domenica 09 Novembre 2025
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Gilberto Guidi, REPA: “Il futuro dei distributori di ricambi originali? Il servizio”

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Gilberto Guidi nel centro logistico REPA a Cesena (foto concessa)
Gilberto Guidi nel centro logistico REPA a Cesena (foto concessa)

MILANO – La parola a Gilberto Guidi, Group Director Professional Coffee REPA, che ci parla dalla sede di Cesena, con uffici e centro di distribuzione che si estendono su oltre 21mila metri quadrati. Guidi fa il punto sull’attività instancabile di uno dei massimi distributori sul piano europeo di ricambi originali per il settore caffè, il vending e l’horeca.

REPA distributore di ricambi originali: qual è il valore aggiunto per un’azienda produttrice, nell’essere supportati in questa operazione?

“I nostri clienti, costruttori di macchine caffè professionali e macinadosatori, sono specializzati nella produzione, distribuzione e progettazione di apparecchiature finite che rappresentano delle eccellenze in grado di trasmettere la passione per questa bevanda in tutto il mondo. Tuttavia, ogni produttore sa che per creare una brand equity in un mercato così sfaccettato, è necessario offrire anche un servizio post-vendita puntuale e rapido, specialmente quando si tratta di ricambi originali.

Con la sua elevata disponibilità di ricambi a magazzino e la rapidità di consegna, REPA consente la riparazione delle attrezzature in tempi veloci, a prescindere dal luogo del mondo in cui è necessario intervenire. E il ripristino totale delle prestazioni dell’attrezzatura, una volta avvenuta la consegna dei pezzi di ricambio da parte di REPA genera, di conseguenza, profitto per i torrefattori, i distributori di macchine da caffè o le grandi catene.

Tutto questo, con tempistiche celeri, che consentono ai clienti di evitare di sostenere i costi di un magazzino dedicato ai ricambi esteso e costoso, specialmente in un momento in cui il mercato tende a subire flessioni e il numero di marchi è veramente elevato: non sarebbe infatti pensabile, per i nostri clienti, dover gestire magazzini così ampi.”

REPA lo fa per loro ed è per questo la soluzione ideale.

“Tra REPA e Parts Town disponiamo di una rete di centri di distribuzione avanzati in Europa (Italia, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito), in Australia e negli Stati Uniti (Chicago e Phoenix). Questa struttura logistica e tecnologica ci consente di consegnare il ricambio originale corretto, al giusto prezzo, in tempi brevi.

Per “velocità di consegna” intendiamo che sia effettuata nell’arco di una giornata all’interno dell’Unione Europea, grazie all’intervento delle nostre stesse sedi, ciascuna con un’area di competenza specifica.

Dicevamo quindi: consegna in circa 24 ore dal momento in cui viene ricevuto l’ordine, una media di 3 giorni lavorativi per la Corea, 4 per il Middle East e 5 verso un mercato più lontano come l’India.”

Abbiamo parlato molto di estero: ma all’interno di questo quadro globale, l’Italia quanto conta per REPA?

“Attualmente l’Italia rappresenta circa il 12% del nostro fatturato totale. È un mercato difficilmente scalabile da punto di vista della crescita, specialmente rispetto all’estero, che vive una situazione geopolitica in continua evoluzione e di maggiori opportunità: stiamo cercando però, sempre più, di guadagnare nuove quote nel mercato italiano, offrendo un ottimo servizio, garantito dal nostro centro logistico di Cesena di oltre 10mila metri quadrati, dotato di 11 traslo-elevatori.

Le nostre infrastrutture sono magazzini automatizzati che gestiscono i ricambi a 360 gradi, dall’arrivo della merce al controllo qualità, dal prelievo all’imballo, sino alla spedizione.

Il centro logistico di REPA a Cesena (foto concessa)

L’efficienza e la precisione di ogni fase della gestione del ricambio consentono di consegnare il ricambio giusto a ciascun destinatario. Infine, una volta consegnato il pezzo richiesto, i nostri clienti ne gestiscono professionalmente l’installazione: i torrefattori, ad esempio, contano su un proprio servizio di assistenza tecnica interno, mentre in Europa esistono dei piccoli centri indipendenti che gestiscono questa parte operativa, mentre le grandi catene si affidano ad aziende esterne specializzate nella riparazione.”

Il nuovo claim di REPA esprime tutto questo: trova, ricevi, ripara, facile!

Guidi: “E racconta la possibilità di trovare tutti i ricambi originali dei principali marchi oggi presenti sul mercato, attraverso un’esperienza d’acquisto divertente e intuitiva.
Perché scegliere un ricambio originale? In REPA lo spieghiamo con l’espressione “zero pensieri”: il costruttore, l’OEM, quando progetta un’apparecchiatura, pensa anche al tipo di ricambio apposito per far funzionare la macchina in un determinato modo.

Questo vale ancora di più se si pensa ai macinadosatori: le macine originali sono state calibrate per quello specifico modello e per ottenere una resa particolare. Sicuramente, quindi, un ricambio non originale funziona, ma senza che possa garantire lo stesso output di macinatura per cui era stata creata, originariamente, l’attrezzatura nel suo insieme.

Per rendere più chiaro questo concetto, REPA addotta due termini anglosassoni: uptime e downtime.

Il primo descrive l’operatività della macchina, in contrapposizione al secondo punto, che definisce il tempo di fermo della macchina.

