giovedì 03 Luglio 2025

Ecco la storia dei Saraceno torrefattori salernitani

La recensione del libro "La Circostanza" di Francesco Paolo Maria di Salvia

Da leggere

TME Cialdy Evo

Condividi con noi le tue storie legate al caffè scrivendo a direzione@comunicaffe.it.

La recensione è di Giovanna Giraudi

La circostanza (Marsilio, 2015, menzione al Premio Calvino e Premio Berto 2015) è la complessa e poderosa opera di un autore salernitano di trentatré anni che vive a Praga: Francesco Paolo Maria Di Salvia.

È la storia di una famiglia importante, i Saraceno, salernitani e grandi produttori di caffè, ma anche di un’Italia che muta radicalmente dal dopoguerra fin quasi ai giorni nostri, spaziando in un arco temporale assai vasto, ricchissimo di eventi importanti a livello mondiale.

Di essi alcuni vengono menzionati nel libro, anzi ne sono parte integrante: la Storia si mescola quindi alle vicende della famiglia salernitana Saraceno formata da persone assai diverse, quasi l’opposto: c’è il ramo “buono” del quale è capostipite Franco, industriale di successo ma da esso si discostano alcuni componenti, in particolare Lulù, donna affascinante ma che, nell’arco dei decenni, ha “rotto gli schemi” e ha condotto una vita assai diversa dai più stretti parenti.

La prima discendenza è cattolica, democristiana e imprenditoriale, l’altra coltiva ideali politici di sinistra che culminano nella figura di Italo Saraceno, eroe della Resistenza e poi parlamentare del Pci.

Nei settant’anni in cui si dipanano le vicende si narrano i cambiamenti in casa Saraceno ma c’è anche molta storia del Partito Comunista che si ritrova attraverso Italo, protagonista vero del romanzo, e di tutti i suoi famigliari.

L’uomo porta dentro di sé vicende che saranno l’input per l’adesione ad un’ideologia: infatti, ancor bambino, viene abbandonato dalla madre allo zio, subisce quindi imposizioni che ben poco di affettivo hanno e che lo porteranno a tentare di trovare anche da adulto un’autorità in cui rifugiarsi, costituita dal Partito nonché dalla moglie, donna con un carattere molto forte.

La narrazione appare quindi un viaggio tra individuo e politica, un intersecarsi di Storia sociale e personale, il tutto spaziando da momenti assolutamente tragici a quelli più comici, un po’ come è caratteristico proprio dell’impetuosa “famiglia” italiana.

I Saraceno sono industriali della torrefazione: la famiglia e il caffè sono due tematiche fondamentali in Italia, soprattutto in quella del Sud. Già, perché chi è italiano “vive” se ancorato al proprio nucleo di origine e il caffè è la bevanda per eccellenza.

Ancor oggi chi beve tè sembra quasi non far parte della nostra società; il caffè assurge a elemento storico della nostra Italia, quella terra in cui la produzione e la creazione della bevanda lo rendono ben diverso dagli altri luoghi come la lontana America nella quale Felice, uno fra i discendenti dei Saraceno, s’avventura per far fortuna, o meglio, per render mondiale l’attività di famiglia, ma nella quale non ritrova profumi e sapori della lontana Salerno ove l’industria di torrefazione si trova.

A render più lieve la narrazione stanno le pubblicità per il caffè poste tra un capitolo e l’altro.

Gli slogan si susseguono l’uno all’altro ma appaiono diversi a seconda degli spazi temporali. La stessa copertina riporta l’immagine pubblicitaria del caffè Saraceno e mostra un poster dai colori e dalle fattezze tutt’altro che moderne ma simbolo del tramandarsi di un’arte, di una forza che si svela nel lavoro e nell’operosità dei Saraceno.

Una storia non reale ma che di vero e storico porta tanto in sé: da John Kennedy a Togliatti, da Nixon a “quel tale di TeleMilano, Berlusconi, che ha assunto pure Mike Bongiorno…” a D’Alema e a tanti che hanno costellato la Storia e la politica d’Italia.

Di Salvia ha descritto, attraverso pagine vivaci e intense, lati più o meno buoni d’uno spaccato di società non così dissimile da come essa è in generale cioè fatta di coraggio e inventiva, ma anche di debolezze, ipocrisie, pusillanimità e convenzionalismo. Dalla storia iniziale in poi, la lettura si rivela interessante e allo stesso tempo piacevole.

“La circostanza” è un romanzo scritto in maniera scorrevole e, sebbene assai corposo, le vicende dei personaggi e della nazione intera risultano come è stato detto dalla giuria del Premio Calvino “un ampio affresco della storia italiana dalla Resistenza all’inizio del nuovo millennio”.

Ultime Notizie

  • Water and more
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè