domenica 23 Novembre 2025
Home Blog Pagina 377

Venditalia si sposta a Rimini con una NewCo partecipata al 51% da IEG e al 49% da Confida: dal 2026 il Salone si terrà sulla Riviera

0
Venditalia 2024 (foto concessa)
Venditalia 2024 (foto concessa)

RIMINI – CONFIDA – Associazione Italiana Distribuzione Automatica, ha scelto Italian
Exhibition Group (IEG), come partner strategico per lo sviluppo della fiera “Venditalia”, la principale manifestazione del settore della distribuzione automatica in Europa: nascerà così una nuova società che organizzerà a Rimini le prossime edizioni di Venditalia e ne curerà lo sviluppo sia merceologico sia internazionale.

Dalla primavera del 2026 pertanto Venditalia si terrà nei padiglioni della Fiera di Rimini.

Con l’accordo sottoscritto da Italian Exibition Group e Venditalia, nella persona del Presidente della manifestazione Ernesto Piloni e con l’approvazione all’unanimità del consiglio direttivo della fiera e dell’Assemblea di CONFIDA, si è  dato avvio all’iter per la costituzione entro l’autunno di una NewCo partecipata al 51% da IEG e al 49% da Confida, che a partire dal 2026 organizzerà, sempre a cadenza biennale, nei padiglioni della Fiera di Rimini “Venditalia – The Vending Expo”, la principale rassegna internazionale del vending, il settore che si occupa della distribuzione automatica di alimenti, bevande e di un numero crescente di prodotti.

Nata nel 1998 a Genova, “Venditalia” ha continuato a crescere e ad attirare sempre più professionisti del settore.

Nel 2004 ha ricevuto la qualifica di manifestazione “internazionale” e quest’anno, arrivata alla tredicesima edizione, ha ottenuto numeri significativi: 32mila metri quadrati di superficie espositiva, 300 espositori (il 40% dei quali internazionali, principalmente da Francia, Spagna, Germania, Polonia, Portogallo e Regno Unito) e 22.300 visitatori professionali. Venditalia, oltre a presentare la più ampia offerta di macchine per la distribuzione automatica, prodotti e servizi per il vending, è arricchita anche da un programma di incontri e convegni che approfondiscono le principali sfide e opportunità del comparto.

Risultati e risalto sostenuti anche dal fatto che l’Italia è leader europeo nel settore della distribuzione automatica: il comparto, che nel 2023 ha fatto registrate un giro d’affari complessivo di 2 miliardi di euro (distribuzione automatica e OCS) e 5 miliardi di consumazioni, genera un indotto occupazionale di oltre 33mila persone, include più di 3mila imprese e vede, sul territorio, oltre 830mila vending machine installate (il più grande parco macchine in Europa).

A questi numeri si devono aggiungere altre imprese che intervengono nella filiera come i produttori alimentari e i fabbricanti di accessori e di tecnologie. Proprio per queste ultime, l’Italia è un’eccellenza: il 70% delle macchine prodotte viene esportato così come anche molti accessori utilizzati nelle vending machine.

“Dopo svariati anni di successi e sviluppo – commenta Ernesto Piloni, Presidente di Venditalia – ci siamo fermati a pensare e con la ferma volontà di voler continuare a far crescere Venditalia, abbiamo cercato un nuovo partner con cui lavorare, e IEG è risultata la migliore scelta possibile, per le prospettive strategiche offerte.

La sinergia che si è creata tra noi sarà fondamentale per continuare a consolidare l’importanza di Venditalia nei mercati che già presidiamo, come l’Italia e l’Europa; ma, in particolare, sarà fondamentale per debuttare in futuro anche in nuovi mercati internazionali dando così ancora più visibilità alle incredibili innovazioni tecnologiche e di prodotto che offre il settore della distribuzione automatica italiana ed europea.”

Nella Fiera di Rimini

“Siamo molto soddisfatti di questo accordo – commenta il Presidente di IEG, Maurizio Ermeti – che ci permetterà di portare a Rimini un nuovo evento internazionale, il più importante in Europa nel suo settore. E siamo orgogliosi che CONFIDA, associazione legata al mondo Confcommercio e che è leader nel settore, abbia apprezzato la nostra competenza di organizzatori fieristici per scegliere il partner strategico con cui dare continuità ed un’ulteriore occasione di sviluppo ad una manifestazione che è già leader nel settore.

