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Prima colazione, col caffè: ecco perché non bisogna saltarla, anche se si è a dieta

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MILANO — L’importanza della prima colazione ai fini di una corretta ed equilibrata alimentazione viene ribadita in un’analisi a firma di Martina Brusini pubblicata sul sito Leonardo.it, che vi proponiamo di seguito.

La prima colazione è un pasto fondamentale e in quanto tale non andrebbe mai trascurata. Come spiega la nutrizionista e docente Silvia Migliaccio, saltare la prima colazione, o non assumerla in maniera adeguata, contribuisce all’aumento di peso, in ogni fascia di età.

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La colazione dovrebbe, al contrario, essere un pasto completo, leggero e digeribile (anche per chi sta seguendo un regime ipocalorico) e prevedere tutti i nutrienti (carboidrati, proteine, grassi, vitamine e sali minerali), mentre a livello di energia dovrebbe coprire il 20-25% delle calorie complessive giornaliere.

Come cominciare bene la giornata

Partendo da questi presupposti, l’Osservatorio Doxa – Aidepi “Io comincio bene” ha quindi avviato un’indagine volta ad esplorare il rapporto tra italiani e dieta, con un focus sulla prima colazione.

Dai risultati emerge che, intrapresa la dieta (qualunque essa sia), il 51% degli italiani tende a modificare il proprio modo di fare colazione, ma fortunatamente solo il 2% della popolazione decide di saltarla completamente.

Un italiano su 2 pensa tuttavia che sia più indicata una colazione proteica; il 56% degli italiani ritiene che per dimagrire sia necessario eliminare i dolci dalla colazione, mentre il 28% degli italiani pensa che sarebbe meglio consumare solo un frutto a colazione.

I falsi miti

I dati emersi dall’indagine “Colazione & dieta”, realizzata dall’Osservatorio Doxa-Aidepi “Io comincio bene”, evidenziano quindi l’esistenza di numerosi falsi miti riguardanti la colazione, alcuni dei quali assolutamente controproducenti per chi desidera perdere peso.

Cerchiamo dunque di sgombrare il campo dalle errate credenze con l’aiuto della nutrizionista Silvia Migliaccio.

La prima colazione è pasto fondamentale per chi vuole perdere peso, spiega la dottoressa. Perché sia equilibrata, è importante siano presenti alimenti solidi ricchi di carboidrati (semplici e complessi), latte o yogurt (o altre bevande, come tè, infusi, centrifughe, ecc.) e frutta di stagione.

Variare nel corso della settimana

Via libera dunque a prodotti come pane, biscotti, fette biscottate, cereali e muesli. Anche il latte, se tollerato, è una bevanda alla quale non è necessario rinunciare. Questo perché apporta una quota di proteine e grassi utili a stimolare il senso di sazietà. Senza contare che latte e derivati contengono buone quantità di calcio e fosforo.

È inoltre consigliabile consumare sempre un frutto di stagione, fonte di fibre, sali minerali, vitamine e polifenoli. Buona norma è infine variare e alternare diversi tipi di colazione nel corso della settimana.

Di seguito alcuni menù consigliati per chi sta seguendo una dieta ipocalorica:

  • Menù da 150/200 calorie: un tè o un cappuccino (100 ml di latte parzialmente scremato con caffè a piacere). Un cucchiaino di zucchero oppure di miele, una merendina a piacere. Oppure due fette biscottate con un cucchiaino di crema spalmabile alle nocciole, marmellata, o miele.
  • Menù da 180/200 calorie: un bicchiere di latte parzialmente scremato (150 g), caffè, un cucchiaino di zucchero o miele; due fette biscottate (oppure 20 g di biscotti, 20 g di cereali, o 20-30 g di muesli). Oppure una fetta biscottata e un frutto (mela, pera, una banana piccola, una pesca; due albicocche, un kiwi, o 150 g di fragole, ananas o frutti rossi).
  • Per un menù da 200 calorie: uno yogurt magro bianco o alla frutta da g 125, frutta fresca (g.150); muesli o fiocchi d’avena (g.20).

Martina Brusini

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