SUSEGANA (Treviso) – Barista Attitude vola a Chicago con Pilot, la macchina per espresso progettata per semplificare anche la vita dei baristi che muovono i primi passi nel mondo del caffè professionale. Con il suo nome evocativo, Pilot si propone come una vera guida per chi affronta i primi viaggi nell’estrazione. Ispirata alla figura del capitano che naviga con maestria anche nelle acque più agitate, è la prima single boiler firmata Barista Attitude e rappresenta una svolta per chi cerca uno strumento intuitivo, accessibile e di altissima qualità.
Barista Attitude a Chicago con Pilot
Sarà possibile scoprirla dal vivo allo stand 7666 – North Building, dove il team Barista Attitude accoglierà i visitatori per mostrare da vicino tutte le caratteristiche della macchina.
Perfetta per contesti dinamici come le grandi catene o i locali ad alto volume, Pilot unisce ergonomia, compattezza e funzionalità intelligenti.
L’accesso semplificato ai menu, il controllo preciso della pre-infusione e le impostazioni programmabili per ogni gruppo rendono ogni estrazione affidabile e facilmente replicabile, anche per i baristi alle prime esperienze.
Tra i punti di forza spicca la lancia a vapore anti-scottamento a sbalzo, posizionata frontalmente per favorire il flusso di lavoro e offrire massima libertà di movimento.
Il retro di Pilot (immagine concessa)
Il sistema Super Dry e l’opzione autosteamer completano un set tecnico pensato anche per la formazione, mantenendo sempre alta la qualità in tazza, soprattutto nelle bevande a base latte.
Anche il design è in perfetta sintonia con la filosofia Barista Attitude: estetica raffinata, componentistica facilmente accessibile e un esclusivo colore petrolio che la rende un gioiello riconoscibile all’interno della gamma.
Pilot è più di una macchina: è un compagno di viaggio per chi vuole iniziare a fare sul serio con il caffè. Chicago sarà un’altra tappa di questo importante volo verso l’eccellenza.
Corrado Peraboni, amministratore delegato di IEG (immagine concessa)
RIMINI – Il Consiglio di Amministrazione di Italian Exhibition Group S.p.A. (“IEG” o la “Società”) (per Borsa Italiana S.p.A.: IEG) società leader in Italia nell’organizzazione di eventi fieristici internazionali e quotata su Euronext Milan, mercato regolamentato organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., riunitosi il 13 maggio ha approvato il resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025.
L’amministratore delegato del Gruppo Italian Exhibition Group, Corrado Arturo Peraboni, ha così commentato:
“Gli ottimi risultati del primo trimestre del 2025 segnano un ulteriore passo avanti nel percorso di crescita del Gruppo tracciato con il piano strategico. La robusta crescita organica nel trimestre è stata accompagnata dal contributo delle nuove acquisizioni. A livello internazionale nel 2025 abbiamo accelerato infatti lo sviluppo del portafoglio prodotti con acquisizioni nel segmento fieristico in Brasile con “Fenagra”, Fiera Internazionale dell’Agroindustria e della nutrizione animale in un’area geografica ad alto potenziale di sviluppo, e abbiamo lanciato la prima edizione in Arabia Saudita di un evento nel settore Wellness con il “Riyadh Muscle”, geo-clonazione di un evento proprietario negli Emirati Arabi.
Parallelamente abbiamo potenziato lo sviluppo della divisione servizi, completando l’acquisizione di Immaginazione, operatore specializzato in servizi di grafica ed allestimento per gli eventi congressuali, che ci consente di integrare verticalmente e completare la nostra offerta.
I risultati del primo trimestre 2025 sottolineano ancora una volta la solidità degli eventi di punta del portafoglio, tra cui Sigep, Vicenzaoro e ‘KEY’, il cui sviluppo ha contribuito a conseguire nel primo trimestre dell’anno una crescita del fatturato di oltre il 15%. Proseguono secondo le tempistiche definite anche gli investimenti sui quartieri fieristici che ci permetteranno di sostenere ulteriormente la crescita dei prossimi anni.”
(dati concessi)
Il Gruppo Italian Exhibition Group chiude il primo trimestre 2025 con ricavi pari a 102,8 milioni di Euro, in aumento di 14,0 milioni di Euro rispetto agli 88,9 milioni di Euro registrati nel medesimo periodo dell’anno precedente.
La crescita del periodo continua ad essere trainata dallo sviluppo dei flagship event in portafoglio nella linea di business eventi organizzati per circa 11,1 milioni di euro, nonché dalla divisione congressuale che contribuisce alla crescita del fatturato per 2,6 milioni di Euro.
Il primo trimestre di Italian Exhibition Group beneficia inoltre di variazione del perimetro di consolidamento a seguito delle acquisizioni per circa 1,1 milioni di euro e ad anticipazione di alcuni eventi in calendario che contribuiscono al fatturato del primo trimestre per 2,1 milioni di euro. La crescita a parità di perimetro è stata pari al 7,6% YoY.
L’ Adjusted EBITDA è pari a 38,2 milioni di euro, in miglioramento di 3,9 milioni di euro, rispetto al 31 marzo 2024, quando il Gruppo Italian Exhibition Group registrava una marginalità operativa lorda pari a 34,3 milioni di euro.
L’Adjusted EBITDA margin è pari al 37,1%, rispetto al 38,6% del 31 marzo 2024, risente di un mix di vendita meno favorevole rispetto al primo trimestre 2024 e della maggiore incidenza dei costi di struttura.
L’EBIT Adjusted ammonta a 33,3 milioni di Euro, in aumento di 3,3 milioni di Euro rispetto primo trimestre 2024 al 32,4% dei ricavi, rispetto al 33,8% del 31 marzo 2024.