La scelta di IEG mira, infatti, ad un ulteriore sviluppo di “Venditalia – The Vending Expo”
sia a livello nazionale che internazionale. A questo scopo un gruppo di lavoro di persone provenienti da IEG sarà impegnato a supporto dello storico team della manifestazione al fine di mettere in campo già dall’edizione 2026 una serie di elementi di evoluzione e di novità attraverso uno sviluppo sia in ambito merceologico che di internazionalizzazione”.

CONFIDA

Costituita il 13 luglio del 1979, CONFIDA è, a livello nazionale, l’unica associazione di categoria che rappresenta i diversi comparti merceologici dell’intera filiera della Distribuzione Automatica di alimenti e bevande. Aderisce a Confcommercio – Imprese per l’Italia e, nell’ambito UE, è partner di EVA (European Vending & Coffee Service Association).

Maestri dell’Espresso Junior: illycaffè, Cimbali Group e Alpro, ritornano nella 33a edizione del concorso

0
I finalisti della scorsa edizione di Maestri dell'Espresso Junior (foto concessa)
I finalisti della scorsa edizione di Maestri dell'Espresso Junior (foto concessa)

TRIESTE, BINASCO (Milano) – Con l’avvio del nuovo anno scolastico e la riapertura degli istituti, illycaffè, Cimbali Group e Alpro aprono le iscrizioni per la 33esima edizione di Maestri dell’Espresso Junior, il concorso di caffetteria dedicato agli Istituti Professionali Alberghieri e della Ristorazione.

Un progetto che vanta una lunga storia di successo, frutto della stretta collaborazione tra Università del Caffè, il centro d’eccellenza di illy creato per diffondere la cultura della qualità sostenibile a produttori, baristi e professionisti della ristorazione e consumatori, e MUMAC Academy, l’Accademia della Macchina per Caffè di Cimbali Group per la formazione di professionisti e coffee lovers e la promozione della cultura del caffè.

Anche quest’anno si riconferma come co-protagonista Alpro, con l’obiettivo di integrare sempre di più le nuove tendenze di bevande a base vegetale, alla ricerca dei professionisti del futuro.

Maestri dell’Espresso Junior è un esempio positivo e concreto, frutto della preziosa collaborazione delle tre aziende, nel supporto alle scuole e nella formazione dei giovani professionisti che si affacciano al settore del caffè.

Il concorso, infatti, dà la possibilità agli studenti delle classi quarte di integrare i
programmi formativi attraverso corsi professionalizzanti su diversi aspetti del mondo del caffè e dar prova sul campo delle proprie competenze, ricevendo premi e borse di studio. Anche quest’anno il concorso vuole essere accessibile, inclusivo e sostenibile grazie alla possibilità di svolgere il test online per coloro che sono in possesso di certificazione DSA di dislessia.

Per prendere parte al concorso gli Istituti dovranno presentare la loro richiesta entro il 31 ottobre 2024 sul sito iscrivendo contestualmente un docente di riferimento e gli studenti interessati al corso di formazione online promosso dall’iniziativa. Dopo una prima fase di test teorico agli studenti e una selezione preliminare tecnica, attraverso video dei candidati, verranno individuati gli 8 semifinalisti che potranno accedere alla fase conclusiva e sfidarsi nella prova pratica che si svolgerà il 16 maggio 2025.

I premi
I premi finali della Giuria Tecnica di Maestri dell’Espresso Junior permettono ai vincitori di ricevere una formazione più specialistica nel mondo della caffetteria, entrando in contatto approfondito con le due realtà aziendali.

Il vincitore si aggiudica uno stage di 10 giorni lavorativi e il secondo classificato vince una partecipazione a un corso di formazione. Le attività premio si svolgono un anno da MUMAC Academy di Cimbali Group e un anno all’Università del Caffè di illy: la competizione finale dell’edizione 2025 sarà ospitata da Cimbali Group mentre lo stage e il corso di formazione dei vincitori si svolgeranno da illycaffè.

Gli istituti vincitori ottengono una macchina o 3 macinadosatori da parte di Cimbali Group, una fornitura di caffè da parte di illycaffè e una fornitura di 16 litri di bevande vegetali per le 4 referenze Alpro. A questi riconoscimenti si riconferma per questa edizione il premio della Giuria di Giornalisti che valuterà i finalisti nella preparazione e realizzazione di una ricetta a base espresso e bevanda vegetale sviluppata con prodotti Alpro.

