martedì 28 Ottobre 2025
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Ristorazione: la spesa in Europa aumentata del 10% dal 2019

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Cena fuori (immagine concessa)

AMSTERDAM – Secondo i recenti insight di Circana, presentati all’European Foodservice Summit 2025 ad Amsterdam, il settore della ristorazione in Europa sta entrando in una nuova era di trasformazione.

I consumatori di Regno Unito, Germania, Francia, Italia e Spagna (i “Big Five “) spendono più che mai per mangiare fuori casa ma lo fanno con una minore frequenza. Questo è il segnale di un cambiamento duraturo nel comportamento dei consumatori dopo la pandemia.

Tra giugno 2019 e giugno 2025, la spesa dei consumatori per la ristorazione è aumentata del 10%, raggiungendo livelli record, tuttavia il numero totale delle presenze rimane il 10% al di sotto dei livelli pre-pandemia.

Per gli operatori, la sfida non è più recuperare il terreno perso, ma l’adattamento ai nuovi modelli che determinano il “quando”, “dove” e “perché” le persone scelgono di mangiare fuori.

Jochen Pinsker, industry advisor foodservice Europe di Circana, ha dichiarato: “Stiamo assistendo a un reset nel settore della ristorazione in Europa. I consumatori stanno trovando un nuovo equilibrio tra gratificazione e convenienza, salute e praticità, occasioni sociali e cene in solitaria. È un mercato più dinamico, frammentato e ricco di opportunità rispetto a quanto non lo sia stato negli ultimi anni.”

Le differenze tra i Paesi

I modelli di ripresa variano notevolmente in Europa. Il Regno Unito è il mercato più in difficoltà, con un numero di presenze addirittura inferiori al 21% rispetto ai livelli pre-Covid. Si prevede che la Germania guiderà la ripresa, con presenze che, secondo le stime, cresceranno dell’1,6% entro il 2026, spinte dalla forte adozione di prenotazioni online e delivery.

Fino a giugno 2025, le presenze in Francia sono rimaste al 9% sotto i livelli pre-Covid del 2019, anche se la spesa media per occasione è aumentata. L’Italia si dimostra resiliente; nello stesso periodo il calo è stato appena del 4%, come la Spagna che ha registrato la stessa diminuzione   molto probabilmente dovuta al più basso tasso di smart working (35%). Si prevede inoltre che la Spagna si riprenderà più lentamente dalle attuali incertezze economiche e dal sentimento di scarsa fiducia, con una crescita prevista di appena lo 0,2% per il 2026.

Tavolo per uno, l’ascesa del solo dining e il potere della socializzazione

La cultura della ristorazione in Europa si sta evolvendo, con un divario crescente tra le occasioni sociali condivise e le visite individuali personalizzate. Un tempo considerato insolito, mangiare da soli è diventato una scelta di vita, ridefinendo come e dove gli europei cenano, ed è in forte espansione nei cinque grandi mercati europei.

La spesa per le cene in solitaria è aumentata del +153% tra il 2010 e il 2019 e ora rappresenta il 15,6% delle visite ai ristoranti full-service, in crescita rispetto a solo il 9,4% del 2016. Ciò è dovuto a stili di vita urbani, lavoro ibrido e caffè digital-first che rendono normali le occasioni del “tavolo per uno”.

Il Regno Unito guida questa trasformazione. Con il 54% degli adulti britannici (il tasso più alto in Europa) che lavorano part-time da casa, i pranzi di gruppo infrasettimanali stanno cedendo il passo a pasti individuali veloci. Nei centri urbani, i professionisti impegnati optano per sushi box, insalate e opzioni da asporto tra un meeting e l’altro, mentre gli operatori stanno adattando layout, menu e sistemi di ordinazione per servire meglio le presenze individuali.

Nel frattempo la ristorazione per le occasioni sociali è in aumento, rappresentando il 31% di tutte le presenze nel corso dei 12 mesi fino a giugno 2025 (in aumento rispetto al 29,8% del 2021). Questo trend è guidato dall’Europa meridionale, con le sue serate di apericena e dai piatti da condividere tipici nella tradizione familiare di queste aree.

Il valore al centro della scena

I consumatori europei stanno diventando più attenti nella loro spesa, cercando un buon equilibrio fra offerta e qualità senza sacrificare il livello di esperienza. Un’occasione su tre ora include una promozione o un menu combinato, in aumento dal 29,9% nel 2022 al 33,7% nel 2025.

Il delivery ridisegna il significato del fuori casa

Il delivery sta ridefinendo il modo di mangiare fuori casa in tutta Europa. In Germania e Francia la crescita a doppia cifra ha spinto la domanda oltre i picchi dell’era Covid. Per molti, mangiare “fuori” ora significa restare a casa, con due terzi delle occasioni di delivery che sostituiscono la cucina casalinga.

Questa crescita è alimentata da aggregatori come Uber Eats, Deliveroo e Just Eat, che ora rappresentano il 3,7% di tutte le presenze nella ristorazione, con un quasi quadruplicamento della loro quota in Europa dal 2016. Mettendo centinaia di ristoranti su di un’unica piattaforma digitale, queste app stanno rimodellando l’esperienza con cui i consumatori scoprono, ordinano e gustano i pasti, alimentando al contempo la crescita di promozioni, offerte combinate e programmi fedeltà.

Salute, stile di vita e scelte più leggere

Il cambiamento delle abitudini alimentari sta ridisegnando menu e tendenze nel settore delle bevande. Il consumo di bevande alcoliche è diminuito del 7% su base annua nei 5 grandi mercati europei durante la prima metà del 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre le alternative analcoliche sono aumentate del 2%. Nello stesso periodo, il consumo di acqua del rubinetto è cresciuto del 5%, mentre l’acqua in bottiglia è aumentata solo dell’1%.

Pinsker ha aggiunto: “Mangiare fuori sta diventando sempre più un’esperienza personalizzata. Per alcuni si tratta di momenti sociali condivisi, per altri è la libertà di un pranzo da soli. Che si tratti di una cena di bruschette a Roma, tapas con gli amici a Madrid, o sushi in un caffè a Berlino, i consumatori stanno plasmando le occasioni di consumo in base al loro stile di vita, e non il contrario.”

