La Mole Antonelliana, simbolo di Torino (immagine: Pixabay)
Il nome del bar storico L’Antico di Torino resterà il medesimo ma la scelta coraggiosa di Domenico Longo, il titolare scomparso a dicembre, potrebbe non reggere ai rincari della materia prima. Andrea Consilvio, il nuovo gestore, ha annunciato che rivedrà la politica dei prezzi del locale. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo di Teresa Cioffi per il quotidiano Il Corriere della Sera.
La nuova gestione del bar L’Antico di Torino
TORINO – Il nome resterà lo stesso, L’Antico, ma cambia la gestione del caffè in piazza Bodoni. A dicembre è mancato lo storico titolare, Domenico Longo. Era tra i pochissimi che, a Torino, riusciva a mantenere la tazzina a meno di un euro. Al bancone chiedeva 80 centesimi per un caffè, in un momento dove i prezzi sono in continuo aumento.
Dopo la sua scomparsa, la famiglia ha deciso di vendere l’attività ma non a una persona qualsiasi. Il locale passa nelle mani di Andrea Consilvio, già titolare del Chioschetto di via Cavalli.
Consilvio frequenta il locale da quando era ragazzo: “La prima volta che sono entrato all’Antico avevo circa 15 anni – racconta -. Sono amico di Roberto, uno dei figli di Domenico. Lui per tutti era Il Baffo. Era la prima persona che salutavi quando entravi al bar. Non era un grande chiacchierone, ma il suo sguardo parlava. Era lui l’anima del locale”.
Ora il bar si prepara a una trasformazione. Verrà mantenuto il pianoforte, parte della storia del locale. Ma, per il resto, si lavora per proporre qualcosa di nuovo. “L’obiettivo è far tornare l’Antico ai tempo d’oro” dichiara il gestore al Corriere della Sera.
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PIEVE DI SOLIGO (Treviso) – Stefano Soldan, il sindaco di Pieve di Soligo, ubicato in provincia di Treviso, ha deciso di togliere tutti i distributori automatici dal municipio. Il motivo? Le pause caffè dei dipendenti comunali che duravano troppo senza un preciso controllo dell’orario.
La decisione del sindaco di Pieve di Soligo
Ai dipendenti non sarà di certo vietata la pausa e potranno comunque gustare un caffè in uno dei bar vicini senza tuttavia dimenticarsi di timbrare il badge sia all’uscita che al rientro in ufficio.
Il minutaggio della pausa caffè, come riporta il portale d’informazione adnkronos, andrà recuperato in futuro.
Il sindaco ha confermato la decisione nel corso della riunione dei dipendenti comunali.
IMC ha firmato un accordo di una joint venture con Kentucky Foods Chile Limitada: l’operatore venderà una quota del 58,3% delle sue attività KFC in Brasile al gruppo cileno per la somma di 35 milioni di dollari. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Market Screener.
La joint venture di IMC
SAN PAOLO – L’operatore brasiliano di ristoranti in franchising IMC ha dichiarato di aver firmato un accordo vincolante per la creazione di una joint venture con Kentucky Foods Chile Limitada in merito alle operazioni di IMC sui ristoranti KFC in Brasile.
In base all’accordo, IMC venderà una quota del 58,3% delle sue attività KFC in Brasile al gruppo cileno per 35 milioni di dollari, ha dichiarato IMC in un deposito di titoli.
IMC ha dichiarato che utilizzerà i proventi dell’accordo per ridurre il suo debito, aggiungendo che l’accordo consentirà un’ulteriore espansione del marchio KFC nel Paese senza investimenti diretti da parte dell’azienda.
Ci sono circa 230 ristoranti KFC in Brasile, ha detto IMC, che gestisce anche Pizza Hut, tra gli altri marchi, nel Paese latinoamericano.
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tazzine impazzite • visual artist massimiliano sbrescia (foto concessa)
MILANO – Massimiliano Sbrescia è artista/graphic designer e ceo dell’agenzia eventi360. Già dai 18 anni si è mosso tra le gallerie di un certo livello, facendo esperienza come assistente per diversi importanti galleristi. In parallelo, dopo 35 anni come graphic designer, arriva un momento di svolta dovuto al periodo di fermo obbligato della pandemia: questa è stata l’occasione per canalizzare tutti i suoi sforzi nella pittura, e nella condivisione sui social – piuttosto nota la serie di immagini “Selfie” -.
