venerdì 28 Novembre 2025
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Julius Meiln protagonista alla settimana del Design con la ViennaCoffeeHouse

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Julius Meinl presente alla Milan Design Week (immagine concessa)

VICENZA – Julius Meinl, rinomato brand viennese nel mondo del caffè, torna alla Milan Design Week 2024, raccontando la propria storia all’interno di un contesto caratterizzato dalla fusione di elementi classici con il design contemporaneo austriaco. L’esposizione, firmata da Advantage Austria, sarà costituita da pezzi unici di design austriaco, come mobili e arredi, lampade e accessori per la tavola, selezionati da un’apposita giuria.

Julius Meinl alla Milan Design Week

Tra gli elementi di design iconici dell’Austria non poteva mancare la tazzina da caffè di Julius Meinl, che dal 16 al 21 aprile 2024 sarà ospitato nel Design Palazzo Austria, all’interno di Palazzo Confalonieri – Fondazione Cariplo, circuito Brera Design District.

Durante la Design Week, all’interno della ViennaCoffeeHouse, gli ospiti potranno immergersi nell’atmosfera viennese e assaporare le miscele di caffè del brand.

L’obiettivo di Julius Meinl è quello di offrire a tutti gli ospiti della Design Week, e a tutti gli amanti del caffè, un momento di pausa, piacere e libertà dall’ordinario, per staccare dal tran tran dei giorni dedicati al design.

Questo desiderio rientra appieno nella campagna, appena lanciata dal brand, “I do it Meinl way’” nel tentativo di far ritrovare, attraverso i coffee moments, la gioia ad ogni sorso di caffè.

Per Julius Meinl, la vita è fatta di piccoli momenti speciali e goderne è la cosa più importante, ovunque ci si trovi. Non è quindi solo il gusto del caffè, ma l’effetto che questo ha su tutti i sensi a coronare il momento di pausa perfetto, offrendo a tutti gli amanti del caffè un’esperienza sensoriale completa.

La speciale tazzina Julius Meinl è stata creata in collaborazione con Matteo Thun nel 2004, architetto e designer italiano noto per i suoi lavori innovativi. Questa, in relazione diretta con la Design Week, è il simbolo della storia e dell’evoluzione dell’iconografia legata a Julius Meinl.

La tazzina rossa di Thun è ispirata al famoso logo del brand in cui domina un Faz rosso; la versione nera della medesima tazzina è invece composta da pochi elementi ma fortemente evocativi: porcellana nera accompagnata dal logo dorato Julius Meinl.

Questa rivisitazione moderna richiama la cultura delle caffetterie viennesi e l’imperitura ricetta del caffè 1862 e si ispira inoltre al famoso quadro di Paul Cezanne “Bacio della Medusa”, conosciuto anche come “Il sogno del Poeta”. La tazzina, estremamente elegante, riporta agli anni dei Caffè letterari della Vienna del 1800 e rimanda a quella immagine del caffè come aroma intenso e crema dorata, legandosi all’idea del caffè come ‘oro liquido’.

Julius Meinl invita tutti i coffee lover e gli amanti del design a ritagliarsi un momento di calma dalla frenesia del quotidiano presso il Design Palazzo Austria a Palazzo Confalonieri in occasione della Milano Design Week, per scoprire e celebrare l’arte del caffè e il design austriaco in una fusione unica di stile e tradizione.

La scheda sintetica di Julius Meinl

Julius Meinl è un’azienda familiare austriaca di grande successo internazionale e da 160 anni è l’ambasciatrice nel mondo della cultura delle caffetterie viennesi. Il successo globale di Julius Meinl si basa su valori tradizionali: cinque generazioni di esperienza
nel caffè, prodotti di qualità premium e un eccellente servizio ai clienti.

Julius Meinl è ambasciatrice globale per la cultura del caffè viennese e oggi ispira le persone in tutto il mondo, proprio come facevano in passato i caffè letterari.

• Fondata nel 1862 a Vienna
• 1000 dipendenti in tutto il mondo
• Presente in più di 70 paesi in tutto il mondo: market leader in Austria e nei Paesi dell’Europa Centrale e settimo player nel mercato horeca italiano
• Circa 40.000 clienti in tutto il mondo
• Centri di produzione a Vicenza (Italia) e a Vienna (Austria)

De’ Longhi porta la Bean-to-cup revolution a Milano con il Perfetto District dal 16 al 21/04

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Il Perfetto District di De' Longhi (immagine concessa)

MILANO – In occasione della Milano Design Week, che si tiene in concomitanza con la 62° edizione del Salone internazionale del mobile di Milano, De’ Longhi, leader globale nel settore degli elettrodomestici per la casa, porta in città la “Bean-to-cup revolution” per elevare l’esperienza del caffè a un nuovo livello, unendo così tecnologia all’avanguardia, un design pluripremiato e un’esperienza senza pari.

