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giovedì 08 Maggio 2025
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Torino: la storica libreria Luxemburg, punto Einaudi, si rinnova con l’angolo caffè

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Dal 20 gennaio la libreria Luxemburg di Torino cambia posizione dall’attuale sede in via Cesare Battisti per entrare nella galleria Subalpina, uno dei passaggi più eleganti di tutta la città. La grande novità è un angolo caffè e brioche con Baratti & Milano. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Massimiliano Nerozzi per il Corriere della Sera.

Il rinnovo della libreria Luxemburg

TORINO – Rintracciarla non sarà un problema, visto che la libreria internazionale Luxemburg — dal 20 gennaio — cambia posizione, ma non prospettiva, in senso letterale e culturale: continuerà ad affacciarsi su via Cesare Battisti, a 50 metri dall’attuale sede, ma infilandosi pure dentro la galleria Subalpina, uno dei passages più eleganti della città.

Tra lo stile ottocentesco e l’aria parigina, collegamento tra la maestosa piazza Castello e la sabauda, che più sabauda non si può, piazza Carlo Alberto.

Come dire, il fascino della Luxemburg applicato alla topografia: la prima, nata come bottega nel 1872, la seconda costruita due anni dopo. Va da sé, rinnovati, radicalmente, saranno spazi e allestimenti, quasi ultimati, senza rinunciare a ciò che già c’era al quasi ex indirizzo: la tradizione che strizza l’occhio all’innovazione.

L’angolo caffè

È così che i proprietari della libreria (dal 2002) — Tonino Pittarelli, che ne era il direttore sin dal 1980, e Gigi Ràiola — hanno fatto dell’imprevisto un’opportunità. “Non ci sono problemi, ci sono soltanto soluzioni”, annotava nel suo Diario lo scrittore francese André Gide, Nobel per la letteratura. Ecco le soluzioni, tante.

La grande novità è un angolo caffè — e brioche, grazie all’intesa con Baratti & Milano — con ingresso su Cesare Battisti: la caffetteria è realizzata grazie alla partnership con Mutina, azienda emiliana che ha sovvertito i tradizionali canoni delle superfici ceramiche, invitando i più grandi designer a confrontarsi con questo materiale, unendo tecnologia e manufatti, sfidando i limiti e le potenzialità tattili delle superfici.

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Kara Pod: presentata al CES di Las Vegas la macchina del caffè che funziona senza rifornirsi d’acqua che prende dall’ariaore

LAS VEGAS – L’azienda Kara Water Inc ha presentato alla Fiera internazionale CES 2025, manifestazione dell’elettronica di consumo allestita dalla Consumer Technology Association negli Stati Uniti d’America a partire dal 1967, Kara Pod, un’innovativa macchina del caffè che funziona come un deumidificatore e utilizza l’acqua condensata dall’aria di casa per preparare l’espresso. Kara Pod è una versione da banco del KaraPure 2, un dispositivo che condensa l’acqua atmosferica e la sottopone a un sistema di purificazione che include trattamento termico, luce UV e filtri sostituibili, producendo fino a 10 litri di acqua potabile pulita al giorno.

Il produttore Kara Water afferma che l’acqua filtrata ha “un imbattibile valore di pH di 9,2+”, anche se non ci sono prove solide che bere acqua alcalina abbia reali benefici per la salute.

Howard E. LeWine MD, direttore medico capo presso Harvard Health Publishing, spiega come riportato dal portale TechRadar: “Poiché i liquidi nello stomaco sono così acidi, una volta che l’acqua normale o alcalina arriva nello stomaco ci sarà poca differenza nel pH del fluido gastrico risultante”.

E. LeWine aggiunge: “Si potrebbe potenzialmente aumentare il pH del fluido gastrico bevendo molta acqua alcalina, ma sarebbe solo temporaneo. Anche se si bevesse abbastanza acqua alcalina da alzare leggermente il pH del sangue, i reni entrerebbero rapidamente in azione per riequilibrare il pH del sangue.”

Kara Pod sarà presto disponibile per il pre-ordine direttamente dal sito ufficiale dell’azienda al prezzo di 249 dollari (circa 243 euro).

CES 2025: il robot bartender Adam protagonista della fiera tecnologica a Las Vegas

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ADAM è il robot bartender che ha stupito tutti al CES di Las Vegas: ma cosa sa fare, di preciso? L’automa è dotato di braccia robotiche costituite da più componenti fissate su cerniere giroscopiche che gli permettono di agire con precisione ma anche e soprattutto agilità, e se ne serve per preparare caffè, drink, cocktail e poi lavare, pulire e ordinare la sua postazione di lavoro.

Adam inoltre utilizza anche un software di riconoscimento facciale che gli permette di riconoscere i clienti. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato su msn.

Il robot bartender Adam

LAS VEGAS – Il CES 2025 è la più importante fiera tecnologica per i consumatori al mondo. Si parla di intelligenza artificiale, di auto elettriche, di caricabatterie superveloci che sembrano tostapane, di cani robot e chissà che altro. A noialtri, golosi prima ancora che curiosi, ha però colpito in particolare un robot bartender.

Per carità: parlare di robot in cucina, per usare un’espressione volutamente generalista, non è certo una novità. In Corea del Sud c’è chi ha risolto la carenza di camerieri sostituendo buoni pasto con insalate di cibernetica, ed Elon Musk ha recentemente presentato, tra meraviglia e inquietudine, robot in grado di conversare e servire da bere.

C’è però chi ha ipotizzato che gli Optimus, ossia i robot di casa Tesla di cui sopra, fossero telecomandati da remoto, e che le loro capacità siano ben più limitate di quello che Musk voglia fare credere. Ecco, non è questo il caso di ADAM, il barista cibernetico creato dalla Richtech Robotics, che negli ultimi giorni ha stupito tutti gli ospiti del CES.

