domenica 09 Novembre 2025
Home Blog Pagina 127

Valentina Pelizzetti, architetta: “Il design è il primo fattore che il cliente percepisce in un locale”

0
Valentina Pelizzetti (foto concessa)
Valentina Pelizzetti (foto concessa)

MILANO – Valentina Pelizzetti si laurea in architettura nel 2000. Tramite Oscar Farinetti, è entrata nella squadra di Eataly fino al 2012, azienda di cui ha seguito le aperture anche oltre confini nazionali. Si è occupata della parte didattica e degli eventi: questa la sua palestra, a contatto con tanti grandi chef all’opera.

Dopo l’avvio di un ristorante con bottega nel 2012 a Torino, “Le Papille”, del quale ha curato la progettazione insieme a due socie, un’altra svolta: la consulenza di design e architettura per contro di altri gestori per far partire le attività di ristorazione e caffetteria.

Uno degli ultimi esempi, è il secondo punto di Orso laboratorio caffè. Sicuramente l’esperienza sul campo, direttamente come titolare che si muove in prima persona anche a Londra – dove ha conosciuto gli specialty coffee – le ha dato modo di essere una progettista di locali che conosce le esigenze concrete di chi deve avviare queste realtà.

Pelizzetti, quanto conta il design per una caffetteria in chiave moderna?

“Il design degli interni di un locale è molto importante, in quanto contribuisce a creare un’esperienza unica e memorabile per i clienti. Aggiungo che il design degli interni riflette l’identità del marchio e contribuisce al branding. È inoltre il primo fattore che il cliente percepisce e che lo invita ad entrare e consumare.”

Quali sono gli stili che sono più richiesti in Italia e all’estero?

“Lo stile richiesto è generalmente minimalista, fatto di linee semplici, basiche e pulite: pochi elementi ben studiati per dare carattere e armonia al locale. Ambienti sobri ed eleganti, disegnati con materiali naturali e colori neuri, dal bianco al nero, passando dal grigio. Al centro del progetto è il banco ad un solo livello che abbatte la distanza tra operatore e cliente.”

Funzionalità ed estetica: come salvaguardare entrambi gli aspetti?

“Il banco è studiato nei minimi dettagli al fine di far diventare ogni passaggio del servizio pulito e bello da vedere.

Dentro una caffetteria (foto concessa)

Lo spazio dedicato alla macinatura si dilata in quanto il grinder non è uno solo come quello che si trova nei bar tradizionali, ma generalmente ce ne sono 4 o 5: uno per la miscela, uno per ogni monorigine che venga somministrata, uno con una differente macinatura per il caffè filtro. Inseriamo poi rubinetti per l’acqua microfiltrata affinché l’acqua per i filtri abbia la giusta durezza e il caffè filtro sia sempre perfetto.

Troviamo i glass rinser per lavare lattiere e chemex per lavorare al meglio, diminuendo gli spostamenti all’interno del bancone. Il risultato è secondo me accattivante, perché otteniamo un banco che è a cavallo tra un teatro e il laboratorio di un chimico.”

Quanto costa affidarsi a un professionista?

Pelizzetti: “Questa è una bella domanda, ma il costo finale dipende tanto dall’entità del progetto da sviluppare. Senza dover portare acqua al mio mulino, posso con cognizione di causa che affidarsi ad un professionista è fondamentale per ottimizzare gli spazi, l’operatività in primis e per rendere unica l’esperienza del cliente in seconda, ma non ultima battuta.”

Pelizzetti, ma lei come vedrebbe la caffetteria del futuro per quanto riguarda il design?

“Ormai il caffè non è più una commodity ma sempre più un’esperienza sensoriale. Lo posso osservare specialmente nelle nuove generazioni che consumano filtri mentre lavorano al portatile seduti in luoghi che devono risultare accoglienti.”

Etiopia, export sopra i 2 miliardi di dollari, Messico produzione in crescita, ma la produttività rimane bassa

0
Etiopia
Chicchi di caffè etiope (credits: Wikimedia Commons - autore: Ninaras)

MILANO – Traguardo storico per il settore del caffè in Etiopia, patria di origine della Coffea arabica: secondo dati diffusi dall’Autorità per il caffè e il tè (Ecta), le esportazioni di caffè hanno generato, negli ultimi 10 mesi, un totale di 1,87 miliardi di dollari, con un incremento a valore dell’87% rispetto al pari periodo precedente. I volumi esportati sono stati pari a 354.302 tonnellate (5.905.033 sacchi), in crescita, a loro volta, del 70%.

