domenica 23 Novembre 2025
Home Blog Pagina 398

Raccolto brasiliano: ecco perché anche Rabobank sta rivedendo al ribasso le stime

0
mercati del caffè robusta futures Eudr arabica esportazioni Brasile export prezzi borsa Vietnam meteo
Il logo dell'Ice

MILANO – Il raccolto brasiliano si conferma abbondante, ma inferiore alle previsioni iniziali, e un po’ tutti gli analisti stanno rifacendo i loro calcoli per quanto riguarda il saldo globale tra domanda e offerta, produzione e consumi nell’annata in corso e nella prossima. “Questa volta il Brasile non potrà venire in soccorso” ha osservato un trader internazionale riferendosi all’importante contributo dato dal Brasile, negli ultimi 12 mesi, nel far fronte alla forte domanda mondiale di caffè robusta, compensando i minori flussi da Vietnam e Indonesia.

Come già scritto lunedì, Safras & Mercado ha tagliato, la scorsa settimana, la sua stima sul prossimo raccolto brasiliano, di circa 4 milioni di sacchi.

Pessimista anche Rabobank: “siamo ormai nella seconda metà del mese e dai report non osserviamo alcun miglioramento nei rendimenti unitari e nel crivello medio dei chicchi, per cui riteniamo opportuno rivedere al ribasso le nostre stime” si legge nel suo più recente rapporto mensile.

La banca olandese ha per questo ridotto la sua previsione sul raccolto brasiliano portandola a 67,1 milioni (contro una precedente stima di 69,8 milioni), di cui 44,1 (46,5) di arabica e 23 (23,3) di robusta

Sempre preoccupante, intanto, la mancanza di precipitazioni nel Minas Gerais, che ha contribuito al rally di inizio settimana.

La perdurante assenza di pioggia sta in compenso facilitando le operazioni di raccolta, molto più avanti rispetto all’anno scorso.

Contenuto riservato agli abbonati.

Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.

Prosegue l’impegno di Bloom Coffee School in Rwanda: Polojac fra i formatori del progetto di ICU e JICA

0
Best of Rwanda Bloom
Best of Rwanda (immagine concessa)

RWANDA – Dopo aver rappresentato l’Italia nel Best of Rwanda, il prestigioso riconoscimento dello Specialty Coffee in Rwanda, prosegue l’impegno di Alberto Polojac nella ricerca del connubio perfetto fra qualità, sostenibilità e tracciabilità, a sostegno di una serie di iniziative che possano consentire sia ai produttori che ai consumatori di arricchire la propria vita attraverso il caffè.

Le iniziative di Bloom Coffee School in Rwanda

Il Best of Rwanda è, infatti, una competizione locale che premia il miglior caffè non solo puntando a identificare il produttore più valido in termini qualitativi, ma garantendo anche agli importatori di testare direttamente aspetti fondamentali per lo sviluppo e il mercato del caffè quali le tecniche produttive, i livelli di pulizia, le condizioni di lavoro e le opportunità economiche che il caffè rappresenta per i Paesi in via di sviluppo.

Non a caso il primo posto è stato conquistato da Nova Coffee, un marchio appartenente al progetto ICU che produce il Café de Mama, un caffè lavorato e venduto esclusivamente da donne. La presenza di Polojac nella prestigiosa giuria è stata il frutto della sua devozione, concretizzatasi in un’attenzione costante alla realtà ruandese dello specialty coffee negli ultimi dieci anni, con almeno una visita all’anno sul campo.

Conclusosi il Best of Rwanda, Polojac, inserito nella strategia di formazione di ICU (Istituto per la Cooperazione Universitaria, onlus che realizza progetti di valorizzazione della filiera del caffè nei Paesi in via di sviluppo puntando a migliorarne la qualità del caffè e le condizioni di lavoro) e JICA (onlus giapponese che si occupa di progetti di sviluppo), è stato attivo nella promozione di un percorso di educazione dei produttori locali su temi come il riconoscimento della qualità, il processo di lavorazione del caffè e il cupping.

