venerdì 21 Novembre 2025
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Lindt lancia le tavolette Vegan in Italia

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lindt vegan
Le tavolette Lindt Vegan (immagine concessa)

INDUNO OLONA (Varese) – Lindt Italia, azienda parte del Gruppo Lindt & Sprüngli, leader nella produzione di cioccolato premium, annuncia l’arrivo sul mercato italiano delle tavolette Lindt Vegan: due creazioni che custodiscono tutto il gusto e la qualità delle amate tavolette classiche in versione vegana.

Realizzate con passione e cura dai maîtres chocolatiers Lindt, le Tavolette Lindt Vegan offrono tutto il piacere e la qualità del cioccolato Lindt, senza l’aggiunta di ingredienti di origine animale. Pensate per chi non vuole rinunciare alla golosità del cioccolato Lindt, sono perfette per un momento di piacere o per arricchire le proprie ricette vegane.

Gli ingredienti premium, come l’avena, il miglio, le mandorle e il cacao più pregiato, sono i punti di forza di queste nuove referenze, che assicurano una consistenza morbida e vellutata ed esaltano l’aroma intenso del cacao in due deliziose ricette:

Tavoletta Vegan Classic: una tavoletta a base cacao e avena con una consistenza cremosa che regala un dolce momento di pura delizia.

Tavoletta Vegan Nocciola: una tavoletta a base di cacao e avena arricchita da croccante granella di nocciole, per un connubio perfetto di morbidezza e croccantezza.

“Abbiamo ampliato la linea di tavolette con queste due varianti vegane per soddisfare un pubblico sempre più diversificato. Agli amanti del cioccolato, attratti dalla sperimentazione di nuove ricette, vogliamo infatti continuare a offrire proposte innovative attraverso esperienze straordinarie di gusto. Le Tavolette Lindt Vegan si aggiungono alla gamma di prodotti Lindt che rispondono alla crescente domanda di alternative vegane, senza compromettere l’inconfondibile esperienza del cioccolato Lindt”, commenta Francesca Bernasconi, direttore marketing di Lindt Italia.

Tavoletta Lindt Vegan Ricetta Classica e Tavoletta Lindt Vegan Nocciola sono disponibili in GDO nei supermercati e ipermercati, nei negozi monomarca Lindt nelle migliori pasticcerie, bar e spacci dolciari e sullo shop online Lindt al prezzo al pubblico consigliato di 4,00 euro.

Shanghai: ecco Cofe+, il chiosco robotizzato che prepara 300 bevande al caffè per giorno

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Il braccio robotico di Cofe+

SHANGHAI – Fondata nel 2018 a Shanghai, la città con più caffetterie al mondo secondo il governo locale, la missione della Shanghai Hi-Dolphin Robot Technology è ridurre il costo per preparare una buona tazza di caffè e abbassarne conseguentemente il prezzo al consumatore finale: un vantaggio sia per i proprietari di attività commerciali che per i clienti.

La soluzione dell’azienda è Cofe+, una cabina autonoma a forma di cuboide, dotata di tutte le attrezzature e gli ingredienti necessari per fare caffè, con al centro un braccio robotico a quattro assi che riempie le tazze vuote, le copre e le consegna ai clienti.

Dotato di macinini e produttori di ghiaccio, il chiosco può preparare una bevanda in circa 50 secondi, senza l’intervento di un singolo barista umano. La struttura occupa poco meno di 2,5 metri quadrati e pesa circa 800 kg.

Quando completamente carica, ogni cabina può fornire circa 300 bevande, ha dichiarato l’azienda. In alcuni aspetti, i robot sono baristi migliori degli esseri umani, secondo il fondatore della Shanghai Hi-Dolphin Robot Technology Philip Han.

“Gli esseri umani possono essere smemorati e disattenti e, a volte, si toccano o soffiano il naso”, ha affermato Han sul portale MyNews. “Le macchine Cofe+, invece, sono protette da vetro e dotate di tecnologia brevettata anti-insetti e antibatterica. I tubi vengono puliti e disinfettati automaticamente, e il latte viene mantenuto a una temperatura costante per conservarlo fresco per 72 ore”.

L’azienda ha installato quasi 1000 chioschi di caffè in oltre 30 paesi stranieri, oltre che in 15 province cinesi, ha affermato Han, aggiungendo che la start-up prevede di espandersi in circa altri 20 paesi entro la fine dell’anno.