Mettendoci nei panni, ad esempio, di un torrefattore e del suo cliente, una macchina da caffè innanzitutto rappresenta una fonte di profitto, per cui più è in uptime, più registra volumi alti.

Viceversa, nel downtime, con la macchina ferma, ogni minuto causa una perdita concreta di
fatturato.

Ed ecco che il ricambio originale, ovvero quello che non dà problemi e che viene consegnato da noi rapidamente, viene installato con la garanzia che sia esattamente quello adatto al modello, riducendo così notevolmente il downtime, se non addirittura eliminandolo, grazie al nostro supporto.

Il ricambio originale è meno soggetto all’usura, se non naturalmente quella fisiologica, determinata dal passaggio di acqua e vapore e da attrito meccanico, in quanto caratterizzato da qualità intrinseche in termini di materiale, progettazione, in linea con il livello del resto dell’attrezzatura.

E nel momento in cui arriva la rottura, REPA garantisce l’uptime.”

Affidarsi a un partner come REPA, con una struttura solida alle spalle, in che modo semplifica le attività degli OEM?

“La gestione del post-vendita e quindi di tutte le operazioni a valle della vendita dell’attrezzatura è particolarmente complessa e onerosa per chi costruisce attrezzature. Quando la riparazione si rende necessaria, la consegna del ricambio originale corretto dall’altra parte del mondo in tempi rapidi significa, per il costruttore, doversi strutturare con un magazzino dedicato di certe dimensioni e con risorse e personale sempre disponibile.

REPA mette a disposizione dei nostri Partner costruttori tutto questo, garantendo un impatto significativo sul loro conto economico: perciò sempre più costruttori si affidano alla nostra capacità organizzativa globale per queste operazioni. REPA, come gruppo, è in grado di gestire 250mila articoli a magazzino e, per quanto riguarda il caffè professionale, 50 marchi e circa 50mila ricambi originali tra macchine da caffè e macinadosatori.

È facile, per i nostri clienti, affidarsi a noi, che garantiamo professionalità e rapidità a costi
contenuti.”

REPA offre anche la possibilità di essere presenti sul suo one-stop shop: di che si tratta e come supporta le aziende nella vendita?

“Si parlava di circa 50mila ricambi originali e 50 di macchine da caffè e macinadosatori: questa pluralità di offerta, senza gli strumenti giusti per semplificarne la ricerca, può mettere in difficoltà i tecnici riparatori che ogni giorno devono lavorare con una varietà di marchi e modelli tale da richiedere grandi investimenti di tempo e di risorse.

Ecco che il one-stop shop di REPA diventa fondamentale per la ricerca e l’acquisto in pochi click, attraverso una piattaforma dedicata, di tutti i ricambi dei vari marchi. È un’unica fonte dalla quale reperire in maniera intuitiva il ricambio specifico di tutti i modelli di macchine da caffè e macinadosatori sul mercato.

Per chi si trova sempre in viaggio sul territorio, a contatto con molti clienti, inoltre, riuscire ad acquistare in modo rapido e preciso è molto complesso: noi aiutiamo a semplificare la catena della fornitura, e questo permette di ridurre i costi, l’errore umano e i tempi di consegna.

In caso di problemi o criticità, la nostra assistenza è sempre pronta: la stessa piattaforma è molto intuitiva e presenta diverse modalità di ricerca (l’esploso o disegno tecnico o la ricerca testuale).

Qualora sia necessario un ulteriore supporto per trovare il ricambio giusto, il nostro team di Customer Care assiste il cliente nella ricerca dell’articolo, parlando in oltre 20 lingue, tra europee ed extra europee. Non lasciamo mai soli i nostri clienti.

Quali sono le più grandi difficoltà nel contesto globale di oggi, nel trovare ricambi originali?

“Innanzitutto, bisogna specificare che la normativa europea stabilisce l’obbligo di mantenere a disposizione i ricambi a catalogo per dieci anni, ma in realtà REPA conserva anche parti per modelli fuori produzione e quindi oltre questa parentesi temporale. Fatta questa premessa, il nostro settore ha un grande punto di forza, ovvero la pluralità di offerta di marchi e di modelli di attrezzature per il settore caffè professionale.

C’è però un rovescio della medaglia: centinaia di migliaia di codici, tantissime matricole prodotti, esplosi, numerose certificazioni necessarie per l’esportazione, specialmente in un periodo in cui le dogane sono più attente alla provenienza. In questo labirinto, REPA ha dalla sua parte il fatto di aver già lavorato sul database e sul catalogo, riducendo il mare magnum di informazioni in pochi click sul sito, al fine di guidare il cliente a trovare e ottenere rapidamente il ricambio originale di cui ha bisogno.”

Quindi dove sta il futuro della distribuzione dei ricambi?

Giberto Guidi: “L’intelligenza artificiale è utilissima, soprattutto per la gestione del cliente. Ci stiamo muovendo a piccoli passi, seppur sempre più veloci. Anche i costruttori stanno iniziando a usarla in chiave predittiva. REPA sta lavorando per fornire un’assistenza di primo livello attraverso le chatbot, per la ricerca dei ricambi, per sviluppare macroanalisi e nella gestione di un’ampia mole di files, in modo da rendere ancora più rapida la collaborazione con i nostri partner.

Ci permette di migliorare i processi e portare il cliente ad un’esperienza di acquisto più veloce e facile possibile. Questo discorso è valido anche per la fase del post-vendita, con il tracciamento costante dei movimenti dei ricambi (quando sono stati spediti, dove si trovano, eventuali problemi nella consegna).

