Il Caffè Nazionale di Aosta (ne abbiamo parlato qui) ha celebrato il 24 agosto il terzo anniversario con quattro appuntamenti all’insegna dell’eccellenza gastronomica e l’innovazione nel rispetto delle tradizioni locali. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale La Vallée.
L’anniversario del Caffè Nazionale di Aosta
AOSTA – Il 24 agosto, sono stati 4 gli appuntamenti per celebrare il terzo anniversario del Caffè Nazionale di Aosta, un traguardo che ha sancito la crescita di una partnership fondata sulla qualità, l’eccellenza gastronomica e l’innovazione nel rispetto delle tradizioni locali.
Per festeggiare questo importante evento, è stata organizzata una giornata speciale che coinvolge ospiti d’eccezione e una proposta culinaria di altissimo livello, dalla colazione alla cena, passando per un brunch insolito e un aperitivo curato da professionisti del settore.
La giornata si è aperto con la colazione d’autore, dove la creatività di Cesare Murzilli e Paolo Griffa si intreccia in un percorso di dolci inediti e sapori avvolgenti. Cesare Murzilli ha proposto il bauletto con banane, caramello e noci pecan, il cestino di frutta fresca con pain de gênes agli agrumi e crema pasticcera, assieme allo sfogliato al gianduia e nocciole pralinate; un trittico che celebra morbidezze, contrasti e profumi intensi.
Paolo Griffa ha firmato invece lo scrigno di mele in sfoglia caramellata, il nodino con crema al pistacchio siciliano e lampone e i pasteis de nata alla vaniglia, omaggio alla tradizione portoghese rivisitata con la sua inconfondibile eleganza.
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Il comitato della guida per la parità di genere (immagine concessa)
CINISELLO BALSAMO (Milano) – Il GruppoGimoka, tra le principali hot beverage company italiane operanti a livello internazionale, ha ottenuto la certificazione per la parità di genere UNI/PDR 125:2022, rilasciata dell’ente certificatore Bureau Veritas Italia.
L’azienda, infatti, ha dimostrato di aver realizzato un sistema di gestione per la parità di genere teso al miglioramento continuo attraverso la promozione di politiche, azioni e processi finalizzati a garantire un ambiente di lavoro sempre più equo.
Questo impegno prevede un ambiente di lavoro inclusivo che rifiuti stereotipi di genere, discriminazioni di ogni tipo e qualsiasi forma di abuso.
Inoltre, il Gruppo incoraggia l’empowerment femminile e la diffusione, a tutti i livelli, di una cultura della diversità e dell’inclusione attraverso attività di formazione, comunicazione e sensibilizzazione sul tema.
La diversità e l’inclusione sono fondamentali per la cultura aziendale del Gruppo e costituiscono valori chiave che permettono a Gruppo Gimoka di crescere come organizzazione e di affrontare in modo proattivo le sfide di un mercato in continua evoluzione.
Tra le azioni già realizzate in questo ambito nel piano triennale di intervento, ci sono: l’adozione e diffusione di politiche per le pari opportunità, per la Diversità e l’Inclusione (D&I) e contro le violenze nel mondo del lavoro, l’istituzione di un Comitato guida per la parità di genere equamente composto da donne e uomini, iniziative per il work life balance e maggior focus sui temi della genitorialità.
“Crediamo fermamente che valorizzare le diversità e promuovere un ambiente di lavoro inclusivo ed equo sia un motore di crescita, innovazione e benessere per tutte le persone che fanno parte della nostra realtà. Questa certificazione conferma l’importanza della centralità delle persone come pilastro della filosofia del Gruppo” – ha affermato Laura Vitali, HR Manager di Gruppo Gimoka.
Fin da quando l’impresa era una piccola realtà a conduzione familiare, infatti, la valorizzazione dell’individuo ha rappresentato uno dei principali fattori di successo, contribuendo in modo decisivo alla crescita dell’intero Gruppo.
Oggi questa visione si traduce in un impegno più strutturato e visibile, con l’obiettivo di rafforzare concretamente i principi di pari opportunità, diversità e inclusione, affinché ogni scelta contribuisca a costruire un ambiente in cui tutte le persone si sentano accolte, riconosciute e parte di un progetto comune.