Illycaffè
illycaffè è un’azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933, che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. Produce un unico blend 100% Arabica composto da 9 ingredienti diversi. L’azienda seleziona solo l’1% dei migliori chicchi di Arabica.

Ogni giorno vengono gustate più di 8 milioni di tazzine di caffè illy nei bar, ristoranti, alberghi, caffè monomarca, case e uffici di oltre 140 paesi, in cui l’azienda è presente attraverso filiali e distributori.

Fin dalla nascita illycaffè ha orientato le proprie strategie verso un modello di business sostenibile, impegno che ha rafforzato nel 2019 adottando lo status di Società Benefit e nel 2021 diventando la prima azienda italiana del caffè ad ottenere la certificazione internazionale B Corp.

Tutto ciò che è ‘made in illy’ viene arricchito di bellezza e arte, a cominciare dal logo, disegnato da James Rosenquist, le illy Art Collection, le tazzine decorate da più di 130 artisti internazionali o le macchine da caffè disegnate da designer di fama internazionale. Con l’obiettivo di diffonderne la cultura della qualità ai coltivatori, baristi e amanti del caffè, l’azienda ha sviluppato la sua Università del Caffè che ad oggi svolge corsi in 23 paesi del mondo. Nel 2023 illycaffè ha generato un fatturato consolidato pari a €595,1 milioni. La rete monomarca illy conta 159 punti vendita in 30 Paesi.

Cimbali Group
Cimbali Group è tra i principali produttori di macchine professionali per caffè e bevande a base di latte e di attrezzature dedicate alla caffetteria. Il Gruppo, di cui fanno parte i brand La Cimbali, Faema, Slayer e Casadio, opera attraverso quattro stabilimenti produttivi in Italia e uno negli Stati Uniti, impiegando complessivamente più di 800 addetti.

L’impegno del Gruppo per la diffusione della cultura del caffè espresso e per la valorizzazione del territorio si è concretizzato nel 2012 con la fondazione del MUMAC – Museo della Macchina per Caffè, la prima e più grande esposizione permanente dedicata alla storia, al mondo e alla cultura delle macchine per il caffè espresso situata all’interno dell’headquarter di Cimbali Group a Binasco. MUMAC ospita MUMAC Academy, l’accademia della macchina per caffè di Cimbali Group, centro di formazione, divulgazione e ricerca.

Facebook @CimbaliOfficial
Instagram @cimbali_official

Alpro
Da oltre 40 anni Alpro crede che esista un modo migliore per nutrire il pianeta e opera con l’obiettivo di portare la salute attraverso l’alimentazione a quante più persone possibili e allo stesso tempo prendersi cura del pianeta. La storia di Alpro è iniziata negli anni 80 e da allora il brand è pioniere di un’alimentazione a base vegetale.

In Italia oggi circa 22 milioni di persone consumano prodotti di origine vegetale, non solo per una ragione di benessere personale ma anche perché li ritengono più etici e sostenibili. Prediligere un’alimentazione a base vegetale può fare una grande differenza per noi e per il pianeta.
https://www.alpro.com/it/

Maestri dell'espresso junior
Gruppo Cimbali, illycaffè e Alpro nella prossima edizione di Maestri dell’Espresso Junior

I dati Competitive data sul caffè nell’horeca: fatturato 2024 dei torrefattori di 4, 433 miliardi

0
horeca aprea
L'horeca attraverso i dati

MILANO – Competitive Data ha rilasciato l’edizione 2024 del report caffè nel canale horeca, dove analizza l’andamento del mercato nell’ultimo triennio, con le previsioni fino al 2028. Le torrefazioni considerate nel report detengono una quota di mercato aggregata del 86,4% a valore, del 80,6% a volume, e sviluppano un fatturato aggregato totale (tutti i canali, tutti i prodotti) di 4.433,9 milioni di euro.

Horeca: lo scenario competitivo

Il consistente recupero di marginalità del 2023 ha consentito alle torrefazioni più solide
finanziariamente di sfruttare il momento opportuno per espandere il proprio raggio d’azione in altre aree del Paese, altrimenti difficilmente penetrabili, dato il tradizionale scenario competitivo cristallizzato del caffè nel canale horeca, determinando un anno molto dinamico lunga la penisola.

I guadagni di quota più consistenti nel 2023 sono avvenuti nella parte medio-alta del ranking, più marcati a volume che a valore, e la crescita reale che avviene in un anno caratterizzato da una flessione dei volumi non è mai banale.

