venerdì 21 Novembre 2025
Home Blog Pagina 321

Starbucks: algoritmi, pennarelli e orgoglio per rilanciare il numero uno mondiale delle caffetterie

0
Il logo di Starbucks

MILANO – Duecentomila pennarelli per rilanciare la catena di caffetterie più grande del mondo, in affanno dopo tre trimestri consecutivi di vendite in declino: in tempi di algoritmi e automazione robotica fa un po’ sorridere la decisione del nuovo ceo di Starbucks Brian Niccol di ripartire dagli acquisti di cancelleria. Scopo di questa colossale fornitura di “strumenti di scrittura analogici” decisa da Niccol: dotare tutti i baristi di un pennarello con il quale segnare a mano, sul bicchiere da asporto, il nome del cliente ed eventuali commenti, ravvivando una tradizione della catena.

Niccol vuole inoltre reintrodurre i contenitori portacondimenti sui banchi dei locali, consentendo così al cliente di personalizzare da sé la bevanda ordinata, alleviando così il carico di lavoro del barista.

Il piano di rilancio del numero uno mondiale delle caffetterie è stato illustrato da Niccol in una call che si è svolta il 30 ottobre.

Parola d’ordine: ottimizzare la gestione delle comande e il flusso del servizio. Ma anche rilanciare la dimensione di terzo luogo, in cui incontrarsi e socializzazione in un ambiente caldo e accogliente.

Contenuto riservato agli abbonati.

Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.

IMF presenta l’innovazione e la sostenibilità al Gulfood Manufacturing: un decennio di crescita esponenziale nel settore del caffè

0
imf
IMF al Gulfood Manufacturing (immagine concessa)

OCCHIOBELLO (Rovigo) – IMF rafforza la propria presenza nel Medio Oriente partecipando al Gulfood Manufacturing, principale destinazione per toccare con mano tecnologie avanzate per il futuro della produzione alimentare, in programma dall’5 al 7 Novembre 2024 al Dubai World Trade Centre.

Dal 5 al 7 novembre IMF sarà presente al Gulfood Manufacturing presso lo stand S3-C55, padiglione Shk Saeed Hall 3

Negli ultimi dieci anni, IMF ha avuto una crescita esponenziale, non solo per la tecnologia offerta, ma anche per la sua capacità di adattarsi alle esigenze del mercato internazionale.

L’azienda, pur mantenendo il 100% della produzione in Italia, esporta oltre il 60% del suo fatturato sui mercati esteri, consolidando la sua presenza globale anche grazie ad una efficiente assistenza tecnica.

Questo approccio ha permesso all’azienda di conquistare una clientela fidelizzata in Europa, Asia, Medio Oriente e nelle Americhe.

L’espansione della società di Occhiobello è il frutto di una strategia mirata, che ha visto tutto il team concentrarsi verso una direzione comune, basata sull’innovazione tecnologica, la sostenibilità e l’attenzione alle esigenze specifiche dei clienti in ogni parte del mondo.

Tutti i modelli IMF sono dotati di un particolare sistema di ricircolo di aria calda pulita attraverso un’unica caldaia a doppia funzione, che consente di generare l’energia necessaria per il processo di tostatura e allo stesso tempo di ridurre le emissioni, garantendo così un notevole risparmio energetico con significativa riduzione dei costi di produzione.

Il controllo dei profili e l’impostazione dei parametri di tostatura sono garantiti dal software di gestione integrato sia nei modelli di taglia industriale sia in quelli di più piccola capacità particolarmente adatte per specialty coffee.

Impianto industriale completo (foto concessa)

Continua innovazione al servizio dei torrefattori, tecnologia made in Italy, ecosostenibilità e grande conoscenza del caffè verde caratterizzano l’offerta di IMF, che dà appuntamento ai propri clienti e a tutti i professionisti del settore presso lo Stand S3-C55, padiglione Shk Saeed Hall 3 al Dubai World Trade Centre.

Nasce VEA Group dalla fusione di Carimali, Elektra, Heylo e Bellezza

0
vea group
Il logo VEA Group

CHIGNOLO D’ISOLA (Bergamo) – Nasce VEA Group SpA, società creata dalla fusione per incorporazione in Carimali SpA, di Elektra Srl, Heylo Srl e Bellezza Srl. A partire dal 1 novembre 2024, VEA Group subentra nei diritti e negli obblighi delle società incorporate, assicurando la continuità di tutti i rapporti giuridici, attivi e passivi, precedenti alla fusione. Questo traguardo rappresenta un passo importante nel percorso di innovazione e consolidamento del Gruppo, che rafforza la sua posizione di leadership nel settore delle tecnologie per il caffè.