E siamo soltanto agli inizi: in futuro ci aiuterà ancora di più in questo senso. Per quanto riguarda gli anni a venire, le prospettive future per il nostro settore si giocano principalmente nel servizio: il mercato oggi esige questo.

Da una parte ciò significa collaborare con i costruttori di attrezzature per il caffè, in modo che REPA risulti l’ultimo miglio del customer care, contribuendo al valore del marchio stesso. Stiamo investendo tantissimo proprio nel trovare soluzioni ancora più rapide: il servizio resta fondamentale. Conta essere seri, trasparenti e riuscire a mantenere le nostre promesse e i nostri standard.”

A HostMilano quindi cosa ci attende?

Guidi si sbilancia: “Ci sarà sicuramente un grande stand che mi piace chiamare Parts Town e REPA Village, un’occasione di incontro con tutti i nostri partner e clienti, tra soluzioni per i ricambi originali e nuove tecnologie.”

REPA

 

REPA Logo (foto concessa)

REPA è il principale distributore europeo di ricambi per apparecchiature per la ristorazione e la refrigerazione, macchine per il caffè e distributori automatici e partner di fiducia dei costruttori di apparecchiature (OEM), in grado di fornire il pezzo giusto al momento giusto.
Con il più grande stock di ricambi originali e universali al mondo, materiali di consumo e accessori, distribuiti da un network di centri logistici altamente automatizzati in tutta Europa e oltre, REPA garantisce i tempi di consegna più rapidi del settore.

Funzionalità potenziate dall’AI, immagini a 360°, disegni esplosi, manuali tecnici e altre funzioni di ricerca disponibili sulla piattaforma e-commerce e sulla app rendono semplice l’identificazione e l’ordine di ogni articolo. Un team di esperti del settore aiuta i clienti, in oltre 20 lingue, a trovare la soluzione perfetta per ogni riparazione.

Con REPA, la manutenzione quotidiana delle apparecchiature per la ristorazione non è mai stata così semplice.

REPA è la divisione europea di Parts Town Unlimited.
www.lfricambi724.it
www.repagroup.com

Jde Peet’s: 500 milioni di risparmi e drastica ristrutturazione del portafoglio marchi per il rilancio del n.1 mondiale

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Jde Peet's
Il logo di Jde Peet's

MILANO – Le nuove strategie di crescita, di sviluppo e di branding di Jde Peet’s sono state presentate ieri, martedì 1° luglio, durante il Capital Markets Day, evento in persona che si è svolto ad Amsterdam, nel quale il numero uno mondiale pure-play ha svelato un nuovo piano denominato “Reignite the Amazing” (“Riaccendi la Meraviglia”) volto a semplificare il portafoglio marchi del colosso olandese, ottimizzare il modello operativo e logistico e creare valore sostenibile nel lungo periodo attraverso un’adeguata disciplina finanziaria.

La roadmap strategica, che punta ad aumentare l’efficienza e la crescita futura, prevede 500 milioni di euro di risparmi mirati in produttività netta da conseguirsi, per oltre la metà, entro la fine del 2027.

La metà di questi risparmi sarà reinvestita in iniziative ad alto potenziale di crescita, mentre il rimanente andrà a rafforzare la profittabilità.

La società punta inoltre a espandere la sua presenza globale attraverso nuove vie di crescita.

La decisione di voltare pagina arriva in risposta alle critiche rivolte alla gestione finanziaria e operativa della precedente gestione, le cui difficoltà sono state esacerbate dall’impennata dei costi del verde

Pilastro centrale della rinnovata visione strategica – portata avanti dal nuovo ceo Rafael Oliveira, al timone della società dal novembre scorso – è la semplificazione del pletorico portafoglio marchi, composto da oltre una cinquantina di brand globali, nazionali e locali.

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Circana presenta i possibili scenari per il largo consumo confezionato

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circana
Le previsioni Circana 2025 per il largo consumo (immagine concessa)

MILANO – Circana, consulente globale sulla complessità del comportamento dei consumatori, ha elaborato un’analisi previsiva sul largo consumo confezionato, per fornire agli operatori una prospettiva del prossimo futuro del comparto e supportarli nelle decisioni strategiche per i mesi a venire.

Il settore italiano del largo consumo confezionato (LCC) sta affrontando il 2025 in un contesto di continua evoluzione e confusione, caratterizzato dalla ripresa dell’inflazione e da una marcata instabilità geopolitica. Le aziende che compongono la filiera sono chiamate ad una gestione strategica per bilanciare la salvaguardia dei margini ed il rilancio dei volumi, operando in un quadro di accresciuta complessità in cui il consumatore evidenzia preoccupazioni economiche di natura personale e, più in generale, legate alla simultaneità di più conflitti.

Le previsioni econometriche di Circana delineano due scenari chiave per il 2025. È fondamentale sottolineare che queste proiezioni si basano sulle ipotesi sotto specificate e non possono tenere conto di eventuali ulteriori peggioramenti dello scenario socio-politico internazionale – che cambia di ora in ora – né di condizioni climatiche estreme che potrebbero caratterizzare l’estate 2025 in Italia. Tali fattori esogeni potrebbero, infatti, alterare le dinamiche previste in peggio o in meglio.