Il Gruppo chiude il trimestre con un utile pari a 21,5 milioni di euro, rispetto ai 23,3 milioni di Euro del 31 marzo 2024, nonostante la normalizzazione del tax rate che passa dal 19,7% del primo trimestre 2024 al 33,0% al 31 marzo 2025, con un aumento dell’onere fiscale del periodo di circa 4,9 milioni di Euro.
Con riferimento all’unico settore operativo del Gruppo quale quello della “Realizzazione di fiere, eventi e servizi correlati” si riportano nel seguito i dati relativi ai ricavi disaggregati per linea di business:
(dati concessi)
I ricavi della linea di business rappresentata dagli Eventi Organizzati, che rappresentano il 73% del fatturato del Gruppo al 31 marzo 2025, sono stati pari a 74,9 milioni di Euro, in aumento di 10,1 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. La variazione incrementale del fatturato ha come driver principale la componente organica dei volumi pari a 7,8 milioni di Euro che ha riguardato in particolare alcuni eventi core del portafoglio quali “Sigep World” e “KEY – The Energy Transition Expo”, ma anche il lancio del primo evento internazionale di fitness e bodybuilding in Arabia Saudita con “Riyadh Muscle”.
Le variazioni dell’area di consolidamento hanno contribuito al fatturato del primo trimestre dell’anno per 1,1 milioni di Euro con la prima edizione dell’evento “Palakiss” concomitante a “VicenzaOro January”, mentre le variazioni del calendario fieristico hanno portato l’anticipazione di alcuni eventi tra i quali “MIR – Multimedia Integration Expo” che hanno inciso sul fatturato del Gruppo per circa 2,1 milioni di Euro.
Gli Eventi Ospitati hanno registrato complessivamente ricavi per 0,4 milioni di Euro sostanzialmente stabili rispetto a quanto consuntivato alla chiusura del primo trimestre 2024 (0,5 milioni di Euro al 31 marzo 2024).
Gli Eventi Congressuali hanno consuntivato complessivamente nelle due sedi di Rimini e Vicenza ricavi per 5,5 milioni di Euro, in crescita di 2,6 milioni di Euro (+87,7% rispetto ai 2,9 milioni di Euro del 31 marzo 2024). In questo segmento il mix ha visto un incremento degli eventi corporate rispetto agli associativi, con un incremento della partecipazione media di oltre il 60%, nonché il raddoppio delle durate medie degli eventi.
I ricavi al 31 marzo 2025 imputabili al segmento dei Servizi Correlati ammontano a 20,8 milioni di Euro (20,0 milioni di Euro al 31 marzo 2024), in aumento di 0,8 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, di cui 0,3 milioni di Euro collegati alla crescita organica e 0,3 milioni di Euro ad effetti calendario e 0,2 milioni di Euro all’inclusione nel perimetro di consolidamento di Immaginazione S.r.l..
Editoria, Eventi Sportivi e Altre Attività con l’attività editoriale nei settori Turismo (TTG Italia e InOut) e Orafo (VO+ e Trendvision), gli eventi di natura sportiva e altri ricavi aventi natura residuale hanno sviluppato complessivamente ricavi di periodo per 1,2 milioni di Euro, in aumento di 0,6 milioni di Euro rispetto al 31 marzo 2024.
I Costi Operativi al 31 marzo 2025 sono pari a 51,3 milioni di euro (43,9 milioni di Euro al 31 marzo 2024) con un’incidenza percentuale sul fatturato sostanzialmente stabile al 49,8% (49,4% al 31 marzo 2024).
Il Valore Aggiunto registrato nel primo trimestre 2025 è pari a 51,6 milioni di Euro, in aumento di 6,6 milioni di Euro rispetto al primo trimestre 2024 (45,0 milioni di Euro) ed è pari al 50,2% dei ricavi, sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente in cui l’incidenza percentuale sul fatturato era pari al 50,6%.
Il Costo del lavoro al 31 marzo 2025 è pari a 13,4 milioni di euro, in aumento di 2,7 milioni di Euro rispetto allo stesso trimestre 2024 quando era pari a 10,7 milioni di euro.
L’incidenza sul fatturato si attesta al 13,0% rispetto al 12,1% del 31 marzo 2024. Le variazioni del periodo sono rappresentate per 0,7 milioni di Euro dall’internalizzazione di alcuni servizi di allestimento negli Stati Uniti, da variazioni dell’area di consolidamento per 0,4 milioni di Euro e per la parte residuale alle politiche di aggiornamento retributivo e di assunzione nell’ambito della nuova struttura organizzativa.
Il Margine Operativo Lordo Adjusted (EBITDA Adjusted), ammonta a 38,2 milioni di euro, in miglioramento di 3,9 milioni di Euro rispetto medesimo periodo del 2024, in cui risultava essere pari a 34,3 milioni di Euro.
Il Risultato Operativo Adjsted (EBIT Adjusted) del Gruppo al 31 marzo 2025 si attesta a 33,3 milioni di euro, in miglioramento di 3,3 milioni di Euro rispetto al primo trimestre 2024, esprime una redditività percentuale del 32,4%.
La Gestione Finanziaria al 31 marzo 2025 è negativa e pari a 1,2 milioni di Euro (al 31 marzo 2024 era pari 1,0 milioni di euro), principalmente imputabile all’incremento degli oneri finanziari collegati all’applicazione del principio contabile IFRS16 che assorbono la riduzione del costo dell’indebitamento finanziario a lungo termine.
Il Risultato Prima delle Imposte al 31 marzo 2025 è pari a 32,1 milioni di euro, in miglioramento di 3,0 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024.