Nel 2023 registriamo un miglioramento della solidità complessiva di diverse torrefazioni grazie ad un incremento dei loro indici di competitività, dove il balzo in avanti è stato permesso dalle iniziative intraprese in ambito ESG.

Nel periodo 2021-2023, a fronte di una crescita media del mercato a valore del +9,7%, le
torrefazioni con gli indici di competitività più elevati hanno fatto registrare una crescita media complessiva del +11,8%.

Per questo motivo altre torrefazioni si stanno attrezzando in questa direzione

Chi ancora in una fase preliminare di studio e analisi, altre (poche) hanno elaborato una strategia ed un piano di azione per un riposizionamento complessivo dell’azienda che vedremo nei prossimi mesi, quotazioni del caffè verde permettendo.

Ed è proprio la ricerca di un punto di equilibrio tra imprevedibilità dei costi da un lato e del tasso di interesse dall’altro, che sta frenando tanti progetti di nuove operazioni straordinarie che per il momento vengono tenute nel cassetto in attesa di tempi più favorevoli, o quantomeno prevedibili.

Nel frattempo dobbiamo evidenziare diverse note positive, prima tra tutte il miglioramento complessivo degli indici di bilancio di molte torrefazioni, con tanti indicatori che, nonostante tutto, negli ultimi anni hanno mutato colore da rosso a verde.

Rileviamo anche il rapido adeguamento ai rincari energetici, con efficientamenti produttivi e di approvvigionamento che raddoppieranno gli effetti positivi nel momento in cui i primi si ridimensioneranno.

Ed infine l’evoluzione digitale del settore, con la mappa della presenza su internet delle
torrefazioni che ha sempre meno spazi vuoti.

L’andamento del mercato e gli scenari previsionali

Nel 2023 le vendite di caffè torrefatto nel canale horeca hanno fatto registrare una crescita a valore del +5,2%, per attestarsi a 707,0 milioni di euro, grazie alla crescita dei prezzi medi che hanno tamponato parzialmente trend sfavorevoli sia di consumo che di canale.

Nel 2024 sono aumentate le variabili che possono incidere sull’andamento del mercato del caffè nel canale horeca nei prossimi anni, e sebbene il loro verificarsi, a diversi livelli di intensità, non manifesterà grandi differenze tra un risultato e l’altro per il 2024, è soprattutto a partire dal 2025 che le curve previsionali differiscono, portando ad uno scostamento di ben 48 milioni euro tra lo scenario base e lo scenario peggiore nel 2028.

Ulteriori approfondimenti sono disponibili al link https://www.monitoraitalia.it/lanalisi-del-settore- caffe-nel-canale-horeca-dal-2021-al-2028/

Competitive Data (www.compedata.com)

E’ una società specializzata nella realizzazione di ricerche di mercato e nella consulenza strategica di Marketing; i suoi servizi supportano le aziende nei processi di analisi, valutazione, e scelta, delle decisioni più efficaci e appropriate per crescere, in Italia e all’estero, attraverso una lettura intelligente dei dati, l’interpretazione dei risultati raggiunti, e l’impiego di metodologie tradizionali unite a quelle più innovative legate al mondo digitale.

L’impennata dei prezzi del caffè? La storia più pazza degli ultimi quarant’anni

0
mercati del caffè dazi prezzi futures del caffè Rabobank StoneX
Chicchi di caffè tostato (credits: Alexa from Pixabay)

MILANO – L’impennata dei prezzi del caffè sotto la lente de L’Echo. In un’analisi a firma di Bert Broens, lo storico quotidiano finanziario di Bruxelles tasta il polso del mercato andando a sentire le opinioni di importanti addetti ai lavori dell’industria belga e dello scalo di Anversa. Parlando della situazione attuale, Michel Germanès – direttore generale di Efico – non ha dubbi:

“È la storia più pazza che abbia mai visto in 43 anni di carriera”. Per la prima volta i robusta comandano i prezzi degli arabica spingendo al rialzo anche le quotazioni di questi ultimi.

Germanès sottolinea come i livelli di prezzo senza precedenti raggiunti dai robusta siano la risultante di una serie di elementi concomitanti.

Un’altra differenza con il passato, quando i “forti rincari erano dovuti soprattutto alle catastrofi naturali, come le gelate in Brasile”.

Ma incide molto anche la leva della speculazione, in particolare con la discesa in campo di nuovi attori, presenti da qualche tempo sui mercati, che generano “volumi di contrattazione insoliti”.

