GENOVA – Covim, azienda che opera sul mercato nazionale ed internazionale nel settore del caffè, ha sottoscritto un accordo per la quantificazione della carbon footprint, in italiano impronta carbonica, di prodotto con Enel Energia. “L’azienda con sede a Genova – si legge in una nota ai media – ha rinnovato la fiducia accordata ad Enel Energia per l’energia elettrica del proprio stabilimento, dei magazzini automatizzati e degli uffici, e ha deciso di affidarsi al Gruppo anche per iniziare un nuovo percorso in ambito sostenibilità”.
L’accordo per la quantificazione della carbon footprint di Covim
L’azienda ligure afferma: “Con la quantificazione della carbon footprint di prodotto sulla capsule compatibili Dolce Gusto, per la quale Covim ha recentemente ottenuto il premio IPLS Award 2023 nell’ambito della fiera internazionale marca, Enel X, in conformità con la norma internazionale ISO 14067, quantificherà l’impronta di carbonio dei prodotti in termini di CO2 equivalente in un’ottica di Life Cycle Assessment (LCA).”
“Tale misurazione permetterà di creare una baseline da cui partire per migliorare le performance emissive, in un percorso di crescita in ambito decarbonizzazione e con una maggiore attenzione all’ambiente” conclude la nota.
MILANO – A seguito della fusione delle due aziende avvenuta ad agosto 2022, Information Resources, Inc. (Iri) e il gruppo Npd (Npd) annunciano il nuovo nome e la nuova brand identity del Gruppo: Circana. Si tratta dell’azienda leader nella consulenza per la gestione ed interpretazione della complessità del comportamento del consumatore di oggi.
Grazie a tecnologia unica, analytics, informazioni relative a diverse industry e comprovata esperienza in numerosi settori, Circana aiuta a fornire la chiarezza necessaria per supportare le azioni strategiche e la crescita del business delle aziende clienti.
La nascita del Gruppo Circana
“Siamo orgogliosi di iniziare questo nuovo capitolo insieme come Circana, un nome che vuole trasmettere la nostra capacità di comprendere a 360 gradi, e a tutto tondo, il consumatore e l’intero settore e che vuole inoltre comunicare la nostra competenza unica nell’offrire ai clienti una visione completa dello shopper, del punto vendita e della domanda di mercato”- ha dichiarato Kirk Perry, presidente e chief executive officer, Circana (precedentemente Iri e Npd).
Kirk Perry continua: “Nell’attuale contesto globale del retail e del settore media, estremamente dinamici, la nostra value proposition non è mai stata così competitiva. Circana si trova innegabilmente in una posizione privilegiata che consente di fornire consulenza a produttori e distributori a livello internazionale in quasi tutti i settori, aiutandoli ad identificare opportunità, stimolare innovazione e crescita profittevole nel futuro.”
Grazie alla comprovata esperienza nella gestione dei dati maturata dalle due aziende di cui si compone, Circana misura l’andamento di milioni di prodotti che appartengono ad oltre 2.000 categorie merceologiche, in oltre 500.000 negozi ed in 20 paesi.
L’integrazione di IRI e NPD
Le informazioni di mercato vengono tradotte in insights ed analisi alimentati dalla piattaforma tecnologica più all’avanguardia del settore, Liquid Data. Oggi Circana lavora e fornisce consulenza a quasi 7.000 Produttori e Distributori in tutto il mondo.
Tod Johnson, Chairman del board of directors di Circana , ha aggiunto: “L’integrazione di IRI e NPD ha generato una azienda dalle potenzialità uniche. Nei mesi successivi alla fusione abbiamo dimostrato – per i nostri clienti e per i nostri dipendenti – l’immenso valore rappresentato dall’unione delle due organizzazioni commerciali. Procedere con un nome e un brand unici significa che Circana da oggi è in grado di mettere in pratica tutte queste nuove potenzialità combinate, a favore di clienti e stakeholder, con un’attenzione incessante ad innovazione e crescita.”
