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L’evoluzione del caffè nel tempo: ecco la storia del chicco

In un primo momento a monopolizzare la produzione di caffè furono l’area caraibica e centroamericana, ma a partire dal ‘900, l’ingresso del Brasile nella produzione di chicchi, cambiò il mercato mondiale (spingendo i centroamericani e la Colombia verso la coltivazione di banane)

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La storia del caffè parte con ogni probabilità dall’Etiopia. Con il tempo, il chicco arrivò in Egitto, Yemen e Arabia. Nel corso del 16° secolo l’oro nero giunse anche nel Bel Paese nelle città portuali di Venezia e, successivamente, di Napoli. Ripercorriamo di seguito l’interessante storia del caffè grazie alla prima parte dell’articolo di Gabriele Germani pubblicato sul portale d’informazione Kultur Jam.

La storia delle merci: il caffè

MILANO – Il caffè proviene dal mondo arabo. Partito probabilmente dell’Etiopia (una delle papabili sedi delle tante rivoluzioni agricole che si verificarono nel mondo) risalì il Mar Rosso e il Nilo, arrivando in Egitto, Yemen e Arabia.

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L’aroma e le proprietà energizzanti spinsero il prodotto anche all’interno della farmacopea del tempo; in breve dilagò in tutto il mondo musulmano.

Nel corso del ‘500 arrivò in Italia, prima nelle città portuali: Venezia (complici i suoi commerci con l’Oriente) poi Napoli e a man mano il resto della penisola. Nel corso del ‘600, il caffè dilagò in tutta Europa come bene di lusso.

Qui si inserisce lo spirito dei tempi: il capitalismo. Nel ‘600, i coraggiosi olandesi – a metà tra pirati e imprenditori- erano in aperta competizione con i tramontanti portoghesi nell’Oceano Indiano.

Dei vascelli dei Paesi Bassi sbarcarono in Yemen e presero delle piantine di caffè (la produzione mediorientale e nordafricana non bastava più per la crescente domanda europea e i bravi imprenditori calvinisti fiutarono l’affare).

Si allargavano le coltivazioni, il mondo era messo a frutto (e non solo per il caffè), la nuova bevanda (condannata in Europa come eccitante, arma degli infedeli e sostituto demoniaco del vino) trovava sempre nuovi accoliti e coltivatori: Ceylon, Indonesia e dalla seconda metà del ‘600 le Americhe.

Oggi tre quarti della produzione mondiale di caffè arriva dall’America centromeridionale. Il caffè come molti altri prodotti ha trovato in America il suo centro di sviluppo attraverso una serie di cicli.

Possiamo vedere l’affermazione di questo o quel paese, di questo o quel prodotto in base alla domanda mondiale.

In un primo momento a monopolizzare la produzione di caffè furono l’area caraibica e centroamericana, ma a partire dal ‘900, l’ingresso del Brasile nella produzione di chicchi, cambiò il mercato mondiale (spingendo i centroamericani e la Colombia verso la coltivazione di banane).

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