L’ottenimento di questa certificazione è parte integrante dell’Action Plan che Gruppo Gimoka si è dato in termini di Sostenibilità, che include un impegno ad assicurare pari opportunità e ridurre le disuguaglianze, eliminando le politiche e le pratiche discriminatorie e promuovendo una legislazione, politiche e azioni appropriata.
MILANO – Arrivata in redazione un’interessante riflessione fatta da un esperto di gestione aziendale, che può essere utile per tutti i lettori che sono a capo di un’impresa grande o piccola che sia o comunque vorrebbero iniziare un percorso di questo genere: fare l’imprenditore non è un mestiere che si improvvisa e che deve rispettare delle linee piuttosto chiare. Una commistione, quella tra titolare e dipendente, che spesso si manifesta all’interno di molte realtà e che però potrebbe danneggiare il successo stesso dell’attività.
Riportiamo di seguito l’intervento di chi sa meglio di tanti questo tema.
Imprenditore: attenzione al proprio ruolo
“La maggior parte degli imprenditori lo sono diventati perché erano tecnicamente eccellenti in qualcosa: il miglior consulente, il più bravo artigiano, il miglior giornalista, il commerciale che chiudeva sempre.
Spesso hanno fatto la seguente assunzione:
“Se so fare bene questo lavoro, so gestire un’impresa che fa questo lavoro.”
Ma non è così.
Questa convinzione è una minaccia insidiosa perchè trasforma l’imprenditore in un super-dipendente che lavora nell’azienda, invece che sull’azienda.
Il problema?
Il 70% degli imprenditori è dominato dal Tecnico. Quello che ama “fare il lavoro” ma odia delegare, sistematizzare, pianificare.
Il risultato? Si diventa prigionieri dell’azienda.
Se ci riflettete Ray Kroc non ha costruito McDonald’s vendendo hamburger migliori. Ha costruito McDonald’s creando un sistema che funzionava senza di lui.
Quando la vostra azienda produce risultati prevedibili, anche se siete in vacanza (totalmente assenti) per un mese avete costruito qualcosa di prezioso. Quando invece siete sempre indispensabili, avete ipotecato il futuro della vostra attività.
Fate questo test:
La vostra azienda può funzionare un mese o un anno senza di voi? I vostri collaboratori sanno esattamente cosa fare e come farlo? Avete processi documentati per ogni attività critica? Misurate sistematicamente i risultati chiave del business?
Se avete risposto “no” a una sola di queste domande, avete un problema.
La domanda che cambia davvero la prospettiva è:
“Se doveste vendere la vostra azienda domani, quanto varrebbe senza di voi?”
Se la risposta vi fa venire i brividi… è ora di smettere di lavorare nell’azienda e iniziare a lavorare sull’azienda.
La vostra libertà imprenditoriale inizia nel momento in cui smettete di essere indispensabile.
MILANO – Agosto caldo sul fronte dei prezzi del caffè: secondo i dati contenuti nel nuovo report dell’Ico – diffuso nel tardo pomeriggio di ieri – la media mensile dell’indicatore composto Ico si è rivalutata del 14,6% invertendo un trend negativo che durava da 5 mesi e risalendo a 297,05 centesimi. In netta ripresa, dunque, anche se lontana dai picchi di inizio anno.
Ancora più impressionante la progressione della media giornaliera dell’indicatore composto, che è passata dal minimo di 249,12 centesimi del 1° agosto a un massimo di 344,64 centesimi, il 27 agosto, per chiudere il mese, il 29 agosto, a 337,40 centesimi, con una rivalutazione di oltre un terzo (+35,4) tra il primo e l’ultimo giorno di contrattazione.
Gli incrementi di prezzo maggiori si registrano sul fronte dei robusta: la media mensile dell’indicatore dei robusta registra infatti un +19,1%, a 199,13 centesimi. Vola anche l’indicatore della borsa di Londra, a sua volta in crescita del 18,2%.
Incrementi in doppia cifra pure per gli indicatori degli arabica, con le medie mensili di colombiani dolci, altri dolci e brasiliani naturali, che guadagnano rispettivamente il 13,8%, 12,5% e 13,4%, nonché l’indicatore della borsa di New York in rialzo del 13,6%.
