mercoledì 17 Settembre 2025
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Timmycoffeemaster, il formatore social: “Gli allievi mi raggiungono così” 29mila followers Instagram

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Timmycoffeemaster dietro al bancone (foto concessa)
Timmycoffeemaster dietro al bancone (foto concessa)

MILANO – Sui social noto come Timmycoffeemaster, con 29mila followers su Instagram, è il formatore che ha portato il mondo della caffetteria professionale al popolo del web. Un racconto che permette di fare divulgazione proprio anche verso quelle nuove generazioni che il settore caffè teme di non riuscire a intercettare in prospettiva.

Timmycoffeemaster nasce barista e poi diventa formatore con Aicaf: quali sono le ragioni che l’hanno spinta a compiere questo percorso e proprio con questa accademia?

“Nel 1995 nasco barista. Ma ancor prima mi illuminavo da piccolo entrando in qualsiasi bar, rimanendo imbambolato su chiunque si muovesse dietro il bancone. Avevo proprio una vocazione, un talento per questo mestiere. Fino al 2019-2020 ho avuto in gestione un primo locale nel 2012 e poi nel 2014 un secondo a Rozzano (l’ultimo venduto a due gestori cinesi, e attualmente nelle mani di un francese).

Andava tutto per il meglio, al punto che mi hanno fatto un prezzo che non ho potuto rifiutare.”

Poi il lavoro si sposta all’interno di una caffetteria a Rozzano, nel Bar Danil, e poi proprio a Milano nel Bar Baobab (dentro i magazzini generali), in fine a Trezzano sul Naviglio, nel Gaugin, stavolta un ristorante, fino al 2019.

“Questa mia esperienza su diversi fronti nell’horeca, mi ha permesso di entrare subito in connessione con i ragazzi che diventano miei studenti e che arrivano da contesti non sempre tra i più aggiornati. Bisogna capire chi si ha davanti e individuare le esigenze di ciascuno.”

Ha fatto un percorso con Gianni Cocco e ho portato avanti la mia formazione con Aicaf, come mai?

“Ho scelto questo circuito piuttosto che l’altro importante di SCA, perché ho percepito nell’offerta dell’Accademia, che ci fosse una maggiore attenzione sul barista e non sulla materia prima. Principio che condivido: se non c’è la figura a valorizzare la filiera dietro il risultato finale, è tutto inutile. È l’operatore che deve riuscire da dietro al banco, esprimere al massimo il prodotto.

Ho pensato poi di diventare formatore, probabilmente trainato dalla mia passione per la latte art. Dopo 28 anni come barista, tutti mi chiedevano di affiancare i giovani da formare.

Quindi in realtà ho sempre svolto anche questo ruolo: le qualifiche sono arrivate dopo, perché non basta avere soltanto l’esperienza sul campo: le competenze vanno sviluppate per diventare dei Maestri. C’è bisogno di conoscere per davvero le dinamiche di un servizio ad alte vendite, della gestione di un gruppo, dell’operatività dietro a un bancone, ma oltre la gavetta ci vuole lo studio. Teoria e pratica, questo è necessario.”

Timmycoffeemaster ha quasi 27mila follower su Instagram: allora non è vero che la formazione e il bar non piacciono più a nessuno?

“Assolutamente no. Penso che pratica, qualifiche e comunicazione messe insieme possano portare a ottimi risultati. Si può avere il prodotto migliore, ed essere certificati, ma se non lo si sa raccontare in maniera corretta e mirata, perde di senso. Siamo in tanti, mi seguono molti, perché probabilmente il mio modo di espormi è reale.

Sono fatto esattamente così come mi presento sui social. Negli ultimi due anni ho formato centinaia di baristi e continuo ad entrarci in contatto con la maggiorparte, attraverso i social. I miei allievi mi raggiungono così.”

Ma i social come le sono venuti in mente?

“Durante il Covid ho iniziato per gioco su Tik Tok come Timmy il barista e sono diventato virale (150mila followers in qualche mese) in Albania (che è il mio Paese d’origine). Sono diventato molto famoso lì, mi conoscevano tutti. Ho quindi imparato a comunicare in maniera efficace i contenuti e a governare questi canali. Dopo aver preso confidenza con le telecamere, è diventato automatico rivolgermi a centinaia e migliaia di persone.

A livello lavorativo però non mi ha portato nulla: non c’è stata un’azienda che ha preso coraggio e mi ha coinvolto in un progetto professionale vero e proprio. Nel 2023, dopo aver preso tutte le certificazioni e aver concluso tutti i percorsi con Aicaf – perché ancora una volta sottolineo, bisogna avere tutte le competenze ed essere costantemente aggiornati – sono arrivato all’Instagram italiano, parlando di formazione, latte art: a quel punto sono arrivate le prime opportunità lavorative.

A Milano c’è tanta competizione, ma la bravura si nota e si premia. Io ero pronto a cogliere la palla al balzo.

Da responsabile di un punto vendita di Leroy Merlin e parallelamente facendo formazione, ho aperto la partita IVA e mi sono totalmente dedicato al training, girando anche a Dubai, in Arabia Saudita, Svizzera, Londra, nel Sud in Italia, nelle scuole alberghiere, nelle torrefazioni (mantenendomi sempre sganciato da qualsiasi brand)”.

Timmycoffeemaster, da formatore che cosa ha notato tra i suoi corsisti?

“Se dovessi avere un locale mio e dovessi scegliere tra un ragazzino che non l’ha mai fatto e uno con tantissima esperienza, sceglierei il primo caso. Questo perché è più semplice trasferire le conoscenze e le competenze a qualcuno che è ancora fresco, rispetto a chi è già convinto di essere esperto.

