mercoledì 10 Aprile 2024
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Tè: il segreto dietro la tazza perfetta è nei microbi delle radici

Tongda Xu, della Fujian Agriculture and Forestry University di Fujian, in Cina: “Grazie alla microbiomica sono state identificate significative disparità nelle comunità microbiche, in particolare nei microrganismi legati al metabolismo dell’azoto, nelle radici di piante di tè di diversa qualità. In particolare grazie all’isolamento e all’assemblaggio di una comunità microbica sintetica dalle radici di piante di tè di alta qualità, siamo riusciti a migliorare notevolmente il contenuto di aminoacidi in diverse varietà di piante di tè, con conseguente miglioramento della qualità del tè”

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Un gruppo di ricercatori della Fujian Agriculture and Forestry University di Fujian, in Cina, ha dimostrato che, modificando l’insieme dei microbi presenti nelle radici, si ottiene un tè di buona qualità ancora migliore. Confrontando i tipi di tè con diverse quantità di teanina, i ricercatori hanno identificato una serie di microbi che sembravano promettenti per alterare il metabolismo dell’azoto e aumentare i livelli dell’amminoacido. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Agi.

La ricerca dietro la tazza di tè perfetta

MILANO – Il segreto per una tazza di tè perfetta sembra risiedere nei microbi presenti nelle radici del tè stesso. A scoprirlo uno studio della Fujian Agriculture and Forestry University di Fujian, in Cina, pubblicato su sulla rivista Current Biology.

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Generalmente si pensa che il complesso sapore di una tazza di tè di qualità dipenda dalle varietà di tè utilizzate per produrlo ma, ora i ricercatori hanno dimostrato che non è proprio così: modificando l’insieme dei microbi presenti nelle radici del tè hanno reso un tè di buona qualità ancora migliore.

“Grazie alla microbiomica sono state identificate significative disparità nelle comunità microbiche, in particolare nei microrganismi legati al metabolismo dell’azoto, nelle radici di piante di tè di diversa qualità”, ha spiegato Tongda Xu, della Fujian Agriculture and Forestry University di Fujian, in Cina.

“In particolare – ha continuato Xu – grazie all’isolamento e all’assemblaggio di una comunità microbica sintetica dalle radici di piante di tè di alta qualità, siamo riusciti a migliorare notevolmente il contenuto di aminoacidi in diverse varietà di piante di tè, con conseguente miglioramento della qualità del tè”.

La Cina è ricca di risorse genetiche per la coltivazione delle piante di tè. “Tuttavia – hanno dichiarato i ricercatori – migliorare la qualità del tè attraverso metodi di selezione genetica molecolare è stata una sfida”.

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FONTEagi.it
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