martedì 26 Agosto 2025
Home Blog Pagina 22

Il museo La citta del cioccolato apre a Perugia il 28 ottobre

0
perugia cioccolato
La Città del cioccolato aprirà il 28 ottobre 2025: l'annuncio in occasione della Giornata mondiale del cioccolato (immagine concessa)

PERUGIA – IL 7 luglio pomeriggio, alle ore 16.30 presso la Terrazza dell’ex Mercato Coperto di Perugia, si terrà la cerimonia d’inizio del countdown per l’apertura del più grande e innovativo museo esperienziale in Italia dedicato al cacao e cioccolato.  Tra i presenti, ad aprire l’appuntamento, anche Stanislav Kramsky, che vanta a Praga la collezione di incarti di tavolette di cioccolato più grande al mondo e Roberto Caraceni, tra i più apprezzati  esperti di cacao e cioccolato, nonché direttore del LAB, il polo didattico della Città del cioccolato in corso di realizzazione presso gli ex locali nei quali, nel 1907, è nata la Perugina; un intervento di straordinario valore, reso possibile grazie anche al sostegno finanziario di Luisa Spagnoli Spa.

L’apertura del museo La città del cioccolato

A seguire, le visite guidate al cantiere, prenotate nei giorni scorsi da più di 100 persone che avranno così la possibilità di vedere da vicino lo stato dell’arte dei lavori edili e impiantistici ormai  giunti alla loro fase conclusiva.

Al termine del percorso di visita, ad attendere i partecipanti un rinfrescante ChocoMojito da degustare presso il nuovo The Chocolate Bar che aprirà i battenti proprio oggi, in occasione della Giornata mondiale del cioccolato, per poi essere assoluto protagonista durante l’imminente Umbria Jazz e, a seguire, per tutta l’estate, proseguendo con l’apertura della Città del Cioccolato.

Uno spazio particolarmente accogliente e climatizzato con protagonisti alcuni prodotti dolci e salati assolutamente originali e dei quali si sentirà molto parlare. Molto ricca l’offerta sul fronte beverage, in particolare del mondo mixology. All’esterno del The Chocolate Bar uno spazio allestito in terrazza con eleganti arredi che consentirà di apprezzare al meglio uno dei più bei panorami dell’Umbria.

“In questi ultimi mesi – dichiara Vasco Gargaglia, presidente del CDA di Destinazione Cioccolato Srl SB – sono stati fatti dei progressi significativi nel nostro cantiere che abbiamo costantemente fatto conoscere attraverso i nostri canali Social. Oggi siamo nella prima fase di tinteggiatura dei 2.800 mq di spazi che ospiteranno un percorso davvero interessante e unico nel suo genere, non solo in Italia ma in tutto il mondo”.

La scelta di aprire il 28 Ottobre è stata dettata, in primis, dalla volontà di ricordare la giornata inaugurale del Mercato Coperto di Perugia che avvenne nel 1932, lo stesso giorno alle ore 15.30, dopo soli 11 mesi di lavori.

Ricordiamo che il Mercato Coperto di Perugia rappresenta uno dei primissimi edifici realizzati in Italia con la tecnica del cemento armato, grazie a un progetto firmato dall’ingegnere del Comune di Perugia Giuseppe Grossi e fortemente voluto dal Podestà Giovanni Buitoni che, come noto, fu anche uno dei protagonisti dell’inizio della storia del cioccolato di Perugia.

“Oggi possiamo ritenerci soddisfatti – dichiara Eugenio Guarducci, direttore dei lavori e direttore artistico della Città del cioccolato – per le tempistiche che abbiamo rispettato. Oltre al cantiere edile, esiste un altro cantiere “invisibile”, dislocato principalmente in Umbria ma anche in altre parti d’Italia, che si sta occupando degli allestimenti interni e che è composto da un numero importante di scenografi, falegnami, progettisti digitali, esperti di audio e luci, designers, grafici, etc”.

La biglietteria on line della Città del Cioccolato aprirà a partire dal prossimo 20 settembre.