La nascita di VEA GROUP

La fusione favorirà ulteriormente l’efficienza operativa, potenziando le sinergie e semplificando l’offerta commerciale dei brand. Il Gruppo VEA continuerà a valorizzare i punti di forza di ciascun brand, ampliando il suo portafoglio di prodotti e servizi con un’offerta ancora più ricca e diversificata.

Umberto Doglioni Majer, ceo del Gruppo VEA, ha commentato: “Questa riorganizzazione rappresenta un’evoluzione naturale per la nostra azienda. Ci permette di ottimizzare le nostre competenze, le risorse e la passione che accomuna i nostri brand. Con l’unificazione, saremo in grado di offrire soluzioni ancora più avanzate ai nostri clienti, mantenendo al contempo l’identità e l’eccellenza distintive di ogni brand. Questo ci consentirà anche di investire ulteriormente nello sviluppo di nuovi prodotti, rafforzando la nostra leadership nel settore del caffè.”

Particolare attenzione è stata posta nell’assicurare una transizione fluida per clienti, partner commerciali e dipendenti, mentre resta inalterata la struttura azionaria. Questa fusione segna l’inizio di un nuovo capitolo per il Gruppo VEA, che continuerà a perseguire la sua visione di innovazione, sostenibilità e crescita globale.

 

Alessandro Spadola, Caffè Moak: “Prevista crescita del fatturato di 1 mln nel 2024”

0
moak alessandro spadola
Alessandro Spadola, ceo di Caffè Moak (foto concessa)

Caffè Moak, la torrefazione di Modica a Ragusa, ambisce a chiudere l’anno in crescita con novità in termini di prodotto. L’anno scorso l’azienda ha raggiunto un ricavo di 25 milioni di euro arrivando a +37% sul 2022. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo pubblicato sul portale PamBianco News.

L’obiettivo di Caffè Moak

MODICA (Ragusa) – Dopo un 2023 chiuso a 25 milioni di euro di ricavi (+37%), Caffè Moak, azienda di Modica (Ragusa) specializzata nella produzione di caffè, punta a chiudere un 2024 in crescita e arricchito di novità in termini di prodotto. Nell’anno in corso, “l’andamento delle quantità è abbastanza stabile, ma il fatturato risulta più alto grazie alle dinamiche di prezzo”, spiega a Pambianco Wine&Food l’amministratore delegato Alessandro Spadola, figlio del fondatore Giovanni e alla guida dalle torrefazione siciliana insieme alla sorella Annalisa, direttore marketing & comunicazione.

Nel canale Horeca, “abbiamo già implementato un aumento dei listini tra l’8% e il 10%, mentre all’estero, dove abbiamo dei distributori, abbiamo applicato incrementi anche del 20-25 per cento”. Nel complesso, “prevediamo di accrescere il fatturato nell’ordine di un milione di euro nel 2024, con un aumento ancora più significativo previsto per il 2025”.

Nel frattempo, “stiamo lavorando sugli indici di redditività – prosegue Spadola – che già nello scorso esercizio mostravano segni di miglioramento, con un ebitda margin al 10 per cento. Cifra che stiamo cercando di mantenere anche quest’anno, sebbene non sia un compito facile, considerando che i prezzi all’origine hanno messo a segno un ulteriore aumento pari al 40 per cento “. Per farlo, “abbiamo avviato un progetto di razionalizzazione di alcuni processi, poiché non possiamo trasferire completamente l’aumento dei costi sul prezzo finale”.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Bazzara trionfa a Milano ai Luxury Food&Beverage Quality Awards con i nuovi blend Panarabica

0
bazzara
Le nuove luxury blend Panarabica (immagine concessa)

MILANO – Bazzara Caffè, rinomata torrefazione artigianale triestina, è stata premiata per il secondo anno consecutivo ai Luxury Food&Beverage Quality Awards 2024. La giuria, composta da alcuni dei più celebri chef italiani tra cui Alessandro Pipero, Andrea Berton, Davide Caranchini, Enrico Cerea, Fabrizio Albini, Francesco Sarno, Gennaro Esposito, Gian Piero Vivalda, Giancarlo Morelli, Giuseppe d’Errico, Isa Mazzocchi, Mauro Elli, Paola Bertinotti e Theo Penati, ha scelto di riconoscere l’eccellenza della linea di luxury blends Panarabica come miglior caffè da selezione in un contesto che ha visto la partecipazione di realtà caffeicole provenienti dall’intero territorio nazionale.

