oramai consolidate.

Il documentario è stato girato in un luogo da leggenda del napoletano, qual è l’area dei Campi Flegrei, interessando i comuni di Pozzuoli e Bacoli.

Qui, grazie alla collaborazione di Nando Salemme, patron dell’Osteria Abraxas, imprenditore visionario e profondo conoscitore del territorio flegreo, i due caffesperti Andrej Godina e Mauro Illiano hanno sottoposto adolescenti, giovani e adulti a un esperimento di abbinamento tra caffè e cibo studiato a tavolino appositamente per stupire. Assaggi da bendati, call to action aperta a sconosciuti ed una cena sensoriale a telecamere nascoste hanno ricreato un effetto sorpresa dall’esito affatto scontato, che scoprirete solo guardando il documentario fino in fondo.

Intervistati sul messaggio che si intende lanciare, Illiano e Godina dichiarano: “Pairing è più di un semplice esperimento culinario: è una sfida ai preconcetti, un’indagine sul gusto e un’esplorazione delle infinite possibilità del caffè. Perché il cambiamento è il motore dell’evoluzione, e la chiave per scoprire il vero abbinamento ideale. Dopo esserci concentrati sulla filiera del caffè e del vino, studiandone le enormi differenze di significato come di percezione da parte del consumatore, ci siamo voluti concentrare su una delle nuove frontiere del caffè: l’abbinamento gastronomico”.

Gli esperti aggiungono: “Da anni sosteniamo che il caffè è molto più che una bevanda dal rito abitudinario o dal profilo di flavore chiuso. Con questo film vogliamo che gli spettatori tocchino con mano le infinite possibilità di abbinamento del caffè che può prendere il posto durante i pasti, senza alcun tipo di minusvalenza, del vino.”

Prodotto dalla NaNo Film in collaborazione con Camaleonte, il docu-film ha avuto ancora una volta la collaudatissima regia di Vincenzo Lamagna, già regista di altri lavori dedicati al mondo del caffè, tra cui “Caffè & Vino” e “Cafè, storia di una ribalta napoletana”.

Intervistato sul suo ultimo lavoro, il regista ha dichiarato “In questo nuovo progetto il mio punto di vista rispetto al caffè è cambiato: l’obiettivo non è stato più quello di informare lo spettatore sulla filiera e sul prodotto, ma quello di fargliela vivere, accendendo la scintilla che possa dar vita ad abitudini di consumo più consapevoli e attente, rivisitando e riscrivendo le pagine più sacre delle tradizioni territoriali”.

Il regista aggiunge: “Con questo progetto ho inteso cambiare completamente registro, trasformando me e gli spettatori in una parte attiva del processo. Non esistono ricerche documentate relative al pairing cibo-caffè. I tradizionalisti potranno storcere il naso, eppure, non più di 50-60 anni fa il solo pensiero di elevare il vino – quello fatto in casa, in damigiane da 5 o più litri – a raffinata bevanda da pasteggio, da studiare e lavorare prima di finire in bottiglia, faceva di sicuro rabbrividire; per non parlare dello studio degli uvaggi, dell’analisi sensoriale e del matrimonio perfetto tra determinati sentori e determinati piatti”.

Inoltre: “Chi ci dice, allora, che il caffè non possa scendere in campo per giocare la stessa partita? “Pairing – L’abbinamento perfetto” vuole provare a scrivere la storia in maniera diversa, mescolando sperimentazione, ricerca, cinema, sostenibilità e valorizzazione del territorio e delle culture locali, gettando la prima pietra per la costruzione di una rivoluzione culturale e gastronomica nazionale”.

Pairing è candidato ad oltre 30 film festival ed è attualmente disponibile in esclusiva sulla piattaforma APP “NANO FILM +”, ma sarà a breve disponibile anche su Google Play, Rakuten Tv e con ogni probabilità entro l’estate arriverà anche su Prime Video.

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Rivoluzione alla borsa degli arabica: quotazione in dollari alla tonnellata dal 2028 e arrivano i big bag

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Il logo dell'Ice

MILANO – Rivoluzione alla borsa degli arabica: via i prezzi espressi in centesimi alla libbra per il Contratto “C”, si passa alla quotazione in dollari per tonnellata (come per i robusta a Londra) e arrivano i big bag. La transizione al nuovo sistema avverrà nell’arco dei prossimi tre anni. La notizia è arrivata alla fine della settimana scorsa, in un comunicato diffuso dall’Intercontinental Exchange (Ice).