Quando mi è capitato di confrontarmi con chi fa questo mestiere da tanti anni, spesso la reazione è stata: “Ho sempre fatto così, perché dovrei cambiare ora dopo 30 anni?”. Si instaura quasi una dinamica di sfida tra me formatore e loro studenti, e spesso ci si scontra con una mentalità e una gestualità troppo consolidata.

Poche volte, di fronte all’evidenza, sono riuscito a convincere ad andare oltre il pregiudizio. Se impari a lavorare nel modo sbagliato, si resta così per tutta la carriera. È importante quindi l’intervento del formatore per aprire ad un mondo diverso, un approccio di lavoro differente.”

Il podcast “I gradi francesi”: il tema personale

Timmycoffeemaster è anche podcaster: “Il nome l’ho scelto dall’unità di misura della durezza dell’acqua in estrazione. È stato in questa sede che ho toccato il tema della mancanza del personale: negli ultimi 35 anni si è fatto un po’ cosa si è voluto, senza regole, senza nessuna norma che valorizzasse gestori e operatori.

Ora sono venuti a galla tutti i problemi accumulati in questo lungo arco di tempo. A nessuno piace lavorare i fine settimana e percepire degli stipendi da fame, magari poi vivendo in città come Milano.

La prima cosa è poter contare su delle figure qualificate nel proprio locale, per poi alzare il prezzo del caffè: non è possibile continuare ad essere sostenibili economicamente con una tazzina ad un euro e venti.

Bisogna dare qualità, nel servizio e nel prodotto e allora il prezzo passerà in secondo piano. C’è una differenza tra costoso e caro e sta proprio nel valore di quello che si sta offrendo. Con i miei corsisti, i più giovani, affrontiamo spesso questo tema serio e delicato. Ma quando escono dal mio percorso, hanno le competenze giuste per affrontare il mercato.

Iniziamo da qui per poi cambiare il resto. Con un background solido e la giusta motivazione, ci si può evolvere insieme come settore.”

La comunicazione sui social è utile anche per raggiungere il consumatore finale?

“Assolutamente sì. Tanti mi scrivono tra i coffeelovers, per chiedermi le informazioni che sembrano più banali: molto si interessano sulle capsule e il macinato, in generale sul consumo domestico. Consiglio sempre di investire per macinare i grani freschi, per una migliore tazzina e bere anche qualcosa di più salutare.

Qualcuno mi ha chiamato per imparare la latte art, ma come hobby sconsiglio io per primo di spendere soldi per apprendere una tecnica da sfruttare soltanto dentro casa. Tanti consumatori iniziano a controllare nei bar l’estrazione, la pulizia delle attrezzature. Stiamo spingendo su tutti i canali per svegliare la massa, che bisogna sempre più coinvolgere per far pretendere un prodotto di qualità.”

Come vede il futuro del barista in Italia, se molti di quelli formati diventano trainer e dietro al bancone restano gli stranieri?

“E’ un fenomeno vero. Gli italiani non vogliono più fare alcuni mestieri. Ma è un falso problema: quando sono entrato a Dubai in una caffetteria specialty (ed è successo anche in Portogallo), con 4-5 macchine enormi di espresso e 12 macinadosatori e altrettante monorigini, la ragazza dietro al banco è riuscita a spiegarmi tutte le referenze nei minimi dettagli.

Il valore del bar italiano, allora, qual è?

Negli ultimi trent’anni abbiamo fatto tanto, dall’invenzione dell’espresso alla produzione delle attrezzature, ma siamo rimasti fermi ad allora. In Italia c’è tanta tradizione ma poca cultura. Perché da noi, quando chiedo come dev’essere un caffè buono, la risposta è: amaro, con tanta crema, lo zucchero deve galleggiare. Questa è la percezione del consumatore medio italiano dell’espresso.

E perché?

Perché siamo stati abituati a bere miscele tostate scurissime. I baristi si sono appoggiati al comodato d’uso e ai finanziamenti: quindi le torrefazioni per rientrare velocemente da questo primo investimento, usavano blend di scarsa qualità, super cotti ed ecco qui fuori
l’amaro che gli italiani associano alla tazzina. Questo ci ha lasciato indietro.

Quindi il bar italiano non si deve preoccupare degli stranieri dietro alla macchina, ma di tutto lo storico lasciato in eredità dalle torrefazioni. Si deve tornare a proporre caffè di qualità e vendere soltanto quello, non tutto il resto.”

Biologico: Italia soltanto al quinto posto in Ue per l’import di caffè certificato

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caffè verde sul ramo mercati biologico
Caffè verde prima della raccolta

MILANO – La crisi economica taglia i consumi europei di biologico, ma molto di meno per il caffè. Nel 2023, l’import di prodotti agroalimentari biologici nei 27 paesi dell’Unione Europea è sceso a 2,48 milioni di tonnellate, dai 2,73 milioni del 2022: il livello minimo dal 2018. I consumi sono diminuiti del 5%. Il rinfocolarsi dell’inflazione ha spinto i consumatori verso prodotti più economici e spesso non bio.

Ma l’impatto della crisi sull’import di caffè certificato biologico è stato meno netto. Le importazioni di caffè verde bio (dati Traces ed Eurostat, fonte Cbi – Ministero degli affari esteri olandese) sono infatti cresciute a una media del 5,4% annuo tra il 2019 e il 2021, quando hanno raggiunto un picco di 135.614 tonnellate o 2,26 milioni di sacchi.

