martedì 28 Ottobre 2025
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Cimbali Group ha presentato la rendicontazione di sostenibilità ’24, Frédéric Thil “Anno cruciale”

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cimbali group
Il report di Cimbali Group (immagine concessa)

BINASCO (Milano) – Cimbali Group, azienda italiana tra i principali produttori al mondo di macchine professionali per caffè espresso, presenta la rendicontazione di sostenibilità 2024 “Our blend for the future” che sottolinea l’impegno proattivo del Gruppo nel promuovere una cultura aziendale basata sulla trasparenza, orientando il documento per la prima volta verso un percorso di progressivo allineamento agli European Sustainability Reporting Standards (ESRS).

Cimbali Group per la sostenibilità

Avendo recepito questo nuovo standard di riferimento normativo nella nuova struttura del documento organizzato per informative, emergono alcune novità di rilievo:
l’istituzione di un Comitato endoconsiliare “Etica & Governance della Sostenibilità”, che svolge attività istruttoria, propositiva e consultiva ogni volta che il Consiglio di amministrazione debba compiere valutazioni o assumere decisioni in merito a tematiche legate alla sostenibilità; questo rappresenta un altro passo importante nell’evoluzione del processo di governance della sostenibilità di Cimbali Group e ne evidenzia il senso di responsabilità.

Il Comitato si affianca a quelli di “Persone & Cultura” e “Catena del Valore”, i quali assicurano l’indirizzo delle tematiche di sostenibilità riferite ai collaboratori di Cimbali Group e delle comunità in cui l’azienda opera, e gli impatti sulla catena del valore del Gruppo.

Inoltre, rispetto al periodo precedente, l’analisi di doppia rilevanza ha considerato, oltre che l’analisi degli impatti, anche l’analisi finanziaria, permettendo di identificare non solo gli impatti ma anche i rischi e le opportunità rilevanti per il Gruppo, avendo quindi una visione più consapevole e completa.

A titolo esemplificativo Cimbali Group ha identificato tra i temi la decarbonizzazione dei prodotti, i servizi e la catena del valore e tra le opportunità più rilevanti si sottolinea l’efficienza energetica delle macchine per caffè.

Un esempio di questa attenzione è lo sviluppo di un protocollo interno finalizzato alla misurazione dei consumi energetici. Questo approccio ha anticipato un tema che sta diventando sempre più sensibile per il mercato, come testimonia la recentissima pubblicazione della nuova norma europea EN50730.

Il documento mette in luce il dna di un’azienda familiare fondata su valori solidi e radicati che affronta le sfide della sostenibilità con senso di responsabilità, ribadendo i temi prioritari della propria strategia: Etica & Governance della sostenibilità, Persone Cimbali Group & Cultura, Sostenibilità della Catena del Valore.

Nel corso del 2024, l’azienda ha compiuto ulteriori avanzamenti in ambito di responsabilità sociale, ambientale e di governance, mettendo il futuro al centro della propria strategia. Un futuro finalizzato al benessere del pianeta, che ha come fulcro il valore delle persone e la scelta di operare in modo etico e trasparente, anche attraverso la leva della cultura.

“Il 2024 rappresenta per noi un anno cruciale, in cui abbiamo intrapreso un percorso per rafforzare il nostro impegno verso la sostenibilità, integrando gradualmente questi principi nelle strategie operative e nei processi aziendali. La rendicontazione di sostenibilità 2024 offre una visione trasparente sulle iniziative avviate, sui risultati conseguiti e sulle aree in cui intendiamo continuare a investire e migliorare ulteriormente, con l’obiettivo di generare valore a lungo termine.” ha dichiarato Frédéric Thil, direttore generale di Cimbali Group.

Informativa ambientale: il nostro futuro è per il pianeta

Consapevole dell’impatto di ogni azione legata al proprio business, Cimbali Group è in prima linea per contrastare il cambiamento climatico. Nel 2024 l’azienda si è focalizzata sull’adozione di pratiche energetiche più sostenibili tramite l’ampliamento degli impianti a pannelli fotovoltaici presso alcuni dei propri stabilimenti produttivi in Italia, che vanno ad aggiungersi a quelli già installati negli anni precedenti, con l’obiettivo di incrementare l’autonomia energetica e ridurre le emissioni di gas serra.

Inoltre, l’acquistato di garanzie d’origine per tutti gli stabilimenti italiani ha certificato il consumo di energia da fonti rinnovabili per il 100%, riducendo le emissioni di Scope 2. Ad oggi l’84% dell’energia elettrica del Gruppo proviene quindi da fonti rinnovabili (54% nel 2023), di cui il 64% da energia rinnovabile acquistata (47% nel 2023) ed il 20% autoprodotta (7% nel 2023).

Nel 2024 inoltre, l’azienda ha intensificato gli sforzi per misurare e rendicontare le emissioni Scope 3, al fine di ottenere una visibilità completa delle emissioni lungo l’intera catena del valore. Cimbali Group sta lavorando per coinvolgere tutti gli attori della filiera al fine di ridurre l’impatto ambientale complessivo.

Oltre a ciò, l’azienda ha continuato a integrare criteri di sostenibilità nei propri processi di ricerca e sviluppo, investendo in tecnologie per il risparmio energetico al fine di ridurre l’impatto ambientale nella fase di utilizzo del prodotto.

Informativa sociale: il futuro è nelle persone

Dipendenti, fornitori, clienti e tutti gli stakeholder sono i cardini della sostenibilità sociale di Cimbali Group. L’azienda è impegnata da anni nel creare un ambiente di lavoro inclusivo, equo, rispettoso di ogni diversità, dove ognuno possa esprimere il proprio potenziale e le proprie capacità. Lo dimostra la certificazione volontaria UNI Pdr 125 per la parità di genere conseguita nel 2024 dalla capogruppo che testimonia la messa a sistema e razionalizzazione delle numerose iniziative in atto affinché tale parità sia concretamente espressa a livello di governance, cultura e strategia, politiche verso le persone strutturata in 6 pilastri fondamentali (recruiting & cultura dell’inclusione, sviluppo & coinvolgimento, equità & rewarding, genitorialità, cura & conciliazione; ambiente di lavoro & benessere, tutele contro ogni forma di discriminazione e molestia)

Ad essa si è aggiunto nel 2024, un Codice di Condotta per i propri fornitori, elaborato al fine di garantire che le pratiche aziendali di tutti coloro che interagiscono a vario titolo con Cimbali Group siano in linea con gli elevati standard etici e professionali del Gruppo. Oggi sono oltre 180 i fornitori con cui è stato condiviso il documento.