Primo scenario: difesa dei margini

L’ipotesi di questo primo scenario è l’adozione da parte degli operatori della filiera di politiche orientate a salvaguardare i margini commerciali, accettando il rischio di una decelerazione dei volumi di vendita. In questo quadro si verificherebbe una visibile inflazione compartimentale, sostanzialmente in linea con il costo medio della vita previsto per il 2025 (+2%), che comporterebbe quindi una crescita del prezzo del +1,8%.

La pressione promozionale aumenterebbe comunque di +0,5 punti percentuali, raggiungendo il 25% (superiore allo +0,2% ipotizzato nel 2024), con l’obiettivo di arginare parzialmente il rischio di rallentamento dei volumi.

L’impatto sui volumi di questo approccio di salvaguardia dei margini, secondo l’analisi di Circana, sarebbe una contrazione del -0,5% delle vendite a volume (però con una crescita dei ricavi del +1,0%).

Secondo scenario: recupero o consolidamento dei volumi di vendita

Il secondo scenario ipotizza invece un orientamento che mira al rilancio dei volumi e della competitività, in continuità con le tendenze del 2024.

In questo quadro si profilerebbe un incremento dei prezzi del +0,9%, ossia inferiore rispetto al costo medio della vita previsto da ISTAT.

L’investimento in attività promozionale aumenterebbe sensibilmente rispetto alla prima parte del 2025 (+1,5 punti percentuali), sostenendo così i volumi.

Dal risultato dell’analisi, Circana proietta una crescita dei volumi del +1,2% (con una crescita dei ricavi del +1,9%).

La “forbice” tra i due scenari

Riassumendo, le previsioni indicano un differenziale fra i due scenari pari a 0,9 punti percentuali sui ricavi e di 1,7 punti percentuali sull’andamento dei volumi. In particolare nel primo scenario (Difesa dei Margini), i ricavi crescerebbero del +1,0% ed i volumi risulterebbero moderatamente negativi.

Fattori di impatto e prospettive per il 2025

Al di là delle ipotesi che sono state considerate nelle previsioni, il contesto internazionale ed il clima estremo rimangono elementi cruciali. La volatilità e l’incertezza geopolitica e commerciale possono avere potenziali impatti sulla filiera LCC. Un’intensificazione delle alte temperature sullo “Stivale”, inoltre, influenzerebbe anche sensibilmente i mercati stagionali e, più in generale, l’intero settore del Largo Consumo Confezionato, con un impatto sulle previsioni qui delineate.

In sintesi, la crescita del Largo Consumo Confezionato potrà proseguire in continuità, consolidando i volumi, oppure privilegiando l’attenzione ai margini.

Quale che sia lo scenario che si delineerà nel prossimo futuro e la strategia che gli operatori di filiera decideranno di adottare, la buona notizia è che di fatto si conferma la resilienza che caratterizza il comparto largo consumo.

La scheda sintetica di Circana

Circana è un’azienda leader nella fornitura di tecnologia, intelligenza artificiale e dati agli operatori del largo consumo e di beni durevoli, produttori e distributori, impegnati a ottimizzare il loro business. Le analisi predittive e la tecnologia di Circana consentono ai clienti di misurare la loro quota di mercato, comprendere il comportamento dei consumatori che la guida e accelerare la crescita.

La piattaforma tecnologica Liquid Data di Circana è alimentata da un vasto set informativo di alto valore e da algoritmi intelligenti sviluppati in sei decenni di esperienza nel settore. Con Circana, i clienti possono intraprendere azioni immediate per preparare il futuro ed evolvere le loro strategie di crescita in un’economia sempre più complessa, dinamica e in continua evoluzione. Per ulteriori informazioni, visita www.circana.com.

Kimbo al Sanità Film Festival con la presentazione in anteprima nazionale della miniserie Risvegli

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kimbo
Umberto Marino (immagine concessa)

NAPOLI – “Siamo orgogliosi di sostenere un festival che unisce cinema e rigenerazione sociale in uno dei più significativi laboratori urbani d’Europa, il Rione Sanità, luogo in cui affondano le radici di caffè Kimbo”, afferma Massimiliano Scala, head of marketing Kimbo. “In un piccolo bar di Via Vergini, dove i fratelli Gerardo, Francesco ed Elio Rubino, assieme a papà Michele, mastro pasticciere, lavoravano sin dal Dopoguerra, è nata, nel 1963, la visione familiare che ha fatto della qualità, della cultura e dell’identità partenopea i valori fondanti di un’azienda e di un marchio oggi presente in 100 paesi del mondo”.

“Sostenere iniziative come questa – gli fa eco Mario Rubino, presidente di Kimbo S.p.A. – significa per noi restituire valore al territorio, promuovere espressioni artistiche che raccontano il cambiamento e continuare a coltivare un legame autentico con la città di Napoli. Abbiamo un caffè in sospeso con al nostra città e, nei giorni del SAFF, lo offriremo con gioia ai nostri concittadini nei bassi del Rione Sanità, ospiti delle famiglie residenti”

Di seguito i tre appuntamenti Kimbo al Sanità Film Festival:

mercoledì 2 luglio 2025, alle 18.00

Kimbo, in collaborazione con Tele Club Italia, presenta in anteprima nazionale la prima stagione di “Risvegli”, miniserie di tre cortometraggi, tre racconti di rigenerazione, dedicati ad altrettanti napoletani che, attivandosi in prima persona, contribuiscono al risveglio, in senso sociale e culturale, il territorio della città metropolitana di Napoli, o che si sono – essi stessi! – “risvegliati” nell’arco della propria vita evitando percorsi devianti. In ciascun episodio emergono i temi portanti della comunicazione Kimbo: la musica (con Ciccio Merolla), la solidarietà sociale (con Giulia Russo, direttrice della Casa Circondariale “P. Mandato” di Secondigliano), la qualità e la tradizione del caffè napoletano (con il coffee expert e formatore Francesco Costanzo).

