mercoledì 10 Aprile 2024
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Il panettone stroncato dal The Times, Iginio Massari reagisce: “Tutte scemenze. Chi mangia pane e salame difficilmente può capire leccornie più elaborate”

Il maestro: “La critica è sacrosanta. Ma ciò che ha scritto sul panettone è una scemenza e denota poca conoscenza di un dolce così complesso e elaborato. Quanti e quali panettoni ha mangiato Turnbull per dare un giudizio? Chi e come li aveva prodotti e quando? Erano artigianali o industriali? La differenza è spesso abissale ma anche lì c’è chi riesce a lavorare bene. Senza informazioni circostanziate un commento come il suo manca di logica di pensiero, è utile solo ad attirarsi le simpatie di qualche lettore inglese amante delle polemiche sterili”

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Tony Turnbull, il noto food editore del Times, ha stroncato il panettone definendolo troppo dolce ed eccessivamente cotto. La critica è arrivata subito dopo i dati delle vendite del panettone nel Regno Unito che hanno registrato un aumento nelle vendite del 24%. Il maestro Iginio Massari si è schierato subito in difesa del dolce affermando che “Chi è abituato a mangiare sempre pane e salame difficilmente può capire leccornie più elaborate: è una questione di palato”. Leggiamo di seguito parte dell’articolo pubblicato sul Quotidiano Nazionale.

La critica del panettone di Tony Turnbull e la difesa di Iginio Massari

LONDRA – Una critica che sa tanto di rivalsa. Ad accendere la miccia è il noto food editor del ‘Times’ Tony Turnbull che stronca in un articolo – intitolato nientedimeno che ‘Perché detesto il panettone’ – il nostro dolce natalizio per eccellenza per esaltare invece la prelibatezza del Christmas pudding anglosassone. “Basta col panettone – è stato tranchant – è troppo dolce, molto spesso pesante ed eccessivamente cotto. E’ buono solo quando è vicino alla scadenza ad aprile e ci si fa un gigantesco pudding aggiungendoci il burro”.

Il motivo di tanta acredine? Un indizio arriva dalle vendite nei supermercati britannici, che registrerebbero un +24% per i panettoni, sia nella catena Waitrose che ai grandi magazzini Selfridges, che hanno addirittura rivelato che già da diversi anni il dolce natalizio italiano viene preferito al pudding.

Insomma, l’iconico dolce che si appende a testa in giù dopo la cottura stroncato senza pietà. Ma per fortuna a ergersi a difensore dell’amato panettone ci ha pensato il re dell’alta pasticceria Iginio Massari, che replica al Corriere: “Chi è abituato a mangiare sempre pane e salame difficilmente può capire leccornie più elaborate: è una questione di palato. Il pudding è una ricetta antichissima e ricca di storia, ma è pur sempre un prodotto che chiunque può facilmente preparare a casa”.

E va al contrattacco: “La critica è sacrosanta. Ma ciò che ha scritto sul panettone è una scemenza e denota poca conoscenza di un dolce così complesso e elaborato. Quanti e quali panettoni ha mangiato Turnbull per dare un giudizio? Chi e come li aveva prodotti e quando? Erano artigianali o industriali? La differenza è spesso abissale – aggiunge – ma anche lì c’è chi riesce a lavorare bene. Senza informazioni circostanziate un commento come il suo manca di logica di pensiero, è utile solo ad attirarsi le simpatie di qualche lettore inglese amante delle polemiche sterili”.

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