Adam è dotato di braccia robotiche costituite da più componenti fissate su cerniere giroscopiche che gli permettono di agire con precisione ma anche e soprattutto agilità, e se ne serve per preparare caffè, drink, cocktail e poi lavare, pulire e ordinare la sua postazione di lavoro.

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Nims, Gruppo Lavazza, alla ricerca di personal shopper: al via le candidature

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NIMS SpA, parte integrante del Gruppo Lavazza, specializzata nella vendita diretta di prodotti caffè, continua la campagna di reclutamento e formazione di personal shopper, figura strategica per lo sviluppo del business su scala nazionale. Leggiamo di seguito l’annuncio completo pubblicato nella sessione Offerte di lavoro di Italia Oggi.

Personal shopper per la crescita di Nims

PADOVA – Nims Spa, azienda italiana specializzata nella distribuzione e vendita diretta del caffè in capsula e di sistemi di microfiltrazione e frigogasatura dell’acqua su tutto il territorio nazionale, entrata a far parte del Gruppo Lavazza nel 2017, sta continuando la sua campagna di reclutamento e formazione di personal shopper, figura strategica per lo sviluppo del business su scala nazionale.

Il personal shopper è una figura professionale innovativa, unica e peculiare, che viene adeguatamente formata per sviluppare competenze specifiche e particolari qualità umane, come la capacità di ascolto, la disponibilità e la capacità di entrare in sintonia con il cliente. L’esperto e incaricato alla vendita è inoltre attento a tutte le nuove tendenze.

Questa opportunità è rivolta a candidati dalla mente fresca, che sappiano relazionarsi con un pubblico giovane e maturo, che raccontino l’offerta dell’azienda con un sorriso andando incontro alle esigenze di ogni famiglia, piccola media impresa e persona. L’operazione di vendita diventa in questo modo un’occasione di contatto, un servizio che aggiunge valore al prodotto, trasformandosi in fonte di reddito e crescita professionale.

L’incaricato alla vendita di Nims si pone in maniera moderna, differente dall’immagine stereotipata del venditore porta a porta.

L’azienda offre la possibilità di entrare in una realtà solida e proiettata al futuro. La professione del personal shopper può dare una rinnovata e moderna immagine al consulente, un professionista preparato e competente, ambasciatore dell’azienda e consulente per il consumatore.

In Italia il comparto della vendita diretta è un settore in continua crescita ed evoluzione: le motivazioni sono molteplici e vanno ricercate principalmente nella possibilità di conciliare vita professionale e privata. L’azienda si dimostra una realtà di successo e sempre alla ricerca di nuove risorse per sviluppare il suo business. Per candidarsi basta collegarsi al sito cliccando qui.

Too Good To Go lancia la campagna per combattere lo spreco contro i dolci delle feste invenduti

MILANO – L’inizio dell’anno da sempre fa rima con buoni propositi e quale modo migliore per iniziare il 2025 se non riducendo lo spreco di cibo? Too Good To Go, l’azienda a impatto sociale impegnata nel contrasto allo spreco alimentare, rinnova anche per quest’anno il suo impegno nel dare nuova vita ai prodotti tipici delle Feste rimasti invenduti con la campagna “Salva il Natale”, al via da oggi sino al 26 gennaio.

Un’opportunità per tutti gli utenti di prolungare il sapore del Natale, gustando prodotti tipici natalizi ad un prezzo vantaggioso.

“La campagna Salva il Natale, giunta quest’anno alla sua quinta edizione, rappresenta un momento importante grazie al quale vogliamo tenere alta l’attenzione sul tema dello spreco alimentare ed offrire la possibilità ai nostri utenti di iniziare l’anno con un gesto concreto e di sicuro impatto, con anche un occhio al portafogli” commenta Mirco Cerisola, country director Italia di Too Good To Go.

Le surprise Bag “Salva il Natale”: panettone, pandoro e tanti altri prodotti, dolci e salati, tipici delle Feste.

All’interno delle Surprise Bag “Salva il Natale”, acquistabili tramite l’app di Too Good To Go, sarà possibile trovare, oltre ai dolci del periodo come panettoni e pandori, anche altri prodotti rimasti invenduti come prodotti di gastronomia, stuzzichini, cioccolatini e molto altro.

Gli utenti potranno salvare queste speciali Surprise Bag dai negozi partner aderenti, tra cui alcune grandi catene come Carrefour Italia, Eataly, IN’s, NaturaSì e Penny.

Basterà cercare “Salva il Natale” all’interno della app, ordinare la propria Surprise Bag preferita e ritirarla poi in negozio.

Ridurre lo spreco non solo è un gesto di responsabilità nei confronti del Pianeta e della società, ma anche un modo per dare valore al cibo e alle tradizioni delle Feste.

I consigli antispreco di Too Good To Go

In occasione dell’avvio della campagna “Salva il Natale”, Too Good To Go, da sempre in prima linea nel promuovere abitudini di consumo più responsabili e consapevoli, propone alcuni utili suggerimenti per iniziare il nuovo anno prestando particolare attenzione agli sprechi alimentari.

· Pianifica in anticipo: prepara una lista della spesa dettagliata con una pianificazione il più precisa possibile di ricette e pasti.

· Controlla le etichette dei prodotti: fai attenzione alle date di scadenza. Ricorda che “Da consumarsi preferibilmente entro” indica che i prodotti, se conservati correttamente, possono essere consumati anche dopo la data indicata.

· Riutilizza gli avanzi: usa la creatività per trasformare gli avanzi in nuove ricette, come zuppe, frittate o salse particolari e gustose.

· Conserva correttamente gli alimenti: riponi il cibo in frigorifero in modo adeguato per prolungarne la freschezza.

· Congela gli avanzi: evita sprechi congelando ciò che non consumi subito.