L’anteprima (immagine concessa)

Oltre che dalla presenza dei tre protagonisti, l’incontro, condotto dal giornalista Ciro Cacciola, sarà arricchito dagli interventi di Mario Rubino, presidente di Kimbo S.p.A., Giovanni F. Russo, direttore di Tele Club Italia, e Massimiliano Scala, head of marketing di Kimbo.

giovedì 3 luglio 2025, alle 18.00

Kimbo, il Caffè di Napoli, invita ad un incontro ravvicinato con Umberto Marino, commediografo, sceneggiatore e regista, in occasione della pubblicazione del suo nuovo libro Piccole Cose Molto Potenti a Pompei (Graus Edizioni).

Il programma (immagine concessa)

Intervengono Massimiliano La Pegna, produttore cinematografico, Mario Rubino, presidente di Kimbo S.p.A., e Massimiliano Scala, Head of Marketing di Kimbo. Nato a Roma nel 1952, Marino ha scritto numerosi radiodrammi, una trentina di commedie, tre documentari e decine di soggetti e sceneggiature per il cinema.

Tra i principali lavori a cui ha contribuito come soggettista, sceneggiatore o regista figurano: Totò Sapore, La gabbianella e il gatto, Pinocchio, La Freccia Azzurra, La stazione, Italia-Germania 4 a 3, Volevamo essere gli U2, Cuore cattivo, Enrico Piaggio, Tutto per mio figlio.

L’incontro, condotto dal giornalista Ciro Cacciola, sarà arricchito da numerosi contributi video, inclusa la versione estesa del nuovo spot Kimbo, scritto e diretto da Marino (nella foto allegata).

sabato 5 luglio 2025, 22.00 < 24.00

Kimbo, il Caffè di Napoli, invita al SAFF Closing party con DJ Cerchietto nell’area di Via dei Cristallini 73: una “tarantella” lunga due ore che, tra Villanelle e Tammurriate, dalle contaminazioni del secondo Dopoguerra alla Vesuwave, fino alla scena contemporanea, renderà omaggio alla musica di Napoli – nelle sue molteplici espressioni, senza barriere di genere, tempo o sonorità – e al sesto senso di Kimbo per la musica.

Barry Callebaut: chiude la fabbrica di Intra, in 150 senza lavoro

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Barry callebaut cioccolato unilever
Il logo di Barry Callebaut

Stop definitivo alla produzione della sede Barry Callebaut di Intra, nel Verbano, dopo mesi di trattative e nonostante il record di volumi produttivi del 2024 con circa 67.000 tonnellate. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Floriana Rullo per il quotidiano Il Corriere della Sera.

Chiude la fabbrica di Barry Callebaut

INTRA (Verbanio, Cusio, Ossola) – Abbracci nell’ultimo turno di lavoro. A Intra, nel Verbano, i cancelli dello stabilimento Barry Callebaut si chiudono definitivamente. La storica fabbrica di cioccolato di Verbania acquisita da Nestlè nello scorso secolo e nel 2000 passata sotto Barry Callebaut, il più grande produttore di cioccolato al mondo, blocca definitivamente la produzione.

Un paradosso visto che nel solo 2024 ha stabilito il record dei volumi produttivi circa 67.000 tonnellate.

“Una chiusura arrivata nel silenzio assordante delle istituzioni che, al di là delle dichiarazioni di facciata, non sono state in grado di impedire la fine di una storia industriale lunga cento anni – tuona al Corriere Riccardo Brezzasegretario provinciale del Pd-. Una fabbrica che ha garantito per generazioni lavoro, dignità e prospettive a centinaia di famiglie verbanesi viene spenta per sempre”.

Brezza aggiunge: “Le promesse e le passerelle dell’assessore regionale al lavoro Elena Chiorino, con al suo fianco il sindaco di Verbania Giandomenico Albertella, si sono rivelate, purtroppo, per quello che erano: parole al vento. A pagare il prezzo di questa inerzia politica sono, ancora una volta, le lavoratrici e i lavoratori, abbandonati di fronte a un epilogo che poteva e doveva essere evitato”.

Pernigotti incorpora Walcor e nomina Francesco Pastore amministratore delegato

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Francesco Pastore, amministratore delegato di Pernigotti (immagine concessa)

NOVI LIGURE (Alessandria) – Nasce un nuovo polo dolciario italiano: Pernigotti e Walcor annunciano la fusione per incorporazione. L’operazione, sostenuta dai soci di riferimento, tra cui figurano investitori istituzionali assistiti da J.P. Morgan Asset Management e Invitalia, unisce due marchi storici, garantendo continuità e proiettando il gruppo verso nuove opportunità.

La nuova realtà conta su un fatturato annuo di circa 70 milioni di euro e oltre 340 addetti (tra stabili e stagionali), con una solida presenza export in quasi 50 Paesi. Le attività produttive proseguiranno negli stabilimenti di Novi Ligure (Alessandria) e Pozzaglio ed Uniti (Cremona), mantenendo l’eccellenza qualitativa. Questa fusione strategica mira a semplificare la struttura, ampliare l’offerta commerciale e migliorare l’efficienza operativa, favorendo una gestione più agile e decisioni rapide.

