domenica 02 Novembre 2025
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Gianluigi Goi parla della Moka che forse sorride, comparsa nel racconto dell’Osservatore Romano

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moka che sorride
Illustrazione di Giulia Culicchia - OSSERVATORE ROMANO 5 LUGLIO 2025

Gianluigi Goi è un nostro lettore nonché giornalista di fama riconosciuta; è affezionato a queste pagine alle quali, con la sua lunghissima esperienza e il suo punto di vista, ha contribuito diverse volte proponendo contenuti sempre intriganti. In questa occasione, Goi ha parlato della moka che forse sorride, comparsa in un racconto dell’Osservatore Romano.

La moka che forse sorride

di Gianluigi Goi

MILANO – “Di questo c’è bisogno, di poeti, di poesia”. Papa Francesco – quanto mi manchi!, sospira la tastiera di chi scrive – lo ha ripetuto in molti modi e in diversi momenti: c’è bisogno di bellezza e di qualcuno che la canti.

“Per rimanere umani e (cercare) di custodire questo mondo sempre più chiuso in una morsa autodistruttiva”, l’Osservatore Romano – il quotidiano del Vaticano, autorevole per definizione come pochi altri al mondo, un misto di ritualità informativa che più antica non si può e di non facile assimilazione, ma anche di una proiezione al futuro che spesso stupisce – per tutto il corrente Anno Santo della Speranza, con l’iniziativa il “Racconto del Sabato”, sta settimanalmente pubblicando “un racconto, un testo inedito che scrittrici e scrittori italiani (sono parole del direttore Andrea Monda) offrono all’attenzione dei lettori. All’appello cercasi cantastorie, qualcuno ha risposto, e questo è già un segno evidente che la speranza è possibile”.

Nel piccolo, ma profumato e coinvolgente ambito della tazzina e dintorni, sono già stati pubblicati due inediti che sottolineano non solo il valore comunicativo che tutti siamo soliti riconoscere al caffè “sorbito” e in qualche occasione anche “assorbito” insieme, ma anche e forse soprattutto, di suscitatore di ricordi, di emozioni, di sensazioni.

In una parola di vita: vissuta con tutte le sue contraddizioni, sia con il bello che il cattivo tempo. Lo scorso 5 luglio, la scrittrice vicentina Mariapia Veladiano – (1960), due lauree in filosofia e teologia, molti libri anche di letteratura nei cataloghi fra altri di Einaudi, Rizzoli, Guanda), nel racconto “Solo una zia” tratteggia con molta efficacia la figura di una anziana signora di cui si è appena svolto il funerale.

E’ la “zia” Irma che, già quasi anziana, aveva cresciuto l’innominata protagonista per 17 anni dopo la morte per incidente stradale dei genitori. Finalmente arrivata alla casa che fu anche la sua “Lei”, dopo un viaggio tribolato e faticoso, ad esequie ormai avvenute per volere della zia, si imbatte nell’anziana Aimée e scopre che “dentro casa si muovono persone, c’è gente alzata che prepara caffè e cucina qualcosa di speziato. … Dentro c’è un parlottio tranquillo. Vuole del caffe? Chiede una signora minuta con un abito verde?”. Una voce serena sottolinea il significato profondo e non banale del momento: “Voleva – la defunta zia Irma – che la ricordassimo mangiando, bevendo e ridendo di tutte le stupidaggini che aveva fatto.

Poi aggiunge: aveva sentito dire che si fa così in qualche posto e diceva che siamo tutti troppo seri”. Un uomo afferma sicuro, avendola ben conosciuta: “migliorava il mondo, ridendo”. “Lei “si siede sulla panca più vicina stringendo la tazza con il caffè bollente che qualcuno le ha portato. Si appoggia al muro ed è come avesse dato il segnale. Una alla volta le persone si fanno presenti e si siedono”.

Ed ecco nella mente della pronipote, come fosse uno sbuffo di caffè della moka ancora calda sulla tavola, emerge l’immagine più vera e sincera della zia Irma che le confessa: “Ero una bambina <addolorata> e tu sei arrivata come una grazia. Una grazia laica, l’aveva definita”. Una grazia grande che ha riempito la vita di entrambe. La vera della moka con l’incisione “Una grazia grande” lo attesta come il sigillo del notaio.

