lunedì 29 Dicembre 2025
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Assofoodtec/Ucimac: associazioni unite per un solo standard per le macchine

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assofoodtec

MILANO – Il nostro Paese può vantare esperienze professionali centenarie in tema di produzione di macchine per caffè, con un’attenzione unica alla qualità e alla sicurezza. Per ribadire la propria posizione di eccellenza, i costruttori italiani aderenti ad Assofoodtec/Ucimac, l’associazione di categoria che raggruppa le maggiori aziende italiane produttrici di macchine professionali per caffè, hanno deciso di dotarsi di uno standard capace di valutare sia le macchine di nuova produzione che quelle già in uso.

Un pool di esperti aziendali, forti del patrimonio di conoscenza delle problematiche legate alla progettazione e all’utilizzo delle macchine, hanno così definito in stretta collaborazione con UNI la norma UNI 11460, che regolamenta – per la prima volta in Italia – le metodologie di prova e i limiti di migrazione di piombo e nichel negli apparecchi destinati alla preparazione e alla distribuzione di bevande calde.

Determinanti per lo studio e la stesura della nuova norma – entrata in vigore alla fine di settembre 2012 – sono stati anche i risultati emersi da uno studio, condotto da un importante istituto internazionale, sul rischio tossicologico derivante dal rilascio di metalli pesanti nelle bevande calde.

Le aziende associate Assofoodtec/Ucimac

Sulla base dei principi di qualità e sicurezza da sempre applicati nella realizzazione dei loro prodotti, hanno ritenuto fosse necessario profondere sforzi e risorse per tutelare il mercato e il consumatore da possibili rischi derivanti da macchine costruite con materiali inadatti al contatto con gli alimenti. La nuova norma UNI 11460, potrà essere inoltre una utile base per una futura norma europea. “Vedere riconosciuti, anche in forma ufficiale, i principi di correttezza costruttiva da sempre applicati alle proprie produzioni – afferma Pietro Osnato, Presidente di Assofoodtec/Ucimac – è un risultato estremamente significativo per le aziende associate.

L’auspicio è che la norma possa rappresentare per le autorità preposte alla sorveglianza del mercato un utile strumento di verifica

Ai fini della salvaguardia della salute del consumatore e per il mercato una linea di demarcazione tra produzioni ingannevoli e produzioni attente al rispetto delle norme”.

L’associazione Assofoodtec/Ucimac aderente ad Anima /Confindustria raggruppa le aziende: C.M.A. Macchine per caffè Srl – Gruppo Cimballi Spa – Imc italiana macchine per caffè Spa – La Pavoni Spa – La San Marco Spa – La Spaziale Spa – Nuova Simonelli Spa – Rancilio Group Spa – Vibiemme Spa Anima – Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine – è l’organizzazione industriale di categoria che, in seno a Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 196.000 addetti per un fatturato di circa 44 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 53%. I macrosettori rappresentati da ANIMA sono: macchine ed impianti per la produzione di energia e per l’industria chimica e petrolifera- montaggio impianti industriali; logistica e movimentazione delle merci; tecnologie ed attrezzature per prodotti alimentari; tecnologie e prodotti per l’industria; impianti, macchine prodotti per l’edilizia; macchine e impianti per la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente; costruzioni metalliche in genere.

Assofoodtec– Associazione italiana costruttori macchine, impianti, attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare –

Assofoodtec, che si compone di sei realtà associative di grande e consolidata rappresentatività settoriale, si propone agli operatori internazionali come l’interlocutore più qualificato per conoscere quanto di meglio possa offrire l’industria italiana nel campo delle macchine, impianti e attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione. Si tratta di aziende che operano nei seguenti comparti produttivi: macchine per l’industria molitoria, per la produzione di pane e prodotti da forno, pasta ed estrusi alimentari, industria dolciaria, industria olearia, ecc.; macchine per caffè espresso ed attrezzature per bar; affettatrici tritacarne ed altre attrezzature per l’industria della ristorazione ed alberghiera; attrezzature per la refrigerazione industriale e commerciale; macchine per la lavorazione delle carni; macchine arredamenti attrezzature per gelato. Assofoodtec si pone in rappresentanza di un settore che realizza un fatturato di circa 5 miliardi di euro con un export che attestandosi mediamente sul 74% della produzione, con nicchie di mercato che raggiungono il 90%, colloca l’Italia al primo posto nel mondo. Principali aree di destinazione delle esportazioni sono paesi UE (62,9 %), Asia (14,5%), Africa (8,3%), America del Nord (5,5 %), America del Centro Sud (7 %) Australia (1,8 %)

