giovedì 18 Settembre 2025
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L’evento Italgrob a Rimini: per il canale horeca un futuro da 185 miliardi di fatturato e lavoro per 475mila occupati

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italgrob horeca
Antonio Portaccio, presidente di Italgrob (immagine concessa)

RIMINI – Alla Fiera di Rimini, nel contesto dell’International Horeca Meeting, si è tenuto l’evento “Fuori Casa: l’ora del cambiamento! Politiche e strategie per una ripresa sostenibile”, organizzato da Italgrob, la Federazione italiana dei distributori horeca. L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto sulle prospettive del settore horeca e sul suo ruolo chiave nella filiera agroalimentare italiana.

Nel corso della giornata è stata presentata da Benedetta Brioschi, partner e responsabile acenario Food&Retail e sustainability, The European House – Ambrosetti, la ricerca “Lo scenario di oggi e di domani e il valore del Canale Horeca per il Sistema-Paese”, un’analisi approfondita sulla situazione attuale e il futuro del settore horeca.

L’importanza del canale horeca per l’economia italiana

Anche nel contesto di incertezza attuale, la filiera agroalimentare italiana si conferma un asset strategico per il Paese.

Il canale horeca svolge un ruolo chiave nella valorizzazione dei prodotti agroalimentari italiani, promuovendone la qualità sia a livello nazionale che internazionale, e contribuendo alla diffusione dell’eccellenza gastronomica del Paese.

Con oltre 3,4 milioni di occupati, di cui 475mila Food&Beverage (F&B), e un valore aggiunto agroalimentare che supera i 72 miliardi di euro, di cui 32,7 miliardi di euro del F&B, nel 2023 la filiera agroalimentare si è dimostrata un motore essenziale per la competitività del Paese.

Il settore, che genera un fatturato complessivo di 261,4 miliardi di euro, di cui 185 miliardi di euro di F&B, ha registrato nel 2023una crescita del +37,6% rispetto al 2015.

Se si considera l’intero indotto, nel 2023 la filiera agroalimentare estesa ha generato 371,2 miliardi di euro, pari al 19,4% del PIL italiano. Parallelamente, l’export agroalimentare ha raggiunto 69,2 miliardi di euro nel 2024, di cui 60 miliardi di F&B, con un aumento del +68,5% rispetto al 2015, consolidando l’Italia come leader nella produzione di qualità, con 856 produzioni certificate, il numero più alto in Europa.

Un contesto globale in trasformazione: tra incertezze e segnali positivi

L’analisi ha evidenziato come il panorama economico e sociale sia caratterizzato da una profonda incertezza. Tra i principali fattori di criticità emergono le tensioni geopolitiche, in particolare le relazioni tra USA e Cina, e le preoccupazioni demografiche: l’Europa si avvia verso un declino della popolazione di 40 milioni di abitanti entro il 2050, con l’Italia che potrebbe perdere circa 6 milioni di residenti.

Anche i cambiamenti climatici rappresentano una sfida cruciale. Il 2024 è stato il primo anno in cui le anomalie termiche globali hanno superato +1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, con l’Italia che ha registrato un incremento ancora maggiore (+2,95°C). La crescente frequenza di eventi climatici estremi ha causato danni economici significativi, posizionando l’Italia al terzo posto nell’UE per perdite economiche legate al clima nel 2023.

Tuttavia, accanto a queste criticità, emergono segnali positivi. Il mercato del lavoro italiano ha registrato una crescita record dell’occupazione, superando 24 milioni di occupati a settembre 2024, il livello più alto dal 1977. Il calo del numero di NEET (giovani che non studiano né lavorano) è stato particolarmente marcato in Italia (-7,4 punti percentuali in quattro anni), con un miglioramento superiore alla media europea.

Inoltre, il PNRR potrebbe portare a una crescita dell’11,5% del PIL entro il 2035, mentre l’Italia si conferma il secondo Paese in UE per bilancia commerciale manifatturiera.

Trend e prospettive per il futuro

I consumi alimentari stanno subendo una fase di stagnazione a causa dell’inflazione, ma il canale horeca ha dimostrato una grande capacità di ripresa dopo le difficoltà della pandemia. Nel 2023, la spesa destinata ai consumi fuori casa ha raggiunto il 5,7% del budget familiare, segnando il valore più alto degli ultimi dieci anni.

