lunedì 15 Dicembre 2025
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Energy drink: il consumo regolare aumenta il rischio di aritmie, lo studio

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Energy drink (immagine: Pixabay)

Il consumo regolare di energy drink è associato a un aumento significativo del rischio di aritmie e di innalzamento della pressione sanguigna secondo uno studio del Journal of the American Heart Association (2023). Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo di Nazzareno Silvestri per Microbiologia Italia.

I possibili pericoli degli energy drink

MILANO – Gli energy drink sono bevande stimolanti sempre più diffuse, utilizzate per aumentare la concentrazione, la resistenza e la sensazione di energia immediata. Tuttavia, il loro consumo eccessivo — o anche una sola dose in soggetti sensibili — può provocare tachicardia, ansia, tremori e, nei casi più gravi, disturbi cardiaci acuti.

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of the American Heart Association (2023), il consumo regolare di energy drink è associato a un aumento significativo del rischio di aritmie e di innalzamento della pressione sanguigna, specialmente nei giovani adulti e negli sportivi.

La tachicardia è una condizione in cui la frequenza cardiaca supera i 100 battiti al minuto a riposo.

Dopo il consumo di energy drink, il fenomeno può comparire anche entro 15–30 minuti, accompagnato da altri sintomi.

Meccanismo fisiologico

La caffeina stimola il rilascio di adrenalina e noradrenalina, ormoni che:

  • Aumentano la contrazione del cuore;
  • Dilatano i bronchi e i vasi muscolari;
  • Riducono il flusso sanguigno verso l’apparato digerente;
  • Provocano euforia seguita da agitazione e affaticamento.
  • In soggetti sensibili o con predisposizione cardiovascolare, ciò può scatenare tachicardia intensa, aritmie o palpitazioni.

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Interminati Spazi 2025: inaugura a Torino la mostra fotografica dedicata al “divino nella natura”

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Il logo Domori

TORINO – Si svolge oggi a Torino l’inaugurazione della mostra finale di interminati_spazi 2025, presso Domori Store (nello spazio Piani Culturali San Carlo) in Piazza San Carlo.

Interminati spazi è il progetto di fotografia partecipata ideato nel 2020 da Domori e la fotografia, e curato dal fotografo e artista Maurizio Galimberti. Giunto alle fasi conclusive della sua sesta edizione, il Progetto ha visto anche quest’anno un’ampia selezione di opere, da cui sono stati scelti i 40 autori che comporranno la mostra finale.

Tra questi, sono stati individuati i 10 finalisti (Lucrezia Albani, Marco Bevilacqua, Giulia Caminada, Emy Carzaniga, Luca Corradi, Antonella D’Errico, Massimo De Gennaro, Ana Maria Dinu, Adolfo Turati, Giorgia Velluti), tra i quali verranno nominati i tre fotografi che riceveranno le menzioni speciali dell’iniziativa — Menzione speciale Maurizio Galimberti, Menzione speciale Corriere della Sera Torino e Menzione speciale Domori — nel corso dell’evento inaugurale di oggi.

Il tema

Il tema della sesta edizione, Cioccolato, il cibo degli Dei. Il divino nella natura è un invito a volgere lo sguardo verso ciò che nella natura manifesta e racconta il divino. Un’occasione per ritrovare uno sguardo antico, capace di riconoscere la sacralità degli elementi naturali e di riscoprire una familiarità, in parte perduta, con ciò che è terreno, vivo e spirituale al tempo stesso.

Il tema 2025 ha toccato la sensibilità e l’immaginario di centinaia di fotografi: un racconto corale che restituisce la meraviglia del rapporto tra uomo e natura. Alberi, mare, foglie, terra – e l’uomo, sempre immerso nel paesaggio – sono i protagonisti di questa edizione. I 40 migliori scatti compongono la mostra che sarà inaugurata il 20 novembre a Torino, firmata come sempre dall’esperienza e dallo sguardo curatoriale di Maurizio Galimberti.

Le tre menzioni speciali

Menzione speciale Maurizio Galimberti:

Marco Bevilacqua: E basta na jurnat’ ‘e sol’

In questa fotografia ci sono tre grandi protagonisti: il mare, la composizione, e il tempo. Tre elementi senza un ordine di importanza, che insieme conferiscono all’immagine un senso di profondità, di divenire, di spazio.

È uno scatto privo di azione, che trova proprio nel senso di attesa e di pazienza la sua forza: le figure umane sembrano riposare, e persino gli oggetti, come la barca capovolta, partecipano a questa quiete, rimandando al moto invisibile del mare. Una fotografia di apparente semplicità, di solidissima tecnica e consapevolezza dello sguardo, soprattutto nel saper cogliere le simmetrie naturali di un momento fugace e una luce chiara, sospesa, che si armonizza perfettamente con la posa d’abbandono dei protagonisti.

Menzione speciale Corriere della Sera Torino:  

Marco Bevilacqua: E basta na jurnat’ ‘e sol’

L’impatto immediato porta l’occhio sulla donna appoggiata con la schiena alla cabina del lido. La figura trasmette un messaggio di spensieratezza senza età perché di solito al mare e al sole si associa un’idea giovanile e di vacanza, come se queste fossero prerogative esclusive degli under 30.