Informativa di governance: il futuro è etico e trasparente

Per Cimbali Group la responsabilità è essere un esempio di integrità, sia come individui sia come Gruppo. È un elemento indispensabile per guidare il cambiamento. Ed è per questo che l’azienda lavora ogni giorno per una governance corretta e trasparente attraverso una struttura equilibrata e indipendente, in grado di operare con efficacia nella gestione della sostenibilità.

Il Codice Etico di Cimbali Group si ispira a standard internazionali in materia di rispetto dei diritti umani e prevenzione della corruzione. In un’ottica di massima trasparenza, Cimbali Group assicura un canale Whistleblowing dedicato, finalizzato a raccogliere e gestire eventuali segnalazioni di fatti o eventi illeciti avvenuti nello svolgimento dell’attività lavorativa o che abbia un impatto sulla stessa, riferibili al personale di Cimbali Group S.p.a. o società facenti parte del Gruppo.

Informativa Specifica: Il futuro è cultura

Cimbali Group ha deciso di integrare la rendicontazione facendo ricorso all’informativa aggiuntiva specifica con riferimento al tema “Diffusione della cultura del caffè”, attraverso cui poter rendicontare le attività di MUMAC e MUMAC Academy. Cimbali Group, consapevole del proprio ruolo di leader nel settore delle macchine per caffè espresso professionali, simbolo dell’eccellenza del Made in Italy, è impegnato a preservare, valorizzare e diffondere concretamente la storia di questo importante simbolo della cultura e della storia italiana. A riprova di ciò, in occasione del proprio centenario, l’azienda ha infatti voluto condividere il proprio patrimonio culturale e industriale con l’istituzione di MUMAC, nel 2012, il più importante Museo della Macchina per Caffè espresso professionale al mondo, punto di riferimento per appassionati, professionisti e il pubblico in generale.

Espressione della Corporate Culture Responsibility di Gruppo, nel 2024 MUMAC ha accolto oltre 6.200 visitatori in occasione delle giornate ordinarie di apertura nel corso dell’anno e in 24 eventi straordinari e iniziative speciali rivolte a territorio o ai diversi pubblici di riferimento.

Con la MUMAC Academy invece, che svolge un ruolo fondamentale nella diffusione della cultura del caffè, formando con passione e competenza nuove generazioni di professionisti e promuovendo l’eccellenza dell’espresso italiano a livello globale, sono stati oltre 4.500 i professionisti formati grazie ai corsi tenuti dai trainer di Cimbali Group.

Lavazza Group adotta una nuova struttura organizzativa per rafforzare la leadership

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IVS Lavazza Group logo convendum yak emilia coffee
Il logo di Lavazza Group

TORINO – Lavazza Group annuncia un cambio organizzativo che vede l’ingresso di nuove figure chiave a diretto riporto del ceo Antonio Baravalle, volto a rafforzare la propria leadership nel settore e a guidare l’azienda verso nuove sfide di crescita e innovazione. Un nuovo capitolo che si basa su tre principi chiave.

Il primo è lo sviluppo dei brand, mirando a valorizzarne identità ed heritage in modo coordinato e coerente, rafforzandone posizionamento e presenza sui mercati.

Il secondo riguarda l’innovazione dell’esperienza di prodotto, attraverso la ricerca e lo sviluppo continuo di soluzioni e servizi che rispondano alle esigenze dei consumatori, sempre più attenti a qualità e sostenibilità, per una maggiore fidelizzazione ai brand.

Il terzo è la trasformazione digitale di processi e servizi aziendali e la data governance, per rendere l’organizzazione più agile e reattiva all’evoluzione tecnologica.

Un importante ingresso nel Gruppo è quello di Paola Francesca Scarpa, che ricopre il ruolo di chief digital transformation officer. La nuova Funzione Digital Transformation ha la missione di guidare la trasformazione digitale dell’intero Gruppo, dai processi ai prodotti e servizi, con un focus sull’adozione di tecnologie avanzate come l’AI.

Scarpa è laureata in Ingegneria presso il Politecnico di Milano, ha iniziato la sua carriera in consulenza per poi entrare in Vodafone e successivamente in Google dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità e da ultimo quello di Managing Director Client Solutions, Data & Insights. Negli ultimi tre anni ha ricoperto il ruolo di Managing Director & Partner in Boston Consulting Group, dove ha coordinato progetti di digital transformation con particolare focus su strategie data-driven, AI e GenAI.

Carlo Colpo, dal 2016 nel Gruppo Lavazza, assume il ruolo di Chief Marketing Officer, subentrando a Sergio Cravero, che rimane nel Gruppo come consulente strategico del ceo. In precedenza, Colpo ha ricoperto i ruoli di marketing communication director e brand home director.

Il nuovo perimetro organizzativo della Funzione Marketing include Brand Home, Brand Away from Home, Marketing Communication, Retailing, Training Center e Business Intelligence & Consumer Insight con il compito di definire e sviluppare la strategia di posizionamento dei brand del Gruppo a livello globale.

Pietro Mazzà è stato nominato Chief Innovation, Sustainability & Institutional Relations Officer, e guida la Funzione Innovation, Sustainability & Institutional Relations. Questa area ha l’obiettivo di accelerare lo sviluppo prodotto, l’innovazione e la sostenibilità, oltre a gestire le relazioni istituzionali e la reputazione aziendale.

Precedentemente Mazzà, in azienda dal 2015, ricopriva il ruolo di Regional Director France & Benelux, e General Manager di Lavazza France e di Carte Noire SAS all’interno del Gruppo Lavazza. Questa funzione è ora affidata a Massimo Pepe, precedentemente Regional Director UK & Nordics. Emanuele Pellegrino, in Lavazza da oltre 6 anni, in precedente ruolo come Group Commercial Strategy, Business Development and International Key Accounts Director, assume a sua volta il ruolo di Regional Director UK & Nordics.

Mario Cerutti, già Chief Institutional Relations & Sustainability Officer, prosegue la collaborazione dedicandosi alla Fondazione Lavazza in qualità di Segretario Generale.

La scheda sintetica di Gruppo Lavazza

Lavazza, fondata a Torino nel 1895, è un’azienda italiana produttrice di caffè di proprietà dell’omonima famiglia da quattro generazioni. Il Gruppo è oggi tra i principali protagonisti nello scenario globale del caffè, con un fatturato di oltre 3.3 miliardi di euro e un portfolio di marchi leader nei mercati di riferimento come Lavazza, Carte Noire, Merrild e Kicking Horse.