Il risultato supera del 142% gli obiettivi fissati dal governo. Se il trend si manterrà anche negli ultimi 2 mesi, il valore dell’export dell’Etiopia di qui a fine anno fiscale (8 luglio/7 luglio) è destinato a superare i 2 miliardi di dollari.

Germania, Arabia Saudita e Usa rimangono i massimi mercati del caffè dell’Etiopia

Adugna Debela, direttore generale Ecta, attribuisce il risultato alle riforme mirate attuate dal governo e alle favorevoli condizioni di mercato.

Debela sottolinea, in particolare, i progressi compiuti dall’Etiopia nel campo della tracciabilità e del controllo qualitativo, nonché il migliorato accesso ai buyer internazionali attraverso le piattaforme di aste digitali e gli accordi commerciali bilaterali

David Luke, direttore del Firoz Lalji Institute for Africa presso la London School of Economics, ha elogiato, in un’intervista a Semafor, l’azione del governo, che ha potenziato il sostegno ai piccoli produttori attraverso la fornitura di input, la diffusione di sistemi avanzati di irrigazione e il miglioramento delle infrastrutture.

Cresce ancora la produzione messicana di caffè, ma la produttività rimane bassissima

Secondo i dati del report annuale del servizio agricolo estero del Dipartimento statunitense dell’agricoltura, il raccolto 2024/25 (ottobre/settembre) del Messico è in lievissima crescita (+0,4%) a 3,87 milioni. Per il 2025/26 è previsto un ulteriore incremento a 3,903 milioni.

Contenuto riservato agli abbonati.

Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.

Kimbo è sponsor del Trieste Coffee Experts dei Bazzara, il presidente Rubino: “Ottima opportunità di confronto”

0
mario rubino kimbo
Mario Rubino a sostegno del Trieste Coffee Experts 2025 (immagine concessa)

TRIESTE – La costante passione per la ricerca e la qualità, la forte identità partenopea e la progressiva internazionalizzazione del brand hanno reso Kimbo, il caffè di Napoli, uno dei marchi italiani più riconosciuti nel panorama globale. Sarà proprio il colosso campano la prima torrefazione a sostenere il Trieste Coffee Experts in qualità di  main sponsor dell’evento, una collaborazione che segna un momento storico per il summit dei Bazzara.

Kimbo a sostegno del Trieste Coffee Experts

A commentare questa importante partnership è proprio Andrea Bazzara:
“Siamo orgogliosi di annunciare la partecipazione di Kimbo come main sponsor dell’ottava edizione del Trieste Coffee Experts. Parliamo di una realtà globale che incarna alla perfezione quell’Oro di Napoli da coltivare e diffondere come simbolo di italianità nel mondo. Il gigante partenopeo sarà inoltre la prima torrefazione nella storia dell’evento a ricoprire il ruolo di main sponsor. Una notizia importante, non solo simbolica, che ci rende ancora più responsabilizzati e determinati nel raggiungere gli obiettivi dell’edizione 2025, in programma il 6 e 7 dicembre presso l’Hotel Savoia Excelsior Palace di Trieste.”

Una collaborazione strategica, nata da una visione comune e dalla volontà condivisa di fare rete tra attori del settore.

Anche Mario Rubino, visionario presidente di Kimbo dal 2023 ma da sempre vicino all’azienda di famiglia, nonostante i 30 anni di attività di medico chirurgo nel più importante ospedale del Mezzogiorno, ha voluto esprimere il suo punto di vista su questa nuova sinergia con i Bazzara:  “Quando Franco Bazzara mi ha raccontato la storia e i progetti previsti per l’ottava edizione del Trieste Coffee Experts, ho capito subito quanto fosse importante far sentire anche la nostra voce al summit triestino, sia come Kimbo sia come ambasciatori del caffè di Napoli”.