Il brand Circana è stato creato in collaborazione con la società di consulenza internazionale Landor & Fitch.
La scheda sintetica dell’azienda
Circana è l’azienda leader nella gestione ed interpretazione della complessità del comportamento del consumatore.
Grazie ad una tecnologia unica, analytics, informazioni relative a diverse industry e comprovata esperienza in numerosi settori, Circana aiuta oltre 7000 tra i principali produttori e distributori nel mondo a raggiungere la chiarezza necessaria per intraprendere azioni strategiche e guidare la crescita del business.
Circana può vantare una conoscenza a tutto tondo del consumatore, del punto vendita e della domanda.
Questo consente a Circana di aiutare i clienti, sulla base dei dati, a sfruttare insights ed analisi di valore, in grado di stimolare l’innovazione, soddisfare le esigenze dei consumatori e contrastare la competition. Per ulteriori informazioni basta cliccare qui.
Inarrestabile l’espansione del colosso americano nella Penisola con l’apertura di un punto vendita nel centro storico di Bari. Richiesti sin da subito due nuove posizioni lavorative da ricoprire: barista e assistant store manager. Leggiamo di seguito la prima parte della notizia pubblicata dal portale d’informazione Bari Viva.
Starbucks approda a Bari
BARI – Starbucks è pronto ad aprire un nuovo store nel centro di Bari. L’annuncio è stato affidato al sito del gruppo Percassi, le cui attività includono lo sviluppo e la gestione di reti commerciali in franchising di importanti marchi come Gucci, Armani Exchange, Saint Laurent, Nike, Victoria’s Secret, Bath & Body Works, LEGO, Garmin, nelle aree fashion-beauty e consumer, e Starbucks nel settore F&B.
La famosa e iconica catena del caffè americano, attiva dal 1971, cerca personale locale per la nuova sede di Bari. In particolare, sono due le posizioni offerte: barista e assistant store manager.
Per il ruolo di barista, si legge sul sito di Percassi, vengono offerti “Un importante percorso di training on the job (incluso un primo mese di formazione specifica per Baristi) per lo sviluppo delle tue competenze e per crescere insieme, formazione sulla degustazione del caffè, contratto part time, bonus basati sulle performance di fatturato dello store, sconti dipendente Starbucks, voucher pasto gratuiti per turni di lavoro di almeno 6 ore, bevande Starbucks illimitate durante il turno di lavoro, sconti dipendente da usufruire in tutti i brand gestiti da Percassi.”
C’è di più: “La formazione avverrà all’interno di uno store già esistente con il supporto di un team esperto e/o in aula a seconda delle necessità (HACCP, H&S, training prodotto, Starbucks knowledge)”.
Per leggere la notizia completa basta cliccare qui.
VERONA – Aldi, parte del Gruppo Aldi Süd, realtà multinazionale di riferimento della Grande distribuzione organizzata tra i più importanti operatori mondiali, rinnova per il secondo anno consecutivo la collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi nell’ambito del progetto “Io Vivo Sano – Alimentazione e movimento”. L’iniziativa, che si propone di sensibilizzare 1.700 studenti delle scuole primarie e secondarie di I grado a favore di uno stile di vita salutare, si svilupperà dal 6 al 31 marzo in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto.
Aldi insieme alla Fondazione Umberto Veronesi
Obiettivo del ciclo di laboratori ideati da Fondazione Umberto Veronesi con il supporto di Aldi è quello di istruire sull’importanza della prevenzione primaria attraverso un’alimentazione sana ed equilibrata, stimolando i giovani a perseguire scelte responsabili in materia di salute già a partire dall’età scolare. Un approccio in linea con i principi CR fondanti di Aldi che, sin dal suo arrivo in Italia, si impegna a garantire uno sviluppo sostenibile per l’ambiente e per la società del futuro.
Inoltre, insieme a Fondazione Umberto Veronesi, Aldi intende supportare i docenti italiani nell’insegnamento di tematiche scientifiche volte ad avvicinare i giovani al mondo della ricerca, evidenziando la rilevanza della scienza per il benessere della società.
