giovedì 18 Settembre 2025
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Hausbrandt riapre la Caffetteria delle Rose a Treviso

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L'esterno della caffetteria (immagine concessa)

TREVISO – Mercoledì 19 febbraio riapre a Treviso la Caffetteria delle Rose, lo storico locale Hausbrandt in Piazzale Burchiellati. La riapertura coincide con una nuova collaborazione: la gestione viene affidata a Sabrina Delli Carri, imprenditrice nota in città per “I Sapori del grano”, brand fondato nel 2017 con l’intento di promuovere la ricerca della qualità con lievitati legati alle tradizioni regionali.

Spiccano il pane e le focacce pugliesi prodotti esclusivamente con semola rimacinata di grano duro, proposti anche con varie farciture stagionali: una proposta che caratterizzerà l’offerta della nuova caffetteria Hausbrandt arricchendola con prodotti dolci e salati.

La Caffetteria delle Rose a Treviso

L’espresso e le ricette di caffetteria saranno preparati con caffè Hausbrandt 100% Arabica Gourmet Columbus, un blend esclusivo dalla delicatezza raffinata, dedicato agli amanti del caffè che ricercano un’esperienza inedita e inattesa.

L’interno della caffetteria (immagine concessa)

All’aroma di nocciola e vaniglia si unisce un sapore in cui si riconoscono cioccolato al latte e agrumi, perfetto in versione espresso e in tutte le diverse preparazioni a base caffè.

 Sono ora sei le caffetterie di proprietà Hausbrandt a Treviso: ognuna caratterizzata da un’offerta specifica che la contraddistingue ma tutte legate dal fil rouge dei valori del Gruppo presieduto da Martino Zanetti e dall’eccellenza dei suoi prodotti: le miscele originali Hausbrandt, le birre pluripremiate Theresianer, i vini Col Sandago, lo champagne Martin des Orsyn e i Tè Ronnefeldt.

Il bancone (immagine concessa)

 La Caffetteria delle Rose ha oggi una nuova veste luminosa, arricchita da grafiche dedicate alla storia di Hausbrandt e si propone come luogo ideale per gli amanti del caffè e non solo, con sfiziose proposte per la colazione, per il pranzo e per l’aperitivo.

Hausbrandt – Caffetteria delle Rose

Viale B. Burchiellati, 28/D, 31100 Treviso

Orari: da lunedì a sabato 6:30-18:00 e domenica 7:30-13:30

Il Caffè Centrale di Mercato Saraceno chiude dopo 102 anni

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Una classica tazzina di espresso (immagine: Pixabay)

Si è chiusa definitivamente la parabola del Caffè Centrale di Mercato Saraceno con il premio di Confcommercio cesenate dedicato alla famiglia Bracciaroli che ha gestito il bar nei locali del Comune per oltre un secolo. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Cesena Today.

La chiusura del Caffè Centrale di Mercato Saraceno

MERCATO SARACENO (Forlì-Cesena) – Il testo della targa che il presidente di Confcommercio cesenate Augusto Patrignani ha consegnato sabato nel corso della festa d’addio organizzata al Caffè Centrale di Mercato Saraceno dal titolare Bruno Bracciaroli, che il 31 cesserà la secolare attività della famiglia Bracciaroli nel bar sotto il Comune, condensa i tratti dell’eccezionalità di questa bella vicenda imprenditoriale.

Erano presenti anche il presidente Fipe baristi Confcommercio Angelo Malossi, il direttore Confcommercio Giorgio Piastra e il vicedirettore Alberto Pesci. Cesena Today riporta: “Confcommercio esprime gratitudine infinita a Bruno e alla famiglia Bracciaroli protagonisti dell’epopea del Caffè Centrale. Una storia straordinaria di passione, professionalità e relazioni”.

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Il caffè, anche decaffeinato, riduce il rischio di cancro: il nuovo studio

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Una classica tazzina di espresso (immagine: Pixabay)

Lo studio dell’Inhance Consortium afferma che un consumo pari o superiore a quattro tazzine diminuisce le probabilità di cancro. Stesso discorso vale per il tè, ma non più di una tazza al giorno  poiché troppo aumenterebbe il rischio di cancro alla laringe. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Wine News.

Il caffè valido alleato contro il cancro

MILANO – Il caffè è cosa sacra in Italia: è rito, cultura, storia, costume, e per la gioia di tutti gli amanti della bevanda, con un consumo pari o superiore a 4 tazzine al giorno sembra essere in grado di diminuire le probabilità di sviluppare tumori alla bocca, alla faringe, alla laringe ed ai seni paranasali.