Nei due anni successivi il trend si è fatto negativo, ma in modo meno marcato rispetto alla media degli altri prodotti: l’import è sceso infatti a 132.663 tonnellate (2.211.050 sacchi) nel 2023, un calo dell’1,4% rispetto all’anno precedente.

Nello stesso periodo, l’import di caffè verde non biologico ha subito fluttuazioni più pronunciate passando dai 50,79 milioni del 2021 ai 54,21 del 2022 e, infine, ai 48,75 del 2023

Sempre nel 2023, il massimo importatore di caffè verde bio dell’UE è stato la Germania, con 58 mila tonnellate, seguita dal Belgio, con 30 mila tonnellate, la Svezia e la Francia (entrambe 13 mila tonnellate). L’Italia è risultata soltanto quinta con 6.400 tonnellate.

L’import di caffè verde biologico tedesco è stato inferiore del 4,8% rispetto al 2022: un calo sensibile, ma nettamente inferiore al -17% registrato dall’import di caffè verde nel suo assieme, che si è attestato a 986 mila tonnellate (circa 16,4 milioni).

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Scotsman Ice a maggio protagonista al London Coffee Festival, Coffeex Istanbul Expo, NRA Show a Chicago e Roma Bar Show

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Scotsman Ice protagonista agli eventi internazionali (immagine concessa)

MILANO – Scotsman Ice è protagonista nel mondo del ghiaccio, dell’ospitalità e della mixology. Questo maggio sarà possibile trovare l’azienda in quattro eventi internazionali imperdibili: da Istanbul a Londra, da Chicago a Roma, per trasformare ogni bevanda in una esperienza d’eccellenza.

Ecco il programma completo

Coffeex Istanbul Expo

9–11 maggio |  Istanbul Expo Center, Turchia

Sarà possibile partecipare alla più grande fiera turca dedicata al mondo del caffè. Scopri come il ghiaccio nugget e il ghiaccio gourmet di Scotsman esaltano la qualità e la presentazione delle bevande fredde nei bar e caffè più esigenti.

Il ghiaccio Scotsman (immagine concessa)

Cosa si troverà al loro stand:

  • Dimostrazioni live dei loro modelli
  • Degustazioni con pairing di ghiaccio e caffè
  • Focus su efficienza energetica e sostenibilità

London Coffee Festival

15–18 maggio | Truman Brewery, Londra, UK

Nel cuore della scena coffee britannica, il London Coffee Festival è il punto di incontro per torrefattori, baristi e innovatori. Vieni a scoprire come il ghiaccio giusto cambia la percezione di cold brew, iced latte e drink signature.

Perché passare da Scotsman:

  • Per assaggiare il cold brew con ghiaccio nugget
  • Per scoprire come il ghiaccio influenza texture e sapore
  • Per incontrare Michalis, il Campione di Caffè e ambassador Scotsman

National Restaurant Association (NRA) Show

17–20 maggio | McCormick Place, Chicago, USA

Il più grande evento del Nord America per la ristorazione e l’hospitality. Presenteranno la loro gamma completa: dalle soluzioni per l’alta produttività ai modelli compatti e dispenser di ghiaccio, passando per innovazioni che garantiscono qualità, igiene ed efficienza.

Cosa potrai scoprire:

  • Soluzioni a basso consumo energetico
  • Macchine ideali per ogni esigenza di spazio
  • Tecnologie di facile manutenzione e uso

Roma Bar Show

26–27 maggio | Palazzo dei Congressi, Roma, Italia

L’evento italiano per eccellenza dedicato alla mixology e alla cultura del bar. Scotsman Ice sarà al fianco dei migliori bartender e di ogni stand per mostrare come il ghiaccio influenza gusto, presentazione e customer experience. All’evento sarà utilizzato solo ed esclusivamente il cubetto Gourmet di Scotsman da 20g in partnership con Dolomiti Ice.

Tra le novità presenti:

  • Ghiaccio gourmet cristallino per cocktail premium
  • Workshop sul ruolo del ghiaccio nella miscelazione
  • Collaborazioni con i migliori professionisti italiani

 

Caffè etico: torna la Grande Sfida Fairtrade con 100 bar e locali in competizione

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Il logo de La Grande Sfida Fairtrade (immagine concessa)

MILANO – I prossimi 9, 10 e 11 maggio torna la Grande Sfida Fairtrade, la campagna nazionale organizzata da Fairtrade Italia in occasione della giornata mondiale del commercio equo, o fair trade, che quest’anno cade il 10 maggio. Fairtrade è un’organizzazione globale che si occupa dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici in Asia, Africa e America Latina, e il marchio Fairtrade sui prodotti che si acquistano quotidianamente al supermercato, al bar o nei negozi di vicinato, significa che provengono da filiere dove sono stati rispettati i diritti dei lavoratori.

La Grande Sfida Fairtrade

La Grande Sfida è l’occasione per ricordare che dalle nostre abitudini di consumo dipendono le condizioni di vita e di lavoro di persone anche molto distanti da noi. Sono ad esempio coltivatori e coltivatrici di prodotti come caffè, cacao e banane. Riconoscere questo principio e fare una scelta più sostenibile nella giornata internazionale del fair trade è proprio la sfida di quest’anno.

Un centinaio tra bar e locali hanno già confermato la propria adesione, e a partire dal prossimo venerdì 9 maggio, inviteranno le persone a provare i propri caffè Fairtrade, raccontando cosa li contraddistingue: gli standard di sostenibilità economica, sociale e ambientale, e i progetti di sviluppo assicurati dalla certificazione. Tutti i bar e i locali che partecipano all’iniziativa sono elencati sul sito internet.