Il settore horeca sta attraversando un’importante fase di trasformazione, spinta da nuove abitudini di consumo e dall’evoluzione tecnologica.

La digitalizzazione, la sostenibilità e l’evoluzione delle abitudini di consumo sono i principali driver del cambiamento. L’integrazione dell’intelligenza artificiale per migliorare l’esperienza dei clienti e ottimizzare la logistica, la crescente attenzione alla salute e alla nutrizione, così come l’adozione di modelli di business più sostenibili, rappresentano le direttrici su cui costruire una ripresa solida e duratura.

Istat, export agroalimentare in crescita

L’export agroalimentare cresce e nel 2024, secondo i dati Istat, registra un aumento dell’8% in valore rispetto al 2023. La bilancia commerciale per il cibo tricolore segna un surplus di oltre un miliardo.

Le esportazioni agroalimentari hanno chiuso l’anno a quota 69,1 miliardi. Il prodotto più esportato è risultato il vino davanti all’ortofrutta trasformata, i formaggi, la pasta e gli altri derivati dai cereali, frutta e verdura fresche, salumi e olio d’oliva.

Il senatore Claudio Durigon, sottosegretario al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ha dichiarato: “Il Governo sta lavorando a sostegno del settore con misure strutturali e interventi mirati. In questo periodo storico, stiamo vivendo una fase di crescita occupazionale che non è mai stata così forte. Abbiamo fatto significativi passi avanti per favorire il matching tra domanda e offerta e stiamo investendo risorse importanti per dare ancora più forza a questo processo. L’aumento del nostro export è un dato incoraggiante in un contesto economico particolarmente complesso. Il Governo è disponibile al confronto per dare risposte concrete ed efficaci nell’ottica di promuovere il rilancio del comparto”.

L’onorevole Mirco Carloni, presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, ha detto: “Il settore agroalimentare rappresenta un’eccellenza indiscussa del nostro Paese, un pilastro della nostra identità e del nostro sistema economico. Le istituzioni sono costantemente impegnate a sostenerlo e promuoverlo, sia a livello nazionale che internazionale. In questo contesto, il canale horeca riveste un ruolo strategico fondamentale, contribuendo in maniera significativa alla crescita economica e alla valorizzazione del made in Italy”.

Carloni aggiunge: “Il fuori casa non è solo sinonimo di socialità e convivialità, ma incarna anche tradizione, innovazione e sostenibilità, elementi chiave per il futuro del nostro sistema imprenditoriale. Credo che qualunque azione avviata per supportare lo sviluppo di questo ambito della distribuzione nazionale aiuti anche a rafforzare i piccoli produttori agricoli sui mercati. Eventi come questo rappresentano un’importante occasione per riflettere sul presente e pianificare il futuro del comparto, che è essenziale per promuovere e valorizzare i prodotti agroalimentari italiani nel mondo”.

Il senatore Giorgio Salvitti, consigliere del Ministro dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, ha affermato: “La distribuzione horeca è un settore importante in termini economici e rappresenta un vero e proprio ponte fra la produzione e il gusto. Si tratta di un comparto sul quale il Governo ha dimostrato la massima attenzione”.

Salvitti continua: “Un aspetto fondamentale e incoraggiante è l’aumento del consumo fuori casa. Dobbiamo attuare provvedimenti in grado di liberare le energie presenti nel Paese, in tal senso, abbiamo promosso investimenti consistenti ad esempio nell’ambito della logistica per adeguare la rete infrastrutturale e facilitare la distribuzione. Inoltre, il riconoscimento degli operatori del comparto horeca, attuato con il provvedimento presentato dal Senatore Matteo Gelmetti, rappresenta un ulteriore passo in avanti che va nella giusta direzione”.

Secondo Antonio Portaccio, presidente di Italgrob: “Il settore dei consumi fuori casa sta vivendo un momento cruciale, messo alla prova dall’incertezza economica e dalla carenza di personale nella ristorazione e nel turismo. Tuttavia, chi opera nell’horeca è determinato a innovare e rilanciare un comparto che rappresenta un’eccellenza del Made in Italy e un motore per il turismo. Italgrob è pronta a supportare questo cambiamento, aggregando la filiera e promuovendo la crescita professionale del settore. Serve un cambio di passo: solo ripensando strategie e investendo su talento e risorse potremo garantire un futuro solido e sostenibile per l’horeca”.