Questa prima notorietà ha attirato l’attenzione del mondo dell’arte, fino a quando Sbrescia viene coinvolto nella mostra curata da Charlotte Madeleine Castelli, nel M.A.D Mantova Arte Design in Via Camillo Benso 59, “Banquet: Arte da Mangiare con gli Occhi” insieme ad altri due artisti Notawonderboy e Stefano Mileto, per una rappresentazione del cibo trasfigurata in arte, dal 30 marzo al 12 aprile.
La locandina della mostra con Massimiliano Sbrescia (foto concessa)
Sbrescia, per lei il caffè è un’opera d’arte, ma perché l’ha scelto come soggetto di molti suoi pezzi?
“Una curiosità è che attualmente non bevo più il caffè, il che è quasi paradossale dato che in passato per deformazione professionale – i graphic designer sono assuefatti dalla caffeina – ne bevevo davvero tanto. Al punto che ormai ho raggiunto il limite del mio organismo e sono passato al tè.
Per quanto riguarda invece la scelta di questa bevanda per le mie opere, bisogna fare prima un passo indietro per spiegare il mio processo creativo.
Ho pensato all’intelligenza artificiale – sono stato tra i primi ad usarla e ad elaborarla con Photoshop e altri programmi -, per valorizzare un prodotto che, essendo napoletano, mi ha subito ispirato per realizzare le tazzine impazzite – come il contesto globale di oggi, che trema per i conflitti, per il cambiamento climatico e molti altri fattori di turbolenza”.
Dopo aver messo appunto le immagini, le ho stampate e ci ho lavorato sopra con il caffè. Infatti i quadri profumano degli schizzi lanciati sulla tela. Ho usato un marchio tipicamente napoletano, Kimbo.
Inizialmente ho istruito l’intelligenza artificiale con delle indicazioni specifiche: una tazzina d’espresso con la porcellana che si liquefa con il suo contenuto. Ho scelto proprio la tazzina perché per me rappresenta un oggetto dotato di un’anima, che infine viene plasmato per raggiungere la forma finale.
Grazie all’IA si può plasmare l’idea per poi poterla modificare ulteriormente con la propria creatività. Mentre si interviene poi con le mani, si ha più tempo per sognare e arrivare al risultato definitivo.
Un’atra versione delle tazzine impazzite • visual artist massimiliano sbrescia (foto concessa)
Con questo obiettivo sfrutto l’intelligenza artificiale per dare vita ad un’opera d’arte personale, unica. La macchina e l’artista sono due entità distinte.”
Poi ci sono le tazzine finiscono addirittura nei capelli: ce ne parla?
Le tazzine per la testa di Massimiliano Sbrescia (foto concessa)
“Rappresenta proprio il lavoro dell’IA alla quale ho domandato di tracciare una faccia che avesse milioni di tazzine nella testa. A quel punto sono intervenuto per migliorarne i connotati, i contorni. Potrebbe addirittura un giorno diventare una scultura e lo stesso vale per le tazzine impazzite. Alcuni artisti si sono già proposti per realizzarli partendo dalla stampa”.
Se un’azienda di caffè le commissionasse un pezzo a tema, che cosa le verrebbe in mente dal punto di vista del graphic designer?
“Innanzitutto in questo caso non utilizzerei l’intelligenza artificiale. Penserei invece a tracciare una linea guida in base al cliente, al target che voglio raggiungere: ci sono state delle campagne scolastiche in cui l’ho sfruttata perché era il tema stesso dell’iniziativa e volevo mostrare come l’artista e l’algoritmo possano dialogare tra di loro.
Ci tengo a far passare il messaggio che l’uso dell’intelligenza artificiale non è un automatismo che fa scomparire l’artista: c’è, o meglio ci dovrebbe essere sempre uno studio dietro, bisogna saperla interpretare, istruire correttamente. Come ha fatto di recente Philippe Starck per la sua sedia, la prima pensata con l’IA.