E se quest’ultima affermazione può essere letta già in uno studio di 13 anni fa, la novità è che, secondo un’analisi più recente sul tema, pubblicata a fine 2024, queste proprietà vengono condivise anche con la sua versione decaffeinata ed il tè. A dirlo, grazie ad un campione più esteso e a dati aggiornati, i ricercatori dell’Inhance Consortium.

Se la dose giornaliera di caffè con caffeina che, se assunta, risulta inversamente correlata ai tumori del cavo orale, è rimasta invariata, per quanto riguarda il decaffeinato, questa corrisponde ad un bicchiere al giorno o meno (in entrambi i casi non è stata trovata alcuna correlazione con il rischio di tumori faringei).

Anche per il tè, la dose giornaliera che ha prodotto i migliori risultati è di un bicchiere al giorno o inferiore, ed è inversamente associata al cancro a testa e collo e cancro ipofaringeo. Un consumo superiore ad una tazza al giorno, però, aumenta il rischio di cancro alla laringe (probabilmente per via della teofillina, che può ridurre la pressione dello sfintere esofageo inferiore e può indurre reflusso acido e malattia da reflusso gastroesofageo).

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Aspartame: alcune ricerche suggeriscono effetti nocivi per la salute

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aspartame dolcificante
Le compresse di aspartame

Il risultato di una rilevazione compiuta da alcuni esperti pone in cattiva luce l’aspartame, uno dei più famosi e diffusi dolcificanti in circolazione. Alcune ricerche hanno suggerito potenziali legami tra il consumo di aspartame e problemi di salute come mal di testa, disturbi neurologici e persino effetti cancerogeni. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Salvatore Lavino per il portale d’informazione Butta la pasta.

I possibili effetti nocivi dell’aspartame

MILANO – L’aspartame è un dolcificante artificiale ampiamente utilizzato in una vasta gamma di prodotti alimentari e bevande, noto per il suo potere dolcificante, che è circa 200 volte superiore a quello dello zucchero. Introdotto negli anni ’80 come alternativa a basso contenuto calorico, l’aspartame è diventato un ingrediente chiave in numerosi alimenti dietetici e bevande, attirando l’attenzione di consumatori in cerca di opzioni più sane.

Nel corso degli anni, la sua sicurezza è stata oggetto di ampi dibattiti e controversie. Ci sono specialisti rinomati in ambito medico come il professor Franco Berrino che mettono in guardia sempre dal fare uso sia di aspartame che di altri dolcificanti.

La questione principale riguardo l’aspartame è se possa presentare rischi per la salute umana. Diverse ricerche scientifiche sono state condotte per valutare i suoi effetti, ma i risultati sono stati spesso contraddittori. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), la Food and Drug Administration (FDA) e altre agenzie di regolamentazione in tutto il mondo hanno stabilito che è sicuro per il consumo umano.

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Tirreno C.T. si prepara all’apertura: dal 23 al 26 febbraio a Carrarafiere appuntamento con l’hospitality

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Cuochi a Tirreno C.T. (immagine concessa)

MASSA – Torna dal 23 al 26 febbraio 2025, nei padiglioni di Carrarafiere, Tirreno C.T., appuntamento imperdibile per gli operatori della ristorazione e dell’ospitalità che con il nuovo anno raggiunge la sua 45° edizione. Un evento che nel panorama delle mostre italiane è riconosciuto come uno dei più importanti di incontro e confronto dell’ospitalità e anche l’edizione 2025 sarà caratterizzata dalla presenza dei principali player del settore. A rendere importante il salone apuano sono sicuramente i numeri.

Nei padiglioni di Carrarafiere sono attesi circa 500 espositori in rappresentanza di più di quasi mille marchi commerciali. Punto di forza di Tirreno C.T. sarà naturalmente la grande affluenza di operatori del settore tra ristoratori, titolari di bar e strutture ricettive di vario genere che ogni anno affollano i padiglioni della fiera.

La manifestazione di Carrara è indubbiamente un evento dove non possono non trovare spazio i grandi marchi del food&beverage italiano ed estero e non solo come vetrina di novità e prodotti di punta. Ma anche e soprattutto come momento di presentazione, degustazione, approfondimento.