Rubino aggiunge: “Investiamo tanto nella ricerca e nella formazione perché da sempre riteniamo necessaria la diffusione di una vera cultura del caffè, così come da tempo si fa per il vino. Con i nostri corsi per Coffee Master e con tutte le altre iniziative di education, al Kimbo Training Center e in ogni altra occasione possibile, contribuiamo oggi non solo alla diffusione di un’adeguata cultura del caffè ma anche alla formazione di seri professionisti del caffè che possano offrire una valida esperienza di degustazione”.

C’è di più: “L’eccellenza del prodotto da sola non basta: bisogna conoscere a fondo la materia prima, il processo della tostatura e tutte le tecniche di preparazione… in uno: avere la giusta cultura per poter offrire un buon caffè. Per questa ragione siamo felici di figurare tra i main sponsor di un’edizione che, per la prima volta e nella maniera più giusta, si apre al nostro mondo: quello delle torrefazioni — piccole e grandi — che da sempre colorano e rappresentano le diverse identità del caffè italiano. Identità che, oggi più che mai, hanno la necessità di incontrarsi e Fare Rete per affrontare e superare assieme le sfide comuni”.

Rubino conclude: “L’evento dei Bazzara, con il focus sui Megatrends e con l’organizzazione di nuovi format come gli Stati Generali del Caffè, si pone come un’ottima opportunità proprio per regalare agli operatori della filiera un tavolo di confronto diretto, con l’obiettivo di trovare soluzioni concrete al momento complesso che sta attraversando il segmento nazionale e, più in generale, tutto il mondo del caffè.”

Come sottolineato da Mario Rubino, figlio di Elio che, con i fratelli Francesco e Gerardo, fondarono Kimbo nel 1963, da quest’anno anche le torrefazioni avranno l’opportunità di essere protagoniste attive dell’evento, non solo seguendolo in diretta streaming bilingue (italiano e inglese), ma anche partecipando come partner ufficiali della manifestazione.

Bazzara potrà così contare su una voce autorevole come quella di Kimbo, capace di fare da apripista per il mondo delle torrefazioni italiane, anche per la sua riconosciuta attenzione ai temi della sostenibilità e della solidarietà sociale. Una presenza che segna l’inizio di un passo decisivo verso una filiera più coesa, che punta a costruire soluzioni condivise per affrontare le sfide presenti e future dell’intero comparto.

Bap: la caffetteria specialty raddoppia a Roma e apre due store a New York

0
bap
Il nuovo Bap a Roma con il murales di Mauro Pallotta, alias Maupal, che ritrae Papa Francesco (immagine concessa)

ROMA – Bap, la caffetteria con al centro lo specialty a gestione familiare nata a Roma, torna su queste pagine a un anno di distanza con diversità novità. Vicino all’ apertura di via Raffaele Cadorna 5 nella Città Eterna (ne abbiamo parlato qui), il brand annuncia tre nuovi store: la prima sempre nella Capitale, a Borgo Pio, e due a New York, più precisamente una in zona Wall Street e, la seconda, all’interno dell’hotel 4 stelle Delta by Marriott a Times Square.

Per quanto riguarda l’apertura di Roma, le protagoniste del locale sono macchina e macinacaffè Cimbali on demand. L’espresso singolo ha un costo di 1,30 con il blend di punta, 100% arabica con Brasile, Colombia, Nicaragua e Etiopia naturale. Per l’espresso doppio il prezzo è di 2,60 euro.

I prezzi sono simili agli store di New York  con 3 dollari e 30 per l’espresso singolo, e il doppio a partire da 4 dollari e 50. Il progetto è partito da Torrefazione 68, storica torrefazione artigianale romana oggi alla terza generazione, che negli ha saputo rinnovarsi stando sempre al passo con i tempi senza mai dimenticare la grande tradizione.

La gestione del progetto è di Giulia Mauceri (classe 1990), Marianna Gallo (classe ’96) e Matteo Anselmi (classe ’94).

La nuova apertura a Roma a Borgo Pio: Bap in vaschette

Siamo nel cuore di Borgo Pio, a due passi dalla Basilica di San Pietro. Precisamente in Piazza delle Vaschette 15, la caratteristica piazzetta di fronte alla sede dell’Università LUMSA. Questo è un temporary estivo di Bap (che però con buona probabilità rimarrà poi in piedi in pianta stabile), che qui si presenta in una versione più pret-a-porter e letteraria.