“La correlazione tra benessere e salute è legata a doppio filo al carrello della spesa: scelte consapevoli ci permettono di restare in salute e prevenire le patologie sin dalla giovane età, un messaggio di cui vogliamo farci portavoce al fianco della Fondazione Umberto Veronesi. Per il secondo anno consecutivo siamo dunque lieti di supportarli nella diffusione di una cultura della salute, a favore di un futuro migliore a partire dai piccoli gesti del quotidiano” ha dichiarato Michael Gscheidlinger, Country Managing Director Italia.
“Da sempre Fondazione è impegnata non solo nel finanziamento alla ricerca scientifica d’eccellenza, ma anche nella realizzazione di progetti di divulgazione dedicati soprattutto ai giovani, affinchè diventino adulti consapevoli e responsabili. Grazie al prezioso e rinnovato supporto di Aldi potremo continuare con questo nostro impegno, che siamo convinti sia necessario per le generazioni di oggi e di domani” – ha affermato Monica Ramaioli, direttore generale di Fondazione Umberto Veronesi.
Il supporto offerto a Fondazione Umberto Veronesi per il progetto “Io Vivo Sano – Alimentazione e Movimento” si inserisce nel percorso di responsabilità sociale d’impresa di Aldi “Oggi per domani” che stabilisce i principi e le azioni dell’azienda per garantire uno sviluppo sostenibile per l’ambiente e per la società del futuro.
La mission aziendale si propone infatti di supportare i consumatori nel migliorare il proprio benessere anche attraverso il carrello della spesa, scegliendo prodotti che apportino dei reali benefici per la salute.
Un approccio in linea con gli obiettivi di Fondazione Umberto Veronesi e a favore della sensibilizzazione delle nuove generazioni verso abitudini di consumo più sane.
La scheda sintetica dell’azienda
Dal 2018 Aldi è presente in Italia con una sede operativa a Verona, due centri di distribuzione – a Oppeano (VR) e Landriano (PV) – e una rete in espansione di punti vendita sul territorio nazionale. Fa parte del Gruppo Aldi Süd, realtà di riferimento della Grande distribuzione organizzata a livello internazionale, presente con oltre 6.600 punti vendita in 11 Paesi e 4 continenti.
Grazie ai suoi circa 156.000 collaboratori in tutto il mondo, l’azienda offre ogni giorno un’accurata scelta di prodotti selezionati che uniscono qualità e convenienza e si impegna per garantire una produzione sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Per ulteriori informazioni, basta cliccare qui.
La premiazione dell'edizione pre-pandemia (immagine concessa)
ANZIO – Il prossimo 30 marzo presso la sede dell’Istituto alberghiero “Apicio Colonna Gatti” di Anzio si svolgerà la XII edizione della Coffee Competition. La gara coinvolgerà gli allievi del biennio e del triennio degli Istituti Alberghieri delle regioni Lazio, Toscana, Campania, Marche, Basilicata, Molise, Abruzzo e per la prima volta Puglia e Calabria.
