MILANO – Roberto Linguanotto, conosciuto come “Loli” e come papà del dolce al caffè per eccellenza made in Italy, il tiramisù, si è spento a 81 anni in seguito a una lunga malattia. La ricetta originale che in tanti attribuiscono come invenzione alla città di Treviso (anche se alcuni direbbero Tolmezzo, a Udine), con uova, zucchero (anche quello bianco semolato), savoiardi, mascarpone, caffè, spolverata di cacao finale, porta la firma del cuoco Linguanotto.
Anche lui nato a Treviso nel 1943, ha fatto il suo ingresso nelle cucine del celebre ristorante Le Beccherie gestito da Aldo Campeol – anche lui scomparso nel novembre 2021 a 93 anni -, laboratorio in cui ha saputo unire i 6 ingredienti che poi hanno dato vita all’originario “tiramesù”: è sempre qui che viene ancora oggi servito come una volta.
Linguanotto: chef, pasticcere, mastro gelatiere
La creatività, l’inventiva, certo non è mancato nel suo modo di interpretare la cucina, muovendosi all’interno di grandi realtà come Pernigotti, Pregel, Nortongate dall’Eurpa sino alla Cina: il tiramisù attraverso le sue mani, ha fatto il giro del mondo e dei palati.
Un dolce al cucchiaio che è diventato anche il soggetto di una competizione mondiale, Tiramisù World Cup, che ha riunito attorno alla sua realizzazione competitor da ogni parte del globo.
Francesco Cantini, il direttore generale operativo dell'azienda (immagine concessa)
SCHIO (Vicenza) – Fas International Spa, azienda vicentina tra i principali player nel mercato dei retail automatico (vending machine), chiude il 2023 con dati in crescita e allarga la compagine direzionale con la nomina del manager Francesco Cantini, a cui è stata affidata l’intera operatività aziendale.
I numeri
Il fatturato 2023 segna 53 milioni di euro, in aumento del 12,5% rispetto ai 48,5 milioni del 2022, con un Ebitda del 19,3% (circa 10,3 milioni di euro, il 77% in più rispetto al 2022), mentre l’utile si attesta sui 4,5 milioni (in aumento di circa il 300% rispetto agli 1,7 milioni del 2022).
La ripartizione dei ricavi per aree geografiche di destinazione nel 2023 indica l’Italia come il singolo mercato più importante (37,5%), seguita dai Paesi dell’Unione Europea (51,7%) e quindi dai Paesi extra Ue (10,8%).
A trainare la performance 2023 è stato in particolare l’estero, trend che si conferma anche nel primo semestre del 2024: con ricavi complessivi in crescita del +7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, i mercati internazionali confermano il momentum positivo con una crescita del +22% sul 2023, e con il peso dell’Italia che passa al 30,6%.
A fronte di un calo generalizzato del -1,6% del mercato delle macchine vending nel 2023, Fas International ha registrato una crescita a due cifre grazie soprattutto agli investimenti effettuati in tecnologia e innovazione, e a una maggiore attenzione al settore del retail tech; oggi il 20% delle macchine vending vendute da Fas è destinato a postazioni pubbliche. Si tratta di una percentuale alta, se si considera il fatto che i distributori automatici sono tipicamente posizionati soprattutto all’interno delle aziende.
L’apertura al management esterno
Il percorso di managerializzazione e valorizzazione voluto dall’amministratore delegato Luca Adriani, figlio del fondatore Antonio e da 20 anni alla guida dell’azienda assieme alla sorella Mariangela, è culminato con l’ingresso ad inizio 2023 di Francesco Cantini in qualità di direttore generale e, all’inizio del 2024, alla sua ulteriore ratifica con il conferimento di tutte le deleghe operative.
Francesco Cantini, 59 anni, è manager di lunga esperienza: prima di entrare in FAS è stato amministratore delegato di Selecta-Argenta Italia e, precedentemente, ha rivestito ruoli di AD e Direttore Generale in diverse importanti aziende multinazionali, sia in Italia che all’estero. L’ingresso di Cantini ha dato forte impulso all’organizzazione delineando un percorso di strutturazione dell’Azienda, accelerando le metriche chiave del conto economico e contribuendo a formalizzare un piano strategico di sviluppo per i prossimi anni.