Le Imposte sul reddito sono pari a 10,6 milioni di euro, l’onere fiscale effettivo è pari al 33,0%, rispetto al 19,7% rilevato al 31 marzo 2024, quando la stima delle imposte beneficiava dell’utilizzo perdite fiscali pregresse.
Il Risultato del Periodo del Gruppo ammonta a 21,5 milioni di euro, registra una variazione di 1,8 milioni di euro rispetto ai 23,3 milioni di euro del 31 marzo 2024.
Il Capitale Investito Netto, pari a 227,5 milioni di euro (201,0 milioni di euro al 31 dicembre 2024), registra nel trimestre una variazione in aumento di 26,6 milioni di euro, principalmente attribuibile al Capitale Circolante Netto, negativo per 49,4 milioni di euro (76,1 milioni di euro al 31 dicembre 2024), la cui variazione pari a 26,7 milioni di euro è conseguente al rilascio degli acconti e dei ricavi differiti rilevati a dicembre 2024 sugli eventi del primo trimestre 2025.
Il Capitale Immobilizzato pari a 285,6 milioni di euro segna una variazione in aumento di 0,3 milioni di euro (285,2 milioni di euro al 31 dicembre 2024) imputabile ad investimenti effettuati nel periodo, inclusivi dei diritti d’uso e degli effetti della variazione dell’area di consolidamento per 5,0 milioni di euro e all’iscrizione di ammortamenti di periodo per 4,7 milioni di euro.
La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 31 marzo 2025 è pari a 71,2 milioni di euro, in aumento di 9,0 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2024, in cui era pari a 62,2 milioni di euro.
La generazione di cassa operativa nel trimestre è stata pari a 1,3 milioni di euro è influenzata dall’andamento del Capitale Circolante Netto che si riduce per effetto della stagionalità degli eventi fieristici del primo trimestre e per le tempistiche di pagamento degli investimenti di espansione rilevati nell’ultimo trimestre 2024.
Lara, Giulia e Giorgio Caballini tagliano la torta (immagine concessa)
CONEGLIANO (Treviso) – Giorgio, Lara e Giulia Caballini di Sassoferrato condividono il grande successo dell’inaugurazione della nuova sede che si è tenuta venerdì 09 nel reparto produttivo ed è poi proseguita nell’area degli uffici e nella speciale cornice dell’Auditorium Conte Vincenzo Caballini di Sassoferrato.
Un traguardo epocale per la torrefazione, celebrato insieme a più di 340 ospiti tra autorità, partner, collaboratori e amici che hanno voluto essere presenti in questo momento speciale.
La cerimonia si è svolta in un clima di entusiasmo e partecipazione, culminando con la visita guidata agli spazi produttivi e un brindisi conviviale.
Insieme a una nutrita rappresentanza delle Forze dell’Ordine, sono state raccolte significative testimonianze di sostegno e ammirazione da parte del mondo politico, a conferma della rilevanza del percorso intrapreso finora.
La sala dell’evento (immagine concessa)
Erano presenti sindaco di Conegliano Fabio Chies, le consigliere provinciali Paola Chies e Olga Rilampa e, in rappresentanza del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste il Senatore Luca De Carlo.
E ancora, il consigliere regionale Alberto Villanova, il presidente della Camera di Commercio Treviso-Belluno Dolomiti Mario Pozza, il Questore di Treviso Alessandra Simone, la presidente di Confindustria Veneto Est Paola Carron con il Direttore Generale Gian Marco Russo.
Un sentito ringraziamento della torrefazione va a tutti gli ospiti intervenuti, che con la loro presenza hanno conferito ancora maggiore significato a questa giornata: Walter Bertin, Vicepresidente Confindustria Vento Est con delega al Territorio di Treviso, alla Transizione Ambientale ed ESG Roberto Bottoli Presidente Sistema Moda di CVE e titolare del Lanificio Bottoli, Mario Paronetto referente per il Gruppo Sostenibilità di CVE e Debora Basei, direttrice creativa di “Ricrearti”.
Questa nuova sede rappresenta non solo un ampliamento degli spazi, ma soprattutto una visione proiettata al futuro, con l’obiettivo di offrire soluzioni sempre più efficaci, sostenibili e all’altezza delle sfide del mercato, senza mai perdere il legame con il territorio.
Il taglio del nastro ha coinvolto anche tutti i collaboratori e gli agenti di commercio della torrefazione, che sono saliti insieme sul palco per affiancare la dirigenza nel tradizionale gesto inaugurale, simboleggiando così il valore dell’impegno collettivo e dello spirito di squadra che caratterizzano Dersut.
Al termine dell’evento sono stati consegnati dei cadeaux che rappresentano l’impegno per la sostenibilità sociale e ambientale: le Dersut Bag del laboratorio “Ricrearti Lab”. Queste piccole borse sono state infatti confezionate dalla Scuola Don Bosco, dall’ Associazione Piccola Comunità Onlus e dall’Associazione il Pesco di Mogliano V.to, utilizzando scarti delle bobine e sacchi di juta del caffè Dersut, insieme a rimanenze della produzione AKU utilizzate come lacci. L’omaggio delle Dersut Bag è stato completato da una confezione della prima miscela Plus Oro, nel nuovo packaging, e da un bindello realizzato con carta e pula/silverskin di caffè Dersut (sottoprodotto del processo di tostatura), nato dalla collaborazione con la cartiera Favini.
Questo piccolo tagliandino di carta ha anticipato l’ambizioso obiettivo aziendale di iniziare a produrre i materiali marketing cartacei utilizzando la pula/silverskin con l’intento di ridurre l’impiego di cellulosa vergine e promuovere un modello di economia circolare.
Il Gran Caffè Gambrinus di Napoli ha celebrato in occasione della giornata del 13 maggio il World Cocktail Day. Protagonisti sono stati i drink classici con sapori tipici campani. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione dell’Ansa.