Per Dino Di Marino, direttore generale di Italgrob: “Il settore horeca ha dimostrato una straordinaria capacità di adattamento e resilienza anche nei momenti più difficili. Oggi, grazie a eventi come questo, abbiamo l’opportunità di confrontarci e costruire insieme un percorso di crescita sostenibile. Lo speciale elenco dei distributori Horeca e la definizione ufficiale di “Operatori della distribuzione Horeca”, inseriti nel disegno di legge sulle piccole e medie imprese promosso dal Ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, sono un riconoscimento fondamentale che contribuirà a migliorare l’offerta di servizi e prodotti, innalzando gli standard qualitativi dell’intera filiera. Dobbiamo lavorare affinché il comparto possa beneficiare pienamente delle risorse del PNRR e delle nuove tecnologie, continuando a valorizzare il Made in Italy. La collaborazione tra aziende, istituzioni e associazioni sarà essenziale per affrontare il futuro con determinazione”.

All’evento hanno preso parte: Corrado Peraboni, Amministratore Delegato IEG; Alfredo Pratolongo, Presidente Assobirra; Giangiacomo Pierini, Presidente Assobibe; Vittorio Cino, Direttore Centromarca; Roberto Calugi, Direttore Generale Fipe.

Nuova guida spiega perché i prezzi dei caffè speciali sono così diversi da quelli della Borsa di New York

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mercati del caffè
Chicchi di caffè tostato (credits: Alexa from Pixabay)

MILANO – In tempi di rialzi senza precedenti per i futures del caffè, qual è l’andamento dei prezzi dei caffè speciali nel mercato fisico? E in che misura esso ha seguito e segue l’evoluzione del contratto “C” newyorchese, considerato da sempre il benchmark per il commercio mondiale del caffè arabica? Una risposta a questa e ad altre domande arriva dal 2024 Specialty Coffee Transaction Guide, da poco disponibile a questo link.

Giunta quest’anno alla sua sesta edizione (Version 7.0), la guida è pubblicata su iniziativa della Goizueta Business School, presso la Emory University di Atlanta (Usa), ed è basata sui dati forniti da 123 aziende della filiera del caffè, relativi a 105.000 contratti per un volume totale di 2 miliardi di libbre (15,12 milioni di sacchi) di caffè verde specialty, nell’arco di sei annate caffearie (dal 2018/19 al 2023/24).

Circa i due terzi dei contratti (67%) e i tre quarti dei volumi (73%) di cui al periodo sopra indicato sono relativi a dati forniti dagli importatori. La parte rimanente arriva dagli esportatori (19% dei contratti e 13% dei volumi) e dai torrefattori (13% dei contratti e dei volumi).

Scopo della guida: creare un database aggregato anonimo, che fornisca un quadro di riferimento per i prezzi fob dei caffè speciali suddivisi per punteggi di qualità, entità dei lotti e paese di origine

Quale è stata dunque l’evoluzione dei prezzi? Partiamo dalla media del contratto “C” dell’Ice Arabica, che è passata dai 104 centesimi alla libbra del 2018/19 a 208 centesimi nel 2023/24, con un picco di 225 centesimi nel 2021/22.

I primi 4 mesi e mezzo del 2024/25 – come sappiamo – hanno visto un’ulteriore escalation dei prezzi sino ai massimi di oltre 440 centesimi raggiunti la settimana scorsa.

(fonte: 2024 Specialty Coffee Transaction Guide)

Il prezzo mediano per gli specialty di punteggio compreso tra 80 e 83,9, venduti in container, è passato da $1,57 alla libbra, nel 2018/19, a $2,38 nel 2023/24.

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REPA è il distributore ufficiale di Rocket Espresso Milano, produttore di macchine da caffè

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Il centro logistico REPA (immagine concessa)

CESENA – REPA, leader nella distribuzione dei ricambi per attrezzature per la ristorazione, caffè e distributori automatici, e divisione europea di Parts Town Unlimited, è ora distributore ufficiale Rocket Espresso Milano, produttore delle migliori macchine da caffè espresso nella tradizione del “Fatto a Mano”.

Con questo accordo, REPA garantisce la distribuzione veloce di 2300 ricambi originali Rocket Espresso Milano in Italia e nel resto del mondo, arricchendo un’offerta di ricambi OEM in continua espansione.

