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mercoledì 14 Maggio 2025
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Il tè verde aiuta a prevenire la demenza: lo studio

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Uno studio suggerisce che il consumo regolare di tè verde potrebbe ridurre significativamente il rischio di sviluppare demenza. Alcuni ricercatori giapponesi hanno esaminato i dati di oltre 8000 bevitori giapponesi di caffè e tè di età superiore ai 65 anni. Utilizzando le scansioni MRI, hanno confrontato l’intero volume del cervello. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Il Gallo.

Il tè verde alleato per prevenire la demenza

MILANO – Sebbene attualmente non esista una cura per la demenza, il rischio di svilupparla può essere significativamente ridotto attraverso abitudini sane. Per esempio potrebbe essere particolarmente efficace iniziare la giornata con un tè speciale.

Oltre 55 milioni di persone nel mondo soffrono di demenza e il numero delle persone colpite è in costante aumento. Gli scienziati sono intensamente alla ricerca di modi per prevenire e ridurre il rischio di questa malattia, poiché attualmente non esistono cure.

Uno studio recente suggerisce che il consumo regolare di tè verde, soprattutto come parte delle abitudini mattutine, potrebbe ridurre significativamente il rischio di sviluppare demenza.

Oltre agli effetti positivi già noti delle sedute regolari di sauna e del consumo di alcuni tipi di frutta, un nuovo studio evidenzia i potenziali effetti protettivi del tè verde. I ricercatori giapponesi hanno analizzato in modo approfondito questi risultati e li hanno pubblicati sulla rivista “Science of Food”. Hanno esaminato i dati di oltre 8.000 bevitori giapponesi di caffè e tè di età superiore ai 65 anni.

Utilizzando le scansioni MRI, hanno confrontato l’intero volume del cervello e cinque specifiche regioni cerebrali dei soggetti del test. Lo studio mostra che le persone che consumavano tre tazze di tè verde al giorno avevano in media il 3% in meno di danni ai tessuti della sostanza bianca del cervello rispetto alle persone che ne bevevano solo una tazza.

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C’è Vodafone al 1° posto nell’indagine di Altroconsumo sulla qualità della fondamentale rete mobile per i cellulari

MILANO – Anche quest’anno Vodafone si conferma sul gradino più alto del podio come miglior operatore di rete mobile in Italia, ottenendo 68.265 punti nella classifica di Altroconsumo. In seconda e terza posizione, distaccati dal primo posto di Vodafone, ma a breve distanza uno dall’altro, si piazzano TIM (41.772 punti) e Fastweb (38.632). Chiudono la classifica WindTre (30.984) e iliad (25.755 punti). Lo stesso ordine si mantiene sia prendendo in considerazione la sola rete 4G o la sola rete 5G.

Vodafone al primo posto secondo Altroconsumo

Questo quanto emerge dall’indagine di Altroconsumo sulla performance dei provider di telefonia mobile, effettuata grazie al contributo degli oltre 13.000 utilizzatori tramite l’app CheBanda, che consente di misurare la qualità della rete mobile del proprio operatore. Anche quest’anno per la seconda volta l’indagine riguarda 5 operatori e la tecnologia 5G è stata integrata nella valutazione complessiva della miglior esperienza di connessione mobile.

Scendendo più nel dettaglio, grazie al contributo dei consumatori è stato possibile valutare una serie di parametri quali: velocità di download e upload (calcolo del tempo necessario per scaricare e inviare un file di una dimensione prefissata), qualità della navigazione nel suo insieme (il test verifica l’apertura di una lista di pagine internet in un browser integrato, verificando se la pagina si apre correttamente o meno e il tempo necessario), qualità di video in streaming (il test verifica il tempo necessario a far partire la riproduzione di un video, eventuali interruzioni ed errori).

Inoltre, si è potuto offrire una panoramica più dettagliata regione per regione, seppur con dei limiti, e per le città più popolose, così da creare una mappatura sempre più affidabile della qualità della rete nel nostro Paese.

Velocità di download e upload

Il test misura la velocità di trasmissione per scaricare dati nel nostro smartphone (download) e per inviarli (upload). Dato che questi parametri impattano non soltanto sul tempo necessario a ricevere e inviare file (foto, video, documenti), ma anche sul tempo necessario ad accedere ai siti internet e a interagire con questi, sono estremamente importanti e influenzano gli ulteriori parametri di qualità d’uso.

Vodafone rafforza la posizione in testa alla classifica con 71 Mbps per download in 4G (+13% sul 2023) e 221 Mbps in 5G (+21% sul 2023), rispetto ad una media nazionale rispettivamente di 52 Mbps e di 139 Mbps. In generale si segnala un buon miglioramento anche per TIM (+20%) nel 4G e un più che ragguardevole incremento delle prestazioni di WindTre nel 5G (+39%).

(dati concessi)

Qualità della navigazione

Il test monitora anche l’accesso ad alcuni tra i siti internet più visitati, verificando se la pagina si apre correttamente e il tempo necessario ad accedervi. Per ogni operatore viene conteggiata la percentuale di successo.