Per quanti invece, anche dopo le Feste, non vogliono rinunciare al sapore del panettone, occorre ricordarsi di:

· tenerlo in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore;

· conservarlo sempre nel suo sacchetto originale in modo da conservarne la fragranza;

· congelarlo nel caso non lo si consumi tutto subito appena aperto;

· qualora ci fossero avanzi, utilizzare ricette antispreco per trasformare il panettone non consumato nell’ingrediente perfetto per nuovi e deliziosi dolci.

· 200 g di panettone avanzato

· 2 uova

· 350 ml di latte

· 70 g di zucchero (o meno, se il panettone è già molto dolce)

· ½ cucchiaino di estratto di vaniglia o scorza grattugiata di limone

· 30 g di uvetta (facoltativa)

· 20 g di burro (per ungere la pirofila)

· Zucchero a velo (per decorare)

Tagliare il panettone a fette o cubetti di circa 2-3 cm e nel frattempo, in una ciotola a parte, sbattere le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto omogeneo. Aggiungere il latte e l’estratto di vaniglia (o la scorza di limone) e mescolare bene.

Disporre i pezzi di panettone in una pirofila precedentemente unta con del burro, distribuendoli in modo uniforme. Se utilizzate l’uvetta, aggiungerla tra gli strati di panettone. Versare poi il composto di uova e latte sopra il panettone, assicurandosi che venga ben imbevuto.

Lasciare riposare per 10-15 minuti e nel frattempo, preriscaldare il forno a 180°C. Infornare per circa 30-35 minuti, o fino a quando il pudding sarà dorato in superficie e ben rappreso.

Far raffreddare leggermente e spolverare con zucchero a velo prima di servire.
Consiglio antispreco: se avete frutta troppo matura (come mele o pere) che rischia di andare sprecata, potete aggiungerla a fette tra gli strati di panettone. Aggiungerà freschezza al dessert.

La scheda sintetica di Too Good To Go

Too Good To Go è un’azienda ad impatto sociale certificata come B Corp, con la missione di ispirare ed abilitare tutti a combattere lo spreco alimentare insieme. Dal suo lancio nel 2016, Too Good To Go ha aiutato a salvare oltre 350 milioni di pasti dall’essere sprecati, equivalenti ad evitare l’emissione di 945.000 tonnellate di CO2e e l’utilizzo non necessario di 283.5 miliardi di litri acqua e di 980 milioni di m² di suolo per anno.

Il 40% di tutto il cibo prodotto viene sprecato ogni anno. Secondo Project Drawdown (2020), ridurre lo spreco alimentare è l’azione principale che si può intraprendere per affrontare il cambiamento climatico, limitando l’aumento della temperatura a soli 2˚ C entro il 2100.

Con 100 milioni di utenti registrati e 170.000 partner attivi in 19 paesi in Europa, Nord America e Oceania, Too Good To Go gestisce il più grande marketplace al mondo per le eccedenze alimentari.

Ritorna Giordano Cognigni, l’opinione che divide e non: “Toccato un nervo scoperto”

MILANO – Siamo tornati a parlare con Giordano Cognigni, perché forse è vero che lo specialty coffee non piace alla maggioranza dei consumatori nei bar classici italiani, ma sicuramente la sua opinione in merito è stata molto seguita, condivisa dai lettori. Persino più della notizia su Papa Francesco. La domanda sorge spontanea: perché?

Cognigni lei come se lo spiega?

“Semplicemente devo aver toccato un nervo scoperto di questo settore in Italia. Molti mi hanno scritto replicando che lo specialty sta crescendo: è vero, ma resta una nicchia. Addirittura vendere una singola origine di Arabica non specialty, seppure ad un costo moderato rispetto ad uno specialty, è difficile ancora oggi.

Molti non hanno il coraggio di ammetterlo, ma secondo me è ancora questa la realtà più diffusa.

Dall’altra, tanti sono d’accordo con me, mentre altri insistono sul fatto che questa filosofia sta trovando più spazio. Personalmente, faccio formazione ai miei clienti per poter proporre questo genere di caffè, ma il lavoro resta molto difficile, rispetto a vendere un caffè “arruscato”.

I bar che lavorano di più servono questo genere di tazzina. Quindi la domanda è legittima: la gente ci entra per bere quella? Non credo. Ci vanno molto più probabilmente per comprare altro.”

Ma il web ha fatto la sua parte?

“L’articolo in effetti è stato condiviso molto sui social, tanti hanno lasciato commenti.
Anche i consumatori hanno partecipato alla discussione. Molti mi hanno scritto in privato per dirmi che erano d’accordo con me, mentre altri mi hanno ringraziato per aver fatto un po’ di cultura. Fa piacere, perchè è una conferma della bontà del mio lavoro.

In tantissimi volevano leggere un articolo di questo tipo evidentemente

“Lavorando a contatto diretto con il consumatore finale, ho notato che ci sono persone che sono aperte a raccogliere nuove informazioni e vengono fidelizzate. Ma sono poche poi quelle che seguono il dettame del buon caffè, non bruciato, estratto correttamente in moka, in filtro o in espresso. L’”arruscato” va comunque offerto nella propria attività, resta un fatto.”

Quindi al netto di tutto, lei pensa che la sua opinione sia stata più amata o più odiata?

“Sulla carta ufficialmente è stata un po’ “odiata” la mia scomoda verità, o falsità a seconda del punto di vista. In realtà quello che penso io lo condividono in molti. La soglia tra l’odio e l’amore è sottile.” scherza sulla conclusione, Cognigni.

SIGEP inizia tra talk e convegni sul futuro del foodservice: taglio del nastro del Ministro

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RIMINI – Col taglio del nastro affidato al ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, sabato 18 gennaio alla fiera di Rimini è stata inaugurata la 46° edizione di SIGEP World – The World Expo for Foodservice Excellence, la grande manifestazione dedicata a Gelateria, Pasticceria, Panificazione, Caffè, Cioccolato e Pizza di Italian Exhibition Group (IEG).