Rafa Oliveira, ceo di Jde Peet’s: “Il mercato del caffè presenta un enorme potenziale di crescita” e intanto Hartree Partners chiude l’acquisizione del crudista Volcafe

0
Jde Peet's
Il ceo di Jde Peet's Rafa Oliveira durante il Capital Markets Day (credits: Jde Peet's)

MILANO – In occasione del Capital Markets Day, che si è svolto il 1° luglio ad Amsterdam, Jde Peet’s ha illustrato le sue strategie di sviluppo e fornito – nelle presentazioni dei top manager – interessanti dati di mercato e spunti di riflessione, che vogliamo passare in rassegna in questo articolo. Premessa di partenza: il caffè rimane una categoria merceologica estremamente attrattiva – come ha spiegato, in apertura, il ceo Rafa Oliveira – con un mercato enorme e una forte resilienza.

Veicolo di socializzazione e genere di conforto, al tempo stesso, il caffè è la terza bevanda più consumata dopo l’acqua e il tè. Genera un fatturato annuale di 338 miliardi di euro, derivante per un terzo dal canale alimentare e per i due terzi dal fuori casa.

La categoria caffè presenta 5 potenti dinamiche: 1) è resiliente ai cicli economici; 2) è onnipresente nella vita della gente, con una frequenza di interazione del consumatore senza eguali; a dispetto delle dimensioni ha ancora notevoli spazi 3) di crescita e 4) di premiumizzazione; infine 5) è in sintonia con alcuni importanti trend globali.

I consumi di caffè crescono attraverso i cicli economici, a prescindere dall’andamento del pil e degli altri indicatori macroeconomici, dalle crisi locali e globali e dalle pandemie

Nei momenti di crisi economica, i consumi possono cambiare in termini qualitativi, ma la gente continua bere caffè.

La frequenza di consumo del caffè è nettamente superiore, in termini di atti di consumo, rispetto a quella di altri prodotti voluttuari, come gli snack, i prodotti dolciari o le bevande alcoliche.

Contenuto riservato agli abbonati.

Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.

BARK: qui l’American Barbeque si unisce allo specialty coffee nella provincia di Reggio Calabria

0
Da Bark BBQ @coffeeandlucas @myMediastudio
Da Bark BBQ @coffeeandlucas @myMediastudio

GIOIOSA IONICA (Reggio Calabria) – Quando l’American barbeque incontra lo specialty coffee è sempre una notizia, ancor più se questo abbinamento viene proposto in una piccola provincia calabrese: è una realtà, Bark, esiste dal 2018, ed è la scommessa – fin qui vinta – di due ragazzi, Alice Agostino e Daniel D’Alù. La storia inizia come tante altre quando si parla di caffè in Italia: prima non bevevano espresso, poi è avvenuto il magico incontro con le estrazioni alternative in una caffetteria della capitale.

Bark nasce dall’esperienza all’estero, anche negli States

Dove i ragazzi innanzitutto si innamorano dell’American Barbeque: “Qualcosa che in Calabria mancava, soprattutto nella provincia” spiega D’Alù.

Si punta tutto sull’alta qualità, sull’artigianalità delle lavorazioni: viene prodotto tutto in casa, dal pane al gelato. BARK (Beer and Barbeque), non poteva che allinearsi con il resto dell’offerta anche per quanto riguarda il caffè: da un inizio timido con le cialde, accade il cambio di rotta con l’inserimento di alcune proposte di Aliena Coffee Roaster e di His Majesty The Coffee (Il trait d’union arriva da Otaleg e CoffeeandLucas che ha inziato a curarne l’aspetto della comunicazione social).

Cominciato inizialmente con le cialde, poi il cambio di rotta: prima alcune proposte di Aliena Coffee Roaster, His Majesty The Coffee. Per l’espresso il Senhor Niquino (monorigine brasiliano naturale), il blend Dark side of Moodoetia (Brasile naturale, India ed Etiopia lavati), venduti sempre ad un prezzo accessibile di due euro, preparato anche in singolo e in rotazione a seconda dei consumi e alla disponibilità del prodotto.