(dati concessi)

 

Qualità di video in streaming

In più, il test verifica il tempo di caricamento e di attesa del video selezionato, eventuali pause (buffering) e tempi di attesa. Per ogni operatore viene conteggiata la percentuale di successo.

altroconsumo
(dati concessi)

 

Qualità per regioni e città

Nell’indagine è presente anche la misurazione della qualità complessiva della rete mobile dei 5 operatori nelle varie regioni italiane e nelle principali città. Per quanto riguarda le regioni, va rilevato che in quelle meno popolose, come Molise, Valle d’Aosta, Basilicata e in parte Sardegna, Trentino-Alto Adige e Umbria, i valori non sono indicati a causa dell’esiguità dei dati. In generale, i risultati mostrano come Vodafone sia in forte posizione in tutte le regioni, superata solo occasionalmente dagli altri operatori, come TIM (Liguria e Friuli – Venezia Giulia) e Fastweb (in Sicilia).

Passando poi ai dati relativi alle 8 principali città italiane, si può notare come la classifica può subire significative modifiche rispetto a quella generale, anche se Vodafone supera i competitors in modo netto a Roma, Napoli, Palermo, Bologna e Firenze e risulta comunque sempre in testa tranne che a Genova, dove prevale TIM.

Infine, va ricordato che le misurazioni sono state effettuate dagli utenti utilizzando la miglior tecnologia mobile disponibile, per cui la maggioranza dei test è avvenuta anche quest’anno in 4G (75%), una buona parte in 5G (oltre il 23%), in aumento di oltre 6 punti percentuale rispetto ad un anno fa, e solo una minima parte in 3G (1,5%) e 2G (meno dello 0,3%).

Nota metodologica:

Per stilare le classifiche della qualità sulla telefonia mobile sono stati presi in esame i dati dell’intero anno 2024, (dal primo gennaio 2024 al 31 dicembre 2024) forniti da 13.257 utenti tramite l’app CheBanda, con la quale, a partire dai primi mesi del 2016, è possibile misurare la qualità della rete mobile del proprio operatore, condividendo con Altroconsumo l’informazione.

La maggior parte (8.369) sono clienti che sfruttano le reti di Fastweb, iliad, Tim, Vodafone o WindTre e hanno effettuato in media oltre 4,5 test ognuno. Per gli operatori meno diffusi tra gli utenti, infatti, i test effettuati sono stati in numero non sufficiente per una valutazione statisticamente valida.

A partire dalla fine del 2020 gli utenti hanno iniziato a effettuare i test della qualità della rete mobile tramite CheBanda anche per le reti 5G. Questa tecnologia ha raggiunto ora una buona maturità, con un numero elevato di utilizzatori di CheBanda che effettuano le prove di qualità della loro rete con questa tecnologia. I numerosi test effettuati in 5G hanno consentito di ottenere una classifica di qualità anche per questa tecnologia. La combinazione, pesata, dei punteggi ottenuti in 5G e di quelli ottenuti in 4G, ci porta alla classifica complessiva delle reti mobili.

In particolare, la tabella complessiva combina i punteggi ottenuti in 4G con quelli ottenuti in 5G, pesando maggiormente (80%) i risultati della rete 4G e meno (20%) quelli in 5G.

Gruppo De’ Longhi punta tutto sul caffè: in 12 mesi ricavi per 3.497,6 milioni, più 13,7%, caffè: 62% del fatturato grazie a La Marzocco

TREVISO – Il Gruppo veneto, noto nel mondo peril Pinguino, il condizionatore senza installazione, ha diffuso i primi dati del suo bilancio 2024. Così si è appreso che i ricavi preliminari per il Gruppo De’ Longhi S.p.A. indicano per il quarto trimestre, 1.268,4 milioni, in crescita del 17,7% (+11,1% a perimetro costante). I dati sui 12 mesi danno ricavi a 3.497,6 milioni, in aumento del 13,7% (+6,6% a perimetro costante).

Il commento dell’amministratore delegato Fabio De’ Longhi:

Fabio de'Longhi dividendo
Fabio De’Longhi amministratore delegato del Gruppo De’ Longhi

“Nel 2024 il Gruppo ha conseguito un robusto aumento del fatturato pari al 14%, in accelerazione al 18% nell’ultimo trimestre sostenuto da una significativa crescita a perimetro costante, oltre che del consolidamento de La Marzocco che conferma il positivo momentum visto nell’anno.

L’evoluzione dei ricavi ha confermato per il sesto trimestre consecutivo il trend di crescita strutturale sul caffè ed il rinnovato interesse per il mondo della nutrition, ed ha evidenziato negli ultimi tre mesi una crescita del comparto household pari a ca. il 12%.

Questi risultati dimostrano nuovamente la capacità del Gruppo di cogliere le opportunità di un mercato in strutturale espansione, grazie anche all’efficacia degli investimenti dedicati all’innovazione e alla comunicazione sui brand.