Arriva Futura, the new era of drinking: il primo Festival indipendente per specialty e kombucha a Roma, 17-18/11

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FUTURA, il logo del Festival (foto concessa)
FUTURA, il logo del Festival (foto concessa)

MILANO – Nella capitale arriva il primo festival indipendente dedicato allo specialty coffee e al kombucha con un’apertura al food: il nome è Futura, l’appuntamento è a Roma dal 17 al 18 Novembre presso l’hub delle Officine Farneto, in Via dei Monti della Fernesina 77. Si cavalca il trend sempre più in crescita del no low alcol, per un consumo moderato di alcolici senza però accontentarsi.

Futura, the new era of drinking

In prima linea Roberto Persia e Giorgia Brandimarte, menti dietro anche di “Viva La Vite” – fiera dei vini naturali since 2017 – nonché professionisti nel mondo dell’hospitality.

Roberto Persia e Giorgia Brandimarte (foto concessa)

I micro roasters hanno già in tanto risposto all’appello in una location centrale, che unisce le piccole imprese da nord a sud, all’insegna di qualità e artigianalità per mettere in mostra un modo differente di bere e portando lo specialty fuori dalla sua confort zone.
In programma anche una serie di interventi per stimolare il confronto tra operatori di settore e appassionati: un’occasione per approfondire ed esplorare dei mondi ancora un po’ di nicchia, ma destinati ad espandersi nei locali.

Roberto Persia racconta il dietro le quinte di Futura:

“Una manifestazione nata da un vero “fermento”, è la cartina tornasole di come sta cambiando il mondo e il modo di vivere la quotidianità.

In questo Festival/Fiera si parlerà di specialty e No/Low come non si è fatto finora, senza compromessi e influenze esterne compromettenti. Vogliamo che sia la vera voce dei micro torrefattori, dei micro produttori e di tutti quegli imprenditori che fanno un lavoro importante affinché questo panorama non venga identificato solo come nicchia o elitario.

Vogliamo essere un punto di rottura e discontinuità rispetto ad altri eventi passati (con questo non vogliamo denigrare né le fiere stesse né tanto meno gli organizzatori), che hanno fatto, secondo noi, dello specialty un uso per lo più commerciale.

Io e Giorgia ci siamo presi una responsabilità non indifferente; vogliamo dare un’identità pura e limpida, trasparente a questo Festival. Per noi specialty vuol dire questo.
Per muoverci in questo modo stiamo rischiando con consapevolezza. Finora il movimento specialty e No/Low ha raccolto il messaggio e ci sta supportando con molte adesioni, anche da parte di aziende che dal lato tecnico ci stanno sostenendo con attrezzature e comunicazione.

Abbiamo scelto Roma perchè riteniamo sia l’espressione di questo fermento, che prende entrambe le realtà (specialty e No/Low), le esalta e le declina nella quotidianità nella migliora accezione possibile.

Sono i portavoce di un movimento che in Italia sta facendo grandi passi e che con tutti i loro attori nelle principali città, sta crescendo con orgoglio, dedizione, passione e professionalità.

Oltre al mondo specialty & No/Low parteciperanno le realtà del food romano che si incarnano con il nostro credo; ci sarà tanta comunicazione e formazione: due giornate piene di talk, tavole rotonde e masterclass accessibili anche ai neofiti. vogliamo che non rimanga tutto confinato ai soliti fruitori, esperti e promotori di questo mondo.

Vogliamo raggiungere tutti, appassionati, curiosi e operatori che vogliono capire come inserire questi prodotti nella loro offerta commerciale. Saremo oltretutto supportati da SCA per la parte educational specialty con la quale stiamo modulando l’offerta formativa per renderla il più coinvolgente possibile.

Per fare meglio ci siamo affidati al supporto di due figure che secondo noi sono allineate con il nostro modo di vedere le cose; sono due professionisti che hanno un grande seguito non solo perchè sono bravi ma anche perchè professionisti seri, affidabili e soprattutto, veri.

Federico Pezzetta, aka Coffee and Lucas, ci sta aiutando sotto il lato specialty; Marie Joveneau, alias Ferment’Action, dal lato Kombucha & No/Low. Mentre Francesco Lusi ed il team di Cooffeetech, i nostri partner tecnici e angeli custodi.

