venerdì 21 Novembre 2025
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Mercati del caffè in calo, dopo le stime di Neumann sul Brasile, Usda ottimista sul raccolto del Vietnam

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Il logo dell'Ice

MILANO – Stime e statistiche continuano a muovere i mercati del caffè, questa volta verso il basso. Nella giornata di ieri, mercoledì 11 dicembre, entrambe le borse hanno virato infatti al ribasso, in modo più marcato nel caso degli arabica. A New York, il contratto principale ha lasciato sul terreno quasi 14 centesimi (-4,2%) chiudendo a 320,20 centesimi, oltre 28 centesimi al di sotto del massimo storico raggiunto ieri in corso di contrattazione.

Segna il passo anche Londra: il contratto per scadenza marzo ha perso $131 terminando a 5.101 dollari, dopo avere toccato un minimo intraday di 5.020 dollari.

La notizia del giorno è stata la pubblicazione di un report di Neumann Kaffee Gruppe, che smentisce, in parte, le previsioni pessimistiche diffuse ieri da Volcafe sul prossimo raccolto brasiliano di arabica (2025/26), stimato dal trader svizzero in 34,4 milioni di sacchi.

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Shopping di Natale, per 3 commercianti su 4 i consumatori spenderanno di meno rispetto al 2023

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umberto zola sumup natale pausa pranzo
Umberto Zola, responsabile online sales EU di SumUp (immagine concessa)

MILANO – Il Natale 2024 si annuncia come una sfida per i piccoli business italiani, messi alla prova da un contesto economico caratterizzato dall’aumento del costo della vita e dal calo del potere d’acquisto dei consumatori. A incidere maggiormente sulle previsioni è la riduzione della propensione alla spesa dei consumatori, un fenomeno evidenziato dal 77,3% dei commercianti, che temono un Natale più sobrio e parsimonioso rispetto al passato.

Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Small Business di SumUp – fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali con soluzioni innovative per business di ogni dimensione – solo il 14,1% degli esercenti prevede un incremento delle vendite rispetto allo scorso anno, segnando un calo di otto punti percentuali rispetto al 2023.

Aumentano, invece, gli intervistati che si aspettano un andamento stabile (46,4%, +6 punti), o un calo delle vendite (22,5%, +4 punti).

In questo scenario complesso, i piccoli imprenditori non si arrendono e puntano su strategie innovative e strumenti tecnologici per fronteggiare le difficoltà, attrarre nuovi clienti e fidelizzarli, oltre a risparmiare tempo prezioso nella gestione quotidiana. Anche l’AI generativa emerge come un’opportunità concreta: oltre un esercente su cinque (21,5%), infatti, la utilizza per comprendere meglio le aspettative dei clienti e ottimizzare la propria offerta.

“Il 2024 è stato un anno complesso per molti esercenti, con il carovita e la diminuzione del potere d’acquisto dei consumatori che hanno rappresentato le principali sfide per la gestione quotidiana delle attività – commenta Umberto Zola, responsabile online sales EU di SumUp -. L’incertezza caratterizza anche le prospettive per il 2025, al quale solo il 42% degli esercenti guarda con fiducia. Nonostante questo, i piccoli business hanno dimostrato una grande capacità di adattamento e più della metà ha già messo in campo delle contromisure o si sta attrezzando per farlo, per ottimizzare alcune attività del proprio business, diversificare l’offerta e venire incontro alle esigenze dei consumatori”.

Umberto Zola continua: “In questo processo, la tecnologia può essere una preziosa alleata. Strumenti digitali e soluzioni innovative aiutano a semplificare i processi, risparmiare tempo e conoscere meglio le aspettative della clientela, ponendo le basi per una crescita sostenibile anche in un contesto economico complesso”.

Acquisti di Natale, le previsioni dei commercianti

La maggior parte degli esercenti prevede vendite stabili o in calo durante le festività di Natale, con una tendenza marcata verso una riduzione generale dei consumi da parte dei clienti.

Il 27,4% degli intervistati ritiene che i propri clienti spenderanno meno rispetto al passato, mentre il 16,6% prevede una maggiore attenzione a sconti e offerte speciali. Inoltre, l’8,1% afferma che i consumatori smetteranno di acquistare alcuni articoli considerati troppo costosi. Le strategie di risparmio includono anche il ricorso a supermercati e centri commerciali (secondo il 9,7% degli esercenti) e agli acquisti online (15,5%) per trovare gli stessi prodotti a prezzi più bassi.