Quindi, per tornare alle aziende, probabilmente partirei da una domanda, da una ricerca per comprendere l’azienda, come lavora, cosa produce: solo a quel punto, schizzo e forse, posso valutare di integrare con l’intelligenza artificiale, che comunque resta uno strumento che mi incuriosisce.”
I suoi lavori saranno inseriti all’interno della mostra Banquet: il caffè che ruolo ha all’interno dell’offerta di food&beverage?
Un’altra immagine di tazzine impazzite (foto concessa)
“La gallerista e la curatrice hanno studiato un percorso artistico legato al tema dell’arte del mangiare (ci sono altri artisti che giocano ad esempio con dei panini trasfigurati) e hanno subito capito che in questo contesto le mie opere, seppure ancora in fase embrionale, potevano inserirsi coerentemente. Per Banquet allora ho voluto disegnarle con il caffè e queste saranno esposte durante la mostra.”
Simone Forgia, fondatore di The Lever (immagine concessa)
MILANO – Simone Forgia, fondatore di The Lever, un progetto dedicato alla valorizzazione delle macchine espresso a leva, ha spiegato nel dettaglio come è nata la piattaforma volta a creare una vetrina e una comunità per tutti gli appassionati. In particolare, Forgia ha parlato del nuovo progetto della mappa dei collezionisti, un piano interattivo che connette coffee lover e collezionisti di macchine a leva in tutto il mondo. Leggiamo di seguito il suo intervento.
Forgia, in cosa consiste il progetto The Lever?
“The Lever è un progetto nato nel 2020 con l’idea di di creare una piattaforma, online e cartacea, che facesse da vetrina per tutto il mondo delle macchine a leva. È un mondo che mi ha appassionato sin da subito.
Ho notato che non esisteva ancora un luogo di riferimento per questo tipo di macchine e allora ho voluto creare il sito The Lever, in cui ho raccolto la conoscenza di diverse persone in maniera tale che tutti gli appassionati potessero consultare la ricca storia che le macchine da leva possono offrire. La nostra missione è sempre stata quella di far riscoprire questo mondo che, pian piano, sta di nuovo tornando rilevante.
Tutto è nato con il sito che poi si è ampliato per incorporare man mano altri progetti come la mappa dei collezionisti”.
Forgia, come è nata la mappa dei collezionisti?
“L’idea della mappa dei collezionisti è nata dal fatto che ci sono tante collezioni sparse in giro per il mondo ma la maggior parte di esse sono possedute da privati. È interessante notare che ci sono anche alcune collezioni pubbliche però alcune delle più importanti sono possedute da privati.
Uno sguardo alla mappa dei collezionisti (immagine concessa)
Perciò abbiamo creato questo mappa in cui abbiamo raccolto il maggior numero di queste collezioni in maniera tale che la gente possa consultarle. La piattoforma permette di mettersi in contatto con i collezionisti privati, ma ci sono anche le collezioni pubbliche da consultare in maniera tale che i più appassionati possano organizzare delle visite per vedere le macchine a leva dal vivo”.
Quanti collezionisti ci sono adesso nella mappa?
“Adesso siamo ancora nella fase iniziale dato che la mappa è stata pubblicata recentemente. Siamo partiti con 37 collezionisti situati in varie parti di tutto il mondo. La maggior parte sono in Europa, soprattutto Italia, Germania, Francia, in Regno Unito e in Olanda.
Però ci sono vari collezionisti anche negli Stati Uniti, in Australia, in Sud Africa, nel Salvador e in Taiwan: riusciamo a coprire quindi tutti i continenti. Questa mappa è poi un continuo lavoro in corso. La prima edizione, ora accessibile a tutti, è online. Con il passaparola si possono scoprire collezioni che non sono ancora presenti e si possono invitare altri collezionisti ad aggiungersi. La mappa perciò è in continuo aggiornamento online sia in italiano che in inglese come tutti i nostri contenuti sul sito”.
Una delle collezioni su The Lever (immagine concessa)
Come può un collezionista unirsi alla mappa di The Lever?
“Unirsi è molto semplice. Sotto la mappa c’è un formulario che è possibile compilare dove vengono richiesti alcuni dettagli sulle collezioni: dalla foto, alla quantità di macchine. Dopodiché avverrà una valutazione per capire se effettivamente la collezione in questione risponde ai criteri per essere aggiunta alla mappa”.