Le sessioni di formazione si sono svolte in tre luoghi distinti ma vicini fra loro, situati presso il lago Kivu, un paradiso lacustre che si estende lungo il confine occidentale con il territorio congolese. Il paesaggio intorno al lago è dominato da dolci declivi di terra fertile che degradano da oltre 1000 metri e incorniciano le acque trasparenti del lago, creando uno scenario di rara bellezza e un ambiente naturalmente ideale allo scopo.

A Mubuga, washing station già visitata in passato da Polojac, si è tenuta una lezione sui metodi di lavorazione. Successivamente, a Coocamu, situata proprio sul lago, si sono svolti il riconoscimento della qualità e il cupping, con diverse varietà e lavorazioni di caffè. Il percorso si è, infine, concluso a Kopakaki, dove è stata completata la formazione.

Ricordiamo che lo spirito di miglioramento e ricerca di Imperator investe non solo la qualità del caffè ma anche le condizioni di lavoro delle persone coinvolte, contribuendo così` allo sviluppo sostenibile del settore e delle comunità locali dando ai clienti una selezione basata su tutti questi principi.

La scheda sintetica di Imperator

Imperator è un’azienda italiana leader nel settore del caffè, impegnata da anni nella promozione della qualità e della sostenibilità nella filiera del caffè. Con una dedizione all’innovazione e alla formazione, Imperator continua a sostenere progetti che migliorano le condizioni di vita dei produttori di caffè nei paesi in via di sviluppo.

Olimpiadi di Parigi: Macron esalta Napoli e il caffè sospeso

0
macron
Il presidente francese Emmanuel Macron (immagine: Wikimedia Commons)

Emmanuel Macron, il presidente della Francia, ha affermato di conoscere il caffè sospeso al termine del ricevimento organizzato all’Eliseo per la stampa estera alle Olimpiadi. Emmanuel e Brigitte Macron, la moglie del presidente, hanno tenuto per l’occasione a ricordare quanto amino Napoli e l’Italia. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato su Italpress e ripreso da Taormina News 24.

Emmanuel Macron cita il caffè sospeso

PARIGI – Il presidente francese Emmanuel Macron conosce il “caffè sospeso”. Salutando i rappresentanti della stampa italiana a Parigi, al termine del ricevimento organizzato all’Eliseo per la stampa estera accreditata alle Olimpiadi, alla domanda di un giornalista se conoscesse qualche parola in napoletano, Macron ha esclamato: “caffè sospeso”.

Una conversazione che era iniziata all’arrivo in sala anche di Brigitte Macron che ha ricordato con la stampa italiana il suo incontro con Emmanuel avvenuto proprio, com’è noto, per una commedia di De Filippo.

Brigitte e Emmanuel Macron hanno tenuto a ricordare quanto amino Napoli e l’Italia, la première dame di Francia ha sottolineato con piacere come per le Olimpiadi arriveranno a Parigi anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella accompagnato dalla figlia Laura.

Nel suo breve discorso ufficiale alla stampa estera accreditata, Macron ha invece rimarcato come i giochi di Parigi saranno “inclusivi, sostenibili”, anzi i più sostenibili della storia, e come i lavori sono stati realizzati in tempo e nel migliore dei modi.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Istituto espresso italiano: “Il 56,6% delle imprese focalizzate sulla gestione sostenibile”

0
luigi morello iei istituto espresso
Luigi Morello, presidente Iei (immagine concessa)

BRESCIA – La sostenibilità è il faro che guida gli investimenti in progetti di sviluppo delle aziende della filiera dell’espresso che aderiscono all’Istituto espresso italiano (IEI). Utilizzo sostenibile delle risorse e riciclo della materia di scarto, i due capisaldi delle aziende.