La cerimonia di premiazione si è svolta lunedì 4 novembre in occasione di Golosaria Milano, l’iniziativa dove si racconta il meglio dell’agroalimentare italiano, per la prima volta presso la nuova location nel padiglione 5 di Fiera Milano a Rho.

Linea Panarabica Bazzara, un viaggio sensoriale fra tre continenti

La linea Panarabica è stata premiata per le sue tre miscele 100% Arabica che, nella loro ricercata complessità, portano in tazza un trionfo di equilibrio e contrasti che racchiudono la ricchezza di tre continenti. Ogni tappa di questa straordinaria avventura svela aromi e sapori eccezionali che si intrecciano come un itinerario cartografico che dapprima attraverserà le terre dell’America da Nord a Sud, per poi condurre, sorso dopo sorso, nel cuore della culla dell’umanità ed infine alla scoperta delle antiche tradizioni asiatiche.

bazzara
Il trionfo di Bazzara ai Luxury Food&Beverage Quality Awards (immagine concessa)

Panamericana: la bontà di una miscela che ripercorre l’intero continente americano. Grazie alle undici arabica utilizzate, sentori di frutta esotica e polpa di cacao si fondono con note di pasticceria, regalando un sapore dolce ed equilibrato.

Panafricana: l’essenza del continente africano in un’unica miscela. Dai sentori minerali delle terre africane emergono note agrumate e vinose, rivelando un gusto inconfondibile.

Panasiatica: da un viaggio lungo l’antica via delle spezie, nasce una miscela dove la corposità sciropposa riconcilia i sentori audaci delle vette del Nepal e i frutti delle foreste indonesiane, un finale pepato sorprende l’assaggiatore con il richiamo alle tipiche spezie dei mercati indiani.

Questo itinerario sensoriale è stato ideato da Marco Bazzara, Quality manager, Q-grader e Academy Director della Bazzara Academy, in un percorso durato anni nel calibrare alla perfezione i profili di queste complesse ricette che danno vita ad un prodotto veramente ricercato. “A supporto, nella selezione delle migliori varietà di arabica, c’è la competenza di importanti aziende del settore”, spiega Marco Bazzara, “infatti vorrei ringraziare per la rilevante collaborazione le aziende partner fra le quali ci sono, in primis, Alkaff e Bero, Villa, Bestcoffee, LBF, Sister’ coffee e, non di meno, i tanti piccoli produttori nei paesi di origine per la loro massima assistenza”.

Luxury Food&Beverage Quality Awards 2024

Sul palco Angelo Frigerio, Direttore di Tespi Mediagroup, e il giornalista Tommaso Farina hanno condotto l’evento, lasciando l’onore di consegnare il prestigioso riconoscimento allo chef stellato Mauro Elli de Il Cantuccio. A rappresentare Bazzara sono saliti sul palco Cristina Gallo, Brand Manager, e Adriano Rosso, Art Director di Bazzara Caffè.

“Ottenere questo riconoscimento per il secondo anno consecutivo è una soddisfazione immensa per l’intero team, soprattutto considerando che si tratta di una linea nuova che è stata lanciata solamente ad ottobre 2023” – afferma Cristina Gallo. “Il prestigio del titolo è avvalorato dai grandi nomi degli chef che compongono la giuria – che non passano inosservati -, ed è per noi un’importante conferma che la gamma Bazzara Luxury Blends, composta dalle tre miscele Panarabica e dalla miscela Dodicigrancru, premiata lo scorso anno, riscontra l’apprezzamento auspicato”.

“Il nostro cliente ideale è un consumatore di fascia alta: una persona sofisticata, capace di apprezzare sia la qualità del prodotto che l’eleganza con cui viene presentato” – aggiunge Adriano Rosso. “Nel mondo del lusso e dell’alta ristorazione si ambisce a creare una vera e propria esperienza volta a stupire il consumatore. Per questo il nostro obiettivo, quando qualcuno assapora un caffè Bazzara, è riuscire a regalargli un momento di pura gioia, che venga identificato come un “piccolo lusso quotidiano” e questo premio certifica che siamo sulla strada giusta.”

Durante il concorso, sono stati selezionati i migliori prodotti di alta gamma suddivisi in 11 categorie, tra cui ovviamente il caffè da selezione. Tutti i prodotti sono stati assaggiati e giudicati da una giuria di eccellenza composta da chef e professionisti del settore dell’alta ristorazione. La linea Panarabica è stata dunque selezionata come miglior prodotto di categoria fra una selezione di affermati caffè italiani, consolidando ulteriormente la reputazione di Bazzara nel panorama caffeicolo di eccellenza sul territorio nazionale e non solo.