La più grande edizione di sempre, a conferma della leadership di SIGEP nel settore foodservice, con una superficie di 138.000 metri quadrati di esposizione, 1.300 brand espositori e la partecipazione di oltre 3.000 buyer internazionali.

Il presidente Maurizio Ermeti, nel suo saluto, ha sottolineato la crescita della manifestazione e la sua portata internazionale: “Quarantasei edizioni sono un grande orgoglio per noi, perché raccontano la storia di come IEG stia evolvendo. SIGEP nasce nel 1980 con lo scopo di sostenere la categoria artigiana per l’attività estiva: allora c’erano 180 espositori e la fiera occupava uno spazio grande quanto uno solo dei nostri padiglioni attuali. SIGEP World è una fiera internazionale che pone Rimini al centro di un network globale, un network che abbiamo portato nel mondo grazie alle nostre società: SIGEP Asia a Singapore e SIGEP China a Shenzen. E non ci fermeremo qui”.

Ermeti aggiunge: “Questa centralità di Rimini è confermata ulteriormente dal nuovo progetto Guest Country, che da quest’anno darà particolare rilievo in ogni edizione a un paese estero con cui sviluppare relazioni e rapporti commerciali. Per questa edizione abbiamo scelto l’Arabia Saudita, presente con una folta delegazione di istituzioni e buyer, che avranno l’opportunità di approfondire l’offerta e l’innovazione delle aziende presenti a SIGEP World. Che non è più soltanto una fiera, ma è anche un hub di cultura professionale e di settore. Con il nostro investimento nell’osservatorio SIGEP Vision, vogliamo sostenere l’intero settore industriale e le sue community, offrendo ricerca e innovazione costanti alle diverse filiere”.

Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad ha rimarcato il valore di SIGEP: “SIGEP World unisce l’eccellenza dell’artigianato e della creatività italiana con una eccellenza organizzativa, come è IEG, dentro una città che è punto di riferimento ogni giorno dell’anno per ospitalità, servizi, opportunità di svago, divertimento, interesse culturale. La via italiana a una conquista di clientela, di turismo, di promozione fondata sui valori migliori che possiamo mostrare al mondo. Per il settore del food, tra i principali della nostra economia, il SIGEP rappresenta l’occasione per lanciare un messaggio positivo ai mercati e all’esterno: ci siamo, con le nostre capacità migliori”.

“Anche quest’anno – ha aggiunto da parte sua Roberta Frisoni, assessore al turismo della Regione Emilia-Romagna – SIGEP World riunisce a Rimini le novità e le eccellenze dell’agroalimentare dell’Emilia-Romagna. Una fiera fondamentale per promuovere e valorizzare anche il lavoro e i prodotti della nostra rete food composta da artigiani e operatori del commercio che con i loro saperi fanno della nostra terra qualcosa di unico. Come Regione siamo quindi felici di ospitare questa manifestazione che oltre ad essere un punto di riferimento mondiale in un settore, quello del cibo, identitario e presente nella vita quotidiana di ognuno di noi, sta puntando sempre di più ad attrarre visitatori internazionali investendo anche in collegamenti e servizi dedicati alla clientela straniera”.

Un valore nazionale e internazionale, come ha spiegato Lino Stoppani, Presidente della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE). “SIGEP World rappresenta un momento di straordinaria importanza per l’intero comparto del foodservice. La 46ª edizione, con la sua espansione internazionale e il focus su sostenibilità e innovazione, non è solo una celebrazione delle eccellenze italiane, ma un’opportunità unica per guardare al futuro del nostro settore. Il segmento del dolce, protagonista indiscusso di questa manifestazione, simbolizza uno stile di vita autenticamente italiano. Il gelato, in particolare, è tra le più straordinarie espressioni del Made in Italy, con un mercato che rappresenta il 30% di quello mondiale”.

Stoppani aggiunge: “SIGEP ci permette di cogliere la complessità e la ricchezza che si celano dietro un gelato o una brioche; prodotti apparentemente semplici, ma che in realtà sono l’esito di un percorso lungo e articolato in cui i pubblici esercizi sono l’ultimo miglio di una filiera produttiva che esprime aziende, persone, competenze, capacità di innovazione e visione commerciale”.

Matteo Zoppas, presidente di Agenzia ICE: “Il settore dolciario italiano ha raggiunto nel 2023 un fatturato di 9,3 miliardi di euro, con una crescita del 9% rispetto al 2022. In confronto al 2019, siamo saliti del 47%, nonostante le difficoltà legate alla pandemia da Covid. Anche nel 2024 i numeri si confermano positivi: da gennaio a ottobre abbiamo registrato 8,7 miliardi di euro, con un incremento del 14,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’export dell’agroalimentare in particolare rappresenta uno dei settori strategici su cui puntare. Per questo stiamo dando un contributo significativo alla fiera SIGEP, con l’obiettivo di consolidare ed accrescere il suo ruolo come punto di riferimento mondiale per tutte le categorie rappresentate, incluse le tecnologie e i macchinari”.

Zoppas aggiunge: “L’obiettivo ragionevole è quello di raggiungere i 100 miliardi di euro di esportazioni in pochi anni nel settore agroalimentare, che nel periodo gennaio novembre 2024 cresce del 8,6%. Come Agenzia ICE supportiamo questa crescita e lavoriamo per aiutare gli imprenditori a creare prodotti sempre migliori. Per l’edizione SIGEP di quest’anno ICE ha organizzato l’incoming di 74 buyers provenienti da Paesi considerati strategici per il settore: Australia, Stati Uniti, Canada, Giappone, Cina, Israele, Kuwait, Qatar e di 18 cooperative africane”.