GRUPPO CIMBALI 1912-2012: una storia tutta made in Italy

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Famiglia Cimbali
La famiglia Cimbali: dall'alto a sinistra Gabriele Cimbali, in basso Fabrizio con il papà Maurizio presidente della società in alto a destra il fratello Federico

Ecco l’intervista al presidente Maurizio, terza generazione Cimbali: “Abbiamo battuto la crisi con coraggio e investimenti costanti”.

Come sta il settore delle macchine professionali per l’espresso?
Maurizio Cimbali: “Come tutta l’economia occidentale sta soffrendo la crisi, e
il mercato europeo è quello che soffre di più.
Come già ha fatto il gruppo Cimbali ci si deve aprire agli altri mercati lavorando sempre nel rispetto del cliente puntando sulla ricerca, l’innovazione e l’alta qualità dei prodotti curando i dettagli”.
 
Nel frattempo Grimac e Brasilia sono fallite, la Cma è stata appena venduta, molti altri costruttori hanno i conti in rosso.
“Sono problemi circoscritti e derivano oltre dalla crisi anche dalla gestione di ciascuna delle aziende che ha citato. Soprattutto nei momenti difficili non si deve perdere la rotta, servono coraggio e investimenti costanti nella ricerca.
Solo così si possono affrontare le sfide del mercato globale e vincerle”.
 
La Cma, dopo aver stretto un accordo di collaborazione con la WMF
sta trattando la cessione
“Cma è un’azienda nata è sviluppata attorno alla figura del fondatore Nello Dal Tio.
Come tutte le aziende a gestione familiare era arrivata a un momento del delicato passaggio generazionale”.
 
Gruppo Cimbali ha nominato per prima un amministratore delegato: nel settore su contano sulle dita di una sola mano le aziende che vi hanno seguito.
La nostra gestione familiare si è conclusa negli anni ’80 quando abbiamo deciso
di fare un passo indietro nominando un amministratore delegato. Questo non vuol dire che non ci occupiamo dall’azienda. Siamo qui e lavoriamo tutti i giorni, definendo le strategie del gruppo con il management. Ma la responsabilità gestionale è stata affidata ad un amministratore delegato e al suo team”.
 
I suoi figli hanno un ruolo in azienda?
“Fabrizia e Federico lavorano ormai da diversi anni in azienda e rappresentano la quarta generazione. Così come la terza anche loro condividono la scelta fatta di una gestione manageriale”.
 
Come ha affrontato la Cimbali la crisi?
“La fase più difficile è stata durante al biennio 2008-2009. Ma anche in quei momenti non abbiamo perso lo slancio e neppure per un momento abbiamo pensato di ripiegarci su noi stessi, anzi abbiamo dato ancora più risorse al settore ricerca e sviluppo, investendo circa il 9% del fatturato.
Basti pensare che proprio in quel periodo è uscita la Faema Emblema, una macchina che ha richiesto pesanti investimenti sia in fase di progettazione che di ingegnerizzazione”.
 
Il risultato?
“Lo legge in questi dati di bilancio. Vede? Nel 2011 abbiamo chiuso con un fatturato di oltre 132 milioni di euro”.
 
Nessun altra azienda rivela l’utile. Gruppo Cimbali?
“Uno dei principi del gruppo e della famiglia e la trasparenza. Nel 2011 abbiamo avuto un risultato di un utile netto dopo le tasse di 6 per cento”.
 
Ci sono delle figure professionali nel settore delle macchine per caffè che sono legati sentimentalmente alla Cimbali.
Uno di loro è il fondatore di Dalla Corte che più di una occasione ha sottolineato la sua riconoscenza alla vostra famiglia e anche all’azienda.
“Il signor Bruno Dalla Corte è cresciuto professionalmente prima nella Faema e poi alla Cimbali. Io lo conosco bene e so che ha un grande affetto e riconoscenza per le prime due generazioni della mia famiglia con cui ha lavorato”.
 