Con loro stiamo facendo un lavoro importante di comunicazione e costruzione, cosa che insieme vogliamo consolidare per crescere sempre di più nelle prossime edizioni.
Tutti sono invitati a partecipare! Futura è il Festival di chi crede in un cambiamento.”

CoffeeandLucas racconta il suo coinvolgimento:

Coffeeandlucas e Roberto Piersa @coffeeandlucas @myMediastudio

“Sono stato chiamato da Roberto Persia per dare il mio supporto su più fronti per Futura, che rappresenta una sfida stimolante: il primo festival indipendente di specialty coffee, kombucha e no-low. Per giunta nella mia città.

C’è molto lavoro da fare. Roberto e Giorgia lavorano a questo progetto da tanto tempo e non è facile, specie se si porta avanti in modo indipendente come stanno facendo. È anche una grande responsabilità che siamo disposti ad assumerci, apportando tutte le risorse possibili, ciascuno a modo proprio.

Erano anni che fantasticavo sulla possibilità di un festival che rispecchiasse, secondo la mia visione, i veri valori dello specialty. Un evento dove poter offrire il mio contributo professionale e mettere in campo tutto ciò che ho imparato in questi oltre 8 anni di lavoro nel mondo della comunicazione legata al caffè.

Per questo, stiamo collaborando con Futura come media partner in qualità di CoffeeAndLucas / myMediaStudio. Non vediamo l’ora di veder prendere forma a tutte le idee che stiamo portando avanti.”

Marie Joveneau interviene: “Ferment’Action ha per obiettivo principale di connettere il grande pubblico con i produttori ed esperti nel settore per diffondere prodotti e saperi di qualità.

Con Futura desidero dare il mio contributo organizzando un festival dentro una fiera, grazie al mettere insieme produttori e esperti del settore, offrendo conferenze, talk e masterclass accessibili a tutti.

Voglio creare uno spazio dove tutti possano dialogare e scambiare idee, rendendo l’esperienza unica, accessibile e coinvolgente per tutti. Perché sono convinta che questo è il futuro, questo è Futura”.

Sponsor che stanno partecipando al momento per supportare l’evento: Accademia del Caffè Espresso, BWT Italia, Scotsman, pulyCaff, Dm Italia e La Marzocco.

È possibile iscriversi fino al 08 Novembre.
Ticket di ingresso per i visitatori 15€ (degustazione libera e calice di degustzione incluso)
L’evento si svolgerà presso Officine Farneto a Roma.
Per info e contatti:
Roberto Persia
Tel +39 347 6734218
Email futura@vivalavite.it
Web https://www.vivalavite.it/futura

Capsule e cialde, analisi 2023-2028: crescita mercato interno +6,7%, per 1.334,0 milioni lo scorso anno

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Il nuovo studio di Competitive Data su cialde e capsule (immagine concessa)

MILANO – Competitive Data ha rilasciato l’edizione 2024 del report cialde e capsule per caffè, dove analizza l’andamento del mercato nell’ultimo triennio, con le previsioni fino al 2028. Il 2023 è stato caratterizzato da numerose flessioni delle vendite a volume che le aziende hanno controbilanciato con un aumento generalizzato dei prezzi medi.

Le performance migliori sono state fatte registrare da quelle torrefazioni che si sono adattate rapidamente alle opportunità e minacce che si trasferiscono da un canale di vendita all’altro con un ritmo sempre più accelerato.

Basti pensare all’e-commerce, ormai segmentato in un numero crescente di sotto-categorie con le loro specificità ed i loro trend che determinano la crescita dell’una a svantaggio dell’altra nell’arco di pochi mesi, vanificando eventualmente gli investimenti realizzati per ritagliarsi uno spazio in una tipologia definita (pure player, rivenditori ibridi, generalisti, torrefazioni, gestori vending, gruppi d’acquisto).

Tuttavia, da qui al 2028, al mutare di determinate condizioni di mercato, alcune categorie di e-commerce, oggi in sofferenza, riprenderebbero slancio ritornando sulla traiettoria di crescita degli anni passati.

In termini di quote di mercato registriamo variazioni importanti nella parte alta del ranking sia a valore che a volume, con una sensibile cessione di market share da parte dei sistemi originali a vantaggio delle compatibili.