Coffee Competition
Dopo una scintillante natalizia edizione del 2019, la gara, ideata dal professor Antonio Stigliano dell’Istituto alberghiero di Anzio e di cui la Cubacafè è da sempre main sponsor, aveva subito gli esiti della pandemia anche se, per non “perdere il ritmo” il contest si era svolto sui social e gli studenti si erano sfidati a “colpi” di like in attesa di tornare in presenza
Il format non è cambiato, giuria rigorosamente stellata, le prove saranno le 4 ormai consolidate:
Gli studenti del biennio si cimenteranno nella seguente categoria:
Sezione espresso (preparazione dell’espresso e breve nota sul tema del caffè in una lingua straniera a scelta dello studente);
Gli studenti del biennio o del triennio si cimenteranno nella seguente categoria:
Sezione Latte art (preparazione di n. 2 cappuccini con decorazioni creative e pratiche di free pouring, topping, etching)
Gli studenti del triennio, si cimenteranno nelle seguenti categorie:
Sezione Bar (preparazione di cocktail e bevande a base di caffè e derivati);
Sezione Pasticceria (preparazione di dessert al piatto a base di caffè e derivati)
La novità di quest’anno, riferisce Maria Letizia Mingiacchi responsabile area training & eventi della Cubacafè, novità che in realtà è nei ns pensieri da tempo, è l’inclusione. Abbiamo voluto dare spazio/voce anche agli studenti speciali e quindi a partire da questa edizione vogliamo che questa gara attraverso l’inclusione sia vista e vissuta come fonte di arricchimento, di sostegno ad una didattica laboratoriale che promuova un atteggiamento attivo e partecipativo. Pertanto, ogni istituto potrà inviare la registrazione di un tik tok di un’attività che il/i propri studenti DVA svolgono legata al mondo della caffetteria
Un’apposita giuria valuterà il tik tok migliore che riceverà un premio. Sempre in tema di premiazioni, per ciascuna sezione, i quattro primi classificati assoluti si aggiudicheranno anche un premio per le rispettive scuole.
Ultimo ma non ultimo un ringraziamento ai numerosi importanti partner che da anni supportano la gara Coffee Competition con i loro premi. In ordine rigorosamente alfabetico: Ancap, Antes, Bloom School, Brita, Carpigiani, Imperator, Motta, Mazzer, Pratesi, pulyCAFF, Rancilio, Spinel.
La notizia dell’evento viene data tramite un’apposita conferenza stampa, i nostri canali social e, anche dalla stampa di settore: Gruppo Italiano Torrefattori Caffè e Comunicaffè che da sempre danno notizia della kermesse attraverso i propri canali.
Viviana Varese in contatto con la Colombia (foto concessa)
MILANO – La chef Viviana Varese ha esplorato il mondo del caffè andando proprio lì dove tutto nasce, nelle farm colombiane per conoscere il principio di una materia prima che poi potrà riscrivere nei suoi piatti, insieme alla collaborazione di Nespresso, per cui è diventata ambassador.
Un omaggio alle donne, in tutto il mondo, per l’8 marzo.
Viviana Varese, l’abbiamo incontrata in occasione dell’evento a supporto delle donne organizzato con Nespresso e ora è fresca da un viaggio in piantagione: com’è la vita delle donne alle origini?
“L’affermazione femminile e il supporto alle donne sono temi che da sempre mi sono cari e rappresentano un elemento fondante di quello che è stato il mio agito, come persona e come chef. Con Nespresso ho fatto un viaggio che mi ha portato in Colombia e mi ha messo in contatto con la realtà delle donne alle origini: una vita fatta di lavoro nelle piantagioni e di dimensione rurale, una quotidianità a volte intensa soprattutto dal punto di vista fisico.
Conoscere queste donne, vedere dove e come vivono, constatare le loro condizioni, è stata un’esperienza che mi ha fatto comprendere ancor di più l’importanza di implementare programmi volti a incrementare la sostenibilità a tutti i livelli, come fa Nespresso con il suo AAA Sustainability Quality, a sostegno dei coltivatori e coltivatrici e dei territori dove sorgono le piantagioni, compresa la Colombia, per un approvvigionamento delle materie prime di grande qualità, metodi di coltivazione sostenibili e un supporto concreto alle persone, pagando un prezzo del caffè più alto o creando ad esempio fondi pensionistici, punti di accesso all’acqua in territori che ne hanno bisogno o programmi più specifici per il sostegno delle donne.
La chef in fase di assaggio (foto concessa)
Io provo a fare lo stesso nel mio piccolo con il supporto di Nespresso, nelle mie pasticcerie IoSonoViVa qui a Milano: fornire strumenti e nuove opportunità e dare nuova linfa.”
Che cosa ha imparato da questa esperienza?