Dettagli e accessori da Bark: macchina per espresso, una Sage Barista Express. Acqua microfiltrata. Un macinacaffè a parte manuale, il Comandante. Consumi di materia prima non eccessivi: volumi mensili attorno al chilo.

Per il filtro si va dal V60 all’Aeropress, sperimentato l’Hoop, il cold brew in drip. D’Alù conferma un grande classico: “Ovviamente viene ordinato di più l’espresso. Dal 2020 in poi comunque, lo specialty è stata una scelta che ha premiato.”

Daniel D’Alù @coffeeandlucas @myMediastudio

Il motivo viene subito spiegato dallo stesso titolare: “I sapori che abbiamo scelto per il nostro espresso si avvicinano volutamente alle note cioccolatose, più facili da comprendere dal consumatore finale.”

Da Bark anche abbinamenti tra dessert, gelato e caffè e attualmente si sta sperimentando anche un po’ di mixology con qualche prova insieme a distillati e bitter in aggiunta al cold brew e al filtro.

La mixology da Bark @coffeeandlucas @myMediastudio
La mixology da Bark @coffeeandlucas @myMediastudio

Una soluzione che potrebbe funzionare, dato che Bark fa orari che invitano a intraprendere questa direzione: aperto dalle 18.30 alle 24, i cocktail sono serviti.

A coprire il servizio e l’operatività, da Bark lavorano 4 persone fisse, due in cucina e due in sala, di 65-70 metri quadri e con 40 posti a sedere. Oltre a questo Bark è dotato di un piccolo dehors con altri dieci sedute posizionato all’ingresso e attivo tutto l’anno, su una delle strade principali del paese.

HostMilano presenta tecnologie, format e nuovi consumi dell’hospitality

0
hostmilano
Fiera Milano presenta HostMilano 2025, la manifestazione leader mondiale per l’ospitalità, il fuoricasa e il food retail (immagine concessa)

MILANO – Dall’automazione intelligente ai menù guidati dall’intelligenza artificiale, passando per la sostenibilità che influenza scelte e consumi, l’ospitalità e il fuoricasa stanno vivendo un’evoluzione senza precedenti: per offrire ai clienti esperienze sempre più multisensoriali e immersive, le tecnologie all’avanguardia si fondono con design e funzionalità per dare vita a soluzioni hi-tech ma accoglienti.

Tendenze che guidano la crescita del mercato: secondo dati ExportPlanning, nel 2024 la produzione mondiale dei comparti presenti a Host 2025 è pari a 189,9 miliardi di euro e vede protagonista in termini di crescita la ristorazione professionale che registra un +8,6% rispetto all’anno precedente.

Il place to be per aziende e professionisti da tutto il mondo

È in questo scenario dinamico che Fiera Milano presenta HostMilano 2025la manifestazione leader mondiale per l’ospitalità, il fuoricasa e il food retail: il place to be per scoprire in anteprima le tendenze che guideranno il futuro dell’hospitality globale.

A pochi mesi dal taglio del nastro, il 17 ottobre prossimo, sono già oltre 1.700 gli espositori registrati – dai top player alle PMI d’eccellenza – dei quali il 44% internazionali da 54 Paesi. Tra i più attivi si segnalano, oltre all’Italia, Germania, Spagna, Francia, Paesi Bassi, Stati Uniti e Regno Unito. Tante le new entry dal Sud America e dal Sud-Est Asiatico.

Aziende che incontreranno oltre 700 hosted buyer provenienti da circa 75 Paesi, altamente profilati anche con il supporto di ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Tra i principali settori target: distributori, rivenditori, esportatori/importatori; ristorazione, food service e fuoricasa; retail e GDO; attività ricettive; centri commerciali e location; chef, professionisti e consulenti. Le Americhe (35%), Medio Oriente e Africa (28%), Asia e Oceania (14%), oltre all’Europa e Paesi CIS (24%), sono le principali aree estere di provenienza.

Un layout ancora più fluido ed efficace

Host 2025 presenterà una panoramica completa dell’innovazione nel settore, coniugata con affondi verticali nei singoli comparti, organizzati per affinità di filiera: ristorazione professionale e bakery-pasta-pizza; caffè-tea, bar-macchine caffè-vending, gelato-pastry; tavola-tecnologia-arredo contract.

