giovedì 27 Novembre 2025
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Qromo, startup di digitalizzazione nell’horeca, annuncia un aumento di capitale di circa 1 mln

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Francesco Basile, founder e ceo di Qromo (immagine concessa9

MILANO – Qromo, giovane startup fintech nata a Milano nel 2020 con l’obiettivo di digitalizzare e semplificare tutti i processi delle attività di food retail e del settore horeca, rende noto di avere recentemente chiuso un secondo round di investimento per un aumento di capitale di quasi 1 milione di euro e di avere conseguentemente raggiunto una valutazione di circa €8 milioni.

L’aumento di capitale di Qromo

Qromo nasce con l’obbiettivo di risolvere la scarsa digitalizzazione all’interno del settore horeca e food retail, offrendo una soluzione smart che permette ai ristoratori di eliminare il concetto di cassa: i clienti possono ordinare e pagare direttamente dal telefono senza bisogno di installare app ma semplicemente inquadrando un QrCode.

La soluzione Qromo integra infatti un menù digitale, un servizio di ordini e pagamenti completamente digitalizzato e un software gestionale che vanno a efficientare tutti i processi che avvengono all’interno di un ristorante, dall’ordinazione al pagamento, sino alla gestione del magazzino.

La raccolta, che si è chiusa a marzo 2024, si aggiunge al primo round messo a segno dalla startup nel 2023, e contribuirà ad alimentare la crescita organica dell’azienda e lo sviluppo di nuove soluzioni digitali destinate alla ristorazione, così da arricchire il servizio per i clienti presenti e futuri di Qromo.

“La rinnovata fiducia degli investitori conferma che ci stiamo muovendo nella direzione giusta.” – commenta Francesco Basile, co-founder e amministratore delegato di Cromo S.r.l.. “In Italia la ristorazione è un settore notoriamente resistente ai processi di digitalizzazione, ma i dati ci dicono che sono i consumatori i primi a preferire gli strumenti e i metodi di pagamento elettronici”.

Basile aggiunge: “Le mie personali esperienze di lavoro in Cina, dove questo modello è molto diffuso, mi hanno rivelato l’arretratezza della digitalizzazione nel mondo della ristorazione italiana e questo impatta in maniera negativa sulle prospettive di crescita del business. L’ambizione di Qromo è quella di rivoluzionare la customer experience nel mondo della ristorazione, avvicinandola a quella di un Apple Store, in cui l’approccio data-driven semplifica i processi e massimizza i risultati, migliorando l’interazione tra attività e cliente e rendendo obsoleto il concetto di cassa”.

Il round appena concluso, realizzato con il contributo di investitori privati, family office, angel investor, tra cui LCA Venture e CTR Holding, ha portato all’interno di Qromo non solo liquidità ma anche l’expertise di diversi professionisti provenienti da prestigiosi contesti del mondo della ristorazione.

“Per crescere, una società non ha bisogno solo di liquidità ma anche di competenze specifiche: la nostra raccolta ci ha portato ad avvicinare persone con un forte know-how nel mondo del food retail e horeca al progetto Qromo. Sono molto lieto di avere trovato persone di talento che hanno creduto in questo progetto, e di poter contare oggi su un team di 12 professionisti provenienti da vari contesti, tra cui Luca Marras, uno tra i pionieri di The Fork, e Ludovico Molossi, ex Scalapay.” Conclude Francesco Basile.

La scheda sintetica di Qromo

Qromo S.r.l. è una start-up fintech fondata nel 2020 che si rivolge alle attività del settore horeca, food retail ed eventistica con una soluzione modulare all-in-one che integra un menù digitale personalizzabile, un sistema di ordini e di pagamento e un software gestionale per la processazione degli ordini.

La soluzione Qromo contribuisce a eliminare le code in cassa e facilitare i processi di ordinazione e pagamento, tracciando in tempo reale le rimanenze di magazzino.