Questo momento così intimo e personale è interpretato con sicurezza e maestria da Giulia Culicchia, artista del “figurativo interiore”, illustratrice di punta dell’Osservatore per il quale ha disegnato la bellissima cornice (intreccio di rametti d’olivo) che ha racchiuso lo storico “Habemus Papam Robertum Franciscum Prevost Leonem XIV” dello scorso 8 maggio. Del resto il disegno, di grande formato al centro della pagina , attira l’attenzione e in qualche modo ne esemplifica il significato.

“Per un poco si sente solo il suono di una pentola che bolle sul fuoco, tranquillo suono di cibo che si prepara a essere distribuito”. A un tratto l’anziana signora Aimée chiede a “Lei”: “Resti?”. “Sì, “Lei” risponde”. E la moka, scommettiamo?, sorride”.

                                                                                                                Gianluigi Goi 

Ripartono i mercati del caffè, Rainforest lancia una nuova certificazione specifica per l’agricoltura rigenerativa

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specialty mercati rossi Brasile caffè UE futures specialty Etiopia
Chicchi di caffè tostato (Image by Couleur from Pixabay)

MILANO – Ripartono i mercati del caffè invertendo un trend discendente, sul fronte dei robusta, e una fase di relativa calma, per quanto riguarda gli arabica: nella giornata di ieri, lunedì 8 settembre, le due borse sono tornate a volare. A New York, il contratto per scadenza dicembre dell’Ice Arabica ha guadagnato il 3% risalendo a 384,85 centesimi, massimo del nuovo mese.

Forti rialzi anche a Londra, dove il contratto per scadenza novembre dell’Ice Robusta si è rivalutato del 2,8% chiudendo a 4.430 dollari.

A far suonare la carica spingendo nuovamente i prezzi verso l’alto, le rinnovate preoccupazioni per la situazione meteo in Brasile.

Nuovi dati diffusi da Climatempo descrivono infatti una situazione che è tornata a farsi allarmante nel Minas Gerais, per l’assenza di precipitazioni.

Gli operatori temono, in particolare, che le eventuali fioriture precoci possano abortire, in assenza di piogge adeguate che le sostengano.

La stagione delle piogge primaverili, che fa scattare la fioritura principale, inizia normalmente a cavallo tra settembre e ottobre.

È importante sottolineare che i mercati del caffè sono al momento estremamente volatili e particolarmente vulnerabili, dunque, ai giochi speculativi.

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Trabo, distributore iSi, tra i protagonisti di HostMilano con i nuovi prodotti

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isi trabo
Palomo Twist (immagine concessa)

MIALNO – Trabo è distributore esclusivo dal 1990 di iSi marchio leader mondiale, attivo a Vienna dal 1851 e presente in oltre 80 paesi. Azienda dotata di altissima tecnologia presenta a HostMilano 2025 il nuovo sifone Green Whip e Twist’n Sparkle Virtuoso e la gamma tradizionale apprezzata nell’hotellerie, caffetterie, gelaterie e bar.

La gamma di questi prodotti consente di fare preparati freddi e caldi. iSi Culinary è  impegnata da oltre 60 anni nella continua innovazione con prodotti che velocizzano il servizio, specie per il catering. Tutta la gamma è a norme EU.

Il motto “La fantasia non ha limiti” testimonia la creatività personale nel realizzare
ricette particolari.

Il logo dell’azienda (immagine concessa)

L’azienda è sempre all’avanguardia per nuovi prodotti nel rispetto dell’ambiente, con impianti e macchinari che consentono una produzione 24 ore su 24 di ricariche iSi per la gamma di sifoni (panna, espumas, soda, nitro e azoto).

Completano la gamma accessori che consentono usi specifici per erogare e decorare.

iSi Virtuoso è un sistema di gasatura per bevande di alta qualità: pochi secondi
con un gesto semplice ed ecco una bevanda fresca fatta con succhi di frutta, tè, caffè,
vino o liquori o semplicemente acqua.

Virtuoso carbonizza qualsiasi bevanda, la confezione di una bottiglia singola consente di conservare in frigo i preparati pronti da gustare.

iSi Green Whip, nel rispetto dell’ambiente, offre la possibilità di ottenere il 15% in più
di prodotto, grazie anche alle nuove ricariche green, economico e sostenibile.

Le preparazioni fredde si trasformano in esperienze con gusto leggero e soffice dalla
panna, alle mousse, i topping fino alle creme e salse salate.