È attivo in tutti i segmenti di business, presente in 140 mercati, con 9 stabilimenti produttivi in 5 Paesi. La presenza globale è frutto di un percorso di crescita che dura da 130 anni e gli oltre 30 miliardi di tazzine di caffè Lavazza prodotti all’anno sono oggi la testimonianza di una grande storia di successo, per continuare a offrire il miglior caffè possibile in qualsiasi forma, curando ogni aspetto della filiera, dalla selezione della materia prima al prodotto in tazza.

Il Gruppo Lavazza ha rivoluzionato la cultura del caffè grazie ai continui investimenti in Ricerca e Sviluppo: dall’intuizione che ha segnato il primo successo dell’impresa – la miscela di caffè – allo sviluppo di soluzioni innovative per i packaging; dal primo espresso bevuto nello Spazio alle decine di brevetti industriali sviluppati. Un’attitudine a precorrere i tempi che si riflette anche nell’attenzione dedicata a temi economici, sociali e ambientali, da sempre considerati fondamentali per orientare la strategia aziendale.

“Awakening a better world every morning” è il purpose del Gruppo Lavazza, che ha l’obiettivo di creare valore per gli azionisti, i collaboratori, i consumatori e le comunità in cui opera, unendo la competitività alla responsabilità sociale e ambientale.

Nespresso inaugura il nuovo flagship store a Milano con il primo bar in Italia, Thomas Reuter, direttore generale: “Esperienza oltre il caffè”

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nespresso
L'area dedicata alle masterclass

MILANO – Il capoluogo meneghino, capitale del design, della moda e del business, è da sempre il laboratorio creativo dove le tendenze si sviluppano, si affermano con forza e si diffondono. Ed è qui che Nespresso apre il suo nuovo flagship e il primo Nespresso Bar in Italia.

Una nuova casa nel cuore di Piazza Cordusio presentata in anteprima il 18 settembre che si propone come uno spazio completamente nuovo che trasporta chi lo visita nella cultura del caffè, tra tradizione e innovazione, trasformando la bevanda più amata dagli italiani in un viaggio gustativo, sensoriale e simbolico, in cui ritualità e nuove tendenze si incontrano.

Il nuovo flagship Nespresso

Dal momento della colazione in abbinamento a dolci e brioches al “Nespresso Bar”, ai nuovi modi di gustare il caffè on the go, dalle masterclass ai laboratori per esplorare le mille sfaccettature del caffè tra ricette tradizionali e creative, fino alle degustazioni ed eventi esclusivi: tutto nella nuova casa di Nespresso si trasforma in esperienza, con l’obiettivo di mettere al centro un vero e proprio viaggio nella cultura del caffè, con uno sguardo al futuro.

La sound experience area

Una risposta concreta anche alle evidenze emerse dall’indagineRituali e futuro del caffè in Italia: un viaggio tra cultura, gusto ed esperienze” realizzata da Nespresso in collaborazione con SWG, istituto specializzato in analisi e ricerche di mercato, che ha fornito una fotografia precisa del valore simbolico, culturale e relazionale del caffè nei rituali quotidiani italiani, grazie a 3 Web Focus Group per la fase qualitativa e intervistando un campione di 1.000 persone per quella quantitativa.

Ne emerge come il caffè scandisca il tempo, definisca identità, favorisca relazioni e connessioni, determini un codice estetico-sensoriale, e sappia combinare radici culturali con nuovi stimoli attraverso gusti, formati e ricette, capaci di anticipare tendenze e creare nuove abitudini di consumo, sottolineando il desiderioper oltre il 50% degli italiani di vivere esperienze immersive, creative e sensoriali per sperimentare con il caffè.

Tra i principali highlights emergono anche la dimensione individuale associata al caffè, con il 23% che vive il caffè come un vero e proprio momento per sé anche in mezzo alla gente, e quella sociale, con il 29% che attribuisce al caffè un senso di appartenenza e ritualità collettiva e il 52% che condivide il momento caffè con partner o familiari.

L’area masterclass

E ancora, il caffè si conferma vero e proprio rituale per il 42% degli intervistati, che si dichiarano pronti a sperimentare ed esplorare, con  il 33% che utilizza già il caffè come ingrediente in cocktail, creazioni food, o come metodo di preparazione, dato che sale al 50% riferendosi a GenZ e Millenials: evidenze che mettono in luce una propensione all’innovazione e all’esplorazione che, Nespresso, è pronta ad accogliere ed elevare. Dal classico espresso agli ultimi trend, come caffè freddi e piatti d’alta cucina che lo vedono protagonista, il caffè in Italia è insieme tradizione e innovazione.

E sono proprio questi elementi ad essere al centro della proposta della nuova casa Nespresso: che si tratti della pausa mattutina, di un momento di relax dopo pranzo, di una riflessione solitaria, di una conversazione condivisa o di un caffè da gustare in movimento per le strade della città, il caffè si trasforma in un viaggio che unisce gusto, emozioni e suggestioni uniche.

L’interno del flagship

L’ambiente, elegante e dal design ricercato, è caratterizzato da dettagli in marmo italiano che richiamano il carattere della città di Milano, con un bassorilievo lavorato a mano che contribuisce a ricreare uno spazio concepito per esperienze uniche, mentre cinque vetrine su Piazza Cordusio incorniciano uno spazio ampio e articolato in tre aree principali.

Thomas Reuter, direttore generale di Nespresso Italiana: “Siamo presenti in Italia dal 1999, un mercato che per noi ha sempre rappresentato un punto strategico, combinando la tradizione dell’espresso al ruolo di trendsetter, capace di innovare e influenzare i mercati globali. Da allora, abbiamo continuato a investire per rafforzare la nostra presenza e consolidare il legame con i clienti italiani. L’apertura del nuovo Flagship è una tappa importante di questo percorso, pensata per offrire un’esperienza che va oltre il caffè: un ambiente immersivo dove innovazione, sostenibilità e qualità si uniscono per raccontare il mondo Nespresso, traducendolo in una esperienza volta al futuro, pur sempre restando legati alla tradizione italiana”.

 Il nuovo flagship: un percorso in tre tappe per scoprire il caffè

Novità assoluta l’unicoNespresso Bar” in Italia con la possibilità, per la prima volta, di godersi il momento della colazione seduti nell’area lounge in abbinamento a dolci e brioches, dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 10.00. Disponibile tutti i giorni dalle 8.00 alle 18.00 anche il servizio on the go, grazie ad una finestra all’esterno del flagship, per gustare il proprio caffè o una delle ricette anche in movimento.