De’ Longhi alla Milano Design Week

Il Perfetto District di De’Longhi sarà il fulcro di questa experience nel cuore di Milano: un itinerario cittadino alla scoperta delle macchine da caffè automatiche De’Longhi che, tappa dopo tappa, svelerà la magia che si cela dietro un caffè “perfetto”, dal chicco fino alla tazzina.

Dislocata in punti strategici della città, la macchina automatica per caffè in chicchi De’Longhi Rivelia, permetterà ai consumatori di assaggiare diverse tipologie e miscele di caffè e, grazie alla macinatura fresca dei chicchi al momento, di preservare in tazza tutti gli aromi del caffè, offrendo un’esperienza premium di gusto.

Rivelia è infatti dotata di macinacaffè integrato regolabile con 13 livelli di macinatura e grazie alla tecnologia Bean Adapt la macchina suggerisce il livello di macinatura, la dose di caffè e la temperatura di infusione ai chicchi inseriti.

Il percorso del Perfetto District comincerà nel Beans Corner, presso Caffè Vergnano 1882, brand partner di De’Longhi, nel bar storico di via Speronari, dove sarà possibile assaporare un Espresso di qualità, estratto a regola d’arte da diverse varietà di chicchi.

In questo corner è anche prevista la presenza di un esperto nei giorni 19 e 20 aprile, che guiderà gli ospiti dalle ore 13.30 alle ore 15.30 nella preparazione di un caffè perfetto.

Il viaggio dal chicco alla tazzina continua nel Technology Corner a Casa Lago: un ampio spazio di design dove verranno esposte le macchine automatiche più iconiche, con un focus sulla loro semplicità di utilizzo e i tempi record di preparazione resi possibili dalla tecnologia innovativa di Rivelia.

La terza tappa, il Perfetto Corner allestito presso Lago Store è un invito a scoprire le proprie preferenze in fatto di caffè, grazie alla funzione My Perfetto di Rivelia che consente la customizzazione delle bevande e la creazione di profili utente.

Si prosegue poi da TERRASZA, che durante la Design Week diventa The Cool Corner: uno spazio outdoor suggestivo e scenografico dove sarà possibile provare per la prima volta e gustare le bevande latte freddo realizzate con Rivelia, grazie all’ausilio della nuova caraffa Latte Crema Cool che sblocca 6 nuove bevande.

Penultima tappa del Perfetto District è Mo 1950, The Taste Corner, uno spazio per conoscere un altro fondamentale concetto di gusto, quello estetico. Qui il design delle nuove macchine De’Longhi sarà esposto in più ambienti che vanno oltre la cucina, dove ognuno potrà imparare come allestire il proprio grazie ai consigli dell’Interior Designer Alberto Vanin.

L’esperienza si conclude nella storica sede del Corriere della Sera, The Green Corner, dove verrà presentata in esclusiva la nuova colorazione Jade Green di Rivelia.

Le tappe del Perfetto District

-The Beans Corner C/O Vergnano 1882 – Via Speronari, 3

-The Technology Corner C/O Casa Lago – Via San Tomaso, 6

– The Perfetto Corner C/O Lago Store Portanuova – Via Galileo Galilei, 14

– The Cool Corner C/O TERRASZA – Giardino di Alik, Via E. De Amicis, 17

– The Taste Corner C/O Mo.1950 – Via G. Carducci, 38

– The Green Corner C/O Corriere della Sera – Via Solferino, 28

Sintesi dell’expertise di De’Longhi nell’ambito del caffè, Rivelia, che è stata recentemente premiata con tre prestigiosi premi IF Design nelle categorie Prodotto, Esperienza Utente e Interfaccia Utente, incarna un nuovo linguaggio estetico, che grazie al suo design ricercato e senza tempo, contraddistinto da linee morbide e delicate, la rende versatile e adatta a qualsiasi stile di arredamento.

Caffè Vergnano 1882 sarà presente con il proprio caffè in chicchi in tutti i corner del Perfetto District by De’Longhi.

Perfetto District by De’Longhi

16 – 21 aprile 2024

Technical partner: Alpro, Caffè Vergnano 1882, Casa Lago, Mo. 1950, TERRASZA

 La scheda sintetica di De’Longhi

De’ Longhi è il global brand che offre ai consumatori prodotti innovativi con una combinazione unica di qualità, prestazioni, stile e design che ha reso la società un leader mondiale nel piccolo elettrodomestico. All’interno di quest’ultimo segmento, le macchine per caffè rappresentano attualmente il cuore del brand e hanno portato De’ Longhi a essere tra i leader mondiali nella loro produzione.