Sul sito, sotto barra degli strumenti, c’è anche il calcolatore dell’acqua. Che cos’è?
“Questo è un altro strumento che abbiamo sviluppato diversi anni fa. Non è solamente esclusivo per il mondo della macchina a leva ma si può utilizzare per tutto l’ambito del caffè. È un calcolatore che permette di creare una ricetta specifica per la propria acqua del caffè con il numero di minerali che si vuole partendo dal rubinetto.
Il sistema a diluizione controllata calcola perciò in che percentuale andare a diluire l’acqua di partenza invece che remineralizzare da zero l’acqua distillata come fanno invece gli altri calcolatori. Ognuno perciò può personalizzarsi la ricetta della propria acqua come vuole”.
Forgia, come è nata la passione per il caffè e per le macchine a leva nello specifico?
“Ho iniziato questo percorso nel 2017 quando ho iniziato veramente a bere il caffè e ho voluto approfondire di più questo mondo fino a quando non mi sono appassionato nello specifico all’aspetto tecnico. Nel 2020 ho iniziato The Lever proprio per sopperire alla mancanza di informazioni per le macchine a leva”.
Progetti per il futuro?
“Ci sono diversi progetti in programma, oltre alla già citata mappa, che vede la programmazioni di altri articoli facendo leva sui contatti che si creano con i vari collezionisti. Riusciremo a trovare macchine di rara fattura la cui esistenza è ancora avvolta nel mistero. La nostra idea è quella di creare una comunità in cui ognuno possa condividere di più sulle macchine a leva ed essere una vera vetrina e un punto di riferimento per questo mondo.
Gestiamo inoltre alcune comunità di Facebook in cui condividiamo giornalmente informazioni con altri amanti del caffè la nostra passione per le macchine a leva dando anche degli aiuti su dei restauri di alcune macchine datate”.
MILANO – Dai mercati, una buona e una cattiva notizia per i consumatori di caffè. Quella buona è che gli scaffali che si erano svuotati in queste ultime settimane, in alcuni paesi europei, torneranno a riempirsi. Quella cattiva è che i prodotti subiranno pesanti rincari. Lo sostiene la Reuters, sulla base delle notizie raccolte da otto diverse fonti dell’industria. Secondo l’agenzia di stampa britannica, vari big del mercato – tra i quali Lavazza, illy, Nestlé e Jde Peet’s – sono in trattative con le Gdo per rincarare i listini, a fronte dell’impennata dei costi della materia prima.
Il caffè verde incide mediamente per il 40% sul costo all’ingrosso di una confezione di caffè torrefatto macinato.
Ciò significa che se i rincari della materia prima, intervenuti l’anno scorso, fossero totalmente ricaricati quest’anno, i prezzi al consumatore dovrebbero aumentare, in media, del 28%, spiega Reg Watson, direttore equity research di Banca Ing, intervistato da Reuters.
Watson ritiene però che i rincari saranno compresi tra il 15% e il 25%. E che, in alcuni mercati, potrebbero essere attuati in un’unica soluzione.
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Victoria Arduino tra i protagonisti di COFFeEAST (immagine concessa)
BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – Non perdere l’opportunità di visitare COFFeEAST 2025, il Festival della cultura del caffè dell’Europa dell’Est che si terrà a Bucarest (Hala Laminor) dal 4 al 6 Aprile. Victoria Arduino ritorna al COFFeEAST in qualità di technology partner ufficiale, portando le performance e il design delle sue macchine per caffè espresso e macinini.
Allo stand Victoria Arduino è possibile scoprire la perfetta fusione tra tecnologia all’avanguardia e prestazioni senza compromessi, progettate per esaltare ogni fase della preparazione del caffè. Precisione, consistenza e innovazione si uniscono per soddisfare le esigenze di diverse realtà del settore.