Adattarsi alla nuova realtà della ristorazione europea

L’analisi di Circana evidenzia un mercato frammentato e pieno di opportunità. Gli operatori che avranno successo saranno quelli che adotteranno strategie basate sul valore, investiranno nel digitale e nel delivery, e si adatteranno ai cambiamenti nelle priorità legate alla salute e allo stile di vita, personalizzando al contempo gli approcci in base alle abitudini locali.

Note per i redattori

Jochen Pinsker, Industry Advisor Foodservice Europe di Circana, interverrà all’European Foodservice Summit di quest’anno, condividendo un’analisi approfondita dei fattori che stanno plasmando le scelte dei consumatori e i trend del settore in tutta Europa. Esaminerà gli ultimi sei mesi e il 2024 nella sua interezza, offrirà una prospettiva sui prossimi cambiamenti del mercato e andrà in profondità nel segmento full-service, esplorandone le sfide, i trend emergenti e le opportunità di crescita nella continua evoluzione dell’era del to-go.

La scheda sintetica dell’European Foodservice Summit

La 26ª edizione dell’European Foodservice Summit torna ad Amsterdam il 18 e 19 settembre 2025 presso l’iconico Eye Filmmuseum, dopo il successo raggiunto lo scorso anno in occasione della 25° edizione dell’evento. Riunendo oltre 200 dirigenti senior delle principali catene di ristorazione e fornitori provenienti da oltre 20 Paesi, il summit offre una piattaforma per il networking, gli insight e l’innovazione. Con una lista di relatori di livello mondiale, l’evento offrirà ricerche di mercato esclusive e strategie attuabili per affrontare il panorama in evoluzione della ristorazione globale.

 Riferimenti

Market Status and Outlook – European Foodservice Summit 2025

  • CREST/Circana
  • Foodservice Sentiment Study, Big5, May 2025

La scheda sintetica di Circana

Circana è un’azienda leader nella fornitura di tecnologia, intelligenza artificiale e dati agli operatori del largo consumo e di beni durevoli, produttori e distributori, impegnati a ottimizzare il loro business. Le analisi predittive e la tecnologia di Circana consentono ai clienti di misurare la loro quota di mercato, comprendere il comportamento dei consumatori che la guida e accelerare la crescita. La piattaforma tecnologica Liquid Data di Circana è alimentata da un vasto set informativo di alto valore e da algoritmi intelligenti sviluppati in sei decenni di esperienza nel settore.

Con Circana, i clienti possono intraprendere azioni immediate per preparare il futuro ed evolvere le loro strategie di crescita in un’economia sempre più complessa, dinamica e in continua evoluzione.

Colazione protagonista nei ristoranti stellati: l’ascesa del trend

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Il tavolino di un bar (Foto di Julia da Pixabay)

Dalla classica proposta dolce alle uova a chilometro zero con il tocco segreto dello chef: aumenta l’offerta per un inizio di giornata speciale che piace sempre di più anche agli italiani. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo di Camilla Rocca ed Emiliano Sgambato per il quotidiano Il Sole 24 Ore.

La colazione nei ristoranti stellati

MILANO – La prima colazione ora si fa al ristorante. O nell’hotel di lusso (anche se la notte si è dormito a casa). Il primo pasto della giornata è sempre più importante per gli italiani e può diventare un momento speciale, in cui ci si cerca una coccola culinaria in più.

Anche grazie alle proposte studiate ad hoc dai ristoranti (la vera novità rispetto agli alberghi, che hanno più semplicemente aperto le porte alla clientela esterna), la velocità del rito cappuccino e brioche al bar sotto casa si può trasformare in un’occasione di convivialità più intima e rilassante, lontana dalle abitudini dei tradizionali appuntamenti a pranzo e cena, in una ricerca di benessere che va oltre la dolcezza della classica pasticceria, cercando offerte ibride che spaziano tra una raffinata tradizione e uno sprint salato dal gusto innovativo e internazionale.

La colazione fuori casa insomma si è trasformata da momento frugale e occasionale a vera e propria esperienza di consumo strutturata per food lover ma non solo. Così sempre più ristoratori colgono l’occasione per differenziare l’offerta e ampliano l’orario di apertura per fare spazio a proposte mattutine gourmet o salutiste.

L’Ora Etica di Horto

“La nostra proposta di colazione ha debuttato a febbraio e siamo molto soddisfatti dei risultati che stiamo ottenendo – racconta Diego Panizza, co-fondatore con Osvaldo Bosetti di Horto a Milano, a Il Sole 24 Ore -. Su un fatturato di 3,48 milioni di euro con un Mol del 7,5%, la colazione vale per ora una quota dell’8,5% su un obiettivo del 10% che contiamo di raggiungere presto”.

Lo scontrino medio è di 35 euro, il percorso completo dolce e salato (bevanda, croissant, frutta, uova, acqua e caffè, ndr) costa 50 euro. “Ora lo proponiamo anche come possibile voucher regalo e sta andando bene. Come funziona molto l’offerta per i clienti business, che durante la settimana copre il 70% dei coperti, ben più del 46% del ristorante. Ma la formula ha successo anche tra la clientela privata italiana, che nel weekend è molto più presente degli stranieri: la proporzione è circa due terzi/un terzo, un dato significativo perché a pranzo e a cena la clientela si divide circa a metà”, continua Panizza.

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Starbucks vieta negli store della Corea del Sud stampanti e computer desktop

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Il logo di Starbucks

Starbucks ha vietato l’utilizzo di attrezzature da lavoro ingombranti come stampanti e computer desktop in Corea del Sud. L’azienda ha affermato che continuerà ad essere un terzo spazio accogliente dove i laptop continueranno ad essere i benvenuti. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Sasha Rogelberg per il portane Fortune Italia.

Il divieto di Starbucks in Corea del Sud

SEOUL – C’è chi si mette comodo in uno Starbucks per sorseggiare il suo latte e rispondere alle e-mail, e poi c’è chi si porta dietro la stampante e il computer desktop per timbrare il cartellino e mettersi a lavorare. Starbucks in Corea del Sud stava vivendo esattamente questo stesso fenomeno ma ora sta vietando ai clienti di portare attrezzature da lavoro ingombranti, dato che i caffè vengono trattati come veri e propri uffici.