Uno spazio intimo ed affascinante, una sorta di piccolo rifugio per la mente: un caffè letterario con una selezione di libri da sfogliare e sui muri poesie in romanesco che raccontano la storia di Bap e dei suoi fondatori. La chicca: all’interno è presente il famoso murales di Mauro Pallotta, alias Maupal, che ritrae Papa Francesco sopra una scala intento a giocare a tris con i simboli della pace. Il murales è stato realizzato dall’artista nel 2016 ed originariamente si trovava nel vicino vicolo del Campanile, poi cancellato e riprodotto all’interno del locale oggi dove oggi sorge il nuovo Bap.

Il bancone del nuovo Bap in vaschette (immagine concessa)

Un nuovo gioiellino con un menu più ristretto rispetto al locale di via Raffaele Cadorna, dedicato a un pubblico dinamico, affezionato alla qualità ma con poco tempo. Infatti Il nuovo Bap propone una formula smart e veloce: una cucina leggera, dolci e lievitati artigianali, tutto servito in vaschette “to go”. Un menu pensato per la colazione, la merenda e l’aperitivo: croissant, pain suisse, fiocco, cookie, danese crema e frutta, toast, egg bagel, turkey clun sandwich, cous cous, timballo, felafel, hummus e altre proposte sfiziose.

Ovviamente la parte di caffetteria specialty è la grande protagonista: tra monorigini pregiate, ice coffee cloud, golden milk, chai latte, dirty coffee e molto altro.

Oltre al consumo take away, è possibile consumare sulla mensola snack all’interno del locale, oppure nei quattro tavolini all’esterno. Ma il vero must è sulle panchine della piazza.

 Le due nuove aperture a New York: Wall Street e Times Square

“Siamo davvero emozionati nell’annunciare il nostro grande approdo a New York. Come Torrefazione 68 eravamo già presenti nella Grande Mela, gestendo dal 2021 l’intera linea di caffetteria di un locale all’interno della Trump Tower, ma ora arriviamo anche con tutta la nostra proposta per la colazione e il brunch in vero stile Bap”, racconta Giulia Mauceri.

Bap non si ferma e sbarca anche negli USA, in partnership con Nero Lab Italian Food Zone, importante brand romano con diversi locali in Italia e all’estero. In contemporanea alla nuova apertura romana in Piazza delle Vaschette, Bap inaugura due nuovi locali nella Grande Mela.

Nero Lab Italian Food Zone (immagine concessa)

Il primo a Wall Street, in uno dei locali più grandi di Manhattan (oltre 2.000 mq), gestendo tutta la parte di caffetteria, bakery e pasticceria del nuovo store di Nero Lab Italian Food Zone.

Il secondo è Bap Sweet per Nero Lab, all’interno dell’hotel 4 stelle Delta by Marriott a Times Square. Parliamo dell’elegante bistrot al piano terra dell’hotel, che è aperto sia ai clienti della struttura che agli ospiti esterni. Con circa 120 coperti e una scenografica veranda esterna, il bistrot offre colazioni e brunch in perfetto stile Bap, con tutte le specialità che hanno reso il locale romano un punto di riferimento.

Bap Sweet per Nero Lab (immagine concessa)

In carta: croissant in vari gusti, l’iconico fiocco, pain suisse, cruffin nuts, girella choco, bagel con varie farciture, pain au chocolat, danese alla frutta, ciabatta homemade con ham and cheese e altre proposte. Il tutto sempre abbinato alla parte di caffetteria specialty.

 “In questa prima fase di avvio dei nuovi locali, a New York ci sono Marianna e Matteo, che hanno gestito direttamente il kick off delle attività. E a breve ci daremo il cambio. Siamo molto attenti a supervisionare tutto in prima persona, sempre per garantire gli standard elevati del brand Bap”, conclude Giulia Mauceri.