Come anticipato nel corso dell’anno, ci attendiamo di realizzare un miglioramento della marginalità ed una solida generazione di cassa, rafforzando ulteriormente le risorse a disposizione per cogliere eventuali opportunità di crescita esterna, in linea con la diversificazione del portafoglio brand avvenuta in modo strategico negli ultimi anni.
Il consolidamento delle dinamiche di crescita, accompagnate dal lancio di nuovi prodotti e dalle campagne media recentemente annunciate, ci portano a stimare un fatturato per il 2025 in espansione tra il 5% ed il 7% per il nuovo perimetro.

Per quanto riguarda la marginalità del 2024, visto il trend di crescita e tenuto conto degli investimenti in comunicazione sostenuti nel trimestre a sostegno dei recenti lanci di prodotto, stimiamo un adjusted Ebitda nell’intorno di 555 milioni di euro.”

Si precisa infine che i dati dei ricavi preliminari esposti nel presente comunicato non sono stati sottoposti a revisione. I risultati consolidati completi dell’anno 2024 saranno sottoposti all’approvazione del Consiglio di Amministrazione nella riunione prevista per il 14 marzo 2025.

Ricavi 2024 per area geografica e per linea di prodotto

Il Gruppo ha concluso il 2024 con ricavi in forte espansione rispetto all’anno precedente, grazie ad una significativa accelerazione dei trend di crescita organica nelle principali categorie del comparto household, nonché al consolidamento de La Marzocco a partire da marzo 2024.

Prosegue il momentum positivo per il Gruppo, che registra il sesto trimestre consecutivo di incremento del fatturato a parità di perimetro, a conferma e consolidamento delle favorevoli prospettive di mercato di medio e lungo termine.

Nello specifico, sia il comparto delle macchine per il caffè che della nutrition e preparazione dei cibi hanno registrato trend di crescita in tutti i trimestri del 2024, grazie in particolare alle macchine da caffè superautomatiche ed al segmento dei blender, categoria prodotto che risponde pienamente alle nuove esigenze alimentari dei consumatori.

Nel primo semestre del 2024 il Gruppo ha ottenuto una crescita superiore al 10%, nonostante la marcata debolezza del comparto comfort, condizionato da una stagione particolarmente sfavorevole nel trimestre più significativo per la categoria e dalla coda della discontinuità del condizionamento mobile nel mercato americano.

Nel secondo semestre il Gruppo ha evidenziato continuità di risultati, con il comparto household in crescita nel terzo trimestre ad un tasso mid single digit seguita da un’ulteriore accelerazione del business nell’ultima parte dell’anno.

Tali risultati sono stati ottenuti dopo un’eccellente performance conseguita nel secondo semestre del 2023, confermando la solidità dei trend strutturali e l’efficacia degli investimenti in comunicazione ed innovazione effettuati dal Gruppo.

Ricavi per aree geografiche

Il Gruppo ha registrato un andamento positivo in tutte le aree geografiche, con l’area Europea in significativa espansione in tutti i trimestri in analisi e l’area America in forte accelerazione nella seconda parte dell’anno.

In maggior dettaglio:

(dati concessi)

• l’Europa sud-occidentale ha conseguito nei dodici mesi una crescita del fatturato ad un tasso del 10,3%, corrispondente al 6,7% a perimetro costante, con alcuni paesi quali la penisola Iberica, l’Austria e la Svizzera che hanno evidenziato un ritmo di crescita superiore alla media. Per quanto riguarda le categorie prodotto, l’espansione dell’area ha beneficiato del contributo dell’internazionalizzazione di Nutribullet, del trend di premiumizzazione nel caffè a favore delle macchine automatiche a marchio De’ Longhi e del successo dei sistemi stiranti a marchio Braun;

• continua anche nel quarto trimestre la solida espansione dell’Europa nord-orientale, che registra un incremento annuo del 16,5%, pari al 13,3% a perimetro costante, grazie al significativo contributo di tutti i principali mercati in entrambi i periodi in analisi. Nello specifico, nel quarto trimestre si evidenzia le crescite a parità di perimetro nell’intorno mid teens per paesi come il Regno Unito e l’area Repubblica Ceca–Slovacchia–Ungheria. In termini di categorie prodotto si distinguono il comparto caffè, trainato dalle macchine automatiche, e la food preparation a marchio Kenwood;

• l’area MEIA ha conseguito nel quarto trimestre un significativo recupero, con una performance del 47,3% (38,1% a perimetro costante), invertendo negli ultimi trimestri il trend negativo registrato all’inizio dell’anno e portando la crescita a perimetro costante nei dodici mesi al 9,2%, nonostante le difficoltà legate alle tensioni geopolitiche ed all’incertezza dello scenario macroeconomico;

• l’area America ha registrato una crescita del 19,2% nei dodici mesi, pari al 5,9% a perimetro costante in accelerazione al 14,3% nel quarto trimestre. Dopo una prima parte dell’anno influenzata dalla coda della discontinuità del condizionamento mobile, l’area ha significativamente incrementato il ritmo di crescita nella seconda parte, beneficiando della progressione a doppia cifra delle macchine superautomatiche per il caffè e dei personal blender di Nutribullet;

• infine, la regione Asia Pacific ha beneficiato del consolidamento de La Marzocco, registrando un incremento del fatturato del 9,3% rispetto al 2023. I ricavi a perimetro omogeneo hanno evidenziato, in entrambi i periodi analizzati, un parziale calo del fatturato. Nello specifico, si segnala nei dodici mesi la performance positiva mid single digit di Australia e Nuova Zelanda, in accelerazione nel trimestre ad un tasso high single digit, ed il calo del mercato giapponese, impattato da un rallentamento del comparto comfort a causa di una situazione climatica sfavorevole.