Le sue macchine per caffè riescono a soddisfare le diverse esigenze dei coffee lover di tutto il mondo, grazie a tecnologia, design e possibilità di personalizzazione delle bevande che offrono. Dal chicco mono-origine fino al più selezionato caffè macinato, De’Longhi permette di ottenere il risultato in tazza desiderato con la semplicità del tocco di un tasto di una macchina superautomatica o replicando i gesti dei baristi con la soluzione manuale.

Caffè Vergnano insieme a De’ Longhi in 6 location per la Milano Design Week, 15-21/04

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De' Longhi insieme a Caffè Vergnano (immagine concessa)

MILANO – In occasione della Design Week che andrà in scena dal 15 al 21 aprile nella città di Milano, Caffè Vergnano – simbolo dell’autentico espresso italiano nel mondo e tra i migliori produttori di caffè in grani – e De’ Longhi – leader globale nel settore delle macchine per il caffè espresso – collaborano con 6 location sfruttando un unico filone narrativo: il tuo caffè Perfetto è il risultato del chicco macinato fresco e la tua macchina perfetta si adatta perfettamente al tuo design.

Caffè Vergnano e De’ Longhi per la Milano Design Week

Il Beans Corner situato nella storica caffetteria di Via Speronari, sarà la prima tappa del Perfetto District: un percorso cittadino ed un’esperienza di gusto.

Venerdì 19 e sabato 20 aprile nel coffee shop sarà anche prevista la presenza di un esperto coffee trainer di Caffè Vergnano, che guiderà gli ospiti, nella fascia oraria dalle 13.30 alle 15.30, nella preparazione di un caffè a regola d’arte.

Inoltre nelle giornate del 16,17,19 aprile alle ore 10.30 sarà previsto l’appuntamento “Colazione con” insieme alle talent God Save the Breakfast, Cucina Botanica ed Irene’s closet.

In tutte le tappe del Perfetto District e nei coffee shop Caffè Vergnano 1882 di via Cesare Battisti e Mind-Milano Innovation District, si potranno gustare l’espresso e il cappuccino perfetto preparati con i chicchi Caffè Vergnano.

La scheda sintetica del Caffè Vergnano

Caffè Vergnano è una delle più antiche torrefazioni italiane. Fondata nel 1882 e ancora oggi guidata dalla famiglia, da 140 anni racconta il rito dell’autentico espresso italiano portando in una tazzina profumi e aromi di tutto il mondo. Il segreto delle miscele è la tostatura, lenta e tradizionale che valorizza ogni singola origine, nel rispetto della materia prima.

Le miscele Caffè Vergnano si trovano nella grande distribuzione, nei migliori bar e negli oltre 180 Caffè Vergnano 1882, la catena di caffetterie all’italiana presente in tutto il mondo.

Fuori Salone: ecco come mangiare e bere saltando la coda grazie alla startup Qromo

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La startup milanese fornirà servizi cashless e saltacoda per tutta la durata della Design Week 2024 (immagine concessa)

MILANO – Qromo, startup fintech nata a Milano con l’obiettivo di digitalizzare e semplificare tutti i processi delle attività di Food Retail e del settore horeca, annuncia la propria partecipazione alla Milano Design Week 2024, dove sarà presente presso due location iconiche del Fuorisalone, l’Isola Design Festival e lo spazio Base Milano, in qualità di abilitatore della modalità cashless e saltacoda per l’acquisto di cibo e bevande.

Qromo alla Milano Design Week con il menù digitale per ordine e pagare

Per far fronte all’inevitabile affollamento legato alla massiccia partecipazione prevista agli eventi del Fuorisalone, Qromo fornirà una soluzione che permetterà agli ospiti della fiera, attraverso un menù digitale integrato con una funzione di ordini e pagamenti, di ordinare e pagare cibo e bevande direttamente da smartphone, semplicemente inquadrando un QRcode e senza scaricare nessuna app. I visitatori potranno ordinare comodamente e senza doversi mettere in coda presso tutti gli eventi legati alla Isola Design Week e a Base Milano, dove si svolgeranno molteplici attività legate al festival.

Con queste soluzioni, QROMO vuole migliorare l’esperienza di acquisto e consumo, dando la possibilità a chi la usa di sperimentare un’esperienza full cashless e di evitare di passare ore in fila nell’attesa di fare lo scontrino.

“Il Fuori Salone è uno degli eventi più attesi dalla città di Milano, polo di attrazione per un numero enorme di visitatori. L’affollamento in questa tipologia di eventi crea necessariamente dei disagi, code e assembramenti. Qromo nasce proprio per eliminare queste problematiche, semplificando i processi di ordinazione e portando beneficio a esercenti e consumatori, contribuendo ad abbattere le lunghe attese, da sempre il primo disincentivo all’acquisto durante queste fiere,” commenta Francesco Basile, co-founder e amministratore delegato di Qromo.

Attraverso l’eliminazione delle code in cassa, la semplificazione dei processi di ordinazione e pagamento e il monitoraggio in tempo reale delle rimanenze di magazzino, QROMO offre strumenti che possono contribuire al miglioramento dell’efficienza e della redditività delle attività di ristorazione.