Dall’indagine recentemente condotta da IEI sui propri associati, emerge per esempio che circa l’impatto ambientale, il 54.6% delle imprese guardino ad una gestione sostenibile delle risorse naturali, tra cui l’acqua, l’energia e i vari materiali.

Stessa percentuale, 54,6%, opta per la gestione dei rifiuti o dei prodotti di scarto attuata attraverso la promozione del riciclaggio e la riduzione stessa del rifiuto, oltre ad aumentare e implementare la collaborazione con le società per il riutilizzo. Seguono poi, con quasi il 35%, sia l’abbattimento delle emissioni di gas serra, sia l’utilizzo di attrezzature di nuova generazione.

“I risultati della nostra indagine dimostrano come le aziende della filiera, aderenti all’Istituto Espresso Italiano, siano fortemente impegnate nella gestione sostenibile delle risorse e nella riduzione dell’impatto ambientale – spiega il presidente di IEI, Luigi Morello – questo impegno non solo migliora la resilienza e la competitività delle imprese, ma contribuisce anche a un futuro più responsabile per tutti”.

Gli investimenti per la sostenibilità

Su quale tipo di investimenti in sostenibilità siano stati fatti negli ultimi cinque anni, la maggior parte delle imprese afferma di aver acquistato nuovi macchinari per seguire e anticipare trend di mercato ed effettuato scouting tecnologico dei materiali di imballaggio, progettazione di nuove macchine a capsule compostabili oltre alla certificazione di cialde o capsule compostabili.

Questo perché l’80% delle realtà prese in esame da IEI, ha investito, e continua a farlo, in ricerca e sviluppo per migliorare la resilienza e competitività. Negli ultimi 20 anni, poi, quasi tutte le imprese hanno abbattuto del 70% i quantitativi di gas inquinanti. A questo si somma il fatto che l’63,7% delle aziende oggetto della survey ha redatto o ha in programma di farlo, il bilancio di sostenibilità.

“Questi investimenti dimostrano chiaramente che le nostre aziende non solo si adattano ai cambiamenti del mercato, ma li anticipano, guidando l’innovazione e la sostenibilità nel settore dell’espresso. La nostra dedizione alla ricerca e sviluppo è la chiave per un futuro più sostenibile e competitivo”, aggiunge Morello.

La sostenibilità è anche sociale

Se contiamo poi che uno dei tre pillar della sostenibilità è rappresentato dal sociale, il 90% delle imprese prende parte a iniziative di beneficenza e partecipa a iniziative locali o globali. Inoltre, il 40%, difende la diversità e favorisce l’inclusione e, ancora il 40%, incentiva il rispetto dei diritti umani lungo tutta la catena di approvvigionamento.

“L’attenzione alla sostenibilità sociale è altrettanto fondamentale. Le nostre aziende non solo partecipano attivamente a iniziative di beneficenza e promuovono la diversità e l’inclusione, ma si impegnano anche a rispettare i diritti umani lungo tutta la catena di approvvigionamento. Questo approccio integrato alla sostenibilità dimostra che il nostro settore è all’avanguardia nel creare un impatto positivo sia sull’ambiente che sulla società”, conclude il presidente di IEI, Luigi Morello.

Infine, la filiera del caffè di IEI coinvolge gli stakeholder nei propri processi e nelle proprie scelte. Il 63,6% lo fa con la valutazione e presa in carico dei feedback dei clienti, il 54,5% con il dialogo aperto ovvero con un coinvolgimento attivo degli stakeholder nelle decisioni aziendali mentre il 36,4% attraverso la formazione con programmi portati avanti per i clienti sul risparmio di materie prime (acqua, latte, caffè) ed energia.

La scheda sintetica dell’Istituto espresso italiano

L’Istituto espresso italiano (IEI), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 36 aziende aderenti con un fatturato aggregato di più di 700 milioni di euro. Per maggiori info basta cliccare qui.