“Siamo soddisfatti dei nostri risultati – dichiara Luca Adriani, amministratore delegato di Fas International Spa –, che confermano la solidità della nostra visione e ci spingono a continuare il nostro percorso di crescita e innovazione; l’ingresso di Francesco Cantini, un professionista con una grande esperienza e che stimo molto, ci aiuta a proseguire in questa direzione, ancora con più forza”.
“Abbiamo consolidato il mercato italiano e ora possiamo guardare all’estero, dove continuiamo a crescere – dice Francesco Cantini, direttore generale di Fas International Spa –. Abbiamo maggiore solidità e una strategia ben definita e possiamo contare su una tecnologia estremamente competitiva, sostenibile e applicabile al mondo del retail. Le soluzioni di Fas sono vere e proprie piattaforme digitali integrate, in grado di sostenere e gestire l’intera filiera, dalla fornitura alle prenotazioni, con diversi benefici per tutti gli attori: un netto miglioramento della qualità e del servizio, un evidente risparmio di tempo e significative riduzioni di consumi energetici”.
Il retail tech
Il termine “retail tech” si riferisce all’uso e all’applicazione di tecnologie innovative e digitali nell’ambito del settore del commercio al dettaglio (retail). Tre sono le maggiori tendenze del 2023 per Fas: la prima riguarda molti imprenditori del vending che vedono nel Retail Tech una grande opportunità di ‘reinvenzione’ del modello classico della distribuzione automatica e decidono di dotarsi di infrastrutture tecnologiche su cui innestare il proprio modello di business appunto in ottica retail tech, acquistando macchine connesse e altamente tecnologiche, ad esempio con pagamento esclusivamente digitale, non solo destinate a locazioni private ma anche e soprattutto a luoghi pubblici quali per esempio i negozi automatici o H24, molto frequentati dalla comunità con un target d’elezione 19-29 anni, o dai turisti.
La seconda tendenza riguarda la spinta che al retail tech viene data dalla esigenza di sopperire al forte turn-over e alla mancanza di personale nel mondo dell’hotellerie, del bar e della ristorazione, problema molto serio per tutta la industry, ma che vede una soluzione nel punto vendita automatico, anche grazie alla relativa app di prenotazione dedicata.
Questa soluzione risolve la mancanza di personale, contribuisce a migliorare la customer experience ed a generare significative efficienze operative per esempio attraverso la ‘relocation’ produttiva nei centri di cottura, consentendo una vera e propria ‘rivoluzione qualitativa’ del modello con prodotti di qualità e pasti freschissimi.
Infine, la terza tendenza riguarda le microaziende, ad esempio quelle degli agricoltori e degli allevatori, molto presenti all’estero, in particolare in Francia ma anche in Olanda e in Belgio, il cui sistema di vendita a chilometro zero, per dare un servizio veloce e flessibile ai propri clienti, passa attraverso la vending machine di Fas International.
Luca Adriani, amministratore delegato di Fas International Spa (immagine concessa)
“L’extra vending – commenta Luca Adriani – si sta espandendo da un lato all’estero, in particolare nei paesi nordici e nel centro Europa, dove vige una tradizione diversa e dove i negozi automatici stanno dando numeri eccezionali, penso, ad esempio, ai fornai in Olanda o in Belgio, dall’altro tra i giovani italiani. Penso, in particolare, a certi giovani imprenditori del Sud Italia che scelgono la distribuzione automatica come loro business. Questo porta gli operatori ad aumentare la propria professionalità e tecnologia, perché se il vending diventa una cosa glamour, la macchina deve essere altamente tecnologica, elegante, funzionale e di design oltre che utile. Le locazioni non hanno successo se metti la macchina vecchia”.
La ristorazione collettiva
Altro comparto in crescita per Fas International nel 2023 è stato quello della ristorazione collettiva, dove Fas collabora con due importanti partner con circa 60 macchine attualmente installate. Alla catena Bar Atlantic, il brand di ristorazione interna di Esselunga che offre un servizio di ristorazione completo ai dipendenti aziendali, Fas fornisce le macchine automatiche e l’app attraverso la quale è possibile prenotare il pasto, preparato con gli ingredienti e l’apporto del personale Esselunga, direttamente dal proprio smartphone.