La scheda sintetica di Qromo

Qromo è una start-up fintech fondata nel 2020 che si rivolge alle attività del settore horeca, food retail ed eventistica con una soluzione modulare all-in-one che integra un menù digitale personalizzabile, un sistema di ordini e di pagamento e un software gestionale per la processazione degli ordini. La soluzione di QROMO contribuisce a eliminare le code in cassa e facilitare i processi di ordinazione e pagamento, tracciando in tempo reale le rimanenze di magazzino.

Approvata la legge Massari che riconosce i mestieri di chef e pasticceri, il maestro: “Non sono soddisfatto ma felice”

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iginio massari colomba delice 2020
Iginio Massari

Finalmente è stata approvata la Legge Massari che ha come obiettivo quello di promuovere l’eccellenza della cucina italiana e che riconosce ufficialmente i mestieri di pasticciere, chef e artigiani del cibo (ne abbiamo parlato qui). “Non sono soddisfatto, ma felice”, – rivela il maestro Massari a La Cucina Italiana – “Una legge che porta il proprio nome per un pasticciere passa alla storia, ed è sia un onore che un onere, dovrò essere imparziale a livello operativo, per cui spero solo che mi riesca bene, molto bene; certo, fino a che non verrà esposta la normativa della legge non saprò esattamente cosa comporterà”.

Leggiamo di seguito la prima parte dell’intervista di Laura Pacelli pubblicata sul portale La Cucina Italiana.

La Legge Massari riceve il riconoscimento ufficiale

MILANO – “Con questo premio ho voluto emulare – non copiare – soprattutto i francesi, ma siamo 100 anni indietro rispetto a loro. Per fortuna qualcuno si è svegliato e ha capito che è importante codificare queste persone, questi artigiani, che possono dare un input alla nazione, per promuovere tutto ciò che è italiano.

Un giorno in Francia con Gualtiero Marchesi, di cui ero grande amico, il vecchio padre della cucina moderna, Paul Bocuse, ci disse: “Cari miei, quando gli italiani si accorgeranno del grande valore delle materie prime che avete, supererete la cucina francese…””.

Guardare gli altri, per cambiare marcia

“Non siamo ancora arrivati a quel punto, forse perché manca ancora l’atteggiamento giusto per arrivarci, l’onestà e la voglia di farlo.

Certo, anche i francesi si invidiano tra loro, ma, pensiamo a Château d’Yquem, un vino da dessert pregiatissimo (Sauternes, ndr), di altissima qualità, dal prezzo molto elevato; gli altri chateau vicini non rispondono dicendo di comprare il loro vino perché costa meno, come facciamo noi. Ma ammettono che quello è un grande vino e che loro lo stanno rincorrendo, per fare meglio e ottenere la stessa qualità. Ecco bisogna avere la forza di fare questo, capire le abilità degli altri per cambiare marcia, trovare gli stimoli dagli altrui per rinnovarsi tutti giorni. Se invece l’unico stimolo è la propria iniziativa e/o abbassare il prezzo allora non si va lontano”.

Un premio non solo per i pasticcieri

Con questa legge Massari è prevista, inoltre, l’istituzione di un riconoscimento attraverso cui vengono premiati i migliori e le migliori rappresentanti delle categorie che potranno essere insignite del titolo di Maestro dell’arte della cucina italiana.

Per leggere l’intervista completa basta cliccare qui

Walcor: il tribunale di Cremona chiude il concordato preventivo, Capuano: “In due anni, salvata l’azienda”

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L'azienda Walcor (immagine concessa)

CREMONA – Walcor esce dal concordato preventivo. Il collegio della Sezione Fallimentare del Tribunale di Cremona, con un provvedimento in data 5 aprile 2024 a firma del giudice delegato dottor Andrea Milesi, ha infatti dichiarato “conclusa la fase di esecuzione del concordato preventivo” per la nota società dolciaria cremonese.

Questo procedimento era stato avviato nel marzo del 2020, con l’incarico di commissario giudiziale affidato al dott. Alberto Valcarenghi, a fronte di una grossa posizione debitoria (circa 70 milioni di euro) a carico dell’allora Wal-Cor Snc nei confronti di un gran numero di creditori, tra fornitori, dipendenti e erario.

Walcor: la chiusura del concordato preventivo

Con l’ingresso nel 2022 di due nuovi soci, JP Morgan Asset Management e il Fondo Salvaguardia Imprese di Invitalia, la Snc era stata trasformata in Spa, era stato stabilito un aumento di capitale ed erano stati avviati i pagamenti ai creditori.

Alla fine del marzo scorso, completati i pagamenti, Walcor ha dunque presentato domanda di chiusura anticipata del concordato preventivo che, dopo il parere positivo del commissario giudiziale, ha visto l’emissione del provvedimento di chiusura da parte del Tribunale di Cremona.