De’ Longhi insieme a Well Grounded per offrire opportunità di lavoro ai disoccupati in Regno Unito

0
Dē Longhi logo
Il logo DēLonghi

LONDRA – De’ Longhi annuncia una partnership strategica con Well Grounded, l’impresa sociale dedicata a sostenere i disoccupati del Regno Unito introducendoli a carriere sostenibili nel settore del caffè. L’industria del chicco affronta oggi una doppia sfida: un significativo aumento della disoccupazione a lungo termine e una carenza di talenti locali: ciò rende urgente trovare una nuova soluzione.

Questo è reso evidente dal fatto che il numero di disoccupati a lungo termine è aumentato del 35% e i datori di lavoro faticano a coprire le posizioni vacanti.

La partnership tra De’ Longhi e Well Grounded

Alla luce di ciò, Well Grounded e De’Longhi si sono uniti con fornendo formazione e opportunità di lavoro solide, contribuendo in ultima analisi alla crescita e alla resilienza del settore.

“Questa partnership unica mostra cosa si può ottenere quando lavoriamo insieme per accendere la passione per il caffè nelle persone”, afferma Sonja Wittenberg, chief commercial officer di Well Grounded.

Wittenberg afferma: “Well Grounded è entusiasta di avviare questa nuova collaborazione con De’Longhi che ci aiuterà a trasformare più vite attraverso i nostri programmi di posti di lavoro e lanciare le carriere di una nuova generazione di professionisti del caffè”.

Dalla sua fondazione nel 2016, Well Grounded è stata in prima linea nel promuovere il cambiamento sociale fornendo alle persone le competenze necessarie per prosperare nell’industria dinamica del caffè. La loro visione di promuovere una comunità socialmente ed economicamente fiorente si realizza attraverso programmi di formazione unici, tirocini e supporto continuo alla carriera.

De’ Longhi si allinea perfettamente con la missione di Well Grounded. Insieme, affrontano le sfide urgenti che l’industria del caffè deve affrontare, aggravate dalla pandemia e dalla Brexit.

La partnership aumenterà la capacità di Well Grounded di offrire opportunità a individui qualificati, appassionati e impegnati a crescere, aiutando anche a colmare il divario di talenti nel settore del caffè.

Lee Bonniface, direttore generale dell’azienda De’ Longhi, afferma: “Se il caffè può anche in piccola parte aiutare a dare competenze, ambizione e una via per l’occupazione ai tirocinanti di Well Grounded, allora De’Longhi è orgogliosa di supportare Well Grounded in questo percorso”.

Con un impressionante track record, Well Grounded ha raggiunto i seguenti obiettivi cardine:

• 531 persone hanno partecipato ai loro programmi di employability

• 499 partecipanti hanno ottenuto una qualifica, rappresentando il 94% degli iscritti

• Il 71% è passato al lavoro, all’istruzione o a ulteriore formazione (348 individui)

• Oltre 12.349 ore di tirocini sono state completate

• 140 datori di lavoro hanno collaborato con Well Grounded

• L’81% dei partecipanti mantiene un impiego per oltre sei mesi

Chef Express pubblica la nuova edizione del bilancio di sostenibilità 2023: risparmiate 32.813 tonnellate di CO2 grazie all’energia elettrica

0
sergio castellano chef express
Sergio Castellano, chief quality & ESG officer di Chef Express (immagine concessa)

CASTELVETRO DI MODENA (Modena) – Chef Express, società di ristorazione controllata dal Gruppo Cremonini, prosegue l’impegno nelle tematiche ESG e dettaglia le attività messe in campo e le pratiche virtuose adottate in ambito ambientale, sociale ed economico nella nuova edizione del bilancio di sostenibilità relativo al 2023.

Il bilancio di sostenbilità di Chef Express

Sergio Castellano, chief quality & ESG officer di Chef Express ha dichiarato: “La redazione del bilancio di sostenibilità per Chef Express è importante non solo in termini di rendicontazione e monitoraggio dei KPI, ma è soprattutto la testimonianza della nostra continuità e della passione con la quale strutturiamo progettualità in ambito ESG”.