In questa edizione, il layout si rinnova per favorire un’esperienza di visita ancora più fluida ed efficace: dalla rafforzata continuità tra padiglioni, a partire da Porta Est con l’accesso a metropolitana e ferrovia, fino all’integrazione dei padiglioni biplanari 8-12 e 16-20, che garantiranno un flusso costante di visitatori a tutte le corsie dedicate a caffè-tea, bar-macchine caffè-vending, grazie al collegamento diretto situato al secondo piano.

Il padiglione 18 inoltre, posizionato immediatamente di fronte al 20, sarà condiviso con il Gelato, facilitando il cross-selling tra filiere affini e rendendo più diretto il passaggio all’area dedicata.

Opportunità di business da cogliere subito, approfittando dell’opzione Early Bird entro il 17 settembre prossimo: accesso per un giorno a 54 euro anziché 72, per due giorni a 71 euro invece di 94 e per tre giorni a 95 euro anziché 127. Il pass per tutte le giornate è invece disponibile a 112 euro invece di 149.

Il maestro cioccolatiere Davide Comaschi presenta l’hub sCIOCk in Fiera a ottobre

0
davide comaschi sCIOCk
Davide Comaschi (immagine concessa)

MILANIO – Si scrive sCIOCk, si legge rivoluzione. È questo il nome del nuovo progetto ideato dal maestro cioccolatiere e creativo del gusto Davide Comaschi, che debutterà dal 17 al 21 ottobre 2025 all’interno di HostMilano, la manifestazione internazionale dedicata all’ospitalità e alla ristorazione professionale, in scena a Fiera Milano Rho.

“sCIOCk – Cioccolato in movimento” sarà uno spazio culturale e sensoriale interamente dedicato al mondo del cioccolato e alle sue molteplici declinazioni: dalla pasticceria alla ristorazione, dall’alta cucina all’hotellerie, fino al design, alla ricerca e alla sostenibilità. Un’arena dinamica e interattiva dove professionisti, appassionati e operatori del settore potranno confrontarsi, apprendere, sperimentare.

All’interno dell’area – progettata per favorire l’incontro e lo scambio di idee – si alterneranno talk tematici, masterclass tecniche, dimostrazioni dal vivo e tavole rotonde con i protagonisti dell’industria dolciaria, chef, pastry chef, designer del food, aziende e opinion leader del settore. L’obiettivo è quello di dare vita a un vero e proprio movimento culturale attorno al cioccolato, che superi le barriere tradizionali e ne valorizzi la complessità, la tecnica e il costante processo di evoluzione.

Il nome scelto da Comaschi è già una dichiarazione d’intenti: “CIOC” come cuore della parola cioccolato, ingrediente protagonista. “sCIOCk” come gioco fonetico e visivo che richiama lo shock positivo, la scossa creativa, ma anche il movimento continuo del cioccolato fuso, vivo, in trasformazione. Il “cioccolato in movimento” è quindi metafora e realtà: un invito al cambiamento, alla contaminazione, all’innovazione, senza mai dimenticare tecnica e cultura.

“Ho voluto creare uno spazio aperto, contemporaneo, dove il cioccolato non è solo un prodotto, ma un linguaggio – racconta Davide Comaschi –. Con sCIOCk portiamo a Host un luogo dove si parla, si impara, si sperimenta. Dove il sapere incontra il sapore. Per questo riteniamo che Host Milano sia il luogo naturale per avviare un percorso culturale con tutti i principali stakeholders del mondo del fod&beverage e dell’hospitality”.

“Siamo entusiasti di accogliere a Host Milano un progetto come sCIOCk, che unisce innovazione e alta professionalità in modo dinamico e stimolante – dichiara Francesca Cavallo, head of hospitality exhibitions di Fiera Milano -. Avere con noi Davide Comaschi e ospitare un evento così visionario rappresenta un vero valore aggiunto e rafforza ulteriormente il ruolo della manifestazione come piattaforma internazionale di riferimento per il mondo dell’ospitalità. Una sinergia fondata sulla piena condivisione dei valori che animano sia sCIOCk che Host: innovazione continua, creazione di connessioni, contaminazione tra saperi e apertura al futuro”.

sCIOCk nasce così come piattaforma in evoluzione, con l’obiettivo di estendersi oltre la fiera e diventare un riferimento per la formazione, l’aggiornamento professionale e la divulgazione culturale nel mondo del cioccolato.