Sabato 18 ottobre alle ore 14 Gianni Cocco, coffee trainer premiato alle
più famose competizioni , presenterà dal vivo le infinite creazioni con Green Whip
per caffè eccezionali.

iSi Culinary vi aspetta al padiglione 8P, H07 KO08 a HostMilano.

Costadoro lancia la nuova linea di miscele per il canale vending

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caffè costadoro
Le miscele Chill, Relax e Break (immagine concessa)

TORINO – Costadoro, storica torrefazione torinese fondata nel 1890 e punto di riferimento nella produzione di caffè di alta gamma, amplia la propria offerta lanciando una nuova linea dedicata al canale vending. Una proposta pensata per portare l’eccellenza dell’espresso italiano nei luoghi di lavoro e in tutti quegli spazi in cui prendersi una pausa significa ritagliarsi un momento di qualità, anche lontano dal bar.

Con questa nuova gamma di caffè in grani, l’azienda entra ufficialmente nel segmento dell’Office Coffee Service, rispondendo alle esigenze di un pubblico sempre più consapevole e attento alla qualità della materia prima.

Nuove miscele, stessa qualità

Per garantire un’esperienza di alto livello, la massima qualità e una resa impeccabile, ovunque ci si trovi, Costadoro ha sviluppato tre nuove miscele pensate per offrire un gusto autentico, senza compromessi:

● Break – Una miscela dal carattere deciso, pensata per chi ama i sapori intensi e audaci. Le note di amaretto e cacao danno vita a un caffè corposo, perfetto per una pausa energizzante.

● Relax – Un blend avvolgente e armonioso, ideale per chi cerca un momento di benessere. Unisce la ricchezza del cioccolato alla vivacità delle spezie in un equilibrio perfetto.

● Chill – Profumata e morbida, questa miscela sorprende con note di prodotti da forno e un delicato tocco di cacao. Una pausa rilassante, dove il gusto accompagna il tempo per sé.

Un espresso eccellente, ovunque

Tutte le referenze nascono da una filiera controllata e tracciata, con selezioni accurate dei campioni provenienti dalle migliori piantagioni del mondo. La valutazione finale è affidata a un team di esperti, che ne certifica la qualità e l’uniformità in tazza.

Coerentemente con i propri valori – e con la certificazione B Corp ottenuta nel 2023 – Costadoro continua a investire in ricerca, sostenibilità e innovazione, applicando al vending lo stesso rigore qualitativo che da 135 anni contraddistingue l’azienda.

Con questa linea, Costadoro conferma la propria missione: rendere accessibile un caffè eccellente in ogni momento della giornata, anche attraverso la distribuzione automatica. Un espresso autentico, che unisce qualità, gusto e responsabilità, e che accompagna ogni pausa con la firma di un brand che fa dell’eccellenza italiana il proprio tratto distintivo.

La scheda sintetica di Caffè Costadoro

Caffè Costadoro, Azienda produttrice di caffè di Alta Gamma dal 1890, è presente in oltre 40 Paesi ed è diventata ambasciatrice dell’espresso italiano nel mondo mantenendo sempre saldo il legame con le sue radici torinesi.

Dopo i risultati ottenuti nel tempo in tema di sostenibilità e responsabilità sociale, Costadoro ha ottenuto la Certificazione B Corporation.

Quest’ultima viene assegnata alle società che si impegnano a osservare alti standard di performance sociale e ambientale, di trasparenza e responsabilità e che operano nel rispetto di tutti gli stakeholder coinvolti nel sistema: dai fornitori ai clienti, passando per i collaboratori, con particolare attenzione alle generazioni future. Per maggiori informazioni basta cliccare qui.

Gruppo Musetti mantiene i listini invariati nonostante l’aumento del prezzo del chicco

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L'andamento dei prezzi (dati concessi)

PORTENURE – I mercati internazionali del caffè hanno registrato nell’ultimo mese un nuovo incremento record: il prezzo della Robusta è aumentato del 44,6%, mentre quello dell’Arabica del 33,7%. Un dato che riflette le difficoltà di approvvigionamento e le tensioni che stanno interessando l’intero comparto agroalimentare a livello globale.