Castellano aggiunge: “Per noi sostenibilità è un percorso: il viaggio che abbiamo fatto e tutto quello che abbiamo costruito nel 2023 è raccontato all’interno del report in modo trasparente e aperto, con l’obiettivo di trasmettere i valori che animano la nostra azienda, di cui la Sostenibilità è un pilastro. Come tale, lo decliniamo in tutte le attività che svolgiamo. Essere sostenibili per noi vuol dire adottare un approccio innovativo a queste tematiche, ponendole quindi alla base delle strategie aziendali, anche nella selezione di partner leader della sostenibilità che ci accompagnano nel nostro percorso”.

Chef Express ha dedicato il 2023 alle sue risorse, nella convinzione che non si può parlare di ESG senza parlare di Persone, un imprescindibile pilastro su cui si fondano i successi aziendali.

Per poter ascoltare la voce di ognuno, alla fine del 2023 è nata Next, uno spazio digitale che collega la rete con le funzioni centrali, dove è possibile reperire informazioni, partecipare a iniziative e condividere i valori di Chef Express, scambiarsi opinioni per stimolare la crescita personale e collettiva. Un progetto che è parte integrante della strategia digitale espressa anche all’interno dell’organizzazione con l’ottimizzazione dei processi per avvicinare le persone, facilitare la comunicazione interna e garantire un ecosistema digitale inclusivo e dinamico.

Proprio su Next, le persone di Chef Express hanno espresso la loro personale interpretazione dei valori aziendali attraverso frasi e pensieri, alcuni dei quali sono stati inseriti all’interno del report di Sostenibilità, perché ogni voce è parte integrante del percorso. È confermato inoltre l’impegno nella formazione e valorizzazione delle risorse: nel 2023 sono più che raddoppiate rispetto al 2022 le ore di formazione erogate, per un totale di oltre 300.000 ore.

In termini di riduzione dell’impatto ambientale, le iniziative attivate per la gestione energetica hanno portato a 32.813 tonnellate di CO2 evitata nel 2023 grazie all’acquisto di energia elettrica con garanzia d’origine da fonti rinnovabili e all’utilizzo di energia prodotta da impianti fotovoltaici proprietari. L’intensità del consumo energetico medio sul fatturato è diminuito del 29% rispetto al 2022.

Prosegue inoltre l’impegno nella selezione di fornitori con i più alti standard qualitativi: Chef Express ha incrementato di un ulteriore 22% rispetto all’anno precedente l’acquisto di prodotti da fonti sostenibili certificate con l’obiettivo di garantire un’offerta sempre più responsabile e di promuovere pratiche sostenibili in tutta la supply chain.

Per rafforzare il percorso di sostenibilità, Chef Express ha consolidato la partnership con Gruppo Herauna delle maggiori multiutility italiane che gestisce servizi ambientali, idrici ed energetici: è stato firmato un protocollo di intesa triennale nell’ambito del quale saranno attivati progetti di economia circolare volti al monitoraggio e valorizzazione dei rifiuti e alla riduzione degli sprechi alimentari, in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030.

Una collaborazione che conferma la volontà di Chef Express di impegnarsi in modo continuativo e concreto nel fornire il proprio contributo attraverso progetti sostenibili.

Tra le iniziative in campo, Chef Express e Hera hanno attivato un progetto che prevede il ritiro degli oli vegetali esausti su Punti Vendita Chef Express e la loro trasformazione in biocarburante lungo una filiera completamente tracciata e sostenibileQuesto progetto ha permesso di recuperare 128 tonnellate di oli, che sono state utilizzate per produrre biocarburante idrogenato, generando un risparmio di CO2e pari a 364 tonnellate rispetto alla produzione di gasolio tradizionale.