“In soli due anni, sono state sviluppate una serie di iniziative che oggi garantiscono il completo salvataggio dell’azienda”, commenta Attilio Capuano, amministratore delegato dell’azienda. “Innanzitutto, siamo ricorsi al fondo di salvaguardia per i marchi storici, abbiamo poi ricercato nuovi investitori, si è quindi proceduto all’acquisizione da parte di JP Morgan e Invitalia ed è stata creata la Spa con una nuova governance”.

Capuano aggiunge: “In seguito è stato rilanciato il marchio, sviluppate le relazioni commerciali con l’estero, avviata una partnership produttiva e commerciale con Pernigotti e riorganizzata la rete commerciale e la struttura del management. Infine è stato gestito e chiuso anticipatamente il concordato preventivo. Attendavamo da tempo la positiva conclusione di questo procedimento”, conclude Capuano, “ed è significativo che sia avvenuta proprio mentre festeggiamo il 70° anniversario della nostra azienda, nata a Cremona nel 1954”.

Simone Zaccheddu e Gabriele Pezzaioli fuori dai mondiali cup tasters e brewers cup

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Simone Zaccheddu (credits: SCA Italy)

MILANO – I campionati mondiali di cup tasters e brewers cup hanno animato il palco della Specialty Coffee Expo di Chicago(12-14 aprile): i competitor italiani per le rispettive categorie, Simone Zaccheddu e Gabriele Pezzaioli si sono messi alla prova nel confronto con gli sfidanti internazionali.

Purtroppo il percorso per entrambi si è fermato, non qualificandosi per le finali e ora si rientra a casa, arricchiti comunque di una nuova esperienza maturata a livello globale.

Specialty Coffee Expo: un’esperienza sul tetto mondiale delle competizioni

Gabriele Pezzaioli (credits: SCA Italy)

Che però si è interrotta molto presto sia per il coffee expert per l’Accademia del caffè espresso de La Marzocco che per il barista del Checchi Brunch&SpecialtyCoffee di Brescia.

Simone Zaccheddu si è classificato 29 su 34 concorrenti, con 5 tazze in 4:18 uscendo al primo turno.

Gabriele Pezzaioli per la categoria Brewers, si è posizionato 27esimo su 44 partecipanti, uscendo quindi anche lui al primo turno.

L’Italia è fuori dalla sfida mondiale.

La community di Sca Italy è stata vicina ai rappresentanti italiani in questo percorso di crescita personale e professionale, fuori dai confini nazionali.

Campionato nazionale di pasticceria istituti alberghieri d’Italia: la Sardegna trionfa

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Ad aggiudicarsi il primo posto assoluto Filippo Fois e Sara Gioia Montisci dell’istituto superiore “D. Azuni” di Cagliari (immagine concessa)

VITTORIO VENETO (Treviso) – Si è concluso con grande successo il Campionato nazionale di pasticceria istituti alberghieri, un evento organizzato con passione dalla Federazione internazionale pasticceria, gelateria e cioccolateria (Fipgc), in collaborazione con l’istituto professionale “A. Beltrame” e con il sostegno del Ministero dell’Istruzione e del merito.

La conclusione del Campionato nazionale di pasticceria istituti alberghieri

La competizione, tenuta a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, ha visto la partecipazione di 60 giovani provenienti da 30 scuole di tutto il Paese e ha avuto come tema la realizzazione di una monoporzione, e il relativo packaging, utilizzando come ingrediente base il miele delle Dolomiti DOP.

Ad aggiudicarsi il primo posto assoluto Filippo Fois e Sara Gioia Montisci dell’Istituto Superiore “D. Azuni” di Cagliari con la monoporzione “Kondura”, termine greco che fa riferimento alla tipica gondola e che incarna l’eleganza e la tradizione veneziana. Il dolce, in cioccolato e miele di Acacia delle Dolomiti DOP con un croccantino alla nocciola e caramello, ricoperto di glassa fondente, si è distinto per la complessità della stratificazione, l’equilibrio dei gusti e l’attenzione alla sostenibilità ambientale con un packaging totalmente in sughero.

“Quest’anno è stata un’edizione senza precedenti. Abbiamo avuto una grandissima partecipazione da parte di tanti giovanissimi pronti a dare il massimo, afferma Maurizio Santilli, vicepresidente e responsabile internazionale comparto scuole Fipgc. Siamo felici dell’ottimo lavoro che tutti i partecipanti hanno svolto ma soprattutto ci riempie di soddisfazione constatare la grinta che i ragazzi dimostrano nel mettersi in gioco. È stato commovente vedere quanto sacrificio e dedizione abbiano dimostrato sul campo. Alla formazione diamo un valore inestimabile e proprio per questo continueremo a impegnarci sempre di più per creare un humus favorevole per far nascere delle nuove stelle della pasticceria made in Italy”.