“Starbucks Korea ha aggiornato la sua politica in modo che tutti i clienti possano avere un’esperienza piacevole e accessibile nel negozio. Sebbene i laptop e i dispositivi personali più piccoli siano i benvenuti, si chiede ai clienti di astenersi dal portare computer desktop, stampanti o altri oggetti ingombranti che potrebbero limitare i posti a sedere e diminuire lo spazio”, ha dichiarato un portavoce di Starbucks a Fortune.

L’azienda ha affermato che continuerà ad essere un “terzo spazio accogliente“. Questo cambiamento di politica da parte dello store è stato riportato per la prima volta dal Korea Herald.

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L’annuncio dell’azienda texana: 70mila euro di stipendio per girare gli USA con caffè illimitato

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Dalla pagina instagram di Chamaleon
Dalla pagina instagram di Chamaleon

MILANO – Ecco l’annuncio di lavoro più atteso da tutti i coffeelovers del mondo: arriva da Chamaleon Coffee, azienda del Texas che ha lanciato questa opportunità di inserirsi nel suo team nel gennaio 2025. Obiettivo: una coppia di travelers sono richiesti per attraversare gli Stati Uniti su un van brandizzato e bere, vendendolo, il caffè del marchio.

Ahimè, questa parentesi da sogno si è chiusa nel giro di pochissimo, ma chissà che un giorno non si ripeta questa interessante iniziativa di marketing.

Riportiamo la notizia da esquire.com, dall’articolo di Benedetta Pellegrini.

Chamaleon Coffee: stipendio da capogiro

Si parlava di 75.000 dollari – cioè 70mila euro – a testa, con copertura di assicurazione sanitaria, spese di spostamento e rifornimento, non c’è bisogno di dirlo, di caffè.

Si legge su esquire: “Attraverserai il Paese a zigzag a bordo del nostro Sprinter truccato con il tuo compagno di viaggio”, si leggeva nel post ufficiale. L’itinerario includeva tappe in città iconiche, eventi e momenti di interazione con la community locale.

Qui l’articolo completo.

Cosmetici dai fondi di caffè: l’idea dei ricercatori scozzesi Fergus Moore e Scott Kennedy

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biodiesel fondi di caffè co2
Fondi di caffè (foto di Elias Shariff Falla Mardini da Pixabay)

Due ricercatori scozzesi Fergus Moore e Scott Kennedy dell’Università Strathclyde di Glasgow, hanno creato da zero un processo di economia circolare, che utilizza i fondi di caffè nella produzione di cosmetici. Non è la prima volta che i fondi vengono utilizzati per la creazione di prodotti di bellezza.

Un esempio? VeNice: la startup al femminile dei cosmetici green dai fondi di caffè (ne abbiamo parlato qui). Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Paolo Travisi per il portale Rinnovabili.

L’idea dei ricercatori scozzesi Fergus Moore e Scott Kennedy

MILANO – Nel mondo ogni giorno si consumano miliardi di tazze di caffè e si producono milioni di tonnellate di fondi di caffè esausti, la maggior parte dei quali viene smaltita in modo non sostenibile. Per avere un’idea più precisa. Nel 2023, solo in Europa sono state prodotte oltre 2,3 milioni di tonnellate di caffè tostato e decaffeinato. Nello stesso anno, l’UE ha importato 2,7 milioni di tonnellate di caffè da Paesi extra-UE, per un valore di 10,6 miliardi di euro.

Determinare la quantità esatta di fondi di caffè esausti in tutta Europa è complesso, poiché dipende direttamente dal consumo e dai metodi di preparazione. Solo in Italia si stima che vengano generate oltre 360.000 tonnellate di fondi di caffè esausti ogni anno.

Da questo enorme consumo, è nata un’opportunità. A svilupparla due ricercatori scozzesi Fergus Moore e Scott Kennedy dell’Università Strathclyde di Glasgow, che hanno creato da zero un processo di economia circolare , che utilizza i fondi di caffè nella produzione di cosmetici e non solo. L’intuizione ha portato alla fondazione di una startup, Revive Eco, per commercializzare l’idea e togliere dai rifiuti organici del Regno Unito, tonnellate di fondi di caffè.

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Matcha: la mania del consumo globale limita le scorte

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Il tè matcha

La mania del matcha imperversa incontrastabile e la domanda sta aumentando vertiginosamente. Negli store di Uji, una città vicino a Kyoto famosa per il matcha (ne abbiamo parlato qui), spesso gli scaffali vengono svuotati dai turisti non appena aprono le porte. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale ADUC.

La carenza di matcha in Giappone

MILANO – La mania del matcha sta conquistando il mondo. Il tè giapponese dal verde brillante si trova ovunque, dai caffellatte di Starbucks nel Regno Unito alle ciambelle Krispy Kreme a Singapore.

La mania globale del matcha è alimentata dai social media, con influencer che condividono consigli sulla preparazione, recensioni e ricette. L’hashtag “Matcha Tok” ha totalizzato decine di milioni di visualizzazioni.

La crescente popolarità del matcha è legata anche al boom turistico post-pandemia in Giappone : la debolezza della valuta del Paese lo rende una destinazione attraente e stimola la domanda di prodotti giapponesi.

In mezzo a tutto questo clamore, la domanda di matcha in polvere sta aumentando vertiginosamente. Lauren Purvis, importatrice di tè statunitense, racconta alla BBC che i suoi clienti stanno vedendo esaurirsi in pochi giorni quella che una volta era la scorta mensile di matcha.

“Alcuni bar chiedono addirittura un chilo al giorno. Fanno disperatamente di stare al passo”, afferma la signora Purvis, che gestisce la Mizuba Tea Co.

Ma questa crescente domanda, unita ai raccolti di tè più piccoli dovuti alle ondate di calore e ai dazi statunitensi sul Giappone, sta facendo aumentare anche i prezzi del matcha.

Secondo il Ministero dell’agricoltura giapponese, la produzione di matcha è quasi triplicata tra il 2010 e il 2023.

Afferma inoltre che le esportazioni di tè verde, compreso il matcha, sono aumentate del 25% lo scorso anno, arrivando a 36,4 miliardi di yen (180 milioni di sterline; 250 milioni di dollari).

