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Nel 2018, anno del cibo italiano, la Fipe riafferma la centralità di bar e ristoranti

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ROMA — “il 2018, anno del cibo, vuol dire anno della ristorazione”. Lo si è detto in occasione della presentazione avvenuta martedì 20 febbraio del programma: Una serie di iniziative a cura del Ministero dei beni e delle attività culturali e del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. L’obiettivo è quello di celebrare i dodici mesi dedicati alla promozione a tutto tondo della filiera agroalimentare del Belpaese. L’ha detto Giancarlo Deidda, vicepresidente di Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi. Il quale ricorda anche in questo ambito il ruolo ed il valore rappresentato dal variegato mondo dei pubblici esercizi. Naturalmente compresi bar e caffè, e della ristorazione.

Un valore aggiunto di 41 miliardi

Con 41 miliardi di euro di valore aggiunto e un milione di addetti la ristorazione si conferma componente decisiva dell’intera filiera agroalimentare. A ciò aggiungiamo che per i turisti stranieri ristoranti e bar sono ai primi posti delle cose che più apprezzano dell’Italia. Per questo è evidente come la valorizzazione del cibo italiano non può non passare anche e soprattutto per la ristorazione“.

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Il 2018 sarà un anno molto importante per l’agroalimentare – conclude Deidda.

Aggiungendo:  Salutiamo la scelta di autorevoli rappresentanti della ristorazione come Massimo Bottura e Enzo Coccia. Che sono entrati nel Comitato Tecnico di Coordinamento che si è insediato. Auspichiamo che al settore sia dedicata l’attenzione che merita”.

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