Nella sua analisi, l’Ico attribuisce questa brusca ripresa dei prezzi, in primo luogo, ai seguenti fattori
1) L’effetto dei dazi Usa al 50% sul caffè brasiliano, che hanno influenzato il comportamento del mercato in Brasile. I prezzi elevati delle ultime due annate di raccolto hanno portato a una forte riduzione delle scorte e rafforzato, nel contempo, la capitalizzazione dei produttori.
La migliorata posizione finanziaria (grazie anche ai contributi record forniti dallo stato, attraverso Funcafé) fa sì che i essi siano in grado di gestire questo periodo con calma e senza dovere affrettarsi a vendere subito il caffè del nuovo raccolto.
2) Anche per questo, la commercializzazione del nuovo raccolto procede a rilento: a operazioni di raccolta pressoché concluse è stato infatti commercializzato appena il 35% della produzione 2025/26, stando alle stime di Safras & Mercado.
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MILANO – Per chi opera nell’horeca la data del 17 settembre 2025 rappresenta una deadline imperdibile: è infatti l’ultimo giorno in cui sarà possibile acquistare i biglietti per HostMilano 2025 a prezzo scontato con l’opzione Early Bird. Con un investimento contenuto (da 54 euro per un giorno a 112 euro per l’accesso completo, anziché 72 o 149), non solo si risparmiano tempo e risorse, ma si accede a tutto il valore di HostMilano: l’intero catalogo espositori, la digital platform per pianificare l’agenda, la partecipazione agli eventi, e occasioni strategiche di networking.
Il ritorno di HostMilano
HostMilano è molto più di una fiera: è un hub globale del mondo della ristorazione e dell’accoglienza, con oltre 1.900 espositori attesi, eventi specializzati, piattaforme di matching e osservatori su tendenze internazionali.
Registrarsi è semplice: basta creare un Fiera ID, la nuova utenza unificata di Fiera Milano, che darà accesso anche all’app e alla piattaforma digitale di Host. Il sistema funziona in modo fluido e duraturo: una volta creato, sarà possibile riutilizzarlo per le future edizioni.
Prenotare ora significa bloccare il prezzo migliore e assicurarsi un ruolo fin da subito nella più importante piattaforma del settore horeca al mondo.
L’appuntamento è a Fiera Milano dal 17 al 21 ottobre prossimi. Ma, prima ancora, è sulla biglietteria online di Host Milano entro il 17 settembre.
MILANO – Debutta a HostMilano 2025 il nuovo evento curato da Davide Comaschi, tra showcooking, degustazioni e storytelling per raccontare l’artigianalità e la cultura del “cibo degli dei”. Sarà uno degli appuntamenti più attesi della prossima edizione di Host, a Fiera Milano dal 17 al 21 ottobre prossimi: si chiama sCIOCk – Cioccolato in Movimento ed è il nuovo format interamente dedicato all’universo del cioccolato artigianale e gourmet.
Il nome è un gioco di parole che richiama sorpresa e dinamicità, per un evento pensato come una vera e propria celebrazione della creatività, del gusto e della professionalità che animano questo comparto in continua trasformazione.
Ideato e curato da Davide Comaschi, maestro del cioccolato riconosciuto a livello internazionale e già vincitore del World Chocolate Masters, sCIOCk sarà un grande laboratorio esperienziale che metterà al centro i protagonisti della filiera – dai cioccolatieri agli chef, dai gelatieri ai pasticceri, passando per torrefattori, bartender, ristoratori e naturalmente i produttori – per esplorare nuove contaminazioni, valorizzare le eccellenze italiane e raccontare, attraverso il linguaggio del cioccolato, il legame tra territori, artigianato e cultura del cibo.
“Il nostro obiettivo è dare vita a un palcoscenico per i migliori interpreti del cioccolato – spiega Comaschi – in grado di valorizzarne l’artigianalità e la qualità attraverso format esperienziali. sCIOCk sarà uno spazio aperto al confronto, all’ispirazione e alla sperimentazione, dove il cioccolato diventa linguaggio contemporaneo e veicolo di cultura”.
Un’arena animata da un ricco programma di eventi, denso di grandi nomi italiani e internazionali, in cui si alterneranno showcooking, degustazioni guidate, momenti di storytelling e approfondimento tecnico, per raccontare il cioccolato da una pluralità di punti di vista: dalla lavorazione alla creatività, dalle tecniche di produzione alle più innovative applicazioni nella cucina gourmet, nella mixology e nella caffetteria. Grande attenzione sarà riservata al cacao di qualità, ai prodotti monorigine, alle filiere sostenibili e alle nuove forme di consumo che uniscono il piacere sensoriale con l’etica produttiva.