Victoria Arduino al Festival COFFEeEAST di Bucarest
Gusta alcuni dei migliori caffè della Romania, preparati da baristi esperti che dimostreranno come le macchine per caffè e i macinini Victoria Arduino diventano un’estensione della loro passione e professionalità, trasformando la loro visione in esperienze di caffè straordinarie. Black Eagle Maverick, la macchina per caffè espresso top di gamma di Victoria Arduino, offre il controllo completo sulla temperatura, sull’infusione, sul vapore grazie alle sue innovative tecnologie T3 Genius, PBtech e Advanced Steam-by-Wire.
Ad affiancare Black Eagle Maverick per ottenere il massimo risultato in tazza, c’è il macinino professionale Mythos. Primo macinino pensato e progettato per il mondo specialty da coffee specialists, Mythos di Victoria Arduino rappresenta la macinatura di qualità in un design unico e riconoscibile. Le sue tecnologie come Clima Pro e gravitech garantiscono la massima stabilità di temperatura e precisione della dose in modo da ottenere un risultato in tazza eccellente senza sprechi.
Lo stand G17 al COFFeEAST presenterà anche Eagle One, la macchina per caffè espresso innovativa dal punto di vista del design e della tecnologia. Le sue line minimal e contemporanee favoriscono e invitano alla customizzazione, mentre il motore NEO (New Engine Optimization) permette di ottenere le stesse performance, migliorando l’efficienza energetica.
Allo stand G17, non perdere l’occasione di vedere all’opera il PureBrew+, un single brewer in grado di preparare in modo automatico il PureBrewCoffee, un caffè filtro con profilo aromatico completamente nuovo. PureBrew+ offre un’esperienza unica di bevanda in una combinazione perfetta tra qualità premium e una brewing technology davvero innovativa. La tecnologia permette di settare ogni parametro (dose, volume e temperatura), e la possibilità di scegliere uno dei vari profili di impulsi dell’acqua (light, medium e dark – utili per definire l’esperienza sensoriale che si vuole offrire al cliente) per estrarre caffè, thè e infusi di alta qualità in meno di tre minuti, con un risultato ripetibile e consistente.
I visitatori del COFFeEAST potranno vedere all’opera anche Eagle Tempo, la macchina per caffè espresso professionale dal design riconoscibile e con un’alta capacità produttiva, che integra tecnologie in grado di aiutare le aziende a risparmiare energia e ridurre gli sprechi.
Che tu sia un torrefattore, un barista, un proprietario di caffetteria o un distributore, COFFeEAST è il luogo in cui le menti più appassionate del caffè dell’Europa dell’Est si incontrano per collaborare, apprendere e far progredire il settore con le prestazioni e il design di Victoria Arduino al centro di tutto.
SANTA MARIA DI SALA (Venezia) – Fiorenzato, storica azienda italiana produttrice di macinacaffè professionali, annuncia il lancio di F83 E SENSE, un macinacaffè pensato per evolvere il concetto di precisione, affidabilità e semplicità d’uso nel mondo del caffè. A rendere unico il nuovo F83 E SENSE è l’innovativa tecnologia SENSE, sviluppata per offrire una pesatura estremamente precisa e costante.
F83 E SENSE: il macinacaffè firmato Fiorenzato
Grazie a una cella di carico flottante integrata nella forcella, il macinino garantisce un controllo al decigrammo, indipendentemente dalle condizioni esterne: anche superfici irregolari o soggette a vibrazioni non ne compromettono l’accuratezza, grazie a un avanzato sistema di bilancia flottante che protegge il macinacaffè da urti e interferenze esterne.
A supportare l’esperienza d’uso c’è un ampio display touchscreen a colori, pensato per rendere ogni operazione semplice e intuitiva. Il barista può impostare con facilità le dosi (singola, doppia e tripla), tenere sotto controllo le statistiche in tempo reale e monitorare lo stato delle macine tramite una dashboard interattiva.
Il display touch screen (immagine concessa)
Sono disponibili due modalità di erogazione: la Modalità Diretta, per una macinatura immediata e la Master Mode, che riconosce il portafiltro e richiama automaticamente la dose desiderata.
F83 E SENSE e la sua variante F83 E PRO SENSE montano macine piane da 83 mm in acciaio inossidabile M340, progettate e realizzate internamente da Fiorenzato. Il rivestimento Dark-T a base di carbonio con struttura simile al diamante, garantisce una macinatura omogenea e una durata maggiore rispetto alle macine standard, offrendo una soluzione solida per chi lavora ogni giorno con grandi volumi.