Inoltre, la spiaggia per niente affollata restituisce anche il significato di un tempo che scorre lento, di una stagione fuori stagione che rafforza l’immagine della donna predisposta a prendere il sole in uno scenario che racconta l’altra estate. Diversa, ma non per questo meno godibile. Anche per chi è di spalle.

Menzione speciale Domori

Lucrezia Albani: Ciò che resta

La foto rappresenta un raffinato gioco di luci e contrasti che evoca un forte senso di spiritualità e mistero, strettamente legato al mondo del “divino” e del “cioccolato”. La composizione del fiore, con un elemento quasi etereo e l’altro immerso nell’ombra, richiama la dualità tra materia e spirito, tra terreno e divino. Come il cioccolato nasce dalla trasformazione magica del cacao, simbolo di abbondanza e dono sacro nelle antiche culture, così questo scatto riesce a suggerire la presenza del “divino” nei dettagli naturali, gli stessi che ritroviamo anche nel cioccolato.

Dettagli della Mostra presso il Domori Store, Spazi Culturali (Piazza San Carlo 177)

Apertura al pubblico: dal 24 novembre al 24 dicembre

Orari: dal lunedì al venerdì: 12.00 – 18.00

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria: tel. 011.0243228 – domoristore.to@domori.com

Autori in mostra

Lucrezia Albani, Marco Bevilacqua, Stefania Boggio Bozzo, Marianna Cacciola, Giulia Caminada, Emy Carzaniga, Antonino Clemenza, Luca Corradi, Antonella D’Errico, Massimo De Gennaro, Ida Di Pasquale, Ana Maria Dinu, Marco Espertini, Amedeo Fontani, Giorgio Formenti, Francesco Gelati,

Claudio Gervasutti, Immacolata Giordano, Domenico Ianaro, Ines Maria Marzo, Anna Maria Melis, Mirko Meneghini, Claudio Minerdo, Roberto Montalbano, Sabina Pasquino, Enrica Passoni, Dario Piovera, Novella Predonzan, Manuela Proietti, Denise Rana, Barbara Ruella, Claudia Sajeva, Enza Sola, Adolfo Turati, Liliana Turati, Walter Turcato, Debora Valentini, Giulia Vecchiet, Giorgia Velluti, Enrico Zordan.

LE IMMAGINI DI INTERMINATI_SPAZI2025

  • le 40 immagini in mostra qui
  • le 10 immagini finaliste qui

Domori e la Fotografia è l’iniziativa permanente a sostegno e valorizzazione dell’Arte Fotografica; lanciata ad aprile 2019, #DomorielaFotografia collabora con grandi personalità del mondo della fotografia, costruendo percorsi culturali, formativi, espositivi e creativi. Lanciata nel 2020 via Ig come racconto collettivo per immagini del tempo del lockdown, interminati_spazi è poi diventata una rassegna annuale.

  • EDIZIONI PRECEDENTI:

Interminati spazi 2020. Immagini e poesia al tempo del lockdown. Mostra finale: Binaria, Gruppo Abele, Torino

  • interminati_spazi 2021 Insaziabili di vita.

Mostra finale: CAMERA Centro Italiano per la Fotografia, Torino

  • interminati_spazi2022

GRAZIE. Immagini di gratitudine e gentilezza.

Mostra finale: Domori Store (Spazio Eventi), Piazza San Carlo, Torino

  • interminati_spazi 2023

(PRE)VISIONI. Spunti per il possibile

Mostra finale: Domori Store (Spazio Eventi), Piazza San Carlo, Torino

  • interminati_spazi 2024

LA VITA E’ COME UNA SCATOLA DI CIOCCOLATINI non sai mai quello che ti capita

Mostra finale: Domori Store (Spazio Eventi), Piazza San Carlo, Torino

Musica e convivialità: l’importanza dei pubblici esercizi secondo Fipe

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La tavola rotonda “Il valore della musica e i pubblici esercizi” promossa da Fipe-Confcommercio (immagine concessa)

MILANO – La musica è a pieno titolo parte integrante dell’offerta dei pubblici esercizi. Nella cornice della Milano Music Week, si è tenuta la tavola rotonda “Il valore della musica e i pubblici esercizi” promossa da Fipe-Confcommercio da cui è uscito con forza il ruolo della musica come fattore fondamentale della proposta dei pubblici esercizi italiani per rispondere alle esigenze di un consumatore sempre più poliedrico.

L’evento ha visto la partecipazione di Lino Enrico Stoppani, Presidente Fipe-Confcommercio, Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Matteo Fedeli, Direttore Generale di SIAE, Andrea Pontiroli, Cofounder e Amministratore Delegato Santeria.

Cuore dell’appuntamento è stata la presentazione dell’ultima indagine Fipe, che fa una fotografia puntuale sulla presenza della musica nei pubblici esercizi e sulle tendenze del momento, con dati che documentano anzitutto il recupero del terreno perso con la pandemia.​

Nel dettaglio, la ricerca mostra che l’offerta di musica nei locali pubblici crea atmosfera (44,8%), rafforza l’identità del locale (36,7%), favorisce la socialità (15,7%) e stimola la scoperta di nuovi artisti e tendenze musicali (22,2%).