I prodotti Nespresso Original

Oltre a un’ampia selezione di miscele Nespresso Professional da degustare in purezza o da utilizzare come base per ricette, il menù propone un’offerta innovativa ispirata al mondo del gelato italiano creata da Irene Falcone, coffee ambassador di Nespresso Italiana, seguendo un concept esclusivo – Binomi di gusto – che racconta l’Italia attraverso le stagioni, le materie prime e l’attenzione ai dettagli, combinando il patrimonio culturale di sapori classici e tecniche storiche con la sperimentazione e l’evoluzione in chiave contemporanea.

Abbinamenti che esaltano ingredienti italiani, trasformandoli in ricette a base caffè capaci di sorprendere i sensi e che cambieranno stagionalmente come, ad esempio, latte & pera, zucca & cannella, nocciola & mandorla, con un’attenzione ai caffè freddi, sempre più amati soprattutto dalle nuove generazioni.

Completano l’offerta alcune ricette Signature con protagonista assoluto il Nespresso Mi-sù, ricetta iconica ispirata al celebre dolce tradizionale, ma anche il Nespresso Tonic e Nespresso Spritzer.

Luca Mandelli, direttore marketing Nespresso, ha dichiarato: “Questo flagship store è nato come risultato di una ricerca che abbiamo svolto con SWG. Il caffè è fondamentale per gli italiani e rappresenta molto più di una bevanda. Lo studio ha confermato che più del 50% dei consumatori vuole vivere esperienze sensoriali immersive e creative pre sperimentare con il chicco”.

Mandelli aggiunge: “Questo nuovo spazio si propone proprio come un luogo in cui vivere il caffè a 360 gradi: si va oltre alla boutique e si mira all’esperienza del gusto. Il nostro obiettivo è quello di far vivere esperienze legate al mondo del chicco in modo molto più marcato. Il Nespresso Bar è l’unico in Italia e rappresenta la nostra offerta all’interno del mondo professional. Inoltre abbiamo un’area degustazione in cui si svolgono varie masterclass e laboratori. Ma c’è di più: abbiamo inaugurato una parte dedicata all’arte dedicata alle partnership con Francesco Poroli, art director e illustratore, i cui lavori riflettono l’iconicità di Nespresso e la città di Milano”.

Nespresso Bar

Il tutto è completato da un’ampia offerta composta da una ricca selezione di prodotti esclusivi, rigorosamente artigianali, firmati Adolfo Stefanelli, pastry chef dell’omonima Pasticceria Adolfo Stefanelli, che unisce tecnica, artigianalità, stagionalità e ricerca di materie prime d’eccellenza, con proposte di altissima qualità pensate per esaltare e valorizzare al meglio l’esperienza del caffè.

Mandelli aggiunge: “Questo spazio resterà unico nel suo genere. Abbiamo voluto investire in un luogo in cui l’esperienza regna sovrana. Nespresso fa vivere ogni giorno emozioni legate al mondo del caffè in tutte le boutique, facendo sperimentare i consumatori. Questo flagship è il culmine dell’esperienza del chicco in tutte le sue forme”.

L’area masterclass e il Nespresso Bar sullo sfondo

Uno spazio che rende il caffè protagonista assoluto tra profumi, sfumature e aromi, con una Rostelier dedicata alla tostatura dei chicchi e le teche aromatiche che permettono di esplorare la ricchezza olfattiva di ogni miscela.

Grazie a masterclass e laboratori sarà possibile scoprire il mondo del caffè a 360°: dalla materia prima alle tecniche di preparazione tradizionali, fino a sperimentazioni creative e coffee mixology. Ogni visita si trasforma così in un’esperienza sensoriale completa, arricchita da momenti ed eventi unici che animeranno lo spazio con cadenza periodica durante tutto l’anno.

L’angolo dedicato alla sostenibilità

Una seconda area dedicata alla personalizzazione attende poi il visitatore per creare regali e oggetti unici, come tazze e accessori, accanto a uno spazio dedicato al mondo del riciclo, dove sarà possibile riportare le proprie capsule in alluminio usate, contribuendo al progetto di economia circolare “Da Chicco a Chicco” e scoprendo com’è possibile recuperare alluminio e caffè, trasformando il primo in nuovi oggetti e il caffè in compost usato anche per la coltivazione di riso, donato poi a Banco Alimentare e Progetto Arca.

È disponibile anche un punto Clicca&Ritira, dove ritirare gli ordini effettuati online e un’area destinata ad attivazioni speciali e collaborazioni con brand e artisti. Prima fra tutte la collaborazione con Caffè Florian, il più antico Caffè d’Italia e d’Europa, che ha dato vita alla miscela Nespresso | Caffè Florian, oltre alla collaborazione con Francesco Poroli, illustratore e art director milanese che, in occasione dell’apertura del nuovo Flagship, ha unito in poche immagini e con forme semplici due mondi: Milano e il suo dinamismo e il caffè Nespresso e le sue mille sfumature, due delle sue grandi passioni.

Il lavoro di Poroli è per definizione un lavoro di sintesi che condensa con pochi colori e forme mondi che hanno dentro altri mondi, ricordando che alla fine l’immagine dovrà parlare ad un pubblico che, guardandola, la farà sua, aggiungendo il suo sguardo, la sua esperienza, la sua storia. Illustrazioni che ha riprodotto dipingendo alcuni accessori Nespresso, esposti in quest’area insieme a una tela che riporta le stampe delle sue grafiche: vere e proprie opere d’arte e un omaggio alla cultura del caffè e alla città di Milano.

Ma non solo: i clienti ritroveranno le grafiche firmate da Poroli anche su alcuni materiali, come pack caffè e accessori, oltre ad avere la possibilità di personalizzare una selezione di tazze Nespresso. Una terza area è dedicata, infine, all’esposizione e vendita di caffè, macchine e accessori firmati Nespresso per scoprire tutti i sapori e le ultime novità in gamma.

“Con 75 Boutique distribuite sul territorio nazionale, l’Italia rappresenta il mercato con la rete di punti vendita più ampia del brand a livello globale – dichiara Mario Valla, direttore commerciale B2C di Nespresso Italiana. Il canale retail rappresenta un tassello centrale del nostro approccio omnicanale che mette a disposizione punti di contatto e servizi diversi alle e ai nostri clienti, integrando fisico e digitale, con il canale e-commerce, l’app e il servizio clienti che ci permettono di essere accessibili dovunque e in ogni momento”.