Tra le torrefazioni che propongono caffè certificati e che hanno confermato la partecipazione con bar affiliati vi sono: Bazzara Caffè, Caffè Costadoro, Caffè Haiti Roma, Goppion Caffè, Julius Meinl e Punto Equo.

Alla campagna possono comunque partecipare anche privati cittadini. Quest’anno Fairtrade propone ai propri sostenitori di fare passaparola per Fairtrade, facendo scoprire i prodotti a qualche persona vicina: ad esempio convincendo la mamma a cambiare caffè, o un amico a provare una merenda nuova, o invitando i colleghi ad organizzare una pausa con prodotti Fairtrade. Ai più motivati si chiede di coinvolgere il bar di fiducia, proponendo caffè, zucchero e tè Fairtrade. Compilando il form sul sito i partecipanti riceveranno un gadget in omaggio. Chi pubblicherà una foto o un video su Facebook e Instagram utilizzando l’hashtag #Grandesfidafairtrade per raccontarlo, riceverà un omaggio speciale a casa. Ecco tutte le istruzioni per partecipare.

Sono previste inoltre iniziative in diverse scuole Fairtrade come swap party, conferenze, merende e una mostra fotografica.

Il weekend della Grande Sfida inizia giovedì 8 maggio, a Padova. Il ritrovo è previsto all’Osteria di Fuori Porta (ore 19.00 in via Tiziano Aspetti 7A) per un aperitivo di presentazione della campagna e di “The pickers”, un’iniziativa di sensibilizzazione sullo sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici stagionali migranti nell’agricoltura europea.

A seguire (ore 20.30) è prevista la proiezione dell’omonimo documentario presso il Cinema Multiastra (adiacente all’Osteria) insieme alla petizione “Vogliamo una raccolta equa” per i diritti dei lavoratori in agricoltura. La campagna “The pickers” è sviluppata da Film & Campaign per la Seedling Foundation e Storyboard Collective e Fairtrade Italia è uno dei partner. Il documentario “The Pickers” è stato presentato in anteprima mondiale al Festival Internazionale di Salonicco nel 2024.

Evoca Group presenta il report di sostenibilità 2024

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Il logo di Evoca Group (immagine concessa)

VALBREMBO (Bergamo) – Evoca Group, leader mondiale nella produzione di macchine da caffè professionali e distributori automatici, annuncia la pubblicazione del report di sostenibilità 2024. Il documento conferma l’impegno costante del Gruppo nella responsabilità d’impresa e nella tutela dell’ambiente, ed è stato sottoposto a revisione indipendente da parte di Deloitte & Touche S.p.A.

Nel 2024, Evoca ha compiuto significativi progressi nella riduzione della sua impronta ambientale e nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità a breve termine, validati dalla Science Based Targets initiative (SBTi). Una task force dedicata sta guidando l’attuazione del piano di decarbonizzazione, in linea con la strategia aziendale di gestione responsabile del prodotto e con l’adozione di tecnologie avanzate nelle sue macchine.

Evoca ha inoltre consolidato l’impegno verso una governance solida e trasparente, lavorando costantemente al miglioramento dei sistemi, dei processi e delle procedure, con l’obiettivo di tutelare in modo proattivo l’azienda, i suoi dipendenti e l’intera catena di fornitura.

L’impegno di Evoca è stato riconosciuto anche da EcoVadis, che nel 2024 ha assegnato all’azienda il rating Platinum, migliorando il precedente punteggio Bronze. “Le nostre persone hanno un ruolo centrale in questa trasformazione. Continuiamo a investire in programmi che le sostengano e le valorizzino,” ha dichiarato Jochen Fabritius, CEO di Evoca Group. “Stiamo anche collaborando strettamente con i nostri fornitori, per rafforzare la filiera e supportarne il percorso verso una maggiore sostenibilità.”

La pubblicazione del Report di Sostenibilità 2024 rafforza la posizione di leadership del Gruppo in ambito di sostenibilità aziendale, contribuendo a migliorare gli standard di trasparenza e responsabilità dell’intero settore.

Il documento completo è disponibile per il download sul sito di Evoca: https://www.evocagroup.com/it/sostenibilita/i-nostri-report

La scheda sintetica di Evoca Group

Evoca Group è un produttore leader a livello mondiale di macchine da caffè professionali e distributori automatici per il consumo fuori casa, con una storia nel settore di oltre 100 anni.

Grazie al suo ampio portafoglio di marchi, è in grado di offrire una gamma completa di prodotti agli oltre 10.000 clienti del Gruppo, servendo i consumatori in hotel, ristoranti, uffici, spazi pubblici e molto altro.

Fiorenzato al festival di Londra con il lancio ufficiale di F83E Sense e F83E PRO Sense, 15-18/05

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F83 E Sense Pro (immagine concessa)

SANTA MARIA DI SALA (Venezia) – Fiorenzato, leader italiano nella macinatura professionale del caffè, annuncia la partecipazione al London Coffee Festival 2025, dal 15 al 18 maggio, presso lo stand #G42. Durante l’evento, Fiorenzato presenterà le ultime evoluzioni nella tecnologia di macinatura, con il lancio ufficiale di F83E Sense e F83E PRO Sense, dopo il debutto mondiale avvenuto alla SCA Expo di Houston.

