giovedì 11 Aprile 2024
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Simone Bonini presenta la nuova start up per il gelato portatile in un brik pronto

Pronto per sbarcare sul mercato italiano ed estero, con uno sguardo lasciato verso gli Stati Uniti e il Medio Oriente, la linea Carapina si completa grazie a una partnership con Carpigiani, storico marchio italiano di macchine per il gelato artigianale, anche con due macchine a marchio proprio per uso domestico

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Il maestro gelatiere toscano presenta la sua nuova idea: il kit con ingredienti freschi pronti per soddisfare la voglia di gelato in qualsiasi momento. Bonini afferma: “Mi dicevano quanto è bello farsi il gelato in casa e chiedevano come: ecco la soluzione”. Approfondiamo di seguito l’argomento grazie alla prima parte dell’articolo di Giulia Mancini pubblicato sul quotidiano La Repubblica.

La nuova start up di Simone Bonini

MILANO – Non cambia il centro intorno a cui continua a ruotare la vita professionale di Simone Bonini, il gelato. Lo rivoluziona un’altra volta, come fece quindici anni fa cambiandone il format e lo fa ancora oggi cambiando il contenitore in cui il gelato arriva a casa, pronto da fare espresso. ‘Carapina, il piacere di farlo in casa’ è il suo ultimo progetto, una start up nata e voluta per evolvere nuovamente non con un gelato pronto, ma una miscela liquida di ingredienti freschi pronti per diventare gelato, ovunque ci sia una gelatiera.

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Nel 2008 la rivoluzione di Carapina fu il ribaltamento del concetto, agendo non solo sul prodotto ma anche sul format – racconta Bonini – Le carapine in quel periodo erano considerate vecchio stile, si puntava all’impatto visivo mentre il mio gelato nei pozzetti era nascosto alla vista”. Il messaggio dietro il suo lavoro arrivava dal calendario delle stagioni che si ritrovava fedele nei gusti, dai prodotti alimentari in vendita come la pasta artigianale, dal listino degli ingredienti sulle pareti, dal monitor che proiettava in diretta le preparazioni nel laboratorio a vista e dal bizzarro, ma indimenticabile, biglietto da visita che chiuso aveva la forma di un cono per gelati.

Oggi Carapina come luogo fisico non esiste più, si è evoluta per rimanere fedele al suo passato e mettere a frutto l’esperienza di Bonini maturata nel settore, nonché la sua capacità di reinventarsi sempre rimanendo sé stesso. ‘Agita, versa, sorridi e gusta’ si legge sui brick di miscela pronta, pochi semplici gesti per continuare a fare quello che si ama e avere il gelato fresco, mantecato in casa e non solo, in poco tempo.

“Mi dicevano quanto è bello farsi il gelato in casa e chiedevano come, ma il procedimento lungo inibiva”. La procedura obiettivamente lunga la evidenziava anche nel suo libro ‘Il gelato a modo. Tutto l’anno nella cucina di casa tua’ edito da Giunti Editore.

“I passaggi lunghi sono la cottura degli ingredienti e il raffreddamento che deve essere il più rapido possibile, cosa che a casa non si può fare (a meno di non possedere un potente abbattitore, ndr). In casa si ha un abbassamento di temperatura lento, questo è un problema, e la caramellizzazione degli zuccheri lo fa diventare simile, per gusto e profumo, al latte condensato”.

Di necessità virtù si dice, vedere l’opportunità negli ostacoli direbbero start upper e imprenditori visionari, così Bonini si è messo all’opera e ha iniziato a ragionarci: “Alla ricerca di un impianto che potesse eseguire questi passaggi sugli ingredienti della miscela mi sono imbattuto nell’inesperienza, che non è mancanza di professionalità. Solo che nessuno glielo aveva chiesto prima, così ho capito di essere sulla strada giusta!”.

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