Importante il contributo fornito per la riduzione degli sprechi alimentari: ad esempio, grazie alla partnership con Too Good to Go, Chef Express ha salvato oltre 10.000 pasti. Va in questa direzione e consolida il valore sociale di questo impegno l’iniziativa #ALTRIPASTI con la Onlus Banco Alimentare per la distribuzione di cibo alle persone e famiglie in difficoltà, a cui Chef Express ha donato l’equivalente di oltre 4.000 pasti.

Il bilancio di sostenibilità completo di tutte le iniziative è disponibile qui

La scheda sintetica di Chef Express

Chef Express è la società che gestisce tutte le attività di ristorazione del Gruppo Cremonini, con oltre il 54% dei ricavi derivante dalle attività in concessione (stazioni, aeroporti e autostrade in Italia, e a bordo treno all’estero). In questo settore Chef Express è tra i principali operatori in Italia nel mercato dei buffet di stazione, con punti vendita in 54 scali ferroviari, è presente nel settore della ristorazione aeroportuale in 15 aeroporti italiani, e gestisce 57 aree di ristoro sulla rete autostradale italiana e sulle strade di grande comunicazione.

Nel mercato della ristorazione a bordo treno Chef Express è uno dei principali operatori in Europa con oltre 120 treni serviti quotidianamente in 5 Paesi Europei. Nel settore della ristorazione commerciale controlla direttamente le catene casual dining Roadhouse Restaurant, Calavera e Billy Tacos, mentre sviluppa in licenza altri marchi importanti come McDonald’s, Pret A Manger, wagamama e Panella. All’estero gestisce la catena anglosassone Bagel Factory.

McDonald’s Italia: Federico Barcella nuovo technology director

0
McDonald’s napoli italia coronavirus budapest caffè
Il logo McDonald's

Federico Barcella confermato come il nuovo technology director per McDonald’s Italia subentrando a Paola Pavesi che diventa senior director archOS nel global team. Nel suo nuovo ruolo, guiderà la divisione technology di McDonald’s Italia con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo e l’adozione di soluzioni tecnologiche sia per i dipendenti sia per i consumatori. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale Efa News.

Federico Barcella è il nuovo technology director di McDonald’s Italia

MILANO – Cambio nel dipartimento technology per McDonald’s: Federico Barcella è il nuovo technology director della sede italiana. Barcella fa parte di McDonald’s dal 2021, dove ha assunto il ruolo di Adoption Strategy & Planning Lead nel dipartimento Technology, coordinando il team nell’implementazione della strategia IT, nell’allineamento agli standard globali e nella selezione e gestione dei fornitori.

Nel suo nuovo ruolo, guiderà la divisione technology di McDonald’s Italia con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo e l’adozione di soluzioni tecnologiche sia per i dipendenti sia per i consumatori.

Classe 1985, laureato in Economia e amministrazione delle imprese all’Università degli Studi di Milano Bicocca, ha iniziato la sua esperienza professionale in Carrefour come IT Analyst e poi come project manager, dedicandosi a progetti di sviluppo di nuove soluzioni digitali.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Lindt & Sprungli chiude il 1° semestre con 2,16 mld di franchi, +7,0%

0
lindt
Il logo del celebre produttore elvetico di cioccolato

La multinazionale svizzera Lindt & Sprungli ha concluso il primo semestre del 2024 con un fatturato parti a 2,16 miliardi di franchi in termini organici, registrando un aumento del +7%. Il board ha deciso di avviare un nuovo programma di riacquisto di azioni nominative (RS) e certificati di partecipazione (PC) per un importo fino a 500 milioni di franchi. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato su La Stampa.

Lindt & Sprungli: il bilancio del primo semestre 2024

KILCHBERG – Lindt & Sprungli, multinazionale svizzera specializzata nella produzione di prodotti dolciari e cioccolato, ha chiuso il primo semestre del 2024 con un incremento del fatturato del +7,0% a 2,16 miliardi di franchi in termini organici. Questo aumento è stato sostenuto da aumenti di prezzo a una cifra media nella prima metà dell’anno per compensare l’aumento dei prezzi del cacao, nonché da una solida crescita del volume/mix del +0,9%.