Fiorenzato protagonista al London Coffee Festival 2025

I due macinacaffè rappresentano il massimo in termini di precisione, affidabilità e semplicità d’uso, grazie all’innovativa tecnologia SENSE: una pesatura estremamente accurata anche in condizioni estreme, resa possibile da una cella di carico flottante brevettata.

Un ampio touchscreen a colori, una camera di macinatura estraibile e macine in acciaio M340 con rivestimento Dark-T completano un’esperienza pensata
su misura per professionisti ed appassionati.

Pietro (immagine concessa)

Allo stand Fiorenzato, Pietro Grinders sarà protagonista con un’area interamente dedicata al macinacaffè manuale e la presenza di Untold Coffee Lab per tutta la durata dell’evento.
Troveremo poi il Burr Bar, uno spazio in cui i visitatori potranno degustare caffè offerti dai nostri preziosi partner Northstar, Wogan Coffee, Nostos Coffee e Roasted, che si alterneranno durante i quattro giorni.

Lo spazio Burr Bar (immagine concessa)

Fiorenzato sarà anche sponsor ufficiale della competizione Coffee Masters, che si svolgerà sul Center Stage del festival: i concorrenti si sfideranno nella preparazione
di caffè espresso utilizzando l’F83E PRO, di caffè filtro con AllGround ProBrew
e nelle prove manuali con i macinacaffè Pietro Grinders.

Per maggiori informazioni basta cliccare qui.

Barista Attitude accende i riflettori al London Coffee Festival 2025 con la macchina Storm Multiboiler

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Storm (immagine concessa)
SUSEGANA (Treviso) – Barista Attitude sarà presente al London Coffee Festival 2025, l’evento di riferimento per il mondo del caffè che ogni anno attira migliaia di appassionati, baristi e professionisti del settore. La manifestazione si terrà dal 15 al 18 maggio presso The Truman Brewery, nel cuore di Brick Lane, a Londra.

Barista Attitude al London Coffee Festival 2025

Presso lo stand G11 (piano terra), l’azienda porterà in esposizione la Storm Multiboiler. La macchina per espresso dal design moderno e completamente touch screen è stata progettata per offrire prestazioni elevate, massima ergonomia e una straordinaria facilità d’uso. A completare l’esperienza, sarà presente anche il macinacaffè Faro, pensato per garantire la massima precisione e semplicità di regolazione, ideale per chi cerca una granulometria perfetta e costante.
Dall’operatività eccezionale, questo macinacaffè macina a peso, garantendo costanza e una precisione di +/- 0.1 gr, grazie anche ad un sistema brevettato di autoapprendimento assistito da A.I.
Inoltre tramite il Double Clump Crusher si ottiene sempre un macinato uniforme, evitando il problema del channelling. Il touch screen con profili utente offre il massimo della sicurezza ai parametri impostati grazie alla protezione tramite password.
Uno dei grandi plus di questo prodotto è quello di essere completamente silenzioso, grazie all’insonorizzazione che assicura serenità e quiete ad ogni ora della giornata.
Durante i quattro giorni di fiera, sono previsti eventi e attività con baristi e campioni mondiali, che animeranno lo stand con dimostrazioni, preparazioni live e momenti di dialogo con il pubblico.
Il brand dà appuntamento per il 15-18 maggio allo stand G11 Ground Floor. Qui gli amanti del caffè avranno la possibilità di provare le attrezzature, degustare un ottimo espresso o cappuccino preparato da professionisti del settore, oppure semplicemente passare per un saluto e scoprire da vicino la filosofia Barista Attitude.

Dalla Corte UK&I: Ari Huecherig diventa Sales & Partner Manager

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Ari Huecherig (immagine concessa)

ST ALBANS – Nel mondo del caffè nulla rimane immutato, con nuove idee e innovazioni che alimentano continuamente il nostro settore. Dalla Corte UK&I abbraccia costantemente questo cambiamento, reclutando talenti di primo piano per dare sempre il meglio, #MakeItBetter – un caffè migliore, baristi migliori e un mondo migliore.

L’ultimo traguardo raggiunto dal marchio italiano di macchine per espresso è stato l’ingresso di Ari Huecherig nel team, nata in Australia e residente a Londra, ha messo a frutto la sua grande esperienza nel settore e le sue capacità di costruire relazioni in qualità di Sales & Partner Manager.

Ari opera nel settore del caffè da oltre 10 anni, scoprendo la sua passione per l’espresso di alta qualità durante gli studi universitari. Da allora, il suo impegno ha spaziato in quasi tutti i settori del caffè: lavorando nelle caffetterie, guidando la formazione e le operazioni per catene e torrefattori indipendenti e costruendo relazioni con i distributori di macchine per espresso.

Secondo Ari, “tutto ruota attorno alle persone. In un contesto di continua evoluzione tecnologica e innovazione, sono gli incredibili esseri umani a rendere le nostre giornate un po’ più luminose. La mia mente è guidata da un mix di spirito collaborativo e competenze tecniche, ed è proprio questa combinazione a rendere il mio nuovo ruolo in Dalla Corte UK&I un capitolo entusiasmante.”

La scheda sintetica di Dalla Corte UK

Dalla Corte UK è la filiale nazionale di Dalla Corte, produttore internazionale di macchine per espresso tradizionali e macinacaffè con sede a Milano, Italia. Da oltre due decenni, Dalla Corte supporta baristi e appassionati di caffè specialty con attrezzature per #MakeItBetter. Le macchine per espresso pluripremiate dell’azienda celebrano il meglio dell’artigianato italiano: tecnologia brevettata, innovazione unica e design elegante. Per maggiori informazioni basta cliccare qui.