Il World Cocktail Day al Gran Caffè Gambrinus
NAPOLI – Il 13 maggio il Gran Caffè Gambrinus ha festeggiato il World Cocktail Day. L’ingresso era gratuito con dimostrazioni e degustazioni promosse dal Gran Caffè Gambrinus e dalla sezione campana di Aibes, l’Associazione Italiana Barman.
Di scena i drink classici con incursioni di ingredienti e quindi sapori tipici campani: l’Espresso Martini che si realizza con la miscela utilizzata al Gambrinus, poi c’è il drink New York Sour con aglianico del territorio e tanti altri abbinamenti creativi.
Tra dimostrazioni, focus e degustazioni, protagonisti anche i barmen del locale Domenico Lucarelli e Francesco Oliviero.
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Barrette di cereali fatte in casa (immagine concessa)
MILANO – Con l’avvicinarsi della stagione estiva, torna la voglia di rimettersi in forma. Attività fisica, aumento del consumo di acqua, accorgimenti per avere un buon sonno. Sono solo alcuni dei fattori che posso aiutare a ritrovare la forma fisica che più desideriamo. Una strategia di successo che non può prescindere da un’alimentazione equilibrata, leggera e uno stile di vita sano. In questo senso, adottare piccoli accorgimenti, come ridurre la quantità di zuccheri semplici assunti, sostituendole con le dosi consigliate di dolcificanti non calorici, può contribuire a ridurre l’apporto calorico complessivo, coadiuvando uno stile di vita sano.
Parola degli esperti, il professor Luca Piretta, medico gastroenterologo, nutrizionista e professore di allergie e intolleranze alimentari presso l’Università Campus Bio Medico di Roma, e il professor Carlo LaVecchia, Ordinario di Statistica Medica ed Epidemiologia all’Università di Milano, Temporary advisor OMS a Ginevra e membro dell’Advisory Board dell’Associazione Internazionale Dolcificanti, che, insieme a Unione Italiana Food – Gruppo Edulcoranti, fanno chiarezza proprio sui cosiddetti dolcificanti, tra falsi miti e consigli per un corretto utilizzo.
È fondamentale ricordare che l’uso dei dolcificanti al posto dello zucchero non deve essere considerata una strategia per perdere peso trascurando la visione globale della dieta e dello stile di vita di un individuo. Rappresenta solo un supporto per aiutare a ridurre l’eccesso di zuccheri che costituisce uno degli errori alimentari frequenti.
I dolcificanti sono pericolosi: falso
Tutti gli edulcoranti usati in alimenti e bevande in Europa sono sottoposti a rigidi processi di controllo e approvazione da parte delle Autorità di sicurezza alimentare, come l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), l’FDA (Food and Drug Administration degli Stati Uniti) e la JECFA (comitato FAO/OMS sugli additivi alimentari). Nel processo di approvazione vengono anche stabilite le dosi giornaliere accettabili (DGA) che possono essere consumate in sicurezza e senza rischi per la salute.
I dolcificanti fanno ingrassare: falso
Gli studi più aggiornati dimostrano che gli edulcoranti hanno zero o pochissime calorie e, se usati al posto dello zucchero in una dieta equilibrata, possono aiutare nella gestione del peso (Rogers et al, 2016; Peters and Beck, 2016; Gibson et al, 2014). L’attuale mole di studi scientifici conferma, inoltre, che l’assunzione di edulcoranti ipocalorici non ha effetto sul senso di fame o sull’appetito (Toews et al, 2019).
I dolcificanti sono più favorevoli degli zuccheri sulle carie: vero
I dolcificanti sono incapaci di produrre carie dentale: non sono ingredienti fermentabili dai batteri del cavo orale, il che significa che non vengono scomposti dai batteri della bocca. L’EFSA riconosce invece che aiutano i denti a trattenere i minerali di cui hanno bisogno per mantenersi sani a lungo.
È consigliato assumere un tipo di dolcificante piuttosto che un altro: falso
I dolcificanti sono ingredienti alimentari usati al posto dello zucchero in molti alimenti e bevande per fornire un’alternativa dolce con poche o nessuna caloria aggiunta. In generale, sono ingredienti che possono essere anche centinaia di volte più dolci dello zucchero da tavola, per questo ne bastano quantità ridottissime per conferire il livello desiderato di dolcezza a cibi e bevande.
Non ci sono controindicazioni generali nell’assumere certi dolcificanti piuttosto che altri (se non per alcune specifiche patologie). Ciò che bisogna tenere presente è che i dolcificanti non devono essere un via libera all’assunzione indiscriminata di qualsiasi tipo di alimento solo perché “senza zucchero” per non generare un consumo eccessivo.
Mentre nelle bevande gli edulcoranti consentono di ridurre le calorie, negli alimenti solidi sono sostituiti da cereali e/o grassi, quindi non hanno impatto rilevante sulle calorie dell’alimento stesso.
Nessun effetto avverso dei dolcificanti sul microbiota intestinale: vero
Come ribadito da ISA – International Sweeteners Association, gli studi attuali non presentano alcuna evidenza chiara in termini di effetti avversi dei dolcificanti sul microbiota intestinale in dosaggi applicabili all’uso umano.
In aggiunta, i risultati degli studi sul metabolismo e sulla sicurezza, non dimostrano alcuna evidenza di un possibile meccanismo con un effetto rilevante dal punto di vista clinico sul microbiota intestinale[2].
L’aspartame non influisce sulla salute del cuore[3]: vero
Studi clinici sull’uomo confermano costantemente l’assenza di effetti avversi dell’aspartame sul controllo del glucosio, sui lipidi nel sangue, sulla pressione sanguigna o su altri indicatori di rischio di malattie cardiovascolari.