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Cimbali Group ha presentato la rendicontazione di sostenibilità ’24, Frédéric Thil “Anno cruciale”

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cimbali group
Il report di Cimbali Group (immagine concessa)

BINASCO (Milano) – Cimbali Group, azienda italiana tra i principali produttori al mondo di macchine professionali per caffè espresso, presenta la rendicontazione di sostenibilità 2024 “Our blend for the future” che sottolinea l’impegno proattivo del Gruppo nel promuovere una cultura aziendale basata sulla trasparenza, orientando il documento per la prima volta verso un percorso di progressivo allineamento agli European Sustainability Reporting Standards (ESRS).

Cimbali Group per la sostenibilità

Avendo recepito questo nuovo standard di riferimento normativo nella nuova struttura del documento organizzato per informative, emergono alcune novità di rilievo:
l’istituzione di un Comitato endoconsiliare “Etica & Governance della Sostenibilità”, che svolge attività istruttoria, propositiva e consultiva ogni volta che il Consiglio di amministrazione debba compiere valutazioni o assumere decisioni in merito a tematiche legate alla sostenibilità; questo rappresenta un altro passo importante nell’evoluzione del processo di governance della sostenibilità di Cimbali Group e ne evidenzia il senso di responsabilità.

Il Comitato si affianca a quelli di “Persone & Cultura” e “Catena del Valore”, i quali assicurano l’indirizzo delle tematiche di sostenibilità riferite ai collaboratori di Cimbali Group e delle comunità in cui l’azienda opera, e gli impatti sulla catena del valore del Gruppo.

Inoltre, rispetto al periodo precedente, l’analisi di doppia rilevanza ha considerato, oltre che l’analisi degli impatti, anche l’analisi finanziaria, permettendo di identificare non solo gli impatti ma anche i rischi e le opportunità rilevanti per il Gruppo, avendo quindi una visione più consapevole e completa.

A titolo esemplificativo Cimbali Group ha identificato tra i temi la decarbonizzazione dei prodotti, i servizi e la catena del valore e tra le opportunità più rilevanti si sottolinea l’efficienza energetica delle macchine per caffè.

Un esempio di questa attenzione è lo sviluppo di un protocollo interno finalizzato alla misurazione dei consumi energetici. Questo approccio ha anticipato un tema che sta diventando sempre più sensibile per il mercato, come testimonia la recentissima pubblicazione della nuova norma europea EN50730.

Il documento mette in luce il dna di un’azienda familiare fondata su valori solidi e radicati che affronta le sfide della sostenibilità con senso di responsabilità, ribadendo i temi prioritari della propria strategia: Etica & Governance della sostenibilità, Persone Cimbali Group & Cultura, Sostenibilità della Catena del Valore.

Nel corso del 2024, l’azienda ha compiuto ulteriori avanzamenti in ambito di responsabilità sociale, ambientale e di governance, mettendo il futuro al centro della propria strategia. Un futuro finalizzato al benessere del pianeta, che ha come fulcro il valore delle persone e la scelta di operare in modo etico e trasparente, anche attraverso la leva della cultura.

“Il 2024 rappresenta per noi un anno cruciale, in cui abbiamo intrapreso un percorso per rafforzare il nostro impegno verso la sostenibilità, integrando gradualmente questi principi nelle strategie operative e nei processi aziendali. La rendicontazione di sostenibilità 2024 offre una visione trasparente sulle iniziative avviate, sui risultati conseguiti e sulle aree in cui intendiamo continuare a investire e migliorare ulteriormente, con l’obiettivo di generare valore a lungo termine.” ha dichiarato Frédéric Thil, direttore generale di Cimbali Group.

Informativa ambientale: il nostro futuro è per il pianeta

Consapevole dell’impatto di ogni azione legata al proprio business, Cimbali Group è in prima linea per contrastare il cambiamento climatico. Nel 2024 l’azienda si è focalizzata sull’adozione di pratiche energetiche più sostenibili tramite l’ampliamento degli impianti a pannelli fotovoltaici presso alcuni dei propri stabilimenti produttivi in Italia, che vanno ad aggiungersi a quelli già installati negli anni precedenti, con l’obiettivo di incrementare l’autonomia energetica e ridurre le emissioni di gas serra.

Inoltre, l’acquistato di garanzie d’origine per tutti gli stabilimenti italiani ha certificato il consumo di energia da fonti rinnovabili per il 100%, riducendo le emissioni di Scope 2. Ad oggi l’84% dell’energia elettrica del Gruppo proviene quindi da fonti rinnovabili (54% nel 2023), di cui il 64% da energia rinnovabile acquistata (47% nel 2023) ed il 20% autoprodotta (7% nel 2023).

Nel 2024 inoltre, l’azienda ha intensificato gli sforzi per misurare e rendicontare le emissioni Scope 3, al fine di ottenere una visibilità completa delle emissioni lungo l’intera catena del valore. Cimbali Group sta lavorando per coinvolgere tutti gli attori della filiera al fine di ridurre l’impatto ambientale complessivo.

Oltre a ciò, l’azienda ha continuato a integrare criteri di sostenibilità nei propri processi di ricerca e sviluppo, investendo in tecnologie per il risparmio energetico al fine di ridurre l’impatto ambientale nella fase di utilizzo del prodotto.

Informativa sociale: il futuro è nelle persone

Dipendenti, fornitori, clienti e tutti gli stakeholder sono i cardini della sostenibilità sociale di Cimbali Group. L’azienda è impegnata da anni nel creare un ambiente di lavoro inclusivo, equo, rispettoso di ogni diversità, dove ognuno possa esprimere il proprio potenziale e le proprie capacità. Lo dimostra la certificazione volontaria UNI Pdr 125 per la parità di genere conseguita nel 2024 dalla capogruppo che testimonia la messa a sistema e razionalizzazione delle numerose iniziative in atto affinché tale parità sia concretamente espressa a livello di governance, cultura e strategia, politiche verso le persone strutturata in 6 pilastri fondamentali (recruiting & cultura dell’inclusione, sviluppo & coinvolgimento, equità & rewarding, genitorialità, cura & conciliazione; ambiente di lavoro & benessere, tutele contro ogni forma di discriminazione e molestia)

Ad essa si è aggiunto nel 2024, un Codice di Condotta per i propri fornitori, elaborato al fine di garantire che le pratiche aziendali di tutti coloro che interagiscono a vario titolo con Cimbali Group siano in linea con gli elevati standard etici e professionali del Gruppo. Oggi sono oltre 180 i fornitori con cui è stato condiviso il documento.