Accanto a questa tendenza, emergono anche alcune trasformazioni nelle abitudini di acquisto. Il 4,8% degli esercenti prevede una maggiore attenzione verso prodotti sostenibili, riflettendo una crescente sensibilità ambientale. In controtendenza, un esiguo 2,5% si aspetta che i propri clienti aumenteranno le loro spese durante il periodo natalizio. Infine, il 10,8% degli esercenti ritiene che non ci saranno cambiamenti degni di nota nei comportamenti dei propri clienti.

Carovita e calo del potere di acquisto le principali sfide del 2024 – Il 2024 è stato un anno difficile per i commercianti italiani. Il 23,5% degli intervistati ha segnalato l’aumento del costo della vita come il fattore più incisivo degli ultimi 12 mesi, seguito dal 22,5% che imputa la colpa a un minor potere d’acquisto dei consumatori.

Le difficoltà economiche sono legate all’incremento dei costi delle forniture (12,8%), e dei costi energetici (12,5%), ma anche al crescente peso di tasse e tagli al sostegno alle imprese (10,3%).

In risposta a queste difficoltà, oltre metà dei commercianti ha adottato alcune strategie operative per contenere i costi e mantenere la competitività (26,4%), o ha intenzione di farlo (24,4%). Fra le misure più adottate, ci sono l’aumento dei prezzi dei prodotti (23,1%), la revisione della propria offerta per includere alternative più economiche (20,9%), e la modifica degli orari di apertura (12,4%). Tra le misure più drastiche, il 17,8% ha ridotto il proprio stipendio come proprietario dell’azienda.

Le opportunità dell’AI generativa per i piccoli business

Le innovazioni tecnologiche e l’intelligenza artificiale generativa rappresentano strumenti chiave per aiutare le imprese ad affrontare l’aumento dei costi. Gli esercenti utilizzano strumenti digitali prevalentemente per aumentare la visibilità online e attirare nuovi clienti (20,4%), fidelizzare i clienti già acquisiti (17,5%), per risparmiare tempo e incrementare la produttività (16,1%), automatizzare la contabilità (12,1%) e abilitare servizi aggiuntivi (10,6%).

Anche l’AI generativa è vista come un’opportunità: il 21,5% degli intervistati la utilizza per comprendere meglio le aspettative dei clienti, mentre il 18,8% la impiega per creare contenuti per siti web, social media e marketing. Altri usi includono l’automazione della gestione delle relazioni con i clienti (13,6%), la realizzazione di campagne di marketing mirate (13,1%) e la creazione di nuovi pacchetti/offerte (10,5%). Il 9,4% la utilizza per analizzare i competitor e differenziare la propria offerta, mentre solo il 5,2% sfrutta l’IA per migliorare la sostenibilità aziendale.

L’indagine è stata condotta da SumUp nella seconda metà di novembre 2024 attraverso una survey a cui hanno partecipato circa 2.000 piccoli imprenditori di varie categorie merceologiche, parte della base utenti di SumUp, con l’obiettivo di analizzare le ripercussioni del carovita sugli acquisti natalizi, offrendo uno spaccato dettagliato delle sfide e delle opportunità che caratterizzano il Natale dei piccoli business.

La scheda sintetica di SumUp

SumUp è l’azienda leader a livello mondiale nel settore della tecnologia finanziaria, con l’obiettivo di democratizzare il settore dei pagamenti digitali per i piccoli commercianti. Fondata nel 2012, SumUp è il partner finanziario di oltre 4 milioni di esercenti in 36 mercati nel mondo, aiutandoli ad avviare, gestire e far crescere la loro attività. Attraverso la sua Super App, SumUp offre ai commercianti un conto e una carta aziendale gratuiti, un negozio online e una soluzione di fatturazione, oltre a pagamenti di persona e a distanza perfettamente integrati con i terminali per carte e i registratori di cassa SumUp.