Attraverso una piattaforma eCommerce semplice e intuitiva, i ricambi per macchine caffè Rocket sono facilmente accessibili, corredati da un’ampia gamma di esplosi per i modelli macchina più richiesti e acquistabili senza minimo d’ordine.

Con REPA, i tecnici dei centri assistenza, i torrefattori, le caffetterie e gli importatori di attrezzature possono velocizzare il processo di manutenzione, grazie a rapidità, efficienza e disponibilità degli articoli, garantite dalla rete di centri di logistici automatizzati di REPA in tutta Europa e da un servizio di assistenza tecnica specializzato.

Il barcode scanner (immagine concessa)

Gilberto Guidi, Group Director Professional Coffee REPA, commenta: “Rocket Espresso Milano è uno dei migliori brand della produzione artigianale italiana e si distingue per passione, qualità, cura e attenzione ai dettagli. La condivisione di valori li ha portati a vedere in REPA il partner ideale per la distribuzione dei loro ricambi. Siamo orgogliosi di questa partnership, che consente a Rocket di concentrarsi sulla produzione di macchine in grado di regalare esperienze memorabili nella preparazione del caffè.”

Rocket Espresso Milano aggiunge: “Di REPA apprezziamo non solo i valori, ma anche la competenza logistica, l’ampia gamma di servizi, l’attenzione al cliente e l’impegno per una fornitura rapida. Questi fattori hanno reso l’avvio di questa partnership una decisione naturale e siamo certi che questa collaborazione porterà benefici
all’intero settore del caffè.”

La scheda sintetica di REPA

REPA è il principale distributore europeo di ricambi per attrezzature per la ristorazione, caffè, distributori automatici ed elettrodomestici ed è un partner di fiducia per i produttori di apparecchiature.

Dal 2022 REPA è una divisione di Parts Town Unlimited, leader mondiale nella distribuzione high-tech di parti di ricambio indispensabili, prodotti e servizi correlati per i settori della ristorazione, degli elettrodomestici e dell’HVAC. I clienti di REPA beneficiano di una forte competenza in materia di ricambi, con oltre 40 anni di esperienza nel mercato da parte di REPA Italia, REPA Deutschland, REPA France, REPA Iberia, ATEL e Big Warehouse.

Con il più grande database del settore accessibile attraverso webshop all’avanguardia, un’elevata disponibilità di magazzino e centri logistici altamente innovativi che assicurano la consegna dei ricambi più rapida del settore, REPA fornisce a ogni cliente il pezzo giusto, al momento giusto, ovunque.

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Nutella: addio a Francesco Rivella, il chimico che inventò la formula

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nutella cafè gaza
Il primo Nutella cafè in Italia potrebbe aprire a Firenze

Il chimico Francesco Rivella ha contribuito a creare la formula della Nutella. Anche grazie a lui, la crema di nocciole è passata da prodotto tipico piemontese a successo di scala planetaria. Rivella è morto a 97 anni il 14 febbraio. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione l’Adige.

Addio a Francesco Rivella

TORINO – Erano gli anni del boom economico e Francesco Rivella contribuì, con le sue competenze di chimico appena laureato a Torino, a creare anche quello della Ferrero. Morto venerdì a 97 anni, iniziò a lavorare subito nella piccola azienda e ci rimase quarant’anni, assunto da Giovanni Ferrero, zio di Michele Ferrero.

Di quest’ultimo, che guidò la trasformazione da stabilimento locale a marchio di livello internazionale, Rivella divenne uno stretto collaboratore.

Era della zona, era nato a Barbaresco (Cuneo) e la fabbrica di Alba, dove tuttora resta la sede principale della multinazionale, non l’avrebbe portato lontano da casa, almeno non nell’immediato. I suoi viaggi alla scoperta di nuove materie prime furono infatti poi molti.

Michele aveva preso le redini della ditta alla morte del padre, Pietro, ed era inizialmente affiancato dallo zio, ma ben presto le sue intuizioni lo spinsero a pensare in grande. Rivella divenne presto il braccio destro di Michele Ferrero: analizzava in un laboratorio creato appositamente a Milano le materie prime che Michele andava a comprare con lo zio Giovanni, così come i prodotti della concorrenza di mezza Europa. A quel punto Rivella diventò uno dei collaboratori più preziosi, tanto da accompagnare il titolare in questi viaggi.