I nuovi contratti per i futures e le opzioni del caffè arabica – denominati in tonnellate metriche – saranno attivati a partire da quest’anno. Le specifiche complete e le date di quotazione saranno definiti di qui a fine 2025.

Intanto, l’Ice Futures U.S. ha sospeso l’attivazione delle nuove scadenze del Contratto “C” per futures e opzioni mensili.

Di conseguenza, marzo 2028 (simbolo del contratto KC) – attualmente la scadenza più distante – sarà l’ultima scadenza per il contratto futures e per il contratto di opzione mensile.

Per i contratti a opzioni seriali (simbolo del contratto: KC), febbraio 2028 sarò l’ultimo mese di scadenza (con marzo 2028 come contratto futures sottostante).

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Bazzara premiata al Warsaw Food Expo con il Quality and Innovation Award

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Bazzara ottiene il riconoscimento Quality and Innovation Award (immagine concessa)

TRIESTE – Importante riconoscimento per Bazzara al Warsaw Food Expo, rilevante fiera internazionale dedicata al settore agroalimentare. L’azienda triestina, sempre attenta alla cultura del caffè di alta gamma, ha ricevuto il prestigioso “Quality and Innovation Award”, conferito dal board del PTAK Warsaw Expo e dal Chairman della National Trade Fair.

Bazzara premiata al Warsaw Food Expo

Il premio rappresenta un’autorevole conferma della spinta costante che Bazzara imprime verso l’innovazione: nei prodotti, nei processi, nel design del packaging e nella promozione dell’inconfondibile immagine della “Great Italian Beauty”. Oltre al riconoscimento della cura esercitata nel realizzare un prodotto d’eccellenza, attraverso miscele artigianali e monorigini selezionate di alta qualità.

Un premio che si somma ai Luxury Food & Beverage Quality Awards, che nell’ultimo biennio hanno certificato l’eccellenza di alcune miscele della linea Luxury Bazzara: 12GranCru (2023) Panarabica (2024).

Il premio a Bazzara (immagine concessa)

“Ricevere questo riconoscimento ci riempie di orgoglio – ha dichiarato Marco Bazzara –. È la dimostrazione che il nostro lavoro viene apprezzato e premiato anche all’estero, dove portiamo con passione la nostra visione dell’espresso, autentico simbolo del Made in Italy”.

Il Warsaw Food Expo conta la presenza di oltre 40 Paesi e quasi 400 espositori da tutto il mondo, e si conferma una piattaforma strategica per lo sviluppo di collaborazioni e per il dialogo con operatori e appassionati del settore.

Gragnano riconosce Cristina Scocchia, illycaffè, come Personalità imprenditoriale e culturale 2025

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Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè (immagine concessa)

GRAGNANO (Napoli) – Un momento particolarmente atteso e suggestivo, che chiude la ricca rassegna di Maggio della Cultura, della Città di Gragnano. Eventi di particolare spessore artistico, sociale e culturale, che sono culminati venerdì 30 maggio accogliendo presso l’Auditorium del Liceo “Don Lorenzo Milani” alle ore 12,30 la dottoressa Cristina Scocchia, una delle massime figure manageriali in Europa, amministratore delegato di illycaffè e consigliere di amministrazione di Essilor Luxottica.

La premiazione

Nata in un piccolo paese della Liguria, la dottoressa Scocchia ha costruito prima la sua carriera all’estero in Procter & Gamble, arrivando al vertice delle International Operations con la supervisione del suo brand in oltre settanta Paesi, per poi essere scelta alla guida di L’Oréal Italia. Nel 2017 è al vertice di Kiko. Con lei il marchio di cosmetica cresce in nuovi mercati e raddoppia la profittabilità.

Mamma di Riccardo, è una convinta sostenitrice della meritocrazia e di una leadership responsabile, etica e inclusiva che sostituisca le ottiche di potere con un mindset basato sui valori e sulle persone. La visione oggi non basta più ad affrontare scenari in continuo mutamento e densi di criticità sempre nuove, occorre fare squadra sia nelle aziende sia nel sistema Paese, per non restare indietro.

Ad accogliere il prestigioso ospite, è stato il Sindaco di Gragnano Nello D’Auria, ed il fondatore della kermesse “Gli Incontri di Valore” Nicola Ruocco, che è stato relatore del talk, e con il quale ha parlato brevemente anche del libro “Il Coraggio di provarci”, che rappresenta un grande messaggio valoriale per i tanti studenti presenti all’Auditorium.

Il Sindaco D’Auria: “E’ motivo di particolare gioia accogliere a Gragnano la dottoressa Scocchia, manager di grandissimo successo e di importanti messaggi di insegnamento, soprattutto per i giovani. Valori come il sacrificio, la dedizione, l’inclusività, il merito e l’empowerment femminile sono caratteristiche fortemente distintive di Cristina Scocchia”.