Un’occasione imperdibile per scoprire da vicino i trend emergenti, entrare in contatto con i protagonisti dell’eccellenza italiana e internazionale e generare nuove opportunità di business in uno dei settori più dinamici e creativi del food contemporaneo.
Come fare per non perderselo? Basta assicurarsi subito il proprio accesso a Host 2025: i biglietti sono disponibili online con tariffe scontate grazie all’opzione Early Bird, valida solo fino al 17 settembre.
Secondo le indiscrezioni riportate da Sky News, Coca-Cola starebbe negoziando la vendita della catena di caffetterie Costa Coffee. La valutazione attuale di Costa Coffee potrebbe aggirarsi intorno ai 2 miliardi di sterline (circa 2,31 miliardi di euro). Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo pubblicato su La Stampa.
Coca-Cola e la possibile vendita della catena Costa Coffee
MILANO – Coca-Cola sta negoziando la vendita di Costa, la più grande catena di caffetterie del Regno Unito, acquisita nel 2018 per 3,9 miliardi di sterline. Secondo le indiscrezioni riportate da Sky News, il colosso statunitense sta collaborando con la banca d’affari Lazard per una valutazione delle attività di Costa e la conseguente possibile cessione.
Secondo Sky, come poi ha riportato anche La Stampa, sono già stati avviati colloqui preliminari con alcuni potenziali acquirenti, tra cui fondi di private equity, e le offerte indicative sono attese entro l’inizio dell’autunno.
Tuttavia, fonti anonime, come precisa La Stampa, hanno sottolineato che Coca-Cola potrebbe decidere di non procedere con la vendita.
Come ha poi specificato la stessa Sky News: “I responsabili della comunicazione di Coca-Cola negli Stati Uniti e nel Regno Unito non hanno risposto a una serie di e-mail e telefonate da parte di Sky News che chiedeva un commento sui suoi piani per Costa.
Un portavoce di Lazard ha rifiutato di commentare.”
Costa Coffee opera in oltre 50 Paesi, con più di 2.000 punti vendita nel Regno Unito
Ma nonostante questo il colosso di Atlanta sta valutando diverse opzioni per il futuro. Compresa la cessione. Nel 2023, l’azienda ha registrato ricavi per 1,22 miliardi di sterline, in aumento del 9% rispetto all’anno precedente, ma ancora al di sotto dei 1,3 miliardi del 2018, anno precedente all’acquisizione da parte di Coca-Cola.
La mossa su Costa nel 2018 aveva l’obiettivo di diversificare il portafoglio di Coca-Cola, riducendo la dipendenza dalle bevande zuccherate e entrando nel mercato globale del caffè, in concorrenza con marchi come Starbucks e Nestlé. Nonostante ciò, l’azienda ha registrato performance inferiori alle aspettative. L’amministratore delegato James Quincey ha dichiarato di recente come riporta La Stampa: “Abbiamo investito molto e vogliamo che quel denaro lavori al meglio”.
Il calendario di settembre di Cafezal (immagine concessa)
MILANO – La catena di caffetterie Cafezal annuncia i nuovi corsi di formazione per il mese di settembre. Grazie alle nuove proposte didattiche, sarà possibile scatenare il proprio barista interiore, scoprire i vari sapori del caffè e vivere un mondo di delizie sensoriali.
Coffee Basic Skills
3 Settembre – Mer – dalle 14.00 alle 18.00
Cafezal Technical Hub – Via San Gregorio 29
Dalla selezione dei chicchi alla macinatura, fino alle tecniche per preparare espresso e caffè filtro. Un’esperienza completa per chi vuole diventare un esperto di caffè. Al costo di 100 euro.
In pochi semplici passaggi, imparerai a montare la schiuma perfetta e tutte le tecniche per dare vita a disegni che rendono ogni caffè unico. Al costo di 25 euro.
In questo corso si esploreranno le tecniche di preparazione manuale e si imparerà a preparare un caffè filtrato perfetto utilizzando V60, AeroPress e French Press. Al costo di 30 euro.