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Il maestro Ernst Knam presenta le praline di cioccolato da abbinare con il vino Brachetto d’Acqui Docg

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Ernst Knam

Il celebre maître chocolatier Ernst Knam ha presentato un cooking show esclusivo con l’utilizzo di un vino d’eccezione: il Brachetto d’Acqui Docg, prodotto tutelato dal Consorzio tutela vini d’acqui. Il maestro ha presentato tre praline a forma di cuore, in due casi ripiene di Brachetto d’Acqui Docg. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Identità Golose Web.

Il cooking show di Ernst Knam

MILANO – Lo avete detto con un cuore (di cioccolato)? A Milano è scoccata una scintilla che ha assicurato una corrispondenza di amorosi (leggi, anche gustativi) sensi per il recente San Valentino, complice l’affascinante territorio di Acqui. È la collaborazione esclusiva tra il Brachetto d’Acqui Docg, prodotto tutelato dal Consorzio Tutela Vini d’Acqui, e lo chef e maître chocolatier Ernst Knam che ha avuto la presentazione ufficiale nello spazio Martino Crespi Eventi con un cooking show esclusivo, rivolto a giornalisti e influencer del mondo del food, vino e lifestyle.

Un tris di delizie è stato preparato dal re del cioccolato che ha entusiasmato tra gesti e rivelazioni nel processo creativo: praline a forma di cuore, in due casi ripiene di Brachetto d’Acqui Docg e nel terzo invece solo da abbinare al vino per esaltare questo loro incontro. Brak è il loro nome, come una formula magica che ha evocato l’unione tra eleganza e intensità. Ma non è mancato un finger food a base di focaccia, mortadella Favola del Salumificio Palmieri e scaglie di cioccolato. Questo proprio per confermare l’anima versatile del Brachetto d’Acqui Docg che si accompagna al dolce e al salato con uguale armonia.

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Rivoluzione dehors nella capitale: arriva un più severo regolamento per i locali nella zona del sito Unesco nella capitale

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Il settore del bar e della ristorazione (immagine: pixabay)

È prevista per giovedì 20 febbraio la delibera per il regolamento sui dehors a Roma. In alcune delle zone della capitale sarà vietato installare pedane e gli esercenti dovranno attenersi al nuovo catalogo degli arredi. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Matteo Torrioli per il portale d’informazione Roma Today.

Nuove regole per dehors e tavolini a Roma

ROMA – Sarà una rivoluzione, specialmente per il sito Unesco di Roma. Giovedì 20 febbraio, arriva in aula la delibera per l’approvazione del nuovo regolamento per “l’occupazione di suolo pubblico per attività di somministrazione”, presentato a fine 2023. Parliamo dei dehors di bar e ristoranti che hanno invaso le strade grazie, soprattutto, alle proroghe del regime semplificato pensato per la pandemia da covid – 19.

Le nuove regole riguarderanno i titolari degli esercizi che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. Coinvolgerà anche i titolari degli alberghi che svolgono attività di somministrazione aperta al pubblico, posta al piano terra o al piano rialzato.

La novità più importante riguarda lo spazio concedibile agli esercenti su suolo pubblico per piazzare pedane, tavolini e sedie. Non sarà più possibile, infatti, utilizzare una superficie pari a quella dell’”ampiezza della vetrina” del locale, come previsto dal D.A.C. 21/2021. Si potrà occupare uno spazio pari a una percentuale della somma delle superfici di somministrazione, servizi igienici e locali di lavorazione e cucine. Verranno quindi premiati, per fare un esempio, quei locali che hanno realizzato bagni grandi, idonei anche per i disabili. Inoltre, le superfici occupabili varieranno in base all’area in cui si trova l’attività.

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Caffè Greco: nuova gestione del locale storico di Roma da giovedì 20

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antico caffè greco
Una tazzina dell' Antico Caffè Greco (foto presa da Google Creative Commons Licenses)

Dopo la conferma da parte della Cassazione delle sentenze della Corte d’Appello di Roma, lo sfratto del locale Caffè Greco diventa esecutivo. Tuttavia questo non rappresenta la fine della caffetteria, la quale verrà affittata ad un altro gestore. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Laura Martellini pubblicato sul quotidiano Il Corriere della Sera.