Il trend, che era iniziato già in epoca pre-Covid, ha assunto forza maggiore nell’ultimo biennio, segno evidente che all’aggravarsi delle condizioni economiche generali è aumentata l’elasticità della domanda rispetto al prezzo.

Nel complesso le torrefazioni meglio posizionate sui canali in crescita dell’area Famiglie hanno ottenuto risultati migliori rispetto alle torrefazioni più focalizzate sull’area Business (con forti differenze tra un canale e l’altro).

La brusca frenata del mercato, già iniziata nel 2022, ha spinto le torrefazioni a porre in essere una serie di azioni difensive, la prima delle quali coinvolge le politiche di prodotto. Nel 2023 si sono ridotti ulteriormente i lanci di nuove referenze, preferendo proseguire con l’attività di razionalizzazione del portafoglio prodotti.

Si è affievolita anche la propensione a dotarsi del numero più ampio possibile di sistemi compatibili con la rinuncia temporanea ad inserirne di nuovi in gamma (dove la gamma, nella maggior parte dei casi, era già ampiamente estesa ad oltre 2-3 sistemi compatibili).

Una decisione dettata anche da scelte di consumo che stanno premiando i sistemi più diffusi, ma soprattutto soluzioni monoporzionato più economiche. La parola d’ordine è diventata “volumi”, con il moltiplicarsi di confezioni maxi da 30-50-100-200 capsule.

L’andamento del mercato

La produzione di caffè monoporzionato, che include anche l’importazione di capsule speciali delle multinazionali estere, cresce del +6,3% a valore nel 2023 attestandosi a 1.765,0 milioni di euro. Le esportazioni si attestano a 431,0 milioni di euro, in crescita del +4,9%.

La crescita del mercato interno è stata del +6,7%, per un controvalore di 1.334,0 milioni di euro. Al suo interno è l’area d’affari Famiglie a far registrare la performance migliore (+7,7%) con andamenti a tratti contrastanti all’interno dei singoli canali che la compongono (GDO, GDE, door to door, negozi monomarca, dettaglio specializzato, e-commerce B2C).

L’area Business che a valore cresce del +2,5%, vira in negativo a volume, con un quadro complessivo più penalizzante all’interno dei singoli canali di vendita (OCS, Vending, Horeca, Ecommerce B2B, specializzati).

Le torrefazioni e la sostenibilità

La sensibilità riguardo alle tematiche legate al rispetto dei criteri ESG (Environmental, Social, Governance) si sta diffondendo nel settore del caffè lungo tutti gli anelli della filiera, per via di provvedimenti legislativi comunitari già emanati, ed altri in divenire, e che riguardano: accesso al credito, obblighi di rendicontazione, certificazione della materia prima, eco-compatibilità degli imballaggi.

Se le torrefazioni leader redigono un vero e proprio bilancio di sostenibilità, ed hanno predisposto piani di decarbonizzazione molto dettagliati, tante torrefazioni medio grandi non stanno a guardare ed hanno cominciato a realizzare iniziative specifiche in materia, soprattutto legate alla responsabilità sociale, sia nei riguardi della comunità locale che dei Paesi di coltivazione del caffè verde, contribuendo a rinfoltire la nostra mappa della resilienza strutturale delle torrefazioni, che ha visto nel 2024 nuovi ingressi,  ed il miglioramento della posizione di molti player.

La sostenibilità, declinata nell’impatto ambientale delle cialde e capsule per caffè, rimane l’oggetto principale sia della ricerca e sviluppo, sia delle campagne di comunicazione, e riguarda: la compostabilità delle cialde e capsule, la compostabilità e/o riciclabilità degli imballaggi, la compensazione della CO2 per quanto riguarda le capsule in alluminio, la tracciabilità del caffè.

Questo ha favorito, all’interno del segmento delle capsule compatibili Nespresso Original, una repentina sostituzione delle capsule in plastica con quelle di alluminio.

Gli scenari previsionali del mercato cialde e capsule per caffè nel periodo 2024-2028

Per il 2024 non si prevedono grandi differenze tra lo scenario base e lo scenario peggiore, con la produzione che in entrambi i casi supererà gli 1,8 miliardi di euro, ed un mercato interno previsto in crescita del +4,2% per lo scenario peggiore e del +6,4% per lo scenario base.