Un dettaglio della versione PRO (immagine concessa)
La potenza di 650 watt permette di gestire fino a 7-8 kg di caffè al giorno, una soluzione adatta anche ai caffè alto consumanti, mantenendo alte prestazioni anche nei momenti di massima richiesta.
La versione PRO aggiunge un ulteriore vantaggio: una camera di macinatura facilmente estraibile che semplifica drasticamente le operazioni di pulizia e manutenzione, senza alterare la regolazione della macinatura. Il pratico sistema a sgancio rapido permette di accedere facilmente all’interno del macinacaffè, evitando interruzioni nel servizio e garantendo un workflow più fluido.
Il macinacaffè nel dettaglio (immagine concessa)
La nuova linea è disponibile in una gamma di finiture eleganti: nero opaco, nero lucido, grigio nardò, grigio classico, bianco perla, bianco artico e rosso lucido, per adattarsi con stile a qualsiasi ambiente.
Con F83 E SENSE e F83 E PRO SENSE, Fiorenzato firma una nuova evoluzione della macinatura professionale: una combinazione perfetta di tecnologia, praticità e design,
pensata per tutti i professionisti che fanno del caffè una vera e propria arte. Per maggiori informazioni basta cliccare qui.
Nuova Simonelli al COFFeEAST 2025 (immagine concessa)
BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – Dal 4 al 6 aprile, Nuova Simonelli, brand riconosciuto a livello mondiale per le sue macchine professionali per caffè espresso tecnologicamente avanzate e semplici da usare, sarà al COFFeEAST stand G17. COFFeEAST è il festival della cultura del caffè dell’Europa dell’Est, un evento che riunisce torrefattori, baristi, imprenditori e marchi iconici con l’obiettivo comune di ampliare l’impronta culturale ed economica dell’industria del caffè nella regione.
In qualità di technology partner ufficiale, Nuova Simonelli porta sotto i riflettori la sua tradizione di macchine facili da usare. La NUOVA Aurelia sarà la protagonista di ogni espresso sul palco del GreatEast Cup, garantendo ai baristi in gara la massima consistenza anche sotto pressione.
Nuova Simonelli è pronta a mostrare NUOVA Aurelia MP, la macchina per caffè espresso in grado di garantire precisione e controllo sull’estrazione. La versione MP di NUOVA Aurelia può gestire, infatti, diversi profili di caffè grazie al sistema di gruppi indipendenti. Le sue tecnologie avanzate permettono di offrire un ampio menù di bevande a base di latte e caffè, un’ottima consistenza, riducendo al contempo l’operatività giornaliera e gli sprechi.
NUOVA Aurelia protagonista al COFFeEAST di Bucarest (immagine concessa)
Equipaggiata con le tecnologie C-Automation e E-Milk, NUOVA Aurelia MP introduce l’automazione nella macchina tradizionale per caffè espresso. C-Automation technology collega e connette macchina e macinino in un unico sistema in grado di garantire velocità di preparazione, alte performance e semplicità di utilizzo per l’estrazione del caffè.
C-Automation, che significa automazione nella preparazione del caffè (Coffee-Automation), mette in connessione la macchina e il macinino, che condividono le stesse ricette attraverso il portafiltro.
In aggiunta questa tecnologia, sviluppata utilizzando intelligenza artificiale, analizza il flusso del caffè erogato e regola in automatico il macinino per garantire un risultato sempre consistente. In questo modo C-Automation permette di aumentare la velocità del workflow fino al 20% e di garantire la qualità della bevanda, limitando l’errore umano collegato all’operatore e riducendo anche gli sprechi di caffè necessario al settaggio della ricetta. Con C-Automation si riducono anche tempi e costi di formazione del personale perché il sistema è automatizzato.
La tecnologia E-Milk consente di montare il latte automaticamente con la possibilità di impostare fino a nove ricette personalizzabili, richiedendo all’operatore semplicemente di premere un pulsante per ottenere una crema perfetta senza necessità di formazione. Il programma di gestione dell’energia, invece, aiuta a migliorare la sostenibilità ambientale ed economica del locale.