La politica del Gruppo Musetti

In questo contesto, il Gruppo Musetti desidera confermare con chiarezza la propria scelta: assorbire questi rincari senza modificare i listini e garantire ai propri clienti che il prezzo del caffè resterà invariato per tutto il 2025.

“Abbiamo deciso di non trasferire ai nostri clienti i forti aumenti del costo della materia primai registrato in questo ultimo mese – dichiara il ceo del Gruppo – è una scelta di responsabilità e vicinanza verso chi ogni giorno sceglie i nostri prodotti, dai professionisti del settore ai consumatori finali. Pur consapevoli che il mercato potrà riservare ulteriori sfide in futuro, confermiamo con determinazione il nostro impegno a mantenere invariati i prezzi per tutto il 2025”.

Il Gruppo Musetti conferma così il proprio impegno a garantire continuità, qualità e stabilità, anche in un periodo caratterizzato da forte volatilità dei mercati.

Per Musetti, il valore più grande sono le persone: i clienti, i partner, i consumatori.

illycaffè e Barcolana svelano il manifesto dell’edizione 2025 di Robert Wilson

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Cristina Scocchia, amministratore delegato illycaffè, con Mitja Gialuz, presidente regata Barcolana (immagine concessa)

TRIESTE – illycaffè e Barcolana presentano il manifesto dell’edizione 2025 della regata, firmato da Robert Wilson, una delle ultime opere realizzate dall’artista scenografo scomparso lo scorso 1 agosto.

Dopo Michelangelo Pistoletto (2015), Gillo Dorfles (2016), Maurizio Galimberti (2017), Marina Abramović (2018), Olimpia Zagnoli (2019), Lorenzo Mattotti (2020), Ron Arad (2021), Matteo Thun (2022), Judy Chicago (2023) Stefan Sagmeister (2024), illycaffè ha scelto per Barcolana uno dei più grandi maestri della scena artistica internazionale contemporanea proseguendo per l’undicesimo anno la volontà di esplorare e raccontare lo spirito dell’evento attraverso lo sguardo di grandi autori.

Robert Wilson ha rappresentato la Barcolana con una composizione rigorosa e teatrale: ogni elemento è disposto con precisione scenografica in cui la luce gioca un ruolo centrale, dove la passione dell’arte incontra il mare grazie ad elementi grafici primari e potenti.

Il blu, illuminato dalla luce, si trasforma in cielo, mare e vele riportando l’evento alla sua essenza, raccontando con maestria gli elementi chiave della regata.

Per creare il Manifesto, Wilson si è ispirato a una battuta da “Lady from the Sea” una collaborazione con Susan Sontag che riscrisse il classico di Ibsen per il regista statunitense: “Non ci sembra strano appartenere alla terra. Come è successo? Perché siamo arrivati ad appartenere alla terraferma? Perché non all’aria? Perché non al mare? Il desiderio di possedere ali. Gli strani sogni in cui si può volare senza esserne sorpresi – non suggerisce forse qualcosa? E così ci sono persone che pensano di appartenere al mare”.

“Il manifesto di questa edizione della Barcolana è un meraviglioso viaggio nel blu, il colore che tutti noi appassionati di mare abbiamo dentro: chi naviga e vive la propria passione per il mare trova nelle sfumature di blu la propria ispirazione, la propria forza – ha commentato Mitja Gialuz, presidente della Società Velica di Barcola e Grignano che organizza l’evento –. Il blu ci unisce tutti, come in questo manifesto, uno dei più belli in questa galleria di arte e mare che ogni anno illycaffé e Barcolana compongono insieme”.

“Da oltre vent’anni illycaffè rinnova con entusiasmo il proprio sostegno alla Barcolana, condividendo con questa straordinaria manifestazione la passione per il mare, il territorio e la cultura – dichiara Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè –. Trieste è la città in cui siamo nati: sostenere questo evento significa valorizzare le nostre radici e contribuire a un dialogo continuo tra arte, territorio e comunità. Per l’edizione 2025, il manifesto interpretato dal grande artista Robert Wilson è un omaggio al mare e alla sua essenza più profonda, alla sua forza immaginifica e alla capacità di unire le persone oltre ogni confine”.

Barcolana è in programma il 12 ottobre 2025 nel Golfo di Trieste, con partenza alle ore 10.30, preceduta da eventi a terra e in mare che iniziano il 1 ottobre.