Una differenza sostanziale si nota in termini reali all’interno delle aree di affari, dove l’area Famiglie cresce del +2,5% nel 2024 all’interno dello scenario base, mentre rimane sostanzialmente invariata (+0,3%) all’interno dello scenario peggiore.

E’ l’area Business a subire il contraccolpo più forte in caso di scenario peggiore con una flessione a volume del -1,7% nel 2024, mentre nello scenario base vedrebbe una crescita del +3,0%.

Nel corso del quinquennio l’area d’affari Famiglie mostra la resilienza maggiore, dove, anche in caso di scenario peggiore, vedrebbe comunque una ripresa della crescita già a partire dal 2026.

La musica è diversa nell’area d’affari Business, che in caso di scenario peggiore non riuscirebbe ad invertire il trend decrescente neanche a fronte di una performance combinata Horeca+ecommerce B2B tutto sommato positiva fino al 2028.

E’ come se il repentino mutamento del contesto ambientale avesse spostato più velocemente l’area Business sulla parte alta della curva del ciclo di vita del monoporzionato, mentre l’area Famiglie si sta spostando più lentamente.

Ulteriori approfondimenti sono disponibili qui.

La scheda sintetica di Competitive Data

Competitive Data è una società specializzata nella realizzazione di ricerche di mercato e nella consulenza strategica di Marketing; i suoi servizi supportano le aziende nei processi di analisi, valutazione, e scelta, delle decisioni più efficaci e appropriate per crescere, in Italia e all’estero, attraverso una lettura intelligente dei dati, l’interpretazione dei risultati raggiunti, e l’impiego di metodologie tradizionali unite a quelle più innovative legate al mondo digitale.

Mercati del caffè: stime negative sul nuovo raccolto vietnamita fanno volare Londra e New York

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Il logo dell'Ice

MILANO — Inizio settimana con il botto per i mercati del caffè. Ieri, lunedì 14 ottobre, il contratto per scadenza dicembre dell’Ice Arabica ha guadagnato 1.000 punti (+4%) chiudendo a 262,05 centesimi, massimo dal 1° ottobre. A Londra, il contratto per scadenza gennaio 2025 si è rivalutato, a sua volta, del 3,5% terminando a 4.843 dollari, massima quotazione dal 2 ottobre.

A far scattare questa nuova impennata dei prezzi, fattori tecnici e fondamentali. Hanno inciso certamente i Cot Report di entrambe le borse, pubblicati alla fine della scorsa settimana, che evidenziano un forte calo delle posizioni lunghe nei due i mercati.

A New York, gli speculatori hanno tagliato le loro posizioni dell’11,54% nella settimana all’8 ottobre, scendendo a una posizione net long di 36.024 lotti.

Anche all’Ice Robusta, gli operatori speculativi hanno ridotto, nello stesso periodo, le loro posizioni long del 6% risultando net long per 32.137 lotti.

Ma a dare il massimo impeto rialzista ai mercati sono stati i risultati di un sondaggio, condotto presso cinque operatori del settore, relativo all’imminente raccolto vietnamita 2024/25

Le risposte prevedono infatti un calo sino al 10% della produzione per questa annata caffearia, rispetto alla produzione 2023/24, che già era la più bassa degli ultimi 4 anni. La flessione fa seguito a quella che è considerata la peggiore siccità da quasi 10 anni a questa parte, che è avvenuta tra marzo e maggio, in una fase critica per lo sviluppo del nuovo raccolto.

Il ritorno della pioggia, a partire da maggio, spesso non è bastato: molti arbusti sono morti, altri hanno perso parte del loro potenziale produttivo, ha spiegato a Reuters il vice direttore del Mercantile Exchange of Vietnam (Mxv).

Relativamente meno pessimisti i trader europei sentiti da Reuters, che si aspettano un calo più contenuto (-3,4%) destinato comunque a incidere su un mercato già deficitario.

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Lavazza presenta il nuovo Training Center a Bali, Indonesia

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Il nuovo Training Center di Lavazza a Bali (immagine presa da Linkedin)

BALI – Il brand Lavazza ha inaugurato il 77° Training Center a livello mondiale, situato nel cuore dell’Indonesia a Bali. Questa struttura di 55 mq, dedicata interamente alla diffusione della cultura del caffè, mira ad alimentare la passione per una delle bevande più amate al mondo.