Il Consiglio di Amministrazione di Pernigotti ha nominato Francesco Pastore nuovo amministratore delegato. Con una comprovata esperienza nel settore food & beverage, Pastore guiderà il gruppo in questa fase di crescita. Attilio Capuano, che ha guidato le aziende fino a questa integrazione, riceve il ringraziamento per il suo operato. Luigi Mastrobuono è confermato presidente del CdA.

Luigi Mastrobuono, presidente del CdA di Pernigotti (immagine concessa)

“Questa fusione è la dimostrazione della nostra visione nel sostenere e rilanciare le eccellenze italiane”, ha dichiarato Luigi Mastrobuono, presidente del CdA di Pernigotti. “Ora unite, Pernigotti e Walcor rappresentano un modello di successo del Fondo di salvaguardia per i Marchi Storici. L’arrivo di Francesco Pastore è un passo fondamentale per il nostro futuro”.

“Sono onorato di guidare Pernigotti in questo momento storico”, ha affermato Francesco Pastore, amministratore delegato di Pernigotti. “La fusione con Walcor è più di un’operazione: è la creazione di un polo dolciario che unisce tradizione e innovazione. Il mio impegno sarà valorizzare le sinergie, espandere la nostra presenza globale e ispirare il nostro team a raggiungere nuovi traguardi. Insieme, costruiremo un futuro di successo”.

Italmobiliare, che ha il 60% di Caffè Borbone, avvia il programma di acquisto delle proprie azioni

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Il logo di Italmobiliare

MILANO – Italmobiliare S.p.A. , che detiene il 60% di Caffè Borbone comunica, ai sensi dell’art. 144-bis del Regolamento Consob adottato con Delibera n. 11971/1999 (il regolamento emittenti), l’avvio dal 3 luglio 2025 di un programma di acquisto di azioni proprie (il programma). Il Programma sarà attuato in esecuzione e in conformità alla delibera dell’assemblea degli azionisti del 17 aprile 2025, nel rispetto dei vincoli previsti dalla vigente normativa e anche in considerazione del recente contesto relativo al mercato azionario e, di riflesso, all’andamento del titolo Italmobiliare.

Finalità

Il programma è finalizzato alla costituzione di una provvista di titoli che possa essere impiegata, inter alia e laddove se ne verifichino le condizioni, in sostituzione o integrazione delle risorse finanziarie per il compimento di eventuali operazioni di finanza straordinaria quali, ad esempio, lo scambio di partecipazioni o eventuali acquisizioni.

Nel caso di completamento del Programma fino al limite massimo di azioni di cui di seguito, Italmobiliare arriverebbe a detenere complessivamente 567.070 azioni ovvero l’1,334% del capitale sociale.

Qualora non si verificassero adeguate opportunità per il loro utilizzo nel medio termine, Italmobiliare si riserva di destinare (in tutto o in parte) le azioni proprie detenute all’eventuale annullamento, nei termini e con le modalità previste dalla normativa, previa delibera dei competenti organi sociali.

Numero massimo di azioni da acquistare e controvalore massimo del Programma

Gli acquisti avranno a oggetto un massimo di n. 350.000 azioni corrispondenti allo 0,824% del capitale sociale dell’Emittente per un corrispettivo massimo di euro 10.000.000.

Alla data odierna la Società detiene direttamente 217.070 azioni pari allo 0,511% del proprio capitale sociale.

Corrispettivo minimo e massimo

Gli acquisti avverranno – nel rispetto delle condizioni stabilite nell’articolo 3 del Regolamento Delegato (UE) 2016/1052 della Commissione dell’8 marzo 2016 e delle ulteriori norme applicabili – a un corrispettivo unitario non superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta di acquisto indipendente più elevata corrente sul mercato telematico azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana (Euronext STAR Milan) e fermo restando che il suddetto corrispettivo non potrà comunque essere inferiore nel minimo e superiore nel massimo del 15% (quindici per cento) rispetto al prezzo di riferimento che il titolo Italmobiliare ha registrato nella seduta di borsa del giorno precedente ogni singola operazione.

Il numero di azioni da acquistare giornalmente non potrà essere superiore al 25% del volume medio giornaliero negoziato, calcolato sulla base del volume medio giornaliero degli scambi nei 20 giorni di negoziazione precedenti ogni data di acquisto.

Modalità con cui saranno effettuati gli acquisti

Gli acquisti verranno effettuati sul mercato regolamentato Euronext STAR Milan, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., in ottemperanza all’art. 144-bis, comma 1, lett. b) del Regolamento Emittenti e alle altre disposizioni applicabili, secondo modalità operative idonee ad assicurare il rispetto della parità di trattamento degli azionisti ai sensi dell’art. 132 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (il TUF), nonché secondo le modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione di Borsa Italiana S.p.A.

Ai fini dell’esecuzione del Programma, Italmobiliare ha conferito oggi mandato a Equita SIM S.p.A. per coordinare e dare esecuzione al Programma per conto della Società e prendere le relative decisioni di negoziazione, in totale discrezionalità e piena indipendenza. Il Programma continuerà anche nel corso dei c.d. closed period.

Durata

Gli acquisti saranno avviati il 3 luglio 2025 con termine previsto entro e non oltre il 30 settembre 2025.

Il gruppo Italmobiliare comunicherà al mercato, ai sensi delle disposizioni vigenti, i dettagli delle operazioni di acquisto effettuate.

