mercoledì 10 Aprile 2024
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«Dedico il bar al mio Pippo. Amico speciale da 15 anni»

Alessandro Cusimano ha voluto dedicare il logo del suo locale all’adorato Pippo. I clienti del Cugis Bar lo adorano e il proprietario-padrone lo raffigurerà nel logo del locale archivio

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VARESE – Il rapporto tra un uomo e il proprio cane è sempre speciale. Ma ci sono delle volte in cui il cane è così speciale che tutto il quartiere gli si affeziona.

Stiamo parlando di Pippo, il cane del Cugis Bar di viale Valganna 114. Un cocker “di quartiere”, con il pelo biondo sempre un po’ arruffato, a cui sono affezionati tutti, da quelli che vanno al Cugis a prendere un caffè quando capita, agli habitué. Quest’anno, per i 15 anni del cane, il proprietario Alessandro Cusimano (FOTO) intende esporre il logo creato per il bar, che raffigura proprio Pippo.

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«È la mia ombra, quando mi muovo, lui mi segue. È un cane indipendente, ma nello stesso tempo è molto legato a me e molto intelligente – racconta Alessandro – Mi è stato regalato nel 2002 a Natale e da quel giorno lì è sempre stato con me senza guinzaglio. Ha imparato tutto e subito. Gli ho ripetuto una volta le cose da fare e da non fare, guardandolo negli occhi e lui ha sempre capito».

«Fedele e dolce, al contrario di quello che si dice del cocker, non ha mai morsicato nessuno. Con i bambini è ancora meglio, quando non li sopporta, se ne va da solo. E poi è sempre andato d’accordo con tutti i cani, senza fare righiate “da bullo”».

Ci sono padroni abituati a rincorrere i cani per riprenderli, altri che li chiamano a squarcia gola senza riuscire a farsi ascoltare. Altri ancora che si fanno trascinare al guinzaglio, e che non sono mai riusciti a impartire un solo comando. Pippo invece no.

«È molto intelligente – continua Cusimano – Fin da cucciolo, quando io mi fermavo a bere un caffè, lui mi aspettava fuori seduto composto. Tra di noi è sempre stato un rapporto molto naturale, un vero e proprio rapporto di amicizia. Secondo me il mio cane è l’esempio perfetto di un grande amico».

Il carattere di Pippo non è passato inosservato. «Le persone lo adorano, i clienti gli portano un biscottino, e ci sono persone che hanno un altro cane e che, quando passano di qui, si fanno seguire da lui in via Giambologna per fare insieme quattro passi. Quando io non ci sono e il cane è con me, alcune persone si accorgono prima dell’assenza del cane che della mia».

Cusimano, infatti, manda avanti anche un altro bar in motorizzazione. Anche lì il cane si fa amare e apprezzare da tutti. Non stiamo parlando di un espansivo, ma di un tipo riservato, come è nella natura del cocker. Uno che si fa fare due carezze contate e se ne va. Da buon furbetto, si avvicina se c’è qualcosa di buono da mangiare, altrimenti se ne sta nel suo mondo.

Pippo ha 15 anni che per un cane di taglia media è già una bella età. Quel cane – da sotto i tavoli, punto privilegiato di osservazione di un cane “da bar” – ha visto il rione cambiare, le attività economiche modificarsi, negozi chiudere ed altri riaprire.

«A un cliente è morto il cane dieci giorni fa. Non riesco a pensare come starò io quando verrà a mancare il mio Pippo, compagno di vita da 14 anni. Per mesi e mesi mi chiederanno di Pippo, e a me verrà il magone tutte le volte, per chissà quanto tempo».

Adriana Morlacchi

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