Starbucks lancia anche in Italia la nuova versione sostenibile della take-away cup bianca per bevande calde

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La nuova cup take-away di Starbucks (immagine concessa)

MILANO – Starbucks inizia oggi il lancio in Europa della nuova versione della sua iconica cup bianca per bevande calde. Questa novità è resa possibile grazie a un importante impegno in ricerca e sviluppo e a significative innovazioni nel processo di produzione: il rivestimento interno in plastica della cup è stato sostituito da un coating a base minerale, che ricopre anche il coperchio, ora realizzato con un’alternativa in fibra di cellulosa invece della plastica monouso.

La cup bianca di Starbucks

L’inconfondibile design di Starbucks rimane lo stesso, ma ora la cup per bevande calde è certificata per il compostaggio domestico ed è riciclabile nella carta. La nuova cup è anch’essa di qualità premium, senza comportare cambiamenti sostanziali per il personale dei negozi.

La progettazione secondo i principi di Ecodesign ha permesso la realizzazione della nuova cup e del suo coperchio in monomateriale carta, rivestito da coating minerale e di offrire al consumatore due possibilità alla fine del loro utilizzo: la riciclabilità nei contenitori della raccolta carta e la compostabilità in ambito domestico.

La nuova cup take-away (immagine concessa)

La nuova cup è frutto di un lavoro congiunto su scala europea: realizzata con fibra di legno tracciabile proveniente dalle foreste del Nord Europa unita a un rivestimento a base minerale sviluppato a Brescia, la cup è stata progettata e prodotta nello stabilimento di Transcend a Ystrad Mynach, Caerphilly, nel Galles.

La nuova versione di cup e coperchio sarà resa disponibile con una distribuzione graduale nei punti vendita europei nel corso dell’anno: già presente in Spagna e Ungheria, sarà lanciata questo mese in dieci paesi, tra cui Italia, Germania, Francia, Svezia, Svizzera e Austria, prima di arrivare nei negozi di Irlanda e Regno Unito entro la fine dell’anno.

Duncan Moir, Presidente di Starbucks EMEA: “La nostra versione della cup per bevande calde è la prima applicazione su larga scala di questa tecnologia emergente nel mondo del caffè. La nuova cup Starbucks in Europa offre un’alternativa ampiamente riciclabile e compostabile a casa per quando i clienti non hanno con sé una tazza riutilizzabile”.

Moir aggiunge: “Sono molto orgoglioso del team che ha lavorato allo sviluppo di questa soluzione innovativa e non vedo l’ora di vederla tra le mani dei nostri clienti europei  mentre gustano il nostro caffè. Siamo impazienti di verificare i risultati di questo lancio e continueremo a lavorare per introdurre altre innovazioni sostenibili che soddisfino le esigenze in evoluzione dei mercati globali.”

Vincent Mooij, direttore di Circpack by Veolia: “Siamo lieti di constatare che Starbucks sta adottando misure concrete per ridurre i rifiuti in plastica rimuovendola dal rivestimento delle sue cup. Tra gli inconvenienti delle cup da caffè rivestite in plastica c’è il fatto che generano rifiuti nel processo di macerazione, determinando rese inferiori per le cartiere e maggiori quantità di rifiuti destinati alle discariche o agli inceneritori. Questa innovazione facilita i processi delle infrastrutture di riciclo esistenti, promuovendo un progresso tangibile nella riduzione dei rifiuti in plastica e migliorando il recupero dei materiali.”

Lorenzo Angelucci, ceo di Transcend Packaging: “Starbucks e il suo impegno per lanciare questa nuova tecnologia sul mercato europeo ci consentono di dimostrare il potenziale trasformativo della soluzione di packaging da noi sviluppata. Starbucks ha avuto il coraggio di innovare: ha riprogettato e trasformato completamente i suoi processi di produzione del packaging per creare un nuovo prodotto di eccellenza, rimuovendo il rivestimento in plastica dalle sue cup da caffè e passando a coperchi in fibra.”

Starbucks continua a promuovere un approccio al riutilizzo nei suoi punti vendita, ricompensando con sconti i clienti che portano con sé la propria tazza riutilizzabile o fornendo alternative in ceramica per le bevande calde nella maggior parte delle sue location europee.

Starbucks EMEA offre sconti sulle bevande servite in cup riutilizzabili fin da quando è arrivata in Europa, oltre 25 anni fa. Il lancio europeo della nuova cup per bevande calde è un’altra tappa di questo percorso, che offre una soluzione di packaging compostabile e riciclabile in linea con le normative vigenti in materia di imballaggi in UE e nel Regno Unito.

Starbucks continua a innovare e a testare nuove soluzioni di packaging per soddisfare un’ampia serie di requisiti normativi locali e di infrastrutture di smaltimento dei rifiuti in Paesi di tutto il mondo.

La nuova cup con coperchio per bevande calde è un chiaro esempio di questo approccio. Fin dall’introduzione dei primi bicchieri di carta a marchio Starbucks, negli anni ’80, l’azienda ha costantemente reinventato la cup per migliorare l’esperienza dei propri clienti e, allo stesso tempo, definire l’identità del brand. Nel corso dei decenni, questo simbolo iconico si è evoluto per celebrare le tappe più importanti del marchio. Ogni edizione della cup racconta una storia di progresso e possibilità, e quest’ultima versione non fa eccezione.

Per saperne di più sul progetto, i materiali e le certificazioni della nuova cup con coperchio, basta cliccare qui.

Note

La cup e il coperchio sono conformi alle leggi e normative locali in materia di compostabilità domestica e riciclabilità in Europa.

