mercoledì 08 Maggio 2024
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Pacorini verso la leadership mondiale del caffè

L'azienda: "Abbiamo iniziato a lavorare e a fare investimenti quattro anni fa ed ora i risultati stanno maturando velocemente. Siamo approvati dalla Borsa di Londra e di New York del caffè, il mercato sta vivendo cicli alterni ed ora siamo pronti a cavalcare l’onda vista la ripresa con i prezzi che stanno salendo"

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Pacorini ha in programma un rafforzamento della leadership mondiale del gruppo nel settore del caffè. Le proiezioni per il 2011 rivelerebbero un fatturato consolidato che dovrebbe attestarsi sui 130 milioni. Leggiamo di seguito l’articolo di Giulio Garau per il portale d’informazione Piccolo.

Il programma di Pacorini per il 2011

TRIESTE – Il 2010, in barba alla crisi è stato un anno di grande crescita sui mercati internazionali per la Pacorini, Asia e Usa in particolare e il 2011 è già partito con un serrato programma di rafforzamento della leadership mondiale del gruppo nel settore del caffè, sia sui mercati di consumo che quelli di origine.

Triestespresso

Qualità Robusta e Arabica, la Pacorini dismessi i metalli la scorsa estate ha reinvestito (la grande liquidità pari a 170 milioni di euro) e concentrato il suo business ora sul caffè. Un anno che si chiuderà bene il 2010 per l’azienda triestina che dà lavoro complessivamente a 600 persone, i numeri dell’utile non si conoscono ancora anche se, anticipa il vicepresidente, Federico Pacorini “sarà molto positivo”.

Le previsioni

Note invece le cifre sul fatturato che si aggira sui 115 milioni. E ci sono anche le proiezioni per il 2011, con un fatturato consolidato che dovrebbe attestarsi sui 130 milioni. “Ci sono comunque ancora posizioni da conquistare – conferma Pacorini – oggi noi siamo i leader mondiali per il caffè con le quantità manipolate, ma abbiamo ancora molto da fare. Non tanto sul mercato italiano, quanto sul Nord Europa e in Spagna”.

L’export mondiale

Nel 2010 sono stati movimentati qualcosa come 11-12 milioni di sacchi e la Pacorini attualmente occupa una quota dell’11% dell’export mondiale lavorando in Italia (Trieste, Vado Ligure, poi punti operativi a Genova e Gioia Tauro), Belgio, Brasile, Montenegro, Serbia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti e Vietnam.

“Oltre a concentrarci per conquistare le aree in Nord Europa e Spagna il 2011 sarà dedicato alla diversificazione delle attività sui mercati di origine – aggiunge il vicepresidente – in particolare sul fronte industriale e della logistica”.

Ovvero traffici, manipolazione del caffè, organizzazione del complesso dei magazzini, spedizioni e logistica in generale verso i mercati di consumo. “In Brasile e Vietnam poi – aggiunge – puntiamo ad allargarci e a investire sulla qualità nella lavorazione del caffè prima dell’importazione”.

Da qualche anno poi il Gruppo Pacorini è presente negli Usa, il primo porto del caffè: “Dove ci siamo insediati con un magazzino di oltre 50 mila metri quadrati e dove c’è davvero tanto da fare”.

“Abbiamo iniziato a lavorare e a fare investimenti quattro anni fa – dice Pacorini – ed ora i risultati stanno maturando velocemente. Siamo approvati dalla Borsa di Londra e di New York del caffè, il mercato sta vivendo cicli alterni ed ora siamo pronti a cavalcare l’onda vista la ripresa con i prezzi che stanno salendo”.

Un business che sta dando risultati, anche se la Pacorini non ha abbandonato l’attività tradizionale, di spedizione (la base è a Genova) di merci in container e di impiantistica su cui c’è la specializzazione. “E anche per questo settore – conclude Pacorini – il 2011 segna numeri tutti in crescita”.

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