In questo corso avanzato, perfezionerai il controllo del versaggio e imparerai a creare disegni più complessi, come tulipani, rosette e cigni. Al costo di 35 euro.
BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – Nel panorama attuale in cui le bevande sono in continua evoluzione, il matcha non è solo una tendenza, ma un movimento culturale. Una bevanda radicata in secoli di tradizione giapponese, ma perfettamente allineata ai valori dell’ospitalità moderna: benessere, precisione, sostenibilità ed esperienza.
Dai coffee shop specialty agli hotel di design, il matcha sta guadagnando rapidamente terreno come scelta preferita dai clienti che cercano non solo gusto, ma significato.
“Il matcha risponde a un bisogno più profondo: il desiderio di rallentare e riconnettersi, anche nel mezzo di una giornata frenetica”, afferma Fabiola Ruggiero, fondatrice di Cose di Tè. “La sua preparazione è un rituale silenzioso. Il gusto è deciso, complesso, vegetale. Coinvolge i sensi e invita a un momento di presenza.”
Matcha (immagine concessa)
La forza del matcha: benessere e estetica contemporanea
A differenza del tè tradizionale, il matcha non è messo in infusione, si consuma interamente. Macinato finemente da foglie coltivate all’ombra, il matcha offre una potente combinazione di antiossidanti, aminoacidi e caffeina a rilascio lento. Il risultato? Un’energia costante, focalizzata e calma, ideale per stili di vita ad alte prestazioni.
“È raro trovare un prodotto che unisca benefici per la salute, appeal estetico e potenziale narrativo. Il matcha fa tutte e tre le cose”, sottolinea Ruggiero. “Ecco perché colpisce così profondamente l’ospite di oggi.”
Visivamente impattante, nutrizionalmente ricco e incredibilmente versatile, il matcha rappresenta una nuova frontiera creativa per i professionisti delle bevande.
Il matcha nel menù: precisione, intenzione e performance
Victoria Arduino crede che l’innovazione debba servire sia l’arte che l’esperienza. Introdurre il matcha nel proprio menù non significa seguire una moda, ma creare un momento ricco di significato.
Scegli la qualità giusta
Ceremonial Grade: per preparazioni tradizionali a mano, vibrante ed elegante
Latte Grade: bilanciato per bevande a base di latte, ideale anche con alternative vegetali.
Culinary Grade: perfetto per dessert d’autore, sciroppi o interpretazioni creative.
Offri Più Punti di Contatto
Matcha Latte: un classico moderno, morbido, cremoso e personalizzabile.
Creazioni Signature: matcha spritz con agrumi, matcha affogato o infusioni da cocktail.
Eleva il Rituale.
“Anche una preparazione semplice può diventare memorabile se fatta con intenzione”, dice Ruggiero. “Gli ospiti sono attratti dalla cura. Quando prepari il matcha con attenzione, quando gli strumenti sono visibili e quando racconti la sua storia non stai solo servendo una bevanda. Stai offrendo un’esperienza.”
Aggiungi rituali visivi. Inserisci note di degustazione nel menù. Abbina piccoli assaggi (come mochi o biscotti). Questi micro-dettagli definiscono il lusso contemporaneo.
Più del benessere: una scelta strategica per un’ospitalità avanzata
Per gli spazi che valorizzano design, innovazione e narrazione, il matcha è una scelta naturale. Crea nuove opportunità di vendita nei momenti di bassa affluenza, risponde alla domanda di alternative al caffè e posiziona il locale come attento al futuro.
“Il matcha è dove la tradizione antica incontra uno stile di vita consapevole del domani”, conclude Ruggiero. “È un invito a fermarsi, riconnettersi, scegliere in modo diverso.”
Precisione in ogni erogazione — con la tecnologia steam-by-wire
Servire matcha latte di alta qualità richiede più del tè giusto, servono controllo, stabilità della temperatura e una texture del latte che completi, senza sovrastare.
Eagle One (immagine concessa)
Ecco perché Eagle One di Victoria Arduino è stata progettata con la tecnologia Steam-by-Wire:
Erogazione reattiva di vapore secco
Eccezionale stabilità della temperatura
Riduzione dei consumi energetici
Steam-by-Wire di Eagle One garantisce che ogni matcha, con latte vaccino o vegetale, raggiunga la micro-crema setosa e l’equilibrio perfetto che i tuoi clienti si aspettano.
