martedì 14 Maggio 2024
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Conab: il raccolto brasiliano da record, toccherà i 50,48 mln di sacchi

Il Conab prevede raccolto record da 50,48 mil di sacchi. Minas Gerais ed Espírito Santo consolidano il loro dominio Le aree coltivate crescono del 2,7% a 2,34 milioni di ettari

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MILANO – Conab rifà i conti, ma il risultato totale non cambia. La terza stima ufficiale dell’agenzia specializzata del minagricoltura brasiliano – elaborata in base all’indagine sul campo compiuta tra il 6 e il 24 agosto – conferma (con una minima correzione al rialzo) le cifre di maggio. Il raccolto 2012/13, alle battute finali in queste settimane, sarà da record e si attesterà a 50,48 milioni di sacchi: esattamente 2 milioni di sacchi in più rispetto al precedente massimo storico di 48,48 milioni registrato nel 2002/03.

Conab, i dati sulla produzione e ai consumi

Rispetto ad allora, però, i consumi interni sono cresciuti di oltre 6 milioni di sacchi e l’export è di svariati milioni di sacchi superiore. Dalla tabella sottostante, che mette a confronto le cifre delle ultime sei annate positive di raccolto, è possibile vedere come, rispetto al 2002/03, la produzione di arabica sia addirittura inferiore, seppur di poco. La differenza, la fa il raccolto di robusta, che raggiunge il livello record di 12,5 milioni di sacchi, contro i 10,53 milioni del 2002/03.

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BrasileCome già rilevato nel numero di ieri, la produzione risulta superiore del 16,1% a quella dell’anno scorso e del 4,96% al raccolto del 2010/11 (il precedente anno di ciclicità positiva). La produzione di arabica e robusta cresce in termini assoluti di 5,759 e 1,2394 milioni di sacchi, pari a un incremento percentuale rispettivamente del 17,89% e del 10,97%.

La superficie complessivamente coltivata a caffè è pari a 2,34 milioni di ettari, in lieve espansione (+2,7%) sul 2011/12. L’estensione maggiore si registra, ancora una volta, nel Minas Gerais, con circa 1,2 milioni di ettari, per il 99,4% di arabica. Più variegata la situazione nell’ Espírito Santo, con 491.500 ettari, di cui 305.600 coltivati a robusta. Cosa cambia Rispetto alla stima di maggio, lo scarto è minimo: appena 35.200 sacchi. Vi sono comunque alcuni aggiustamenti che è opportuno segnalare.

Innanzitutto, un ridimensionamento di 185.200 sacchi del raccolto di arabica, cui fa riscontro una correzione al rialzo di 220.400 sacchi per i robusta. Per quanto riguarda i singoli stati, si osservano correzioni al rialzo in Espírito Santo (+287mila sacchi) e San Paolo (+173.400 sacchi), mentre vengono parzialmente rivisti al ribasso i dati relativi a Paraná (100mila sacchi) e Rondônia (217.500 sacchi). Non subiscono invece rettifiche degne di nota le stime riguardanti Minas Gerais e Bahia. Di seguito, le tabelle riepilogative con la produzione stato per stato e il raffronto con il raccolto 2011/12.

Brasile

brasileStato per stato

Il Minas Gerais, massimo stato produttore brasiliano, ha visto un intensificarsi delle precipitazioni a cavallo tra dicembre e gennaio. A fine gennaio è subentrato un periodo di siccità durato sino a marzo, che ha fatto temere possibili ripercussioni negative sulle rese. Il rischio non si è concretizzato.

In compenso, l’occorrenza di precipitazioni sulla maggior parte dello stato in coincidenza con l’inizio del periodo di raccolta ha aumentato il rischio di caduta dei chicchi e di fermentazione, con conseguenze negative sulla qualità. Le condizioni climatiche maggiormente avverse si sono riscontrate nelle regioni di Zona da Mata e Vale do Rio Doce.

