mercoledì 10 Aprile 2024
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Da Ralph Lauren a Louis Vuitton arrivano i ristoranti stellati e café di marca: shopping multisensoriale

Chi ha scoperto questo business già oltre 20 anni fa è Ralph Lauren che, dopo aver aperto il ristorante RL a Chicago alla fine degli anni Novanta, seguito dal Ralph’s a Parigi e poi dal Polo Bar di New York nel 2015, ha creato una rete di ristoranti, bar e caffè in tutto il modo

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Ristoranti, café e alta moda si uniscono per creare la nuova frontiera dello shopping experience multisensoriale. Tra le novità più recenti – accanto al temporary di Apc a Parigi e al ristorante aperto da Maison Kitsuné a New York – c’è The Hall, il primo ristorante di Louis Vuitton in Cina, che ha aperto a Chengdu. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Marta Casadei pubblicato su il portale Il Sole 24 Ore.

Ristoranti e caffè di lusso

MILANO – Se i flagship store da ormai quasi 20 anni rappresentano i templi dei marchi in giro per il mondo, i ristoranti e i caffè – alcuni temporanei, altri inseriti nei negozi, altri ancora creati in collaborazione con chef stellati – sembrano essere la nuova frontiera di una shopping experience sempre più allargata e multisensoriale.

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E un nuovo terreno di sfida e sperimentazione per i brand della moda e del lusso. Che puntano a offrire a clienti (e non) un’esperienza innovativa, di alto livello, in linea con i valori e le atmosfere care al brand.

Tra moda e cucina

Tra le novità più recenti – accanto al temporary di Apc a Parigi e al ristorante aperto da Maison Kitsuné a New York – c’è sicuramente The Hall, il primo ristorante di Louis Vuitton in Cina, che ha aperto a Chengdu, una delle nuove città trendsetter nel sud della Repubblica Popolare in cui il brand francese ha aperto, a gennaio 2021, il terzo store Louis Vuitton Maison nel Paese.

Il ristorante, affidato a uno chef stellato, non compiace solo palati raffinati ma anche amanti dello stile della maison: è infatti popolato dagli Objects Nomades. E, secondo quanto riportato dalla stampa, è già pieno per i prossimi sei mesi.

Louis Vuitton – complice una potenza economica non indifferente – è nel pieno di questa evoluzione lifestyle che interessa sia il settore food&beverage sia l’hospitality: per cominciare, nello spazio espositivo LV Dream, aperto a Parigi a dicembre, si trova la caffetteria e cioccolateria Maxime Frédéric at Louis Vuitton; mentre sempre la Ville Lumière ospiterà – ma non prima di cinque anni – il primo hotel firmato Vuitton.

Chi ha scoperto questo business già oltre 20 anni fa è Ralph Lauren che, dopo aver aperto il ristorante RL a Chicago alla fine degli anni Novanta, seguito dal Ralph’s a Parigi e poi dal Polo Bar di New York nel 2015, ha creato una rete di ristoranti, bar e caffè in tutto il modo.

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