“Quest’esperienza mi ha dato la possibilità di vivere il caffè direttamente alla fonte
della sua filiera, di assaporarlo nel luogo da dove proviene e di conoscere il lavoro
che noi solitamente non vediamo: dal terreno, dal seme, dalle piantagioni, incontrando i coltivatori e le coltivatrici. Ho appreso come, grazie al programma AAA Sustainability Quality di Nespresso, è possibile ottenere ottime materie prime mantenendo un approccio differente, con una gestione sostenibile delle piantagioni, delle persone che ci lavorano e curandosi dell’ambiente.
In generale la Colombia è una terra veramente meravigliosa, e nonostante conoscessi la tradizione e il legame con la terra tipico di questo paese, non credevo di rimanere tanto sbalordita quanto affascinata dal vedere in prima persona l’impegno e la minuziosa lavorazione dietro ad ogni singola tazza di caffè Nespresso.”
Varese, ha tratto ispirazione dalla materia prima, i suoi profumi e sapori, per le sue prossime creazioni a base caffè?
“Certamente, da questo viaggio ho portato a casa con me davvero molto, tra cui alcune
ispirazioni e idee da “mettere in piatto”, tanto che è da poco nato un nuovo dolce. Il nome di questa creazione prende spunto proprio da questo viaggio: “La Terra dei chicchi di Caffe”, un nome che vuole vuole dare celebrare la Colombia e la sua atmosfera.
Una ganache al cioccolato fondente e il frutto della passione si uniscono in questo dolce, creando un gusto intenso e corposo, che viene reso armonioso proprio grazie alle chips al cacao e al gelato al caffè Nespresso Colombia Organic: monorigine biologico, la miscela si ottiene da solo Arabica raccolto e lavato tardivamente, lasciando maturare le ciliegie di caffè sugli alberi più a lungo del solito, da qui le note fruttate e vivaci che lo caratterizzano.”
Quanto è importante che gli chef del suo calibro entrino in contatto diretto con la fonte della filiera?
Varese immersa nella natura (foto concessa)
“Trovo sia fondamentale per uno chef entrare in contatto con chi produce le materie
prime che per noi diventano ingredienti, perché solo conoscendo le origini di un prodotto è possibile per un cuoco fare scelte attente e consapevoli nelle proprie creazioni. Questo viaggio in Colombia ha infatti cambiato molto il mio approccio al caffè: ho realmente scoperto che cosa c’è dietro ogni chicco e compreso come questo prodotto viene portato alla luce, modificando di conseguenza il mio modo di trattarlo e di valorizzarlo, in maniera ancora più rispettosa e pura.”
Scegliere le proposte Nespresso per i suoi locali e progetti, premia la qualità, la sostenibilità sociale ed ambientale?
“Ho scelto e continuo a scegliere Nespresso per i miei progetti perché, come me, crede nella qualità della materia prima e nella sostenibilità sociale e ambientale. La qualità è sicuramente un elemento importante per me, permettendomi di offrire ai miei clienti un’esperienza culinaria di alto livello, di cui il caffè non è solamente la chiusura ma anche una parte integrante. La scelta del caffè Nespresso è una consapevole che arriva dopo un’accurata ricerca, proprio come quella che faccio per ognuna delle materie prime che entrano nella mia cucina. Con Nespresso condivido tanto anche a livello valoriale.
Nella terra verde colombiana (foto concessa)
Con i suoi progetti e collaborazioni, Nespresso investe tantissimo nella formazione delle comunità nei paesi di origine e punta a elevare i coltivatori e le coltivatrici a veri e propri piccoli imprenditori. In questo ultimo passaggio vedo davvero una vicinanza tra me e Nespresso, che come me cerca di dare un’opportunità concreta a persone che da sole magari non avrebbero mai pensato di cambiare la propria vita in meglio.”
Nel 2023 verso dove si evolverà la cucina di Viviana Varese, sempre accompagnata dalla tazzina firmata Nespresso?