A fare da ago della bilancia, la capacità dei giovani di elaborare in maniera autonoma una ricetta elaborata, la creatività della composizione artistica, il packaging e il linguaggio utilizzato nella brochure di presentazione.

Sul podio, al secondo posto, l’Istituto Alberghiero “G. Renda” del Comune Di Polistena, Reggio Calabria, con Ahmed El Haqavi e Antonella Vanesca, mentre la medaglia di bronzo va ai concorrenti Julian Mella e Alessio Michelini dell’“Ecole Hotellerie de La Vallee d’Aoste” di Chatillon, Aosta.

Al primo classificato, oltre all’ambito trofeo, anche l’impegno di ospitare il Campionato Nazionale degli Istituti Alberghieri del prossimo anno.

L’attenta ed esigente giuria è stata formata da Maestri Pasticcieri FIPGC noti nel campo della pasticceria nazionale e internazionale come Fabio Orlando, Presidente di Giuria, Cesare Sciambarruto, Ruggiero Carli, Mario Di Francesca, la rappresentante del Ministero della Pubblica Amministrazione Carla Galdino e i giudici di laboratorio Manolo Albano e Silvano Baldi.

Per maggiori informazioni basta cliccare qui.

La scheda sintetica della Federazione internazionale pasticceria, gelaterie e cioccolateria

La Federazione internazionale pasticceria, gelateria e cioccolateria (Fipgc) è l’ente che promuove la pasticceria italiana in tutto il mondo.

Vanta una presenza radicata e capillare sul territorio italiano, con delegati per ogni regione e dei sotto-delegati per ogni provincia. Ha lo scopo di unire tutte le realtà esistenti sul territorio (scuole, grossisti, associazioni, imprese del settore pasticceria, gelateria, cioccolateria, panificazione), per rafforzarne la collaborazione ed ottenere la crescita di tutto il settore e dei prodotti Made in Italy.

Fipgc organizza in tutta Italia eventi, fiere, corsi di formazione di alto livello, preparazione One-to-One o di squadra per gareggiare nei concorsi a livello nazionale e internazionale. Dal 2015 organizza i Campionati Italiani e i Campionati Mondiali di Pasticceria e Cake Design.

Nel 2017 nascono anche i Campionati nazionali di pasticceria alberghieri d’Italia: promossi insieme al MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è il primo campionato Juniores di pasticceria dedicato agli istituti alberghieri, che dà modo ai giovani che vogliono intraprendere la professione di confrontarsi con i grandi maestri d’Italia.

Fipgc è un soggetto che ha acquisito in questi ultimi anni una grande importanza a livello istituzionale. Un ruolo suggellato dai protocolli d’intesa con il Ministero degli Esteri, con lo scopo di sostenere il made in Italy e delle eccellenze italiane nel mondo e con il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) per rafforzare il rapporto tra scuola e mondo del lavoro.

Fabbri 1905: Giorgia Cullurà è la nuova Lady Amarena Junior

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Giorgia Cullurà incoronata Lady Amarena Junior (immagine concessa)

BOLOGNA – Si chiama Giorgia Cullurà, ha 17 anni ed è una studentessa della IV A dell’IISS “Salvatore Pugliatti” di Taormina: è lei la più promettente bartender di domani, incoronata nuova Lady Amarena Junior, versione dedicata alle scuole dell’unico concorso internazionale di mixology al femminile, ideato da Fabbri 1905 per promuovere il talento femminile.

Giorgia Cullurà diventa Lady Amarena Junior

Ad incoronare la vincitrice, che si è aggiudicata il titolo grazie a “Mon Amuri”, un Bubble Smocked Cocktail al cioccolato, è stato infatti l’AD dell’azienda, Nicola Fabbri, che ha voluto assistere personalmente alla competizione, ospitata presso l’Istituto alberghiero Karol Wojtyla di Catania e che ha visto sfidarsi 8 istituti professionali provenienti da tutta la Sicilia.

“Sono davvero ammirato – ha commentato – dalla qualità espressa nelle proposte e dal progresso rispetto alla prima edizione in termini d’impegno, tecnica e soprattutto padronanza della lingua inglese, che rappresenta il lasciapassare per la carriera di ambasciatori dell’ospitalità italiana. Come impresa siamo consapevoli dell’importanza di coltivare questi talenti, favorendo una sempre più stretta collaborazione tra mondo della scuola e mondo del lavoro, specialmente in un settore così strategico per il nostro Paese”.

Novità dell’edizione 2024 di Lady Amarena Junior è infatti l’introduzione della competizione a squadre, aperta anche ai talenti maschili, per promuovere l’arte dell’ospitalità nella sua interezza, a partire dal ruolo di cameriere di sala, vero motore di ogni esercizio, per arrivare a chi propone food pairing da abbinare al drink.