La linea Panarabica luxury blends è disponibile attraverso l’e-commerce di Bazzara nella versione in grani in sacchetti da 250g e 1kg.

Fipe, Gruppo donne imprenditrici: Valentina Picca Bianchi rieletta presidente

0
fipe
Valentina Picca Bianchi rieletta presidente del Gruppo donne imprenditrici di Fipe (immagine concessa)

ROMA – Fipe Federazione italiana pubblici esercizi annuncia la rielezione di Valentina Picca Bianchi come presidente del Gruppo donne imprenditrici di Fipe. Un incarico che Valentina Picca Bianchi continuerà a ricoprire con la stessa dedizione e visione innovativa che ha caratterizzato il suo primo mandato, durante il quale la considerazione verso il ruolo delle donne nel settore della ristorazione e dei pubblici esercizi ha compiuto importanti progressi.

Fipe: Valentina Picca Bianchi presidente del Gruppo donne imprenditrici

Sotto la sua guida, il Gruppo donne imprenditrici ha consolidato la sua posizione come voce autorevole nel panorama imprenditoriale, promuovendo la leadership femminile e l’innovazione nel settore dei pubblici esercizi.

Tra i traguardi raggiunti, va sottolineata la crescita della partecipazione femminile nelle posizioni di leadership aziendale. Oggi, oltre il 28,9% delle imprese di ristorazione in Italia è gestito da donne, con picchi del 33,1% nei bar.

Sono stati poi numerosi i corsi di formazione per lo sviluppo delle competenze manageriali e le iniziative per la promozione della parità di genere, sensibilizzando sui modelli di business inclusivi e sulla conciliazione vita/lavoro. Grande attenzione è stata rivolta al contrasto alla discriminazione di genere con il progetto #sicurezzavera che, grazie alla collaborazione con la Polizia di Stato, ha raggiunto più di 40 città del Paese, rafforzando il ruolo dei Pubblici Esercizi come presidi di sicurezza per le donne, contro ogni forma di violenza e discriminazione.

Temi centrali del mandato sono stati, infine, la sostenibilità e l’innovazione digitale: il 30% delle imprese guidate da donne ha adottato pratiche sostenibili, con particolare attenzione alla riduzione degli sprechi e all’uso di materiali ecocompatibili. Al tempo stesso, il 25% delle aziende ha avviato processi di digitalizzazione, sfruttando le potenzialità dell’e-commerce e delle nuove tecnologie per migliorare l’efficienza e la presenza sul mercato.

Nel prossimo mandato, Valentina Picca Bianchi intende rafforzare ulteriormente l’impegno del gruppo con nuovi obiettivi ambiziosi. Come il favorire l’accesso a finanziamenti e risorse per le donne imprenditrici: attraverso partnership strategiche con istituzioni finanziarie, il Gruppo vuole agevolare il credito e l’accesso ai fondi per sostenere lo sviluppo di nuove imprese femminili.

E’ inoltre necessario continuare a promuovere l’innovazione digitale, puntando a far sì che almeno il 50% delle imprese gestite da donne entri nel processo di digitalizzazione nei prossimi cinque anni. Nonostante i passi avanti, la parità di genere rappresenta ancora un obiettivo da raggiungere, per raggiungere l’equità salariale, per incentivare la conciliazione tra vita lavorativa e privata e facilitare l’accesso delle donne a posizioni di leadership. Infine, la sostenibilità rimane un tema centrale per il futuro del settore e il Gruppo si pone l’obiettivo di aumentare del 20% il numero di aziende che implementano politiche di sostenibilità nei prossimi cinque anni.

“Fipe sostiene con senso di responsabilità l’impegno del suo Gruppo Donne, non solo per valorizzare la forte funzione professionale che le imprenditrici hanno nel settore, dove portano capacità, determinazione e visione, ma anche per colmare il forte gap, che nonostante i significativi passi avanti, oggi si registra sulla diversità di genere nella nostra società. Auguro al nuovo Consiglio e alla presidente Valentina Picca Bianchi di continuare questa opera, che ha una forte valenza sociale e culturale, oltre che economiche” Così Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe-Confcommercio.