La ricerca clinica dimostra che i dolcificanti ipocalorici o a zero calorie come l’aspartame hanno un effetto neutro o moderatamente benefico sui fattori di rischio cardiometabolico come peso corporeo, controllo glicemico, pressione sanguigna, livelli lipidici e grasso epatico (McGlynn et al., 2022).
Inoltre, il meccanismo suggerito per l’aumento del rischio di aterosclerosi non è confermato negli esseri umani, poiché l’aspartame non causa un picco nel rilascio di insulina e non influisce in altro modo sul nostro controllo del glucosio ( Nichol et al, 2018 ; Greyling et al, 2020 ; Zhang et al, 2023 ). Numerosi studi clinici randomizzati, il gold standard nella ricerca clinica e nutrizionale, hanno indagato e confermato un effetto neutro dei dolcificanti ipocalorici/senza calorie sulle risposte glicemiche e insulinemiche negli esseri umani.
I dolcificanti rappresentano un contributo nel combattere il diabete: vero
Gli edulcoranti possono dare un contributo positivo all’interno di una dieta corretta ed equilibrata, perché offrono scelte alimentari più ampie e possono essere d’aiuto, nel caso del diabete di tipo 2, in quanto non alzano il livello di glicemia. Ciò vale anche per i soggetti prediabetici, ai quali è consigliato di controllare il peso e di ridurre il consumo di zuccheri per evitare che sviluppino un diabete clinico.
Il laboratorio Zucchero & co – L’impronta della dolcezza (immagine concessa)
BOLOGNA – Perseguire la sostenibilità non soltanto dal punto di vista ambientale, ma anche attraverso progetti ed iniziative di sensibilizzazione nei confronti del consumatore su temi oggi più che mai fondamentali, come l’importanza di un’alimentazione sana e bilanciata. È con questo spirito che Eridania, marchio leader della dolcezza, rilancia anche per il 2025 il laboratorioZucchero & co – L’impronta della dolcezza, un’attività ludico-educativa di divulgazione scientifica dedicata a bambini, studenti e appassionati di ogni età sul mondo della dolcificazione, alla scoperta dello zucchero in tutte le sue forme e aspetti.
Il laboratorio Zucchero & co – L’impronta della dolcezza
L’iniziativa, dopo il debutto nel 2023 al Festival della Scienza di Genova, è stata riproposta lo scorso anno in alcune delle più importanti manifestazioni di diffusione della cultura scientifica, come le Settimane della Scienza di Torino e BergamoScienza.
Quest’anno, l’attività verrà presentata, in una veste rinnovata durante la IX edizione del Food&Science Festival, evento unico di divulgazione scientifica di rilievo nazionale e internazionale che si terrà a Mantova da venerdì 16 a domenica 18 maggio. “Zucchero & co” arriverà poi anche a Bologna, in un prossimo appuntamento che si terrà in autunno nel capoluogo emiliano.
Il laboratorio, la cui realizzazione è stata curata dalla Cooperativa Ossigeno, realtà specializzata in progetti di comunicazione e divulgazione scientifica, è strutturato come un interessante viaggio attraverso gli elementi nutritivi, con particolare attenzione allo zucchero in tutte le sue forme, per comprenderne le origini e peculiarità e sfatarne i falsi miti.
In programma diverse attività interattive: tra schede didattiche, esperienze sensoriali, esperimenti di fisica e divertenti quiz, bambini, studenti e appassionati di ogni età potranno scoprire gli aneddoti e le curiosità che caratterizzano questo dolcissimo ingrediente, imparando quali siano le tecniche di produzione e come inserirlo in una dieta bilanciata. Tra gli obiettivi principali dell’iniziativa, infatti, vi è quello di imparare a distinguere fake news e notizie attendibili, così da capire quale sia la via migliore per scegliere un’alimentazione quanto più equilibrata, senza rinunciare a un pizzico di dolcezza.
“Dopo le bellissime esperienze degli scorsi anni, siamo felici di riproporre l’iniziativa anche nel 2025 – ha dichiarato Alessio Bruschetta, amministratore delegato di Eridania Italia – L’impegno che, come azienda, ci assumiamo nel campo dell’alimentazione responsabile parte anche dalla vicinanza ai consumatori: questo genere di attività a carattere ludico-educativo ci consentono di sensibilizzare un pubblico vario e di ogni età attraverso un’azione di divulgazione scientifica in grado di dare basi strutturate alle scelte di consumo”.
Bruschetta aggiunge: “I consumatori sono sempre più attenti e ricercano maggiori informazioni sul prodotto da acquistare, a maggior ragione se questo finirà sulle loro tavole. È perciò fondamentale informarli adeguatamente, accompagnandoli e aiutandoli a distinguere le fake news dalle notizie vere e attendibili e a fare scelte consapevoli”.
“Il futuro chiede dolcezza”: Eridania si prende cura del domani a 360 gradi
La responsabilità che si assume Eridania nel campo della corretta alimentazione è parte di un impegno globale dell’azienda nel perseguire obiettivi di sostenibilità aziendale trasversali, dal packaging ai trasporti, dai consumi energetici alle iniziative in campo sociale.
La sostenibilità di Eridania non va intesa in un’ottica unicamente ambientale, ma è un elemento intrinseco in tutte le attività: quelle che hanno a che fare con l’ambiente, con il territorio, ma anche con la salute e con il benessere delle persone. Proprio in questo concetto risiede la chiave della campagna continuativa lanciata nel 2022 “Il futuro chiede dolcezza”: un manifesto dell’impegno di Eridania e un appello alle persone a fare ciascuno la propria parte per addolcire il futuro del nostro Pianeta. In una visione più estesa di sostenibilità, che non sia solo ambientale, ma anche sociale e nutrizionale, Eridania è da anni accanto alla Croce Rossa Italiana per contribuire a dare supporto e sostegno a persone in difficoltà socioeconomica e nuclei familiari fragili.