Ricavi per categorie prodotto

Per quanto riguarda l’evoluzione dei segmenti di prodotto, si evidenzia, sia nei dodici mesi che nel trimestre, un andamento positivo di tutte le macro categorie, fatta eccezione per il comfort (condizionamento e il riscaldamento mobile), con una significativa accelerazione del comparto nutrition e preparazione dei cibi nella seconda parte dell’anno.

• A fine 2024 l’incidenza complessiva dell’area caffè sul fatturato del Gruppo è del 62% ca., grazie anche al consolidamento dal 1° marzo 2024 de La Marzocco. Nello specifico, la significa espansione dell’home coffee è stata supportata, in entrambi i periodi in analisi, da una costante crescita delle macchine automatiche ad un tasso mid teens, favorita dagli investimenti in comunicazione e dal continuo lancio di prodotti con innovazione e design distintivi, che accolgono le esigenze di un consumatore sempre più attento alla qualità e versatilità del prodotto.

Per quanto riguarda il professionale del Gruppo De’ Longhi, si segnala la continua progressione de La Marzocco che consolida la forza del proprio brand, sia nel comparto delle macchine professionali semi-automatiche che nel segmento home premium.

• Il segmento della nutrition & food preparation rileva un trend di crescita high single digit nei dodici mesi, con una significativa accelerazione nel quarto trimestre ad un tasso superiore all’high teens. Si segnala l’importante evoluzione durante tutto l’anno della categoria dei blenders (personal blenders, hand blenders e blenders), assieme al ritorno alla crescita anche dei prodotti più tradizionali, come le kitchen machines; nella seconda parte dell’anno.

• viene segnalata una significativa espansione dei prodotti dello stiro a marchio Braun, che hanno registrato nell’anno una performance a doppia cifra, grazie a design ed innovazione di prodotto, i cui lanci sono stati sostenuti da mirati investimenti in media e comunicazione in diversi mercati;

• l’andamento del comfort (riscaldamento e condizionamento portatili) nel 2024 è stato fortemente condizionato da una situazione climatica sfavorevole, sia nella stagione estiva (condizionamento) che invernale (riscaldamento), nonché dalla coda della discontinuità derivante dall’uscita dal mercato americano del condizionamento mobile.

 

 

Simona Solbiati, lo spazio a Brescia si moltiplica: dentro il suo Salotto, caffè, pasticceria, soft lunch tra cuori di cioccolato

BRESCIA – La maître chocolatier Simona Solbati aveva già segnato il suo passaggio da Milano, dove ha il suo laboratorio di produzione in Via Ruggiero Settimo 4, a Brescia in Corsia del Gambero 10, con l’apertura a dicembre 2023 del suo primo monomarca. E ora è il momento di fare il bis nella stessa piazza, e presto il tris: a fine gennaio vede la luce il Salotto del cioccolato, un’evoluzione della boutique che completa l’offerta.

L’esigenza, così come ha spiegato per prima Simona Solbiati, è nata dal fatto che i clienti che entravano ad acquistare i prodotti come le praline, le tavolette o la cioccolata d’asporto, spesso chiedevano di poter restare a consumare.

Una possibilità che adesso si è fatta concreta con l’apertura della caffetteria-pasticceria proprio di fronte al primo locale.

All’ingresso rapisce subito l’occhio il lungo bancone con esposte monoporzioni, torte,  lievitati e poi un’area riservata alla preparazione di cocktail.

L’open space interno è caratterizzato da un’ampia sala da tè, fermarsi a fare colazione, pranzare o un aperitivo.

Il salotto Solbiati (foto concessa)

Solbiati ha conquistato la proprietaria delle mura, che l’ha spinta a investire su Brescia

La vetrina nel Salotto Solbiati

Puntando sulla creatività e la versatilità targata Solbiati: il menù parte dalla colazione, con un espresso in miscela 100% Arabica della torrefazione torinese Domossi, al prezzo di due euro: la qualità si paga, lancia così il messaggio chiaro Simona Solbiati anche dall’angolo bar, con tanto di offerta di tè di Dammann Frères.

La pasticceria non manca all’appello, anche se per il momento è di produzione esterna: giusto il tempo d’attesa necessario all’apertura di un laboratorio di produzione a vista, proprio adiacente al Salotto, che dovrebbe essere in attività tra qualche mese. Tutti gli altri prodotti al momento arrivano dallo spazio milanese, un po’ faticoso tra abbattimento e trasporti, ammette Simona Solbiati. Ma non bisognerà aspettare molto per rendere più efficiente e completa la visione della maitre cholatier lì a Brescia.