Con l’intento di valorizzare il proprio successo per rendere il mondo un posto migliore, SumUp si è impegnata a donare l’1% del proprio fatturato a sostegno di cause ambientali e supporta progetti educativi e imprenditoriali a livello globale. Nel 2023 la società è stata riconosciuta come Top Global Employer per la comunità LGBTQ+ dallo Stonewall Workplace Equality Index.

Il Caffè Baratti & Milano di Torino celebra 150 anni

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Baratti&Milano
Il logo Baratti&Milano

Caffè Baratti & Milano, storico locale di Torino, ha celebrato 150 anni con una festa organizzata il 10 dicembre presso la Galleria Subalpina. Il bar si apre così ad un anno di eventi e appuntamenti dedicati a raccontare la sua identità. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul quotidiano online Il Torinese.

I 150 anni del Caffè Baratti & Milano

TORINO – Era il 31 dicembre 1874 quando i fondatori Ferdinando Baratti e Edoardo Milano aprirono “i banchi di spaccio della lunga bottega” per accogliere gli illustri invitati della Banca Industriale Subalpina, il passage vetrato e monumentale che avrebbe preso poi il nome di Galleria dell’Industria Subalpina.

Quest’anno ricorre un importante anniversario e per rendere omaggio all’apertura dello storico caffè, martedì 10 dicembre presso la Galleria Subalpina (piazza Castello, 29) si è tenuta una festa istituzionale per celebrare uno dei compleanni più iconici di Torino: i 150 anni del Caffè storico che è diventato il Salotto Sabaudo e della Galleria Subalpina.

Per celebrare la città e il gusto torinese, che interpreta magistralmente dal 1858, Baratti & Milano si apre a un anno di eventi e appuntamenti dedicati a raccontare una realtà che rappresenta non solo un’icona culturale della città, ma anche un punto di incontro e dialogo, dove l’impresa si intreccia con la cultura e la cultura si traduce in impresa.

Il Caffè Baratti & Milano è parte integrante della memoria collettiva di Torino, e il 10 dicembre ha ospitato un evento speciale che ha visto la partecipazione delle principali cariche istituzionali e culturali della città e della regione.

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Oatly non potrà più chiamare latte le sue bevande vegetali: la sentenza in UK

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Il logo Oatly (foto dall'account facebook Oatly)
Il logo Oatly (foto dall'account facebook Oatly)

Oatly non potrà più utilizzare la parola latte per definire le sue bevande vegetali. Una nuova sentenza nel Regno Unito ha ridisegnato il confine tra prodotti animali e vegetali. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Francesca Biagioli pubblicato sul portale d’informazione Green Me.

La decisione del Regno Unito su Oatly

MILANO – Il consumo di bevande vegetali negli ultimi anni è cresciuto molto ma i produttori di latte non l’hanno presa bene, tanto che più volte e in diversi Paesi si è accesa la questione su cosa possa essere etichettato come “latte”.

L’ultima sentenza storica arriva dal Regno Unito, dove Oatly, azienda leader nella produzione di bevande a base vegetale, ha perso il diritto di utilizzare il termine “latte” per i suoi prodotti.

La Corte d’Appello di Londra ha stabilito che si può usare la parola latte esclusivamente per riferirsi a prodotti derivati dalla secrezione mammaria di origine animale. Una sentenza che segna una sconfitta per Oatly, già coinvolta dal 2019 in una disputa legale con l’associazione Dairy UK. Quest’ultima sosteneva che lo slogan dell’azienda svedese, “Post Milk Generation“, fosse fuorviante per i consumatori, associando impropriamente le bevande vegetali ai prodotti lattiero-caseari.

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Starbucks Cina nomina Tony Yang primo chief growth officer

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Il logo di Starbucks

Tony Yang, ex partner e presidente dell’azienda di marketing digitale Tezign, è stato nominato come primo chief growth officer da Starbucks Cina. La Cina è il secondo mercato più grande di Starbucks oltre agli Stati Uniti, con 7.596 negozi in tutto il Paese a settembre. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione MarketScreener.

Tony Yang nominato chief growth officer da Starbucks Cina

MILANO – Starbucks Cina ha nominato il suo primo chief growth officer (cgo), come ha riferito martedì il media cinese Late Post. Il media ha affermato che l’azienda ha assunto Tony Yang, ex partner e presidente dell’azienda di marketing digitale Tezign, per ricoprire questo ruolo.