Maurizio Cimbali è il presidente del Gruppo Cimbali: è nato a Milano il 15 gennaio 1945, lavora in azienda da 44 anni.

 

Foto in copertina: In ordine dall’alto a sinistra: Gabriele, Federico, Fabrizia e il presidente Maurizio Cimbali

Cacao: i prezzi dei future alla chiusura del Nybot di ieri

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NEW YORK (USA) – Le quotazioni dei futures del Cacao alla chiusura di ieri, del Nybot, il New York Board of Trade. (10 t; US $ per t

Cliccare il link: http://data.tradingcharts.com/futures/quotes/CC.html

CULTURA – La Crusca presenta il vocabolario a Mosca

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MOSCA – Sta pensando a «un vocabolario contemporaneo» l’Accademia della crusca, prendendo in considerazione anche il liguaggio della radio e della tv. Perchè, come dice Nicoletta Maraschio, presidente della storica istituzione, «la lingua non è soltanto il ‘fior di farinà».

Per il quarto centenario della pubblicazione del Vocabolario degli accademici della Crusca, edito a Venezia nel 1612. Una pregiata copia anastatica è apparsa a Mosca in occasione della XII Settimana della Lingua Italiana nel mondo. E poi donata alla Biblioteca dell’Istituto Italiano di Cultura.

«Un vocabolario oggi deve essere fatto non soltanto sulla base della lingua letteraria, ma anche tecnico, scientifica, della radio e della televisione», ha aggiunto la presidente dell’Accademia parlando con la stampa italiana. «Per ora stiamo parlando del progetto, sui tempi vedremo».

Molto apprezzata dal pubblico russo la presentazione di ieri – ospitata dall’Ambasciatore a Mosca Antonio Zanardi Landi presso villa Berg – dedicata al Vocabolario degli accademici della Crusca, alla presenza della Maraschio, della poetessa Olga Sedakova, dell’italianista Evgenij Solonovich e del direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Mosca Adriano Dell’Asta, che ha dedicato il suo intervento a Aleksandr Isayevich Solzhenitsyn, lo scrittore dissidente che nei gulag russi, mentre di giorno lavorava (ha insegnato anche nella scuola secondaria), passava le notti scrivendo segretamente e ricopiando l’ottocentesco vocabolario della lingua russa di Dal’.

L’evento fa parte del programma di eventi compresi nella rassegna ‘Exhibitaly – Eccellenze Italiane d’Oggì. Un’iniziativa sostenuta dal Governo italiano. Attraverso la quale, per quattro mesi, dal 12 settembre 2012 al 6 gennaio 2013; il pubblico russo potrà affrontare un suggestivo viaggio attraverso il genio e la creatività del nostro paese. Nella splendida cornice dell’ex fabbrica di cioccolato Krasny Oktiabr.

Mercati: scorte nei porti in lieve ripresa a fine agosto

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commercio caffè Scorte container caffè
Container di caffè in un porto

MILANO – Le scorte nei principali porti europei (comprese le scorte certificate Ice e Liffe) risultavano pari a fine agosto a 10.285.503 sacchi. In lieve crescita (+3%) rispetto al livello riscontrato a fine luglio.

Detto volume risulta comunque inferiore del 24,6% rispetto a quello registrato a fine di agosto 2011.

 

Messico: export in forte crescita (+24%) nell’annata caffearia 2011/12

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MILANO – Il Messico ha esportato 3,4 milioni di sacchi di caffè in tutte le forme nell’annata caffearia da poco conclusa, con un incremento a valore del 24% sull’anno precedente. Lo attestano i dati diffusi lunedì scorso dall’Associazione messicana della catena produttiva del caffè (Amecafé).

La crescita a valore è stato pari però soltanto al 5%, per effetto del calo registrato nelle quotazioni internazionali della derrata.

Gli imbarchi sono stati costituiti per il 76% da caffè verde, per il 23% da solubile e per il rimanente 1% da prodotto torrefatto. Il Messico esporta in oltre una cinquantina di paesi.