“Non so ancora come si evolverà la mia cucina quest’anno e verso dove. La cucina ha a che fare con la vita e l’esperienza e per questo gli stimoli e la creatività sono continui e in divenire. Spazierà sicuramente da Milano alla Sicilia, i miei due luoghi del cuore, ma accoglierà sicuramente tante contaminazioni, come quella che mi è arrivata da questo viaggio in Colombia. Nespresso rimarrà una costante nella mia cucina, una realtà con cui condividere progetti, valori e inspirazione, dandoci reciproco stimolo creativo e di evoluzione.”
MILANO – La creatura fondata nel 2007 da Monica Forcella e suo fratello Gianluigi dall’iconico colore blu, continua la sua attività non solo all’insegna della qualità, ma anche dell’impegno sociale. Di questa torrefazione abbiamo voluto raccontare la nascita e lo sviluppo dell’iniziativa a supporto delle donne MOGI HUB.
Un progetto di inclusione attiva destinato a donne tra i 18 e i 40 anni, con fragilità e in cerca della propria realizzazione personale e professionale. Che vogliamo condividere con i lettori per celebrare l’8 marzo.
Ci potrebbe raccontare come si inserisce il progetto MOGI HUB all’interno della filosofia e dei valori della vostra azienda sempre molto attenta alla questione di genere?
“Nel proprio statuto di Società Benefit, MOGI Caffè ha dichiarato l’impegno nella promozione della parità di genere e dell’empowerment femminile: da questo punto di vista, MOGI HUB è l’iniziativa più impattante e significativa realizzata lo scorso anno. Nel disegnare questo percorso formativo con Namasté Cooperativa Sociale, abbiamo intrecciato tre temi per noi fondamentali: l’emancipazione femminile, le necessità del territorio e il mondo del caffè.”
Le donne coinvolte nel progetto MOGI HUB (foto concessa)
Quanto è importante un’iniziativa di questo tipo in un momento in cui la mancanza di personale formato nell’horeca è diventata pressante?
“Il progetto MOGI HUB tiene proprio conto della necessità di personale competente e affidabile espressa da molti nostri clienti e partner. Per questo motivo il corso è stato articolato in sezioni teoriche e pratiche, allo scopo di fornire alle partecipanti tutti gli strumenti e le competenze necessarie per gestire il banco e la caffetteria, senza
dimenticare l’importanza dell’aspetto relazionale, fondamentale per costruire fiducia con clienti e datori di lavoro.
MOGI HUB è un percorso che accompagna le ragazze ad accrescere la consapevolezza delle proprie capacità e potenzialità, a partire dall’ambito professionale.”
Quando ha inizio MOGI HUB, questa è la prima edizione, ce ne saranno altre?
“La prima edizione si è svolta nella primavera del 2022 e altre ne seguiranno: sono in corso le selezioni delle partecipanti per i prossimi cicli che si svolgeranno nel 2023.”
I feedback sono stati tutti positivi sia dagli operatori che dai gestori che hanno accolto i tirocini extracurriculari? Le donne coinvolte nel progetto hanno continuato o continueranno nel mondo della caffetteria?
“La prima edizione di MOGI Hub è stata ovviamente una scoperta per tutte le persone coinvolte, sia operatori sia partecipanti. Formatori e tutor hanno imparato a conoscere le ragazze e ad accoglierne le peculiarità e necessità, incontro dopo incontro. Le destinatarie del corso hanno abbandonato paure e diffidenze giorno dopo giorno, fidandosi ed affidandosi alle proposte: la maggior difficoltà iniziale, a detta di tutte, è stata seguire le lezioni teoriche ma ne è corrisposta altrettanta soddisfazione – e quindi maggior sicurezza in sé stesse – una volta terminato il corso. Grazie a questa esperienza, le partecipanti hanno cominciato a collaborare con bar e ristoranti della zona: un inizio promettente che ha soddisfatto le aspettative di operatori, gestori e partecipanti.”
Condividerebbe con noi una di queste storie che l’ha più colpita?