Informativa di governance: il futuro è etico e trasparente

Per Cimbali Group la responsabilità è essere un esempio di integrità, sia come individui sia come Gruppo. È un elemento indispensabile per guidare il cambiamento. Ed è per questo che l’azienda lavora ogni giorno per una governance corretta e trasparente attraverso una struttura equilibrata e indipendente, in grado di operare con efficacia nella gestione della sostenibilità.

Il Codice Etico di Cimbali Group si ispira a standard internazionali in materia di rispetto dei diritti umani e prevenzione della corruzione. In un’ottica di massima trasparenza, Cimbali Group assicura un canale Whistleblowing dedicato, finalizzato a raccogliere e gestire eventuali segnalazioni di fatti o eventi illeciti avvenuti nello svolgimento dell’attività lavorativa o che abbia un impatto sulla stessa, riferibili al personale di Cimbali Group S.p.a. o società facenti parte del Gruppo.

Informativa Specifica: Il futuro è cultura

Cimbali Group ha deciso di integrare la rendicontazione facendo ricorso all’informativa aggiuntiva specifica con riferimento al tema “Diffusione della cultura del caffè”, attraverso cui poter rendicontare le attività di MUMAC e MUMAC Academy. Cimbali Group, consapevole del proprio ruolo di leader nel settore delle macchine per caffè espresso professionali, simbolo dell’eccellenza del Made in Italy, è impegnato a preservare, valorizzare e diffondere concretamente la storia di questo importante simbolo della cultura e della storia italiana. A riprova di ciò, in occasione del proprio centenario, l’azienda ha infatti voluto condividere il proprio patrimonio culturale e industriale con l’istituzione di MUMAC, nel 2012, il più importante Museo della Macchina per Caffè espresso professionale al mondo, punto di riferimento per appassionati, professionisti e il pubblico in generale.

Espressione della Corporate Culture Responsibility di Gruppo, nel 2024 MUMAC ha accolto oltre 6.200 visitatori in occasione delle giornate ordinarie di apertura nel corso dell’anno e in 24 eventi straordinari e iniziative speciali rivolte a territorio o ai diversi pubblici di riferimento.

Con la MUMAC Academy invece, che svolge un ruolo fondamentale nella diffusione della cultura del caffè, formando con passione e competenza nuove generazioni di professionisti e promuovendo l’eccellenza dell’espresso italiano a livello globale, sono stati oltre 4.500 i professionisti formati grazie ai corsi tenuti dai trainer di Cimbali Group.

Lavazza Group adotta una nuova struttura organizzativa per rafforzare la leadership

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Il logo di Lavazza Group

TORINO – Lavazza Group annuncia un cambio organizzativo che vede l’ingresso di nuove figure chiave a diretto riporto del ceo Antonio Baravalle, volto a rafforzare la propria leadership nel settore e a guidare l’azienda verso nuove sfide di crescita e innovazione. Un nuovo capitolo che si basa su tre principi chiave.

Il primo è lo sviluppo dei brand, mirando a valorizzarne identità ed heritage in modo coordinato e coerente, rafforzandone posizionamento e presenza sui mercati.

Il secondo riguarda l’innovazione dell’esperienza di prodotto, attraverso la ricerca e lo sviluppo continuo di soluzioni e servizi che rispondano alle esigenze dei consumatori, sempre più attenti a qualità e sostenibilità, per una maggiore fidelizzazione ai brand.

Il terzo è la trasformazione digitale di processi e servizi aziendali e la data governance, per rendere l’organizzazione più agile e reattiva all’evoluzione tecnologica.

Un importante ingresso nel Gruppo è quello di Paola Francesca Scarpa, che ricopre il ruolo di chief digital transformation officer. La nuova Funzione Digital Transformation ha la missione di guidare la trasformazione digitale dell’intero Gruppo, dai processi ai prodotti e servizi, con un focus sull’adozione di tecnologie avanzate come l’AI.

Scarpa è laureata in Ingegneria presso il Politecnico di Milano, ha iniziato la sua carriera in consulenza per poi entrare in Vodafone e successivamente in Google dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità e da ultimo quello di Managing Director Client Solutions, Data & Insights. Negli ultimi tre anni ha ricoperto il ruolo di Managing Director & Partner in Boston Consulting Group, dove ha coordinato progetti di digital transformation con particolare focus su strategie data-driven, AI e GenAI.

Carlo Colpo, dal 2016 nel Gruppo Lavazza, assume il ruolo di Chief Marketing Officer, subentrando a Sergio Cravero, che rimane nel Gruppo come consulente strategico del ceo. In precedenza, Colpo ha ricoperto i ruoli di marketing communication director e brand home director.

Il nuovo perimetro organizzativo della Funzione Marketing include Brand Home, Brand Away from Home, Marketing Communication, Retailing, Training Center e Business Intelligence & Consumer Insight con il compito di definire e sviluppare la strategia di posizionamento dei brand del Gruppo a livello globale.

Pietro Mazzà è stato nominato Chief Innovation, Sustainability & Institutional Relations Officer, e guida la Funzione Innovation, Sustainability & Institutional Relations. Questa area ha l’obiettivo di accelerare lo sviluppo prodotto, l’innovazione e la sostenibilità, oltre a gestire le relazioni istituzionali e la reputazione aziendale.

Precedentemente Mazzà, in azienda dal 2015, ricopriva il ruolo di Regional Director France & Benelux, e General Manager di Lavazza France e di Carte Noire SAS all’interno del Gruppo Lavazza. Questa funzione è ora affidata a Massimo Pepe, precedentemente Regional Director UK & Nordics. Emanuele Pellegrino, in Lavazza da oltre 6 anni, in precedente ruolo come Group Commercial Strategy, Business Development and International Key Accounts Director, assume a sua volta il ruolo di Regional Director UK & Nordics.

Mario Cerutti, già Chief Institutional Relations & Sustainability Officer, prosegue la collaborazione dedicandosi alla Fondazione Lavazza in qualità di Segretario Generale.

La scheda sintetica di Gruppo Lavazza

Lavazza, fondata a Torino nel 1895, è un’azienda italiana produttrice di caffè di proprietà dell’omonima famiglia da quattro generazioni. Il Gruppo è oggi tra i principali protagonisti nello scenario globale del caffè, con un fatturato di oltre 3.3 miliardi di euro e un portfolio di marchi leader nei mercati di riferimento come Lavazza, Carte Noire, Merrild e Kicking Horse.