Andrea Illy: “Un anno di crisi per il caffè: bisogna investire nella scienza”

0
andrea illy caffè
Andrea Illy (immagine concessa)

Andrea Illy, presidente di illycaffè, parla della crisi nel mercato del caffè che ha portato ai record storici le quotazioni del chicco. Secondo Illy, bisogna investire nella scienza e puntare tutto sulle nuove tecnologie e i miglioramenti genetici. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale dell’Ansa.

Andrea Illy sui record del caffè

MILANO – “Un anno di crisi per il caffè, che ha toccato tutti i record storici possibili in termini di quotazioni a causa del clima: doppia siccità in Vietnam e in Brasile, che sono i due paesi leader al mondo”, dunque bisogna investire nella scienza, bisogna che sempre di più si studino pratiche agronomiche, miglioramenti genetici, sviluppo di nuovi territori, di nuove tecnologie che possano salvaguardare questo settore dalle grandi crisi”.

Lo ha detto Andrea Illy, presidente di illycaffè, a margine del XIV Master in Economia e scienza caffè della Fondazione Ernesto Illy.. In questo panorama, “figuriamo se ci mettiamo anche i dazi… però sia solo l’ennesima minaccia, che non si concretizzi e che il tavolo negoziale vada avanti. Adesso paghiamo il 10 e poi vedremo”.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Solidus: ecco l’app che permette di pagare con l’oro anche il caffè al bar

0
Salute e caffè stress aduc cassazione leotta notizie contraffatto caffeina cialde giordano capelli terni mercato amaro carlino galante unesco candidatura stoppani ramadan prezzi why cup germania grecia pisa distribuzione sassari gallagher gourmet gollini amaro acqua napoli salerno rincaro zucchero cioccolato Lagardère euro collagene celsius nebbiuno specialty e-commerce tortolì oscar funghi matrimonio baribal biohazard colazione danimarca isernia savona sospeso assoutenti l'aquila apartment pesaro antigourmet croazia italiani lecce puglia vietnam hausbrandt detenuti swiss ascoli demenza bitonto puglia gravidanza massa pietrasanta capri addio batterio massachusets butler caccamo centrale catanzaro coffee verona valsamoggia media espresso colesterolo pristina Sciajno monza
Una classica tazzina di espresso (immagine: Pixabay)

Attraverso l’app Solidus del gruppo Carrara si può investire in oro ed effettuare pagamenti quotidiani sfruttando il conto per, ad esempio, acquistare un caffè al bar. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo di Elena Dal Maso per il portale d’informazione Milano Finanza.

L’app Solidus: come funziona

MILANO – Non solo lingotti e monete d’oro da comprare e riporre in cassetta di sicurezza. Si stanno moltiplicando in Italia le applicazioni su cellulare per permettere di investire in oro fisico, che viene custodito dall’intermediario in caveau assicurati. La prima è stata lanciata nel 2020, in piena epoca Covid, da Confinvest, si chiama Conto Lingotto.

Poi se ne sono sviluppate altre, come quella di OroVilla, che tratta anche altri metalli preziosi. Una delle più recenti, immessa sul mercato ad aprile, è Solidus, che ha fatto un altro passo avanti: ovvero permette di effettuare pagamenti quotidiani sfruttando il conto in oro.

“Chi scarica Solidus apre un conto corrente con Treezor, che fa capo a Societe Generale”, spiega Aldo Carrara, amministratore di Carrara Group, a Milano Finanza.

Il conto per ora non ha costi di gestione, si paga un euro per grammo di metallo giallo acquistato o venduto. “Al conto è abbinata una carta di debito con la quale pagare per esempio i caffè al bar” spiega Carrara sempre a Milano Finanza.

Per leggere l’articolo completo basta cliccare qui

Zirobio presenta GRIND Z: la matita ecologica realizzata con fondi di caffè riciclati

0
matita grind zirobio
La mina della matita GRIND Z è realizzata con fondi di caffè riciclati (immagine presa dal canale YouTube di Zirobio)

SOUTH BAY – Zirobio ha sviluppato una mina per matite innovativa ed ecologica che sostituisce la tradizionale grafite con fondi di caffè riciclati. Questa alternativa completamente naturale favorisce una produzione a zero sprechi. Con una mina da 5,6 mm, GRIND Z è ideale per scrivere, prendere appunti e disegnare.