 

Autogrill e PizzAut insieme a sostegno dell’inclusione lavorativa

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Il logo Autogrill

MILANO – Autogrill, leader nella ristorazione per chi viaggia e parte di Avolta, ha avviato una collaborazione con PizzAut, l’associazione nata per sensibilizzare le istituzioni e la società civile sul tema dell’occupabilità delle persone autistiche, con l’obiettivo di promuovere l’inclusione lavorativa.

Autogrill in partnership con PizzAut

Si tratta di una collaborazione nel segno dell’accoglienza e della diversità che genera valore e crea una cultura aziendale inclusiva e rispettosa, sostenendo l’integrazione delle persone che hanno maggiore difficoltà a inserirsi nel mercato del lavoro.

Concretamente, Autogrill si è impegnata a donare un food truck targato PizzAut che farà parte della flotta di veicoli del progetto PizzAutoBus, che percorreranno la Lombardia e l’Italia con l’obiettivo di sensibilizzare e aumentare le occasioni di inclusione, e ad assumere all’interno del proprio staff una persona che ha firmato il suo primo contratto a tempo indeterminato e, assunto da Autogrill, sta lavorando attualmente in distacco da PizzAut a Monza.

“Da sempre abbiamo a cuore la crescita delle persone e la creazione di un ambiente di lavoro che promuova una cultura inclusiva, la diversità e l’equità a tutti i livelli lavorativi”, ha commentato Luca D’Alba, general manager Italy F&B di Avolta.

Luca D’Alba aggiunge: “Oggi, in linea con la strategia di sostenibilità di Avolta, Journey Sustainably On, abbiamo rafforzato ancor di più questa visione, nella convinzione che la diversità sia una risorsa essenziale e parte integrante del nostro modo di fare business. Siamo orgogliosi di collaborare e sostenere una realtà come PizzAut, impegnata nella creazione di un mondo sempre più inclusivo e con la quale condividiamo i valori come l’accoglienza e la promozione della diversità”.

Carlo Pesenti, Italmobiliare, con il 60% delle azioni di Caffè Borbone: “Investiremo di più nell’espresso”, “Nessun centro produttivo negli Usa” aggiunge così l’ad Marco Schiavon

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Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italmobiliare

Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italmobiliare, investment holding quotata in Borsa entrata nel 2018 nel capitale sociale di Caffè Borbone con una quota del 60%, risponde a Il Sole 24 Ore Radiocor in merito a eventuali prossime operazioni nell’agroalimentare. Leggiamo di seguito le sue dichiarazioni in merito al futuro di Caffè Borbone grazie all’articolo pubblicato su Borsa Italiana.

Il futuro di Caffè Borbone

MILANO – “Il mondo del caffè è enorme, noi siamo ancora piccolissimi: io penso che investiremo ancora su questo particolare specifico settore. Caffè Borbone rappresenta il 20% del nostro Nav (net asset value), è quindi importante, ma non enorme, però in questi anni abbiamo sviluppato una conoscenza più profonda del settore, iniziamo a conoscere bene il mondo del caffè, abbiamo il management, un avviamento importante e quindi ritengo che il mondo del caffè rappresenti una piattaforma su cui investire di più”.

Dal 2018, anno di acquisizione della maggioranza di Caffè Borbone da parte di Italmobiliare, a oggi, i ricavi della torrefazione napoletana guidata dall’amministratore delegato Marco Schiavon, sono passati da 90 milioni a 300 milioni.

“Caffè Borbone è una azienda che genera una quantità di cassa importante, quindi ha tutte le risorse necessarie per finanziare la propria crescita”. Così Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italmobiliare, risponde ancora a Radiocor in merito a eventuali ipotesi di Ipo circolate negli scorsi anni.