Mario Valla aggiunge: “All’interno delle nostre Boutique è possibile ritrovare un approccio diretto, quel rapporto di fiducia con i nostri esperti di caffè che offre la possibilità di esplorare, degustare e approfondire il mondo del caffè, sentendosi sempre accolti nella nostra nuova casa, questo non solo per chi ci sceglie da tempo ma per chiunque voglia immergersi nel mondo Nespresso”.

Inoltre, la giornata ha visto l’introduzione della sound experience area, in cui lo Chef Terry Giacomello e Food Ensemble hanno unito gusto e suono in armonia, in cui gli strumenti musicali hanno accompagnato i chicchi di caffè nella composizione di un suono unico.

L’indagine “Rituali e futuro del caffè in Italia: un viaggio tra cultura, gusto ed esperienze”.

Che se ne beva poco o molto — da chi si concede una o due tazzine al giorno (53%) fino a chi supera le cinque (6%) — il caffè è per gli italiani molto più di una bevanda: rappresenta un elemento insostituibile, un rituale di relax che dona energia e scandisce i ritmi della giornata, un momento da dedicare a sé o da condividere con gli altri, un gesto quotidiano che racconta storie personali e crea connessioni.

Nella dimensione individuale, per quasi 1 italiano su 4 il caffè è un vero e proprio momento per sé, anche in mezzo alla gente: sedersi per assaporarlo con calma (27%) o usare sempre la stessa tazzina (20%) sono consuetudini entrate a far parte della routine quotidiana.

E se per il 18% degli italiani il caffè rappresenta un’abitudine che sancisce l’importanza delle piccole cose e dei rituali che si ripetono, per molti il caffè è sinonimo di rituale (42%), energia (37%) e pausa (36%), un elemento di valore che arricchisce la propria vita quotidiana.

Nella dimensione sociale il caffè per gli italiani si trasforma poi in un linguaggio relazionale, capace di aprire conversazioni tra sconosciuti, consolidare amicizie e rinsaldare rituali familiari, con il 29% che attribuisce al caffè un senso di appartenenza e ritualità collettiva.  Oltre la metà degli italiani ama condividere il momento caffè con il partner o i familiari (52%), mentre il 30% lo fa con amici e il 29% con colleghi; tra i più giovani, per il 36% tra GenZ e Millennials, il caffè è un momento da condividere con gli amici, un gesto assume nuove sfumature facendosi occasione di leggerezza, apertura e appartenenza a un gruppo.

E se la dimensione domestica è ancora quella predominante in termini quantitativi, nel consumo fuori casa le scelte sono guidate da motivazioni precise: il 27% ricerca qualità e autenticità, il 21% un luogo accogliente, il 19% la possibilità di concedersi un momento di distacco dalla routine, con oltre il 50% che ricerca luoghi curati caratterizzati da un’atmosfera conviviale e rilassante.  

 Il caffè racconta dunque chi siamo e cosa cerchiamo: le preferenze si orientano secondo criteri che combinano qualità, esperienza e relazione con le persone e l’ambiente circostante, anche in termini di gusto. Accanto ai grandi classici, cresce la voglia di sperimentare: il 33% – dato che sale al 50% riferendosi a GenZ e Millennials – degli intervistati utilizza già il caffè come ingrediente creativo in cocktail e creazioni food, e oltre il 50% esprime il desiderio di vivere esperienze immersive, creative e sensoriali per sperimentare con il caffè. Segreti, aromi e storie dietro la tazzina attirano 3 italiani su 10.

Al Nord prevale l’interesse per trend emergenti e luoghi non convenzionali; al Centro, equilibrio tra tradizione e innovazione; al Sud, il caffè rimane simbolo di appartenenza e legami autentici.

Un radicamento alle tradizioni più forte al sud, che non esclude comunque la possibilità di introdurre elementi innovativi, come nel caso del Nespresso Mi-sù e del Nespresso Spritzer. La ricerca conferma dunque quanto il caffè sia profondamente radicato nella cultura e nella quotidianità degli italiani. Con il nuovo Flagship, Nespresso traduce questi valori offrendo esperienze sempre più personalizzate e innovative, riconfermando la tradizione italiana ma guardando al futuro.

Nestlé e il terremoto ai vertici societari: molto più di una semplice love story galeotta

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Nestlé Bulcke
Paul Bulcke - Photo Credit: U.S. Department of Labor

MILANO – Cosa sta succedendo alla Nestlé? È la domanda che si pongono in molti, dopo le imbarazzanti vicende che hanno portato, nel giro di poche settimane, al licenziamento del ceo Laurent Freixe e alle dimissioni del presidente Paul Bulcke, sostituiti rispettivamente dal ceo di Nespresso Philipp Navratil e dall’ex “re di Zara” Pablo Isla (incoronato da Harvard, nel 2018, miglior ceo del mondo, ndr.).

I fatti sono noti e non occorre dettagliarli nuovamente.

A causare la giubilazione di Freixe – a un anno dalla sua investitura – è stata una tresca non dichiarata con una sua diretta subordinata.

Un comportamento contrario alle “regole deontologiche interne”, che è costato al sessantatreenne top manager parigino l’esonero dalla carica e la perdita di una sostanziosa buonuscita.

Galeotta fu la love story e galeotto chi la gestì

Il modo malaccorto in cui tutta la storia è stata gestita – con ben due indagini (una interna e una esterna), per provare una relazione che era ormai (secondo fonti interne riportate dai media) un “segreto di Pulcinella” – è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, all’interno di una compagine azionaria in cui, già da tempo, serpeggiava il malcontento.

Va ricordato che l’azionariato di Nestlé è estremamente complesso e composito: esso comprende fondi di investimento, fondi sovrani, banche d’affari, fondi pensione.

Non esistono dunque singoli azionisti che detengano una quota di controllo, poiché le azioni sono ampiamente diffuse e scambiate sul mercato.

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Accademia del caffè espresso presenta l’evento di degustazione Longboard Geisha, unico box in Europa

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L'evento presso l'Accademia del caffè espresso (immagine concessa)

FIRENZE – Il 24 settembre, Accademia del caffè espresso ospiterà un evento unico con uno dei caffè più eccezionali al mondo, oltre a un sentito omaggio a una delle figure più visionarie del caffè specialty.

L’evento, organizzato in collaborazione con UNTOLD COFFEE LAB e BWT water+more, presenterà l’unico box di Longboard Auction Panama Geisha caffè disponibile in Europa: una selezione curata di 12 lotti eccezionali di Longboard Specialty Coffee di Panama, destinati a un’asta privata il 1° ottobre.