Anche alla luce dell’attuale contesto di mercato azionario caratterizzato da significativi e repentini incrementi di volatilità e mutamenti dello scenario macroeconomico e geopolitico, eventuali successive modifiche del Programma che dovessero rendersi necessarie medio tempore verranno tempestivamente rese note al pubblico nei modi e termini previsti dalla normativa, anche regolamentare, vigente.

Si vola in Brasile con SCA Italy: 13 professionisti dal 6 al 12 luglio alle origini del chicco con Francesca Bieker

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Francesca Bieker, assaggiatrice di caffè, titolare di Grip – la scuola online dedicata al consumatore, giudice internazionale SCA e coordinatrice education SCA Italy (immagine concessa)

MILANO – Manca una settimana al viaggio in Brasile con SCA Italy: formazione, esperienza e scoperta nella terra del caffè. Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato: tra una settimana, un gruppo di 13 professionisti e appassionati del settore caffè partirà per un’esperienza formativa e umana di altissimo valore in Brasile, il cuore pulsante della produzione mondiale di caffè.

Il viaggio, in programma dal 6 al 12 luglio 2025, è stato ideato e coordinato da Francesca Bieker, Education Coordinator di SCA Italy.

L’iniziativa rientra nella più ampia missione di SCA (Specialty Coffee Association), che da anni si impegna per promuovere la cultura del caffè di qualità attraverso la formazione e attività di networking tra i professionisti della filiera.

SCA Italy offre un’opportunità formativa senza eguali

Il viaggio nasce con un chiaro obiettivo formativo: permettere ai partecipanti di vivere in prima persona tutte le fasi della produzione del caffè, direttamente nei luoghi d’origine.

Non si tratta di una semplice visita, ma di un percorso didattico esperienziale immerso nella realtà delle fazendas brasiliane. Durante la settimana, i partecipanti avranno modo di approfondire ogni passaggio della filiera: dalla cura delle piante in nursery, alla raccolta manuale, fino ai processi di post-harvest, alla lavorazione e al cupping finale.

Tutto questo sarà possibile grazie alla collaborazione con alcune delle realtà agricole e cooperative più importanti della regione di Carmo de Minas, un territorio iconico per la qualità e la sostenibilità nella produzione di caffè.

Un programma denso e coinvolgente

Il gruppo atterrerà a San Paolo il 6 luglio e si sposterà in pullman verso Carmo de Minas. Da lì partirà un tour intenso ma ricco di stimoli con la visita di diverse fazendas e la visita alla cooperativa locale, dove si potrà osservare il lavoro nel Dry Mill, nei magazzini e nei laboratori di analisi e cupping.

Non mancheranno momenti di confronto con i produttori locali, sessioni tecniche e camminate nella natura brasiliana. Le giornate si concluderanno con cene condivise, creando un’occasione preziosa di scambio umano e culturale.

Grazie agli sponsor: eccellenze italiane al servizio della qualità

Un viaggio come questo richiede visione, organizzazione e soprattutto supporto. Per questo motivo è doveroso un ringraziamento speciale a quattro aziende italiane che rappresentano l’eccellenza nel mondo del caffè, e che hanno deciso di sostenere concretamente questa esperienza formativa.

Flex packaging A.L. Spa: azienda leader nel settore degli imballaggi flessibili per caffè e alimenti, è sinonimo di innovazione e attenzione alla sostenibilità. Il packaging è una parte fondamentale della filiera, perché tutela la qualità del prodotto fino al consumatore finale.

Cimbali Group s.p.a. : uno dei gruppi più prestigiosi a livello globale nel mondo delle macchine da caffè professionali. Con marchi come LaCimbali, Faema e Slayer, Cimbali è da sempre impegnato nella diffusione della cultura del caffè e nel supporto alla formazione.

DM Italia: specializzata nella distribuzione di attrezzature per la preparazione del caffè, è un punto di riferimento per baristi e torrefattori alla ricerca di strumenti precisi e affidabili. Da sempre a sostegno e supporto delle attività di SCA Italy.

Pulycaff: storica azienda italiana che produce detergenti specifici per la pulizia delle macchine da caffè. La pulizia è un aspetto spesso sottovalutato, ma essenziale per garantire un espresso di qualità costante e rispettare il lavoro di tutta la filiera. Da anni è attivo nel mondo dello specialty coffee e sponsor dei giudici di Sca Italy.

Il loro sostegno non è solo economico: è la dimostrazione concreta di un impegno condiviso verso la formazione continua, la valorizzazione della filiera e la crescita culturale del settore caffè in Italia e nel mondo.

Per SCA Italy, un’occasione per vedere con i propri occhi cosa c’è dietro una tazzina di caffè, per stringere relazioni autentiche con chi lavora ogni giorno nella produzione, e per riportare a casa un nuovo bagaglio di conoscenze, competenze e ispirazione.

Francesca Bieker, con la sua esperienza e passione, guiderà il gruppo in un percorso che va oltre la tecnica: sarà un viaggio dentro la filiera, dentro la comunità del caffè e che porterà sicuro valore ai partecipanti.

La coordinatrice education SCA Italy, commenta: “Questo viaggio nasce dal desiderio di creare un ponte tra chi il caffè lo vive ogni giorno in piantagione e chi lo racconta e lo serve in tazza.