Per 6 cittadini su 10 la musica è un elemento decisivo nella scelta del locale in cui trascorrere momenti di svago e relax. Il cosiddetto “diritto al silenzio” nei locali pubblici non è un’opzione desiderabile: al contrario, la musica è percepita come parte essenziale dell’esperienza collettiva e del piacere dello stare insieme.

D’altronde, la musica accompagna i diversi momenti della giornata: il 97,6% degli intervistati la ascolta ogni giorno, a casa, durante gli spostamenti, al lavoro, oppure mentre fa sport o durante le proprie serate fuori. La musica è cultura, al pari dell’arte o della letteratura (49,9%), ma anche veicolo con cui si esprime la propria identità personale (35,8%), evasione dal quotidiano e linguaggio emotivo (28,9%).

Riguardo le tipologie di eventi musicali nei locali, nel 2025 il 63,6% degli intervistati dichiara che la musica di sottofondo ha accompagnato i propri momenti fuori casa, mentre il 37,8% ha assistito ad eventi di musica live o registrata.

La musica è imprescindibile e fa la differenza soprattutto nei cocktail bar (66%) e nei pub/birrerie (53,5%) mentre meno marcato è il ruolo giocato nei bar/caffè (28,7%) e nei ristoranti (16,5%). Colpisce che, nell’era della musica in streaming, per una quota significativa di persone i locali continuino ad essere un punto di scoperta musicale: il 30,5% riconosce loro la capacità di far conoscere nuovi artisti, tendenze, singoli e album.

E 1 italiano su 4 sarebbe disposto a pagare un supplemento di prezzo per vivere una serata accompagnata dalla musica giusta: un dato che è un chiaro segnale del valore esperienziale che la musica aggiunge all’offerta del locale.

Per comprendere al meglio valore e ruolo della musica nei pubblici esercizi è necessario osservare i dati Siae.

Nel 2024 sono 42.873 i locali (bar, ristoranti, pub, ecc.) che hanno ospitato “accompagnamenti musicali”, ovvero eventi musicali dal vivo o con musica registrata. Più della metà (56,2%) sono bar, lounge/cocktail bar seguiti dai ristoranti/pizzerie (37,3%), disco pub (6,6%). Ben 110.226 sono i locali pubblici che utilizzano musica d’ambiente come sottofondo sonoro: la maggioranza sono bar (62%) e ristoranti/pizzerie (34,3%), mentre su quote inferiori si collocano disco i pub (3,8%).

Con 171 eventi musicali in media al giorno, la Lombardia è al primo posto nella graduatoria regionale: in particolare, in regione ci sono il 14,4% dei locali che fanno accompagnamenti musicali in Italia (6.179 in valore assoluto) e il 16,6% degli eventi complessivi (62.529). Completano il podio Emilia Romagna (che concentra il 10,1% dei locali e l’11,6% degli eventi) e Veneto (rispettivamente 9,1% e 9,6%).

A fare da traino è la provincia di Milano, in cui i pubblici esercizi realizzano 16.437 eventi musicali: solo Roma ne fa di più, con 21.533 eventi nel 2024. La Lombardia mantiene il primato anche con riferimento alla musica d’ambiente: il 19% dei locali che la utilizza come sottofondo risiede nella regione.

Nel decennio 2014–2024 la crescita delle giornate con eventi musicali è evidente: dopo il crollo degli anni della pandemia ha ripreso slancio e nel 2024 ha raggiunto la soglia di circa 370 mila eventi. Ogni giorno in Italia ci sono oltre mille eventi all’interno dei pubblici esercizi.

Dati, questi, che confermano la centralità dei pubblici esercizi non solo come spazi di servizio per il consumo alimentare, ma come veri hub culturali in cui la musica, dal background sonoro ai concerti dal vivo, genera convivialità, l’innovazione e l’attrattività delle città e, possiamo dirlo, anche la cultura.

Crescono gli eventi musicali nei bar e nei ristoranti: +32% nei bar e +10% nei ristoranti. Al contrario, diminuisce il ricorso alla musica d’ambiente (-9% nei ristoranti e -14% nei bar) che non ha ancora recuperato i livelli pre-pandemia. Nel tempo del digitale e dello streaming, questa evoluzione racconta un cambiamento dell’offerta musicale nei locali pubblici che va nella direzione di una più alta qualità dell’intrattenimento sonoro. Per i locali che organizzano intrattenimenti musicali, la musica non è elemento accessorio ma diventa un elemento di identità e distintività dell’offerta in un contesto in cui l’accessibilità alla musica è profondamente cambiato.