“Sono profondamente onorata di questa rielezione e grata per la fiducia che mi è stata nuovamente accordata. Questi anni sono stati ricchi di sfide e risultati, ma il lavoro da fare è ancora tanto. Continuerò a impegnarmi per sostenere le donne imprenditrici, affinché possano crescere, innovare e affrontare il futuro con coraggio. La mia missione – prosegue Valentina Picca Bianchi – è quella di potenziare le opportunità per le imprenditrici nel nostro settore, favorendo l’accesso a risorse e formazione che le aiutino a crescere e a essere protagoniste di un cambiamento sostenibile e inclusivo.”

Con la conferma di Valentina Picca Bianchi alla guida del Gruppo Donne Imprenditrici, Fipe ribadisce il proprio impegno per sostenere la leadership femminile nel settore dei pubblici esercizi. Le sfide che attendono le donne imprenditrici sono molte, ma con il supporto di una rete solida e di una guida determinata, il futuro si prospetta ricco di opportunità per tutte le donne che vogliono fare la differenza nel mondo della ristorazione.

Anima Confindustria: Pietro Almici nuovo presidente

0
pietro almici anima confindustria
Pietro Almici (immagine concessa)

MILANO – L’assemblea dei soci di Anima Confindustria ha eletto Pietro Almici come nuovo presidente. Almici eera già stato vicepresidente dal 2015 e presidente pro tempore della federazione da maggio di quest’anno. Laureato in ingegneria meccanica presso l’Università Statale di Brescia, dal 1987 Pietro Almici è azionista e membro del consiglio di amministrazione della Carpenteria Meccanica Almici Spa, di Vobarno (Brescia), azienda di famiglia fondata nel 1958 e specializzata nella costruzione di apparecchi di sollevamento pesante e gru di processo per l’industria.

Dal 2012 al 2019 ha ricoperto la carica di presidente di Aisem, l’associazione che in Anima Confindustria rappresenta l’industria del sollevamento, elevazione e movimentazione. Assume poi il ruolo di vicepresidente sotto la presidenza di Alberto Caprari e, nel 2021, di presidente di Icim Spa, l’ente di certificazione appartenente alla holding Icim Group, di cui Anima è socio di maggioranza.

Eletta anche la squadra dei vicepresidenti, che accompagneranno il presidente Almici fino a ottobre 2028:

Marco A.G. Golinelli: vicepresidente per la gestione e il coordinamento esterno.

Da marzo 2024 è Chief Commercial Officer di Isotta Fraschini Motori (Gruppo Fincantieri); in precedenza, da aprile 2001, è stato direttore Energy di Wärtsilä Italia. In ambito associativo, Marco Golinelli è stato presidente di Italcogen (associazione dei costruttori e distributori di impianti di cogenerazione federata Anima Confindustria) e attualmente è delegato Anima per il gruppo tecnico Energia di Confindustria, oltre a fare parte del consiglio direttivo di Italcogen e a essere chairman dello strategy group di Cogen Europe.

Giuseppe Lorubio: vicepresidente per lo sviluppo associativo.

Dal 2021 Lorubio è Public and Regulatory Affairs Director in Ariston Group, e lungo l’intera carriera lavorativa ha operato in ambito associativo, sia a livello europeo che nazionale. All’interno di Anima Confindustria, Giuseppe Lorubio ricopre già la carica di presidente di Assotermica (associazione produttori apparecchi e componenti per impianti termici) per il biennio 2024-2026. Da ottobre 2024, Lorubio è delegato Anima nel Gruppo Tecnico Europa di Confindustria.

Roberto Saccone: vicepresidente per le relazioni sul territorio.

Ha ricoperto il ruolo di presidente di Assoclima, l’associazione dei costruttori di sistemi di climatizzazione, dal 2017 al 2020. Nel 2015 ha assunto la presidenza del gruppo Olimpia Splendid; nel novembre 2019 viene eletto presidente della Camera di Commercio di Brescia e dal settembre 2021 è Componente del Comitato Esecutivo di Unioncamere.

Roberta Togni: vicepresidente per l’organizzazione e il coordinamento interno.

Dopo il suo ingresso in Aisem (associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione federata Anima Confindustria), Roberta Togni ricopre il ruolo di capogruppo Sistemi Intralogistici dal 2020, per poi diventare vicepresidente Aisem con delega ai rapporti associativi dal 2022 e membro del Consiglio di presidenza Anima Confindustria con delega all’Innovazione.

Da settembre 2024 Roberta Togni, già consigliera, è vicepresidente FEM del gruppo Ispg e da ottobre 2024 è membro del Gruppo tecnico Politiche Industriali Confindustria Roma e responsabile del coordinamento del gruppo di lavoro dedicato al Piano 5.0. Entrata giovanissima nell’azienda di famiglia, Automha, oggi siede nel Cda, mentre operativamente è General Counsel (direzione affari legali e societari).

