MILANO – «Dobbiamo iniziare a considerarci parte integrante del paesaggio», racconta così Ami Vitale. La fotografa del National Geographic durante la realizzazione del calendario Lavazza 2019, Good to Earth. Perché proprio la sensibilizzazione ambientale è al centro dei prossimi 12 mesi di Lavazza.

Calendario Lavazza 2019, in un video gli artisti coinvolti

Hula, Mantra, Saype, Gomez, Millo e Gerada. Sono loro, oltre alla fotografa e a Francesca Lavazza, a raccontare il significato dietro questa operazione. Il calendario Lavazza, infatti, è molto più di una semplice agenda da appendere in casa. Fa parte anzi di un vero e proprio progetto che veicola messaggi importanti. Una richiesta al consumatore affinché possa essere più sensibile verso la natura.

«L’arte viene dopo la natura», spiega infatti Mantra. «Ha donato un’essenza all’arte». E anche Millo capisce che sia necessario dipingere «città più sostenibili».

Qui un assaggio del video in Italiano del calendario 2019

Per comprendere cosa sta dietro questi dodici mesi di fotografie paesaggistiche, non basta quindi ammirarle durante il passare dei mesi. Ad aiutare a carpire più a fondo la filosofia che ha unito l’artista a Lavazza, circolano dei filmati esplicativi.

La parte dedicata alle riprese in Marocco per il calendario 2019

Ogni zona immortalata dall’artista ha un retroscena che amplia il discorso sulla sostenibilità e il rispetto dell’ambiente.

La narrazione sulle pitture realizzate sull’erba .

Il paesaggio della Colombia

Altre immagini dal calendario

Anche il contributo di Michele Mariani dell’Agenzia Armando Testa

A seguire, il panorama del Belgio

Uno sguardo sul Mantra (Kenya)

La parte su Gerada (Marocco)

Vista sul kenyota

Il Film (corto)

Un 2019 nel Gomez (Thailandia)

La Svizzera immortalata da Vitale

Ancora, Svizzera, Hula

La parola a Francesca Lavazza

Il paesaggio (Thailandia)

In Millo (Belgio)

 

calendario lavazza 2019
La copertina del calendario Lavazza 2019