Note per la loro complessità, chiarezza e innovazione nella lavorazione, queste Geisha sono un riflesso diretto della meticolosa artigianalità e del rispetto ambientale che hanno caratterizzato il fondatore della piantagione, Justin Boudeman.

“Per Justin, coltivare il caffè non era solo agricoltura, era una forma d’arte. Credeva che ogni chicco portasse con sé una storia di luogo, clima e cura”, afferma Francesco Bernasconi, co-fondatore di UNTOLD COFFEE LAB.

Justin Boudeman (immagine concessa)

Justin ha innovato le proprie tecniche di lavorazione, fermentazione ed essiccazione per esprimere appieno il potenziale del vitigno e del terroir in completa assenza di sostanze chimiche, utilizzando solo lieviti selvatici e batteri presenti sulla ciliegia di caffè.

Queste innovazioni, unite alle sue esclusive tecniche di coltivazione, hanno portato alla creazione di una metodologia proprietaria nota come Wildynamic.

“Justin era più di un produttore: era un mentore e un amico. Condividevamo il sogno di superare i limiti di ciò che il caffè poteva essere”, ha aggiunto Bernasconi.

Bernasconi ha condiviso con Boudeman un rapporto professionale e personale di lunga data, fondato su ideali condivisi di qualità e sperimentazione.

Justin Boudeman e Francesco Bernasconi (immagine concessa)

Le loro collaborazioni nel corso degli anni hanno contribuito a far conoscere i caffè Longboard a livello mondiale.

L’evento non è concepito solo come una degustazione, ma come una celebrazione di una tradizione.

Per concludere, gli ospiti brinderanno con lo Spirit of Longboard Legré, un raro distillato di caffè distillato dallo stesso terroir e dalle stesse piante di caffè dei lotti all’asta, un omaggio simbolico alla duratura influenza di Justin sul settore.

Con posti limitati e una selezione di caffè irripetibile, l’evento promette di essere un’esperienza irripetibile sia per i professionisti del caffè che per gli appassionati.

Info Evento

  • Accademia del caffè espresso, Florence
  • Data: 24 settembre
  • Per i biglietti basta cliccare qui

Ritorna Futura, il festival indipendente per specialty e kombucha a Roma, 20-22/09

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Il ritorno di Futura a Roma (immagine concessa)

ROMA – Dopo la prima edizione del 17/18 Novembre 2024 (ne abbiamo parlato qui), dal 20 al 22 settembre 2025 presso il San Paolo District, Futura riunisce a Roma torrefazioni di specialty coffee, caffetterie e bakery, produttori di kombucha e bevande no/low alcol, giovani chef,per un festival che celebra innovazione, artigianalità e cultura indipendente. In programma degustazioni, talk, competitions e awards dedicati a professionisti e appassionati. Location: San Paolo District. Obiettivo: ispirare una nuova generazione di operatori e consumatori consapevoli.

Cos’è Futura (mission e identità)

Futura è il luogo in cui le culture indipendenti del beverage si incontrano per confrontarsi, crescere e contaminarsi. Nasce per accelerare la transizione verso modelli più sostenibili, etici e di qualità, valorizzando filiere trasparenti, innovazione di prodotto e di servizio, e una community curiosa e inclusiva.

Valori chiave

• Indipendenza, ricerca, sperimentazione
• Qualità artigianale e filiere pulite
• Educazione e accessibilità
• Community e collaborazione

Perché adesso (contesto e rilevanza)

La domanda di bevande consapevoli cresce: il caffè di qualità, le fermentazioni naturali e le alternative no/low ridisegnano carte, abitudini, quotidianità e modelli di business.

Futura intercetta questa energia e la porta in un unico spazio, con linguaggio contemporaneo, format hands-on e un ecosistema di realtà indipendenti.

Con Futura si vuole dare spazio a chi sperimenta con coraggio e costruisce valore reale: dalle origini del caffè alle fermentazioni, fino ai bar che ogni giorno innovano l’esperienza.

Programma in sintesi

Futura Village

54 banchi di degustazioni, cupping comparativi, flight di kombucha e no/low, infusi, cacao e la proposta bakery dei migliori coffee shop di Roma e di Italia.

Per la prima volta saranno presenti 8 espositori internazionali: dalla Francia, Spagna, Slovenia, Danimarca, Svezia, Rep. Ceca, Stati Uniti.

Supermarket

Quest’anno l’area food è stata affidata ad alcuni dei migliori talenti della scena romana e non, gestita un po’ come se fosse un “mercato centrale”, ognuno di loro porterà un suo piatto iconico.

• Irene Volpe – Cucina vegetale non sfigata
• Martina Eiko – Paninazzi coi controcazzi
• Cristian Marcellini – Mamma che pizza!
• Giovanni Giglio – Genovese Toast
• Alice e Daniel di Bark – Il barbecue che parla calabrese
• Marco Radicioni – Otaleg!

On stage

• Sabato 20 Settembre ore 14:00, Aeropress Championship powered by La Marzocco & Accademia del Caffè Espresso

• Domenica 21 Settembre ore 15:00, Zero Waste Latte Art Throwdown powered by Oatly & Latte Art Factory

• Lunedì 22 Settembre ore 12:00, presentazione degli Italian Kombucha Awards, premio ideato da Futura e dedicato alle migliori “visioni” del panorama kombucha e no/low; durante la premiazione verrà illustrato il metodo di valutazione e la prima scheda sensoriale studiata appositamente per la degustazione della kombucha.

Lunedì 22 Settembre ore 15:00, premiazione dei Futura Coffee Awards e i primi official membri della Coffee Hall of Fame.

Sponsor dell’evento

È grazie agli sponsor che l’evento può crescere ogni anno e far decollare questo movimento, dare una voce a tutti i giovani ragazzi che alimentano questo settore e che saranno il futuro della ristorazione in generale.