Riguardo Robert Wilson

Nato a Waco, in Texas, Robert Wilson è stato tra i più importanti artisti teatrali e visivi del mondo. Le sue opere per il palcoscenico integrano in modo non convenzionale un’ampia varietà di media artistici, tra cui danza, movimento, illuminazione, scultura, musica e testo. Le sue immagini sono esteticamente sorprendenti e cariche di emozioni, e le sue produzioni si sono guadagnate il plauso del pubblico e della critica di tutto il mondo.

Figura eclettica nel panorama artistico contemporaneo, regista, scultore, coreografo, pittore, light-designer, video-artista e attore, era una figura chiave nel mondo del teatro sperimentale e un esploratore nell’uso del tempo e dello spazio in scena. Le sue produzioni trascendono le convenzioni teatrali e hanno ridisegnato in modo decisivo il modo di intendere il teatro e l’opera.

L’originalità della sua visione si è manifestata – in teatro – attraverso una nuova concezione del tempo e dello spazio scenico, un uso personale della luce, una centralità dominante del corpo, il rigore nella scenografia.

La scheda sintetica della Barcolana

Barcolana è la regata più grande del mondo, si svolge ogni anno a Trieste la seconda domenica di ottobre. Organizzata in partnership con il Comune di Trieste, la Regione Friuli Venezia Giulia, il main sponsor Generali e il supporto di numerosi partner, l’evento ha visto nella 50.a edizione – disputatasi domenica 14 ottobre 2018 – la presenza di 2.869 imbarcazioni iscritte, nuovo record mondiale per una regata a vela, cui è seguito l’iscrizione al Guinness dei Primati.

L’edizione del cinquantenario ha portato a Trieste oltre 300mila persone confermandosi uno degli eventi più partecipati in Italia, con un ritorno di immagine in tutto il mondo.

Nel 2022, la regata è stata vinta per la prima volta da un’imbarcazione con uno skipper donna, l’americana Wendy Schmidt, che ha partecipato all’evento con la sua “Deep Blue” con il duplice obiettivo di promuovere il ruolo della donna nella vela e di sensibilizzare le persone sulla necessità di proteggere l’ambiente.

Preceduta da 10 giorni di eventi a terra e in mare, l’edizione 56 della regata si è svolta il 13 ottobre 2025 e ha visto la vittoria di Arca SGR con al timone Furio e Marta Benussi che hanno tagliato il traguardo in 1 ora, 28 minuti e 14 secondi.

La scheda sintetica di illycaffè

illycaffè è un’azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933, che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. Produce un unico blend 100% Arabica composto da 9 ingredienti diversi. L’azienda seleziona solo l’1% dei migliori chicchi di Arabica.

Ogni giorno vengono gustate più di 8 milioni di tazzine di caffè illy nei bar, ristoranti, alberghi, caffè monomarca, case e uffici di oltre 140 paesi, in cui l’azienda è presente attraverso filiali e distributori.

Fin dalla nascita illycaffè ha orientato le proprie strategie verso un modello di business sostenibile, impegno che ha rafforzato nel 2019 adottando lo status di Società Benefit e nel 2021 diventando la prima azienda italiana del caffè ad ottenere la certificazione internazionale B Corp. Tutto ciò che è ‘made in illy’ viene arricchito di bellezza e arte, a cominciare dal logo, disegnato da James Rosenquist, le illy Art Collection, le tazzine decorate da più di 130 artisti internazionali o le macchine da caffè disegnate da designer di fama internazionale.

Con l’obiettivo di diffonderne la cultura della qualità ai coltivatori, baristi e amanti del caffè, l’azienda ha sviluppato la sua Università del Caffè che ad oggi svolge corsi in 23 paesi del mondo. Nel 2023 illycaffè ha generato un fatturato consolidato pari a €595,1 milioni. La rete monomarca illy conta 159 punti vendita in 30 Paesi.

Vortice ottiene la convalida del brevetto di invenzione europeo per i ventilatori Lineo Quiet

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vortice
Lineo 200 Quiet (immagine concessa)

MILANO – I ventilatori da condotto della serie Lineo Quiet si caratterizzano per le ridotte emissioni sonore e la silenziosità, le elevate prestazioni, ai vertici della categoria, la grande efficienza, pienamente conforme ai requisiti dei vigenti Regg. Ecodesign sia nella gamma ES (equipaggiata di motori EC brushless) sia in quella AC, e l‘assenza di penalizzazioni riconducibili agli interventi di manutenzione.