Gli esperti di Conab sottolineano che la maggior parte degli arbusti, nonostante il logorio arrecato dalle operazioni di raccolta, si presenta in buone condizioni vegetative e nutrizionali, con fogliame abbondante e senza infestazioni o malattie significative. Ciò appare di buon auspicio per il prossimo raccolto, che segnerà il ritorno a un’annata negativa del ciclo biennale.

La produzione viene stimata da Conab in 26,63 milioni di sacchi, con un incremento del 20,07% rispetto all’anno trascorso, che riflette la ciclicità positiva, ma anche i maggiori investimenti resi possibili dalla forte ripresa dei prezzi. La produttività media si attesta a 25,87 sacchi/ha (+16,73%), mentre si osserva un’espansione delle aree produttive del 2,84%, in linea con il dato nazionale. Gli incrementi maggiori sull’anno precedente si riscontrano nel Cerrado Mineiro dove si prevede un raccolto in crescita del 50,62%, con una produttività media di 35,78 sacchi/ha, contro i 24,85 del 2011/12. L’estensione delle aree produttive è aumentata del 4,57%. Il manifestarsi di piogge atipiche a maggio e giugno ha ritardato l’inizio delle operazioni di raccolta, che si sono concentrate tra luglio e agosto.

I dati Conab: nel Sud de Minas la produzione viene stimata in 13,59 milioni di sacchi, in crescita del 30,15% sull’annata precedente

La produttività raggiungerebbe i 26,2 sacchi/ha. Le avversità climatiche intervenute in alcuni dei momenti chiave del ciclo vegetativo hanno in parte frustrato il potenziale produttivo. I produttori temono un aumento significativo della percentuale di caffè di bassa qualità e sottolineano che il recupero dei grani caduti in terra a causa delle piogge rischia di non essere completo, vuoi perché le drupe sono state schiacciate dal passaggio delle macchine agricole, vuoi perché l’operazione presuppone elevati costi di manodopera.

In controtendenza la Zona da Mata Mineira

Che presenta addirittura un calo produttivo, riconducibile al fenomeno di inversione del ciclo biennale riscontrato in numerosi comuni, ma imputabile, in parte, anche alle condizioni climatiche sfavorevoli, con un eccesso di precipitazioni e basse temperature nel periodo post-fioritura, siccità a febbraio e marzo, e nuove precipitazioni nel periodo della raccolta.

Nonostante tutto, la produzione è risultata complessivamente in crescita nelle regioni di Leste, Mucuri, Norte de Minas e Jequitinhonha dove ha inciso positivamente l’utilizzo dell’irrigazione e l’incremento degli investimenti. Nell’Espírito Santo è atteso un incremento complessivo della produzione dell’8%. Ma a crescere sarà soltanto il raccolto di Conilon (+14,35%), che dovrebbe raggiungere i 9,713 milioni di sacchi, con una produttività media di 34,68 sacchi.

Opposto l’andamento degli arabica, che subiranno un calo del 9,4% con una produzione di poco inferiore ai 2,8 milioni di sacchi e una produttività di appena 16,40 sacchi/ha. Questi risultati deludenti sono imputabili (oltre che ai problemi del comparto) all’incidenza negativa dei fattori climatici.

Conab: soddisfazione nello stato di San Paolo

Dove il raccolto (esclusivamente di arabica) segnerà, secondo le stime di Conab, uno spettacolare incremento del 67,6%, per una produzione di 5,21 milioni di sacchi e una produttività vicina ai 30 sacchi/ha. Le note dolenti arrivano invece dagli stati di Bahia e Paraná, dove è prevista una flessione produttiva rispettivamente del 13,1% e del 5,5% dovuta agli avversi sviluppi climatici (siccità in Bahia, siccità, piogge eccessive e gelate nel Paraná). Deludenti anche i risultati nello stato di Rondônia dove, nonostante la ciclicità positiva, è previsto un calo dello 0,5% imputabile agli eccessi climatici, il cui impatto è stato accentuato dalle pratiche inadeguate e dalla bassa fertilità dei suoli (la produttività media è attorno ai 10 sacchi/ha). Va infine osservata na rilevante contrazione delle superfici totali, che sono scese a poco più di 23 mila ettari (-14,6%).

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