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ASSEMBLEA DEL GRUPPO TRIVENETO TORREFATTORI CAFFE’ – Relazione del Presidente Giorgio Caballini di Sassoferrato

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Il 24 febbraio si è tenuta a Treviso l’Assemblea annuale del Gruppo Triveneto Torrefattori Caffè.
Ecco la relazione integrale del Presidente conte Giorgio Caballini di Sassoferrato (foto).

Graditi ospiti e stimati colleghi,
per la prima volta la nostra assemblea annuale si svolge nella nuova sede di Unindustria Treviso: l’Appiani.
Ci troviamo in una confortevole sala messaci cortesemente a disposizione dall’associazione e, a tal proposito, desidero ringraziare il suo Presidente dr. Alessandro Vardanega, il Direttore Generale dr. Giuseppe Milan e tutti i loro collaboratori.

Triestespresso

Ed ora a noi!

A Natale mi sono rivolto a tutti i colleghi sollevando, con il provocatorio titolo “Punture di zanzara”, svariate questioni alle quali non ho volutamente dato delle risposte, rinviando la consueta analisi sul caffè all’Assemblea Generale .

E’ pertanto giunto il momento di passare ad altri argomenti, di cercare di capire quello che è successo e che sta succedendo nel nostro settore.

Comincio con i soliti, consueti raffronti che ormai vi sottopongo annualmente per fare una sintesi di un anno di quotazioni, tralasciando le oscillazioni avvenute nel corso del periodo in esame.

La prima posizione per il caffè Arabica alla Borsa di New York il 13.02.13 quotava 138,75 cents/lb, il 14.02.14 marzo era a 139,90 cents/lb.

Al Liffe di Londra il 13.02.13 la prima posizione per il Robusta era 2066 $/t, il 14.02.14 marzo ha chiuso a 1870 $/t.

Perché questo raffronto possa essere significativo si deve prendere in considerazione anche il cambio Euro/Dollaro statunitense.

Il 13.02.13 con 1 euro si potevano acquistare 1,348 $, ad un anno di distanza, contro ogni previsione, l’Euro si è rafforzato ed il cambio risulta essere 1,3707.

L’insieme delle variazioni dei prezzi di borsa coniugato al cambio Euro/Dollaro alla data del 14.02, poi superata come vedremo dai nuovi eventi, determinava per l’Espresso Italiano di Qualità, miscela certificata dal GTTC, una piccolissima riduzione di circa 9 centesimi al Kg nell’acquisto della materia prima.
Questo irrisorio decremento non copre certamente i maggiori oneri, drasticamente cresciuti nel 2013, e lievitati ancor più per il perdurare di un mercato negativo.

Se al numeratore mettiamo i costi e li dividiamo per i kg venduti che avremo messo al denominatore ci troveremo purtroppo con delle sgradevoli sorprese.

Tornando ai prezzi del crudo, dal grafico dell’ ”Intercontinental Exchange” allegato e relativo a cinque anni di quotazioni del caffè arabica, si può notare l’andamento schizofrenico del mercato che dai minimi ai massimi ha avuto delle variazioni del 300%.

Verso la fine del 2013 i prezzi dell’arabica erano ritornati ai minimi quinquennali.

Ma nell’ultimo mese, a causa delle notizie relative alla scarsità di precipitazioni in alcune zone del Brasile, dove pare che il mese di gennaio sia stato il meno piovoso ed il più caldo degli ultimi venti anni, le quotazioni alla Borsa di new York sono improvvisamente risalite di oltre il 50% in poche sedute.

Di fatto, negli ultimi giorni, successivamente alle date annuali che prendo abitualmente in considerazione, i prezzi di borsa sono schizzati verso l’alto ed ogni conteggio appena fatto dovrebbe essere rivisto.
Il 19.02.14 a NY marzo quotava 171,75 cents/lb con un incremento di 3185 punti in sole cinque sedute.