Marco Schiavon AD CAffè Borbone
Marco Schiavon amministratore delegato di Caffè Borbone

Dal 2018 – anno in cui Italmobiliare ha rilevato il 60% della torrefazione napoletana guidata dall’amministratore delegato Marco Schiavon – a oggi, il fatturato è cresciuto da 90 milioni a 300 milioni di euro. Questo percorso virtuoso e l’interesse degli investitori esteri per i gioielli dell’agroalimentare italiano avevano alimentato sulla stampa alcune indiscrezioni relative a una eventuale collocazione in Borsa.

“A oggi nessun centro produttivo è previsto negli Usa, perché consideriamo la competenza della produzione a Napoli un valore: è ovvio che in futuro valuteremo, sulla base di volumi e quantità”. ha aggiunto Marco Schiavon, in merito alle prospettive dell’azienda negli Usa e riportato da Borsa Italiana.

Caffè Borbone ha aperto la filiale americana a inizio 2023. Schiavon ha aggiunto sempre a Il Sole 24 Ore Radiocor: “Abbiamo avviato le operazioni commerciali sul mercato americano, dove il tema dell’italianità trova una buona accoglienza. Ma bisogna procedere con l’avvicinamento giusto: è un mercato grande, affollato, con molti concorrenti. Noi abbiamo un modello di business molto chiaro, che è il monoporzionato, e quindi  dobbiamo trovare delle opportunità di crescita all’interno di questi segmenti”.

“Me lo tengo stretto finché posso”, afferma di nuovo Pesenti a Radiocor riferendosi a Caffè Borbone. “La Borsa ha un suo significato e una sua finalità e al mercato bisogna rivolgersi quando c’è una necessità, un progetto, una opportunità”.

Conclude Carlo Pesenti:`Dopo aver sviluppato molto bene il mercato italiano, stiamo toccando alcuni mercati stranieri e stiamo verificando che, su piccole esportazioni, il mercato risponde, dimostrando di essere pronto a ricevere il Caffe´ Borbone: non dobbiamo perdere l’opportunita”. “C’e´ una ambizione molto forte”, aggiunge l’ad Marco Schiavon. `Tra i Paesi piu´ importanti oggi abbiamo la Germania e lavoriamo bene in Spagna’ conclude.

 

 

Venditalia è alle porte, Comunicaffè dalla parte degli espositori: come e cosa mandare per la pubblicazione gratuita dei vostri comunicati stampa

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Il ritorno di Venditalia (immagine concessa)

MILANO – Non manca molto alla partenza di Venditalia: a Fieramilano Rho dal 15 al 18 maggio, si terrà la manifestazione internazionale della distribuzione automatica organizzata da Venditalia Servizi e promossa da CONFIDA, Associazione italiana della distribuzione automatica. E Comunicaffè sta con gli espositori e aspetta le vostre comunicazioni. Su queste pagine parte da domani, la vetrina gratuita riservata a tutte le aziende che parteciperanno all’evento.

Un po’ di numeri per inquadrare la portata di Venditalia: uno su tutti la quantità degli espositori, oltre 250, per il 33% esteri.

La dimostrazione che il canale è in crescita: soltanto in Italia nel 2023 le attività del settore, erano quasi 4mila (3.742), (+1,5% rispetto al 2022; fonte: elaborazione del Registro delle Imprese per Confida, Associazione italiana distribuzione automatica, sui dati del quarto trimestre 2023).

Le vending machine installate bel Bel Paese hanno superato le 835 mila unità e le consumazioni si sono attestate a circa 4 miliardi per un giro d’affari di 1,5 miliardi di euroLa Lombardia, con le sue 478 imprese del vending, rimane al primo posto e si conferma la vending valley italianacon un peso del 13% sul totale nazionale. Milano, con 208 imprese, è la seconda città per numero di imprese dopo Roma (con 249 aziende).

Per qualunque informazione basta scrivere a info@comunicaffe.it oppure telefonare al numero della redazione: 335 5967702. Mentre per la pubblicazione, sarà sufficiente inviare i comunicati tramite e-mail a redazione@comunicaffe.it.