Alberto Zerbinato: vicepresidente per la promozione e le relazioni internazionali.

Presidente Ucc (Unione costruttori caldareria all’interno di Anima Confindustria) dal 2021, Alberto Zerbinato guida Ici Caldaie S.p.A. come Ceo dal 2000. Ha ricoperto ruoli dirigenziali in diverse aziende del settore energetico e, oltre al suo impegno in Ici Caldaie e Ucc, rappresenta Anima Confindustria come delegato per le tematiche legate all’idrogeno.

“Dopo i molti anni trascorsi all’interno di Anima Confindustria, è motivo di orgoglio essere chiamato a continuare il lavoro svolto dal presidente uscente Marco Nocivelli” commenta il neoeletto presidente Pietro Almici. “In questo momento di forte incertezza per l’industria, diventa fondamentale il supporto degli organi associativi e federativi come Anima Confindustria. Per questo, assumo il ruolo di presidente con la determinazione a garantire continuità con i molti tavoli di lavoro aperti da Anima, abbracciando l’ottica sinergica che da sempre caratterizza la federazione e le sue associazioni”.

“Come Anima” – prosegue Almici – “continueremo a presidiare i temi più rilevanti per l’industria meccanica italiana, con uno sguardo particolare rivolto alle prospettive dello sviluppo sostenibile e al Green Deal. Questi richiedono lo sviluppo di una filiera che consenta di coniugare competitività economica e sostenibilità ambientale, per questo ci aspettiamo un maggiore sostegno per la realizzazione di interventi che accompagnino l’industria e i cittadini verso una reale transizione ecologica”.

Almici continua: “Riteniamo che il sostegno istituzionale sia imprescindibile per una effettiva transizione ecologica ed energetica, e per questo siamo pronti a collaborare con le istituzioni per migliorare le politiche a supporto dell’industria, ad esempio semplificando e rendendo più accessibile il Piano transizione 5.0. un tema sul quale il governo ha dimostrato apertura al dialogo – come emerso recentemente dalle dichiarazioni del ministro Adolfo Urso e grazie all’impegno del presidente uscente Marco Nocivelli, da aprile vicepresidente di Confindustria”.

C’è di più: “Valorizzare e promuovere l’eccellenza manifatturiera italiana resta l’obiettivo principale per Anima, nell’impegno di sostenere le imprese gravate non solo dalle difficili congiunture economiche e geopolitiche, ma anche dalla crescente carenza di risorse umane, che impone con urgenza una maggiore collaborazione tra istituzioni, industria e mondo dell’istruzione per investire su un settore primario nell’economia italiana e tra i più avanzati a livello tecnologico. Sarà, poi, impegno di Anima e delle sue associazioni continuare a promuovere e sostenere azioni concrete per garantire ambienti di lavoro sicuri, adottando le migliori pratiche e favorendo una cultura condivisa della prevenzione e della tutela”.

Slovenia: sul camion c’erano 60mila euro di macchine da caffè De’ Longhi rubate in Italia

0
mafia polizia palermo slovenia mcdonald's mangione
La sirena della polizia (immagine: Pixabay)

CAPODISTRIA – A Capodistria, in Slovenia, un giovane camionista di origine romena è stato trovato in possesso di una grande quantità di macchine da caffè rubate in Italia diverso tempo prima. Il ventitreenne è stato fermato dalla polizia presso l’area di servizio di Ravbarkomanda.

Le macchine da caffè De’ Longhi rubate in Slovenia

Le macchine trovate erano di marca De’ Longhi e avevano un valore complessivo che ammontava a circa 60mila euro.

Grazie all’ausilio delle banche dati, la polizia ha subito scoperto che la merce risultava rubata.

L’uomo in questione non ha fornito spiegazione né ha saputo spiegare la provenienza delle macchine.

Baristapiù – Hospitality Industry Festival: l’evento dedicato al fuori casa a Milano, 11-13/11

0
BaristaPiù
Il logo BaristaPiù

MILANO – Cresce la spesa fuori casa, ma non il numero di presenze. È l’inflazione, quindi, a far aumentare i consumi. L’aumento dei prezzi che si è registrato anche nei bar e nei ristoranti ha portato i consumatori a cambiare le proprie abitudini e ad adottare nuove strategie per ridurre le proprie spese.