Il nuovo Training Center di Lavazza in Indonesia

I visitatori potranno vivere esperienze immersive legate al caffè e partecipare a sessioni di formazione condotte dall’esperto trainer certificato Hansel, vero ambasciatore dell’eccellenza del chicco.

L’apertura di questo centro rappresenta un ulteriore passo avanti nella missione di Lavazza di offrire esperienze di caffè uniche e di alta qualità in ogni angolo del pianeta.

L’azienda celebra questo nuovo capitolo guardando al futuro con soddisfazione e ottimismo.

Mario Toniutti, Gruppo Illiria: “L’obiettivo a tre-cinque anni è di arrivare a 100 milioni di ricavi”

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Il logo di Gruppo Illiria

A distanza di quattro anni dall’esplosione della pandemia, Illiria riparte da dove si era fermata. La società friulana attiva nel settore della distribuzione automatica si avvia a chiudere l’anno a 75 milioni di ricavi (con un Ebitda del 13%), ritrovando i livelli pre Covid. Con il ritorno dei ricavi, la crescita torna nei piani di Illiria. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Maura delle Case per Nord Est Economia.

Il futuro di Gruppo Illiria

MILANO – A distanza di quattro anni dall’esplosione della pandemia che ne ha mandato in fumo i progetti di crescita, Illiria riparte da dove si era fermata. La società friulana attiva nel settore della distribuzione automatica, controllata dalla holding Hgi (che fa capo a tre famiglie storiche del settore) si avvia a chiudere l’anno a 75 milioni di ricavi (con un Ebitda del 13%), ritrovando i livelli pre pandemia, quindi a spingere sull’acceleratore per centrare l’obiettivo che aveva già nel 2019: raggiungere quota 100 milioni di euro di fatturato per mezzo di acquisizioni e attività sinergiche, come la gestione delle mense.

A esporre i piani della società di vending, nome tecnico per indicare il settore della distribuzione automatica, è l’Ad di Illiria, Mario Toniutti, che per parlare di futuro fa prima un salto nel recente passato, ricordando come, dopo la costruzione del nuovo headquarer a Udine, tra il 2018 e il 2019, prodromica a una crescita dei volumi, l’esplosione della pandemia abbia di fatto interrotto la positiva progressione dei risultati.

“Dopo aver chiuso il 2019 a 75 milioni (dai 50 dell’anno precedente), Illiria ha visto ridursi i ricavi del 40% nel 2020, di quasi il 30% nel 2021, del 18% nel 2022 per poi attestarsi a un meno 10 per cento – fa sapere Toniutti – nel 2023, senza contare che nel frattempo abbiamo dovuto assorbire anche l’imponente aumento del prezzo del caffè, che nel nostro business impatta per il 70, anche 80 per cento e che abbiamo ribaltato solo in parte sul cliente finale, il quale continua a pagare la tazzina al distributore meno di 50 centesimi contro l’euro e 20, anche e 30 del bar”.

Con il ritorno dei ricavi a quota 75 milioni, la crescita torna nei piani di Illiria: “L’obiettivo a tre, cinque anni è di arrivare a 100 milioni, crescendo nelle regioni dove già siamo presenti” annuncia Toniutti chiarendo che la crescita passerà, come già in passato, più dalle acquisizioni che da linea organica. “Ne abbiamo già nel mirino alcune – annuncia l’Ad – la prima dovremmo riuscire a finalizzarla entro gennaio 2025”.

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Roma: individuati 2000 dehors irregolari su 10mila verifiche

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Il settore del bar e della ristorazione (immagine: pixabay)

A Roma sono stati individuati duemila dehors non in regola in 9 mesi su 10mila verifiche. Dieci ristoranti avevano raddoppiato la metratura esterna senza autorizzazione, uno lo aveva fatto per la seconda volta dal 2022. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo di Rinaldo Frignani per il quotidiano Il Corriere della Sera.

I dehors irregolari a Roma

ROMA – Duemila dehors fuorilegge individuati in 9 mesi su circa 10mila verifiche: in pratica poco più di duecento al mese per scoprirne non in regola uno su cinque. Poco meno della metà, circa 900 quindi, nel I Municipio. Fra gli ultimi quelli dalle parti di piazza Navona con multe per 78mila euro fatte dai vigili urbani da parte del I Gruppo Centro storico con l’individuazione di 646,35 metri quadrati in eccesso.