Le soluzioni sviluppate, che testimoniano del know-how conseguito e delle tecnologie produttive messe a punto da Vortice, concretizzatesi nel 2019 nel deposito del Brevetto di Invenzione Italiano, sono state ora ufficialmente riconosciute a livello internazionale con la convalida del brevetto europeo n. 4065848 in numerosi Paesi tra cui: Belgio, Germania, Spagna, Gran Bretagna, Italia, Polonia, Portogallo, Turchia e del Brevetto n. 290913 in Israele.

Lineo 200 Quiet nel dettaglio (immagine concessa)

Tra le caratteristiche distintive della gamma Lineo Quiet meritano di essere menzionati: il sistema di attenuazione del rumore (integrato nell’involucro), l’accurato studio della fluidodinamica interna e l’ottimizzazione aerodinamica delle giranti.

La gamma Lineo Quiet si compone di 19 modelli, azionati da motori AC e EC (modelli ES), di diametro nominale compreso tra 100 e 315 mm e con portate massime prossime ai 3.000 m3/h.

Concepiti per l’installazione all’interno di condotti di ventilazione, i modelli della serie Lineo Quiet vantano ingombri radiali proporzionalmente contenuti, che ne agevolano il montaggio anche in spazi limitati, quali controsoffitti o cavedi. La possibilità di variare la velocità dei motori, scegliendo la più adatta tra quelle disponibili o ottimizzandone il valore mediante dispositivi di regolazione, consente di adattare la prestazione erogata alle effettive esigenze.

L’elevato (IPX5) grado di protezione all’acqua ne accresce la flessibilità di installazione. Gli involucri in resina plastica, resistenti fuoco (classe E2) e alla corrosione, unitamente alla notevole (60 °C) temperatura di funzionamento continuo li rende adatti all’impiego in ambienti industriali.

Ultimo, ma non meno importante, la possibilità di accedere al motore, alla girante e ai componenti elettrici ed elettronici di Lineo Quiet senza alterare la connessione ai condotti a monte e a valle che, senza pregiudicare la funzionalità e l’insonorizzazione, ne facilitano la manutenzione e ne riducono drasticamente i costi di gestione.

Mileto: ecco il bar in cui è vietato offrire il caffè

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Una tazza di caffè americano (immagine: Pixabay)

L’avviso può strappare un sorriso a chi non frequenta locali pubblici nei centri più piccoli e periferici, ma dietro si cela una tradizione che è diventata talmente oppressiva da costringere gli esercenti a vietare questa ostentazione di rispetto per non perdere clienti. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo di Cristina Iannuzzi per Il Vibonese.

Il caso del bar di Mileto

MILETO (Vibo Valentia) – “In questo locale è vietato offrire”. È quello che si legge su un cartello esibito in bella vista sul bancone di un noto bar pasticceria di Mileto. Ma non è un caso isolato.

Sono tanti i bar nel Vibonese dove avvisi dello stesso tenore accolgono i clienti, con grande perplessità e qualche sorriso d’imbarazzo per chi non è di queste parti e non si spiega perché in un locale pubblico sia vietato ciò che in teoria dovrebbe essere assolutamente lecito. Anzi, quale esercente sano di mente rinuncerebbe a qualche incasso in più?

La questione è più complessa. Il divieto è a tutela di chi si sente costretto a pagare la consumazione di amici o semplici conoscenti presenti nel locale, per rispettare un’usanza che nel corso degli anni è degenerata, passando da un semplice gesto di cortesia e talvolta di rispetto, a una sorta di obbligo mal sopportato.

Un gesto che, al netto della fastidiosa imposizione implicita, non tutti possono permettersi. Più facile per qualcuno rinunciare al caffè. Così, per evitare di perdere clienti, molti baristi, soprattutto quelli dei centri più piccoli e periferici, decretano il “vietato offrire”.

Nel bar di Mileto la legge vale da sempre: “Qualcuno fa resistenza ma noi siamo intransigenti”, spiega Roberto Raffaele, fratello del titolare del bar pasticceria “Golose tentazioni”.

