giovedì 11 Aprile 2024
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Prezzi dell’espresso al bar, nuova classifica: però non si parla di qualità in tazza

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MILANO – I prezzi della tazzina sono una questione spinosa per i consumatori italiani, affezionatissimi al tradizionale costo di un euro per espresso al bancone. Le cose stanno già cambiando da qualche tempo, ma ancora questo punto nelle abitudini di consumo italiane, non è stato superato. E poi, è così dappertutto lungo lo stivale? Per capire meglio come possa variare uno scontrino dal Nord al Sud, riportiamo l’articolo pubblicato su ilmessaggero.it, scritto da Paolo Travisi.

Un’analisi che senza dubbio aiuta a comprendere nel dettaglio il prezzo della tazzina che, soprattutto in Italia, è quasi un fatto culturale. E che però trascura ancora una volta un aspetto importante, di certo collegato alle argomentazioni che vogliono un aumento del prezzo. Ovvero, non si parla di qualità in tazza. Un particolare che resta ancora spesso ignorato da moilti operatori, che servono un caffè di basso livello. Ma anche e soprattutto dai consumatori che trangugiano ogni cosa venga loro proposta.

Prezzi di un espresso, dal Settentrione al Meridione

A Milano costa in media 1 euro, a Roma 0,88, a Napoli 0,89, a Palermo 0,92. Il caffè divide l’Italia, da nord a sud, con una differenza del prezzo a tazzina che riflette – parzialmente – il costo della vita. Si perché se il caffè più caro si trova nel Triveneto con un media di 1,10 euro. Quello più economico si può bere invece a Messina per 0,75 euro.

Per ricostruire questa singolare mappa del caffè, sono stati usati i dati incrociati di Osservaprezzi

L’osservatorio dei prezzi di beni di consumo del ministero dello Sviluppo economico e quelli statistici elaborati dall’Istat. Il caffè è una delle bevande più richieste in Europa, dove la domanda continua a salire, a dispetto del prezzo al chilo, il più basso degli ultimi 12 anni.

Ed a farne le spese sono i produttori, di solito piccole imprese agricole che si trovano nei paesi in via di sviluppo,. Tra America Latina, Africa ed Asia, sempre più vicine alla povertà, nonostante la grande richiesta globale. I maggiori compratori sono tre compagnie, Nestlé, JAB e Lavazza che nel 2017 hanno rivenduto il 36% del caffè mondiale, col primato del 22% all’azienda svizzera.

Tornando alla mappa italiana dei prezzi del caffè

La provincia col prezzo medio più alto è quella di Bolzano, con 1,11 euro a tazzina seguita da Trento, Modena e Trieste dove si può risparmiare un centesimo. Singolare invece che nella capitale, dove tendenzialmente la vita è più cara, il caffè costi meno che a Napoli. Patria del buon caffè o addirittura Palermo. Lecco infine è la provincia italiana dove si è registrato il calo maggiore nel prezzo della tazzina di caffè, mentre l’opposto è avvenuto ad Ascoli Piceno.

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