Anche la borsa di Londra ha subito un rialzo, sebbene più moderato, e si è portata a 1982 $/t.
Questo frenetico ed improvviso cambio di tendenza nelle quotazioni è dipeso dalla convulsa azione di riposizionamento dei fondi che da molto tempo erano orientati al ribasso.

Nonostante tutte le notizie negative relative alla Roya, che ha colpito la produzione caffeicola dei paesi centro americani, e la siccità in Brasile nell’anno caffeicolo 2014 – 2015 la produzione mondiale dovrebbe essere di circa 150 milioni di sacchi, pertanto ancora superiore ai consumi.

Per quanto riguarda gli stocks certificati alla Borsa di NY, gli stessi sono leggermente cresciuti dai 2.650.000 del febbraio 2013 ai 2.700.000 alla data del 23.01.14 .

A Londra il 23.01.14 gli stocks certificati erano di 2777 lotti da 10 ton. cadauno, in calo sull’anno precedente.

Previsioni sull’andamento dei prezzi non se ne riescono a fare, non chiedetemele. Si possono solo formulare delle ipotesi ma poi le innumerevoli variabili (climatiche, politiche, economiche, emotive ..) vanificheranno ogni fattore logico.

Passando ad altri argomenti possiamo prendere atto del positivo bilancio di Host 2013, evento che ha coinvolto il mondo del caffè, ricco di incontri, dibattiti, gare e workshop.

E’ stato un grande evento internazionale nel corso del quale si è potuto constatare quanto il made in Italy in tutta la filiera, dai macchinari per la torrefazione, al confezionamento, alla produzione dell’espresso, sia sempre più considerato e leader a livello mondiale.

I dati relativi alle importazioni e alle esportazioni ci fanno ben sperare per il futuro. Le importazioni , nel periodo gennaio – luglio 2013 , hanno segnato un + 2%, le esportazioni continuano a crescere attorno al 10%.

Un dato interessante, significativo e che a quanto mi consta si è verificato per la prima volta nel luglio del 2013, è stato il sorpasso in valore dell’export di caffè torrefatto rispetto all’import di caffè verde, per valori rispettivamente di 107 milioni di euro contro 105 milioni.

Se le esportazioni continueranno a crescere, il caffè in futuro potrebbe essere una voce attiva nella bilancia dei pagamenti, forse l’unico caso per un prodotto che viene interamente importato.

Tutto fa ben sperare per la settima edizione di Triestespresso Expo che, per la prima volta, si svolgerà nella nuova sede dei magazzini del Porto Vecchio di Trieste dal 23 al 25 ottobre 2014.

Sarà un’occasione importante per tutti gli operatori del settore, una fiera con cadenza biennale che nella precedente edizione del 2012 è stata vista da 10.000 visitatori professionali provenienti da 85 paesi.

Gli argomenti da trattare sarebbero moltissimi ma questa volta vorrei focalizzare la Vostra attenzione principalmente, anzi unicamente, sui prossimi due che tratterò.

La prima questione riguarda un’ iniziativa che il GTTC su mio suggerimento intende intraprendere e per la quale chiederò oggi l’approvazione da parte della nostra assemblea. Si tratta della formalizzazione dell’avvio dell’iter affinchè il caffè espresso italiano possa diventare patrimonio immateriale dell’Unesco.

Lo è già diventato il caffè turco e mi consta che ora la Germania stia cercando di fare la stessa cosa con la birra. Quindi noi cosa stiamo aspettando?

Mi risulta che la questione sia già stata trattata da un’importante associazione del nostro settore ma che, per interessi contrastanti e per divergenze sulle caratteristiche che devono contraddistinguere l’espresso italiano, sia stata poi accantonata.

Ho già coinvolto altre associazioni affinché il nostro cammino verso il raggiungimento di questo importantissimo obbiettivo non sia isolato.