È attivo in tutti i segmenti di business, presente in 140 mercati, con 9 stabilimenti produttivi in 5 Paesi. La presenza globale è frutto di un percorso di crescita che dura da 130 anni e gli oltre 30 miliardi di tazzine di caffè Lavazza prodotti all’anno sono oggi la testimonianza di una grande storia di successo, per continuare a offrire il miglior caffè possibile in qualsiasi forma, curando ogni aspetto della filiera, dalla selezione della materia prima al prodotto in tazza.

Il Gruppo Lavazza ha rivoluzionato la cultura del caffè grazie ai continui investimenti in Ricerca e Sviluppo: dall’intuizione che ha segnato il primo successo dell’impresa – la miscela di caffè – allo sviluppo di soluzioni innovative per i packaging; dal primo espresso bevuto nello Spazio alle decine di brevetti industriali sviluppati. Un’attitudine a precorrere i tempi che si riflette anche nell’attenzione dedicata a temi economici, sociali e ambientali, da sempre considerati fondamentali per orientare la strategia aziendale.

“Awakening a better world every morning” è il purpose del Gruppo Lavazza, che ha l’obiettivo di creare valore per gli azionisti, i collaboratori, i consumatori e le comunità in cui opera, unendo la competitività alla responsabilità sociale e ambientale.

Nespresso inaugura il nuovo flagship store a Milano con il primo bar in Italia, Thomas Reuter, direttore generale: “Esperienza oltre il caffè”

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L'area dedicata alle masterclass

MILANO – Il capoluogo meneghino, capitale del design, della moda e del business, è da sempre il laboratorio creativo dove le tendenze si sviluppano, si affermano con forza e si diffondono. Ed è qui che Nespresso apre il suo nuovo flagship e il primo Nespresso Bar in Italia.

Una nuova casa nel cuore di Piazza Cordusio presentata in anteprima il 18 settembre che si propone come uno spazio completamente nuovo che trasporta chi lo visita nella cultura del caffè, tra tradizione e innovazione, trasformando la bevanda più amata dagli italiani in un viaggio gustativo, sensoriale e simbolico, in cui ritualità e nuove tendenze si incontrano.

Il nuovo flagship Nespresso

Dal momento della colazione in abbinamento a dolci e brioches al “Nespresso Bar”, ai nuovi modi di gustare il caffè on the go, dalle masterclass ai laboratori per esplorare le mille sfaccettature del caffè tra ricette tradizionali e creative, fino alle degustazioni ed eventi esclusivi: tutto nella nuova casa di Nespresso si trasforma in esperienza, con l’obiettivo di mettere al centro un vero e proprio viaggio nella cultura del caffè, con uno sguardo al futuro.

La sound experience area

Una risposta concreta anche alle evidenze emerse dall’indagineRituali e futuro del caffè in Italia: un viaggio tra cultura, gusto ed esperienze” realizzata da Nespresso in collaborazione con SWG, istituto specializzato in analisi e ricerche di mercato, che ha fornito una fotografia precisa del valore simbolico, culturale e relazionale del caffè nei rituali quotidiani italiani, grazie a 3 Web Focus Group per la fase qualitativa e intervistando un campione di 1.000 persone per quella quantitativa.

Ne emerge come il caffè scandisca il tempo, definisca identità, favorisca relazioni e connessioni, determini un codice estetico-sensoriale, e sappia combinare radici culturali con nuovi stimoli attraverso gusti, formati e ricette, capaci di anticipare tendenze e creare nuove abitudini di consumo, sottolineando il desiderioper oltre il 50% degli italiani di vivere esperienze immersive, creative e sensoriali per sperimentare con il caffè.

Tra i principali highlights emergono anche la dimensione individuale associata al caffè, con il 23% che vive il caffè come un vero e proprio momento per sé anche in mezzo alla gente, e quella sociale, con il 29% che attribuisce al caffè un senso di appartenenza e ritualità collettiva e il 52% che condivide il momento caffè con partner o familiari.

L’area masterclass

E ancora, il caffè si conferma vero e proprio rituale per il 42% degli intervistati, che si dichiarano pronti a sperimentare ed esplorare, con  il 33% che utilizza già il caffè come ingrediente in cocktail, creazioni food, o come metodo di preparazione, dato che sale al 50% riferendosi a GenZ e Millenials: evidenze che mettono in luce una propensione all’innovazione e all’esplorazione che, Nespresso, è pronta ad accogliere ed elevare. Dal classico espresso agli ultimi trend, come caffè freddi e piatti d’alta cucina che lo vedono protagonista, il caffè in Italia è insieme tradizione e innovazione.

E sono proprio questi elementi ad essere al centro della proposta della nuova casa Nespresso: che si tratti della pausa mattutina, di un momento di relax dopo pranzo, di una riflessione solitaria, di una conversazione condivisa o di un caffè da gustare in movimento per le strade della città, il caffè si trasforma in un viaggio che unisce gusto, emozioni e suggestioni uniche.

L’interno del flagship

L’ambiente, elegante e dal design ricercato, è caratterizzato da dettagli in marmo italiano che richiamano il carattere della città di Milano, con un bassorilievo lavorato a mano che contribuisce a ricreare uno spazio concepito per esperienze uniche, mentre cinque vetrine su Piazza Cordusio incorniciano uno spazio ampio e articolato in tre aree principali.

Thomas Reuter, direttore generale di Nespresso Italiana: “Siamo presenti in Italia dal 1999, un mercato che per noi ha sempre rappresentato un punto strategico, combinando la tradizione dell’espresso al ruolo di trendsetter, capace di innovare e influenzare i mercati globali. Da allora, abbiamo continuato a investire per rafforzare la nostra presenza e consolidare il legame con i clienti italiani. L’apertura del nuovo Flagship è una tappa importante di questo percorso, pensata per offrire un’esperienza che va oltre il caffè: un ambiente immersivo dove innovazione, sostenibilità e qualità si uniscono per raccontare il mondo Nespresso, traducendolo in una esperienza volta al futuro, pur sempre restando legati alla tradizione italiana”.