Della stessa tipologia è l’accordo con Serenissima Ristorazione, importante realtà veneta della ristorazione collettiva e commerciale. Attraverso Food24 System, sistema tecnologico realizzato da Fas, si può gestire, tramite una WebApp proprietaria del Cliente, la prenotazione e la distribuzione 24 ore su 24 di prodotti alimentari in regime refrigerato controllato (+3°).
La scheda sintetica di FAS International SpA
Fas International SpA, fondata nel 1967, è un’azienda italiana leader nel mercato dei distributori automatici e uno dei più importanti player europei del vending.
La produzione di Fas avviene unicamente in Italia, nello stabilimento di Schio, in provincia di Vicenza, che conta 150 dipendenti e produce più di 14.000 macchine all’anno, esportando in 55 nazioni nel mondo. Per maggior informazioni basta cliccare qui.
Il lunghista italiano Mattia Furlani (immagine concessa)
LIMITO DI PIOLTELLO (Milano) – Esselunga è partner olimpico dell’Italia Team e supplier di Casa Italia a Parigi 2024, confermando ancora una volta il proprio impegno a sostegno dell’Italia dello sport. La partnership nasce nell’ambito del percorso tracciato verso le Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 ed è stata raccontata attraverso una campagna di comunicazione multicanale.
Nelle affissioni protagonisti sono i colori rappresentativi dei continenti e gli atleti dell’Italia Team, Nicolò Martinenghi, Mattia Furlani e Paola Egonu. La stessa creatività viene ripresa nei graphic spot e nei contenuti trasmessi a Casa Italia dove è stato creato un ambiente immersivo. La campagna stampa utilizza lo stile caratteristico del brand Esselunga che fa parlare la frutta e la verdura e ha come soggetto un simbolico radicchio.
Nel ruolo di supplier di Casa Italia, Esselunga propone una selezione dei propri prodotti agli ospiti portando così a Parigi il gusto e l’eccellenza del made in Italy.
La partnership ha visto, inoltre, la realizzazione della docuserie “Super Atleti”, una produzione originale Sky Sport, in 5 episodi disponibili sui canali Sky, che racconta il lungo percorso che ha accompagnato gli atleti dell’Italia Team e dell’Italia Paralympic Team fino all’importante tappa delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi di Parigi 2024.
“Siamo orgogliosi di affiancare l’Italia Team nella sfida di Parigi 2024 – commenta Roberto Selva, direttore marketing e comunicazione di Esselunga – lo sport in tutte le sue discipline celebra l’impegno, la passione, la dedizione e la sana competizione, valori nei quali ci identifichiamo e che trovano nelle Olimpiadi la loro espressione più alta. Siamo un’azienda italiana e questa collaborazione conferma la volontà di dare il nostro contributo per sostenere il nostro Paese”.
Esselunga prosegue, dunque, il percorso volto a supportare l’Italia dello sport che si concretizza anche attraverso iniziative per le comunità. Tra queste il programma Amici di scuola e dello sport che ha permesso negli anni di donare oltre 135 milioni di euro in strumenti didattici e attrezzature alle scuole, alle società e associazioni sportive dilettantistiche.
Il sostegno allo sport nasce dalla condivisione di valori comuni. Lo sport, infatti, evoca da sempre uno stile di vita sano ed equilibrato e l’attenzione per una corretta alimentazione, che Esselunga, produttore oltre che distributore, promuove sia nell’offerta ai propri clienti che nell’ideazione di iniziative speciali.
MILANO – Trovare la propria marca di cioccolato preferita al supermercato sta diventando gradualmente sempre più difficile. In base ad alcuni studi di settore risultano tre i principali fattori che hanno determinato la crisi del cacao: la siccità che colpisce i principali paesi produttori, l’invecchiamento delle piantagioni e la speculazione finanziaria. Leggiamo di seguito parte dell’articolo di Vincenzo Maccarone per il portale Europinione.
La crisi del cioccolato nel supermercato
MILANO – Da qualche mese a questa parte reperire il cioccolato dagli scaffali dei supermercati è sempre più difficile. Se ne stanno rendendo conto milioni di consumatori che faticano sempre di più a trovare il loro sfizio preferito.