L’azienda, inoltre, ha recentemente supportato il progetto “Un piatto per tutti”, l’iniziativa del Fondo di Comunità metropolitano a sostegno delle famiglie in difficoltà, fornendo i suoi prodotti a prezzi calmierati e attraverso la donazione di una fornitura alle reti distrettuali, che spesso non riescono a fare fronte, con le sole donazioni alle richieste di alcune tipologie di beni.
Da 4 anni, inoltre, Eridania promuove presso le scuole primarie il programma “A scuola di dolcezza” volto a diffondere, attraverso la chiave del gioco, una cultura del benessere e della salute aiutando i bambini a prendere consapevolezza dell’importanza di una corretta alimentazione, in riferimento al consumo equilibrato e responsabile di carboidrati e zucchero. Il progetto, avviato per la prima volta nel settembre 2021, ha coinvolto negli anni circa 6.500 classi primarie e più di 130.000 alunni e famiglie.
La scheda sintetica di Eridania
Dal 2016 Eridania fa parte del gruppo francese Cristal Union, unico player estero del comparto saccarifero ad avere investito in modo significativo in Italia, che considera un mercato strategico secondo solo alla Francia.
Cristal Union è uno dei maggiori poli saccariferi d’Europa con 9.000 agricoltori soci cooperatori e 11 stabilimenti produttivi, a cui va aggiunta una partecipazione paritetica al 50% nella Raffineria SRB S.p.A. di Brindisi (l’altro 50% è degli americani ASR, specializzati nella raffinazione con 11 raffinerie tra Nord America e UE).
Con un fatturato di 2,5 miliardi di euro nell’esercizio 2023/2024 e una produzione di 1,9 milioni di tonnellate di zucchero per industria e retail e 6 milioni di ettolitri di alcol e bioetanolo per industria, cosmetica, energia e produzione alimentare, Cristal Union rappresenta uno dei maggiori produttori di zucchero a livello europeo (terzo nella produzione di bioetanolo e primo in quella di alcol) e il primo fornitore di zucchero per l’industria agroalimentare francese. Il Gruppo serve 2.500 clienti in 100 paesi e distribuisce in Francia i marchi Daddy ed Erstein.
Dopo gli ultimi avvenimenti nel settore del caffè, tenendo conto dei mercati ancora poco stabili, Alberto Polojac ha inviato a nome di Imperator S.r.l. una proposta per la tutela del segmento specialty con una chiave di lettura ispirata al mondo del vino. Leggiamo di seguito il comunicato stampa di Imperator.
La tutela per il segmento specialty
di Alberto Polojac
TRIESTE – Nel mondo del vino, le denominazioni DOCG (Denominazione di origine controllata e garantita) hanno creato un sistema riconosciuto che premia l’eccellenza e protegge i produttori virtuosi.
Nel caffè, tale sistema è ancora assente, lasciando lo specialty coffee – l’equivalente dei grandi vini – alla mercé di un mercato sempre più speculativo e indifferente alla qualità. Il divario di prezzo tra caffè commerciale e specialty si sta pericolosamente riducendo, non per un miglioramento del primo, ma per pure logiche speculative che stanno inflazionando i prezzi delle qualità inferiori.
La selezione del caffè (immagine concessa)
“Lo specialty coffee rappresenta per il caffè ciò che il Barolo o il Brunello rappresentano per il vino italiano: l’eccellenza assoluta”, afferma Alberto Polojac, esperto del settore e portavoce di Imperator S.r.l. “Ma mentre un Barolo DOCG è protetto da disciplinari rigorosi che ne garantiscono autenticità e qualità, lo specialty coffee non gode ancora di simili tutele istituzionali.”
Dal terroir alle tazzine: un parallelo necessario
Come per il vino, anche nel caffè le caratteristiche del terreno, l’altitudine, il microclima e le tecniche di coltivazione determinano un “terroir” unico che si riflette nel profilo aromatico finale. La differenza sostanziale è che nel settore enologico questo valore è riconosciuto, certificato e adeguatamente valorizzato sul mercato.
Letti africani per l’essicazione del caffè (immagine concessa)
“Stiamo assistendo a un cortocircuito economico allarmante“, prosegue Polojac. “I produttori di specialty coffee, che investono in sostenibilità, qualità e tracciabilità, si trovano a competere con caffè commerciali il cui prezzo è gonfiato artificialmente, senza che questa inflazione si traduca in migliori condizioni per chi lavora nelle piantagioni.”
Secondo la definizione della Specialty Coffee Association, lo specialty è un caffè che supera gli 80 punti su 100 nella valutazione sensoriale, coltivato in condizioni ottimali, lavorato con cura maniacale e completamente tracciabile lungo tutta la filiera.
Le piantagioni (immagine concessa)
Questi standard, tuttavia, non hanno ancora un riconoscimento legale paragonabile alle denominazioni vinicole. “È come se un vino da tavola potesse essere venduto al prezzo di un grande cru, senza offrirne la qualità”, spiega Polojac. “Nel vino sarebbe impensabile grazie ai sistemi di certificazione esistenti, nel caffè accade ogni giorno.”