Gli fa eco Kenneth Budts, direttore commerciale di Molenbergnatie, multinazionale belga specializzata in servizi di logistica per il mercato mondiale delle soft commodities.

“Il minimo annuncio di pioggia troppo abbondante o troppo debole, ad esempio, provoca reazioni di panico” osserva Budts. “È chiaro che gli speculatori sono all’opera”.

Contenuto riservato agli abbonati.

Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.

Victoria Arduino con Black Eagle Maverick e il macinino professionale Mythos al Paris Coffe show dal 7 al 9/09

0
Victoria Arduino Black Eagle Maverick
Black Eagle Maverick

BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – Dal 7 al 9 settembre Victoria Arduino aspetta addetti ai lavori e coffee lovers a Parigi per per la fiera Paris Coffee Show, uno degli eventi di grande interesse per l’industria caffè in Francia e per tutto il mondo di lingua francese.

La locandina del Paris Coffee Show in programma dal 7 al 9 settembre

Victoria Arduino sarà presente nello stand J06 e in vari stage per offrire a baristi, roaster e catene le migliori innovazioni per l’estrazione, la macinatura del caffè e per la produzione di vapore di elevata qualità in un design contemporaneo e distintivo.

Tutti i giorni allo stand J06 sarà possibile degustare specialty coffees estratti utilizzando due tecnologie innovative della macchina per caffè espresso Black Eagle Maverick che combina alte prestazioni e sostenibilità.

Black Eagle Maverick, la macchina per caffè espresso più potente di Victoria Arduino, offre il controllo completo sulla temperatura, sull’infusione, sul vapore. T3 Genius, un’evoluzione della tecnologia T3, è in grado di offrire la stessa precisione e controllo, usando il 37% di energia in meno.

La tecnologia T3 Genius è stata sviluppata per fornire al barista il controllo assoluto sull’estrazione, fornendogli gli strumenti per ottenere la massima precisione, e quindi prestazioni eccellenti ed efficienza senza rivali.

Ad affiancare Black Eagle Maverick per ottenere il massimo risultato in tazza, c’è il macinino professionale Mythos.

La gamma dei macinini professionali Mythos (foto concessa)

Primo macinino pensato e progettato per il mondo specialty da coffee specialists, Mythos di Victoria Arduino rappresenta la macinatura di qualità in un design unico e riconoscibile.

Le sue tecnologie come Clima Pro e gravitech garantiscono la massima stabilità di temperatura e precisione della dose in modo da ottenere un risultato in tazza eccellente senza sprechi.

PureBrew+ è l’ultima innovazione di Victoria Arduino che ti permette di preparare PureBrewCoffee, in quantità maggiore, più rapida, consistente, versatile e dalla qualità premium.

PureBrew+ incorpora la tecnologia nativa di Victoria Arduino che, insieme al nuovo filtro conico a doppia maglia brevettato, offre il piacere del PureBrewCoffee, un caffè filtro con caratteristiche uniche.

Estremamente semplice da usare e in grado di erogare fino a 500ml di bevanda in circa di 2 minuti, PureBrew incorpora un sistema di riscaldamento istantaneo in modo da preparare bevande a diversa temperatura consecutivamente.

Versatile nell’uso, PureBrew+ può essere aggiunto alla stazione caffè nei coffee shop e può essere posizionata singolarmente per produrre ingredienti per cocktail e mixology.

Astoria al Paris Coffee Show 2024 con il design di Plus4You Advantage

0
Plus4You Advantage Astoria
Astoria vola a Parigi con Plus4You Advantage (foto concessa)

PARIGI – Dal 7 al 9 settembre il Parc Floral di Parigi torna a riunire tutti i principali attori del settore, dal chicco alla tazza. Astoria sarà presente alla Hall Pinede 3 stand F17 – F20 per offrire ai visitatori e a tutti gli appassionati nuove esperienze di gusto e design, grazie alla Plus4You Advantage che sarà la protagonista dello stand.

Questa macchina è il mix vincente tra avanguardia ed esperienza. Grazie al connubio perfetto dei materiali, funzionalità ed estetica si fondono in una macchina dove prevale la lucentezza e la resistenza dell’acciaio conferisce alle sue linee un carattere senza tempo.

Astoria porta l’eccellenza made in Italy a Parigi

Ergonomia è una delle parole chiave di Plus4You Advantage che è stata progettata per garantire la massima manualità ad un barista professionista. Il display servizi è stato posizionato nella parte centrale della macchina, in modo da avere facile accesso a tutte le informazioni necessarie in ogni momento.