“SIGEP – ha concluso il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida – rappresenta una vetrina d’eccellenza per uno dei settori più dinamici dell’agroalimentare italiano. È fondamentale consolidare il percorso di internazionalizzazione che abbiamo intrapreso, rafforzando la nostra presenza sui mercati esteri e individuando nuovi sbocchi commerciali. Proseguiamo con determinazione per potenziare l’export e affermare la leadership dell’Italia in questi settori. Investire nelle eccellenze italiane significa accrescere la competitività delle nostre imprese e promuovere il nostro modello agroalimentare, uno dei pilastri economici del Sistema Italia”.

Arabia Saudita è il guest country di quest’anno

Un elemento distintivo di questa edizione è la presenza dell’Arabia Saudita in qualità di guest country. Il Paese, che ospiterà Expo 2030, sta emergendo come un mercato strategico nel settore dell’hospitality e della ristorazione. Per questo, e grazie alla sua crescita economica e alla domanda di tecnologie innovative, SIGEP World offre alle aziende ospitate e ai propri brand espositori un’opportunità unica per costruire partnership con attori chiave del mercato saudita.

Una delegazione di top buyer sauditi, tra cui grandi nomi come Barn’s, catena di coffee shop che annovera oltre 800 punti vendita, Elite Hospitality/Al-Nahla Group, tra le principali aziende dell’hospitality e Al Tazaj, catena di quick service restaurant con più di 120 locali, arricchisce l’evento, aprendo nuove prospettive per l’industria globale del Foodservice.

SIGEP : gli eventi di sabato 18

Circana: cresce la spesa per i prodotti ready to eat

Una spesa per i prodotti ready to eat (ovvero venduti da punti vendita come supermercati e similari) che è passata a livello europeo dai 12,3 miliardi di euro del 2020 ai 18,1 di giugno 2024. E due tendenze ben specifiche che emergono di conseguenza per i ristoranti, così da rilanciarsi in un’area competitiva sempre più affollata: il ‘green’, visto che il 44% dei consumatori si è dichiarato maggiormente fedele a locali che investono nella sostenibilità, e l’innovazione, considerando come il 66% degli europei cerca sempre di più ristoranti in grado di offrire esperienze uniche.

Sono alcuni dei temi emersi nel talk Global trends and future scenarios of the gelato and foodservice industry.

Il talk Global trends and future scenarios of the gelato and foodservice industry (immagine concessa)

L’incontro moderato da Flavia Morelli (Group Exhibition Manager della divisione Food&Beverage di IEG) ha visto un panel di ospiti di grande profilo: Edurne Uranga (vice presidente Foodservice Europe-Circana), Massimiliano Zucchi (Ceo della catena di gelaterie ‘La Romana dal 1947’), Shelley Hwang(fondatrice di Pinkberry, franchising USA da 260 negozi in 20 paesi nel mondo dei dessert) e Mohammad Alsuri, (direttore del dipartimento learning and performance della catena di ristoranti quick service saudita Tazaj con oltre 120 locali), una presenza che sottolinea il ruolo dell’Arabia Saudita come guest country di SIGEP World 2025.

Lorenzo Cagnoni Award

Tre start-up e 21 aziende leader di settore hanno ricevuto il Lorenzo Cagnoni Award, il riconoscimento ai prodotti innovativi che disegneranno nuovi scenari nel panorama del foodservice internazionale. Le tre start-up premiate (tra le 20 in lizza) della seconda edizione dell’iniziativa, organizzata da Italian Exhibition Group in collaborazione con ICE-Agenzia e che ha come main partner ANGI-Associazione Nazionale Giovani Innovatori, sono: Simply SFA, Koove e Veganok Global Srl.

I premi innovazione sono andati a MartinoRossi, Destefanis&Novero ed Essenza (Best Organic/Free From product); BOB Robotics, MyFoodOffice e Cooki (Digital Innovation and AI); HOBART GmbH, MEIKO ITALIA eCiam (Equipment, Technology & Kitchen Materials); San Giorgio, Bindi Maestri del Dessert e Mammamia (Frozen & Ready-made Products); INTERGRANI, Leagel e Galatea-Gelinova Group (Ingredients & Semi-finished Goods); Alter Eco Pulp, Alcas Spa e Imballaggi Alimentari (Packaging solutions & Machinery); Illycaffè, Julius Meinl Italia e Poloplast (Sustainability).

La nuova tecnologia per la refrigerazione meccanica

Una nuova tecnologia per la refrigerazione meccanica, che evita la compressione ed espansione del gas, è pronta per l’industrializzazione. È quanto è stato annunciato a SIGEP World da Alessandro Pastore, professore della Bologna Business e cofondatore di Camfridge, società spin off dell’università di Cambridge nel Regno Unito, che ha sviluppato il progetto. La nuova tecnologia avrà due importanti benefici: ridurre i costi e soprattutto minimizzare l’impatto ambientale di un processo che impatta quotidianamente sulla vita dei cittadini. Un modo che secondo Pastore rivoluzionerà una tecnologia in uso da 150 anni.

Sabato si è conclusa inoltre la prima giornata di gare di Gelato Europe Cup a SIGEP World, che, domenica 19 gennaio, ha selezionato le 4 squadre che si qualificheranno alla finale mondiale di gennaio 2026 della Gelato World Cup.

In gara 8 squadre provenienti da altrettanti Paesi europei, guidati da un team manager e composte da 16 tra i migliori gelatieri e pasticceri: Italia – Alessandro Racca, Gabriele Fiumara and Angelo Cardella; Germania – Stefano Lucchini, Federico Sacchet and Tiziano Santin; Albania – Rosilda Collaku, Dejvi Hajderaj Kevin Boseta; Polonia – Irdi Cuka, Michal Molenda Anna, Siwiec Kaczmarczyk; UK Taseer Ahmad, Massimiliano Porta e Daniel Schevenels; Francia – Dartois Herve, Allan Cartignies e Enzo Babtista; Romania – Oana Gabriela Nita, Vladimir Andrei Dascalu e Morar Cornel Constantin; Belgio – Fabio Marasti, Maryne Poppe e Jose Romero.