Venditalia in partenza

Logo Venditalia 2024
Il logo ufficiale di Venditalia 2024

Essere pubblicati online su Comunicaffè e Comunicaffe International in inglese e diffuso in tutto il mondo, rappresenta l’opportunità in più per preparare i visitatori ai diversi appuntamenti organizzati negli stand di ciascuna azienda che vorrà comunicare il proprio programma per Venditalia.

Gli articoli verranno inseriti nel notiziario in ordine di ricezione. I testi spediti dovranno includere almeno un’immagine o una fotografia che rispecchi l’attività o un prodotto portato in Fiera, insieme al logo aziendale in formato jpg.

Naturalmente essenziale è indicare il padiglione e lo stand dell’azienda.

Inoltre, è da evitare nei comunicati l’uso della prima persona o di espressioni altisonanti: preferibile trasmettere le informazioni e i dettagli utili ai lettori e visitatori.

Dato che Venditalia è prossima all’apertura, è bene anticipare i tempi e spedire il materiale da condividere online il prima possibile, insieme alle immagini.

Groupe Seb vola a 1,9 miliardi di fatturato al traino delle macchine professionali, Keurig festeggia con il caffè americano in ripresa

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Groupe Seb
Il logo del Gruppo Seb

MILANO – Trimestrale positiva per Groupe Seb, con il fatturato che sale a 1,893 miliardi di euro, superando la previsione degli analisti di 1,87 miliardi. In un contesto di consumi in parziale ripresa, il mercato dei piccoli elettrodomestici si mantiene resiliente in questo inizio d’anno. Forte anche il traino delle macchine da caffè professionali, che continuano la loro significativa traiettoria di crescita.

Tornando al fatturato del Gruppo, esso segna un +3,9% in termini nominali e un +7,3% a cambi e perimetro costanti.

Il risultato operativo è in crescita del 70%, a 111 milioni, con un margine operativo del 5,8%. Il segmento consumer avanza dell’1,4% in termini nominali e del 5,8% a parità di perimetro.

Questa parte del business di Groupe Seb vanta marchi del calibro di Tefal, Rowenta, Moulinex, Krups, Lagostina e comprende anche le macchine da caffè domestiche.

Ma la crescita più significativa arriva dalla divisione Professional business di Groupe Seb, le cui vendite raggiungono i 258 milioni, con un +23,3% su base riportata e un +18,5% a parità di perimetro

Un risultato ancora più significativo se si considera l’elevata base di confronto costituita dai dati del primo trimestre 2023, che ha registrato una crescita a perimetro costante del 29%.

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L’allarme del Codacons: aumento per le quotazioni di cacao e caffè, Robusta a +51,8% e Arabica +18%

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Chicchi di caffè tostato (credits: Alexa from Pixabay)

E alla fine è arrivato anche l’allarme del Codacons, l’asociazione dei consumatori sul boom per le quotazioni di cacao e caffè. Lo riportiamo per documentazione. Così il Codacons se la prende con i prezzi delle due materie prime che sui mercati internazionali stanno raggiungendo nuovi preoccupanti record, aumenti che potrebbero portare a breve a forti rincari dei listini al dettaglio per una moltitudine di prodotti venduti in Italia. Mercoledì 24 aprile le quotazioni sui mercati del cacao hanno raggiunto quota 10.800 dollari, con un incremento del +154% da inizio anno.

Stesso discorso per il caffè: il Robusta che è passato dai 2.800 dollari la tonnellata dello scorso gennaio ai 4.250 dollari del 24 aprile, mentre l’Arabica sale da 190 a 224 centesimi alla libbra (+18%) analizza il Codacons. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale dell’Ansa.

Codacons: boom per le quotazioni del cacao e del caffè

MILANO – L’allarme arriva dal Codacons, che ha monitorato l’andamento delle quotazioni negli ultimi mesi.

A inizio gennaio il prezzo del cacao era pari a circa 4.250 dollari la tonnellata, mentre mercoledì 24 aprile, le quotazioni sui mercati avevano raggiunto quota 10.800 dollari, con un incremento del +154% da inizio anno.

