mercoledì 10 Aprile 2024
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Accordo Autogrill-Kimbo se l’espresso (napoletano) è fatto su misura

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MILANO – L’accordo tra Autogrill, la prima catena di caffetterie italiane, e Kimbo ha suscitato commenti tra gli addetti ai lavori, non tutti benevoli. Ora un articolo apparso nell’edizione di sabato del Corriere della Sera svela che all’origine dell’accordo c’è anche un’indagine dell’Ipsos secondo cui per tre Italiani su dieci, ma tra gli intervistati proprio per Autogrill, identificano il caffè espresso con Napoli.

Voi che cosa ne pensate? Se c’ è un rito al quale gli italiani non rinunciano nemmeno in tempo di crisi, lo dichiarano due su tre (e qualcosa di più tra chi viaggia), è quello del caffè. Il caffè che identifica l’Italia nel mondo quanto il Colosseo o la pizza.

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Il caffè che è sinonimo di ricarica (soprattutto al Nord), di break (più al Centro), di socializzazione (al Sud) ma anche (trasversalmente) di tuffo in se stessi. Ma quale caffè? Sicuramente espresso.

E quale sarà l’espresso dell’accordo?

Un’ indagine condotta da Autogrill attraverso esperienze raccontate (1.800 interviste raccolte da Ipsos) e prove al bancone (2.500 assaggi di un caffè «misterioso») rivela che per gli italiani caffè vuol dire Napoli. E che l’ espresso non è più unico ma declinato secondo le esigenze di un particolare momento.

Da qui la scelta del gruppo leader nei servizi di ristorazione per chi viaggia di affidare a un marchio napoletano la messa a punto di una miscela ad hoc e direttamente ai suoi clienti la prova del nove: dagli inizi di marzo nei 600 bar italiani sotto l’ insegna della grande «A» (più di 120 milioni di caffè l’ anno) ha debuttato il caffè «made by» Kimbo, dalla prossima estate la nuova miscela approderà in altri 270 bar sparsi in Europa.

Una miscela di base unica che dà vita, come richiesto dagli stessi clienti, a tanti espresso a seconda dei diversi momenti

Così che al «mi dia un espresso» è subentrato il «mi dia quell’ espresso»: il Quotidiano, l’ espresso energizzante del mattino; il Racconto, le edizioni limitate à la carte (a partire dal Prezioso, tostatura media con sentori di spezie, liquirizia e pepe); il Romanzo, l’ espresso goloso arricchito da panna, riccioli di cioccolato, nocciola. Tra tutti è quest’ ultimo, «coccola irrinunciabile» in un momento di crisi, il caffè che ha registrato l’ aumento più forte nelle vendite di Pasqua.

Del resto più della metà degli italiani va a prendere l’ espresso fuori casa almeno una volta la settimana (in prevalenza persone tra i 45 e i 54 anni, residenti nel Nordovest e nel Centro Italia, soprattutto in provincia). Per uno su tre è un rito quotidiano, per chi viaggia un rito sacro. Le loro storie in miniatura, Storie di caffè in 150 caratteri, fino a metà maggio verranno raccolte in Rete (www.storiedicaffe.it). Le più votate potranno essere lette da luglio sulle bustine di zucchero Autogrill. Un rito nel rito.

Alessandra Mangiarotti

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