Sigep: gli eventi di domenica 19 gennaio

Mintel analizza i nuovi trend del foodservice nel mercato USA

A SIGEP World, organizzato da Italian Exhibition Group e in programma alla fiera di Rimini fino al 22 gennaio, oggi è andato in scena il talk ‘Foodservice Consumer and Market Trends: Focus on the US’ condotto da Mintel. Focus l’evoluzione dei comportamenti e delle priorità dei consumatori nel mercato statunitense del foodservice in un periodo di persistenti pressioni inflazionistiche.

In particolare, da una ricerca Kantar Profiles/Mintel (ottobre 2024) è emerso come il 50% degli intervistati scelga di mangiare fuori casa per concedersi un momento di piacere, il 46% per godere di una nuova esperienza, il 38% per risparmiare tempo e il 31% per approfittare delle offerte.

Sulla base di questi dati, per Mintel le compagnie di foodservice possono capitalizzare il desiderio dei consumatori di concedersi un “trattamento speciale” quando mangiano fuori casa utilizzando ingredienti stagionali e proponendo abbinamenti innovativi. Inoltre, occorre reinventare i formati e puntare su programmi di fidelizzazione e di gamification, cercando di soddisfare sia la ricerca di esperienze di pasto classiche “da seduti”, sia la domanda di opzioni comode e veloci, in crescita soprattutto tra i giovani.

Digitalizzazione e tecnologie: il settore del caffè continua a investire

Il 18% delle transazioni B2B del ‘fuori casa’ avvengono attraverso canali digitali. E tra queste, il settore del caffè è uno dei più tecnologici. È uno dei trend emersi nel talk ‘The future of coffee’ andato in scena a SIGEP World, in programma alla fiera di Rimini fino al 22 gennaio e organizzato da Italian Exhibition Group. Il tavolo dei relatori era composto da Mario Vicentini (Comunicaffè), Cosimo Libardo (Specialty coffee association), Paolo Andrigo (Accenture), Jacopo Bambini (Cimbali), Max Fabian (European coffe federation) e Arianna Mingardi (Amigos caffè).

Sono stati affrontati anche i problemi del settore come la riduzione delle aree coltivabili dettate dal cambiamento climatico o l’instabilità economica derivante da una grande speculazione con conseguente aumento dei prezzi. Grande spazio anche alle Fully Automatic Coffee Machines , ovvero una selezione di macchine da caffè superautomatiche che potrebbero rappresentare il futuro del settore: grazie alla loro tecnologia, infatti, garantiscono una resa in tazza sempre elevata.

Il convegno Comunicaffè The future of coffee (immagine concessa)

Il futuro del panettone: destagionalizzazione e innovazione

Il panettone, da dolce natalizio italiano, è diventato un prodotto globale destagionalizzato che viene consumato tutto l’anno. Un business globale in continua evoluzione con una domanda crescente, soprattutto nei mercati emergenti, che spinge l’industria e gli artigiani a innovare e a soddisfare palati sempre più esigenti.

Di questi si è parlato durante SIGEP World con il maestro Giuseppe Piffaretti, ideatore della Coppa del Mondo del Panettone, che si è confrontato con maestri internazionali come Christophe Louie (Francia), Jose Romero Barranco (Spagna), Andrea Besuschio (Italia), Jimmy Griffin (Irlanda) e Yahei Suzuki (Giappone). Al Sigep World a Rimini, oggi e domani i pasticcieri gareggiano nelle categorie panettone tradizionale, al cioccolato e, per la prima volta, panettone con il gelato.

Circana: la spesa europea del foodservice supera i livelli pre-covid con un +9%

La spesa nel settore del foodservice, a livello europeo (Italia, Francia, Germania, Spagna e UK), è tornata sopra ai livelli pre-Covid, passando dai 309 miliardi del 2019 agli attuali 336 (+9%). Ma a livello di ‘ visite’, ovvero il numero di persone che entrano ed escono da esercizi commerciali legati al food, delivery compreso, non si è ancora ristabilito completamente. Sono solo alcuni dei tanti dati emersi nel convegno ‘Outlook on the European Foodservice Industry’, organizzato da Circana a SIGEP World, la manifestazione di Italian Exhibition Group in corso alla Fiera di Rimini fino al 22 gennaio.

Dalla ricerca, esposta da Jochen Pinsker, industry advisor foodservice europe di Circana, sono emersi altri importanti trend. Il quick service restaurant (fast food e non solo) si mantiene stabile, mentre a livello di visite calano leggermente i ristoranti, con un -2,7% nel 2024 rispetto al 2023; in questo, Circana ha sottolineato come incida il lavoro ibrido (smart working), che si attesta intorno al 45% rispetto al 21% del 2019.

Dallo studio è emerso che gli alimenti più apprezzati sono i burger (+6,3% nei consumi nel 2024), ma anche pasticceria e panificazione tengono il passo (rispettivamente +2,3% e +1,7%). Infine, cresce esponenzialmente la spesa per ordini online, che si attesta sui 37 miliardi di euro rispetto ai 16 del 2019.

Massari, Hermé e i grandi maestri pasticcieri internazionali

Oggi, a SIGEP World, il “Maestro dei Maestri” Iginio Massari ha condiviso il palco con altri, grandi nomi della pasticceria internazionale nell’evento ‘Differenti visioni, grandi idee tra i migliori pasticceri del mondo”. Pierre Hermé,è stato lodato per il suo genio visionario e la capacità di ridefinire l’arte della pasticceria con creazioni audaci ed eleganti.

Volker Gmiener è stato elogiato per il suo straordinario equilibrio tra tradizione e innovazione, che contraddistingue il suo lavoro in pasticceria. Jordi Roca ha ricevuto un riconoscimento per la creatività nella pasticceria da ristorazione.

Anche Pietro Macellaro è stato celebrato per la costante ricerca di nuove tendenze sempre accompagnata da uno spirito di condivisione. Un omaggio è stato poi riservato al professor Vittorio Caminiti, premiato per il suo impegno nella valorizzazione del bergamotto, eccellenza calabrese di fama internazionale.