Trend analogo si registra per il caffè, con il Robusta che è passato dai 2.800 dollari la tonnellata dello scorso gennaio ai 4.250 dollari del 24 aprile, segnando un +51,8%, mentre l’Arabica nello stesso periodo sale da 190 a 224 centesimi alla libbra (+18%) analizza il Codacons.

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L’Aquila: il prezzo del caffè medio fermo a 1,10 euro

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Una classica tazzina di espresso (immagine: Pixabay)

All’Aquila il prezzo del caffè sembra essere fermo a 1,20 euro dopo l’aumento generale di due anni fa. Alcuni tuttavia propongono ancora la tazzina ad 1 euro, per cui la media  generale è di 1 euro e 10. I titolari dei bar affermano di non aumentare il prezzo soprattutto per venire incontro alle difficoltà dei clienti affetti dal caro vita.

Molti gestori della città affermano che il caffè deve essere un piacere rivolto a tutti ed è giusto che il prezzo non sia superiore a 1,20. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Daniela Rosone per Il Messaggero.

L’Aquila: il prezzo del caffè

L’AQUILA – Il caffè al bar all’Aquila non ha subito aumento rispetto a due anni fa, quando da 1 euro quasi ovunque, si è passati ad 1 euro e 10 centesimi o 1 euro e 20 con quest’ultimo prezzo che è quello praticato in quasi tutti i bar dell’Aquila.

Alcuni hanno ancora il caffè ad un euro, per cui la media è di 1 euro e 10.

Luca Ciuffetelli è il proprietario dello storico bar del Corso in pieno centro. “Abbiamo il caffè – rivela a Il Messaggero – ad 1 euro e 20. Cerchiamo di reggere con questo prezzo perché ci rendiamo conto che gli stipendi dei clienti non aumentano, ma aumentano anche per loro le spese.

Ci mettiamo quindi nei panni dell’utente finale. Se avessimo adeguato il caffè ai prezzi giusti avremmo perso dei clienti. È un prezzo fuori mercato il nostro. Noi con il caffè paghiamo i dipendenti, le bollette, gli affitti per chi li ha”.

Luca Falasca è il proprietario del Bar Shelter, in periferia. “1 euro e 10 è il prezzo – spiega sempre a Il Messaggero – aumento che risale a due anni fa quando, anche a causa del conflitto russo ucraino, sono aumentati i prezzi delle materie prime, delle bollette, di tutto.

Ma come aumentare per noi i costi aumentare anche per le tasche dei clienti e per non privare gli utenti di questo piacere che abbiamo scelto di mantenere questo prezzo”.

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Anche Lavazza e Pausa Caffè nel progetto di produzione del chicco finanziato da Aics a Santo Domingo

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La cerimonia di chiusura del progetto “Implementazione tecnologica per il processo di produzione del caffè nella frontiera Dominico-Haitiana” (immagine concessa)

SANTO DOMINGO – Il 25 aprile a Santo Domingo si è tenuta la cerimonia di chiusura del progetto “Implementazione tecnologica per il processo di produzione del caffè nella frontiera Dominico-Haitiana, finanziato dallAgenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), attraverso la Banca interamericana di sviluppo (Bid/Lab), e realizzato dalla Junta Agroempresarial Dominicana (Jad).

Il progetto aveva l’obiettivo di aumentare la resa dei produttori di caffè e la loro capacità di adattamento agli effetti del cambiamento climatico. Inoltre, mirava a identificare nuovi mercati internazionali per migliorare la tecnologia di sette organizzazioni di produttori di caffè nella zona di frontiera con Haiti.

Liniziativa, dellimporto complessivo di $milione (di cui la metà cofinanziato dalla Cooperazione italiana)ha permessdi rafforzare i programmi di formazione pratica per un totale di 2487 produttori e di realizzare nuove infrastrutture, tra cui  essiccatori, vivai per la coltivazione di piante resistenti al fungo della ruggine del caffè e macchinari per la selezione dei grani per dimensione e qualità.