  • La Marzocco e Accademia del Caffè Espresso: l’eccellenza delle macchine da caffè professionali e l’Accademia di formazione;
  • Balugani: sistemi di filtraggio e depurazione acqua;
  • IPA Porcellane: la tazzina Made in Italy da 3 generazioni;
  • Oatly: l’originale latte di avena per baristi;
  • DM Italia: attrezzature per la caffetteria;
  • Puly Caff: la manutenzione per l’espresso perfetto;
  • IMS Filtri: l’arte dell’acciaio al servizio del caffè
  • Bubble Bev: la drink factory che da vita alle tue idee
  • Astoria: macchine da caffè professionali

Community moments

Si parte alle 9:00 di mattina tutti i giorni per fare colazione con le migliori bakery.
Sabato sera Futura Saturday Party (location da confermare)

Ospiti & partner (placeholder)

• Specialty: Tanat, People Possession, His Majesty, Nowhere, Gearbox, Forno Brisa, Vabres, Untold, Spojka Roast. Comp., Aliena, Taste, Rinaldi, Tomassi, Edo Quarta, Il 5 Elemento…
• Kombucha & fermentazioni: Orti Geometrici, Funky Fermenteria, Laverve, Ladybug Kombucha, Melly’s…
• No/Low & spirits: Moon Ray, Euforia…
• Various Artists: Cacao Motum, Wilden Herbals, Awaken by Saraya, Ra Hygge
• Sponsor: La Marzocco, Accademia del Caffè Espresso, Balugani, DM Italia, IPA Porcellane, Oatly, Puly Caff, IMS Filtri, Bubble Bev, Astoria
• Partner: The Social Hub
• Attrezzature & tech: Coffeetech, L’Assistenza, Eventi di Cartone
• Media partner: My Media Studio e Coffeeandlucas

Informazioni pratiche

Date: sabato 20, domenica 21, lunedì 22 settembre 2025
Orari: 09:00–18:00 (sab/dom) · 09:00–16:00 (lun)
Luogo: San Paolo District, Roma – Via Alessandro Severo, 48, 00145 Roma Google Maps
Come arrivare: Metro B – Basilica San Paolo (3’ a piedi).

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Mondelēz International festeggia i 40 anni dello stabilimento di Capriata d’Orba

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Mondelēz
Il logo Mondelēz International

Mondelēz International celebra i 40 anni dello stabilimento di Capriata d’Orba (Alessandria), uno dei poli produttivi di eccellenza globale per la produzione di biscotti e snack salati. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo pubblicato sul portale Distribuzione Moderna.

Una produzione da 40.000 t/anno

CAPRIATA D’ORBA (Alessandria) – Inaugurato nel settembre 1985, il sito piemontese rappresenta un modello di innovazione tecnologica, impegno per la sostenibilità e legame con il tessuto economico, sociale e agricolo del territorio.

La storia dello stabilimento affonda le sue radici nella tradizione di Saiwa, iconico marchio genovese fondato nel 1900 e che dal 2007 è parte del Gruppo Mondelēz International.

Negli anni, il sito ha raddoppiato la propria capacità produttiva – passando da 20.000 a 40.000 tonnellate annue – aumentato l’organico a oltre 300 dipendenti e ampliato il suo portafoglio a marchi come Tuc, Cipster, Ritz e Premium, accanto a Oro Saiwa.

Oggi, Capriata d’Orba è una delle realtà industriali più performanti di Mondelēz International a livello europeo, con una produzione destinata per il 30% all’export. Ogni anno vi vengono realizzate oltre 33 milioni di confezioni Oro Saiwa, equivalenti a più di 3 miliardi di biscotti.

“Mondelēz International è una realtà globale con radici profonde in Italia, e in particolare in Piemonte, dove si trovano i nostri siti produttivi. L’Italia è per noi un mercato strategico, dove generiamo oltre 514 milioni di euro di valore distribuito sul territorio, di cui 96 milioni generati in Piemonte, contribuendo a creare oltre 6.700 posti di lavoro lungo tutta la filiera – dichiara Silvia Bagliani, presidente e amministratore delegato di Mondelēz Italia –. Celebrare i 40 anni dello stabilimento di Capriata d’Orba è un momento di grande orgoglio, significa riconoscere il valore di un sito produttivo che è molto più di una fabbrica: è un simbolo concreto della nostra visione industriale, fondata su innovazione, sostenibilità e legame autentico con il territorio”.

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Vergnano diventa il caffè ufficiale della Juventus

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juventus vergnano
Da sinistra: Enrico Vergnano e Damien Comolli (immagine: Juventus Football Club)

SANTENA (Torino) – Caffè Vergnano, azienda italiana specializzata nella produzione di caffè, sarà per la prima volta official coffee di Juventus Football Club. La nuova partnership nasce dall’incontro tra due eccellenze torinesi profondamente legate al proprio territorio, ma capaci di portare nel mondo un’idea di italianità fondata su qualità e passione: da una parte una torrefazione familiare fondata nel 1882 a Chieri, che ha fatto dell’autenticità, della tostatura lenta e della qualità artigianale il cuore del proprio approccio; dall’altra uno dei club sportivi più titolati a livello internazionale, simbolo di spirito competitivo e capacità di innovazione.

Caffè Vergnano insieme a Juventus Football Club

A unirli, una visione comune fatta di attenzione alle persone e capacità di costruire relazioni autentiche, dentro e fuori dal campo.

“Siamo orgogliosi di affiancare un’eccellenza come Juventus, con cui condividiamo l’appartenenza a un territorio che ha saputo generare storie imprenditoriali straordinarie – ha dichiarato Enrico Vergnano, presidente di Caffè Vergnano. – Così come nello sport, anche nel nostro lavoro servono pazienza, dedizione e rispetto per la tradizione. È con questo spirito che, da generazioni, viviamo il caffè come un momento di condivisione e ispirazione. Questa partnership rappresenta l’opportunità di raccontare il nostro mondo a un pubblico nuovo, appassionato e globale”.

Damien Comolli, general manager di Juventus Football Club, dichiara: “Siamo felici di collaborare con Caffè Vergnano, un’azienda che incarna perfettamente i valori di innovazione e autenticità che Juventus rappresenta. Questa partnership non solo celebra le nostre radici comuni, ma ci permette anche di portare l’eccellenza italiana nel mondo, attraverso la passione e la dedizione che mettiamo in ogni nostra iniziativa. Insieme, siamo pronti a offrire un servizio di eccellenza ai nostri tifosi all’interno dell’Allianz Stadium e a dare ancora più voce al mondo dello sport femminile.”

I tifosi e gli ospiti dell’Allianz Stadium potranno vivere un’esperienza di gusto firmata Caffè Vergnano: in tutte le aree Hospitality dell’Allianz Stadium, compresi i 66 Sky Box, oltre ai 28 bar presenti nello stadio, sarà possibile scoprire e degustare le miscele che raccontano la tradizione e passione per il caffè.

La partnership siglata prevede anche la sponsorizzazione della prima squadra femminile della Juventus, rafforzando l’impegno dell’azienda nel promuovere valori di inclusione e parità di genere.