Lo sfratto del Caffè Greco

ROMA – Una controversia che dura da un decennio, e ora quella che a tutti gli effetti sembra essere la svolta definitiva: dopo la conferma da parte della Cassazione di diverse sentenze della Corte d’Appello di Roma, l’ordine di rilascio dell’immobile in cui ha sede il Caffè Greco (di proprietà, come noto, dell’Ospedale israelitico) diventa esecutivo: giovedì 20 l’ufficiale giudiziario busserà alle porte del blasonato scrigno di via Condotti. La parola fine dopo oltre due secoli e mezzi di storia, anche se non è così, si tiene a precisare. E per fortuna.

Le salette rivestite di broccato rosso saranno affittate a un altro gestore, e i beni e le opere presenti all’interno continueranno a essere tutelati “nel rigoroso rispetto del vincolo ministeriale. La chiusura del Caffè Greco non è mai è stata presa in considerazione e sarebbe contro la legge. L’Israelitico sarà rispettoso del valore storico e culturale che il prestigioso immobile rappresenta per la città” garantisce la proprietà.

A fianco dell’avvocato Alessandro Ciciarelli è prevista giovedì al civico 86 di via dei Condotti anche la presenza di un esperto d’arte, con il compito di custodire e preservare dipinti e sculture. Per alcuni oggetti di valore esposti all’interno e inamovibili sarà previsto un indennizzo. Se dietro al bancone si racconta della fatica a sostenere canoni in rapida ascesa, il locatore giudica a sua volta di aver già perso un milione d’entrate, 100mila euro all’anno.

Le rassicurazioni

Il contratto di affitto si è concluso nel settembre del 2017: da allora cinque sentenze del Tribunale e della Corte d’Appello di Roma hanno decretato l’obbligo di rilascio.

Vi è però è la volontà (e il dovere) da parte dell’ospedale, “di cambiare inquilini ma mai la struttura, soggetta a vincoli ministeriali e prescrizioni di cui siamo ben consapevoli. L’Antico Caffè Greco continuerà ad avere una lunga storia nel rispetto della tradizione e della sua vicenda gloriosa. Cambierà l’esercente, il servizio di somministrazione verrà effettuato da un conduttore diverso, così come già accaduto nel corso del tempo, ma la città, i romani ed i suoi turisti potranno continuare a gustare il caffè nella famosa tazzina striata d’oro e d’arancione per i prossimi secoli”.

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Caffè Corsini alla fiera Tirreno CT con le miscele horeca

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La miscela Riserva Silvano Corsini (immagine concessa)

AREZZO — Il sapore unico e deciso di un espresso italiano superiore, esaltato dalle migliori tecnologie di preparazione automatica, per una pausa caffè indimenticabile. Caffè Corsini porta le sue eccellenze alla 45esima edizione di Tirreno CT, il salone dedicato ai professionisti dell’horeca, in programma dal 23 al 26 febbraio al polo Carrarafiere, che quest’anno accoglierà circa 500 espositori e rappresenterà quasi mille marchi commerciali, attirando migliaia di operatori del settore.

La storica torrefazione aretina, che nel 2021 è entrata a far parte del gruppo internazionale Melitta ed oggi è leader nel food & beverage e portavoce della qualità “Made in Tuscany” nel mondo, sarà presente allo stand di Nardini liquori (padiglione B, corsia 15), partner commerciale per il canale horeca, per far conoscere le soluzioni integrate dedicate agli amanti del caffè.

Tra queste saranno presenti le esclusive varietà in grani “Riserva Silvano Corsini” ed “Elitè”, due miscele pensate in particolare per i professionisti, che sarà possibile gustare durante i quattro giorni della kermesse.

Nello specifico, la “Riserva Silvano Corsini” è un prodotto da agricoltura biologica, con caffè in grani arabica e robusta, caratterizzata da note speziate al cacao e alla mandorla e da un gusto corposo e rotondo, mentre la varietà “Elitè” è una miscela scelta tra i migliori caffè arabica e robusta della selezione di Caffè Corsini e si caratterizza per le note di frutta secca, caramello e cacao, presentandosi in tazza con un perfetto equilibrio nel gusto ed un aroma soave.