La necessità: una disciplinare per lo specialty coffee
Imperator S.r.l., storico importatore triestino di caffè crudo, evidenzia oggi una necessità concreta: istituire un sistema di certificazione ufficiale per lo specialty coffee ispirato ai principi che regolano i disciplinari dei grandi vini italiani. Il sistema prevederebbe:
Disciplinari di produzione specifici per ogni regione di origine
Controlli indipendenti lungo tutta la filiera
Certificazione della tracciabilità completa
Garanzia di retribuzione equa per i produttori
Etichettatura trasparente per i consumatori
“Non si tratta solo di tutelare un prodotto, ma di salvaguardare un patrimonio culturale e agricolo”, conclude Polojac. “Senza un sistema che premi concretamente la qualità, rischiamo di perdere intere generazioni di conoscenze e tradizioni. Il consumatore merita di sapere cosa sta bevendo, esattamente come accade nel mondo del vino, dove i disciplinari garantiscono trasparenza e qualità.”
L’appello è rivolto a tutti gli attori della filiera: produttori, importatori, torrefattori, baristi e consumatori finali. È tempo di costruire insieme un sistema normativo in cui la qualità del caffè sia riconosciuta, certificata e adeguatamente valorizzata. Prima che il vero specialty coffee diventi solo un ricordo.
Emiliano Raggi, il gestore della caffetteria di Colibrì, accanto alla nuova macchina La Marzocco PB
MILANO – A Milano in zona San Babila, poco distante dall’ombra della Madonnina in Via Laghetto 9/11, si trova il caffè letterario Colibrì. Il progetto è nato nel 2015 dall’idea dei titolari Giovanni e Maria Moratti di unire la passione per lettura e creare un circolo sociale con un occhio di riguardo per l’angolo caffetteria caratterizzato da proposte specialty e metodi d’estrazione filtro e v60.
Per saperne di più abbiamo parlato con Emiliano Raggi, il gestore dell’angolo caffetteria, e la libraia Giorgia Demuro.
Quando è nato Colibrì?
“Il progetto è nato dieci anni fa dall’idea dei titolari Giovanni e Maria Moratti che hanno deciso di convertire questo edificio in un bar libreria creando un centro di aggregazione culturale”.
Il bancone di Colibrì
È più popolare la libreria o la caffetteria?
“Vanno di pari passo. Molta gente entra per l’acquisto dei libri oppure vengono attirati dai nostri eventi culturali come il gruppo di lettura Bestiario letterario in cui ci si incontra per discutere di un romanzo scelto dai librai per poi passare al bar. La mattina e la sera invece il bar è più frequentato”.
Cosa comprende l’offerta beverage?
“La mattina abbiamo un servizio di caffetteria con colazione, brioche classiche e torte. Da ormai qualche anno stiamo proponendo con ottimi risultati verso il caffè specialty con sia metodi di estrazione v60 e filtro che anche in espresso. Come proposta commodity abbiamo il caffè di Pascucci che offriamo sin dall’apertura. Ci troviamo molto bene con la casa marchigiana. Adesso siamo passati ad una miscela Bio, 80% Arabica e 20% Robusta.
Mi sono occupato del caffè specialty e ho optato per Nowhere per quanto riguarda il caffè a filtro. Recentemente abbiamo introdotto anche l’estrazione in macchina espresso e stiamo capendo quale miscela scegliere.
Abbiamo appena preso un nuovo modello La Marzocco PB: è stata la scelta migliore considerando che ha le caldaie separate. Nel momento in cui andiamo a preparare in espresso uno specialty è fondamentale controllare la temperatura in estrazione e questa macchina dà la possibilità di farlo.
La Marzocco PB
La cosa bella dello specialty è che si può sempre cambiare. Questo mese avremmo magari un espresso di Nowhere all’interno della macchina. Il mese successivo potremmo provarne un altro per capire quale risulti il più adatto alle nostre esigenze.
Mentre di sera abbiamo un servizio di vini alla mescita e un’offerta di nostri signature drink e i grandi classici senza trascurare la birra”.
Qual è il prezzo del caffè?
“Proponiamo l’espresso a 1,10 euro mentre il cappuccino è a 2 euro. Per quanto riguarda lo specialty, abbiamo l’espresso intorno ad 1,50 e 1,80 euro: ricordiamo che i prezzo sono soggetti a variazione con l’introduzione della nuova macchina. L’estrazione a filtro specialty varia dai 5 ai 6 euro. Diamo sempre l’opzione di scelta di un V60 regular o premium”.
Quanto caffè vendete?
“Lo specialty va molto bene. L’inizio è stato incerto dato che in Italia non è stato ancora pienamente accolto. Però adesso facciamo sempre ordini a cadenza regolare presso Nowhere: parliamo di 3/4 chili al mese di specialty in filtro. Mentre il caffè commodity in espresso è fortemente popolare: siamo sui 4/5 chili al giorno”.
Colibrì è sia caffetteria che libreria. In che modo avete integrato lo spazio per unire i due mondi?
“Gli spazi di Colibrì sono quelli di una casa. Abbiamo cercato di ottimizzare gli spazi per rendere l’interno più accogliente possibile. La parte libreria è leggermente più piccola mentre l’area bar ha più spazio. Cerchiamo però di combaciare i due mondi e ci stiamo riuscendo bene”.
La libreria
Colibrì dà un grande spazio anche agli eventi sociali
“Ogni mese abbiamo l’evento Bestiario letterario in cui le libraie decidono un romanzo da leggere insieme all’intera community online per poi parlarne insieme nel locale anche con la presenza dell’autore. In più organizziamo concerti in sala di genere jazz per rispecchiare l’anima del bar”.
Quanti titoli e quali generi proponete in libreria?
La libraia Giorgia Demuro afferma: “Abbiamo all’incirca 5000 titoli perciò la libreria è molto fornita e l’abbiamo plasmata sui gusti di noi libraie. Scegliamo libri che ci piacciono e che vogliamo condividere con i nostri lettori.