“Le storie e i vissuti delle ragazze sono rimasti privati: lo scopo di MOGI Hub non era approfondire le situazioni di fragilità ma costruire insieme strumenti per fronteggiarle in autonomia. In linea generale, dai feedback delle partecipanti e della tutor emergono importanti migliorie relazionali e di autostima: in questo processo è stato fondamentale il lavoro di gruppo, il confrontarsi tra pari in un contesto accogliente e inclusivo.
Ci ha colpito in particolare una ragazza molto timida e incredibilmente insicura, proveniente da un contesto famigliare mortificante e scoraggiante che ne aveva invalidato le capacità relazionali e comunicative: al termine del corso è stata coinvolta in un progetto cooperativo ed è in grado di relazionarsi con la clientela, raccogliere le ordinazioni e preparare i caffè in totale autonomia. La sua maggior consapevolezza nelle proprie capacità, la crescita della sua autostima e la spinta a migliorare sono state per noi una gioia, una soddisfazione ed una conquista.”
Ci sarà modo magari di spostare il focus, per le prossime edizioni di MOGI HUB, dalla caffetteria/latte art alla torrefazione?
“Il cuore del corso continuerà a essere la caffetteria insieme con la latte art, come strumenti per accompagnare le partecipanti ad essere economicamente indipendenti. La scelta di dirigere la formazione in questa direzione risponde all’alta richiesta di personale specializzato nel territorio. Il caffè è ovviamente protagonista delle lezioni pratiche e teoriche: il programma prevede infatti le basi di teoria del processo di lavorazione dei chicchi di caffè, dalla coltivazione ai chicchi fino alla tostatura.”
E allargare il vostro raggio d’azione oltre Bergamo?
“Le prossime edizioni sono previste ancora a Bergamo: il progetto è nato per lo sviluppo della comunità locale, ovvero per aiutare donne del territorio in collaborazione con Namastè Cooperativa Sociale e sopperire al bisogno di personale qualificato dei bar di Bergamo e provincia. Ci sono proposte e possibilità concrete di replicare l’esperienza in altre città, ma per il momento ancora in fase di valutazione.”
Come si può partecipare e proporsi per MOGI HUB?
“L’idoneità al corso viene valutata da formatori ed educatori: si può entrare in contatto con Namasté Cooperativa Sociale, inviare loro la propria candidatura o inviare la propria candidatura a info@mogicaffe.it.”
Il progetto NextGen Barista di Dalla Corte (immagine concessa)
MILANO – Dalla Corte è ormai un brand internazionale riconosciuto per le incredibili tecnologie delle proprie macchine per espresso professionali, ma anche per l’importanza che ha sempre dato alla coffee education. Da qui nasce l’idea del progetto NextGen Barista, un programma dedicato ai ragazzi delle scuole che ha l’obiettivo di formare i professionisti di domani.
Dalla Corte e il progetto NextGen Barista
La collaborazione con l’Istituto Carlo Porta da sempre all’avanguardia per il settore caffè, è iniziata anche grazie alla collaborazione dei docenti che già in passato hanno proposto agli studenti percorsi e gare nell’ambito Sca.
Il progetto NextGen prevede l’inserimento dei trainer Dalla Corte all’interno del programma di caffetteria scolastico con l’introduzione ai corsi Sca, l’integrazione delle conoscenze Dalla Corte e la collaborazione di professionisti all’interno di workshop dedicati.
Una collaborazione che permetterà ai ragazzi di confrontarsi con una realtà professionale, di prendere eventualmente parte a fiere ed eventi e conoscere meglio la filiera del caffè a 360 gradi.
A fine anno, il programma si concluderà con una competizione interna di caffetteria che verrà valutata sulla base dell’ interazione col cliente, workflow, qualità delle bevande prodotte e la pulizia finale, il tutto per decretare i migliori barista NextGen. E ovviamente ci saranno dei premi legati al processo di crescita per i ragazzi nell’ambito della caffetteria.
NextGen Barista è un’attività particolarmente importante per DC che da sempre – per mission e filosofia aziendale – crede nella diffusione di una conoscenza consapevole del caffè, stavolta partendo dai primissimi livelli, concentrandosi sui giovani del territorio e dando loro maggiori opportunità.