Il gigante statunitense del caffè e Tezign non hanno risposto immediatamente alla richiesta di commento di Reuters.

La nomina arriva dopo un recente rimpasto di gestione dell’unità. A settembre, l’azienda ha dichiarato che Molly Liu sarebbe diventata l’unico amministratore delegato di Starbucks China. Belinda Wong, che era co-ceo, sarebbe rimasta come presidente.

Il brand sta affrontando un’intensificazione della concorrenza nel mercato cinese, dove i marchi locali più economici, come Luckin e Manner, hanno conquistato quote di mercato.

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Caffè Moak apre al pubblico il Seletti Market a Roma

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L'esposizione Caffè Moak (immagine concessa)

MODICA (Ragusa) – Caffè Moak, storica azienda italiana fondata nel 1967 grazie all’intraprendenza del suo fondatore Giovanni Spadola, presenta un’esposizione unica presso gli spazi Seletti della Rinascente di Piazza del Tritone a Roma. Il 5 dicembre 2024 ha aperto al pubblico il “Seletti Market” uno spazio dedicato a ospitare partner selezionati in una cornice che celebra artigianalità e innovazione, disponibile fino al 3 febbraio 2025. Ad accogliere clienti più affezionati e amici uno speciale evento di opening celebrato ieri, 10 dicembre.

Il temporary shop di Caffè Moak

Nel Seletti Market, concepito come punto d’incontro tra gusto e design, è presente un esclusivo temporary shop di Caffè Moak dove i visitatori possono degustare le miscele più iconiche e scoprire una selezione di nuovi prodotti disponibili per l’acquisto. Ogni proposta incarna la tradizione e l’eccellenza siciliana in un viaggio sensoriale pensato per offrire un’esperienza unica tra i sapori autentici dell’isola, invitando a riscoprire il piacere del caffè artigianale. Il temporary shop è aperto durante gli orari di La Rinascente Roma, offrendo un momento di pausa raffinato, dove il pubblico può vivere l’esperienza di un caffè autentico, accompagnato dalle atmosfere calde e accoglienti che solo la Sicilia sa evocare.

Ma non finisce qui perché l’esperienza al Seletti Market è anche un’opportunità per esplorare e acquistare una serie di novità firmate Caffè Moak, ideate per arricchire ogni momento della giornata.

Tra le proposte, i visitatori troveranno una selezione curata di prodotti che rappresentano la tradizione e l’eccellenza italiana, pensati per trasportare il consumatore in un vero e proprio viaggio tra i sapori autentici dell’isola. Ogni torrone, marmellata, crema spalmabile e tavoletta di cioccolato di Modica è un invito a riscoprire sapori genuini e preziosi preparati come una volta con ingredienti di alta qualità dove la bellezza delle cose semplici incontra la maestria artigianale.

Un appuntamento da non perdere per gli amanti del caffè e del design italiano, immersi in un ambiente dove gusto e stile si uniscono in una nuova forma tutta da scoprire.

Hausbrandt Trieste 1892 riceve il premio Industria Felix – L’Italia che compete

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Martino Zanetti, presidente Hausbrandt (immagine concessa)

MILANO – Hausbrandt Trieste 1892 riceve l’Alta Onorificenza di Bilancio dell’autorevole premio Industria Felix – L’Italia che compete, aggiudicandosi il riconoscimento come una delle top imprese italiane del settore agroalimentare per performance gestionali e affidabilità finanziaria, secondo l’analisi Cerved.

Il premio industria Felix- L’Italia che compete a Hausbrandt Trieste 1892

La cerimonia di premiazione si svolgerà giovedì 12 dicembre a Palazzo Mezzanotte, sede di Elite e di Borsa Italiana.

“Ringraziamo il comitato del premio Industria Felix per questo prestigioso riconoscimento” dichiara il presidente Martino Zanetti. “Hausbrandt, con la sua lunga storia mitteleuropea, rappresenta un patrimonio di tradizione e qualità nel mondo del caffè. Siamo orgogliosi di essere un’azienda sana e ben gestita, con un solido posizionamento sul mercato. Guardiamo al futuro con grande ottimismo, forti dell’intenzione di consolidare la nostra presenza a livello internazionale e di continuare ad offrire ai nostri clienti prodotti di eccellenza”.