Dieci ristoranti avevano raddoppiato la metratura esterna senza autorizzazione, uno lo aveva fatto per la seconda volta dal 2022. Ed è stato chiuso. Un giro di vite su tavolino selvaggio che rappresenta una svolta in vista del Giubileo.

Allarme sicurezza

Del resto basta farsi un giro per la città per scoprire situazioni al limite. I funghi per il riscaldamento dei posti a tavola, con le bombole di gas stipate nelle basi, restringono ancora di più vicolo de’ Burrò, vicino a piazza di Pietra, già intasato di ombrelloni e tavolini.

In via dei Pastini, invece, a due passi dal Pantheon, sono state ricavate tre file di posti per i clienti dei ristoranti, al punto che si passa solo su una striscia di sampietrini larga un metro appena.

E in via degli Stefaneschi, dalle parti di piazza Gioacchino Belli, a Trastevere, sono i lavori stradali a limitare il passaggio: basta quasi allungare un braccio stando seduti ai tavolini di un bar per toccare la rete arancione di un cantiere aperto dalla parte opposta. Che siano scenari rispettosi delle regole o invece illegali poco cambia. La sicurezza è un optional, la speranza è che non accada mai nulla di grave.

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Lo chef Alain Ducasse investe 32 mln per trasformare la Maison du Peuple di Clichy-la-Garenne nel tempio della gastronomia

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Alain Ducasse
Alain Ducasse
Lo chef e imprenditore monegasco Alain Ducasse ha rilevato la Maison du Peuple a Clichy-la-Garenne, con l’ambizione di trasformarla in un tempio della gastronomia. Ducasse ha investito 30 milioni di euro nel progetto dopo aver acquisito i locali per 2,1 milioni. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo del portale d’informazione Sortir a Paris.

 

Il nuovo investimento di Alain Ducasse
PARIGI – Alain Ducasse è pieno di idee. Negli ultimi dieci anni, lo chef ha aperto una fabbrica di caffè, una fabbrica di cioccolato, una fabbrica di gelati, una fabbrica di biscotti, un ristorante che celebra le piante e, più recentemente, un ristorante gourmet nel cuore del Museo Baccarat.

E non è finita qui per lo chef pluristellato, che si è anche impegnato a trasformare la Maison du Peuple di Clichy-la-Garenne in un tempio della gastronomia, investendo quasi 30 milioni di euro nel progetto dopo aver acquistato i locali per 2,1 milioni di euro.

I lavori di questo enorme edificio di 4200 metri quadrati nell’ Hauts-de-Seine (92) sono iniziati all’inizio del 2024. Classificata come monumento storico, la Maison du Peuple de Clichy è stata costruita negli anni ’30 dagli architetti Eugène Beaudouin e Marcel Lods, dall’ingegnere Vladimir Bodiansky e dagli atelier di Jean Prouvé.

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Caffè Moak è lo sponsor ufficiale della Acsi Football League il più grande campionato amatoriale di calcio

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Caffè Moak diventa sponsor di Acsi Football League (immagine concessa)

MODICA (Ragusa) – Caffè Moak diventa sponsor ufficiale della Acsi Football League, il più grande campionato amatoriale di calcio in Italia che riunisce appassionati di calcio provenienti da 46 città italiane e oltre 80 campionati. Le semifinali e le finali si terranno a Torino presso il prestigioso Allianz Stadium tra maggio e giugno 2025.

Caffè Moak offrirà una serie di attività a sostegno dell’iniziativa tra cui la particolare campagna “Museo Aperto con Moak”, grazie alla quale tutti i partecipanti al campionato avranno accesso gratuito al museo dello stadio, reso possibile dalla donazione di ACSI a favore dell’Associazione Realmonte ETS.

La partnership culminerà con la presenza di Caffè Moak all’Allianz Stadio in occasione della partita finale “Il Goal del Cuore”, in cui scenderanno in campo due formazioni miste composte da ex stelle del calcio, tesserati ACSI e alcuni giovani rifugiati accolti dall’associazione Realmonte ETS.

Il progetto si propone di unire sport e solidarietà, supportando l’associazione che promuove il benessere delle persone vulnerabili attraverso l’inclusione sociale.

La partnership rafforza l’impegno di Caffè Moak nel sostenere le iniziative sportive che veicolano valori di inclusione e solidarietà.