Proponiamo molta narrativa e titoli indipendenti e organizziamo diversi eventi dal vivo con gli autori per presentare i libri. Inoltre nell’ultimo periodo stiamo curando la parte in lingua per venire incontro ai numerosi turisti e studenti stranieri. Il nostro gruppo di lettura, che va avanti da sei anni, sta crescendo sempre di più”.
MILANO – Un nuovo passo in avanti nella sempre più ampia diffusione del CVA (Coffee Value Assessment): la Sca (Specialty Coffee Association) e la Bsca (Brazil Specialty Coffee Association) hanno sottoscritto, la settimana scorsa, a Varginha, nello stato brasiliano del Minas Gerais, un Memorandum of Understanding (MoU) per una partnership strategica in base alla quale il CVA sarà adottato come protocollo ufficiale per la valutazione dei caffè speciali brasiliani.
Il MoU fa seguito a un accordo analogo sottoscritto dalla Sca con la Federazione nazionale dei produttori di caffè della Colombia, in occasione della Specialty Coffee Expo di Houston.
Dopo la Colombia, il Brasile è dunque il secondo paese produttore a integrare il CVA nell’ambito della propria filiera specialty dando ulteriore impulso a quello che viene definito dai sottoscrittori del Memorandum il “cambiamento in atto a livello globale verso un approccio alla qualità più equo e olistico”.
Oltre all’adozione del CVA l’accordo tra Sca e Bsca si concentra inoltre su educazione e sviluppo professionale.
Bsca guiderà l’espansione dell’EducationSca in Brasile, collaborando strettamente con essa per fornire programmi di training e certificazione internazionalmente riconosciuti.
Scopo: rendere la formazione di alto livello maggiormente accessibile ai professionisti di tutto il paese – dai produttori ai cupper, dai torrefattori ai quality manager – contribuendo a costruire le capacità e le skills necessarie per prosperare in un dinamico mercato globale.
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Il 18 maggio apertura straordinaria al MUMAC (immagine concessa)
BINASCO (Milano) – Domenica 18 maggio 2025, MUMAC – Museo della macchina per caffè di Cimbali Group– aderisce per la prima volta a Open House Milano, aprendo eccezionalmente le sue porte in occasione della Giornata internazionale dei musei, con orario continuato dalle 10.00 alle 18.00 e ingresso libero.
MUMAC insieme a Open House Milano
Un’occasione speciale per visitare il museo in autonomia, lasciandosi guidare attraverso un percorso immersivo che racconta l’evoluzione delle macchine per caffè professionali e il loro impatto sulla cultura del caffè, sull’estetica del design e sull’innovazione industriale. Un viaggio affascinante tra design, storia e heritage.
La giornata si inserisce nel più ampio programma dell’International Museum Day, promosso da ICOM (International Council of Museums) e dedicato quest’anno al tema “Il futuro dei musei nelle comunità in rapida evoluzione”. Un invito a riflettere sul ruolo trasformativo dei musei, come luoghi vivi capaci di dialogare con i cambiamenti sociali, tecnologici e ambientali. MUMAC partecipa a questa riflessione valorizzando un patrimonio industriale e culturale che continua a generare conoscenza e ispirazione.
L’apertura del museo rientra anche nel ricco calendario della decima edizione di Open House Milano, evento che in tutto il weekend (17–18 maggio) apre oltre 100 luoghi della città – spesso non accessibili – per far scoprire Milano attraverso le sue architetture, le sue storie e le sue trasformazioni. Quest’anno il tema centrale è “Future Heritage”, un invito a chiederci cosa consideriamo patrimonio oggi e come possiamo raccontarlo in modo più inclusivo e sostenibile. MUMAC, con il suo racconto del made in Italy industriale e del design legato al caffè, si inserisce perfettamente in questa narrazione.
Durante la giornata sarà inoltre possibile visitare la mostra temporanea in divenire “FAEMA 80×80”, un viaggio che si compone di diverse tappe nel corso dell’anno per celebrare l’80° anniversario dello storico brand milanese attraverso immagini d’archivio, grafiche pubblicitarie e materiali editoriali come gli originali numeri della rivista Caffè Club.
MUMAC vi aspetta per una giornata all’insegna della scoperta, della cultura e della memoria che guarda al futuro.
MUMAC – Museo della Macchina per Caffè
Sabato 18 maggio 2025
Orario di apertura: 10.00 – 18.00
Ingresso libero – Visita autonoma, senza prenotazione
La scheda sintetica di MUMAC – Museo della macchina per caffè di Cimbali Group
Nato nel 2012 in occasione del centenario della fondazione dell’impresa da parte di Giuseppe Cimbali a Milano, il museo, grazie alle collezioni Cimbali e Maltoni, è la più importante esposizione permanente dedicata alla storia, al mondo e alla cultura delle macchine professionali per il caffè espresso; con oltre 100 pezzi esposti all’interno dell’headquarter di Cimbali Group situato a Binasco (Milano) racconta più di 100 anni di storia e dell’evoluzione di un intero settore del Made in Italy, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche del design e dello stile dei prodotti e dei costumi legati al consumo della bevanda.
Oltre alle macchine esposte, MUMAC è dotato di altri 250 pezzi a disposizione per rotazioni all’interno del museo o prestiti worldwide, di un fondo librario con circa 1.300 volumi tematici e di un archivio con decine di migliaia di documenti tra foto, brevetti, lettere, cataloghi, utili a ricostruire la storia della macchina per caffè espresso. MUMAC produce contenuti culturali originali quali mostre, tavole rotonde e volumi divulgativi (tra cui il libro SENSO ESPRESSO. Coffee. Style. Emotions), organizza iniziative educational dedicate a scuole, università e famiglie e, attraverso MUMAC Academy, propone corsi rivolti ai professionisti del settore e ai coffee lover.
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