Continua D’Auria “Proprio in funzione di tali caratteristiche, e per l’importante esempio che si rivolge ai giovani, rappresentato anche nel racconto descritto nel suo libro, che abbiamo deciso di concedere il Premio Maggio della Cultura alla dottoressa Scocchia, perché la positività del messaggio etico, alla base delle migliori iniziative culturali, nel suo caso è forte, coinvolgente, costruttivo e speciale”.

Relatore del talk è stato Nicola Ruocco, noto per il suo Salotto letterario “Gli Incontri di Valore”, che ha collaborato nell’iniziativa: “Ho l’enorme piacere di accogliere Cristina Scocchia in un nuovo talk, questa volta però ancor più speciale, sia perché è a Gragnano, capitale mondiale della Pasta nonché mia città natale, sia perché Cristina sarà destinataria di un premio che ha avuto illustri predecessori, tra cui ultimo in ordine temporale Renzo Rosso”.

Continua Ruocco “Parlare di Cristina Scocchia è sempre una grande emozione, poiché lei è autentico testimone di una certa sensibilità valoriale, che si traduce in termini di managing come capacità di ispirare, fare team, e promuovere competenze e abilità. Insomma, un nuovo prezioso e innovativo concetto di leadership”.

Il Dirigente scolastico dell’Istituto Superiore “Don Lorenzo Milani” in Gragnano, che ha ospitato l’evento, professor Francesco Fuschillo: “Siamo onoratissimi di ricevere una delle AD più importanti del panorama imprenditoriale italiana lei che siede anche nel CdA di Essilorluxottica voluta espressamente da Leonardo Del Vecchio. Sara’ certamente un momento arricchente per tutta la Comunità del don Milani per il messaggio che lascera’ alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi”.

Il Premio maggio della Ccultura, dal punto di vista premiale, si intreccia anche con nomi di assoluta eccellenza del panorama artistico nazionale.

Vi sono stati infatti ben due premi in questa edizione: un’opera scultorea del Maestro Domenico Sepe, firma di assoluta eccellenza nel panorama della scultura italiana, particolarmente celebre per le sue opere in bronzo di grande sensibilità emotiva; ed ancora, il Maestro Francesco Fiscardi, tra i maggiori talenti della pittura contemporanea, che ha realizzato nell’occasione un dipinto ispirandosi a Hsi Ling Shi, la leggendaria imperatrice cinese che scopri per prima il tessuto prezioso della seta, un messaggio fortemente evocativo ed iconografico.

Starbucks apre il 48° store a Lonato del Garda presso Il Leone Shopping Center

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Il nuovo punto vendita (immagine concessa)

LONATO DEL GARDA (Brescia) – Starbucks ha aperto il 31 maggio, in collaborazione con Percassi, licenziatario esclusivo del marchio in Italia, il 48° negozio presso il Leone Shopping Center a Lonato del Garda, con l’assunzione di 12 partner (dipendenti), che hanno sostenuto un training formativo di oltre un mese.

Il Centro, strutturato su due livelli, è illuminato da luce naturale proveniente dalle cupole in vetro.

Il nuovo store Starbucks

Il format chiosco del nuovo store risulta essere particolarmente adatto alle esigenze dei consumatori nei centri commerciali, che hanno poco tempo a disposizione e desiderano assaporare una bevanda calda o fredda e delle proposte food to go.

La vetrina dei prodotti (immagine concessa)

Il chiosco Starbucks di Lonato del Garda si aggiunge agli altri aperti in Italia, dopo quelli in Lombardia, Piemonte, Toscana, Lazio e Campania. I partner di Starbucks saranno a disposizione dei consumatori per fornire consigli sia sulle iconiche bevande Starbucks, come il mitico Frappuccino, che quelle più classiche, come il caffè espresso e il caffè americano, oltre alle rinfrescanti e rigeneranti bevande estive.

Indirizzo: Via Mantova, 36, 25017 Lonato del Garda (Brescia) Orari di apertura: lunedì-domenica dalle 9.00 alle 22.00.

La scheda sintetica di Starbucks Coffee Company

Dal 1971, Starbucks Coffee Company è impegnata nell’approvvigionamento etico e nella torrefazione di caffè Arabica di alta qualità. Con negozi in tutto il mondo, oggi Starbucks è il primo torrefattore e rivenditore di specialità caffearie al mondo. Grazie al nostro impegno costante per l’eccellenza e i nostri valori, portiamo l’unicità della Starbucks Experience nella vita di tutti i clienti attraverso ogni singolo caffè.