Ad avere maggiore contezza di un momento così difficile sono proprio gli imprenditori che operano nel settore del commercio dei prodotti alimentari e che a loro volta stentano ad acquisire scorte abbondanti di cioccolato da poter rivendere.
In base ad alcuni studi di settore risultano tre i fattori che hanno determinato questa crisi senza precedenti del cacao: la siccità che colpisce i principali paesi produttori, l’invecchiamento delle piantagioni di cacao e la speculazione finanziaria. E questa crisi secondo gli esperti è destinata ad aggravarsi nei prossimi anni.
Ad essere particolarmente preoccupata è Natasha Linhart, imprenditrice e manager fondatrice del marchio Atlante il cui core business consiste nella creazione di prodotti a marchio venduti con i propri brand, con quelli delle catene distributive che li richiedono oppure con i marchi di aziende italiane ancora poco conosciute sul mercato.
L’imprenditrice bolognese non minimizza affatto la crisi che sta travolgendo il mercato del cacao e di conseguenza del cioccolato. Una carenza che in futuro potrebbe addirittura trasformarsi in una drammatica estinzione.
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Alcuni piccoli produttori di El Salvador hanno ricevuto 840.000 piante di caffè grazie ad un’iniziativa finanziata dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) e realizzata dal Ministero dell’Agricoltura di El Salvador in coordinamento con l’Istituto salvadoregno del caffè: l’obiettivo del progetto Vivicafé mira a rafforzare la produttività e la redditività del chicco nel Paese al fine di migliorare la qualità della vita dei produttori del settore. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale Fatti Nostri.
Il progetto Vivicafé di El Salvador
EL SALVADOR – Il 23 luglio scorso, presso la sede della Sociedad Cooperativa de Caficultores de La Palma, in El Salvador, si è svolto un atto simbolico per la consegna di piante di caffè ai piccoli produttori partecipanti al progetto Vivicafé. Vivicafé, un’iniziativa finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e realizzata dal Ministero dell’Agricoltura di El Salvador in coordinamento con l’Istituto Salvadoregno del Caffè, mira a rafforzare la produttività e la redditività del caffè salvadoregno al fine di migliorare la qualità della vita dei produttori del settore.
Una delle componenti di Vivicafé è la riabilitazione dei terreni delle piccole aziende produttrici di caffè, per un totale di circa 224 ettari.
Per contribuire alla rivitalizzazione delle coltivazioni, il progetto fornirà ai produttori identificati piante di caffè, input agricoli, tecnologie di irrigazione e tecniche di conservazione del suolo.
“Oggi celebriamo la consegna di 840.000 piante di caffè, di cui 363.000 destinate alla Denominazione di Origine Alotepec Metapán e 477.000 alla Denominazione di Origine Cacahuatique”, ha spiegato Paolo Gallizioli, direttore dell’Ufficio Regionale AICS di San Salvador. “L’investimento complessivo per l’acquisto delle piante è di circa 480.000 euro”.
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Il Brasile omaggia il caffè con una doppia mostra che narra l’evoluzione del design e della tecnologia del mondo legato al chicco. Le mostre si dividono in due parti: l’arte dell’espresso dall’1 ottobre 2024 al 4 febbraio 2025 al Museu do Café, museo del caffè di Santos, e dal 21 febbraio 2025 al 26 maggio 2025 al Museu da Imigração do Estado de São Paulo, museo dell’immigrazione dello Stato di San Paolo. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione di Revenews Arts.
La doppia mostra sul caffè in Brasile
SAN PAOLO – Il Brasile celebra la passione tutta italiana per l’espresso. Il caffè è infatti al centro di una doppia mostra, a cura di Elisabetta Pisu, che racconta l’evoluzione nel tempo del design e della tecnologia degli oggetti per la celebre bevanda, legandosi alla storia dell’emigrazione italiana in Brasile che proprio nel 2024 celebra 150 anni.