Grazie al progetto i produttori hanno potuto visitarun importante centro di ricerca in Costa Rica e aziende di torrefazione in Italia, tra cui Lavazza e Pausa Caffè.

Questa iniziativa ribadisce limpegno della Cooperazione italiana a favore del settore del caffè in America Centrale e Caraibi. Promuoviamo lo sviluppo socioeconomico delle comunità più vulnerabilirafforzando la loro capacità di resilienza attraverso formazione e tecnologia ha commentato Paolo Gallizioli, direttore della Sede Aics di San Salvador, presente allevento.
La missione in Repubblica Dominicana è stata anche unoccasione per conoscere le opportunità di cooperazione e presentare lazione dellAics nel Paese, contemplando una fitta agenda dincontri con lambasciatore dItalia a Santo Domingo Stefano Queirolo Palmas, autorità dominicandel Ministero delle relazioni estere, dell’economia, dell’educazione, dell’ambiente della Direzione nazionale delle tecnologie per l’irrigazione.
Inoltreil direttore si è riunito con LAC4, il centro di formazione regionale su cybersecurity, la delegazione dellUnione Europea a Santo Domingo rappresentanti dellOng italiana Avsi.

Victoria Arduino e Nuova Simonelli al World of Coffee di Busan, 01-04/05

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Il macinino Mythos al Campionato mondiale baristi di Busan (immagine concessa)

BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – Simonelli Group, azienda leader nella produzione di macchine professionali per caffè espresso e macinini con i brand Victoria Arduino e Nuova Simonelli, sarà allo World of Coffee Busan. Un evento molto importante perché per la prima volta il WOC si trasferisce in Asia con tutti i suoi show e in particolare con il Campionato mondiale dei baristi.

Simonelli Group al World of Coffee Busan

Dal 1 al 4 maggio, Simonelli Group sarà al WOC Busan – stand D-501 D-503 – per presentare le ultime novità dei brand Victoria Arduino e Nuova Simonelli. Ma soprattutto sarà a fianco di tutti i baristi competitor con Mythos di Victoria Arduino, il macinino ufficiale del World Barista Championship.

Victoria Arduino, marchio italiano leader nella produzione di macchine professionali per caffè espresso dal design distintivo e dalle elevate performance, ha un ruolo davvero importante a WOC Busan con il suo Mythos, il macinino ufficiale del World Barista Championship 2024.

Primo macinino pensato e progettato per il mondo specialty da coffee specialists, Mythos di Victoria Arduino rappresenta la macinatura di qualità in un design unico e riconoscibile.

In occasione del WBC di Busan, Mythos celebra i colori e i sapori della principale città portuale della Corea del Sud.

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Mythos, il macinino ufficiale del World Barista Championship 2024 (immagine concessa)

Oltre ai macinini in gara customizzati WBC Busan 2024, Victoria Arduino ha realizzato un pezzo unico di Mythos che celebra i colori dei tetti della città portuale coreana: una varietà di codici colore dove diverse forme e texture si mescolano a geometrie, che dialogano tra loro ed esplorano lo spirito di Busan e del WBC.

Oltre ad assistere alle gare del World Barista Championship, dove il macinino Mythos di Victoria Arduino supporterà tutti i baristi per macinare in modo eccellente i loro esclusivi caffè, da non perdere le masterclass in programma il 2 e 3 maggio con Daniele Ricci e Junbae Bang.

Daniele Ricci spiegherà l’importanza del macinino durante la competizione WBC e le differenze tra i macinini. Junbae Bang presenterà tutte le caratteristiche del macinino più amato dai baristi specialty, raccontando tutto il percorso fatto dal macinino per diventare quello che ora è: Mythos di Victoria Arduino.