La prima edizione a Host Milano 2025 sarà il punto di partenza di un percorso itinerante, che coinvolgerà in futuro scuole, eventi e luoghi della creatività gastronomica in Italia e all’estero.

Audi presenta la nuova Q7 Signature Edition con il sistema di espresso mobile per il caffè

0
audi
Il sistema espresso mobile per il caffè (immagine presa dall'account Instagram Audi India)

MILANO – Audi ha recentemente presentato il modello Q7 Signature Edition, una versione che include nuovi elementi di design esterni e interni come luci d’ingresso, ruote dinamiche e copri pedali in acciaio inox. Tuttavia, il design e il layout dell’auto originale Q7 non cambieranno.

Per un’esperienza completamente dinamica ed esclusiva, il veicolo includerà un sistema mobile di espresso per il caffè: un’innovazione assoluta per Audi.

La vettura, come riportato da News 24, può essere acquistata al prezzo di 99,81 lakh Rs (circa 99.298 euro).

La Q7 Signature Edition (immagine presa dall’account Instagram Audi India)

Il nuovo veicolo è disponibile in diverse colorazioni come Sakhir Gold, Waitomo Blue, Mythos Black, Glacier White e Samurai Grey.

L’auto può raggiungere una velocità massima di 250 km/h e passa da 0 a 100 km/h in soli 5,6 secondi.

Bialetti: al via l’opa di Nuo Capital per il delisting da Piazza Affari

0
gruppo Bialetti industrie illa nuo
Il celebre omino coi baffi del logo Bialetti

È partita il 7 luglio l’opa (offerta pubblica di acquisto) di Octagon BidCo su Bialetti Industrie, sancendo l’uscita del celebre marchio italiano dalla Borsa Italiana. L’operazione, approvata da Consob, si concluderà il 25 luglio 2025. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Rossella Savojardo per il portale d’informazione Milano Finanza.

Bialetti verso l’uscita dalla Borsa Italiana

MILANO – Inizia ufficialmente lunedì 7 luglio l’opa su Bialetti Industrie, lo storico marchio italiano della moka, da parte di Octagon BidCo, veicolo controllato dal fondo lussemburghese Nuo Capital.

L’opa avrà termine il prossimo 25 luglio 2025, estremi inclusi, salvo eventuali proroghe. Un’operazione che sancisce di fatto l’uscita dell’azienda dai listini di Borsa Italiana e segna la fine di un’epoca per uno dei brand più iconici del made in Italy.

L’offerta, che ha ottenuto il via libera della Consob nei giorni scorsi, prevede un corrispettivo pari a 0,467 euro per azione, cum dividend, e riguarda circa 33 milioni di titoli, pari a poco più del 21% del capitale sociale.

Nuo Capital detiene già il controllo dell’azienda, con una partecipazione del 78,567% acquisita a giugno di quest’anno.

A vendere sono stati Sculptor Holdings con il 19,56% del capitale, Francesco Ranzoni (50%) e Diego Della Valle (6,94%).

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

illycaffè: la rotatoria vicino la sede a Trieste intitolata a Ernesto Illy a cento anni dalla nascita

0
Ernesto Illycaffè
Ernesto Illy (immagine concessa)

La rotatoria di Trieste situata tra le vie Flavia, Francesco Carletti, Giovanni e Sebastiano Caboto e Strada della Rosandra, verrà intitolata a Ernesto Illy (ne abbiamo parlato qui). La decisione è stata confermata nella deliberazione numero 287 del 30 giugno. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Zeno Saracino per Trieste News.

La rotatoria a Trieste intitolata a Ernesto Illy

TRIESTE  La rotatoria tra le vie Flavia, Francesco Carletti, Giovanni e Sebastiano Caboto e Strada della Rosandra, attualmente senza nome, verrà intitolata allo storico imprenditore del caffè Ernesto Illy.