Si va dal pane alla pizza, dai prodotti lavorati e semilavorati per la cucina alle forniture alberghiere, passando per la gelateria e la pasticceria. Un’intera area è dedicata al caffè e alle innovazioni del settore grandi impianti. E ci sono anche le attrezzature per la tavola, bar, gelateria e pasticceria fino all’arredo contract per interni ed esterni, compresi tappezzerie e arredo bagno.

Spazio a anche a birre, specialmente le artigianali, ai vini che trovano sempre maggiore consenso tanto che oramai da qualche anno hanno preso sempre più piede anche gli operatori del settore wine and beverage che trovano in Tirreno C.T. un valido alleato e uno spazio professionale di rilievo.

Cuochi, nasce la Confederazione (presentata in fiera) che organizzerà anche le sfide tra professionisti del settore: Pentathlon e Triathlon e poi pasticceria e formazione. Tra le novità di questa edizione, durante il primo giorno di fiera, il 23 febbraio, verrà battezzata per la prima volta in Italia la Confederazione Italiana Cuochi e Artigiani per l’Enogastronomia (CICA-E), una realtà unica nata per unire e valorizzare cuochi, artigiani, imprenditori e professionisti del settore enogastronomico italiano.

La stessa Confederazione darà vita per il terzo anno consecutivo saranno due le gare nelle quali si cimenteranno i cuochi di tutto il mondo. In anteprima assoluta in Italia, il Pentathlon della cucina nasce per valorizzare le capacità professionali dei cuochi e dei commis di cucina nel lavoro di tutti i giorni. Ma che al tempo stesso vuole fare anche formazione tanto che fornisce in anticipo tutte le informazioni e il materiale necessario per allenarsi.

Ideato dai professionisti del settore Fabio Tacchella, Giorgio Nardelli e dal patron della fiera, Paolo Caldana, il Pentathlon prevede cinque prove, tra cui l’ultima nella quale gli sfidanti dovranno fare le spesa e acquistare almeno 5 ingredienti presso un droghiere messo a disposizione dall’organizzazione. Ogni ingrediente avrà un valore e il concorrente dovrà realizzare 3 piatti per la giuria tecnica. Verrà valutato il tempo di realizzazione, la cura dell’impiattamento, il gusto e la pulizia della postazione.

Per quanto riguarda il Triathlon, invece, è una gara che nasce su idea del Maestro siciliano Domenico Privitera per valorizzare le capacità professionali dei cuochi nel lavoro di tutti i giorni utilizzando la tecnica della cottura con il forno a microonde che deve prevalere nella preparazione della pietanza senza tradire la tradizione del gusto. In calendario lunedì la giornata dedicata agli Istituti Alberghieri, mentre gli chef internazionali si alterneranno nei giorni successivi fino alle finalissime di mercoledì 26 febbraio.

La cucina per i bambini: Tirreno C.T. dedica un focus sul tema. Domenica 23 febbraio i cuochi presenti in fiera daranno vita a un momento di riflessione, seguito da dimostrazioni in cucina, dedicato alla cucina per i più piccoli.

A partire da una tavola rotonda e confronto dal titolo “Baby menù 4.0: un problema o un’opportunità?”. Tutto nasce dal protocollo Slurp Kids che ha come obiettivo quello di trasformare la ristorazione di target familiare (e non solo), da esempio scadente a modello virtuoso. Gli chef e i maître saranno i protagonisti di questa rivoluzione culinaria e sociale.

Formazione e spettacolo a Tirreno C.T. Sarà di nuovo presente in fiera anche la Scuola Tessieri con tante iniziative portate avanti dai più famosi professionisti del settore. La scuola per aspiranti cuochi avrà uno spazio dedicato animato da tanti momenti dimostrativi. Ampio spazio poi al mondo della pasticceria con la presenza sempre più forte della Federazione italiana pasticceri (FIP) che anche quest’anno porterà i principali concorsi internazionali.

Incontri B2B per il Centro Italia: ecco il cuore di Tirreno C.T. La manifestazione ha il suo vero cuore nell’incontro qualificato fra domanda e offerta, un importante scambio business-to-business tra gli operatori del Centro e Nord Italia.

Grazie anche a questo, Tirreno C.T. in questi anni è diventata un vero e proprio punto di riferimento con una continua crescita di consensi, sia in termini di offerta commerciale, sia in termini di pubblico con 62mila presenze di media nelle ultime edizioni.

