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EL SALVADOR – Eruzione del vulcano Chaparrastique causa danni alle piantagioni di caffè

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MILANO – Dopo la repentina eruzione di fine anno, il vulcano Chaparrastique ha placato la sua ira. Ma le autorità locali non hanno ancora decretato il cessato allarme. Scienziati e specialisti continuano a monitorare l’attività vulcanica. Gli esperti hanno rilevato una sensibile diminuzione delle vibrazioni, ormai inferiori ai livelli pre-eruzione, e un calo delle esalazioni gassose.

Il Chaparrastique è uno degli otto vulcani attivi in El Salvador. Si trova nel dipartimento di San Miguel, nell’est del paese. Due domeniche fa, il colosso si è risvegliato dopo un lungo sonno durato quasi 38 anni (l’ultima grande eruzione era avvenuta nel lontano 1976).

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La spettacolare fuoriuscita di lava e cenere si è protratta per due ore e mezza, producendo una densa colonna di cenere e fumo, che ha superato i 5.000 metri di altezza.

Migliaia di persone hanno ricevuto l’ordine di evacuazione dalla protezione civile per motivi di sicurezza. “Non ci sono state vittime o danni gravi”, ha riferito il presidente del paese centroamericano, Mauricio Funes.

“Il vulcano si sta stabilizzando, l’attività si è considerevolmente ridotta e le concentrazioni di diossido di zolfo sono diminuite” hanno comunicato fonti del ministero dell’ambiente, ma è ancora troppo presto per dichiarare la fine dell’emergenza ha sottolineato il ministro Herman Rosa Chávez.

Gravi i danni all’agricoltura e, in particolare, alle piantagioni di caffè, che sorgono sui pendii del vulcano e nelle aree circostanti. Secondo una stima della locale associazione dei produttori sarebbero a rischio almeno 700 ettari. L’eruzione ha interrotto le operazioni di raccolta in corso.

Chaparrastique

Soprattutto nelle zone di maggiore altitudine, la pioggia di ceneri potrebbe aver compromesso gravemente la qualità dei chicchi.

Un duro colpo per un settore già provato dalla piaga della ruggine del caffè. Si teme inoltre che le attuali condizioni del territorio possano favorire il proliferare di vari parassiti, come accadde nel 2005, dopo l’eruzione del vulcano Ilamatepec.

Le associazioni di categoria, il Consiglio salvadoregno del caffè e le istituzione governative sono già all’opera per determinare l’entità dei danni subiti e valutare i rischi fitosanitari.

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