“La musica è uno dei fattori di trasformazione delle nostre imprese nell’era post-Covid. Al centro di questa evoluzione c’è l’evidenza che i pubblici esercizi rappresentano un autentico valore pubblico, un presidio di socialità insostituibile nelle nostre città e nei nostri territori. Sono luoghi dove si fertilizza il vivaio della cultura musicale e le persone vanno per ritrovarsi, per stare insieme, per dialogare, per condividere esperienze. In questo quadro, la musica è un acceleratore di convivialità che fa bene anzitutto alle persone ma anche alle nostre città. Valorizzare e difendere questi luoghi, simbolo del modo di intendere le relazioni umane e la libertà, è un atto di civiltà, di resistenza e di coraggio, da enfatizzare nel decimo anniversario degli attentati di Parigi, che avevano come obiettivo proprio questi luoghi di aggregazione sociale”, ha commentato Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio.

“È per questo che siamo convinti sostenitori di manifestazioni come la Milano Music Week, mentre riconfermiamo il valore strategico della nostra collaborazione con SIAE nell’interesse di tutte le parti in causa: esercenti, autori e consumatori.”

“Questi dati mostrano con grande chiarezza che la musica non è un semplice accessorio dell’esperienza nei pubblici esercizi – ha dichiarato Matteo Fedeli, Direttore Generale di SIAE, ma un contenuto creativo con un valore culturale ed economico ben preciso. Per questo è fondamentale che chi lavora con la musica – autori, compositori ed editori – sia riconosciuto e tutelato. SIAE e FIPE collaborano da anni proprio con questo obiettivo: garantire che l’utilizzo della musica nei locali avvenga con modalità semplici, trasparenti e sostenibili, attraverso accordi che agevolano le tariffe e semplificano le formule di abbonamento per gli esercenti”.

Fedeli aggiunge: “Rendere più facile accedere alle licenze significa promuovere legalità, sostenere la creatività italiana e permettere ai pubblici esercizi di offrire un’esperienza musicale di qualità nel pieno rispetto dei diritti di chi quella musica la crea”.

Tisane: ecco le migliori opzioni che sostituiscono il caffè

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Le tisane senza caffeina sono degli ottimi sostituti per supportare la salute cardiovascolare e migliorare l’umore. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo di Massimo Vigilante per il portale d’informazione Ice News.

Le tisane senza caffeina: le alternative al caffè

MILANO – Le tisane senza caffeina possono rivelarsi sorprendenti alleate per chi cerca energia e vitalità senza il nervosismo conseguente alla caffeina. Ecco alcune delle migliori bevande energizzanti naturali che possono sostituire il caffè:

Tisana alla radice di ginseng: Conosciuta per le sue proprietà tonificanti, il ginseng è un ottimo modo per ritrovare energia. Può aiutare a migliorare le prestazioni fisiche e cognitive senza il picco di ansia associato alla caffeina.

Tisana alla menta: La menta ha un effetto rinfrescante e stimolante, che può favorire la concentrazione e portare a una sensazione di maggiore prontezza.

Tisana di rooibos: Questa bevanda sudafricana è naturalmente priva di caffeina e ricca di antiossidanti. È nota per le sue proprietà anti-infiammatorie e per contribuire al benessere generale.

Queste tisane non solo offrono un’alternativa piacevole al caffè, ma possono anche supportare la salute cardiovascolare e migliorare l’umore, rendendole perfette per la routine quotidiana.

Tisane rilassanti per combattere l’insonnia serale

Per chi ha problemi di insonnia, è cruciale trovare bevande che promuovano il riposo e il relax. Le tisane per dormire bene sono una scelta eccellente, in quanto possono contribuire a ridurre lo stress e favorire un sonno ristoratore. Ecco alcune tisane che si sono dimostrate efficaci:

Tisana alla camomilla: Nota per le sue proprietà calmanti, la camomilla è un rimedio popolare per migliorare la qualità del sonno. Se consumata prima di coricarsi, aiuta a rilassare i muscoli e a preparare il corpo per il riposo.

Tisana alla passiflora: Questa pianta è conosciuta per il suo effetto sedativo e può essere vissuta come un abbraccio caldo prima di andare a letto. Può essere particolarmente utile per chi soffre di ansia.

Infuso di melissa: La melissa è un’erba aromatica con proprietà calmanti e aiuta a ridurre l’irrequietezza notturna, facilitando l’addormentamento.

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Marco Feliziani, Ceo Simonelli Group, svela a HostMilano 2025 Record 120: l’icona del design Victoria Arduino, 120 anni di stile, innovazione e artigianalità per una macchina speciale che sarà prodotta in edizione limitata

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Marco Feliziani, amministratore delegato Simonelli Group

MILANO – Nel corso del Salone dell’ospitalità HostMilano 2025, abbiamo parlato con Marco Feliziani, amministratore delegato di Simonelli Group dal 2023. Ma, ancor prima di assumere questo ruolo, Feliziani è cresciuto insieme e all’interno di un’azienda che lo ha visto impegnarsi per oltre 14 anni per contribuire al successo del Gruppo di Belforte del Chienti (Macerata).

Record Victoria Arduino
La Record 120 di Victoria Arduino con il suo profilo inconfondibile che le permette di essere installata sia sopra sia sotto il bancone

E, a dimostrazione di questa profonda sinergia, è proprio Marco Feliziani la mente dietro all’ultima meraviglia targata Victoria Arduino, brand parte del Gruppo marchigiano. Con la visione manager che si è mantenuta costante negli anni, si è giunti alla realizzazione concreta del modello scenografico, ma vero, già sold out, presentato a HostMilano 2025. Stiamo parlando della Record 120 già sul podio delle regine del Salone.