Dove la clientela inizialmente è rimasta un po’ distante, forse un po’ intimidita dall’ambiente ricercato ed elegante che distingue la boutique – qualcuno dei presenti la definisce una gioielleria di cioccolatini – e che poi però, una volta conquistata al palato, è diventata affezionata al marchio e alla sua cifra stilistica.

Nel Salotto sulla carta grande protagonista, anche la cioccolata calda realizzata con il fondente belga, accompagnata magari dai frollini.
In questo locale piuttosto ampio, di 200 mq su un unico livello, i consumatori possono affacciarsi alle ampie quattro vetrate angolari direttamente sulla corte della storica Corsia del Gambero.

Solbiati: “Più avanti nel Salotto saranno organizzati anche degli eventi di degustazione, magari con degli abbinamenti con la nostra linea di cioccolato gourmet salato”

Una promessa che sembra quasi già di assaporare di fronte alle vetrine golose della boutique, dove fondente, cioccolato al latte allo zafferano – uno tra i più richiesti, rivela Simona Solbiati – frutta candita e ricoperta sfilano davanti agli occhi di chi entra.

L’angolo caffetteria con una Rancilio Classe 20

Dopo il pranzo ideato da uno chef esterno, Giacomo Sparla, al quale Solbiati si è voluta appoggiare per creare un menù ben bilanciato, è arrivato il dolce, il “Tesoro”, rigorosamente a forma di cuore per restare coerenti all’amore di Simona Solbiati per questo simbolo, uno ai frutti rossi e l’altro al cioccolato. Entrambi trionfano nel piatto, con la ganache lucida che invita ad infilzare la forchetta.

Non si è fatto attendere neppure il tradizionale cioccolatino fondente per accompagnare la tazzina, a forma di chicco.

I cuori al Salotto Solbiati

Una coccola continua tra salato e, soprattutto, dolce: nella boutique si intravedono già le idee per la linea di San Valentino, con lucchetti e chiavi ricavati da stampi prodotti appositamente per la festa degli innamorati: “Il cioccolato è ancora visto come un prodotto da regalare, ma pian piano sta uscendo da questa concezione un po’ come sta facendo il panettone, che ormai non si mangia esclusivamente durante le feste natalizie” racconta Simona Solbiati.

Il caffè, il macchiato, il fondente a forma di chicchi

E mentre tutti si rifanno gli occhi sulle tavolette esposte in boutique – che partono dagli otto-dodici euro -, lei incalzata svela due dei suoi sogni futuri: il primo, poter aprire un suo monomarca anche a Milano, città dove tutto è partito; il secondo, che però sembra quello più complesso da realizzare, diventare un bean to bar. “Un giorno – confessa Solbiati – quando sarà magari possibile contare su uno stabilimento che possa accogliere tutte le attrezzature necessarie. E’ difficile, ma sarebbe davvero un sogno”.

E chi può dire che non accadrà? D’altronde Simona Solbiati è arrivata già molto lontano e continua ad andare avanti con le sue creazioni, completando un progetto dopo l’altro.

Arabica senza freni oltre i 3 dollari e 60, trimestrale Starbucks superiore alle attese con fatturato a 9,4 mld, eps a 69 centesimi

MILANO – I futures degli arabica continuano la loro corsa senza freni. Nella seduta di ieri, mercoledì 29 gennaio, il contratto per scadenza marzo delle borsa newyorchese ha guadagnato ulteriori 905 punti (+2,5%) chiudendo a un nuovo massimo storico nominale per l’Ice Arabica di 366,55 centesimi (intraday a 369,45). Rialzi anche a Londra, che si rivaluta dello 0,9% terminando la giornata a 5.609 dollari.

“L’offerta globale rimane limitata. Le vendite del nuovo raccolto di robusta del Vietnam procedono a rilento. I raccolti di arabica di Colombia e America centrale stanno impiegando più tempo ad arrivare sul mercato, mentre i produttori brasiliani non sembrano molto interessati a vendere” ha dichiarato a Reuters il broker HedgePoint Global Markets.

Secondo i trader olandesi di Amsterdam Sucden – citato sempre da Reuters – le scorte tampone del Brasile sono ormai ridotte all’osso: appena 500 mila sacchi, contro un livello normale attorno agli 8 milioni.

Il bassissimo livello degli stock rende il mercato ancora più vulnerabile ed esposto alle speculazioni, soprattutto nel caso in cui dovessero verificarsi nuovi eventi climatici negativi nelle aree degli arabica

La stessa Sucden prevede, per quest’anno, un quarto deficit consecutivo di offerta nel mercato globale del caffè.

Segnali positivi dalla trimestrale di Starbucks, diffusa ieri alla chiusura dei mercati

La più grande catena di caffetterie del mondo registra, per il quarto trimestre consecutivo, un calo delle vendite a parità di perimetro a livello globale.