Il pratico sistema alzatine permette di passare dall’altezza dei gruppi rialzati all’altezza standard, offrendo la soluzione ideale per qualsiasi tipo di bricco o tazza.

L’interfaccia è stata completamente ripensata con un display touch screen incredibilmente smart e nuovi tasti di selezione, più grandi e coordinati con le manopole vapore. La macchina è inoltre disponibile in due diverse termiche: multi e single boiler. Plus4You Advantage può essere dotata della nuova lancia Autosteamer, che scalda e monta il latte in modo automatico. Grazie ad una sonda interna è possibile regolare in modo preciso il livello della schiumatura e rilevare facilmente la temperatura del latte.

La macchina sarà accompagnata dal ASI40 Touch che accoglie un innovativo Display Touch Screen da 3,5’’ e un’intuitiva HMI. Con una capacità di tramoggia di 1.2 kg e macine piane da 65 mm, ASI40 Touch è impreziosito da una luce led che illumina perfettamente l’area di lavoro e una porta USB-C sotto il display che rende gli aggiornamenti del software e le personalizzazioni del display ancora più veloci e semplici.

Inoltre, è dotato di una ventola di raffreddamento regolabile da display e di prese d’aria per aspirazione forzata sul basamento, per evitare il surriscaldamento ed avere il massimo delle performance in ogni momento, senza nessun calo di produzione.

Astoria aspetta dunque tutti i visitatori alla Hall Pinede 3 stand F17 – F20 per presentare uno dei prodotti che più valorizza le due anime del brand: tradizione e futuro.

Anche il cappuccino spaventa con i rincari al bar: il più caro a Bolzano a 2,50

0
Cappuccino Comunicaffè
Cappuccino Comunicaffè

MILANO – Parola d’ordine, rincari: non si parla praticamente di altro oltre del prezzo della tazzina al bar in continuo aumento. Un metro per misurare l’inflazione, in consumi, un intero settore messo a dura prova da diversi fattori, primi tra tutti la scarsità della materia prima, il cambiamento climatico, la logistica ostacolata dai conflitti. Ovviamente non si tratta solo dell’espresso, ma anche del tanto amato cappuccino, che schizza su del 14% in 3 anni, con una media di 1,59 euro.

Dall’articolo di Mauro Di Gregorio su quifinanza.it, la mappa dei prezzi da Nord a Sud Italia.

Cappuccino quanto mi costi

Oggi il costo medio di un cappuccino si aggira attorno a 1,59 euro, seppure sfondando quota 2 euro in determinate città. Tre anni fa il costo si assestava a quota 1,39 euro.

È stata l’associazione Assoutenti ad aver confrontato il prezzo della bevanda oggi rispetto al 2021, elaborando i dati pubblicati dell’osservatorio del Mimit. Dall’analisi è emerso come a Bolzano venga servito il cappuccino più costoso (2,17 euro), mentre a Catanzaro viene offerto il più economico. Il motivo è legato ai rincari del caffè, causati dai rialzi della materia prima.

Città più care

Questo il podio delle città in cui il cappuccino costa di più: a Bolzano la bevanda al bar ha un prezzo medio di 2,17 euro, ma il suo prezzo massimo può arrivare a 2,50 euro; segue Palermo con una media di 1,87 euro; a Trieste il prezzo medio è di 1,80 euro.

Ma oltre ai prezzi assoluti, destano meraviglia anche i rincari relativi: l’incremento maggiore lo si trova a Pescara (+28,1% rispetto al 2021), seguono Napoli (+27,5%) e Bolzano (+24%).

Di seguito le città cove il cappuccino è più economico:

A Catanzaro il prezzo medio è di 1,28 euro e il prezzo massimo di 1,50 euro è inferiore a quello delle città indicate precedentemente; a Roma il costo medio è di 1,32 euro; a Firenze è di 1,41 euro.

Qui l’articolo completo.

Mentre dall’articolo di Francesco Curridori su ilgiornale.it, ancora qualche dettaglio condiviso da EVA (European Vending & Coffee Service Association) sempre sul tema prezzo-cappuccino

Il cappuccino, secondo una ricerca di Eva – European Vending & Coffee Service Association, è la bevanda al caffè internazionale nella top 3 di tutti i Paesi: in Germania (40%) e in Francia (36%) è la più bevuta dai lavoratori mentre escono di casa per andare a lavoro. Anche il 26% degli spagnoli e il 27% degli italiani prendono il cappuccino per colazione.