Sessanta fra macchine per uso domestico e da bar, set e tazzine da caffè sono in mostra nelle due tappe di Passione italiana: l’arte dell’espresso dall’1 ottobre 2024 al 4 febbraio 2025 al Museu do Café, museo del caffè di Santos, e dal 21 febbraio 2025 al 26 maggio 2025 al Museu da Imigração do Estado de São Paulo, museo dell’immigrazione dello Stato di San Paolo.
La mostra si sviluppa secondo due nuclei espositivi, che costruiscono una narrazione stratificata e ricca di sfumature della storia del caffè. Un percorso espositivo storico racconta l’evoluzione nel tempo delle innovazioni legate alle macchine e alle abitudini di consumo del caffè, guidata dall’ingegno dei creativi al servizio di una ricerca incessante nel corso del tempo, per innalzare la qualità della bevanda, migliorarne il sapore e l’aroma e ottimizzare i processi produttivi.
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MILANO – I dati più recenti, come si legge nell’articolo di Piercarlo Fiumanò su nordesteconomiagelocal.it, parlano di un 2024 partito con il piede giusto per l’azienda illycaffè: con dei ricavi consolidati positivi a +3,8% sul 2023, pari a 289,1 milioni e un utile netto di 13,6 milioni (6,4 milioni nel 2023), la strada sembra meno in salita di come ci si aspetterebbe davanti al rincaro del verde. illycaffè continua a crescere nonostante tutto, persino la marginalità è in aumento del 16% con tre punti percentuali superiori.
I numeri positivi continuano con una posizione finanziaria netta a quasi +17% che raggiunge i 144,8 milioni ed un Ebidta che va oltre i 46 milioni a + 26,2%.
Risultati che, come ha detto in un’intervista a nordesteconomia.geolocal.it l’amministratore delegato Cristina Scocchia, sono tutt’altro che scontati e continua, scendendo nel dettaglio dei mercati più in crescita: “Nel primo semestre del 2024 tutti i principali mercati sono risultati in crescita rispetto al 2023.
Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè (immagine concessa)
Tutti i canali, sia nel segmento casa che fuori casa, hanno registrato un aumento rispetto all’anno precedente. In particolare in Usa, che ormai sono il nostro secondo mercato, registriamo ricavi oltre ai 100 milioni (+11%) spinti dall’e-commerce e dalla nostra partnership con Amazon con cui abbiamo ottime relazioni. In Usa nell’arco del piano puntiamo al raddoppio del business per raggiungere circa i 200 milioni.”
E per quanto riguarda l’Europa, Cristina Scocchia su nordesteconomia.gelolocal.it ha indicato la Spagna come Paese di particolare interesse (+21%) e sviluppi ulteriori grazie al canale del monoporzionato e il segmento premium del mercato Modern Trade.
Le previsioni rivelate dall’amministratore delegato sono ancora di un’evoluzione in positivo per la seconda parte dell’anno, con cifre in termini di ricavi e reddittività ancora più elevati. Ha concluso con l’obiettivo di raddoppiare la capacità produttiva e logistica dell’impianto con sede a Trieste nei prossimi 4 anni.
E non solo: la famiglia triestina Illy ha ricevuto una cedola di 12,7 milioni di euro, la quale è stata incassata a seguito dell’approvazione del bilancio 2023 del Gruppo
Le 11,5% delle azioni nella controllata sono state assegnate in parti eguali ad Anna e Andrea Illy e il 95% di Polo del Gusto a una terza newco con a capo Riccardo Illy. Leggiamo di seguito un estratto della prima parte dell’articolo di Andrea Giacobino per Italia Oggi.
La cedola del Gruppo
MILANO – È di circa 12,7 milioni di euro la cedola che i tre rami della famiglia triestina Illy hanno incassato qualche settimana fa dopo l’approvazione del bilancio 2023 di Gruppo illy, il primo esercizio che recepisce la scissione dello scorso anno con la quale l’11,5% delle azioni detenute nella controllata Illycaffè sono state assegnate in parti eguali a due newco facenti capo rispettivamente a Anna e Andrea Illy e il 95% di Polo del Gusto a una terza newco facente capo a Riccardo Illy.