VICENZA – Julius Meinl annuncia che tutte e tre le miscele della linea The Originals Bio Fairtrade – Belvedere Blend, Danube Delight e Gloriette Gold – hanno ricevuto il Superior Taste Award 2025, conferito dall’International Taste Institute di Bruxelles. Questo prestigioso riconoscimento, assegnato da una giuria composta da oltre 250 chef e sommelier internazionali, viene attribuito attraverso degustazioni alla cieca che valutano la qualità sensoriale dei prodotti secondo criteri rigorosi.
Un risultato che attesta l’elevata qualità gustativa delle miscele, nonché l’impegno costante dell’azienda nel proporre caffè che coniughino eccellenza, sostenibilità e valore etico.
Lanciata nel 2022, la linea The Originals Bio Fairtrade rappresenta oggi un pilastro del portafoglio globale Julius Meinl per il canale horeca. Frutto di un’attenta selezione di materie prime provenienti da agricoltura biologica e commercio equo-solidale, queste miscele hanno una doppia certificazione: biologica, per garantire una coltivazione rispettosa dell’ambiente, e Fairtrade, a tutela di un equo compenso per i produttori locali, rispondendo perfettamente alla crescente richiesta di esperienze di caffè premium e responsabili.
Le tre miscele premiate
La linea The Originals Bio Fairtrade si compone di tre miscele distintive, pensate per offrire un’esperienza sensoriale ricca e consapevole:
Belvedere Blend: Ispirata al celebre Palazzo Belvedere di Vienna, questa miscela 100 % arabica del Nicaragua e Honduras, esprime una dolcezza avvolgente con sentori di caramello e nocciola. In tazza risalta un retrogusto ricco di cioccolato fondente, ravvivato da una nota di mela rossa croccante.
Danube Delight: Omaggio al Danubio, fiume che attraversa Vienna, questa miscela di arabica e robusta proveniente dell’America Centrale (Nicaragua, Honduras e Messico) è ricca e intensa. Al palato emergono note di cioccolato fondente, un tocco speziato di noce moscata e pepe nero, con un retrogusto persistente di arachidi tostate.
Gloriette Gold: Un blend che richiama la dolcezza dei dessert viennesi e il monumento barocco Gloriette nei giardini di Schönbrunn. Con arabica e robusta la miscela offre un aroma intenso di cacao e nocciole, dal carattere vellutato e cremoso se abbinato al latte.
“Ricevere questo riconoscimento per l’intera linea The Originals Bio Fairtrade è per noi motivo di grande soddisfazione,” afferma Andreea Postolache, global director marketing and sales di Julius Meinl. “Queste miscele rappresentano il nostro impegno nel creare esperienze di caffè che siano non solo di altissima qualità, ma anche portatrici di valori come la sostenibilità e il rispetto per le comunità di origine. È un passo importante nella direzione che vogliamo continuare a seguire.”
Un riconoscimento che parla di gusto e sostenibilità
Questo riconoscimento si inserisce in un percorso strategico più ampio che Julius Meinl porta avanti con coerenza: promuovere un modello di caffè premium che coniughi qualità, responsabilità e innovazione, valorizzando le persone e l’ambiente lungo tutta la filiera.
La scheda sintetica di Julius Meinl
Julius Meinl è un’azienda familiare austriaca di grande successo internazionale e da 160 anni è l’ambasciatrice nel mondo della cultura delle caffetterie viennesi. Il successo globale di Julius Meinl si basa su valori tradizionali: cinque generazioni di esperienza nel caffè, prodotti di qualità premium e un eccellente servizio ai clienti.
Julius Meinl è ambasciatrice globale per la cultura del caffè viennese e oggi ispira le persone in tutto il mondo, proprio come facevano in passato i caffè letterari.
• Fondata nel 1862 a Vienna
• Più di 1000 dipendenti in tutto il mondo
• Presente in più di 70 paesi in tutto il mondo: market leader in Austria e nei Paesi dell’Europa Centrale e settimo player nel mercato horeca italiano
• Più di 50.000 clienti in tutto il mondo
• Centri di produzione a Vicenza (Italia) e a Vienna (Austria)
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