Uno studio realizzato in collaborazione con Confida, Associazione italiana distribuzione automatica, incorona, però, il caffè espresso continua ad essere la bevanda preferita dagli italiane per le pause in ufficio (78%).”È interessante notare come il cappuccino sia in realtà diventato una vera e propria passione che valica i confini nazionali”, osserva Paolo Ghidotti, Presidente di Eva.

Che aggiunge: “Un fenomeno che riesce a mettere d’accordo tutti, dal 32% dei tedeschi che non può farne a meno quando è al lavoro, sino al 17% degli italiani che, come anche francesi (26%) e spagnoli (24%), lo colloca nella top 3 dei consumi. Sarà per questo che si è deciso di stabilire una giornata internazionale dedicata alla bevanda, il Cappuccino Day, l’8 novembre”.

Qui l’articolo completo.

Il barista? Un mestiere in via di estinzione e che non si improvvisa

0
dalla corte
Il progetto NextGen Barista di Dalla Corte (immagine concessa)

MILANO – Il sito AltovicentinOnline, sotto il titolo “Il Barista un mestiere in via di estinzione e che non si improvvisa”, affronta un tema abituale sule nostre pagine: quello della situazione del barista e della sua professionalità. Riprendiamo la prima parte del lungo articolo perché sull’argomento offre una visuale a tutto tondo e interessante che sarà di sicuro gradita ai nostri lettori.

Per leggere l’intero articolo basta cliccare QUI.

In Italia, il mestiere del barista, un tempo fulcro della vita sociale e culturale del Paese, sta attraversando una crisi senza precedenti.

Considerato da molti come un lavoro di serie B, un ripiego temporaneo per giovani o, al massimo, una tradizione familiare da tramandare, il ruolo del barista sta scomparendo a un ritmo allarmante.

Secondo i dati di Fipe Confcommercio, negli ultimi dieci anni il numero dei bar in Italia è diminuito di oltre 22mila unità, un segnale chiaro di una crisi strutturale che colpisce non solo il settore, ma l’intero tessuto sociale e culturale.

In Italia, gestire un bar è spesso considerato un’attività semplice, alla portata di chiunque.

Questa percezione è non solo sbagliata, ma profondamente ingiusta nei confronti di una professione che richiede competenze specifiche, dedizione e un’attenzione particolare al cliente.

Se pensiamo al successo di catene come Starbucks, che hanno costruito il proprio impero sull’esperienza del cliente, diventa evidente quanto sia cruciale un buon servizio per il successo di una caffetteria.

Eppure, mentre ristoranti e bistrot sono considerati attività di rilievo che necessitano di personale qualificato e competente, lo stesso non vale per i bar.

Questa disparità di trattamento è sintomatica di una mentalità diffusa che vede il bar come un luogo di passaggio, dove la qualità del servizio e l’esperienza del cliente sono aspetti secondari. Nulla potrebbe essere più lontano dalla verità.

La crisi del settore

Uno dei problemi principali che affligge il settore è la mancanza di personale qualificato.

Sempre più spesso, chi decide di lavorare come barista lo fa senza una formazione adeguata, spesso spinto dalla necessità piuttosto che da una passione o un interesse genuino per il mestiere.

Questo ha portato a una progressiva perdita di qualità nel servizio, con inevitabili ripercussioni sul successo e sulla sostenibilità dei bar.

La scarsità di baristi qualificati è aggravata da condizioni di lavoro poco allettanti. Troppo spesso, i baristi sono sottopagati, con contratti precari e privi di garanzie.

Le lunghe ore di lavoro, la mancanza di prospettive di carriera e la scarsa valorizzazione del ruolo contribuiscono a rendere questo mestiere sempre meno attraente, soprattutto per i giovani, che preferiscono cercare opportunità in settori più stabili e remunerativi.

Per leggere l’intero articolo basta cliccare QUI.

Gelato: l’Italia perde posizioni tra i produttori europei

0
gelato hostmilano
Il futuro del gelato(immagine concessa)

MILANO – L’emittente radiofonica Radio Kiss Kiss, con sede a Napoli ma studi anche a Roma e Milano, è la settima per ascolti in Italia, nel corso del programma Good Morning Kiss Kiss ha avuto in collegamento Claudio Pica, Segretario Generale dell’Associazione Italiana Gelatieri per discutere con lui della produzione italiana di gelato. Nel corso della conversazione sono stati diffusi dati molto interessanti. In particolare il fatto che siamo stati superati dalla Germania nella produzione di gelato industriale.