Ogni punta è realizzata con fondi di caffè riciclati combinati con agenti leganti, offrendo una soluzione sostenibile con un inconfondibile aroma di espresso.

La matita GRIND Z trasforma i fondi di caffè in uno strumento creativo. Dal 2023, i fondatori, Hailey e Miles, si sono dedicati completamente alla creazione di Zirobio, un marchio innovativo focalizzato sul riciclo dei fondi di caffè, e hanno iniziato a sviluppare la matita portatile.

Dopo sei mesi di esperimenti e ricerche scientifiche, è nata GRIND Z, permettendo agli utenti di creare con il caffè ovunque e in qualsiasi momento.

Per maggiori informazioni basta cliccare qui.

La scheda sintetica di Zirobio

Zirobio è un’azienda biotecnologica di riciclo con sede nella South Bay, in California. La sua missione è favorire la transizione dai materiali tradizionali a base di petrolio ai materiali riciclati di origine biologica. Specializzata in soluzioni innovative per il riciclo dei fondi di caffè, Zirobio riflette la passione dei suoi fondatori per il caffè, l’arte e la sostenibilità ambientale.

Tiramisù: il dolce al caffè friulano tra le ricette italiane più cercate al mondo sul web

0
tiramisù grandi zaia
Tiramisù (immagine: Pixabay)

Secondo un’indagine di Affidabile.org il celebre tiramisù è tra le pietanze italiane più cercate e desiderate a livello globale. Il dolce al caffè vanta due versioni storiche documentate in Friuli-Venezia Giulia: una a Pieris, vicino a Monfalcone, e l’altra a Tolmezzo, nel cuore della Carnia. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo del portale d’informazione Friuli Oggi.

La popolarità del tiramisù

MILANO – Tra fettuccine Alfredo e focacce, carbonare e arancini, spicca un dolce che affonda le sue radici tra le montagne della Carnia e la pianura goriziana: il tiramisù friulano. A dirlo non è il campanilismo, ma i dati. Secondo una recente indagine di Affidabile.org basata sulle ricerche effettuate tramite Google Trends dal 2004 a marzo 2025, il celebre dessert al cucchiaio è tra i piatti italiani più ricercati a livello globale.

Una conferma della forza iconica della cucina italiana, e in particolare di un dolce che in Friuli Venezia Giulia vanta due versioni storiche documentate: una a Pieris, vicino a Monfalcone, e l’altra a Tolmezzo, nel cuore della Carnia.

Due anime, un solo dolce

Pieris rivendica la nascita della “Coppa Vetturino”, datata 1935: una golosa combinazione di mousse al cioccolato, pan di Spagna e zabaione. Tolmezzo, invece, è considerata la patria della versione oggi famosa in tutto il mondo, fatta con savoiardi inzuppati nel caffè, mascarpone, zucchero, uova e una spolverata di cacao. A seconda delle varianti, si aggiungono liquori o aromi che personalizzano il dolce, mantenendone intatta l’essenza vellutata e avvolgente.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Nuova Zelanda: il COFE+ Robot Cafe plasma la nuova generazione di caffetterie

0
COFE+ Robot Cafe
COFE+ Robot Cafe (immagine presa da un video su Youtube)

AUCKLAND – Un barista robot cinese sta trasformando la nuova generazione di caffè in Nuova Zelanda. Marie Fan ha aperto il COFE+ Robot Cafe presso il Queen’s Food Court di Auckland a gennaio. Il barista robotico utilizza per la preparazione delle bevande i chicchi di caffè preferiti dai locali, come il 1960s Vintage.

Il COFE+ Robot Cafe in Nuova Zelanda

Come riportato da ECNS.cn, il robot COFE+ vende circa 100 tazze di caffè al giorno, e impiega solo 60 secondi per preparare ciascuna di esse.

Dato il successo del primo caffè, Marie Fan ha deciso di aprirne un secondo store a Newmarket. Il barista robotico nello specifico è un modello della Shanghai Hi-Dolphin Robot Technology.

Con l’aumento dei costi del lavoro in Nuova Zelanda, sempre più aziende potrebbero adottare questa soluzione in futuro. Infatti, come riporta ECNS.cn, i robot sono diventati sempre più comuni negli esercizi del paese negli ultimi due anni.