Balnearia, il meglio per l’ospitalità in spiaggia. Prosegue il legame con Balnearia, il salone professionale dell’outdoor design, benessere ed attrezzature balneari che fanno di Tirreno CT un unico grande evento di riferimento per il segmento dell’accoglienza, dalla ristorazione al wellness, dallo street food all’hotellerie per arrivare all’ospitalità in spiaggia. Giunta alla ventiquattresima edizione, Balnearia, vede nei propri spazi rappresentato il meglio dei settori merceologici, oltre ad essere da sempre anche un importante momento di incontro per tutti gli operatori. Grazie al coinvolgimento delle associazioni e delle organizzazioni sindacali di categoria, ci saranno anche in questa edizione numerose opportunità di informazione e confronto sulle più sentite tematiche del settore.

Tirreno C.T. e Balnearia sono organizzate da TirrenoTrade Srl con la collaborazione di enti regionali, provinciali e associazioni di categoria. Per informazioni sulla fiera e per poter partecipare come espositori o visitatori basta cliccare qui.

A Torino torna il gelato di latte Biraghi: ora in vendita anche d’inverno

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Il logo Biraghi

Il celebre gelato di latte Biraghi sarà di nuovo disponibile nel negozio di Torino in Piazza San Carlo 188. Questa volta sarà possibile gustare il dolce anche per l’inverno a partire da venerdì 31 gennaio. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Agen Food.

Il ritorno del gelato di latte Biraghi a Torino

TORINO – A partire da venerdì 31 gennaio, il celebre gelato di latte Biraghi sarà nuovamente a disposizione di torinesi e turisti nel negozio di Piazza San Carlo 188. Anche se, per le sue caratteristiche, il gelato di latte Biraghi viene tipicamente associato all’estate e ai mesi caldi, sono sempre di più i consumatori che negli ultimi anni hanno dimostrato di amarlo tutto l’anno, anche durante la stagione autunnale e invernale.

Per questo motivo, sarà possibile gustare di nuovo tutta la sua freschezza – e scattare l’immancabile foto che lo immortala con lo sfondo della piazza, usanza social che sta diventando ormai virale – già a partire dalla fine di gennaio.

“È tutto pronto per il ritorno del nostro storico gelato di latte in Piazza San Carlo” dichiara Fabio Benvenuti, responsabile del Negozio Biraghi di Torino, come riportato da Agen Food. “Andare incontro alle richieste dei nostri consumatori, che ce lo chiedono tutti i giorni, è del resto uno dei nostri obiettivi principali. Se nel 2024 abbiamo servito più di 250 mila gelati, raggiungendo così un vero e proprio record, nel 2025 ci auguriamo di ottenere risultati ancora più sorprendenti”.

Con una storia che inizia negli anni Cinquanta presso lo storico Negozio dell’azienda a Cavallermaggiore, di fianco allo stabilimento produttivo, il Gelato di Latte Biraghi è realizzato con soli tre ingredienti – latte, panna e zucchero – e prodotto fresco ogni ora, con latte proveniente esclusivamente dalle province di Cuneo e Torino, senza emulsionanti, aromi né stabilizzanti.

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New York: ecco Blank Street Coffee, la catena rivale di Starbucks che vale 180 mln di dollari

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Il logo Blank Street Coffee

NEW YORK – La catena di caffetterie Blank Street Coffee di Williamsburg di Brooklyn a New York vale 180 milioni di dollari. Il marchio è nato nel 2020 dai libanesi Vinay Menda & Issam Freiha che si sono ritrovati a New York per studiare rispettivamente alla NUY e alla Columbia University.

Le origini di Blank Street Coffee

Inizialmente vendevano solo caffè e cappuccini in un furgoncino ma, come riporta il profilo Instagram di MicheloneUSA, a prezzi più bassi del 25% rispetto a Starbucks.

L’iniziativa riscuote un successo immediato e la presenza di Blank Street Coffee si propaga in diverse aree della Grande Mela.

A Manhattan finalmente i due aprono il primo negozio fisico di soli 45 metri quadrati. L’idea di business che contraddistingue il marchio è composto da negozi piccoli e minimal che permettono di massimizzare gli spazi e avere al tempo stesso affitti bassi.

Al tempo stesso lo staff di ogni store è composto solo da 1 o 2 dipendenti e la presenza di un menù completamente digitale che permette pagamenti veloci.

