giovedì 11 Aprile 2024
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Sale nel tè: la ricetta di una professoressa americana crea un caso diplomatico nel Regno Unito

L’ambasciata americana ha tenuto a precisare che l’opinione della professoressa Francl non rispecchia il pensiero comune degli Stati Uniti affermando che il sale nel tè “non è la politica ufficiale del nostro Paese e non lo sarà mai”

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MILANO – Una professoressa americana ha suggerito di aggiungere una piccola quantità di sale nel tè e schiacciare le bustine in maniera tale da gustare una bevanda qualitativamente migliore. La ricetta di Michelle Francl ha raggiunto in poco tempo un posto di rilievo nel web insieme al suo nuovo libro in cui spiega che il sodio blocca la reazione chimica colpevole di rendere il tè amaro.

Il caso del sale nel tè

Queste insolite teorie hanno provocato reazioni contrastanti in Gran Bretagna, ma c’era da aspettarselo considerando il grande attaccamento dei sudditi della corona verso il tè.

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L’ambasciata americana ha tenuto a precisare che l’opinione della professoressa Francl non rispecchia il pensiero comune degli Stati Uniti affermando che il sale nel tè “non è la politica ufficiale del nostro Paese e non lo sarà mai”.

Ricordiamo che una ricetta simile, quella del sale nel caffè, ha acquisito già da qualche anno una discreta popolarità negli USA.

Il sale nell’espresso, per quanto sia una trovata bizzarra, è un’idea italiana che nasce a Napoli per controbilanciare l’amaro prodotto dalla moka (ne abbiamo parlato qui).

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