Hausbrandt, fondata a Trieste nel 1892, prima iscritta all’albo dell’Associazione austriaca degli industriali e negli anni Venti del Novecento al nascente albo degli industriali italiani, è oggi un Gruppo guidato da Martino Zanetti, con una dirigenza prevalentemente femminile. È presente in oltre 90 Paesi grazie ai brand che hanno contribuito al suo successo: Hausbrandt, Theresianer, Col Sandago e Champagne Martin des Orsyn. I valori alla base del Gruppo sono solidi e condivisi: la ricerca della perfezione, la passione per l’eccellenza e il legame tra tradizione e modernità.

Il “Premio Industria Felix – L’Italia che compete” è un ulteriore stimolo per Hausbrandt a proseguire sulla strada del successo, consolidando la posizione di leader nel settore e ampliando la presenza sui mercati internazionali.

Riguardo il premio Industria Felix

Istituito nel 1969, il premio Industria Felix è uno dei più prestigiosi riconoscimenti italiani dedicati alle imprese che si distinguono per eccellenza e innovazione. L’analisi delle performance è condotta da Cerved, una delle principali società di informazioni creditizie in Italia.

Campari Group lancia la campagna di comunicazione sul bere responsabile Take Time to Taste

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campari
La campagna di Campari Group (immagine concessa)

MILANO – Campari Group annuncia la campagna di comunicazione globale Take Time to Taste, volta a sensibilizzare il consumatore su un approccio responsabile al consumo di bevande alcoliche. Partendo dalle ricette di alcuni dei suoi cocktail più iconici-Aperol Spritz, Americano e Negroni-il Gruppo, alcuni dei cui brand sono simbolo del rito dell’aperitivo italiano nel mondo, invita i consumatori legal drinking age a prendersi il giusto tempo per vivere al meglio i momenti di convivialità, mettendo al primo posto moderazione e responsabilità.

Con Take Time to Taste, Campari Group sottolinea l’importanza della qualità rispetto alla quantità, elevando il concetto di tempo a ingrediente fondamentale di ogni cocktail.

La campagna sarà inoltre accompagnata da consigli per un consumo responsabile e moderato che invitano a combinare il consumo di bevande alcoliche con quello di alimenti, mantenersi idratati, osservare le regole sul drink&drive, rispettare gli altri e le loro scelte.

“Take Time to Taste conferma il nostro impegno per un consumo di bevande alcoliche ispirato ai valori dello stile mediterraneo, conviviale e responsabile, sempre in associazione al cibo e a momenti di socialità”, spiega Aldo Davoli, group head of global public affairs, communications and sustainability di Campari Group.

Aldo Davoli continua: “In qualità di attore responsabile all’interno dell’industria degli spirit, Campari Group promuove una cultura della qualità e della responsabilità, che si declina anche attraverso progetti e iniziative di comunicazione e attività di formazione promosse autonomamente o in collaborazione con altre aziende del settore e con le principali associazioni di categoria. Per questo, nel 2020 è stata formalizzata una strategia globale sul bere responsabile che, anche attraverso il coinvolgimento degli stessi Camparisti e dei bartender, sensibilizzi su un consumo consapevole e responsabile dei nostri prodotti”.

La campagna sarà live sui canali social ufficiali di Campari Group a partire dal 10 dicembre 2024 con l’hashtag #taketimetotaste.

La scheda sintetica di Campari Group

Campari Group è uno dei maggiori player a livello globale nel settore degli spirit, con un portafoglio di oltre 50 marchi che si estendono fra brand a priorità globale, regionale e locale. I brand a priorità globale rappresentano il maggiore focus di Campari Group e comprendono Aperol, Campari, SKYY, Grand Marnier, Espolòn, Courvoisier, Wild Turkey e Appleton Estate. Campari Group, fondato nel 1860, è il sesto per importanza nell’industria degli spirit di marca. Ha un network distributivo su scala globale che raggiunge oltre 190 Paesi nel mondo, con posizioni di primo piano in Europa e nelle Americhe.