Feliziani, come nasce questa Record 120?

Record 120 è l’icona che celebra il design di Victoria Arduino, i designer che hanno contribuito alla sua evoluzione e il marchio stesso.

Nei suoi 120 anni, Victoria Arduino ha sperimentato diverse collaborazioni con grandi designer come Luigi Caccia Dominioni e Giulio Cappellini e creato delle vere e proprie installazioni come ad esempio la macchina murale a 24 gruppi.

Per questo speciale anniversario ci siamo affidati a chi conosce nel profondo il brand e che ha disegnato i modelli della nuova era Victoria Arduino: Carlo Viglino.

L’ispirazione nasce dalla Tipo Mignon, una macchina degli anni Venti molto innovativa per quell’epoca. Ma Record 120 è nata con un obiettivo ben chiaro: celebrare il design di Victoria Arduino.

Victoria Arduino

È per questo che nel suo design è possibile individuare le linee morbide tipiche degli anni Cinquanta/Sessanta delle macchine della serie WAT e Automatica, la cura dei dettagli della serie Athena, l’essenzialità estetica di questa decade.

Non è stato semplice definirla per mandarla in produzione, abbiamo realizzato oltre 60 bozzetti e collaborato anche con uno studio che lavora per l’automotive. Ci siamo presi tutto il tempo necessario per ottenere una vera rappresentazione dell’iconico design Victoria Arduino.”

“Record 120 è la rappresentazione in limited edition dei 120 anni di storia del design Victoria Arduino”

“Sarà realizzata in soli 120 pezzi, ognuno dei quali è esso stesso un pezzo unico, perché rappresenta un anno di storia del brand dal 1905 al 2025. Chi la sceglie, non acquista solo una macchina per caffè espresso, ma un anno di storia del brand.

A HostMilano 2025, Record 120 è entrata ufficialmente nella Victoria Arduino Waiting List, che abbiamo chiuso in meno di tre giorni, avendo raggiunto tutte le 120 prenotazioni.  Un risultato straordinario che conferma quanto questa icona abbia saputo catturare attenzione ed entusiasmo.

Possedere Record 120 significa avere un pezzo unico, un oggetto iconico. Infatti per chi sceglie Record 120 non possiamo fare quello che di solito facciamo per qualsiasi altra macchina per caffè o macinino: l’oggetto è interamente realizzato a mano e richiede lavorazioni speciali, una produzione meticolosa e mai frettolosa. Non si tratta solo di una macchina per caffè espresso, ma di un investimento, un’affermazione e racconto di sé.

Vorrei aggiungere che Record 120 rappresenta pienamente il dna Victoria Arduino, non solo dal punto di vista del design, ma anche dell’innovazione e della capacità di evolvere insieme ai nuovi scenari del caffè. La sua unicità risiede nella versatilità intelligente con cui si adatta a contesti diversi, mantenendo sempre la stessa forza espressiva.

record 120 Victoria Arduino
Il grande tabellone esposto a HostMilano 2025 i 25 modelli della Victoria Arduino, ora parte del Simonelli Group, sullo sfondo della Record 120 che appare, come stilizzata dalla luce, in primo piano con il suo profilo già diventato inconfondibile

Può essere una macchina da caffè espresso tradizionale, protagonista del bancone, oppure un’elegante soluzione under counter che lascia spazio al dialogo tra barista e cliente: in entrambi i casi, Record 120 diventa il centro di un’esperienza estetica e funzionale che valorizza ogni ambiente.

Le sue linee iconiche e la cura dei dettagli raccontano un linguaggio di esclusività e raffinatezza, mentre la tecnologia integrata assicura prestazioni costanti e affidabili, indipendentemente dal contesto di utilizzo. Che si tratti di un locale di alta gamma, di un hotel di lusso o di uno spazio contemporaneo dedicato al caffè di qualità, Record 120 sa inserirsi con naturalezza, offrendo sempre un’esperienza unica che fonde innovazione, bellezza e identità.

Giuseppe Lavazza sull’abbassamento dei dazi Usa sul caffè: “Contribuirà, speriamo, a non favorire un ulteriore rialzo”

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Giuseppe Lavazza è il Presidente del Gruppo Lavazza e del Comitato italiano del caffè in Union Food (immagine concessa)

Giuseppe Lavazza, presidente dell’omonimo marchio, ha espresso ottimismo riguardo all’abbassamento dei dazi americani sul caffè (ne abbiamo parlato qui). Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo de Il Sole 24 Ore Radiocor e ripreso da Borsa Italiana.

Giuseppe Lavazza sui dazi del caffè

MILANO – L’abbassamento dei dazi americani sul caffè “è una buona notizia. Era nell’aria. Se no si sarebbe creata una situazione di forte squilibrio che sarebbe” andata a discapito “soprattutto dei torrefattori americani”.