La scheda sintetica di Percassi

Percassi è una società le cui attività comprendono lo sviluppo e la gestione di reti commerciali in franchising di importanti marchi (come Gucci, Armani Exchange, Saint Laurent, Nike, Jordan, Victoria’s Secret, Bath&Body Works, LEGO, Garmin in ambito fashion-beauty e consumer, e Starbucks nel food).

Percassi è anche attivo nella gestione di brand propri (KIKO Milano, Womo e Bullfrog nel settore della cosmetica, Atalanta in ambito sportivo, Da30Polenta nel food). Percassi opera anche in ambito real estate per la realizzazione di importanti progetti immobiliari nel settore commerciale e direzionale.

E la catena di Seattle con Percassi celebra il primo anniversario dell’apertura dello store a Napoli in Galleria Umberto I

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Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e Vincenzo Catrambone, General Manager di Starbucks Italia (immagine concessa)

NAPOLI – Starbucks festeggia il primo anniversario dello store in Galleria Umberto I a Napoli. Il negozio, aperto in partnership con Percassi, licenziatario esclusivo del brand in Italia, si è affermato in poco tempo come punto di riferimento per cittadini e turisti della città partenopea.

L’anniversario si è tenuto alla presenza del sindaco Gaetano Manfredi, delle istituzioni locali e di Vincenzo Catrambone, general manager di Starbucks Italia, in una giornata animata da DJ set e intrattenimento per tutte le età.

Per l’occasione, Starbucks ha collaborato con Grafiche Napoletane, community di design e home decor in Campania, alla realizzazione di sticker dedicati e alla personalizzazione delle reusable cup.

Dalla sua apertura, lo store ha permesso a più di 50 persone di entrare nel mondo del lavoro, sostenendo l’economia locale con corsi di formazione e prospettive di crescita professionale per i propri partner (dipendenti).

L’obiettivo principale è stato sin dall’inizio quello di integrarsi nel territorio, nel pieno rispetto della tradizione secolare del caffè napoletano, portando un tocco di novità nella splendida cornice della Galleria Umberto I.

A distanza di un anno, prosegue l’impegno di Starbucks, con gli stessi valori e l’attenzione che guidano i partner che ogni giorno accolgono centinaia di visitatori. Ad oggi, la catena è presente in Italia con 47 store in 9 regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania e Puglia.

Il negozio offre l’intera gamma dei classici Starbucks, dal tradizionale Caramel Macchiato alle novità stagionali come le bevande con il topping alla Crème Brulée e il nuovissimo Melon Pearls Refresha Drink, insieme ai grandi classici di tutti i giorni come l’espresso e l’Americano.

All’inizio di questo mese, Starbucks Italia ha inoltre annunciato la versione europea più innovativa della sua iconica tazza bianca: lo stesso design Starbucks ormai familiare, ma il bicchiere da asporto è ora certificato come compostabile a livello domestico e ampiamente riciclabile.

Il bicchiere è stato progettato e realizzato in Galles, utilizzando fibre di legno tracciabili provenienti dalle foreste dell’Europa settentrionale e un rivestimento minerale sviluppato da un’azienda italiana di Brescia.

Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: “L’apertura di Starbucks in Galleria Umberto I, a distanza di un anno, è stato un segnale molto forte per la città. La presenza di grandi brand internazionali sul nostro territorio accresce il suo ruolo di grande capitale europea e la sua visibilità. Napoli è una città in cui poter investire e avviare progetti ambiziosi, in cui poter programmare e stringere collaborazioni di beneficio per la comunità”.

Manfedi aggiunge: “Starbucks ha arricchito l’offerta per napoletani e turisti, costituendo un’opportunità lavorativa per molti. Anche questo è parte del rilancio della Galleria Umberto, luogo iconico della città. Come Amministrazione stiamo dedicando tutta l’attenzione necessaria alla riqualificazione della Galleria e al suo rilancio culturale, economico e sociale. Questi spazi aiutano ad animarla e a renderla, oltre che sito storico, luogo di aggregazione. Altri brand si sono aggiunti ed altri ancora sono interessati”.

“Lo store di Napoli in Galleria Umberto I rappresenta per noi un traguardo importante e il risultato di un’intesa vincente tra Starbucks e Percassi”, ha dichiarato Vincenzo Catrambone, general manager di Starbucks Italia. “Siamo entusiasti dell’accoglienza che la città partenopea ci ha riservato nel tempo e dal riscontro più che positivo da parte del territorio. Abbiamo collaborato con le istituzioni locali per offrire a cittadini e turisti un negozio unico, immerso nel centro storico di Napoli, patrimonio mondiale dell’Unesco. Proseguiremo in questa direzione affinché questo sia il primo anno di un racconto virtuoso incentrato su qualità, tradizione e condivisione”.

