venerdì 12 Aprile 2024
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Starbucks e Mc Donald’s contro l’agente patogeno che uccide: chiusi la metà dei locali in Cina

Starbucks ha invece annunciato la chiusura temporanea di metà dei propri punti vendita in Cina sui timori di contagio del coronavirus La catena di negozi di caffè non è la prima a chiudere negozi nel Paese: pochi giorni fa anche McDonald's aveva annunciato una decisione simile

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MILANO – Sui giornali e i telegiornali gli aggiornamenti sulla diffusione del coronavirus registrano ogni giorno numeri diversi tra contagiati e decessi. L’allarmismo si diffonde veloce quanto la malattia e, in Cina, non c’è un cittadino che vada in giro sprovvisto della sua mascherina sul viso. In questo quadro quasi apocalittico, i grandi marchi certo non potevano rimanere illesi dall’epidemia. Le catene di caffetteria e di ristorazione sono spazi dove le persone si incontrano… e si infettano. Vediamo quali strategie contro il contagio hanno adottato Starucks, Mc Donald’s e Toyota, da ansa.it.

Coronavirus: “in malattia”, le multinazionali

Il coronavirus fa paura e molte società corrono ai ripari per contenere il contagio.
Toyota ha interrotto la produzione in Cina fino al 9 febbraio, per i timori che l’infezione si diffonda ancora più rapidamente. “Considerati vari fattori, tra cui le linee guida dei governi locali e regionali e la situazione della fornitura di componenti, a partire dal 29 gennaio, abbiamo deciso di interrompere le operazioni nei nostri stabilimenti in Cina fino al 9 febbraio” – ha annunciato il portavoce della casa automobilistica – Maki Niimi. “Monitoreremo la situazione e prenderemo eventuali ulteriori decisioni sulle operazioni il 10 febbraio”.

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Starbucks ha invece annunciato la chiusura temporanea di metà dei propri punti vendita in Cina sui timori di contagio del coronavirus

La catena di negozi di caffè non è la prima a chiudere negozi nel Paese: pochi giorni fa anche McDonald’s aveva annunciato una decisione simile. Alla fine del 2019 Starbucks contava in Cina 4.292 negozi, il 16% in più del 2018.

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