Gli eventi da non perdere lunedì 20 gennaio

Vision Plaza – Hall Sud

12:00 – 12:30

Futureproof Your Business: Key Trends Shaping the European Branded Coffee Shop Market

12:45 – 13:15

I consumi fuori casa in Italia. Opportunità e prospettive future

13:30 – 14:00

Foodservice, dai trend globali alle sfide locali

15:00 – 17:00

Presentazione Guida gelaterie d’Italia 2025

Sustainability District (Padiglione B1)

11:30 – 13:00

Cocoa, coffee and Sustainability from field to consumer with EUDR one year away

14:15 – 14:45

Sustainability in action: navigating consumer expectations and operational challenges in the coffee shop market

15:00 – 16:00

Il caffè al tempo del cambio climatico e delle diseguaglianze. Sfide, possibilità e nuove tendenze viste dall’Isola della Rivoluzione

Gelato Arena (Padiglione A7)

10:00 – 18:00

Gelato Festival World Masters – German Final

Pastry Arena (Padiglione B5)

10:00 – 17:00

Campionato italiano di pasticceria con Conpait

17:00 – 18:00

Less sugar, more taste: redefining sweetness in pastry

Bakery Arena (Padiglione D8)

10:00 – 18:00

Bread in the city – Bakery World Cup con Richemont Club Italy e Richemont Club International

Pizza Arena (Padiglione D6)

10:00 – 18:00

Pizza Senza Frontiere – World Pizza Champion Games con Ristorazione Italiana Magazine

Coffee Arena  (Padiglione D1)

09:30 – 16:30

Campionato Italiano Brewers Cup

CIGS – Campionato Italiano Coffee In Good Spirits

Campionato Italiano Coffee Roasting

09:30 – 17:00

CILA – Campionato italiano latte art con Specialty Coffee Association Italy

Per maggiori informazioni basta cliccare qui

Scotsman Ice presente al Sirha Lyon: l’eccellenza del ghiaccio professionale in Francia

LIONE – Scotsman Ice annuncia annunciare la sua partecipazione al Sirha Lyon, una delle fiere più importanti del settore foodservice e ospitalità, che si terrà a Lione, Francia, dal 23 al 27 gennaio 2025. Scotsman Ice sarà presente nel padiglione 5.2, stand D150, dove presenterà le sue ultime innovazioni nel mondo della produzione di ghiaccio per il settore horeca.

Innovazione e qualità per il mondo della ristorazione

Il Sirha Lyon è un appuntamento imperdibile per tutti i professionisti della ristorazione, della pasticceria, della panificazione e del catering.

Scotsman Ice, leader globale nella produzione di macchine per il ghiaccio, porterà in fiera soluzioni all’avanguardia che combinano efficienza energetica, sostenibilità e performance eccellenti.

I visitatori potranno scoprire la gamma di macchine per il ghiaccio gourmet, nugget, flake e cube, progettate per rispondere alle esigenze di bar, ristoranti, hotel e altre realtà del settore.

Un’occasione per incontrarsi e scoprire di più

Il team di esperti dell’azienda sarà a disposizione per presentare i prodotti e rispondere a qualsiasi domanda sulle migliori soluzioni per la produzione di ghiaccio. Sarà un’opportunità unica per conoscere più da vicino le tecnologie Scotsman e discutere di come ottimizzare la gestione del ghiaccio nel proprio business.

Scotsman Ice sarà al padiglione 5.2, stand D150 per scoprire insieme il futuro del ghiaccio professionale.

Per maggiori informazioni e per fissare un incontro in fiera, basta contattare info@scotsman.it

Brasile, previsioni e stime: ecco perché i conti non tornano

MILANO – Nonostante il previsto calo della produzione di caffè arabica, il Brasile sarà in grado, anche quest’anno, di soddisfare, tanto la domanda interna, quanto quella dei mercati internazionali. Parola di Silas Brasileiro, presidente del Consiglio nazionale del caffè (Cnc), massimo organo rappresentativo del settore brasiliano.

“Se il regime delle precipitazioni e delle temperature rimarrà quello attuale avremo – come già detto in precedenza – una produzione sufficiente per l’export e per i consumi interni” ha dichiarato Brasileiro, senza fornire però alcuna cifra precisa sul potenziale produttivo.

Ma di quanto sarà – per l’appunto – il prossimo raccolto brasiliano?

Le prime stime – diffuse nelle settimane trascorse– presentano, come sempre, forti disparità in termini assoluti.

Ma sembrano concordare sul fatto che ci sarà una diminuzione sensibile dei volumi di arabica.

L’Ibge – l’Istituto brasiliano di geografia e statistica (Ibge), entità pubblica dipendente dal ministero dello sviluppo – prevede, per il 2025/26, un calo complessivo della produzione del Brasile pari al 6,8%, a 53,2 milioni di sacchi, da imputare a una flessione in doppia cifra (-11,2%) del raccolto di arabica, che scenderebbe a 35,6 milioni, compensata solo parzialmente da una ripresa della produzione di robusta (+3,4%), a 17,6 milioni.

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Agugiaro & Figna a Rimini tra masterclass ed eventi con il progetto dedicato al panettone

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RIMINI – Il Gruppo coglie la sfida metodologica e creativa del panettone supportato da 10 maestri lievitisti. In fiera sfoggia colazioni pop e nuove frontiere dell’aperitivo con tisane e lievitati. Agugiaro & Figna sarà tra i catalizzatori principali dell’arte pasticcera italiana a SIGEP World 2025. Padiglione B5 – Stand 020 sono le coordinate da segnare in agenda per scoprire in fiera l’eccellenza italiana dell’arte molitoria e partecipare a masterclass ed eventi con i grandi nomi della pasticceria, come Antonio Bachour pronto a portare in scena l’eleganza delle sue creazioni.