Qualità, queste, che si esaltano alla perfezione con le macchine automatiche da caffè “Melitta Professional”, delle quali Caffè Corsini è fornitore unico per l’Italia, in grado di garantire prestazioni di altissima qualità nei prodotti caffè e latte, grande longevità, ed una semplicità di utilizzo senza pari.

Tali caratteristiche portano l’esperienza di gustare un buon caffè o un cappuccino ad un livello superiore, che alla fiera Tirreno Ct sarà possibile provare direttamente grazie ai due modelli presenti, ovvero l’XT6 ed l’XT7, entrambi caratterizzati da un corpo e da componenti realizzati completamente in acciaio, per garantire una maggiore solidità e resistenza.

Tali macchine riescono ad offrire una grande varietà di bevande in modo semplice e veloce, senza necessità di smontaggio per la pulizia, poiché dotate di un sistema completamente automatizzato che garantisce sicurezza igienica e risparmio di tempo. Un aspetto, questo, che le rende particolarmente versatili e adatte ad essere impiegate in numerosi contesti. Non manca, infine, la connessione digitale che consente di monitorare i modelli a distanza, attraverso tablet o smartphone, per un controllo completo anche da remoto.

La scheda sintetica di Caffè Corsini

Fondata ad Arezzo nel 1950 da Corsino Corsini, da un piccolo laboratorio artigianale di lavorazione del caffè, Caffè Corsini, sotto la guida di Patrick Hoffer, è diventata una delle più importanti torrefazioni italiane, la più grande del centro Italia. 

Per uno sviluppo sempre più forte, da novembre 2021 è entrata a far parte della famiglia allargata di Melitta Group, gruppo a proprietà familiare attivo a livello internazionale che si occupa di sviluppo, produzione e vendita di prodotti di marca per il consumo di caffè, grazie ad un accordo strategico con l’obiettivo di portare la torrefazione a crescere sul mercato, consolidando la presenza oltreconfine.

Caffè Corsini offre un ampio portafoglio di prodotti ai settori della vendita al dettaglio, della gdo e della ristorazione. Primi a immettere nel mercato italiano il concetto di caffè doc negli anni ’80, i marchi Caffè Corsini e Compagnia dell’Arabica hanno un profilo distintivo e godono di un alto livello di brand awareness in tutto il mondo.

L’azienda si è guadagnata un’eccezionale reputazione in particolare nel settore dello specialty coffee.

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La Scuola del Caffè di Ditta Artigianale porta i tostatori in Honduras, 20-29/03

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Finca el Puente (immagine concessa)

FIRENZE – La Scuola del Caffè di Ditta Artigianale, insieme a Esperanto Specialty coffee, organizza Honduras Origin trip un viaggio all’origine del caffè e invita i torrefattori di specialty coffee a unirsi all’esperienza. In programma dal 20 al 29 marzo Honduras Origin trip permetterà di prendere parte ad un esclusivo viaggio di formazione dedicato ai roaster.

Una grande opportunità per visitare alcune delle principali aziende produttrici, incontrare i farmer e prendere parte all’Honduras Coffee Expo 2025.

L’evento di settore diventa così l’occasione per costruire un network con i partner presenti, di conoscenza del mercato nazionale, di incentivo per gli acquisti collettivi e di consulenza logistica.

Honduras Origin trip, non è solo un viaggio, ma un’importante opportunità di formazione sulle tendenze e le innovazioni del caffè, tutte da scoprire anche attraverso le sessioni di cupping organizzate dalle fincas partecipanti come Beneficio San Vincente, Finca el Puente e molte altre.

L’intero viaggio sarà guidato da Francesco Sanapo, co-founder di Ditta Artigianale e tra i principali coffee expert italiani. Una guida utile per approfondire la conoscenza del caffè specialty direttamente alle origini, un supporto nell’interagire con i produttori e per comprendere i processi di lavorazione.

Il progetto Honduras Origin trip è stato istituito anche grazie alla collaborazione di Café de Honduras, IHCAFE Instituto Hondureño del Cafe, Esperanto Specialty Coffee, Victoria Arduino.

Iscrizioni aperte fino al 3 marzo 2025.

Per informazioni e modalità di iscrizione:

Francesco Sanapo francesco@dittaartigianale.it

Simone Amenini simonea@dittaartigianale.it

Autogrill: firmato il contratto integrativo aziendale, riferimento per il comparto, per un ambiente di lavoro più sano e salari migliori

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Staff Autogrill (immagine concessa)

MILANO – Autogrill, leader nella ristorazione per chi viaggia e parte di Avolta, e la controllata Nuova Sidap hanno firmato con le Segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali l’accordo per il nuovo contratto integrativo aziendale, in vigore dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027.