 Il nuovo flagship: un percorso in tre tappe per scoprire il caffè

Novità assoluta l’unicoNespresso Bar” in Italia con la possibilità, per la prima volta, di godersi il momento della colazione seduti nell’area lounge in abbinamento a dolci e brioches, dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 10.00. Disponibile tutti i giorni dalle 8.00 alle 18.00 anche il servizio on the go, grazie ad una finestra all’esterno del flagship, per gustare il proprio caffè o una delle ricette anche in movimento.

I prodotti Nespresso Original

Oltre a un’ampia selezione di miscele Nespresso Professional da degustare in purezza o da utilizzare come base per ricette, il menù propone un’offerta innovativa ispirata al mondo del gelato italiano creata da Irene Falcone, coffee ambassador di Nespresso Italiana, seguendo un concept esclusivo – Binomi di gusto – che racconta l’Italia attraverso le stagioni, le materie prime e l’attenzione ai dettagli, combinando il patrimonio culturale di sapori classici e tecniche storiche con la sperimentazione e l’evoluzione in chiave contemporanea.

Abbinamenti che esaltano ingredienti italiani, trasformandoli in ricette a base caffè capaci di sorprendere i sensi e che cambieranno stagionalmente come, ad esempio, latte & pera, zucca & cannella, nocciola & mandorla, con un’attenzione ai caffè freddi, sempre più amati soprattutto dalle nuove generazioni.

Completano l’offerta alcune ricette Signature con protagonista assoluto il Nespresso Mi-sù, ricetta iconica ispirata al celebre dolce tradizionale, ma anche il Nespresso Tonic e Nespresso Spritzer.

Luca Mandelli, direttore marketing Nespresso, ha dichiarato: “Questo flagship store è nato come risultato di una ricerca che abbiamo svolto con SWG. Il caffè è fondamentale per gli italiani e rappresenta molto più di una bevanda. Lo studio ha confermato che più del 50% dei consumatori vuole vivere esperienze sensoriali immersive e creative pre sperimentare con il chicco”.

Mandelli aggiunge: “Questo nuovo spazio si propone proprio come un luogo in cui vivere il caffè a 360 gradi: si va oltre alla boutique e si mira all’esperienza del gusto. Il nostro obiettivo è quello di far vivere esperienze legate al mondo del chicco in modo molto più marcato. Il Nespresso Bar è l’unico in Italia e rappresenta la nostra offerta all’interno del mondo professional. Inoltre abbiamo un’area degustazione in cui si svolgono varie masterclass e laboratori. Ma c’è di più: abbiamo inaugurato una parte dedicata all’arte dedicata alle partnership con Francesco Poroli, art director e illustratore, i cui lavori riflettono l’iconicità di Nespresso e la città di Milano”.

Nespresso Bar

Il tutto è completato da un’ampia offerta composta da una ricca selezione di prodotti esclusivi, rigorosamente artigianali, firmati Adolfo Stefanelli, pastry chef dell’omonima Pasticceria Adolfo Stefanelli, che unisce tecnica, artigianalità, stagionalità e ricerca di materie prime d’eccellenza, con proposte di altissima qualità pensate per esaltare e valorizzare al meglio l’esperienza del caffè.

Mandelli aggiunge: “Questo spazio resterà unico nel suo genere. Abbiamo voluto investire in un luogo in cui l’esperienza regna sovrana. Nespresso fa vivere ogni giorno emozioni legate al mondo del caffè in tutte le boutique, facendo sperimentare i consumatori. Questo flagship è il culmine dell’esperienza del chicco in tutte le sue forme”.

L’area masterclass e il Nespresso Bar sullo sfondo

Uno spazio che rende il caffè protagonista assoluto tra profumi, sfumature e aromi, con una Rostelier dedicata alla tostatura dei chicchi e le teche aromatiche che permettono di esplorare la ricchezza olfattiva di ogni miscela.

Grazie a masterclass e laboratori sarà possibile scoprire il mondo del caffè a 360°: dalla materia prima alle tecniche di preparazione tradizionali, fino a sperimentazioni creative e coffee mixology. Ogni visita si trasforma così in un’esperienza sensoriale completa, arricchita da momenti ed eventi unici che animeranno lo spazio con cadenza periodica durante tutto l’anno.

L’angolo dedicato alla sostenibilità

Una seconda area dedicata alla personalizzazione attende poi il visitatore per creare regali e oggetti unici, come tazze e accessori, accanto a uno spazio dedicato al mondo del riciclo, dove sarà possibile riportare le proprie capsule in alluminio usate, contribuendo al progetto di economia circolare “Da Chicco a Chicco” e scoprendo com’è possibile recuperare alluminio e caffè, trasformando il primo in nuovi oggetti e il caffè in compost usato anche per la coltivazione di riso, donato poi a Banco Alimentare e Progetto Arca.

È disponibile anche un punto Clicca&Ritira, dove ritirare gli ordini effettuati online e un’area destinata ad attivazioni speciali e collaborazioni con brand e artisti. Prima fra tutte la collaborazione con Caffè Florian, il più antico Caffè d’Italia e d’Europa, che ha dato vita alla miscela Nespresso | Caffè Florian, oltre alla collaborazione con Francesco Poroli, illustratore e art director milanese che, in occasione dell’apertura del nuovo Flagship, ha unito in poche immagini e con forme semplici due mondi: Milano e il suo dinamismo e il caffè Nespresso e le sue mille sfumature, due delle sue grandi passioni.

Il lavoro di Poroli è per definizione un lavoro di sintesi che condensa con pochi colori e forme mondi che hanno dentro altri mondi, ricordando che alla fine l’immagine dovrà parlare ad un pubblico che, guardandola, la farà sua, aggiungendo il suo sguardo, la sua esperienza, la sua storia. Illustrazioni che ha riprodotto dipingendo alcuni accessori Nespresso, esposti in quest’area insieme a una tela che riporta le stampe delle sue grafiche: vere e proprie opere d’arte e un omaggio alla cultura del caffè e alla città di Milano.

Ma non solo: i clienti ritroveranno le grafiche firmate da Poroli anche su alcuni materiali, come pack caffè e accessori, oltre ad avere la possibilità di personalizzare una selezione di tazze Nespresso. Una terza area è dedicata, infine, all’esposizione e vendita di caffè, macchine e accessori firmati Nespresso per scoprire tutti i sapori e le ultime novità in gamma.