Il bilancio 2023 del Gruppo (che oggi quindi detiene il 69% di illycaffè, partecipata anche dal fondo Rhone Capital, e il 2,5% di Polo del Gusto) s’è chiuso con un utile di 6,7 milioni rispetto a quello di 2,3 milioni del precedente esercizio e che è stato erogato quasi interamente ai soci come cedola e al quale sono stati aggiunti 2,14 milioni tratti dagli utili portati a nuovo e 3,8 milioni attinti dalle riserve.
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Massimo Trapletti, presidente di Confida (immagine concessa)
BERGAMO – Bergamo è leader della distribuzione automatica. La provincia della città è anche chiamata la vending valley dei distributori: sono ben trentasei le aziende presenti sul territorio orobico che operano nel settore del vending e che danno lavoro a circa 1900 persone, ovvero quasi il 42% degli addetti dell’industria nella regione.
Riportiamo di seguito la breve intervista a Massimo Trapletti, il presidente di Confida, Associazione italiana distribuzione automatica, rilasciata dal canale YouTube dell’organizzazione.
Massimo Trapletti sul vending in Italia
Massimo Trapletti: “La provincia di Bergamo è considerata la vending valley perché è la sede di due leader di mercato per produzione di distributori automatici che sono Evoca e Bianchi Industry. Soprattutto, all’interno della provincia, è presente anche il leader di mercato, nonché secondo a livello europeo delle società di gestione: IVS Italia”.
Oltre alle aziende di gestione vanno aggiunte altre imprese che compongono il comparto del vending: pratiche, veloci e sempre aperte che offrono dalle bevande agli snack ma anche prodotti parafarmaceutici all’elettronica di consumo.
I guadagni con la vending machine sono immediati e i margini di profitto possono variare molto: tanto da essere compresi tra il 50% e il 90% rispetto al prezzo di vendita.
Trapletti aggiunge: “Stiamo cercando delle alternative di prodotto che possano compensare la riduzione dei consumi negli uffici e nelle fabbriche. Sicuramente in futuro avremo uno sviluppo sia venendo incontro al consumatore sulla strada che proponendo prodotti alternativi a quelli classici”.
Il settore della distribuzione automatica per cui il nostro Paese è leader a livello internazionale nel 2023 ha registrato un fatturato di oltre 1,6 miliardi di euro, in crescita rispetto al 2022.
L’Italia ha inoltre la più ampia rete di distribuzione automatica d’Europa con oltre 830mila vending machine installate che nel 2023 hanno erogato quasi 4 miliardi di consumazioni (ne abbiamo parlato qui).
Una pianta di coffea canephora (credits - Wouter Hagens - Opera propria, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1890101)
MILANO – Il caffè del domani sarà sempre più caffè robusta: più produttivo e più resiliente. E dunque maggiormente in grado di adattarsi al mutamento climatico. Questa almeno l’indicazione che emerge da uno studio pubblicato da poco su “Crop Science”, prestigiosa rivista scientifica edita da American Society of Agronomy (ASA), Crop Science Society of America (CSSA), e Soil Science Society of America (SSSA).
“Storicamente, i consumatori di caffè preferisco l’arabica per il suo sapore e il suo aroma”, spiega Felipe Ferrao, ricercatore in scienze orticolturali dell’Università della Florida e autore principale dello studio.
“Ma entro il 2050, si prevede che circa l’80% della produzione diminuirà a causa del cambiamento climatico”.
La coffea arabica è una pianta delicata e alquanto suscettibile alle malattie e agli stress biotici
Si rende dunque necessario sviluppare nuove cultivar resilienti al clima e capaci di adattarsi alle mutate condizioni di coltivazione, in grado di soddisfare requisiti di tolleranza biotica e abiotica, nonché di qualità.
“In questo contesto – si legge nella presentazione dello studio – la C. Canephora emerge come un potenziale condidato, in grado di conciliare plasticità e qualità in tazza”. Ferrao ha collaborato con i colleghi francesi di RD2 Vision e brasiliani di Istituto Incaper.
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CESENA – REPA, il leader europeo nella distribuzione di ricambi per la ristorazione professionale, caffè, vending e domestico, ha appena siglato un accordo su scala globale con il Gruppo De’ Longhi, diventando così distributore autorizzato di ricambi originali per quattro dei suoi brand: De’ Longhi, Kenwood, Braun e Ariete.