Londra: gli shop Yolk offre caffè gratis ai genitori durante la pausa scolastica

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Il logo Yolk

La catena londinese di ristorazione Yolk offre caffè gratis ai genitori durante la pausa scolastica con qualsiasi acquisto per far fronte alla pressione derivante dal lavoro e dagli impegni familiari. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di George Mortimer per il portale d’informazione Secret London.

L’offerta della catena di caffetteria Yolk

LONDRA – È ufficialmente metà trimestre, il che significa che le strade di Londra stanno per essere saccheggiate da più bambini del solito. E probabilmente anche i genitori hanno bisogno di più caffeina del solito. Yolk, gli appassionati di caffè e panini che troverete in giro per il centro di Londra, hanno anticipato il loro bisogno di caffeina e offrono un caffè gratuito con qualsiasi acquisto in negozio durante la pausa scolastica.

Il semestre può essere un’occasione meravigliosa per trascorrere del tempo di qualità con i bambini, ma spesso i genitori sentono la pressione di dover riempire la settimana di attività divertenti, oltre a doversi destreggiare con il proprio lavoro e, naturalmente, con il resto del carico mentale che un genitore si porta dietro. Yolk ha deciso di rendere le cose un po’ più semplici per i genitori.

Quindi, se vi trovate nel centro di Londra durante il semestre, fate un salto in una filiale Yolk, prendete un panino o un brownie, o una bevanda per il vostro piccolo, e avrete un caffè offerto dalla casa. L’offerta è valida per qualsiasi acquisto, quindi potreste anche ottenere due caffè al prezzo di uno se è davvero uno di quei giorni.

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Londra: gli autobus a due piani alimentati dal caffè

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Il Big Ben (immagine: Pixabay)

I celebri bus rossi a due piani tipici della capitale del Regno Unito girano la città (anche) grazie a un liquido ricavato dagli scarti di caffè dei bar che viene poi mischiato al classico diesel. Leggiamo di seguito parte dell’articolo di Leonardo Ciccarelli per il portale d’informazione Cookist.

Il caffè come carburante dei bus di Londra

Possiamo usare il caffè come carburante per le auto? Sì e no ma è sicuramente uno dei biocarburanti più interessanti che ci siano al mondo. Questa innovazione è già molto presente, almeno nelle vite degli inglesi. Fin dal 2017 la maggior parte degli autobus di Londra circolano grazie a un biocarburante ricavato dai fondi di caffè, riducendo così l’impatto ambientale senza necessità di modifiche ai motori. L’idea è frutto della startup britannica Bio-bean, che in collaborazione con Shell e Argent Energy ha sviluppato un combustibile innovativo capace di integrare gli scarti della filiera del caffè nella produzione di biodiesel. Il risultato? Un’alternativa più ecologica al diesel tradizionale, capace di ridurre le emissioni di CO₂ e dare nuova vita a un rifiuto spesso sottovalutato.

Dalla tazzina al serbatoio: come nasce il carburante al caffè

Il processo è tanto semplice quanto rivoluzionario: Bio-bean raccoglie i fondi di caffè da bar, ristoranti e aziende alimentari, li essicca e ne estrae l’olio, che viene poi miscelato con altri biocarburanti e infine combinato con il diesel tradizionale. Ogni lotto di produzione genera circa 6.000 litri di carburante, sufficienti per alimentare un autobus per un anno intero.

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Ecco il primo ristorante al mondo gestito dall’intelligenza artificiale all’aeroporto di Barcellona

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L'intelligenza artificiale (immagine Pixabay)

BARCELLONA – All’aeroporto di Barcellona è stato inaugurato il primo ristorante al mondo gestito dall’intelligenza artificiale. Il progetto è stato supervisionato da Areas, la multinazionale spagnola specializzata in food&beverage e retail di viaggio.
SELF è un ristorante di 137 metri quadrati situato nel Terminal 1 presso il gate B24.

All’interno del locale è possibile trovare tecnologie d’avanguardia sviluppate da IJRRobótica e AEV con grandi marchi come Coca-Cola, Lavazza e Danone.

SELF offre un’esperienza innovativa e completamente automatizzata, grazie a un braccio robotico avanzato in grado di gestire fino a sei ordini contemporaneamente.

I clienti possono effettuare l’ordine e il pagamento tramite un touchscreen, ricevere un biglietto con un codice QR per poi venire avvisati quando l’ordine è pronto.

Grazie alla visione con intelligenza artificiale, il sistema è in grado di ottimizzare le decisioni in tempo reale.