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VIETNAM – Secondo i trader il raccolto 2014/15 sarà nuovamente da record

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MILANO – La stagione di raccolta in Vietnam non è ancora decollata, ma gli addetti ai lavori ritengono sin d’ora che la produzione di quest’anno bisserà i livelli record dell’anno scorso. Così il più recente sondaggio Bloomberg, condotto su un campione di 12 operatori del settore, relativo al raccolto 2014/15 del massimo produttore mondiale di caffè robusta.

Secondo gli intervistati, le operazioni di raccolta sono state completate appena per il 4%, contro il 10% dell’anno scorso, ed entreranno nel vivo con almeno un paio di settimane di ritardo rispetto al 2013. Motivo? Un ottobre eccezionalmente secco, che ha rallentato la maturazione finale delle drupe.

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“C’è stata meno pioggia alla fine della stagione umida e ciò ha fatto sì che lo sviluppo delle ciliegie sia stato più lento– ha spiegato Le Tien Hung, direttore generale di una delle più importanti case esportatrici vietnamite – i contadini sono in attesa che i frutti concludano la loro maturazione e per questo siamo indietro rispetto all’anno scorso.”

La parola ai dati meteo. A ottobre, la provincia del Dak Lak, massima area di produzione del paese, ha ricevuto una media di poco più di 100 mm di precipitazioni, contro i quasi 150 mm dell’anno scorso e gli oltre 230 mm costituenti la media storica recente.

Nel frattempo, gli stock nella mani dei produttori sarebbero scesi ai minimi storici: appena 40 mila tonn, secondo una stima espressa due settimane fa dal trader olandese Nedcoffee.

Ma niente paura, il raccolto in arrivo sarà abbondante quanto l’ultimo. Questo almeno il giudizio espresso dal campione di Bloomberg. È ormai opinione condivisa tra gli intervistati, infatti, che la produzione 2014/15 risulterà in linea con quella record dell’anno scorso, da essi stimata in 1,71 milioni di tonn o 28,5 milioni di sacchi. Per la cronaca, la media delle risposte del corrispondente sondaggio condotto il mese scorso aveva indicato un volume di 1,69 milioni di tonn. La stima ufficiale delle autorità vietnamite continua a essere di 25 milioni di sacchi.

Intanto, in questo inizio di settimana, i prezzi interni nel Dak Lak sono risaliti al di sopra della soglia dei 40.000 dong al chilogrammo (circa 1,88 dollari), in lieve ripresa rispetto ai 39.900 dong della settimana trascorsa. Tale prezzo è superiore di un buon terzo a quello che si registrava un anno fa in questo stesso periodo. Ciononostante, i produttori appaiono poco propensi a vendere, convinti che vi saranno ulteriori evoluzioni al rialzo, prima che il new crop inondi i mercati.

Se i magazzini dei produttori vietnamiti si sono svuotati, quelli del Liffe continuano a riempirsi. Secondo le statistiche più aggiornate, le stime certificate superano ormai i 2 milioni di sacchi. Alla data del 27 ottobre, gli stock detenuti nei porti di consegna della borsa londinese (Trieste e Genova/Savona Vado per l’Italia) ammontavano a 120.420 tonn (2.007.000 sacchi), contro le 119.500 tonn di due settimane prima. La scorsa primavera si era toccato il minimo storico di 274.000 sacchi.

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