Lo ha detto il presidente di Lavazza, Giuseppe Lavazza, a margine dell’evento ‘Il futuro della sostenibilità tra sfide emergenti e transizione competitiva’ organizzato da Conai e Corriere della Sera, come riportato da Il Sole 24 Ore Radiocor.

La decisione sui dazi arriva in un “momento in cui le quotazioni del caffè sono già in fortissima tensione per ragioni prettamente legate a scarsità da una parte di produzione ma anche a forte speculazione. Questa iniziativa contribuirà, speriamo, a non favorire un ulteriore rialzo”, prosegue Lavazza.

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Adolfo Stefanelli festeggia nel negozio in via Molino delle Armi 23: una serata natalizia ispirata al Carosello

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Adolfo Stefanelli ed Elisa Blandini Maitre Chocolatier

MILANO – In via Molino delle Armi 23, Adolfo Stefanelli ha celebrato il negozio con un evento serale dedicato al Natale, trasformando lo spazio in un set ispirato al mondo del Carosello, tra tradizione, creatività e racconto visivo.

La serata ha proposto un percorso immersivo attraverso i prodotti natalizi della pasticceria: torrone, vin brulé, calici personalizzati Ca’ del Bosco, praline, soggetti in cioccolato e l’immancabile tavola imbandita, elemento centrale dell’allestimento.

Quest’ultima non è stata pensata come semplice esposizione, ma come immagine simbolica del momento più dolce delle feste: quello dopo il caffè, quando ci si ritrova seduti a tavola ad aspettare la mezzanotte, tra dolci, chiacchiere e quella tipica atmosfera sospesa del Natale.

Adolfo Stefanelli panettone decorato

Tra panettoni gioiello, schiaccianoci, giostrine, palline di Natale in cioccolato e ghirlande, l’allestimento ha ricreato la dimensione festosa, giocosa e familiare delle serate natalizie. Non sono mancati i prodotti più identitari della pasticceria: i fichi del giardino di famiglia e le mele cotogne lavorate dalla mamma di Adolfo, ingredienti che rientrano nella filosofia di una produzione fortemente legata alla stagionalità e alle proprie radici.

Una filosofia inclusiva e artigianale

Alla base del progetto firmato Adolfo Stefanelli c’è un’idea precisa: realizzare prodotti di altissima qualità accessibili a tutti, senza esclusioni. L’offerta comprende proposte gluten-free, lactose-free e vegan, curate con la stessa attenzione dedicata ai prodotti tradizionali.

Come racconta la maitre chocolatier Elisa Blandini, ogni creazione nasce da un lavoro di ricerca sul prodotto, sulle tecniche e sugli abbinamenti. La maggior parte delle preparazioni viene eseguita a mano, con un approccio “poco e spesso” che garantisce freschezza e fragranza costanti.

Le materie prime sono selezionate con cura, privilegiando eccellenze italiane e zuccheri meno raffinati; fanno eccezione solo il cioccolato Barry e il burro francese, scelti per caratteristiche specifiche. L’utilizzo di ingredienti stagionali – come fichi, marroni o ciliegie, protagonisti anche dei boeri – rappresenta un ulteriore tratto distintivo.

I panettoni decorati: solo 100 pezzi, già un cult

Tra i prodotti più attesi del periodo, spiccano i panettoni decorati, realizzati in soli cento pezzi. Ogni panettone mantiene un cuore classico e fragrante, ma viene trasformato all’esterno in una vera opera decorativa in cioccolato.

La magia della cioccolateria nel periodo più dolce dell’anno

Durante il periodo natalizio, la cioccolateria di Stefanelli si trasforma in un laboratorio di regali raffinati: soggetti natalizi in cioccolato, abete in quattro varianti, praline curate nel minimo dettaglio e sculture pensate per stupire chi cerca un dono elegante e gourmet.

La dedizione di Adolfo Stefanelli verso i clienti è uno dei tratti che meglio raccontano la sua visione. Ascoltare i bisogni di chi entra in negozio non è un’abitudine, ma un metodo di lavoro.

Non a caso, già dal 26 dicembre, Adolfo inizia a progettare le nuove creazioni per il Natale successivo: un percorso che dura un anno intero e che culmina nella realizzazione di prodotti pensati non solo per stupire, ma per rispondere a desideri reali dei suoi clienti.

Eudr: la maggioranza Giorgia per approvare il rinvio, Trump toglie i dazi al caffè brasiliano, ma solo al verde

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giorgia meloni riforma decreto
Giorgia Meloni (immagine presa da Facebook)

MILANO – L’Eudr mette in crisi ancora una volta in crisi la maggioranza Ursula ed evidenzia il passaggio strisciante, in seno al parlamento europeo, verso quella che qualcuno ha ribattezzato la “maggioranza Giorgia”. Il Partito popolare europeo – come osservava la settimana scorsa David Carretta su Start Magazine – ha votato il pacchetto “Omnibus I”, che semplifica sostanzialmente gli obblighi di rendicontazione e due diligence sulla sostenibilità, assieme alle destre, “rifiutando qualsiasi compromesso con gli altri gruppi che formano la maggioranza pro-europea al Parlamento europeo”.