Nescafé Dolce Gusto presenta il nuovo caffè shakerato per l’estate

0
nescafé
Il caffè shakerato firmato Nescafé Dolce Gusto (immagine concessa)

MILANO – Il caffè è da sempre il grande amore degli italiani che non riescono a rinunciarci nemmeno d’estate quando cresce la voglia di qualcosa di fresco. La soluzione arriva da Nescafé Dolce Gusto con il nuovo caffè shakerato pensato sia che si voglia iniziare la giornata con una nota fredda sia che ci si voglia concedere una pausa rinfrescante.

Il caffè shakerato di Nescafé Dolce Gusto

Una proposta che nasce da un trend in costante crescita. Secondo i dati IPSOS*, infatti, il consumo freddo non è più una nicchia, ma una tendenza che si esprime soprattutto tra le mura di casa, dove si sperimenta, si crea e si scoprono nuovi rituali di gusto. Il 18% della GenZ in Italia consuma già caffè freddo, segno di una generazione sempre più attratta da esperienze nuove, creative e appaganti.

La confezione di caffè shakerato (immagine concessa)

Nescafé Dolce Gusto risponde dunque con una novità assoluta: una capsula di Caffè Shakerato che permette, con un rapido clic, di gustare subito l’estate in tazza.

Pochi semplici passaggi senza bisogno di shakerare: si inserisce la capsula, si seleziona l’estrazione a freddo, si aggiunge ghiaccio a piacere e l’iconico Caffè Shakerato è pronto da gustare.

Il risultato? Una crema densa, avvolgente, dal sapore dolce e delicato, che conquista già al primo sorso. L’esperienza del bar direttamente a casa.

A supporto del nuovo lancio è prevista una ricca campagna di visibilità a punto vendita, ma non solo. Nescafé Dolce Gusto sarà presente al Vertical Summer Tour. Nei mesi di luglio e agosto insieme a Nescafé sarà nelle spiagge italiane con degustazioni, ricette fresche, musica e tanto divertimento.

Il nuovo caffè shakerato di Nescafé Dolce Gusto è ora disponibile, in confezioni da 16 pezzi nella grande distribuzione, nei negozi specializzati e sul sito www.dolce-gusto.it. Sempre sul sito si potranno trovare anche nuove ricettazioni del prodotto e altre proposte per provare caffè e bevande in versione fredda.

Questa bevanda fredda è l’ultima novità della gamma Nescafé Dolce Gusto: per scoprire tutti i prodotti, visitate www.dolce-gusto.it

La scheda sintetica di Gruppo Nestlé

ll Gruppo Nestlé opera in 187 Paesi con più di 2000 marche tra globali e locali, è l’azienda alimentare leader nel mondo, attiva dal 1866 nella produzione e distribuzione di prodotti per la Nutrizione, la Salute e il Benessere delle persone.

Good food, Good life è la nostra firma e il nostro mondo. Nel nido che condividiamo – simbolo di protezione, crescita e identità – lavoriamo ogni giorno per sostenere il benessere delle persone di tutto il mondo, con un impegno concreto verso la nutrizione, il pianeta, le persone e le comunità in cui operiamo.

Presente da oltre 110 anni in Italia, Nestlé rinnova ogni giorno il suo impegno attraverso azioni concrete, esprimendo con i propri prodotti e marchi tutto il buono dell’alimentazione.

L’azienda opera nel Paese in 9 categorie merceologiche, con un portafoglio di oltre 90 marche, tra cui: Meritene, Pure Encapsulations, Vital Proteins, Optifibre, Modulen, Solgar, S.Pellegrino, Acqua Panna, Levissima, Bibite e aperitivi Sanpellegrino, Purina Pro Plan, Purina One, Gourmet, Friskies, Felix, Nidina, Nestlé Mio, Nespresso, Nescafé, Nescafé Dolce Gusto, Starbucks, Orzoro, Nesquik, Garden Gourmet, Buitoni, Maggi, Perugina, Baci Perugina, KitKat, Galak, Smarties, Cereali Fitness.

* IPSOS ottobre 2024