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Stefano Dassie, il gelatiere pluripremiato, rinuncia ai tre coni del Gambero Rosso: “I criteri di selezione sono poco chiari e incoerenti”

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TREVISO – Stefano Dassie, il maestro gelatiere pluripremiato e volto dietro il brand DASSIE Vero Gelato Artigiano, ha annunciato dal palco del SIGEP la rinuncia al riconoscimento dei tre coni della Guida del Gambero Rosso (ne abbiamo parlato qui). La scelta di Dassie non è stata di certo immediata. Il gelatiere ha ponderato a fondo la decisione tenendo conto di vari elementi che sono poi scaturiti con una presa di posizione volta a criticare la poca trasparenza nei criteri di valutazione della Guida.

Dassie, qual è il motivo dietro il rifiuto?

“La storia ha origine nel 2017 quando Il Gambero Rosso ha pubblicato la prima versione della Guida dedicata al mondo del gelato. Negli anni precedenti eravamo comparsi nella guida Dissapore che aveva creato una classifica dei migliori 100 gelatieri d’Italia.

Ed ecco che nasce sin da subito la prima critica al Gambero Rosso: nel primo anno che esce la sezione dedicata al gelato mi conferiscono il premio di 1 cono e trovo la stessa descrizione che già c’era nella guida Dissapore in cui occupavo il 22° posto.

Qui arriva il mio commento negativo in cui affermo che nella Guida del Gambero Rosso non ci sono criteri oggettivi che spieghino come ambire e ottenere le onorificenze di 1, 2 o 3 coni: questo è essenziale poiché aiuta i gelatieri a capire cosa migliorare all’interno della loro offerta. Ma c’è di più: non si capisce in che modo vengano elargiti i coni, che sia in base alla gelateria, alla qualità del prodotto o altro.

Sempre nel 2017 sono di nuovo costretto a fare un commento negativo. In quell’anno avevo ideato il progetto di creare 100 gusti di gelato al cioccolato: nessuno lo aveva mai fatto prima in Italia. Per l’attualizzazione del progetto mi sono appoggiato anche all’azienda Valrhona, tra l’altro uno degli sponsor della Guida.

Al Gambero Rosso decidono tuttavia di dare il premio dedicato al Miglior gelato al cioccolato ad un altro gelatiere non specializzato in questo settore.

Ho accettato la loro scelta ma decido di non acquistare più da Valrhona anche in segno di protesta.

L’anno successivo invece la Guida del Gambero Rosso mi dà il premio del gelato al cioccolato. Ho accettato il premio, considerando che pongo particolare attenzione al cioccolato dal 2007, ma ho condiviso che la scelta non fosse giusta poiché lo meritavo l’anno prima. Ricevo comunque i desiderati due coni.

Continuo a lavorare cercando sempre di migliorare poiché, comunque, ho sempre ambito ai tre coni, come soddisfazione personale e anche per dimostrare al Gambero Rosso che lavoravo meglio rispetto ad altri miei colleghi.

Nel 2019 ricevo finalmente il premio e lì avviene la prima vera discussione in cui la Guida ha affermato di avermi fatto sudare i Tre Coni a causa del mio atteggiamento critico verso il Gambero Rosso negli ultimi anni.

Ho risposto loro che era giusto dare i premi in maniera graduale e non era affatto coerente che alcune gelaterie ricevessero il massimo del punteggio nonostante fossero aperte da pochi mesi.

Ad esempio, Crema a Milano, di proprietà di Bulgari, aveva addirittura ricevuto i tre coni prima ancora di aprire al pubblico.

Ho scritto svariate lettere firmate da gruppi di gelatieri, dal mio stesso gruppo Associazione deli accademici italiani gelatieri artigiani, dove chiedevamo un tavolo di confronto per fare luce sulla situazione della Guida. Non ci hanno mai risposto per email ma hanno fatto intendere di troncare le sollecitazioni. Considerando che non c’era alcun modo di collaborare non ho più voluto far parte di questa realtà.

Gambero Rosso, in più di un’occasione, ha ribaltato in proprio favore alcune dichiarazioni di altri gelatieri che già in precedenza avevano deciso di togliere i coni, perciò l’unico modo per far valere le mie idee era  pubblicamente sul palco lanciando il mio messaggio, condiviso tra l’altro da molti gelatieri da cui ho ricevuto diversi messaggi di stima.

Questo ha fatto inevitabilmente alzare la polemica. Annalisa Zordan, curatrice della Guida, ha dichiarato che non mi ero mai lamentato nei loro confronti accusandomi di aver mentito. Sono stato inoltre incolpato di essere salito sul parco per avere i miei due minuti di gloria e qualche like in più ma questo non è assolutamente il mio caso”.

Dassie, come hanno reagito i suoi clienti a questa presa di posizione?

“I clienti mi hanno dato pienamente ragione. Mi hanno sempre detto che il mio gelato è di ottima qualità indipendentemente dai coni che ho ricevuto. Mi è stato riferito da loro stessi inoltre che, quando andavano in vacanza in altre regioni e provavano gelaterie da 3 coni, il mio prodotto risultava comunque di migliore qualità al paragone. Non affermo questo per peccare di presunzione.