Indirizzo: Galleria Umberto I, 80132, Napoli Orari: lunedì-domenica dalle 7.00 alle 21.00

La scheda sintetica di Starbucks Coffee Company

Dal 1971, Starbucks Coffee Company è impegnata nell’approvvigionamento etico e nella torrefazione di caffè Arabica di alta qualità. Con oltre 33.000 negozi in tutto il mondo, oggi Starbucks è il primo torrefattore e rivenditore di specialità caffearie al mondo. Grazie al nostro impegno costante per l’eccellenza e i nostri valori, portiamo l’unicità della Starbucks Experience nella vita di tutti i nostri clienti attraverso ogni singolo caffè.

La scheda sintetica di Percassi

Percassi è una società le cui attività comprendono lo sviluppo e la gestione di reti commerciali in franchising di importanti marchi (come Gucci, Armani Exchange, Saint Laurent, Nike, Jordan, Victoria’s Secret, Bath&Body Works, LEGO, Garmin in ambito fashion-beauty e consumer, e Starbucks nel food). Il gruppo Percassi è anche attivo nella gestione di brand propri (KIKO Milano, Womo e Bullfrog nel settore della cosmetica, Atalanta in ambito sportivo, Da30Polenta nel food).

Percassi opera anche in ambito real estate per la realizzazione di importanti progetti immobiliari nel settore commerciale e direzionale.

Gruppo Rimani, Fratelli Bonacchi: obiettivo, servire caffè di terroir tracciabili a Firenze

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Samuele e Sandro Bonacchi con al centro Leonardo Maggiori (immagine concessa)

FIRENZE – Documenti storici attestano che già nell’Ottocento a Gallina, in Val d’Orcia, gli antenati dei fratelli Rosati gestivano una locanda lungo la via Cassia, punto di ristoro per viaggiatori e commercianti. Una tradizione di accoglienza e gastronomia che si è tramandata di generazione in generazione, evolvendosi fino a dar vita a quello che oggi è uno dei marchi più conosciuti di Firenze.

Gruppo Rimani in partnership con Fratelli Bonacchi

Le radici del gruppo Rimani affondano in Toscana ben oltre il 2006, anno di apertura dello storico punto vendita di viale Europa. Fondato da Marco Ginestroni e dai fratelli Roberto e Francesco Rosati, Rimani confida oggi nello slancio delle nuove generazioni: Riccardo, figlio di Marco; Marta, figlia di Francesco; Niccolò, figlio di Roberto.

Un’eccellenza nel panorama gastronomico fiorentino che Rimani esprime attraverso la cura maniacale nella scelta delle materie prime, l’attenzione ai dettagli e uno staff altamente specializzato per la caffetteria, la pasticceria artigianale, il servizio di pranzi e aperitivi, anche nei due centri di Ferrucci e Gavinana.

Dopo aver vinto lo scorso febbraio il premio per la schiacciata fiorentina più buona (secondo la giuria dei tecnici) al Food Challenge – il progetto che mira a valorizzare e tutelare i piatti simbolo della cucina fiorentina – a marzo Rimani ha vinto anche il concorso per le migliori frittelle di riso a Greve in Chianti.

La caffetteria Rimani (immagine concessa)

Per garantire un servizio di eccellenza anche nella caffetteria Rimani ha stretto da qualche tempo un sodalizio con Fratelli Bonacchi, il caffè di terroir che trae ispirazione da alcuni concetti chiave: approccio agricolo ecologico e socialmente responsabile, conoscenza profonda di piantagioni e farmer, organizzazione di tutte le filiere “dal seme alla tazza”.

La mission di Bonacchi è migliorare in modo costante la consapevolezza di baristi, ristoratori e consumatori attraverso proposte di caffè “buoni, puliti e giusti” per imparare a riconoscere le differenze sensoriali legate all’origine e al metodo di lavorazione, scoprire le tecniche di estrazione, conoscere la filiera tra sostenibilità, tracciabilità e micro produzioni consapevoli.

Tra i caffè di terroir 100% Arabica che gli ospiti possono degustare nella versione espresso molti sono garantiti dalla Slow Food Coffee Coalition come il caffè biologico Finca La Victoria (Messico, Sierra Norte de Puebla, 100% Arabica Oro Azteca, processo lavato).