La sfida

Le cup monouso per bevande calde e fredde presentano inconvenienti ricorrenti a causa della composizione mista in plastica e carta. Inoltre, i requisiti locali e le

infrastrutture per lo smaltimento dei rifiuti variano molto a seconda della destinazione, rendendo difficile per un’azienda globale come Starbucks adottare un’unica soluzione per le sue cup su larga scala.

La soluzione

In collaborazione con Starbucks, Transcend Packaging ha sviluppato una cup per bevande calde rimuovendone il rivestimento in plastica comunemente utilizzato. Un impegno importante in ricerca e sviluppo e significative innovazioni nel processo di produzione delle cup ha consentito di sostituire il rivestimento in plastica con un coating a base minerale senza compromettere l’esperienza dei clienti.

La collaborazione di Starbucks con Transcend è stata fondamentale per arrivare a questa nuova soluzione: i team di entrambe le aziende hanno lavorato fianco a fianco negli ultimi tre anni, mettendo alla prova decine di design, sottoponendo i prototipi a migliaia di ore di test e sviluppando nuove capacità produttive su larga scala.

Il nuovo coating brevettato Qwarzo, che riveste l’interno della cup e lo strato esterno del coperchio, è a base di silice e forma una barriera impermeabile altamente resistente al calore.

La silice è lo stesso minerale utilizzato in tutto il mondo per una vasta gamma di prodotti alimentari di base e si trova comunemente come agente antiagglomerante in prodotti di uso quotidiano, come farina, proteine in polvere e mix di spezie. La silice è considerata universalmente sicura per gli alimenti, essendo stata approvata da diverse autorità di regolamentazione fin dagli anni ’60.

Il nuovo coperchio in fibra di cellulosa è progettato per mantenere la sua forma e robustezza, anche a contatto con liquidi caldi.

La scheda sintetica di Transcend

Transcend Packaging, azienda all’avanguardia nella produzione di imballaggi monouso sostenibili, è stata scelta da Starbucks come centro di produzione europeo per la nuova cup con coperchio per bevande calde.

La scheda sintetica di Qwarzo

Il nuovo coating a base minerale è prodotto da Qwarzo: la sua tecnologia di rivestimento brevettata è applicata all’interno della nuova cup in carta e allo strato

esterno del coperchio in fibra, fornendo una barriera impermeabile che si può riciclare nella carta ed è compostabile a casa, senza compromette l’esperienza dei clienti.

La scheda sintetica di Metsä Board

Il nuovo cartone per le cup è fornito dal Metsä Board. Il cartone è realizzato con fibre di legno tracciabili provenienti da foreste del Nord Europa. Tutta la materia prima in legno utilizzata per le cup proviene da foreste certificate PEFC (PEFC/02-31-03) e/o FSC® (FSC-C014476).

Grazie al rivestimento a base minerale di Qwarzo, cup e coperchio possono essere smaltiti e riciclati tramite i sistemi e le infrastrutture esistenti in tutta Europa, senza la necessità di spese supplementari o ammodernamenti da parte delle autorità locali o nazionali. Inoltre, sono certificati DIN CERTCO per il compostaggio domestico.

La scheda sintetica di Starbucks

Fin dal 1971, Starbucks Coffee Company si impegna per ricercare e tostare in modo etico il caffè arabica di alta qualità ed è oggi presente a livello globale con oltre 40.000 punti vendita in tutto il mondo. Grazie a un costante impegno per l’eccellenza e ai principi guida aziendali prende vita ogni giorno l’inconfondibile “Starbucks experience”, offrendo a ciascun cliente un momento unico, in ogni tazza di caffè.

illycaffè presenta la nuova Art Collection firmata da Sol Calero

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illycaffè
La nuova illy Art Collection (immagine concessa)

TRIESTE – illycaffè presenta la nuova illy Art Collection firmata da Sol Calero, artista nata a Caracas e oggi attiva a Berlino, celebre per le sue opere che esplorano i temi della rappresentazione e dell’identità attraverso installazioni immersive ricche di motivi e tessuti colorati.

L’estetica dell’artista venezuelana prende forma attraverso una pratica che unisce pittura, architettura vernacolare e diverse tipologie di materiali – come tessuti, mobili, mosaici – per creare ambienti colorati, partecipativi e site-specific.

La nuova illy Art Collection di illycaffè

Le sue opere, spesso ambientate in contesti che evocano attività quotidiane come saloni di bellezza, scuole di salsa, ristoranti o agenzie di viaggio, mettono in discussione le gerarchie estetiche e culturali e la percezione dell’esotico, affrontando temi come identità, migrazione e sradicamento con uno stile a tratti ironico e giocoso.

Nel lavoro di Sol Calero, gli oggetti di uso quotidiano diventano strumenti di narrazione, capaci di veicolare storie personali e collettive, di evocare identità culturali e aprire dialoghi tra luoghi e persone. Una visione che si riflette pienamente nella filosofia della illy Art Collection, il progetto attraverso cui illycaffè ha trasformato la sua iconica tazzina disegnata da Matteo Thun nel 1991 in una tela d’artista su cui oltre 135 artisti contemporanei hanno impresso il proprio segno creativo, dando voce anche a temi universali e a riflessioni culturali di rilevanza globale.

In questa nuova edizione, Calero applica la sua cifra stilistica – una tavolozza dai colori vivaci, motivi floreali e geometrie vibranti – per dare vita a una collezione che richiama l’immaginario latino-americano e invita a rallentare, osservare e condividere. Le tazzine d’artista diventano così piccoli universi visivi in cui l’arte si fonde con la dimensione domestica, trasformando il rito del caffè in un momento di relazione e di scoperta.