Per la prima stima sulla produzione 2012/13 bisognerà attendere sino a novembre; ha dichiarato in un’intervista il presidente dell’Amecafé Rodolfo Trampe. Aggiungendo che lo sviluppo del raccolto è stato sin qui accompagnato da condizioni meteo sostanzialmente favorevoli

Starbucks, un’inchiesta senza reticenze getta un’ombra sinistra sulla gestione

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REGNO UNITO – Lo storico feeling tra Starbucks e i sudditi di sua maestà britannica rischia di incrinarsi. La colpa non è dei baristi o dei prezzi elevati di latte e frappuccini. L’improvviso disinnamoramento è stato causato da un’inchiesta giornalistica apparsa a inizio settimana, che ha fatto le pulci ai bilanci del colosso di Seattle evidenziandone alcune opacità e un clamoroso paradosso: Starbucks Uk – nonostante i brillanti risultati sbandierati ai quattro venti – non ha dichiarato nessun utile negli ultimi tre anni, né ha versato al fisco un solo penny a titolo di imposta sulle società, pur avendo realizzato vendite per un totale di 1,2 miliardi di sterline.

A titolo di raffronto, McDonald’s ha pagato nello stesso periodo 80 milioni di sterline per un fatturato di 3,6 miliardi di sterline. Kentucky Fried Chicken (il gigante del pollo fritto), 36 milioni di imposte a fronte di vendite pari a 1,1 miliardi.

Per alleggerire il proprio carico fiscale, Starbucks avrebbe fatto ricorso a una serie di partite di giro, che in tempi di austerity e sacrifici appaiono inaccettabili agli occhi dell’opinione pubblica.

Media, politici, esponenti sindacali hanno espresso la loro indignazione.

Sui social network sono già sorti i primi comitati spontanei che annunciano, sin d’ora, boicottaggi e altre pittoresche forme di lotta, mentre due commissioni parlamentari sollecitano spiegazioni da parte delle autorità fiscali.

Non esiste, in realtà, alcuna prova che Starbucks abbia eluso il fisco.

Ma appare evidente l’incoerenza tra la situazione contabile e i lusinghieri giudizi espressi in decine di conference call sulla gestione delle filiale britannica.

Secondo l’inchiesta, Starbucks Uk dichiarava nel 2008 perdite per 26 milioni di sterline. Ma il ceo Howard Schultz lodava l’operato della filiale britannica tanto da chiamare l’ex responsabile per il Regno Unito e l’Europa Cliff Burrows a dirigere la divisione statunitense

Nel 2009, il bilancio di Starbucks Uk chiudeva con una perdita record di 52 milioni di sterline, ma il cfo Troy Alstead continuava a parlare di gestione redditizia.

Gli esercizi 2010 e 2011 si sono conclusi in rosso rispettivamente di 34 e 33 milioni.

Ma il risultato è stato salutato con favore dal presidente di Starbucks International John Culver, che dichiarava “siamo molto soddisfatti della nostra performance nel Regno Unito”.

In un’intervista con Reuters, Alstead ha indicato in particolare due elementi che contribuiscono a spiegare l’anomalia sopra descritta, entrambi riconducibili alle transazioni infragruppo tra le società facenti capo a Starbucks.

Il primo riguarda il pagamento delle royalty sulla proprietà intellettuale (nel caso di Starbucks pari al 6% sul totale del fatturato di vendita), che consentono di ridurre il reddito imponibile.

Una pratica comune a molte altre società. Nel caso di Starbucks esse vengono corrisposte a Starbucks Coffee EMEA BV, una società con sede ad Amsterdam. Quest’ultima ha peraltro dichiarato nel 2011 utili per 507.000 euro; a fronte di un fatturato di 73 milioni.

Vi sono poi i prezzi di trasferimento

Soni pagati alle società del gruppo che acquistano il caffè verde e I prezi di trasferimento trasformano in caffè torrefatto. Che hanno sede rispettivamente in Svizzera e in Olanda.

Le pratiche di transfer pricing di Starbucks sono state oggetto di accertamenti da parte del fisco inglese tra il 2009 e il 2010. Dai quali non è emersa però alcuna irregolarità.