Le nuove soluzioni Rhea per la distribuzione automatica (immagine concessa)
MILANO – Rhea ha partecipato a Vendex Midlands, uno degli appuntamenti più importanti per il settore del vending sul territorio inglese, presentando due nuove soluzioni per un momento di pausa di qualità, dove si fondono design e automazione: la rhFS1 per il tè in foglie con, un’assoluta novità sul mercato, la tecnologia di riscaldamento a induzione, e la nuova rhFS2 con sistema latte fresco integrato.
La prima freestanding per tè in foglie a induzione
Grazie all’innovativo ed esclusivo utilizzo della tecnologia a induzione, la macchina per il tè in foglie di Rhea garantisce un’estrazione perfetta, preservando al meglio le proprietà e il gusto della tipica bevanda inglese. La temperatura ottimale di infusione, regolata con estrema precisione grazie all’induzione, assicura non solo la massima qualità del tè in tazza, ma anche un’efficienza energetica superiore rispetto ai sistemi tradizionali a caldaia.
La freestanding con latte fresco integrato
Un’altra importante novità presentata a Vendex è stata la rhFS2.milk, freestanding dotata di un’unità integrata per il latte fresco, per offrire un’ampia varietà di ricette, arricchite dalla possibilità di utilizzare latte fresco e alternative vegetali, rispondendo così alle esigenze di ogni consumatore.
Anche la rhFS2.milk utilizza la tecnologia a induzione Varitherm per il riscaldamento indiretto del latte, offrendo una qualità in tazza superiore. La regolazione precisa della temperatura per ogni tipo di bevanda permette di gustare un latte macchiato perfettamente stratificato, con ogni ingrediente alla giusta temperatura. Inoltre, l’assenza di caldaia riduce il rischio di accumulo di calcare e consente un risparmio energetico significativo rispetto alle macchine tradizionali.
“La nostra costante ricerca dell’eccellenza ci porta a sviluppare soluzioni che migliorano la qualità del momento di pausa, offrendo un’ospitalità premium e un’esperienza di consumo superiore. Integriamo le ricette tradizionali con le nuove tecnologie per garantire un servizio che rispetti le abitudini dei consumatori e al contempo ne migliori la soddisfazione, attraverso soluzioni sostenibili ed efficienti.” commenta Andrea Pozzolini, ceo di Rhea.
“Il mercato inglese è tra i più esigenti e dinamici in Europa, con una forte attenzione alla qualità delle bevande e all’innovazione tecnologica. Il lancio di queste due macchine risponde perfettamente alle aspettative dei consumatori britannici, sempre più orientati verso esperienze di consumo premium e sostenibili. Con la nostra presenza a Vendex Midlands, vogliamo sottolineare il nostro impegno a fornire soluzioni che combinano tradizione e tecnologia per migliorare ogni pausa, dal tè delle cinque al cappuccino perfetto.” aggiunge Steve Rossington, Managing Director di Rheavendors UK.
Rhea si conferma leader nel settore della distribuzione automatica a servizio dell’ospitalità, continuando a sviluppare tecnologie all’avanguardia che trasformano la pausa caffè in un’esperienza esclusiva e di alta qualità.
La scheda sintetica di Rhea Vendors Group
Rhea Vendors Group, fondata da Aldo Doglioni Majer nel 1960, è tra i più importanti produttori al mondo di macchine per la pausa caffè. Da oltre sessant’anni, il brand Rhea si contraddistingue per la forte impronta internazionale, design di altissimo livello, tecnologia all’avanguardia ed eccellenza del made in Italy. Con headquarters e produzione in provincia di Varese e filiali in 10 paesi esteri, Rhea ha il vanto di diffondere la cultura della pausa caffè in 100 Paesi di tutto il mondo.
Da player del mondo del vending a precursore nell’utilizzo della distribuzione automatica nei settori del new retail, hotellerie e out of home, Rhea conferma la propria vocazione a interpretare e anticipare un mercato in continua evoluzione. Le nuove proposte di Rhea rivoluzionano il concetto dell’ospitalità, in contesti sia business che residenziali, con una proposta di valore per accrescere l’esperienza della pausa caffè.
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