“Con la sua arte, Sol Calero riesce a portare nella nostra vita di tutti i giorni la ricchezza e le contraddizioni dei codici culturali latinoamericani, mescolando ironia, bellezza e una profonda ricerca identitaria. Con questa edizione speciale, l’arte diventa una porta aperta su un dialogo globale, capace di unire culture diverse in un incontro di colori, storie e significati. Un piccolo rituale quotidiano che ci invita a rallentare e a ritrovare la bellezza della condivisione”, commenta Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè.

Scocchia aggiunge: “Il mio lavoro cerca di costruire ponti tra le persone e le culture. Collaborare con illy mi ha permesso di tradurre la mia ricerca in oggetti accessibili, capaci di stimolare curiosità e nuove connessioni, anche a partire da un semplice gesto come bere un caffè”, afferma Sol Calero.

La illy Art Collection firmata da Sol Calero sarà presentata in anteprima in occasione della fiera internazionale d’arte contemporanea Frieze New York, che si terrà dal 7 all’11 maggio 2025.
La collezione sarà disponibile da maggio 2025 sull’illy e-shop, negli illy store (illy Caffè e illy Shop), nei principali retailers e nei canali e-commerce indiretti.

● 4 tazzine da espresso – Prezzo al dettaglio consigliato: € 94,00
● 4 tazze da cappuccino – Prezzo al dettaglio consigliato: € 114,00
● 2 tazzine da espresso – Prezzo al dettaglio consigliato: € 51,00
● 2 tazze da cappuccino – Prezzo al dettaglio consigliato: € 61,00

Riguardo Sol Calero

Sol Calero è un’artista nata a Caracas che vive e lavora a Berlino. Gli ambienti colorati e site specific di quest’artista uniscono una pratica di pittura ampliata all’architettura vernacolare, ai codici culturali dell’America Latina e alla sua diaspora. Le sue installazioni immersive e partecipative assumono spesso la forma di piccole attività commerciali come un salone di bellezza, lo sportello di un cambiavalute, una scuola di salsa, un’agenzia di viaggi o un ristorante, mettendo in discussione le gerarchie estetiche, problematizzando la percezione dell’esotico e al contempo parlando di contesti locali. Usando assieme diversi materiali e media, tra cui mobili, tessuti, mosaici, video, pittura murale, oggetti trovati e funzionali, i suoi progetti esplorano l’illusione che i Caraibi siano un paradiso, disarmando lo spettatore con un’atmosfera conviviale e giocosa e utilizzando un linguaggio visivo trasversale per sviluppare un discorso sulla migrazione, lo sradicamento e l’identità. Alla Biennale Arte 2024, l’artista ha risposto all’invito progettando un’installazione site-specific nei Giardini della Biennale con la sua caratteristica sensibilità. Alla 60ˆ Mostra Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia nel 2024, l’artista ha creato, ai Giardini della Biennale, un padiglione all’aperto con il suo linguaggio distintivo.

La scheda sintetica di illy Art Collection

Per illycaffè, i cui valori distintivi sono buono, bontà, bellezza, l’arte contemporanea arricchisce il gusto con la bellezza. La bellezza che illycaffè mira a realizzare si ispira alla concezione di kalokagathìa dell’Antica Grecia, che coniuga kalòs (ciò che è bello) con agathòs (ciò che è buono) per creare un nuovo significato in cui bellezza e bontà si fondono in un tutt’unico, in cui l’una dipende dall’altra.

Le tazze della illy Art Collection sono un’espressione tangibile di tale concetto. Il progetto della collezione, nato nel 1992, ha permesso a illycaffè di trasformare un oggetto d’uso quotidiano – la tazzina da caffè disegnata da Matteo Thun per illy – in una tela bianca su cui artisti contemporanei sono stati invitati a esprimere la propria creatività. Nel corso degli anni questa “tela” ha ospitato le opere di oltre 125 artisti di fama internazionale, tra cui Michelangelo Pistoletto, Marina Abramović, Anish Kapoor, William Kentridge, Robert Wilson, Ai Weiwei e altri.

La scheda sintetica di illycaffè

Azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933, che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. Produce un unico blend 100% Arabica composto da 9 ingredienti diversi. L’azienda seleziona solo l’1% dei migliori chicchi di Arabica. Ogni giorno vengono gustate più di 10 milioni di tazzine di caffè illy nei bar, ristoranti, alberghi, caffè monomarca, case e uffici di oltre 140 paesi, in cui l’azienda è presente attraverso filiali e distributori.

Fin dalla nascita illycaffè ha orientato le proprie strategie verso un modello di business sostenibile, impegno che ha rafforzato nel 2019 adottando lo status di Società Benefit e nel 2021 diventando la prima azienda italiana del caffè ad ottenere la certificazione internazionale B Corp.

Tutto ciò che è ‘made in illy’ viene arricchito di bellezza e arte, a cominciare dal logo, disegnato da James Rosenquist, le illy Art Collection, le tazzine decorate da più di 135 artisti internazionali o le macchine da caffè disegnate da designer di fama internazionale. Con l’obiettivo di diffonderne la cultura della qualità ai coltivatori, baristi e amanti del caffè, l’azienda ha sviluppato la sua Università del Caffè che ad oggi svolge corsi in 24 paesi del mondo. Nel 2024 illycaffè ha generato un fatturato consolidato pari a €630 milioni. La rete monomarca illy conta 157 punti vendita in 28 Paesi.