I prestiti intrasocietari

Un terzo strumento utilizzato per abbattere l’imponibile è costituito dai prestiti intersocietari. A tale titolo, Starbucks Uk ha pagato nello scorso esercizio interessi per due milioni di sterline con uno spread decisamente sfavorevole: +4% sul Libor.

3 milirdi a fronte di 8,6 milioni di sterlinein tasse

A conti fatti, in 14 anni di attività nel Regno Unito, Starbucks ha conseguito un fatturato di 3 miliardi di sterline. Pagando appena 8,6 milioni di sterline di imposta sulle società.

Il record di Amazon: 0 tasse

Non hanno fatto molto meglio società come Amazon (zero imposta pagata lo scorso anno). O Facebook (appena 238.000 sterline corrisposte nel 2011 a fronte di 175 milioni di fatturato).

Due commissioni parlamentari (tesoro e conti pubblici) annunciano intanto di voler andare a fondo nella vicenda. Ascoltando i responsabili della Hmcr, l’autorità fiscale del Regno Unito.

La difesa sulle tasse

Starbucks dal canto suo rivendica la correttezza dei propri comportamenti. “paghiamo e continueremo a pagare i tributi dovuti nel pieno rispetto delle leggi britanniche”; ha dichiarato il direttore commerciale Kris Engskov. Ssottolineando che Starbucks ha creato in questi anni migliaia di posti di lavoro. E generato ulteriore ricchezza intrattenendo rapporti stabili con numerosi fornitori inglesi.

Ettore Diana, l’italiano che ha vinto i mondiali barman Iba categoria fancy a Pechino

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Ettore Diana
Ettore Diana

MILANO – Ettore Diana ha vinto a Pechino il campionato mondiale 2012 di barman IBA nella categoria Fancy. “Il titolo mondiale è arrivato e lo dedico a tutti i torrefattori italiani, con un ringraziamento particolare all’ azienda Pulicaf della famiglia Carubelli che mi ha sostenuto”.

Il cocktail mondiale era così: composto 3cl vodka neutra, 1,5 cl peach tree e 2.5 parfait amour, nello shaker con ghiaccio e direttamente nel bicchiere gocce di sciroppo di fragola fabbri, 0.5cl di curacao blu e 2cl di panna.

La curiosità della gara. “Cinque minuti prima della gara mi sono bevuto 3 espressi – ci ha detto Diana –. Che mi hanno dato una carica stupenda a uno come me che ho il caffè nel cuore. Il mio segreto nella pulizia degli shaker. Che, prima della gara ho pulito tutti i miei componenti con prodotti Pulicaf, erano puliti, lucidi e perfetti, mi piace curare ogni dettaglio, come la passione e l’emozione che ho messo nel mio cocktail per vincere”.

Verso TriestespressoExpo 2012 con la produzione di dalla Corte

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dalla corte

TRIESTE – Si svolge dal 25 al 27 2012 ottobre presso la Fiera di Trieste la sesta edizione di TriestEspresso expo. È la fiera B2B della filiera del caffè; un appuntamento che unisce alla presenza delle più qualificate aziende del settore, un ricco calendario di eventi collaterali.

Nello stand di Dalla Corte al padiglione A13, sarà esposta la macchina espresso dc pro. Che è lo sponsor ufficiale delle finali mondiali dei campionati di World Latte Art e World Coffee in Good Spirits. Che si svolgeranno dall’1 al 4 novembre a Seoul – Corea del Sud. Dalla Corte attende gli operatori per dar prova della sua alta qualità. Sia in fase di erogazione dell’espresso, sia nella realizzazione di una crema di latte “da campioni”.

Baristi e torrefattori sono invitati a presentarsi con la propria miscela per identificare le miglior condizioni di estrazione, che con le macchine Dalla Corte sono assicurate con continuità e senza alcun impegno da parte del barista, grazie al dialogo tra macchina espresso e grinder e alla regolazione automatica dei parametri di macinatura.

Gli operatori potranno inoltre verificare la grande funzionalità del nuovo sistema che permette il collegamento diretto tra il singolo gruppo della macchina espresso dc pro e il grinder dc one a esso dedicato: questo permette di dedicare a ogni gruppo una particolare tipologia di caffè, la granulometria del macinato e la temperatura di erogazione più idonee.