La “maggioranza Ursula” è formata dai gruppi politici che hanno sostenuto von der Leyen nel primo e nel secondo mandato.

“Oltre al Ppe, la sua famiglia politica, ci sono i Socialisti & Democratici (S&D) e i liberali di Renew, a cui spesso si aggiungono i Verdi – continua Carretta – Sono loro che hanno garantito a von der Leyen i voti necessari per essere rieletta come presidente della Commissione e per confermare tutto il collegio dei commissari”.

Ma il rafforzamento delle destre alle elezioni europee del giugno 2024 “ha offerto al Ppe l’occasione di trovare una maggioranza alternativa per portare avanti i suoi obiettivi”, che assomiglia, in parte, a quella che regge il governo Meloni.

A formarla, oltre al Ppe, i gruppi dei Conservatori e riformisti europei (Ecr), dei Patrioti (Patriots) e dell’Europa delle nazioni sovrane (Ens), che insieme hanno di 190 seggi sui 720 del Parlamento europeo, cui vanno sommati i 188 seggi del Ppe, per un totale di 378 voti.

Comunicaffè non entra mai nel merito delle questioni politiche

Se abbiamo fatto un po’ di conti – prendendo a prestito i calcoli e le riflessioni di uno dei più competenti giornalisti italiani in materia di affari europei – è semplicemente per spiegare un po’ meglio ciò che è accaduto e ciò che potrebbe accadere ancora nel tormentato iter dell’Eudr.

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Omar Zidarich, presidente del Gruppo Italiano torrefattori, a Roma per la Guida dei caffè e dei torrefattori e la 10ª settimana della cucina italiana nel mondo

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Omar Zidarich, presidente del Gruppo Italiano Torrefattori caffè
Omar Zidarich, presidente del Gruppo Italiano Torrefattori caffè

ROMA – Il presidente del Gruppo Italiano Torrefattori Caffè, Omar Zidarich, sarà presente nella capitale il 27 novembre 2025 alla cerimonia di presentazione della nuova Guida dei caffè e delle torrefazioni d’Italia 2026. L’evento, promosso da Gambero Rosso, si terrà presso il cinema The Space – Moderno in Piazza della Repubblica.

Si tratta di un appuntamento inedito e di grande rilievo per il settore del caffè, in quanto la Guida 2026 costituisce la prima edizione dedicata alle torrefazioni italiane inserita nel prestigioso calendario delle guide gastronomiche nazionali.

La Guida dei Caffè e delle Torrefazioni d’Italia è concepita come un’opera di valore per tutto il settore: si propone di mappare le torrefazioni di ogni regione e provincia italiana e di offrire agli amanti del caffè uno strumento unico per orientarsi tra le migliori miscele e i monorigini disponibili sul mercato.

I curatori di questa prima edizione sono due noti coffee expert nazionali, Andrej Godina e Mauro Illiano, che hanno introdotto un innovativo sistema di valutazione, i “macinini”, per differenziare i profili organolettici dei caffè recensiti.

Partecipando alla presentazione della Guida, il Presidente Zidarich intende esprimere il sostegno del GITC verso un progetto che valorizza le torrefazioni italiane e promuove la cultura del caffè nel Paese.

La cerimonia di lancio della Guida rappresenta inoltre un’occasione per incontrare operatori, esperti e appassionati del settore, consolidando i rapporti tra imprese roaster associate al GITC e i principali attori della filiera caffeicola.

Attraverso questo evento, il Gruppo Italiano Torrefattori conferma il proprio impegno a fianco delle aziende torrefattrici, riconoscendone il contributo alla tradizione e all’innovazione del comparto.

X edizione della Settimana della cucina italiana nel Mondo

Il giorno successivo, 28 novembre 2025, il oresidente Omar Zidarich parteciperà a Roma a un incontro riservato nell’ambito della X settimana della cucina italiana nel mondo.

L’iniziativa, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), celebra quest’anno il decimo anniversario con il tema “La cucina italiana tra cultura, salute e innovazione”.

Questa rassegna, nata nel 2016 per dare continuità agli obiettivi di Expo Milano 2015, è diventata una manifestazione di livello globale finalizzata a valorizzare le eccellenze del sistema eno-gastronomico italiano.

Ogni anno coinvolge Ambasciate, Consolati, Istituti Italiani di Cultura e uffici ICE in tutto il mondo, proponendo eventi che vanno da degustazioni e showcooking a seminari e convegni tematici. Per l’edizione 2025 è stato predisposto un ricco programma di iniziative, culminante nella conferenza inaugurale che si svolgerà il 28 novembre proprio a Roma.

In quest’occasione il GITC è stato invitato come ospite d’eccezione a partecipare a un evento esclusivo presso Villa Madama, sede di rappresentanza del Ministero degli Esteri. La presenza del GITC, come rappresentante formale del settore delle torrefazioni italiane, sottolinea il riconoscimento del caffè quale elemento chiave del patrimonio gastronomico nazionale.