Sono nato da una famiglia di gelatieri, faccio questo lavoro da più di 30 anni e ho una grande passione per questo mondo. Ho fatto numerosi corsi non solo in gelateria ma anche con chef e pasticceri. Il punto è essere un esempio per i gelatieri in Italia.

Curo personalmente la parte formativa. In questa settimana, ad esempio, sto tenendo un corso su come insegnare a fare il gelato. Ho sempre avuto una certa etica professionale che mi ha portato ad offrire il massimo ai miei clienti. Non ho mai considerato questo lavoro meramente da un punto di vista economico e basta. La soddisfazione della clientela e del personale vengono prima di tutto. Solo una volta raggiunti questi obiettivi si arriva poi ad un obiettivo economico”.

In seguito si è più confrontato con la curatrice Annalisa Zordan?

“No. Avrei voluto scriverle un messaggio per parlarne dopo che mi ha dato del bugiardo. Non ho alcuna intenzione di fare guerra al Gambero Rosso poiché preferisco concetrarmi sulle mie attività senza essere il martire di nessuno”.

Martino Zanetti e Fondazione Hausbradt espongono opere pittoriche alla mostra Tarvisium Picta dal 31 gennaio a Treviso

TREVISO – Martino Zanetti espone una selezione della sua produzione artistica presso la sede di Banca Generali Private a Treviso, un evento che celebra una vita dedicata all’arte e alla cultura. Dal 31 gennaio 2025 diverse opere inedite e installazioni di grandi dimensioni saranno esposte a Palazzo Sardone, nel cuore di Treviso, location che fin dal suo accurato restauro, è stata declinata anche come luogo adibito ad ospitare eventi e concerti, diventando un vero e proprio interlocutore culturale con il capoluogo della Marca.

La mostra e il pensiero neoplatonico

La mostra “Tarvisium Picta – Oltre 1000 anni di colore in eredità”, che resterà aperta per cinque mesi, sotto l’egida della Fondazione Hausbrandt e con la curatela dell’arch. Luciano Setten, riflette la profonda ispirazione che l’artista trae dalla filosofia neoplatonica.

Questa visione si concretizza nel progetto “Nouveaux Philosophes”, una sintesi di arte, filosofia e rinascimento, cifra distintiva di Martino Zanetti.  Un’occasione imperdibile per scoprire un percorso espositivo che coniuga purezza formale e intensità espressiva e toccare con mano la particolarità di ogni singola creazione.

L’arte per la beneficenza e per il dialogo culturale

Seguendo l’etica rinascimentale, Martino Zanetti ha scelto di esporre le sue opere a scopo benefico, devolvendo il ricavato a sostegno delle vittime dei conflitti internazionali, in particolare in Ucraina. La mostra si presenta come una narrazione moderna del Rinascimento, un viaggio tra colore, forma e pensiero.

Per Zanetti, la pittura è “una fioritura colorata, irripetibile e personale”. Un percorso che rende omaggio ai suoi maestri, come il pittore trentino Riccardo Schweizer e la zia pittrice Gina Roma, che hanno influenzato profondamente il suo approccio creativo. Come Schweizer, ma anche gli espressionisti dell’arte franco-nordica e gli esponenti dell’action painting di New York, Martino Zanetti ha spesso integrato elementi di architettura nella sua produzione artistica.

L’artista si manifesta tramite la sua figura poliedrica di uomo studioso e appassionato di cultura umanistica. Anni di ricerca e sperimentazione sul colore e sulla potenza batocromica, lo hanno condotto ad approfondire nuovi modi e materiali.  Il suo approccio artistico procede attraverso la comunicazione emozionale, per permettere al pubblico di godere dell’esperienza artistica in modo immediato e libero, tale da poter affermare che l’ultimo creatore dell’opera sia proprio lo spettatore.

La realtà cromatica non è un episodico drip ma un fluire armonico di lineamenti batocromici. È questa la meraviglia cromatica dei quadri dell’eclettico autore.

In una visione molto vicina al nouveau francese, questa è un’arte che racconta, inesprimibile ricettacolo e contenitore del tutto. L’estremo realismo fa rifuggire l’artista dalle retoriche novecentesche ed individua nella pittura un segno che trascende ogni querula digressione.

“La pittura è calligrafia cromatica irripetibile – asserisce l’artista. – È impossibile imitare e riprodurre il colore nella stessa misura; avendo tutte le sfumature cromatiche come la musica è inimitabile.”

Oltre alla sua attività artistica, Martino Zanetti, noto come imprenditore visionario, è Presidente del Gruppo Hausbrandt, riconosciuto tra le eccellenze italiane e internazionali. Il suo impegno culturale e filosofico, uniti alla “triestinità”, lo portano, con la Fondazione Hausbrandt, a promuovere studi su Marsilio Ficino e altre figure centrali del Rinascimento italiano e della filosofia neoplatonica.

 “TARVISIUM PICTA – Oltre 1000 anni di colore in eredità”

Martino Zanetti ospite di Banca Generali Private

Palazzo Sardone – Via San Nicolò 33 – Treviso

Vernissage su invito – venerdì 31 gennaio ore 18.00

 Visita gratuita solo su appuntamento – Dal 1° febbraio al 30 giugno

Dal lunedì al venerdì

dalle 9:00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00

Per maggiori info basta cliccare qui.