Al centro dell’attenzione l’ambizioso progetto “Panettone italiano: metodi a confronto”, dedicato al simbolo per eccellenza dei grandi lievitati. Frutto di un importante lavoro di ricerca, il progetto si fonda su due dimensioni complementari che ne definiscono l’unicità: il rigore del metodo e la sensibilità creativa dei pasticcieri.

Da un lato, il metodo rappresenta la base tecnica, con l’analisi rigorosa di quattro approcci distinti per la gestione del lievito madre – libero, liquido, legato e in acqua – che offrono una visione scientifica e strutturata dell’arte della lievitazione.

Dall’altro lato, l’esperienza e lo stile personale dei pasticcieri, che aggiunge un valore ineguagliabile al progetto. Ogni pasticciere, grazie alla propria esperienza, alla sua visione e alla sua maestria, interpreta il lievito madre in modo unico, creando prodotti che sono l’espressione di una perfetta fusione tra tecnica e ispirazione personale.

programma sigep
Il programma al SIGEP (immagine concessa)

Tutto ciò è reso possibile grazie al supporto della linea di farine Le Sinfonie, che rappresenta l’eccellenza tecnica e qualitativa su cui si fonda ogni fase della lavorazione, un vero e proprio pilastro che consente di esaltare al massimo l’arte della lievitazione.

Il progetto è stato realizzato dal dipartimento Ricerca&Sviluppo del Gruppo sotto la guida di Giulia Miatto e in collaborazione con Francesco Elmi, Ivo Corsini, Manuel Scarpa, Maurizio Bonanomi, Oscar Pagani, Marco Aliberti, Luca Diana, Pierluigi e Simone Gardellin.

Nell’ambito dell’iniziativa sono stati messi in campo gli approcci di due maestri pasticcieri per esplorare nuove dimensioni di gusto e tecnica. Il maestro Aniello Di Caprio si è dedicato alla gestione dell’impasto del panettone al cioccolato, valorizzandone le caratteristiche che lo rendono unico. Parallelamente, il maestro Andrea Strabba Tamagnini ha lavorato sull’impasto del panettone salato, trasformandolo in una proposta ideale per reinventare l’aperitivo.

La partecipazione a SIGEP World 2025 di Agugiaro & Figna si inserisce nel programma di espansione globale dell’azienda, che ha affermato la sua presenza nel panorama fieristico internazionale. La recente trasformazione in società benefit e il cammino verso la certificazione B-Corp confermano l’impegno dell’azienda nel coniugare eccellenza produttiva, etica e rispetto per l’ambiente.

“Siamo orgogliosi di essere ancora una volta a Sigep, che quest’anno ci consente, tra le altre cose, di celebrare l’eccellenza della tradizione pasticcera italiana attraverso il nostro progetto sul panettone, il grande lievitato made in Italy che non ammette semplificazioni: ogni elemento, dalla scelta della farina al bilanciamento degli ingredienti, contribuisce a creare un equilibrio che lo rende inimitabile. Per chi lo produce, il panettone non è solo un dolce, ma una dichiarazione di competenza, visione e passione. Il nostro obiettivo è continuare a fornire ai professionisti del settore gli strumenti necessari per esprimere al meglio la loro arte, attraverso l’impegno costante nella ricerca e nella qualità delle nostre farine” afferma Riccardo Agugiaro, amministratore delegato di Agugiaro & Figna.

Le masterclass di “Panettone italiano: metodi a confronto”

Tutti i giorni, alle ore 11, Agugiaro & Figna offrirà l’opportunità di conoscere da vicino il processo creativo dei pasticcieri e le innovazioni metodologiche:

  • sabato 18 gennaio Francesco Elmi e Ivo Corsini mostreranno il metodo del lievito madre libero;
  • domenica 19 gennaio Manuel Scarpa e Maurizio Bonanomi esploreranno i segreti del lievito madre liquido e del lievito madre legato;
  • lunedì 20 gennaio Oscar Pagani e Marco Aliberti racconteranno le potenzialità del lievito madre in coltura liquida;
  • martedì 21 gennaio Luca Diana, Pierluigi e Simone Gardellin approfondiranno il metodo del lievito madre in acqua.

Si aggiungono al palinsesto due appuntamenti imperdibili che mettono in luce i due metodi sul panettone al cioccolato e sul panettone salato:

  • sabato 18 gennaio alle ore 15, il maestro Aniello Di Caprio presenterà “Il Panettone al Cioccolato”;
  • lunedì 20 gennaio alle ore 16, sarà la volta del maestro Andrea Strabba Tamagnini con”L’Aperitivo POP – Il Panettone Salato”.

L’arte della pasticceria si rinnova grazie alla fusione tra tecniche all’avanguardia e tradizione applicate al panettone:

domenica 19 gennaio alle ore 16, il maestro Andrea Tortora guiderà gli spettatori in “Panettone: scoprire è vedere ciò che tutti hanno visto e pensare ciò che nessuno ha pensato”

Riflettori accesi sulla contemporary pastry di Antonio Bachour, le colazioni pop e classiche e gli aperitivi con il panettone

L’attesissima partecipazione di Antonio Bachour arricchisce il programma con la demo “Simply beautiful”, in programma lunedì 20 e martedì 21 gennaio alle ore 15.00. Il celebre pasticciere presenterà la sua visione creativa e raffinata della pasticceria contemporanea.

A completare il programma, le colazioni pop e classiche tutti i giorni dalle 9.30 per degustare le chicche della pasticceria realizzate con farina MIA di tipo 2 e i prodotti da forno creati con farina Mora. Inoltre, da non perdere sono le degustazioni di lievitati preparati con la farina Croissant.

Spazio anche alla “Pasticceria in-fusa”: torte abbinate alle tisane Wilden Herbals Bio approfondiranno il connubio ideale tra dolci e infusi.