venerdì 19 Aprile 2024
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Confcommercio riunisce a Firenze gli Stati Generali sulla caffetteria “che è in crescita”

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FIRENZE – La Confcommercio fiorentina ha riunito martedì al Grand Hotel Baglioni gli Stati Generali della Caffetteria. L’incontro si svolge a un anno di distanza da quello degli Stati Generali della Ristorazione. L’obiettivo è stato ancora una volta quello di fare il punto sull’andamento e l’evoluzione del settore, in un momento di grandi cambiamento nel comparto del fuori casa.

Riprendiamo la cronaca dell’incontro scritta per La Nazione da Maurizio Costanzo.

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Vedersi con gli amici per un caffè, fare colazione leggendo i quotidiani, scambiare due chiacchiere sull’attualità, essere accolti con un sorriso dal barista. Sono piccoli gesti che caratterizzano la qualità del nostro vivere quotidiano. Ma come sono cambiati i bar nell’ultimo periodo? E quale futuro si apre per il settore?

Se ne è discusso agli Stati Generali della Caffetteria

E proprio perché i consumatori hanno diritto ad avere il massimo dall’esperienza, in cui il professionista attento deve avere il controllo di tutto il processo lavorativo e produttivo necessario per servire il vero espresso italiano, ad un anno di distanza dalla prima convocazione degli Stati generali della Ristorazione, e dopo aver fatto il punto con i ristoratori, Confcommercio ha chiamato a raccolta a Firenze questa volta i titolari dei caffè.

Per delineare il quadro del settore. E così il gotha dei bar storici e più ‘glamour’ di Firenze e provincia si è ritrovato martedì al summit al Grand Hotel Baglioni.

Gli Stati Generali della Caffetteria sono stati una preziosa occasione per analizzare la situazione attuale del settore, che insieme a quello ristorativo resta il fiore all’occhiello della proposta turistica toscana, tanto più che le caffetterie storiche sono tra i principali elementi di attrazione per i turisti.

Il direttore di Confcommercio Toscana, Franco Marinoni, che ha moderato l’incontro insieme ad Aldo Cursano, vicepresidente vicario nazionale e presidente regionale della Fipe, la federazione italiana dei pubblici esercizi, spiega: “Grazie al cambiamento degli stili di vita degli italiani, che sempre più spesso per lavoro e non solo mangiano fuori casa, e grazie alla crescita del turismo, il comparto è in netta crescita, come nel centro storico di Firenze, dove l’apertura di bar e ristoranti negli ultimi dieci anni ha sopperito alla chiusura dei negozi di vicinato, per una città sempre più a misura di turisti e meno di residenti.

Tuttavia il boom dei pubblici esercizi non sempre si è accompagnato con una vera crescita qualitativa

Si sono affacciati anche imprenditori improvvisati, che, per il tempo che resistono, fanno concorrenza alle imprese storiche”. “Ecco perché – prosegue Marinoni – abbiamo chiamato agli Stati Generali rappresentanti di eccellenza delle caffetterie più illustri del territorio: da quelle storiche come il Caffè Paszkowski o Gilli; fino al “recuperato” Giubbe Rosse che a maggio riaprirà con nuove proprietà e gestione.

Poi nuovi locali di tendenza come Ditta Artigianale, che si è appena aggiudicata il premio Barawards 2019 come miglior caffetteria d’Italia

“Vogliamo difendere la professionalità e quel modello di accoglienza dell’Italian bar che ha fatto scuola in tutto il mondo. E che ora viene messo in discussione da chi si improvvisa in un mestiere che richiede invece grande competenza e preparazione – spiega il presidente di Fipe Toscana Aldo Cursano -. Per noi italiani il caffè è un valore identitario che dobbiamo salvaguardare”.

All’incontro hanno partecipato anche Luciano Sbraga, direttore dell’ufficio studi della Fipe Federazione Italiana Pubblici Esercizi; il presidente di Format Research Pier Luigi Ascani, che ha presentato una indagine congiunturale sui bar fiorentini; l’imprenditore Francesco Sanapo, pluripremiato campione italiano di caffè e “coffee lover”, che ha presentato il progetto di una scuola di formazione sul caffè. E gli esperti di The Data Appeal Company, che metteranno a disposizione delle caffetterie presenti una App che, in tempo reale, permetterà loro di conoscere la propria web reputation, ovvero come i clienti italiani e stranieri parlano di loro su social e sui siti.

Maurizio Costanzo

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