Il Gruppo De’ Longhi è uno dei principali attori a livello mondiale nel settore del piccolo elettrodomestico dedicato al mondo del caffè, della cucina, della climatizzazione e della cura della casa.
L’accordo di REPA con il Gruppo De’ Longhi
Da oggi REPA offre più di 64.000 ricambi originali dei quattro brand del Gruppo, senza esclusiva, estendendo le opzioni disponibili per i clienti al di fuori del network distributivo ufficiale di De’ Longhi.
I clienti del Gruppo, tra i quali centri assistenza indipendenti, tecnici e rivenditori specializzati, hanno ora l’opportunità di lavorare con un partner attivo da oltre 40 anni nella distribuzione dei ricambi a livello globale, già fornitore di fiducia di alcuni dei principali OEM del settore Caffè.
Oltre ai vantaggi di un servizio assistenza clienti impeccabile e alla vasta scelta di articoli, i centri assistenza e i loro tecnici possono ora acquistare i ricambi originali De’ Longhi, Kenwood, Braun e Ariete senza minimo d’ordine.
Con il più ampio stock del settore accessibile in un webshop all’avanguardia, ampia disponibilità a magazzino e centri logistici automatizzati che garantiscono una consegna rapidissima, REPA fornisce ai propri clienti il ricambio giusto, nel momento giusto, ovunque si trovino, riducendo al minimo i tempi di inattività causati dai guasti alle attrezzature.
Gilberto Guidi, group director professional coffee commenta: “Siamo entusiasti di accogliere questi quattro importanti brand all’interno della grande famiglia REPA, espandendo così in maniera sostanziale l’offerta di ricambi più ampia e completa d’Europa. Il Gruppo De’ Longhi, che continuerà a mantenere la propria rete di distribuzione indipendente, ha concesso a REPA l’opportunità di utilizzare i suoi brand senza diritto di rappresentanza esclusiva. Siamo orgogliosi di collaborare con questa prestigiosa realtà e di estendere ai suoi clienti il valore aggiunto di REPA, leader globale nel settore ricambi sinonimo di rapidità, ampia offerta ed efficienza.”
La scheda sintetica di REPA
REPA è il principale distributore europeo di ricambi per attrezzature per la ristorazione, caffè, distributori automatici ed elettrodomestici ed è un partner di fiducia per i produttori di apparecchiature. Dal 2022 REPA è una divisione di Parts Town Unlimited, leader mondiale nella distribuzione high-tech di parti di ricambio indispensabili, prodotti e servizi correlati per i settori della ristorazione, degli elettrodomestici e dell’HVAC.
I clienti di REPA beneficiano di una forte competenza in materia di ricambi, con oltre 40 anni di esperienza nel mercato da parte di REPA Italia, REPA Deutschland, REPA France, REPA Iberia, ATEL e Big Warehouse. Con il più grande database del settore accessibile attraverso webshop all’avanguardia, un’elevata disponibilità di magazzino e centri logistici altamente innovativi che assicurano la consegna dei ricambi più rapida del settore, REPA fornisce a ogni cliente il pezzo giusto, al momento giusto, ovunque.
La scheda sintetica di Parts Town Unlimited
Parts Town è il distributore leader, ad altissima innovazione tecnologica, di ricambi originali OEM (Original Equipment Manufacturer) per la ristorazione, gli elettrodomestici e le apparecchiature HVAC. Quando si verifica un problema con qualsiasi apparecchiatura Parts Town è pronta a intervenire con la gamma di ricambi più ampia del pianeta, una tecnologia innovativa e un’esperienza cliente senza uguali.
Le soluzioni personalizzate vanno a beneficio dei tecnici di tutti i tipi di attrezzature, nonché di ristoranti indipendenti e di catene, scuole, strutture sanitarie e ricettive.
Grazie alla collaborazione con i principali produttori di ricambi per la ristorazione, gli elettrodomestici e l’HVAC, Parts Town migliora la catena di fornitura, aumenta le vendite di ricambi originali OEM e fa sì che l’attività di ogni cliente funzioni alla perfezione. Parts Town collabora anche con rivenditori di attrezzature e forniture di tutte le dimensioni per offrire un one-stop shop attraverso il suo marketplace “Parts Town”.
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