Si preferisce, per esempio, trascorrere più tempo in casa Il 33% dei consumatori ha ridotto drasticamente le visite nei propri locali di riferimento. Il 20%, invece, continua a frequentare i locali abituali ma solo in presenza di offerte e promozioni. Il 15% ha cercato altre alternative e solo il 10% non ha cambiato le proprie abitudini.

Sono questi alcuni dei dati che verranno presentati l’11 novembre dall’Istituto di ricerca Circana, durante il Camp di “Baristapiù – Hospitality Industry Festival”.

L’evento, organizzato da Mixer e GBI è dedicato agli imprenditori dell’ospitalità, professionisti, manager e startup italiani che vogliono sviluppare la propria attività, conoscere le tendenze in atto, i trend nei consumi fuori casa e lasciarsi ispirare dalle migliori storie di innovazione.

Tre pomeriggi intensi di formazione e convegni con i massimi esperti del settore, sia in presenza che online, dall’11 al 13 novembre 2024, sul tema “Il futuro che ci aspetta, trend e forecast 2024-2027”.

Durante la prima giornata del festival sarà organizzato un Camp studio, il primo dedicato al mondo fuori casa, in cui verranno illustrate le nuove strategie da adottare per fidelizzare i clienti già esistenti, evitando che migrino in altre strutture e attirando nuovi consumatori.

Il Camp si terrà nell’immersive room dell’Enterprise Hotel di Milano (Corso Sempione 91).

Come attrarre il consumatore di oggi?

“La vera sfida non è conquistare clientela, ma fidelizzarla” spiega Matteo Figura, Executive Director Foodservice di Circana. La pressione inflazionistica, infatti, mantiene la spesa alta anche senza un recupero completo delle presenze.

“Il grosso del consumo bisogna contenderlo ai concorrenti e perciò il primo pensiero deve essere come convincere gli avventori a tornare”.

Cosa preferisce, oggi, il consumatore?

Durante Baristapiù – Hospitality Industry Festival saranno presentati i dati circa le nuove preferenze dei consumatori. Su questi elementi si potrà riflettere per aumentare o migliorare la propria competitività.

Ecco alcuni esempi:

Il 24% dei consumatori preferisce locali attenti alla sostenibilità e alla riduzione degli sprechi.

9% della popolazione (salendo al 12% tra i giovani) apprezza l’inclusività su stili alimentari come il veganesimo.

60% degli italiani utilizza piattaforme di pagamento digitali. La mancanza di tecnologia è percepita negativamente.

Relatori internazionali sul palco

Tra i relatori dell’11 novembre ci saranno anche Alex Osterwalder, teorico del management ed autore del bestseller internazionale “Creare modelli di business”; Bruno Vanzan, barman campione del mondo, trai i più seguiti d’Europa con oltre mezzo milione di follower sui diversi canali; Marco Ranocchia, formatore con esperienza trentennale; Damiano De Crescenzo, direttore generale di Planetaria Hotels, Deputy National Delegate nella European Manager Association, consigliere, membro di Giunta e coordinatore del Gruppo Heritage Lab per la valorizzazione del patrimonio Unesco lombardo In Manageritalia Lombardia.

Protagonisti dei “V.O.I.C.E. – Visioni, opportunità, innovazione, condivisione, esperienze”, con narrazioni e speech della durata di 10 minuti, saranno invece i CEO e i manager delle aziende leader del settore del fuori casa:

Mattia Tipaldi, Chief Commercial Officer Estero presso il Gruppo Sammontana Italia

Veronica Rossi, Sustainability Senior Manager presso Lavazza Group

Michele Cannone, Lavazza Global Brand Director Away

Sebastiano Caffo, amministratore delegato Gruppo Caffo 1915

Gabriele Angeli, direttore marketing Conserve Italia

Martedì 12 novembre e mercoledì 13 novembre, il live streaming dall’accademia di Bruno Vanzan.

Il 12 e il 13 novembre, invece, BaristaPiù darà la possibilità a tutti di accedere gratuitamente ai due pomeriggi di formazione online e in streaming. L’evento sarà trasmesso in diretta dalla Bruno Vanzan Academy di Sesto San Giovanni (MI). Il programma prevede 12 webinar online della durata di 45 minuti in collaborazione con i migliori trainer sul mercato.

Il programma include:

– sei ore di formazione on line gratuite

– speaker internazionali

– testimonianze di accreditati professionisti del mondo fuori casa

Registrazione gratuita disponibile sul sito baristapiu.it

Per maggiori informazioni basta cliccare qui.