Il margine EBIT è salito al 13,5% (anno precedente 12,2%), con un EBIT di 292,3 milioni di franchi. Questo miglioramento è stato principalmente guidato da incrementi di efficienza e aumenti di prezzo, che hanno compensato i maggiori costi del materiale di cacao. Una controversia legale in Nord America è stata risolta e ha avuto un impatto positivo una tantum sugli altri ricavi. Nel primo semestre l’utile netto è ammontato a 218 milioni di franchi.

Il board ha deciso di avviare un nuovo programma di riacquisto di azioni nominative (RS) e certificati di partecipazione (PC) per un importo fino a 500 milioni di franchi. Il riacquisto inizierà il 2 agosto 2024 e durerà al più tardi fino al 31 luglio 2026.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Café de Finca chiude il 2° round di investimenti per 2,5 mln

0
Café de Finca
Il logo di Café de Finca

La startup spagnola Café de Finca ha chiuso il secondo round di investimenti per un valore di 2,5 milioni di euro. In questa nuova operazione continuano gli investitori precedenti e si uniscono personaggi di spicco come Felipe Navio (fondatore di JobandTalent), i calciatori David Villa, Patri Guijarro, Carlos Soler e il dj Wally López. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione It Es Euro.

Il progetto Café de Finca

BARCELLONA – Gli investitori che già facevano parte del progetto continuano a sostenerlo, tra cui nomi come Marc e Pau Gasol, Falcao, Mario Suárez e Ter Stegen. Jonathan Moral, fondatore e ceo di Café de Finca evidenzia la crescita significativa che l’azienda ha sperimentato, che ha guidato l’espansione dei servizi e dei team.

Il capitale ottenuto verrà utilizzato per rafforzare la strategia B2B, incrementando la presenza nazionale ed espandendosi nel canale horeca e nella grande distribuzione. Nel campo B2C, Café de Finca avanzerà con la sua strategia digitale per avvicinare il  prodotto ai consumatori.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Fipe: il clima di fiducia scende ancora e arriva a 84,5 nel 2° trimestre

0
fipe
(dati: Centro Studi Fipe)

ROMA – Il clima di fiducia scende ancora e si attesta a 84,5 nel 2° trimestre 2024, era 87,6, nel 1° trimestre 2024. I giudizi sulle prospettive di breve termine sono segnati da incertezza. Le valutazioni sul secondo trimestre sono caratterizzate da un segno negativo dei saldi. Il saldo grezzo delle risposte relativo all’intero comparto segna -22,6%, in flessione rispetto al 2023.

Migliore, ma pur sempre negativa, la situazione sulle performance delle singole imprese dove il saldo registra -6,2%. Riportiamo di seguito la nota pubblicata dal Centro Studi della Federazione Fipe.

Fipe: la clientela

I giudizi sull’andamento dei flussi di clientela sono in linea con quelle sul fatturato. Il saldo perde quarantaquattro punti rispetto a quanto rilevato nel 2023.

I costi

I giudizi sulla dinamica dei prezzi delle materie prime registrano un decremento nei saldi delle risposte del 7,6% rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre sui prezzi di vendita il decremento dei saldi è del 13,4%.

L’occupazione

Le valutazioni sulla dinamica dell’occupazione nel II trimestre danno un saldo negativo del -6,1% e nel confronto con il 2023 il saldo è inferiore di 25 punti.

Le aspettative

Le aspettative per il III trimestre 2024 sono caratterizzate da incertezza in particolare riguardo alle performance economiche aziendali e all’occupazione. E’ atteso un leggero ritocco dei listini.

Il clima di fiducia

L’indicatore sintetico del clima di fiducia nel II trimestre scende a 84,5 ed è in flessione rispetto ad un anno fa.

(dati: Centro Studi Fipe)