La decisione è stata confermata nella deliberazione n. 287, dello scorso 30 giugno, poi pubblicata sull’Albo Pretorio; vi partecipava il Segretariato Generale dott. Giampaolo Giunta, era presente quale presidente il sindaco Roberto Dipiazza e la proposta è giunta dietro iniziativa dell’Assessore Sandra Savino.

La zona non è forse familiare a tutti, perché appare collocata nella periferia industriale ed è di recente costruzione: si tratta infatti di una rotatoria volta a connettere ben quattro diverse strade: via Flavia, via Francesco Carletti, la Strada della Rosandra e la via Giovanni e Sebastiano Caboto.

La proposta sembra naturale, considerando come proprio alle spalle incomba l’industria triestina di illycaffè, forte di 96mila metri quadri. Vicinanza pertanto storica, ma anche banalmente materiale al luogo.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui.

L’Istituto internazionale Chocolier nomina Luigi Bonizzi nuovo presidente

0
chocolier
Il presidente Luigi Bonizzi (immagine concessa)

TORINO – Nel corso del consiglio di amministrazione riunitosi lunedì 23 giugno, l’Istituto internazionale Chocolier ha nominato Luigi Bonizzi nuovo presidente dell’associazione. Bonizzi succede a Rossana Bettini che assume il ruolo di vicepresidente insieme a Luigi Odello.

Luigi Bonizzi è il nuovo presidente dell’Istituto internazionale Chocolier

La nuova nomina, accolta con consenso unanime, mira a rafforzare il carattere scientifico dell’Istituto e a consolidarne il prestigio e i legami con il mondo accademico.

Contestualmente, il Consiglio ha confermato Gian Paolo Braceschi nel ruolo di amministratore delegato, con gli stessi poteri attribuiti dal precedente mandato.

Fondato nel 2015, l’Istituto Internazionale Chocolier si propone di creare un corpo di assaggiatori al servizio del cioccolato, valorizzarne le eccellenze e orientare i consumatori verso scelte consapevoli. L’Istituto è attivamente impegnato nella diffusione della cultura del cioccolato attraverso percorsi formativi, seminari, eventi e attività di ricerca e divulgazione scientifica a livello internazionale.

Guido Gobino per la sostenibilità: nel 2024, il 100% delle fave di cacao utilizzate proviene da filiere tracciabili

0
guido gobino
Guido Gobino (immagine concessa)

TORINO – Tracciabilità delle materie prime, riduzione delle emissioni, economia circolare e inclusione lavorativa: sono questi i pilastri che guidano l’impegno quotidiano di Guido Gobino verso un modello di impresa sempre più sostenibile e responsabile. L’azienda condivide gli highlights di sostenibilità relativi al 2024, con l’obiettivo di rendere trasparente il proprio contributo ambientale e sociale e di raccontare i progressi fatti lungo un percorso pluriennale di miglioramento continuo.

I risultati ottenuti mostrano una crescita concreta, rafforzando la visione di un’artigianalità d’eccellenza capace di coniugare innovazione, tradizione e attenzione all’impatto ambientale e sociale.

Nel 2024, il 100% delle fave di cacao utilizzate proviene da filiere tracciabili e certificate, con garanzia di origine, condizioni di lavoro dignitose e tutela delle foreste e della biodiversità. Il 95% delle materie prime impiegate, incluso il packaging, è di origine italiana, con l’85% dei fornitori localizzati nel Nord Italia. Tra i fornitori del territorio, si valorizzano eccellenze piemontesi come la Nocciola Tonda Gentile Trilobata IGP e il latte proveniente dalla filiera alpina. In aumento i partner che integrano policy ESG, oggi al 68% (contro il 53% del 2021).