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Oscar Farinetti in libreria con il primo romanzo: “Apriremo altri Eataly Café”

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Il fondatore di Eataly Oscar Farinetti

Oscar Farinetti, l’imprenditore che ha fondato Eataly, presenta il suo primo romanzo in libreria. Recentemente, Farinetti è stato ospite di Mario Rubino, presidente di Kimbo, per fare il punto sul caffè (ne abbiamo parlato qui). Per l’occasione, Farinetti parla della sua politica nei confronti dei prezzi del chicco.

Leggiamo di seguito un estratto dell’intervista di Elvira Serra per Il Corriere della Sera.

Il romanzo di Oscar Farinetti

MILANO – Oscar Farinetti torna in libreria con La regola del silenzio, pubblicato da Bompiani. È il suo primo romanzo. Wikipedia ormai lo qualifica come “scrittore, dirigente d’azienda e imprenditore”, in quest’ordine.

Mica si è montato la testa?

“Ma io è tutta la vita che me la monto! Lo vedo sul piano dell’ambizione, del sentirsi un po’ meglio di ciò che si è, così da sognare di poter combinare qualcosa e farcela”.

Sogna lo Strega?

“No, quello mai. Però mi piacerebbe allargare lo zoccolo dei miei lettori”.

E la classifica?

“Sarebbe un onore”.

Eataly ha chiuso a Verona e in Brasile. Dove le è spiaciuto di più?

“Quando chiudi è sempre brutto. Però forse più a Verona. Ma ormai devi aprire solo in centro, in aeroporto e nei centri commerciali”.

Un caffè da Eataly costerà 2,50 euro?

“Ma no! Io avevo premesso che se si tenesse conto dei costi, vale a dire macchina, macina e lavoro del barista, dovrebbe costare molto di più. In Italia il prezzo resterà calmierato, ma in America un caffè al bar costa 4 dollari”.

Perché state investendo così tanto sul caffè, adesso?

“Non sono più io a prendere decisioni, ma ho aderito volentieri all’aumento di capitale perché abbiamo già due Eataly Caffè, a New York, che funzionano molto bene. Ora contiamo di aprirne altri”.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Terremoto nel mercato mondiale del caffè: così KDP acquisterà il colosso olandese Jde Peet’s dando vita a un gigante di dimensioni paragonabili a quelle di Nestlé

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I loghi di Keurig Dr Pepper e JDE Peet's
I loghi di Keurig Dr Pepper e JDE Peet's

MILANO – La notizia è esplosa come una bomba nella mattinata di lunedì 25 agosto, annunciata da un comunicato congiunto diffuso all’apertura dei mercati in Europa: il gigante del beverage e del caffè porzionato americano Keurig Dr Pepper (KDP) acquisirà il numero uno mondiale pure play del caffè, l’olandese Jde Peet’s, per 15,7 miliardi di euro, in un’operazione tutta in contanti.

Secondo i termini concordati, gli azionisti di Jde Peet’s riceveranno 31,85 euro per ogni azione posseduta, in contanti, con un premio del 33% sul prezzo medio ponderato per il volume a 90 giorni, che porta il valore complessivo dell’operazione alla già citata cifra di 15,7 miliardi di euro, o 18,4 miliardi di dollari.

Jde Peet’s, inoltre, distribuirà un dividendo, precedentemente annunciato, di 0,36 euro per azione prima della chiusura dell’operazione.

Successivamente all’acquisizione, il cui closing è previsto per il primo semestre 2026, si procederà, il prima possibile, al delisting di Jde Peet’s da Euronext Amsterdam e Keurig Dr Pepper si sdoppierà, a sua volta, in due società autonome, entrambe quotate in borsa negli Stati Uniti: “Beverage Co.”, che riunirà i marchi del beverage (tra i più noti: Dr Pepper, Canada Dry, Snapple, 7UP) e “Global Coffee Co.” destinata a diventare il competitor #1 mondiale pure-play nel settore del caffè, con tutti i marchi di Jde Peet’s, cui si aggiungerà la piattaforma Keurig, con le popolari capsule K-Cup e relative macchine.

Il fatturato di Beverage Co. e Global Coffee Co. è stimato rispettivamente in 11 e 16 miliardi di dollari

“La nuova entità avrà una dimensione simile a quella del business del caffè di Nestlé… Entrambe avranno una quota di mercato di circa il 20% nel settore globale del caffè confezionato (cpg)”, ha dichiarato l’analista di ING Maxime Stranart, a Reuters.

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