lunedì 15 Aprile 2024
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Il Wcpf diventa una organizzazione senza di fine di lucro e chiede aiuto all’Ico

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MILANO – I paesi esportatori reputano che gli attuali prezzi del caffè siano troppo bassi. Tanto da mettere a rischio la sostenibilità stessa del settore. L’emergenza è stata rilanciata durante i lavori del comitato esecutivo del World Coffee Producers Forum (Wcpf), che si è riunito la settimana scorsa a Città del Messico, a margine delle riunioni Ico.

Tra le priorità in agenda, l’esigenza di adottare misure efficaci per migliorare i redditi dei produttori, attraverso la cooperazione lungo la supply chain.

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In particolare, l’espansione dei consumi e prezzi più elevati. E ancora: la messa a punto di strategie di adattamento al cambiamento climatico e l’elevamento della produttività.

In tale ottica, il Wcpf ha commissionato, lo scorso luglio, uno studio al professor Jeffrey Sachs, special advisor del Segretario Generale delle Nazioni Unite sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg) e direttore dell’Istituto della Terra della Columbia University.

La struttura iniziale dello studio è stata presentata dal professor Sachs ai delegati dell’Ico nella riunione di Città del Messico.

L’esposizione dei risultati parziali e delle conclusioni avverrà nelle prossime due sessioni del Consiglio.

Il rapporto finale verrà invece presentato al 2° Forum dei Produttori Mondiali di Caffè, in programma nel luglio 2019.

Quali le strategie

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