Sassari: due giovani imprenditori rilanciano lo storico Cafè San Carlo

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I fratelli Roberto e Federico Sias, originari di Sassari, hanno deciso di rilanciare lo storico locale della città Cafè San Carlo fondato nel lontano 1820. Il locale è aperto dalle sette fino a tarda notte, coprendo un ampio target di clienti, dalle colazioni fino alle serate con dj set la sera, 365 giorni l’anno. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Francesco Zizi per La Nuova Sardegna.

La riapertura dello storico Cafè San Carlo

CAGLIARI – “Il messaggio che vorremmo mandare ai giovani è di investire sulla città, perché un futuro qui è possibile”. Esordiscono così Roberto e Federico Sias, i due fratelli sassaresi di 31 e 28 anni, che hanno deciso di rilanciare lo storico Cafè San Carlo. Il locale, che si trova all’angolo con via Cagliari, sotto i portici Bargone e Crispo che danno su piazza Castello, era stato fondato nel 1820, ed ha rappresentato un importante punto di riferimento sociale, artistico e culturale per tutti i sassaresi. Il 12 dicembre il taglio del nastro ufficiale alla presenza del sindaco Giuseppe Mascia.

“La nostra è un pò un’operazione nostalgia – racconta Federico a La Nuova Sardegna – perché sappiamo che i sassaresi sono molto legati a luoghi storici della città come questo”.

E Sassari ha risposto subito “presente”. Il locale è aperto dalle sette fino a tarda notte, coprendo un ampio target di clienti, dalle colazioni fino alle serate con dj set la sera, 365 giorni l’anno.

“Puntiamo allo stesso tempo sulla qualità: per i cocktail chiamiamo i barman più bravi, come Roberto Conti. Per quanto riguarda la caffetteria teniamo molto a proporre un buon caffè, mentre per il menù del pranzo proponiamo un’ampia scelta. Abbiamo però deciso di tenere i prezzi alla portata di tutti, con offerte per i clienti e convenzioni vantaggiose per i lavoratori” spiegano Roberto e Federico a La Nuova Sardegna.

Il nuovo Cafè San Carlo è subito diventato un punto di riferimento anche per i ragazzi e gli universitari, che si riversano nei portici che danno su piazza Castello per passare la serata in centro. “Vogliamo proprio questo, negli anni abbiamo investito in tutte le piazze della città con locali ed eventi. Sono le piazze che devono tornare a essere il fulcro della vita sociale” dice Federico.

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Centrale del Latte di Roma inaugura l’Accademia Bartist con Carmen Clemente e Coffee Academy, 31/01

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ROMA – La Centrale del Latte di Roma inaugura l’Accademia Bartist Centrale in collaborazione con Coffee Academy Italia. L’obiettivo del progetto favorisce la formazione dei baristi. L’inaugurazione è prevista presso la sede della Centrale del Latte di Roma nella Città Eterna in via Fondi di Monastero numero 262 il 31 gennaio alle 9:00.

L’Accademia Bartist Centrale

Nel giorno dell’apertura ci sarà la campionessa di latte art Carmen Clemente che darà una dimostrazione pratica.

Il 31 gennaio saranno presenti anche i vertici dell’azienda e il presidente Fabio Massimo Pallottini.

La mattinata sarà completamente dedicata alla formazione e al networking, dove la passione per il latte ed il caffè sarà protagonista.

Emporio Armani Caffè apre a Bologna dentro la Galleria Cavour

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Dopo quello di Milano, apre a Bologna il secondo Emporio Armani Caffè italiano, all’interno della storica Galleria Cavour, punto di riferimento per lo shopping di lusso della città. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Laura Galbiati per il portale d’informazione Fashion Network.

Emporio Armani Caffè a Bologna

“Bologna rappresenta un’importante meta turistica e sono particolarmente orgoglioso di questa apertura in uno dei luoghi più significativi dello shopping cittadino. Questo secondo Emporio Armani Caffè in Italia rientra nella strategia del Gruppo volta a rafforzare la presenza nell’ambito della ristorazione nel nostro Paese”, ha dichiarato lo stesso Giorgio Armani.

Il concept è stato ideato personalmente dallo stilista in collaborazione con il suo team di architetti. Lo spazio si sviluppa su una superficie complessiva di 300 metri quadrati e comprende una zona caffè, una zona ristorante di circa 100 metri quadri per una capienza di 42 ospiti e un dehors di circa 60 metri quadrati da 25 posti.

Motivo dominante è l’accostamento del legno chiaro e scuro a una particolare tonalità di azzurro, più intenso e lucido per le lampade a sospensione della zona ristorante, interrotto dal tocco di rosso delle lampade “Diogene” di Armani/Casa. Due portali in metallo bronzato segnano i passaggi dal caffè al dehors e dal dehors al ristorante, creando uno spazio unico quando sono aperti.

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