Dalla Corte è un fidato partner di Scae

Che quest’anno si presenta per la prima volta a TriestEspresso con proposte formative mirate alle esigenze degli operatori, con incontri sul cuptasting, il sistema del caffè verde e la latte art: protagonista della preparazione di ogni espresso e di ogni cappuccino nel corso di questi incontri è la macchina espresso dc pro di Dalla Corte.

Fiera di Trieste e Dalla Corte offrono inoltre ai visitatori l’occasione di unire il business al piacere di visitare questa splendida città e di vivere l’eccellenza di locali in cui l’espresso è un rito curato in ogni dettaglio, nel corso di tre mattinate a tema.

Protagonisti al banco bar il vice campione del mondo World Barista Championship in carica. Si tratta di Fabrizio Sención Ramírez  che utilizzerà il “sistema” composto dalla macchina espresso dc pro e dal grinder dc one.

Questi gli appuntamenti:

  •           Giovedì 25 ottobre, ore 9-12 “Cappuccino e cornetto, la tipica colazione italiana” presso la Pasticceria Sanna, via Galatti 13 – Trieste.
  •         Venerdì 26 ottobre, ore 9-12 “Il caffè espresso aromatizzato” presso il bar Ferrari, via San Nicolò 18 – Trieste.
  •        Sabato 27 ottobre, ore 9-12 “Cappuccino latte art” presso il Cafepiazzagrande, Piazza dell’Unità d’Italia 5 – Trieste.

Sono appuntamenti che uniscono qualità, gusto: E il piacere di incontrare e confrontarsi con uno dei più qualificati rappresentanti del mondo della caffetteria firmata Scae. Decisamente da non perdere.

Per informazioni: www.dallacorte.com

Accademia della Crusca: a Mosca, la lingua italiana si aggiorna sui nuovi mezzi

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accademia della crusca
Un vocabolario contemporaneo

MOSCA – Sta pensando a «un vocabolario contemporaneo» l’Accademia della crusca, prendendo in considerazione anche il linguaggio della radio e della tv. Perché, come dice Nicoletta Maraschio, presidente della storica istituzione, «la lingua non è soltanto il ‘fior di farinà». Per il quarto centenario della pubblicazione del Vocabolario degli accademici della Crusca, edito a Venezia nel 1612, una pregiata copia anastatica è stata presentata a Mosca in occasione della XII Settimana della Lingua Italiana nel mondo, e poi donata alla Biblioteca dell’Istituto Italiano di Cultura.

Accademia della crusca: a Mosca arriva la lingua italiana

«Un vocabolario oggi deve essere fatto non soltanto sulla base della lingua letteraria, ma anche tecnico, scientifica, della radio e della televisione», ha aggiunto la presidente dell’Accademia parlando con la stampa italiana. «Per ora stiamo parlando del progetto, sui tempi vedremo».

Molto apprezzata dal pubblico russo la presentazione – ospitata dall’Ambasciatore a Mosca Antonio Zanardi Landi presso villa Berg – dedicata al Vocabolario degli accademici della Crusca, alla presenza della Maraschio, della poetessa Olga Sedakova, dell’italianista Evgenij Solonovich e del direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Mosca Adriano Dell’Asta. Che ha dedicato il suo intervento a Aleksandr Isayevich Solzhenitsyn, lo scrittore dissidente che nei gulag russi, mentre di giorno lavorava (ha insegnato anche nella scuola secondaria), passava le notti scrivendo segretamente e ricopiando l’ottocentesco vocabolario della lingua russa di Dal’.

L’evento fa parte del programma di eventi compresi nella rassegna ‘Exhibitaly – Eccellenze Italiane d’Oggì, un’iniziativa sostenuta dal Governo italiano attraverso la quale, per quattro mesi, dal 12 settembre 2012 al 6 gennaio 2013, il pubblico russo potrà affrontare un suggestivo viaggio attraverso il genio e la creatività del nostro paese, nella splendida cornice dell’ex fabbrica di cioccolato Krasny Oktiabr.