A convincere i giudici la squadra dell’ISS Pugliatti di Taormina, composta da Kathryn Daleo, miglior servizio, Valeria Puglisi, miglior “food pairing”, e la stessa Cullurà, che accanto al titolo di Lady Amarena Junior si è aggiudicata quello per miglior English performance.

La vincitrice si è infatti affermata anche grazie a ottimo speech in inglese e alla personalità mostrata attraverso la sua creazione, un cocktail analcolico a base di Amarena Fabbri, succo di mela, succo di melograno, che nasce dalla passione per il cioccolatino mon cherie.

Il drink è stato accompagnato ad un Iris – dolce tipico siciliano – con crema ed Amarena Fabbri. Seconda classificata Ilenia Miriam Paternò di Enna con il cocktail Mojo Amarena e terza classificata Valeria Maria La Fauci di Milazzo con il cocktail Mrs Pink Almond.

Ora la nuova Lady Amarena Junior avrà la possibilità di esibirsi durante la finale internazionale di Lady Amarena, che si terrà ad ottobre a Bologna.

Nella Legatoria Prampolini, la più antica libreria siciliana dal 1894, si trovano gli specialty

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La parte dedicata alla caffetteria nella Legatoria Prampolini (foto concessa)
La parte dedicata alla caffetteria nella Legatoria Prampolini (foto concessa)

MILANO – Questa volta si scende nel Sud Italia, per l’esattezza in Sicilia, dove la Legatoria Prampolini, fondata nel 1894 a Catania, non è soltanto la più antica dell’isola, ma è anche uno spazio rinnovato in cui i libri e il caffè specialty hanno trovato la loro espressione migliore, grazie al lavoro attento di Maria Carmela e Angelica Sciacca.

Dopo una prima esperienza come gestori di una piccola libreria di 23 metri quadri a Catania, hanno voluto trovare un luogo più grande, dove le persone potessero rimanere più a lungo, per consumare un caffè e leggere.

“Una mia amica a quell’epoca stava curando il processo fallimentare della Legatoria Prampolini e mi ha pensata, dicendomi: “Le uniche persone che possono dare nuova vita alla Prampolini siete tu e tua sorella.”

Legatoria Prampolini torna in auge con un’impronta moderna grazie all’aiuto dell’architetto Marco Terranova

“Abbiamo aperto la prima sala nel 2019, poco dopo abbiamo dovuto interrompere i lavori per via del Covid. Col senno di poi, quel momento di “pausa” ci ha concesso di rivedere pian piano il progetto originario.

Abbiamo avuto il tempo di ragionare con Marco su come riadattare lo spazio considerando il cambiamento di approccio allo spazio delle persone dopo la pandemia: così è nata la Legatoria Prampolini che esiste oggi.”

Come riescono la caffetteria e la libreria a convivere senza che una cannibalizzi l’altra?

“In effetti al principio temevamo che la caffetteria potesse prendere il sopravvento sulla libreria, perché spesso i libri vengono intesi come un elemento estetico all’interno dei locali. Siamo riuscite invece a dare una direzione precisa alla Legatoria Prampolini equilibrando le due anime.

Abbiamo comunicato bene il nostro concept, organizzando eventi legati sia ai libri che al caffè che ai vini. Non è facile: ci vuole tanta attenzione e cura per mantenere tutto in armonia.

Il forte passato della stessa Legatoria Prampolini ha aiutato a non lasciare dominare il caffè. L’ambiente è ancora arricchito dagli scaffali antichi e non c’è mai uno spazio in cui i libri non siano a portata di mano.

Leggere in compagnia di un buon caffè (foto concessa)

Ci sono tre ingressi: il principale dà direttamente sulla libreria, attraverso una porta poi si arriva alla seconda sala che è uno spazio ibrido con grandi volumi fotografici ed occupata dai tavolini della caffetteria; infine si arriva alla terza ed ultima sala che è solo caffetteria, con scaffali e libri legati al mondo del food e del benessere.

Questa divisione credo sia stata funzionale per mantenere i due aspetti vivi e indipendenti. È come se Legatoria Prampolini si evolvesse naturalmente da un ambiente all’altro.”

E lo specialty e le estrazioni alternative come sono arrivate?

Spazio ai libri (foto concessa)

“Abbiamo un caffè 100% Arabica che ci viene venduto dalla torrefazione siciliana Etna Roaster insieme alle mono origini che trattiamo sia in filtro che con l’Hoop. In primavera proveremo ad inserire la French Press.

Il caffè e le estrazioni alternative sono stati un’altra scelta poco commerciale: abbiamo voluto proporre qualcosa di nuovo, che si ispira alle abitudini europee dove il caffè è davvero una bevanda da degustazione.

Gli stranieri hanno un approccio al caffè molto diverso rispetto agli italiani: mi chiedono il tipo di caffè, le origini, i diversi tipi di flavours.