L’iniziativa si inserisce in continuità con il progetto Women in Coffee, il programma di sostenibilità sociale di Caffè Vergnano nato nel 2018 per sostenere l’empowerment femminile lungo tutta la filiera del caffè. L’obiettivo condiviso è quello di dare voce e visibilità a storie di donne che fanno la differenza, attraverso iniziative rivolte alla community Horeca e al mondo dello sport femminile.

Dopo essere stato scelto come official coffee dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026, Caffè Vergnano conferma con questa collaborazione il proprio impegno nel mondo dello sport, condividendo e promuovendo valori come spirito di squadra, rispetto, passione ed etica, che ispirano ogni giorno la propria visione aziendale.

La scheda sintetica di Caffè Vergnano

Caffè Vergnano è tra le più antiche torrefazioni italiane a livello nazionale. Fondata nel 1882, e ancora oggi guidata dalla famiglia, da oltre 140 anni racconta il rito dell’autentico espresso italiano portando in una tazzina profumi e aromi di tutto il mondo.

Il segreto delle sue miscele risiede nella selezione accurata delle origini, una tostatura lenta e tradizionale che valorizza ogni singola materia prima, e la creazione di ricette esclusive che ne esaltano il gusto unico. Le miscele Caffè Vergnano si trovano nella grande distribuzione, nei migliori bar e negli oltre 180 Caffè Vergnano 1882, la catena di caffetterie all’italiana presente in tutto il mondo. Dal 2021, la partnership con Coca-Cola HBC per la distribuzione nei suoi territori internazionali (Italia esclusa) ha rafforzato ulteriormente la crescita oltreconfine.

Dal 2018 l’azienda unisce alla cultura del caffè quella per l’impegno sociale: “Women in Coffee” è il progetto dedicato al sostegno di comunità di donne coltivatrici, oggi ampliato a iniziative di inclusione ed empowerment femminile.

illycaffè presenta il pop-up esperienziale a Milano per l’International coffee day, 01/10

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illycaffè
Il pop-up illycaffè (immagine concessa)

MILANO – illycaffè, leader globale nel caffè di alta qualità sostenibile, si prepara a celebrare l’International Coffee Day (in programma il 1° ottobre) con una campagna internazionale dedicata ai “perché” che rendono unico il suo caffè.

A Milano, la campagna prenderà vita dall’1 al 12 ottobre con un pop-up esperienziale presso lo Spazio Civic di Porta Nuova – a due passi dall’Illy Caffè di piazza Gae Aulenti – dove un percorso guidato permetterà ai consumatori di toccare con mano tutti gli step produttivi che portano alla nascita del celebre blend 100% Arabica illy – proprio come se si trovassero presso lo stabilimento di Trieste.

Appuntamento presso lo Spazio Civic di Porta Nuova (via Capelli ang. Corso Como) dalle ore 14 del 1° ottobre 2025, fino al 12 ottobre compreso.

La scheda sintetica di illycaffè

illycaffè è un’azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933, che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. Produce un unico blend 100% Arabica composto da 9 ingredienti diversi. L’azienda seleziona solo l’1% dei migliori chicchi di Arabica.

Ogni giorno vengono gustate più di 10 milioni di tazzine di caffè illy nei bar, ristoranti, alberghi, caffè monomarca, case e uffici di oltre 140 paesi, in cui l’azienda è presente attraverso filiali e distributori. Fin dalla nascita illycaffè ha orientato le proprie strategie verso un modello di business sostenibile, impegno che ha rafforzato nel 2019 adottando lo status di Società Benefit e nel 2021 diventando la prima azienda italiana del caffè ad ottenere la certificazione internazionale B Corp.

Tutto ciò che è ‘made in illy’ viene arricchito di bellezza e arte, a cominciare dal logo, disegnato da James Rosenquist, le illy Art Collection, le tazzine decorate da più di 135 artisti internazionali o le macchine da caffè disegnate da designer di fama internazionale. Con l’obiettivo di diffonderne la cultura della qualità ai coltivatori, baristi e amanti del caffè, l’azienda ha sviluppato la sua Università del Caffè che ad oggi svolge corsi in 24 paesi del mondo. Nel 2024 illycaffè ha generato un fatturato consolidato pari a €630 milioni. La rete monomarca illy conta 157 punti vendita in 28 Paesi.

Federico Grom, fondatore del marchio dei gelati: “Il 2015 è stato un anno perfetto per la vendita”

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Il logo Grom

Federico Grom, fondatore del marchio di gelati Grom insieme a Guido Martinetti, rivela alcuni aspetti della vita privata e le innumerevoli passioni che si spingono oltre il cono. Leggiamo di seguito un estratto dell’intervista di Nicolò Fagone La Zita per Il Corriere della Sera.

In questa sfilza di esperienze positive, non ha un rimpianto?

“Nessuno. Sono stato così fortunato che ripeterei anche gli errori. Mi hanno condotto dove sono. Quando hai un’azienda l’aspetto più importante è scegliere le persone. E in questo caso ho fatto degli errori clamorosi, pagati a caro prezzo. Mi sono fidato e mi hanno tradito. L’esperienza ci forma. Meglio un errore ben fatto che un successo mediocre. Quando ero alla guida di Grom, alla festa di fine anno regalavamo un weekend all’estero al dipendente che aveva fatto l’errore più grossolano. Un modo per crescere e aumentare lo spirito di squadra, con ironia”.



Come valuta l’evoluzione di Torino negli ultimi anni?

“Sono stato almeno 50 volte a New York e Tokyo, ho preso anche 100 voli internazionali all’anno. Ma sceglierei sempre Torino per vivere. Qui c’è un’alta qualità della vita, a prezzi giusti, e siamo circondati da una bellezza architettonica invidiabile.

Ho visto la città crescere in modo esponenziale. Trent’anni fa eravamo più indietro: oggi abbiamo tantissimi eventi e ristoranti. La Torino industriale si deve un po’ trasformare, ma abbiamo le potenzialità. Nel turismo siamo un po’ pigri. Se la Reggia di Venaria fosse negli States quintuplicherebbe i suoi visitatori”.

A distanza di tempo, non le dispiace un po’ di aver venduto Grom?

“No, sono razionale e poco emotivo. Non vivo momenti di grande felicità o tristezza e non agisco d’impulso. Il 2015 è stato un anno perfetto, va bene così. Un mese dopo la cessione mi sono sposato e trenta giorni più tardi è nato mio figlio”.

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