La strategia di Campari Group punta a coniugare la propria crescita organica, attraverso un forte brand building, e la crescita esterna, attraverso acquisizioni mirate di marchi e business. Con sede principale in Italia, a Sesto San Giovanni, Campari Group conta 25 siti produttivi in tutto il mondo e una rete distributiva propria in 26 paesi. Campari Group impiega circa 4.900 persone. Le azioni della capogruppo Davide Campari-Milano N.V. (Reuters CPRI.MI-Bloomberg CPR IM) sono quotate al Mercato Telematico di Borsa Italiana dal 2001.

Le caramelle Galatine diventano gelato con la partnership tra Tonitto 1939 e Sperlari

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Il logo di Tonitto

Continua l’espansione dell’azienda genovese Tonitto 1939 grazie allo sviluppo di nuovi prodotti e collaborazioni: il fatturato previsto per la fine del 2024 è 16 milioni. Sperlari è in crescita a 150 milioni, anche grazie al brand stretching. Le due aziende hanno collaborato per creare la versione frozen delle caramelle Galatine. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Emiliano Sgambato per Il Sole 24 Ore.

Le Galatine diventano frozen con Tonitto 1939 e Sperlari

MILANO – Dopo biscotti, cioccolatini, creme spalmabili e panettoni continua la contaminazione tra grandi classici dell’industria dolciaria italiana e il gelato confezionato. Anche le storiche Galatine avranno infatti la loro versione frozen grazie alla partnership tra Sperlari e Tonitto 1939, che, già leader nel segmento del sorbetto, prosegue la sua strategia di espansione attraverso produzioni in accoppiata a brand leader in altri settori.

Una strategia che sembra portare i frutti sperati all’azienda ligure specializzata anche in gelati senza zuccheri aggiunti, vegani o ad alto contenuto di proteine: dopo una crescita di fatturato del 20% lo scorso anno a 14,3 milioni (raddoppiato rispetto al 2020), l’obiettivo del 2024 è arrivare a 16 milioni. Del resto il settore frozen si conferma un segmento in costante crescita, che nell’ultimo anno ha fatto registrare un giro d’affari di quasi 2 miliardi di euro, +8,6% rispetto all’anno precedente.

Nel 2025 faranno quindi il loro debutto tre nuovi gusti: “il Gelato Galatine ai gusti fiordilatte con gocce di cioccolato bianco, Stracciatella con scaglie di cioccolato fondente, e Fragola con gustose fragoline”. Confezionati in un packaging in cartoncino riciclabile, rimarrà fedele alla ricetta della celebre caramella nata nel 1956: “nella sua versione frozen – comunicano le due aziende come riportato da Il Sole 24 Ore – sarà realizzato con gli stessi ingredienti di alta qualità dell’iconica Tavoletta: latte italiano come principale e primo ingrediente, yogurt magro e miele”.

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Cioccolato di Dubai di Lindt: l’importatore Andreas Wilmers minaccia azioni legali

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Il logo Lindt

L’importatore Andreas Wilmers minaccia di intraprendere un’azione legale contro Lindt & Sprüngli perché il noto cioccolato di Dubai di Lindt, specialità inventata da una pasticceria del luogo, proverrebbe dalla Germania e non dagli Emirati Arabi. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione tio.ch.

L’azione legale contro il cioccolato di Dubai di Lindt

BERNA – Il cosiddetto cioccolato di Dubai di Lindt, preso d’assalto in Germania, è arrivato anche in Svizzera a fine novembre. Una specialità inventata da una pasticceria della città araba che – narra la leggenda – ha poi conquistato il mondo, a suon di video TikTok.

Non solo: nella Confederazione, il prodotto si posiziona al terzo posto fra i regali più scelti di Natale. “Nessun altro dolce – sottolinea il venditore – è così di tendenza in questo momento, anche se la creazione con ripieno di pistacchio è stata in realtà inventata già nel 2021 da una donna incinta che voleva soddisfare le sue voglie”.

Adesso, però, si stanno presentando alcuni problemi. Nello specifico, stando a quanto riporta il quotidiano tedesco “Lebensmittel Zeitung”, l’importatore Andreas Wilmers minaccia di intraprendere un’azione legale contro Lindt & Sprüngli. Motivo? Il cioccolato proverrebbe dalla Germania, non da Dubai.

Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione tio.ch