Con i clienti locali è stato un po’ faticoso, il pubblico italiano non è abituato a questi sapori. Pian piano però ci si abitua a una miscela nuova e adesso ci chiedono il caffè filtro o l’espresso persino in double shot.

Abbiamo deciso di non avere il decaffeinato, scelta che fa storcere il naso ai clienti ma che, una volta spiegata la natura del 100% arabica si fanno accompagnare.

Abbiamo avuto poi la fortuna di incrociare due ragazzi: Adele e Giulio che lavorano nel settore da veri professionisti. Grazie a loro ho scoperto il mondo dei cocktail e del caffè di qualità.

Cono loro abbiamo deciso una linea da seguire che mi ha convinta fin da subito. Ho vissuto tanti anni all’estero e mi piaceva l’idea di dare un’identità più internazionale alla Legatoria Prampolini.

Un altro prodotto su cui puntiamo molto sono i vini naturali, stando aperti dalle 9 alle 22 dal martedì a sabato, copriamo tutte le esigenze della giornata. E il caffè lo prepariamo sino alle 9.30 di sera.

E questa è un’altra nostra particolarità: da noi si può bere il caffè anche tardi.

Il filtro invece è più pomeridiano, viene vissuto esattamente come il tè, una bevanda quindi da gustare nel tempo. L’espresso domina al mattino. E col caffè filtro che la miscela 100% Arabica e le monorigini sprigionano tutti i loro odori e sapori.

Lascio tutto in mano ai miei ragazzi per dargli autonomia e fiducia ma anche io ho imparato tanto in questo anno. Con i corsi che facciamo due volte l’anno sulla caffetteria e la latte art, non si sbaglia mai. Per noi la formazione è essenziale affinché i clienti abbiano la possibilità di confrontarsi con operatori esperti.

Per fortuna ho incontrato Adele e Giulio, altrimenti sarebbe stato difficile mettere in piedi una caffetteria da sola. Sono stati bravissimi a seguire la nascita della caffetteria fin dall’inizio, abbiamo scelto tutto insieme: dai bicchieri dei cocktail ai piattini per servire i dolci. Il lavoro è stato grande.”

Il prezzo del caffè è un problema?

“Abbiamo fissato un euro e venti per la miscela classica e due euro e cinquanta per lo specialty in doppio. All’inizio con la clientela catanese è stato un problema. Abbiamo però spiegato cliente per cliente cosa stavamo offrendo: per fortuna il nostro pubblico è particolarmente attento e pronto alla novità. Catania poi è una città che sperimenta molto, è una città che ha sempre guardato oltre. L’offerta vegetariana e vegana, per esempio, esiste da 20 anni.

Mi sono resa conto che in una città così viva la Legatoria Prampolini era un posto necessario. La lamentela poi certo arriva: mio padre è stato il primo ma pian piano ci è arrivato, adesso predilige il filtro in tazza media. A pensarci è una gran cosa.”

Quali sono i macchinari che avete scelto per la caffetteria della Legatoria Prampolini?

“Per l’espresso La Marzocco come il macinacaffè e la macchina del filtro. È un’azienda eccezionale e il loro design è bellissimo. Noi abbiamo scelto un modello piccolino perché abbiamo un bancone ridotto. Quando abbiamo valutato le macchine e abbiamo visto tutto posizionato sul bancone abbiamo capito che stava succedendo davvero.

Con i nostri fornitori abbiamo una relazione di grande fiducia, sono persone con le quali berrei una birra e con cui condivido una visione comune del commercio. Quando mi hanno proposto il comodato d’uso, non ho voluto accettare: mi stava stretto.

La voce del caffè resta quella che va più forte insieme allo Spritz, a dimostrazione che la scelta di collaborare con Sergio è stata premiante. Volevo avere un posto in cui potermi riconoscere e che mi definisse. E quando si entra alla Legatoria Prampolini, si percepisce la voglia di far vivere un’esperienza di un certo tipo”.

Nel futuro della Legatoria Prampolini che ci vede?

“Vedo una crescita, in termini di consapevolezza e di offerta. Voglio che diventi punto di riferimento per la Sicilia. È stato vivo per 127 anni ed andrà ben oltre la mia vita terrena. Vogliamo investire nella formazione, nell’aggiornamento su prodotti e sui macchinari perché vogliamo rimanere un luogo che guarda alla Sicilia ma che non perde mai di vista l’Italia e l’Europa.

Vorrei dotare alcune zone della caffetteria di iPad così da permettere alla clientela locale e straniera di consultare quotidiani e periodici.

Mi piacerebbe approfondire ancor di più il mondo del caffè e del vino naturale. I nostri clienti sono curiosi e quando gli abbiamo proposto di partecipare a momenti in cui provare diverse soluzioni legate al caffè, l’interesse è esploso.”