Su mia richiesta è stato portato all’ordine del giorno dell’Associazione Caffè Trieste e mi è stato verbalmente assicurato l’appoggio anche se l’argomento non ha ricevuto l’unanimità dei consensi perché qualche importante operatore ha manifestato il proprio “non interesse”…. ??

Inoltre ho interpellato il segretario dell’Inei dottor Luigi Odello richiedendone la collaborazione .
Ho rivolto una richiesta analoga al delegato dell’Accademia Italiana della Cucina di Treviso affinché porti all’ordine del giorno la nostra istanza di sostegno reciproco a livello nazionale.

Sono state coinvolte anche delle altre associazioni e siamo in attesa della loro risposta.
Senza nessuna pretesa di primogenitura ma con pari dignità sarebbe entusiasmante che ci unissimo per ottenere con unità d’intenti, senza la frammentazione classica del popolo italico ma con determinazione teutonica, il riconoscimento che il caffè espresso italiano possa rientrare nel patrimonio immateriale dell’Unesco.

Mi è giunta voce che con tutta probabilità la richiesta non è mai stata fatta, con il rischio di far perdere a noi tutti una grande occasione, perché alcuni vogliono far rientrare nell’espresso tradizionale anche le capsule e le cialde.

E’ una pura eresia, così finora non si è fatto nulla.

Rimedieremo.

Passando ad altra questione, tralascio tutto ciò che vorrei dire sulla situazione italiana e preferisco focalizzare la Vostra attenzione sul secondo, piacevole argomento: i festeggiamenti per i 60 anni del GTTC raggiunti il 15 febbraio di quest’anno.

Come avete già saputo tramite il nostro Notiziario Torrefattori, il 25 maggio faremo una bella gita in barca, navigheremo sul Brenta da Mira a Stra, supereremo due chiuse e potremo ammirare le belle ville venete della Riviera.

Ci ritroveremo poi nella splendida Villa Foscarini Rossi e, dopo l’aperitivo e il rituale saluto di benvenuto, vi sarà un pranzo – convegno nel corso del quale si terranno brevi interventi.

Confido sulla partecipazione di molti soci ed amici degli stessi, invito a voler provvedere nel più breve tempo possibile, per motivi organizzativi, a dare la propria adesione ed a versare contestualmente la quota prevista.
Ricordo che dopo il raggiungimento delle prime 200 iscrizioni, accettate in ordine temporale, le successive saranno ammesse con riserva.

Nel loro interesse, sollecito anche gli sponsor a partecipare a questa irripetibile occasione, dando conferma dell’adesione ed effettuando il versamento in tempi ristretti poiché al raggiungimento del quorum previsto dovremo escludere i ritardatari.

Affinché nessuno possa dire di non esser stato informato, provvederemo con regolarità ad aggiornarvi via mail sulla situazione delle iscrizioni.

Concludo con la consueta comunicazione del numero dei soci al 31.12 e con soddisfazione posso affermare che il GTTC, nonostante l’attuale difficile situazione, continua a mietere successi.
I soci ordinari risultano stabili a 45 ed i sostenitori, aumentati di 4 unità, sono 211. Il totale degli iscritti, a fine anno, era di n. 256.

All’inizio del 2014 inoltre si è aggiunta al numero dei soci ordinari un’importante torrefazione del Triveneto.
Grazie a Voi tutti per la fiducia accordataci, a tutti i soci, al Consiglio Direttivo e al nostro segretario Antonio Franciosa.

Ringrazio anche la Direttrice del Notiziario Torrefattori dr.ssa Susanna De Mottoni con tutti i giornalisti per l’interesse che riescono sempre a suscitare nei nostri affezionati lettori.

Non è il 10.01 a.C., non abbiamo attraversato il Rubicone ma Parigi, sede dell’Unesco, ci aspetta e attraverseremo la Senna.
Alea iacta est.

Treviso, lì 24.02.14

Il Presidente
Giorgio Caballini di Sassoferrato

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