“Con 75 Boutique distribuite sul territorio nazionale, l’Italia rappresenta il mercato con la rete di punti vendita più ampia del brand a livello globale – dichiara Mario Valla, direttore commerciale B2C di Nespresso Italiana. Il canale retail rappresenta un tassello centrale del nostro approccio omnicanale che mette a disposizione punti di contatto e servizi diversi alle e ai nostri clienti, integrando fisico e digitale, con il canale e-commerce, l’app e il servizio clienti che ci permettono di essere accessibili dovunque e in ogni momento”.

Mario Valla aggiunge: “All’interno delle nostre Boutique è possibile ritrovare un approccio diretto, quel rapporto di fiducia con i nostri esperti di caffè che offre la possibilità di esplorare, degustare e approfondire il mondo del caffè, sentendosi sempre accolti nella nostra nuova casa, questo non solo per chi ci sceglie da tempo ma per chiunque voglia immergersi nel mondo Nespresso”.

Inoltre, la giornata ha visto l’introduzione della sound experience area, in cui lo Chef Terry Giacomello e Food Ensemble hanno unito gusto e suono in armonia, in cui gli strumenti musicali hanno accompagnato i chicchi di caffè nella composizione di un suono unico.

L’indagine “Rituali e futuro del caffè in Italia: un viaggio tra cultura, gusto ed esperienze”.

Che se ne beva poco o molto — da chi si concede una o due tazzine al giorno (53%) fino a chi supera le cinque (6%) — il caffè è per gli italiani molto più di una bevanda: rappresenta un elemento insostituibile, un rituale di relax che dona energia e scandisce i ritmi della giornata, un momento da dedicare a sé o da condividere con gli altri, un gesto quotidiano che racconta storie personali e crea connessioni.

Nella dimensione individuale, per quasi 1 italiano su 4 il caffè è un vero e proprio momento per sé, anche in mezzo alla gente: sedersi per assaporarlo con calma (27%) o usare sempre la stessa tazzina (20%) sono consuetudini entrate a far parte della routine quotidiana.

E se per il 18% degli italiani il caffè rappresenta un’abitudine che sancisce l’importanza delle piccole cose e dei rituali che si ripetono, per molti il caffè è sinonimo di rituale (42%), energia (37%) e pausa (36%), un elemento di valore che arricchisce la propria vita quotidiana.

Nella dimensione sociale il caffè per gli italiani si trasforma poi in un linguaggio relazionale, capace di aprire conversazioni tra sconosciuti, consolidare amicizie e rinsaldare rituali familiari, con il 29% che attribuisce al caffè un senso di appartenenza e ritualità collettiva.  Oltre la metà degli italiani ama condividere il momento caffè con il partner o i familiari (52%), mentre il 30% lo fa con amici e il 29% con colleghi; tra i più giovani, per il 36% tra GenZ e Millennials, il caffè è un momento da condividere con gli amici, un gesto assume nuove sfumature facendosi occasione di leggerezza, apertura e appartenenza a un gruppo.

E se la dimensione domestica è ancora quella predominante in termini quantitativi, nel consumo fuori casa le scelte sono guidate da motivazioni precise: il 27% ricerca qualità e autenticità, il 21% un luogo accogliente, il 19% la possibilità di concedersi un momento di distacco dalla routine, con oltre il 50% che ricerca luoghi curati caratterizzati da un’atmosfera conviviale e rilassante.  

 Il caffè racconta dunque chi siamo e cosa cerchiamo: le preferenze si orientano secondo criteri che combinano qualità, esperienza e relazione con le persone e l’ambiente circostante, anche in termini di gusto. Accanto ai grandi classici, cresce la voglia di sperimentare: il 33% – dato che sale al 50% riferendosi a GenZ e Millennials – degli intervistati utilizza già il caffè come ingrediente creativo in cocktail e creazioni food, e oltre il 50% esprime il desiderio di vivere esperienze immersive, creative e sensoriali per sperimentare con il caffè. Segreti, aromi e storie dietro la tazzina attirano 3 italiani su 10.

Al Nord prevale l’interesse per trend emergenti e luoghi non convenzionali; al Centro, equilibrio tra tradizione e innovazione; al Sud, il caffè rimane simbolo di appartenenza e legami autentici.

Un radicamento alle tradizioni più forte al sud, che non esclude comunque la possibilità di introdurre elementi innovativi, come nel caso del Nespresso Mi-sù e del Nespresso Spritzer. La ricerca conferma dunque quanto il caffè sia profondamente radicato nella cultura e nella quotidianità degli italiani. Con il nuovo Flagship, Nespresso traduce questi valori offrendo esperienze sempre più personalizzate e innovative, riconfermando la tradizione italiana ma guardando al futuro.

Nestlé e il terremoto ai vertici societari: molto più di una semplice love story galeotta

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Nestlé Bulcke
Paul Bulcke - Photo Credit: U.S. Department of Labor

MILANO – Cosa sta succedendo alla Nestlé? È la domanda che si pongono in molti, dopo le imbarazzanti vicende che hanno portato, nel giro di poche settimane, al licenziamento del ceo Laurent Freixe e alle dimissioni del presidente Paul Bulcke, sostituiti rispettivamente dal ceo di Nespresso Philipp Navratil e dall’ex “re di Zara” Pablo Isla (incoronato da Harvard, nel 2018, miglior ceo del mondo, ndr.).

I fatti sono noti e non occorre dettagliarli nuovamente.

A causare la giubilazione di Freixe – a un anno dalla sua investitura – è stata una tresca non dichiarata con una sua diretta subordinata.

Un comportamento contrario alle “regole deontologiche interne”, che è costato al sessantatreenne top manager parigino l’esonero dalla carica e la perdita di una sostanziosa buonuscita.

Galeotta fu la love story e galeotto chi la gestì

Il modo malaccorto in cui tutta la storia è stata gestita – con ben due indagini (una interna e una esterna), per provare una relazione che era ormai (secondo fonti interne riportate dai media) un “segreto di Pulcinella” – è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, all’interno di una compagine azionaria in cui, già da tempo, serpeggiava il malcontento.

Va ricordato che l’azionariato di Nestlé è estremamente complesso e composito: esso comprende fondi di investimento, fondi sovrani, banche d’affari, fondi pensione.

Non esistono dunque singoli azionisti che detengano una quota di controllo, poiché le azioni sono ampiamente diffuse e scambiate sul mercato.

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