Sul fronte ambientale, Guido Gobino registra nel 2024 una riduzione di 1512 tonnellate di CO₂eq a livello di organizzazione. Un risultato ottenuto anche grazie a:

  • 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili
  • Installazione di nuovi pannelli fotovoltaici per l’autoconsumo
  • Nuovo impianto caldaia ad alta efficienza per ridurre il consumo di gas

Il packaging è sempre più sostenibile: la plastica rappresenta oggi solo il 5% del peso totale del packaging impiegato, con una riduzione del 38% rispetto al 2021. Cresce invece la quota di materiali compostabili e di origine vegetale (+23% rispetto al 2021) e della carta Tree-Free (+11% rispetto al 2023, +77% rispetto al 2021), a base di bambù e cotone.

L’impegno verso l’economia circolare si rafforza: più del 96% degli scarti organici è riutilizzato in agricoltura biologica, e oltre 2000 magic box sono state distribuite tramite la partnership con Too Good To Go – l’app che consente di acquistare a prezzo agevolato prodotti invenduti – contro le 1175 del 2023. Anche il progetto con ReMida, associazione del Comune di Torino per il riciclo creativo post-consumo, si amplia: 500 kg di materiali sono stati donati nel 2024 per attività di riciclo creativo.

L’azienda mantiene un alto tasso di stabilità contrattuale: oltre il 95% dei collaboratori ha un contratto a tempo indeterminato. Cresce la presenza femminile (73%, +1% rispetto al 2023 e +4% rispetto al 2021). Continuano le azioni di welfare aziendale: presenza regolare di un osteopata in sedebuoni pasto per tutto il personale e nuove collaborazioni con realtà sociali del territorio.

È stato inoltre redatto e pubblicato il nuovo Codice Etico e di Condotta, disponibile sul sito aziendale, rafforzando l’impegno per la trasparenza, l’integrità e il rispetto dei diritti umani.

Guido Gobino si conferma come esempio virtuoso di sostenibilità artigianale nel panorama agroalimentare italiano, capace di coniugare eccellenza di prodotto, responsabilità sociale e innovazione. Un percorso coerente con i riconoscimenti ottenuti negli ultimi anni, tra cui il Premio Bilancio di Sostenibilità 2023 del Corriere della Sera nella categoria delle piccole aziende e l’inserimento tra i Green Heroes raccontati da Alessandro Gassmann nel libro “Io e i #GreenHeroes. Perché ho deciso di pensare verde”.

Le Botteghe di Torino

  • Via Cagliari 15/b
  • Via Lagrange 1/A
  • Corso Vittorio Emanuele II 72

Le Botteghe di Milano

  • Corso Giuseppe Garibaldi 35
  • Corso Magenta 36

La scheda sintetica della Cioccolateria artigiana Guido Gobino

La Cioccolateria artigiana Guido Gobino si caratterizza dalla costante aspirazione e tendenza alla realizzazione di un cioccolato di eccellenza, prodotto nel rispetto della tradizione torinese con uno sguardo rivolto al futuro. La pregiata qualità del suo cioccolato nasce dal connubio di creatività, gusto e passione.

La sua è una storia lunga sessant’anni e contraddistinta da un’attenta selezione delle materie prime, da una lavorazione all’avanguardia, da una sperimentazione ininterrotta con il fine di raggiungere una qualità assoluta.

Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti ed è distribuito in 52 Paesi, dal Giappone agli Emirati Arabi Uniti, dagli USA alla Francia, dalla Cina all’Australia. Dal 2021 Guido Gobino è affiancato dal figlio Pietro che ha portato un nuovo spirito innovativo e, oltre a rimarcare la sensibilità verso le tematiche ambientali, ha contribuito alla pubblicazione del primo Bilancio di Sostenibilità, quale strumento per testimoniare l’impegno dell’azienda nella divulgazione di una strategia d’impresa responsabile. Nell’autunno del 2020, in occasione del 25° anniversario del Tourinot, viene presentato “5 grammi di felicità”, il libro scritto da Giuseppe Culicchia ed edito da Slow Food Editore che racconta la storia del celebre Tourinot, il Giandujotto di Torino.

Nel gennaio 2019 l’azienda sigla un accordo di licenza pluriennale con Armani/Dolci per la produzione e la distribuzione in tutto il mondo della linea Armani/Dolci by Guido Gobino.