La partecipazione del GITC alla X Settimana testimonia quindi il forte interesse delle istituzioni nel coinvolgere i produttori di caffè italiani nelle strategie di promozione del Made in Italy all’estero. In sintesi, si tratta di un’occasione in cui il Gruppo può far sentire la propria voce a fianco di altri protagonisti del sistema agroalimentare italiano di fronte a rappresentanti governativi, diplomatici e stampa, rafforzando il concetto che il caffè è parte integrante del patrimonio culinario nazionale.

Valorizzazione dell’intera filiera del caffè

Questi due appuntamenti romani confermano come il ruolo del GITC sia sempre più centrale nel panorama delle iniziative di settore. La partecipazione del Gruppo Italiano Torrefattori Caffè ad eventi di così alto profilo dà ulteriore lustro all’intera filiera del caffè.

La presentazione della Guida dedicata alle torrefazioni offre alle aziende associate una vetrina importante, poiché rende visibile la qualità delle loro miscele e premia l’eccellenza italiana.

L’invito alla Settimana della Cucina evidenzia che il caffè è ormai riconosciuto non solo come semplice bevanda, ma come componente essenziale della cultura gastronomica italiana, in grado di valorizzare l’identità del nostro Paese nel mondo.

La partecipazione del Gruppo Italiano Torrefattori Caffè a questi eventi conferma che la nostra associazione sta assumendo un peso sempre maggiore anche a livello istituzionale. Questo riconoscimento si traduce in una serie di vantaggi concreti per il GITC e per le imprese socie.

Innanzitutto, il Gruppo si rafforza come interlocutore privilegiato nelle politiche nazionali legate all’agroalimentare, grazie alla visibilità ottenuta negli ambiti governativi; i torrefattori associati beneficiano indirettamente di un’immagine di prestigio: essere protagonisti di iniziative promosse da organismi autorevoli incrementa la credibilità di ogni singola azienda sul mercato, anche in chiave export.

In buona sintesi, la presenza del GITC in tali contesti rafforza l’idea che il caffè italiano debba essere considerato alla stregua degli altri prodotti di punta della cucina tricolore.
L’ampliamento della rilevanza del Gruppo Italiano Torrefattori Caffè a livello nazionale e istituzionale è infatti un risultato estremamente positivo, che rafforza l’orgoglio collettivo di appartenere a una filiera d’eccellenza.

Il Presidente Omar Zidarich e tutto il Consiglio Direttivo ringraziano le imprese associate per il contributo quotidiano e invitano i soci a condividere l’entusiasmo per questi riconoscimenti, sapendo che la coesione del GITC sarà la chiave per cogliere le nuove opportunità di visibilità e sviluppo che si profilano all’orizzonte.

Trieste Coffee Experts: le fiere internazionali sostengono l’evento dei Bazzara

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Le aziende presenti (immagine concessa)

TRIESTE – “Per un evento costruito interamente dal team Bazzara, credo che il supporto di eventi fieristici così importanti a livello globale rappresenti un grande riconoscimento per la nostra realtà.” Così Andrea Bazzara ha commentato il crescente interesse internazionale attorno al Trieste Coffee Experts, di cui è event director.

Un summit che quest’anno si presenta ai blocchi di partenza con un’importante batteria di sponsor, partner e media nazionali e internazionali: oltre 80 realtà hanno scelto di sostenere questa ottava edizione.

In una cornice così ampia e qualificata, Andrea ha sottolineato un aspetto decisivo per un evento B2B come il Trieste Coffee Experts:

“È fondamentale riconoscere il valore del sostegno proveniente dai principali colossi fieristici nazionali e internazionali. Il fatto che manifestazioni di tale rilievo abbiano deciso di appoggiare il nostro summit non è soltanto un motivo di orgoglio, ma una conferma della credibilità che il nostro evento, la nostra azienda e la nostra città esprimono nel mondo del caffè.”

Tra le fiere italiane spiccano innanzitutto Host – Fiera Milano, considerata tra le principali manifestazioni globali dedicate al mondo horeca e al foodservice.

A seguire Sigep, evento leader per i settori del gelato, della pasticceria, del caffè e della panificazione artigianale, che ogni anno richiama operatori da tutto il mondo a Rimini. A completare il quadro italiano c’è TriestEspresso Expo, manifestazione biennale interamente dedicata all’espresso e alla filiera del caffè — dalla materia prima alla tazzina — che “gioca in casa” proprio a Trieste, città da sempre riconosciuta come capitale del caffè.

I loghi (immagine concessa)

Accanto al supporto delle manifestazioni italiane, il summit può contare anche su un’importante rete di fiere estere. Dalla Cina arrivano realtà di primo piano come Cafeex, Hotelex e FHC.

A livello asiatico si distinguono anche l’Asean Café Show in Thailandia e la Coffee Expo Seoul in Corea del Sud, entrambe piattaforme fondamentali per il settore specialty. Sul fronte americano, l’Honduras partecipa con Cafexpo, dedicata al caffè di origine centroamericana, mentre dall’Africa arriva il Marrakech Coffee and Tea Festival, evento che unisce business e cultura del caffè e del tè. Completano il quadro Café Show Vietnam, uno dei principali hub fieristici dell’area e le fiere europee: GR8 Coffee Festival dalla Croazia e Horeca dalla Grecia.