Il progetto è dedicato alla memoria di Raffaello Calabrese, sales manager Italia DC venuto a mancare appena un anno fa e uno dei principali promotori dell’education nelle scuole.
TRIESTE – L’iconica star cinematograficaBrad Pitt si immerge nella natura durante un viaggio in campeggio nel nuovo spot TrueBrew di De’Longhi. Nello spot di un minuto, l’attore siede con il suo cane accanto a un camper, godendosi un momento di pace. Successivamente, viene visto ammirare un panorama montano e preparare un pasto davanti a un falò insieme ad un’amica prima di prendere la chitarra e tornare a casa. Da lì, prepara una tazza di caffè prima di sedersi sulla veranda sul retro in compagnia.
TrueBrew De’Longhi
La funzione Bean Extract Technology garantisce una macinatura, una misurazione e una preparazione precise con la semplice pressione di un pulsante. La funzione Auto-Clean smaltisce i fondi di caffè usati in modo univoco eliminando ulteriori sprechi e disordine, senza l’utilizzo di filtri di carta o cialde di plastica.
La Bean Extract Technology macina, dosa e prepara automaticamente ogni tazza alla perfezione.
Sono disponibili fino a sei diverse dimensioni di bevande (3, 8, 12, 16, 24 e 40 oz) e cinque diversi stili di erogazione (light, gold, bold, espresso o over-ice) che offrono ai bevitori di caffè la possibilità di personalizzare il proprio caffè alle loro specifiche esatte.
Un’opzione over-ice regola la dose e l’infusione con il risultato di in un caffè freddo rinfrescante, audace ed equilibrato senza compromettere il sapore.
TrueBrew è disponibile in tre modelli, CAM51035M, CAM51025MB e CAM51015B: tutti possono erogare fino a sei bevande di diverse dimensioni, calde o con ghiaccio. Il CAM51035M è un’esclusiva di lancio Williams-Sonoma, progettato con un’estetica completamente in acciaio inossidabile, fornito con una caraffa da 40 once perfetta per servire più ospiti contemporaneamente.
Il logo per il sessantesimo anniversario dell'Ico creato dal designer italiano Giulio Vinaccia
MILANO – L’export in calo mette le ali ai prezzi, che risalgono prepotentemente a febbraio:così il report mensile Ico, da poco diffuso dall’organizzazione londinese. La media dell’indicatorecomposto è risalita, il mese scorso, a 174,77 centesimi per libbra rivalutandosi dell’11,4% rispetto a gennaio. La media giornaliera è oscillata tra un minimo di 169,47 e un massimo di 183,85 centesimi.
In crescita generalizzata tutte le voci dell’indicatore. Colombiani dolci e altri dolci registrano nell’ordine incrementi del’8,9% e 11,1%, salendo rispettivamente a 238,39 e 229,73 centesimi.
I brasiliani naturali guadagnano addirittura il 14,8% volando a 195,18 centesimi. I robusta lievitano dell’8,3% tornando, per la prima volta da ottobre, sopra la soglia del dollaro per libbra, a 103,93 centesimi.
Tali trend si riflettono nell’andamento degli indicatori Ico delle borse (media della seconda e terza posizione), con New York e Londra che si rivalutano rispettivamente del 9,8% e 13,2%, a 180,93 e 94,26 centesimi.
La volatilità intra-giornaliera rimane elevata, con valori in doppia cifra per i brasiliani naturali (12,1%) e Ice Arabica (12,6%).
Si accentua intanto la flessione dell’export, che contribuisce alla ripresa dei prezzi misurata dalle variazioni sopra esposte degli indicatori. Ripresa che è legata però anche ad altri fattori, quali: l’andamento climatico, la situazione internazionale, la crisi logistica, l’inflazione, i maggiori costi di produzione, le dinamiche commerciali e il comportamento dei produttori, che limitano spesso le vendite, in previsione di un’ulteriore ripresa dei prezzi.
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