Inoltre, in occasione del World of Coffee Busan 2024, Victoria Arduino presenta la Eagle One Busan Special Edition, un’edizione limitata realizzata con un tessuto sostenibile e dal design iconico. Nel 2024, il design si libera da schemi e convenzioni, abbracciando l’eclettismo come sovrano. Invita a combinare audacemente stili e pattern, sfidando le regole predefinite. La chiave di questa nuova era? Mescolare senza timore il moderno con il vintage. Si esplora l’audacia nei colori e nelle forme, pur mantenendo sempre una nota di minimalismo.

È una celebrazione dell’essenzialità, dove la funzionalità si sposa con un design elegante e senza tempo. Ed è qui che questo tessuto diventa la scelta perfetta: la sua texture incarna perfettamente eleganza e audacia, i colori moderni si intrecciano sapientemente con tonalità neutre, incarnando perfettamente i valori di Eagle One. Il tessuto utilizzato è 100% riciclabile.

L’esperienza offerta dalla competizione baristi si arricchisce delle attività e le esperienze sensoriali proposte nello stand D501-D503 di Victoria Arduino. Tutti i giorni sarà possibile degustare gli specialty coffees del futuro estratti utilizzando due tecnologie innovative delle macchine per caffè espresso Black Eagle Maverick e Eagle One che combinano alte prestazioni e sostenibilità.

Nuova Simonelli, brand riconosciuto a livello mondiale per le sue macchine professionali per caffè espresso tecnologicamente avanzate e semplici da usare, è pronta a mostrare al pubblico di WOC Busan la macchina per caffè espresso NUOVA Aurelia.

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La NUOVA Aurelia a Busan (immagine concessa)

La macchina da caffè è progettata per garantire a catene, torrefattori e ristoranti un workflow automatico, riducendo operazioni da fare e sprechi di preparazione. La tecnologia, che mette in comunicazione i portafiltri, la macchina e i macinini, garantisce l’automazione di ogni singolo step del processo di preparazione di qualsiasi bevanda in modo da ridurre il numero di azioni richieste all’operatore, di garantire sempre gli standard qualitativi e quindi di aumentare la produttività.

Al WOC Busan, Nuova Simonelli presenterà anche Appia Life XT, la macchina per caffè espresso per i locali medio-alto vendenti che richiedono risultati consistenti e facilità d’uso. La novità di Appia Life XT, oltre al nuovissimo colore metallic gray, è l’introduzione del PID, una soluzione tecnologica che la rende ancora più stabile termicamente e una consistenza superiore.

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L’Appia Art Contest a Busan (immagine concessa)

Dal 1 al 4 maggio Nuova Simonelli attende tutti gli Appia lovers allo stand D-501 D-503 di WOC Busan per una speciale challenge di latte art con la possibilità di vincere i nuovi gadget di Appia Life.

Per restare aggiornati su eventi e novità di Nuova Simonelli basta cliccare qui e per Victoria Arduino qui, seguendo le pagine Instagram @nuovasimonelliofficial  e @victoriaarduinoofficial

Nespresso apre il primo store in India a Nuova Delhi

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nespresso Eric Favre capsule
Logo Nespresso

NUOVA DELHI – La multinazionale Nestlé arriva in India con il marchio Nespresso. L’obiettivo principale del Gruppo con sede a Vevey è aumentare la propria presenza nel settore del caffè del subcontinente dove la domanda è sempre più alta, soprattutto nel consumo domestico.

Lo store Nespresso a Nuova Delhi

Nestlé, in particolare, desidera ampliare la vendita di capsule e macchine per l’espresso targate Nespresso online.

A Nuova Delhi inoltre verrà aperto uno store Nespresso, il primo di una lunga serie nelle grandi città dell’India.

“Con una popolazione giovane in crescita, attenta alle tendenze globali e aperta a nuove esperienze, l’India è uno dei mercati del caffè in più rapida espansione per Nestlé”, afferma Suresh Narayanan, responsabile della filiale locale del gruppo, come riportato da La Regione.