Per me ogni volta tornare in piantagione non è solo un momento di formazione, è un’esperienza che lascia il segno, apre gli occhi e il cuore. è un privilegio poter costruire questi momenti di connessione reale lungo tutta la filiera, dare spazio alla condivisione e scoperta e supportare altri trainer e appassionati a sperimentarlo in prima persona”.

Campionati mondiali del caffè: trionfano Georgius Audrey Teja, Coffee in good spirits, Chen Zhuohao, Latte art, Chatchalerm, Cup tasters. e Charles Boyenval, Cezve/ibrik

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Il campione mondiale Coffee In good spirits 2025 Georgius Audrey Teja, insieme agli altri finalisti della competizione di quest'anno (immagine concessa)

GINEVRA – Dal 26 al 28 giugno 2025, il World of Coffee di Ginevra ha attirato professionisti e appassionati di caffè da tutto il mondo. Rappresentanti di oltre 160 Paesi hanno esposto e partecipato all’evento di quest’anno organizzato dalla Specialty Coffee Association. L’area espositiva, completamente sold-out, ha ospitato più di 430 aziende espositrici. Tra i vari eventi, hanno avuto luogo i Campionati mondiali di caffè a cui hanno partecipato circa 100 concorrenti.

Per la categoria Coffee in good spirits, ha trionfato Georgius Audrey Teja, rappresentante dell’Indonesia.

Chen Zhuohao, dalla Cina, è stato proclamato campione mondiale di Latte art 2025.

Chatchalerm (AKA BOSS), rappresentante della Tailandia, ha trionfato nella categoria Cup tasters 2025.

Charles Boyenval, rappresentante della Francia, si conferma invece il campione mondiale di Cezve/Ibrik 2025.

È interessante notare come la maggior parte dei campionati sia di provenienza asiatica, un chiaro indizio della crescente popolarità della cultura del caffè che si è decisamente imposta fuori dai confini occidentali.

Di seguito riportiamo la classifica completa per tutte le categoria.

Campionato mondiale Coffee in good Spirits 2025 (WCIGS)

Georgius Audrey Teja, rappresentante dell’Indonesia, è il campione mondiale Coffee in good spirits 2025. A seguire:

  • Danny Wilson, Australia
  • Van Lin, Taiwan
  • Christos Klouvatos, Grecia
  • Vladyslav Demonenko, Germania
  • Gary Au, Hong Kong

Campionato mondiale di Latte art 2025 (Wlac)

Chen Zhuohao, rappresentante della Cina, è stato proclamato campione mondiale di Latte art 2025 a Ginevra. Ecco la classifica dei finalisti:

  • Ryusei Nozawa, Giappone
  • Elly (JIYU LEE), Corea del Sud
  • JiaMin, Singapore
  • Bank Sarawut, Thailandia
  • Ming Wan, Australia

Chen Zhuohao ha impressionato i giudici con una combinazione straordinaria di precisione, narrazione e un’eccezionale preparazione che ha evidenziato sia la chiarezza che la complessità del caffè.

Campionato mondiale Cup tasters 2025

Dopo un’entusiasmante finale, Chatchalerm (AKA BOSS), rappresentante della Thailandia, è stato proclamato campione mondiale di Cup tasters 2025.

La classifica finale dopo Chatchalerm è la seguente:

  • Max Mak, Cina
  • Huamin Chen, Canada
  • Hiroaki Nitta, Giappone

Grazie alle sue abilità nel riconoscere odori, sapori, concentrazione ed esperienza, Chatchalerm è riuscito a individuare rapidamente la tazza anomala nei triangoli, battendo il tempo per posizionarsi in vetta alla classifica.

Campionato mondiale di Cezve/Ibrik 2025 (CIC)

Charles Boyenval, rappresentante della Francia, è il campione mondiale di Cezve/Ibrik 2025.

Ecco le classifiche per il campionato mondiale di Cezve/Ibrik 2025 dopo il campione:

  • Paul Ungureanu, Romania
  • Angel Kotsifakis, Grecia
  • Talal Bitar, Italia

L’ex terrorista di Bali Umar Patek avvia il marchio di caffè per aiutare le vittime

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La bandiera dell'Indonesia

Da ex terrorista a imprenditore del caffè: Umar Patek, l’attentatore di Bali, lancia la propria attività e promette aiuti ai sopravvissuti. Un cambio di rotta per quello che fu un attentatore chiave negli attacchi a una discoteca e a un bar di Bali, il 12 ottobre 2002 a Kuta, sull’isola turistica. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Marco Ercole per City Rumors.

Il marchio di caffè dell’ex terrorista Umar Patek
BALI – Fa discutere e solleva interrogativi, quello che stiamo per raccontare. Il protagonista è un indonesiano, un tempo condannato per i sanguinosi attentati di Bali del 2002. Ora ha cambiato vita e ha intrapreso una controversa nuova carriera. Dopo essere stato rilasciato sulla parola, ha aperto una propria attività di caffè e ha dichiarato di voler destinare parte dei profitti per aiutare i sopravvissuti a quegli attacchi che causarono oltre 200 vittime.

L’uomo in questione è Umar Patek.

All’inizio di questo mese, è stato lui stesso a servire personalmente i clienti accorsi per il lancio del suo marchio di caffè. Un cambio di rotta per quello che fu un attentatore chiave negli attacchi a una discoteca e a un bar di Bali, il 12 ottobre 2002 a Kuta, sull’isola turistica.

Un giorno che lasciò dietro di sé una scia di morte e distruzione. Ben 202 morti e 209 feriti, tra cui 88 australiani e 38 indonesiani.

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