“La firma del nuovo contratto integrativo, che nasce da un dialogo responsabile tra le parti sociali e di cui siamo particolarmente orgogliosi, non solo rappresenta un importante traguardo per Autogrill, ma anche un nuovo significativo punto di riferimento per tutto il comparto”, commenta Alessandro Premoli, head of HR di Autogrill Italia.

Premoli aggiunge: “Il contratto conferma la centralità delle persone per la nostra azienda e, in linea con il framework di sostenibilità di Avolta Journey Sustainably On, la volontà di creare un ambiente di lavoro sempre più attento al benessere e al work life balance di tutti i nostri dipendenti, che rappresentano il vero motore di Autogrill e che vogliamo valorizzare per il loro importante contributo quotidiano”.

Il nuovo contratto integrativo aziendale di Autogrill

Frutto di un dialogo responsabile tra le parti sociali, l’ipotesi di accordo sottoscritta a dicembre 2024 è ora stata approvata dalle Assemblee dei Lavoratori e diventa pienamente efficace, rappresentando un concreto esempio di contrattazione avanzata e un riferimento per il settore della ristorazione, a partire dall’introduzione di significative novità a livello economico, come la rivisitazione del premio di risultato.

Il premio, infatti, ha l’obiettivo di valorizzare il contributo di tutti i dipendenti nel progresso economico aziendale e prevede una quota base annuale sulla scorta della performance complessiva dell’azienda, cui si aggiunge una quota aggiuntiva riconosciuta ai punti vendita che migliorano il proprio andamento e che contribuiscono in modo più significativo al risultato aziendale.

Dopo un periodo di test che ha dato ottimi risultati, è stata prevista inoltre la possibilità di convertire, con un meccanismo incentivante, il premio di risultato in credito welfare, spendibile su una piattaforma dedicata che offre diversi beni e servizi.

Applicato a oltre 9.000 dipendenti, il nuovo contratto integrativo conferma la centralità delle persone e la loro valorizzazione, grazie a un ulteriore miglioramento delle condizioni di lavoro e del benessere di ciascun dipendente. Un’attenzione particolare viene posta all’equilibrio tra vita privata e lavoro, in linea con il framework di sostenibilità di Avolta Journey Sustainably On che, insieme alla più ampia strategia Destination 2027, si impegna a generare un impatto positivo sul pianeta. Guidata da un approccio “traveler-first”, Avolta incorpora la sostenibilità nel proprio modello di business attraverso impegni concreti e iniziative tangibili con impatti misurabili.

Significative sono le nuove misure in tema di organizzazione del lavoro funzionali a contemperare le esigenze di servizio alla clientela con le necessità dei dipendenti, come ad esempio la programmazione su tre settimane dei turni di lavoro, il diritto a due giorni di riposo consecutivo in specifiche ipotesi, nonché l’ampliamento della pausa retribuita; non meno importanti alcune misure a sostegno della vita personale, tra le quali i permessi per caregiver o per malattia dei figli, e, in aggiunta, l’introduzione delle ferie e permessi solidali e l’ampliamento delle causali di anticipo del TFR.

Valorizzato anche lo sforzo di chi effettua prestazione in giornata festiva, con una maggiorazione migliorativa rispetto a quella prevista dal CCNL di settore.

Rispetto alla sicurezza e alla prevenzione, Autogrill, costantemente impegnata a favore della parità di genere, come testimonia anche la recente Certificazione UNI/PdR 125:2022 per la Parità di Genere, ha istituito una Commissione per le pari opportunità e per il contrasto alle molestie, introducendo specifici corsi di formazione in un’ottica di prevenzione e contrasto a ogni forma di violenza.

Il nuovo contratto integrativo prevede, inoltre, il rafforzamento delle relazioni sindacali attraverso il potenziamento del confronto territoriale, così da garantire un dialogo sempre più efficace e un clima di collaborazione su tematiche con impatto diretto sulle persone quali le modifiche temporanee o strutturali dei regimi orari del personale part time e, ancora, la programmazione dell’annuale piano ferie.