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Ue-Vietnam, raggiunta l’intesa per il libero scambio

Dovrebbe entrare in vigore nel 2017 e sarà il primo di questo tipo con un Paese in via di sviluppo: verranno abbattute il 99% delle barriere doganali. I negoziati sono durati due anni e mezzo

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BRUXELLES – Dopo due anni e mezzo d’intense negoziazioni l’Unione europea e il Vietnam hanno raggiunto un accordo di principio per la firma del trattato di libero scambio.

Ad annunciarlo è stata la commissaria al Commercio, Cecilia Malmstrom, che ha parlato di un “accordo bilanciato che permetterà di aumentare gli scambi commerciali con una delle economie più dinamiche dell’Asia”.

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L’intesa “imposta un modello nuovo, migliore e più moderno per gli accordi di libero scambio fra l’Ue e i Paesi in via di sviluppo – ha continuato Malmstrom – e stabilisce buoni standard per le relazioni commerciali fra l’Ue e l’intero Sud-est asiatico”.

Le aziende che dipendono dalle esportazioni, e in cui lavorano 31 milioni di lavoratori europei, avranno un accesso preferenziale al mercato vietnamita, che conta 90 milioni di consumatori, e allo stesso tempo gli esportatori del Vietnam potranno far arrivare più facilmente i loro prodotti nell’Unione.

Il trattato prevederà anche un nuovo sistema bilaterale per la soluzione delle dispute fra Ue e Vietnam riguardo al rispetto del trattato stesso, oltre che per la tutela degli investitori stranieri.

I TEMPI – Ora che un accordo di principio è stato raggiunto, le squadre di negoziatori dovranno continuare a lavorare per mettere a punto gli aspetti più tecnici del trattato, che in seguito dovrà essere sottoposto al Consiglio degli Stati membri e al Parlamento europeo.

“Considerati tutti i passaggi che devono ancora essere effettuati, contiamo che il trattato entri in vigore fra la fine del 2017 e l’inizio del 2018” ha specificato Malmstrom. È il primo accordo di questo tipo che viene raggiunto fra l’Ue e un Paese considerato in via di sviluppo. I negoziati erano cominciati nell’ottobre 2012.

BARRIERE DOGANALI – Verranno eliminate il 99% delle tariffe doganali. Il Vietnam cancellerà il 65% delle tasse sulle importazioni dei prodotti europei nel momento in cui il trattato entrerà in vigore, mentre la quota restante verrà eliminata gradualmente nei dieci anni seguenti.

L’Ue, invece, cancellerà le barriere doganali in maniera progressiva nell’arco di sette anni. Questo processo riguarderà sia i prodotti industriali che il cibo.

CLAUSOLA ANTI-CINESE – La Commissione ha tenuto a specificare che, a dispetto delle paure di molti, l’accordo con il Vietnam non spalancherà le porte del mercato europeo ai prodotti cinesi.

Per beneficiare del trattato di libero scambio, infatti, la merce importata dovrà rispettare regole ferree sulla provenienza: solo ciò che é stato effettivamente prodotto in Vietnam potrà arrivare nell’Ue senza tasse doganali. L’unica eccezione consentita riguarderà la merce fabbricata in Corea del sud, con il quale l’Unione ha già particolari rapporti commerciali di libero scambio.

MARCHI DI ORIGINE – L’accordo permetterà a 169 prodotti riconosciuti in Europa come d’origine geografica protetta di godere dello stesso trattamento anche in Vietnam.

Significa che, ad esempio, i marchi “parmigiano reggiano” e “champagne” verranno tutelati in Vietnam esattamente come nell’Ue saranno considerati protetti alcuni prodotti tipici vietnamiti, come il tè Môc Châu e il caffé Buôn Ma Thuôt. Il trattato permetterà anche di allungare in futuro la lista dei cibi d’origine geografica protetta.

APPALTI PUBBLICI – Le società europee potranno partecipare alle gare d’appalto bandite dallo Stato vietnamita (incluse quelle per la costruzione d’importanti opere pubbliche come strade e porti), dalle più grosse imprese statali, da 34 ospedali pubblici e dalle due più grandi città del Paese, Hanoi e Ho Chi Min city. Le aziende europee saranno le prime a godere di una tale libertà di accesso in Vietnam.

SOCIALE E AMBIENTE – Ue e Vietnam hanno stabilito che nel trattato entrerà anche un capitolo dedicato al commercio e allo sviluppo sostenibile. Fra gli impegni presi da entrambe le parti c’è anche quello d’applicare gli standard stabiliti dall’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) e di ratificare le convenzioni Ilo non ancora ratificate.

DIRITTI UMANI Il trattato conterrà una clausola legalmente vincolante che lo legherà all’accordo di partnership e cooperazione firmato da Ue e Vietnam nel giugno 2012. Questo significherà che il trattato di libero scambio potrà essere sospeso in caso di gravi violazioni dei diritti umani da parte di una delle due regioni.

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