Re-fè, start-up del design e dell’economia circolare, nominata al Premio Compasso d’Oro 2026

0
re-fé
Il team Re-fé (immagine concessa)

MILANO – Re-fè, start-up trevigiana impegnata nel campo del design e dell’economia circolare, è stata selezionata dall’Osservatorio Permanente del Design ADI per la pubblicazione sull’ADI Design Index 2024, catalogo che raccoglie i prodotti selezionati che potranno aderire al Premio Compasso d’Oro 2026, il più alto riconoscimento per l’eccellenza del design italiano.

Re-fè è stata selezionata nella categoria “Ricerca per l’impresa” dell’ADI Design Index 2024 grazie ai valori legati all’estetica, funzione, progettazione e sostenibilità e per i suoi prodotti Re-fè Original e Re-fè TWIST. I prodotti, realizzati in due varianti, sono stati progettati per trasformare un momento di “dovere”, come quello del riciclo delle capsule esauste, in una piccola occasione di piacere.

La prima versione consente di separare gli involucri in alluminio della capsula dai fondi di caffè con un gesto semplice, e può diventare contenitore in vetro per la conservazione del caffè.

Re-fè TWIST è stato pensato per la capsule in plastica, con elementi di taglio e un meccanismo elicoidale per svuotare il contenuto mediante una semplice rotazione.
La giornata del 30 Ottobre 2024, in occasione dell’inaugurazione e presentazione della mostra ADI

Design Index 2024, ha visto la partecipazione dei 261 progetti selezionati presso l’ADI Design Museum di Milano, tra i quali anche la trevigiana Re-fè.

“Siamo onorati che un progetto nato per una necessità quotidiana e familiare abbia raggiunto un traguardo così prestigioso e significativo,” afferma il fondatore Federico Girotto. “Questo riconoscimento ci dà l’energia per proseguire con ancora più entusiasmo, progettando nuove soluzioni che uniscano design e innovazione.”

La filosofia di Re-fè si basa su un modello produttivo che guarda al futuro, dove l’economia circolare, la
riduzione dell’impatto ambientale e la divulgazione diventano pilastri fondamentali. Attraverso una costante ricerca di materiali innovativi e tecnologie ecologiche, Re-fè sviluppa soluzioni che rispondono alle esigenze
contemporanee senza sacrificare l’etica della sostenibilità.

“Continueremo a lavorare con passione per creare elementi di design che non siano solo belli e funzionali, ma anche in capaci di ispirare un cambiamento positivo nel mondo.” afferma il team di Re-fè.

Re-fè: da un’idea casalinga di 5 amici a un riconoscimento speciale per il design italiano

Nel 2022, da un’intuizione domestica del designer Federico Girotto e con la collaborazione di Riccardo Sponchiado, nasce il prototipo di uno strumento per il riciclo casalingo delle capsule di caffè.

Un post su LinkedIn, che incoraggia un’azione consapevole, diventa virale e porta alla distribuzione dei primi 50 prototipi.

Al team si uniscono Marco Santomauro, Valentina Lovat e Lorenzo Donadel, che contribuiscono allo sviluppo del progetto in diverse fasi, tra ricerca, prototipazione, design e comunicazione, dando forma all’iniziativa.

In due anni, Re-fè amplia la propria gamma di prodotti e promuove iniziative di sensibilizzazione sull’economia circolare, organizzando workshop, eventi e partecipando a competizioni come la Treviso Creativity Week 2022, dove conquista il primo premio.

Il progetto viene poi selezionato dall’ADI Design Index 2024 e ottiene la nomina al Compasso d’Oro 2026,
rappresentando un momento decisivo per i giovani della startup.

Compasso d’Oro e ADI Design Index 2024

L’ADI Design Index 2024 è una pubblicazione che raccoglie i progetti più significativi del design italiano offrendo loro la possibilità di concorrere al prestigioso Premio Compasso d’Oro.

Fondato nel 1954 da “La Rinascente” e gestito oggi dall’Associazione per il Disegno Industriale (ADI), il Premio Compasso d’Oro è il più antico e autorevole premio per il design nel mondo, e la sua Collezione Storica del Design è stata dichiarata “bene di interesse nazionale” nel 2004. La selezione nell’ADI Design Index sottolinea la capacità di coniugare innovazione, estetica e sostenibilità, e rappresenta non solo un riconoscimento della qualità del progetto, ma anche una grande opportunità per l’azienda di contribuire al futuro del design italiano.

Negli anni il premio ha visto il riconoscimento del valore e la qualità del lavoro di aziende e designer del calibro di Alessi, Flos, Kartell, Enzo Mari, Bruno Munari, Olivetti e molte altre realtà illustri.