Per leggere l’articolo completo, che è la trascrizione dell’intervista andata in onda sulle frequenze di Radio Kiss Kiss basta cliccare qui .

Al netto della produzione industriale, dove siamo stati superati dalla Germania, ma come siamo messi con il gelato artigianale?

Quest’anno i dati sono inferiori alle aspettative. Comunque abbiamo avuto un segno positivo del 2-3% dovuto al fatto che il nord ha subito una flessione a causa del clima poco favorevole. E poi c’è una cultura un po’ diversa nella fascia d’età tra i 20 e i 30 anni. Dovremmo cercare di recuperare questa fascia d’età.

Questa fascia d’età non mangia il gelato?

Preferiscono più i cocktail.

Quindi ci sta già anticipando una tendenza dei prossimi tempi, ovvero che i giovani tra 20 e 30 anni non vanno pazzi per il gelato.

Si sono perse quelle famose passeggiate al fianco di fidanzate e amici, preferendo i famosi happy hour e aperitivi. Noi del settore dobbiamo un attimo lavorarci. Per questo ci siamo inventati dei gusti o granite mojito o anche altri cocktail nostrani che vanno di moda e su questo abbiamo avuto delle notevoli sorprese. Però diciamocela tutta. Quest’anno i gelati che vanno per la maggiore sono i sorbetti con la nostra frutta. Abbiamo quindi avuto la riscoperta del sorbetto rispetto alle creme. Diamo questa anticipazione e anche la granita siciliana la possiamo trovare da Bologna in giù. Insomma, non è più solo della nostra bella Sicilia, ma è un prodotto che possiamo incontrare ovunque.

Però c’è stata anche una riconferma che ci fa molto piacere. Cioè l’assegnazione del premio come migliore gelatiere del mondo che vede tra i primi dieci, ben sei italiani.

In un’altra classifica il campione del mondo è italiano, il nostro amico Rosario Nicodemo. Lui, insieme a Gianni Morrone, fanno parte della Hall of Fame e sono due primatisti, inclusi nella classifica degli dei del gelato.

Una riconferma dell’alta scuola gelatiera tricolore. Insomma, rimaniamo sempre leader nel mondo, anche se gli altri producono più di noi. In chiusura una curiosità. Quali sono i suoi tre gusti preferiti?

Allora…nocciola, gelato al riso e sorbetto di fragola.

 

Caffè Moak lancia la nuova linea di prodotti per l’autunno 2024

0
caffè moak
La miscela forte di Caffè Moak (immagine concessa)

MODICA (Ragusa) – Caffè Moak presenta la nuova linea di prodotti per l’autunno e l’inverno 2024. I prodotti rock Caffè Moak sono la carica di energia necessaria per affrontare la ripresa e il Black Book. Per chi ama un caffè dal gusto forte e corposo la torrefazione propone la miscela densa con sentori di cioccolato fondente e mandorle tostate. Audace intensità aromatica esaltata da una straordinaria cremosità.

moak
La miscela dal gusto forte di Caffè Moak (immagine concessa)

Le mug Caffè Moak

Le Mug Caffè Moak sono ideali per rendere più speciale le colazioni al rientro dalle vacanze estive. Imperdibile la collezione di spille per personalizzare il proprio zaino con gusto ed energia.

La tazzina di Caffè Moak (immagine concessa)
caffè moak mug
Una delle mug della collezione Caffè Moak (immagine concessa)
Una delle spille della torrefazione (immagine concessa)

Il ritorno dell’aperitivo in città

Dall’aperitivo post office agli eventi più cool della città, la torrefazione con sede a Ragusa è la scelta ideale per accompagnare durante le pause da lavoro e il divertimento con gli amici.

moak
L’espresso tonic al peperoncino (immagine concessa)

La scelta prevede diversi cocktail tra cui: l’espresso tonic al peperoncino (acqua tonica, espresso e peperoncino) e il flavoured latte al lampone (latte, sciroppo al lampone ed espresso).

Flavoured latte al lampone (immagine concessa)

Si continua con il flavoured latte al caramello salato (latte, salsa caramello ed espresso).

Flavoured latte al caramello salato (immagine concessa)

 

E, per concludere, la torrefazione propone l’espresso tonic al basilico (acqua tonica, espresso e sciroppo al basilico).

Espresso tonic al basilico (immagine concessa)